Tunisia
a cura della redazione
SPECIALE
8 giugno 2012
“ L’andamento è in netta ripresa: abbiamo investito per migliorare la visibilità della destinazione
Neji Ben Othmane
”
Mare, talassoterapia, golf, deserto e archeologia: la parola d’ordine è diversificare l’offerta di un Paese che si prepara entro il prossimo anno a recuperare il gap accumulato nel 2011 e rilanciarsi nel business del turismo mediterraneo. La Tunisia, come del resto i paesi del Nord Africa, tenta di archiviare un difficile 2011, in cui ha perso globalmente il 30% dei flussi, con picchi maggiori per il mercato italiano che mantiene comunque la quarta posizione per bacino di riferimento. La scalata al recupero è già incominciata grazie ad una forte sinergia che l’ente del turismo ha sviluppato insieme agli operatori di riferimento sulla destinazione e agli agenti di viaggio che si sono uniti per fare sistema. Come spiega il direttore dell’ente nazionale tunisino per il turismo, Neji Ben Othmane. Quali sono attualmente le tendenze del mercato italiano in Tunisia? «I tour operator e gli agenti di viaggio sono consapevoli della situazione da cui il Paese sta uscendo, tuttavia l’andamento è in netta ripresa: quest’anno contiamo di recuperare rispetto al 2011 il 53,4%, grazie anche ad una importante politica di investimento sui principali canali per implementare la visibilità della destinazione e soprattutto affermare la stabilità della situazione interna e la sicurezza che il Paese è in grado di garantire». Quali le prospettive di sviluppo nel breve e medio termine in Italia e nei principali mercati europei? «Contiamo di recuperare quanto perduto lo scorso anno entro il 2013. Intanto abbiamo previsto una campagna pubblicitaria piuttosto aggressiva sia sul trade sia andando a stimolare direttamente i consumatori finali. Due fasi: la prima per spingere sulla stagione estiva, mentre la successiva partirà il prossimo autunno. Per implementare la nostra visibilità sul mercato italiano saremo presenti alle principali fiere turistiche di settore Ttg, NoFrills e Bit. Francia, Germania, Inghilterra confermano il podio come mercati di riferimento». Quali le iniziative di promozione sul mercato italiano? «Nel settore “degli addetti ai lavori” abbiamo stanziato un investimento pubblicitario sulle stampa di settore, oltre agli eductour per giornalisti e agenti di viaggio. In questo modo riusciamo a sostenere gli operatori nella programmazione della destinazione e a rassicurare gli agenti nelle vendite: il nostro obiettivo è far vedere concretamente la ripresa del Paese, passare il messaggio per cui la
-30%
Calo flussi turistici stranieri nel 2011
53,4%
Recupero flussi previsto per il 2012
Tunisia è una destinazione finalmente sicura per tutti target di mercato, a cominciare dalle famiglie, cui ci riferiamo esplicitamente nel layout della campagna pubblicitaria istituzionale. La prima fase della promozione è sostanzialmente improntata all’offerta per l’imminente stagione estiva: arriviamo al consumer attraverso i principali quotidiani nazionali, i magazine specializzati in viaggi, golf, talassoterapia, oltre al comparto dedicato al pubblico femminile. Ci siamo attivati anche sul fronte web intensificando la nostra presenza sui più cliccati motori di ricerca. Un’azione mirata la stiamo facendo sulle linee della metropolitana e soprattutto nelle stazioni ferroviarie, oltre alla campagna istituzionale che ha preso il via proprio in questi giorni sui canali televisivi Mediaset». Quali sono i principali prodotti sul mercato italiano? «L’obiettivo di questa importante campagna è prima di tutto quello di riportare i turisti italiani in Tunisia, ma anche offrire loro un prodotto diversificato. L’offerta balneare si conferma di forte appeal, tuttavia la Tunisia mantiene la posizione leader nel segmento della talassoterapia, così come in nicchie di mercato fortemente specializzate e di alto livello come il golf, fino al patrimonio culturale che possiamo vantare e che spingiamo sul mercato italiano. Non a caso la campagna pubblicitaria è pensata in modo da suggerire accanto all’idea del mare le carte alternative che il turismo tunisino può giocare». Avete previsto iniziative specifiche per gli agenti di viaggio? «Consideriamo il comparto trade strategico nella nostra operazione di rilancio della destinazione. Oltre ai viaggi organizzati ad hoc nelle diverse località del Paese per far saggiare le sfaccettature di un turismo completo e composito, abbiamo in calendario una serie di serate di formazione: cominciamo dal Nord con le città di Milano, Brescia e Verona per proseguire poi in tutto il resto del Paese».
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