Speciale Caraibi

Page 1

a cura di: MARIA CARNIGLIA, VANNINA PATANE’, ROBERTO SMANIO

SPECIALE all’interno

Recuperare i flussi perduti alle pagine 10-11

Offerta segmentata a pagina 12

Piccole isole alla ribalta

Caraibi © Dominican Republic Ministry of Tourism

È un inverno di reazione e di tentativo di rilancio quello dei Caraibi, che in chiusura di un 2009 segnato da cifre pesantemente negative puntano a ridefinire e riqualificare l’offerta, tenendo conto delle nuove condizioni del mercato (contrazione del mercato di fascia alta, primi segnali di stagnazione del mercato crocieristico). L’obiettivo è recuperare, progressivamente, i flussi degli anni precedenti alla crisi. Ma l’impresa si annuncia difficile. I dati ufficiali e quelli elaborati dalle agenzie indipendenti non sempre corrispondono nei dettagli, ma indicano con chiarezza che nel 2009 il gioco è stato a chi ha “perso di meno”. Ad esempio, il Caribbean Tourism Report dell’agenzia di ricerca indipendente Research and Markets, che periodicamente compara e rielabora i dati ufficiali di 21 Paesi dell’area caraibica, conferma che solo tre delle destinazioni nella regione hanno registrato una – lieve - crescita nel 2009: Cuba, con un incremento degli arrivi del 2%, la Giamaica, con un aumento dello 0,2%, e la piccola isola di Saba, con un +1,4%. Fra le altre mete principali, solo la Repubblica Dominicana ha “tenuto”, registrando una contrazione degli arrivi contenuta. Di contro, altre destinazioni hanno registrato un decremento a due cifre, come Anguilla, St. Maarten e le Bahamas (-15,3%). La bandierina rossa sulle Bahamas è confermata anche da un recente report del Fondo Monetario Internazionale, secondo cui la ripresa per l’arcipelago comincerà solo nel 2011. Un destino che pare accumunare tutte le destinazioni caraibiche che dipendono in prima battuta dal mercato outgoing statunitense, precipi-

2,4 mln

Stima arrivi totali Cuba 2009

a pagina 13

Alcuni t.o. di riferimento a pagina 14

10

+ 4% Arrivi italiani

a Cuba ottobre ‘09

120.000

Obiettivo arrivi italiani Cuba ‘09

2,48 mln

Arrivi gen-ago 09 Rep.Dominicana

tato nel 2009 a causa della grave crisi economica che ha colpito gli Usa. Le due mete che meglio stanno contenendo e reagendo alla crisi sono Cuba e la Repubblica Dominicana. Merito, in primo luogo, di una un’offerta turistica più ampia e articolata, non limitata al prodotto balneare, e rivolta anche (soprattutto nel caso di Cuba) anche ai viaggiatori indipendenti. Ma anche, in secondo luogo, di un mix più vario ed equilibrato dei mercati di riferimento, che ha evitato il tracollo subito da altre mete dell’area - legato alla crisi a stelle e strisce. A Cuba, si sa, il mercato Usa è addirittura (ufficialmente) assente. Ma proprio nel 2009, la nuova politica dell’ammistrazione statunitense nei confronti dei viaggi a Cuba da parte di residenti negli Stati Uniti con famiglia sull’isola ha fatto crescere questo flusso turistico dell’11%, contribuendo alla buona performance del mercato cubano (fonte: Fondo Monetario Internazionale). Il ministero cubano del turismo, in una nota pubblicata sul giornale Granma, ha annunciato che il 31 ottobre l’isola ha raggiunto, per il sesto anno consecutivo, quota 2 milioni di turisti e ha registrato un aumento degli arrivi del 3,9%. Le stime parlano di una chiusura d’anno a quota 2,4 milioni, contro i 2,3 del 2008. In questo quadro positivo, però, gli arrivi italiani non brillano. Il nostro Paese si conferma quarto mercato, dopo Canada, Inghilterra e Spagna, ma - al contrario dei primi tre - nel 2009 ha registrato un calo: secondo i dati forniti dall’Ente del turismo cubano in Italia, i flussi sono diminuiti nell’anno del 7%. I dati più recenti segnalano una piccola ripresa: nel mese di ottobre è stato registrato un +4% rispetto al medesimo periodo del 2008. Secondo le previsioni, il Paese si aspetta di ricevere approssimativamente 120 mila italiani. Intanto, Cuba continua a sviluppare un programma di investimenti volto a diversificare ulteriormente e a innalzare il livello dell’offerta turistica: si punta sul golf, con 10 nuovi campi, sul potenziamento del prodotti diving a Cayo Levisa, Cayo Largo, Isola della Gioventù e Giardini della Regina, e sull’ampliamento del ricettivo, con la costruzione di 10 mila nuove camere, fra cui 50 piccoli alberghi che sono stati chiamati “Hoteles E”, edifici d’alto valore storico ed architettonico. Attualmente, circa il 70% degli hotel cubani è di categoria 4 e 5 stelle e le nuove costruzioni avranno lo stesso livello. Segnali di dinamismo e di ripresa arrivano anche dalla Repubblica Dominicana: secondo i dati comunicati dall’Ente del turismo dominicano, da gennaio ad agosto gli arrivi turistici sono stati 2 milioni 487 mila 522. L’Italia è in leggera flessione, ma la contrazione è ritenuta “fisiologica”, alla luce della crisi, e si conta su un pronto recupero. CONTINUA A PAGINA 11


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.