Speciale Benessere 22/06/2012

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a cura della redazione

SPECIALE

22 giugno 2012

Terme aperte: “Gli itinerari del benessere” ROMA - Per il 2012, il ciclo di eventi “Terme aperte” sarà ispirato agli itinerari del benessere termale. L’iniziativa, inaugurata nel 2009 per celebrare il 90° anniversario della costituzione di Federterme, vuole mettere a fuoco le risorse termali presenti nei territori italiani, inserendole all’interno di un itinerario. Questo tema mira anche a valorizzare il lavoro svolto dall’associazione europea Ehtta per ottenere il riconoscimento da parte del Consiglio d’Europa dell’itinerario delle città storiche termali europee, avvenuto nel 2010. Il calendario degli eventi che verrano organizzati quest’anno in 180 comuni termali sarà inserito all’interno del sito www.federterme.it.

Benessere Termalismo, wellness, remise en forme, trattamenti estetici,… il concetto di turismo legato al benessere e alla salute ha assunto negli anni le connotazioni più varie e ha mosso solo in Italia 1,8 milioni di connazionali votati a questa tipologia di vacanza. In tutti i casi, si tratta di un segmento dalle buone potenzialità di sviluppo sia sul nostro mercato sia in molti paesi stranieri, specie per i target dei giovani e delle coppie. I tour operator e le agenzie infatti riescono a vendere bene, anche in momenti di crisi e forse proprio in virtù di un accorciamento e frammentazione dei viaggi, i long week end legati al benessere, con effetti positivi sulla destagionalizzazione della domanda. Questo filone è stato cavalcato anche dai principali brand che propongono cofanetti regalo, che hanno intravisto un business di successo, potendo spaziare dalle esperienze in giornata per una o due persone al pacchetto completo di pernottamento e magari con qualche trattamento compreso. Il benessere è poi uno dei cavalli di battaglia delle principali compagnie crocieristiche, pronte a sfidarsi a colpi di centri per la remise en forme e il wellness di ultima generazione. I numeri relativi al benessere sono difficilmente quantificabili, proprio perchè si tratta di un settore dai confini incerti. Una prima suddivisione si può tentare considerando, come avviene in Spagna, le tipologie di offerta del turismo della salute basate sull’acqua e non. Rientrerrebbe nel primo filone l’offerta legata a stabilimenti termali, centri di talassoterapia e spa; nel secondo gruppo si raccolgono centri di salute/estetici, centri per il benessere spirituale e trattamenti preventivi di vario genere. In base all’ultimo rapporto di Federterme, in Italia operano circa 30 mila centri per il benessere, situati in prevalenza al Nord. Sul fronte di arrivi e fatturato per il segmento termale, il 2011 evidenzia una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente, con numeri in calo rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%. Per quanto riguarda il comparto benessere, il 2011 segna una crescita del 5,6% quanto ad arrivi e del 6,4% quanto a fatturato. Intanto, nel 2011 Ancot - Associazione nazionale comuni termali - ha siglato un accordo con Federterme per dare ordine alla materia in Italia, provvedendo alla definizione delle figure legate al termalismo e mettendo a punto una serie di iniziative promozionali per lo sviluppo di questo specifico segmento. Un segmento che crea un indotto interessante; basti pensare che, in base a una ricerca di Federterme e Istat, la produzione di fatturato del settore termale, unita a quella dell’indotto equivale al 5% circa della produzione complessivamente realizzata dai 34 mila esercizi alberghieri e 97 mila esercizi complementari presenti in Italia. Per avere un’idea dei numeri, il totale ammontava nel 2009 a circa un miliardo 453 milioni di euro. Anche su molti mercati stranieri il benessere sta riscuotendo un notevole successo, favorito da prezzi concorrenziali e da strutture all’avanguardia, come nel caso della Tunisia per il medio raggio e della Thailandia per il lungo, quest’ultima molto attiva anche sul fronte dell’emergente turismo medico.

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