Speciale Penisola arabica

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a cura di: ALBERTO CASPANI

SPECIALE

15 dicembre 2010

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La riscossa di Oman e Abu Dhabi

Sulla scia di Dubai, ora è la volta di Abu Dhabi e Oman che registrano i più elevati tassi di crescita della regione. ALLE PAGINE 9 E 10

Ormai è sfida aperta. Se ancora pochi anni fa era la sola Dubai a monopolizzare la scena turistica nella Penisola Arabica, oggi si lotta quasi ad armi pari. Il piccolo emirato è riuscito ad incrementare del 9% il numero totale dei suoi visitatori nell’arco dei primi sei mesi del 2010, portando a quota 12 milioni e mezzo le notti di permanenza in albergo (+18% sul 2009) e a ben un miliardo 420 milioni di euro i profitti da esse derivanti (dato raggiunto grazie anche ad un incremento del 7% delle strutture ricettive). Un risultato certo sensazionale, tenuto conto della crisi immobiliare che ha colpito Dubai, ma a cui Abu Dhabi ha saputo rispondere con una crescita del 16% a livello di arrivi (pari ad un milione 478 mila unità nei primi dieci mesi dell’anno, di cui 2 mila 529 italiani, +12%), per un totale di 4 milioni 96 mila pernottamenti (+15% sul 2009). Ancor più consistente è invece la presenza degli italiani in Oman, circa 7 mila 100 arrivi nel 2009, visto che l’estremo lembo della Penisola Arabica viene oggi considerato la “riviera d’Oriente” dell’oceano Indiano. Dati meno sensazionali, ma non per questo non in crescita, interessano poi i flussi turistici diretti in Qatar, Bahrein e Yemen, senza contare le promettenti performance dell’Arabia Saudita. «Gli investimenti nel settore alberghiero fungono indubbiamente da traino dell’intero settore – ha evidenziato Elisabetta Noris, direttrice dell’ente del turismo di Dubai in Italia (Dtcm) – dal momento che riescono a coinvolgere nomi di primo piano del jet set, come prova la recente apertura dell’hotel Armani all’interno della Burj Khalifa ma, soprattutto, l’attenzione verso un ventaglio di clientela sempre più ampio, esteso persino ai giovani e alle famiglie. Non a caso una delle performance più interessanti viene dall’incremento del 2% nel tasso d’occupazione delle residenze e degli appartamenti per le vacanze». Analogo trend si riscontra appunto ad Abu Dhabi, dove la lunghezza media dei pernottamenti si aggira ormai sui tre/quattro giorni, segno che gli Emirati Arabi sono diventati un luogo dov’è piacevole trattenersi, oltre che far sosta. Se ne sono accorte le stesse compagnie crocieristiche: Msc Crociere, al pari di Costa Crociere, hanno infatti scelto la capitale degli Emirati come porto principale d’imbarco per gli itinerari individuati nella regione (con un bacino potenziale di altri 40 mila visitatori già dal prossimo anno, solo per quanto riguarda Msc), mentre la prestigiosa Volvo Ocean Race ospiterà proprio qui la sua terza tappa di gara nel biennio 2011/2012. «A livello ricettivo non restiamo certo al palo – rilancia Valentina Quattro, country manager dell’Abu Dhabi Tourism Authority in Italia – visto che sono numerosissime le strutture in apertura nell’Emirato, con un incremento di oltre 5 mila camere entro la fine del 2011. Tra gli alberghi di prossima inaugurazione spiccano il Sofitel Abu Dhabi Capital Plaza, l’Hyatt International, il JW Marriott Resort and Spa, ma anche il Rocco Forte Hotel Abu Dhabi e il Grand Canal Abu Dhabi, un albergo che richiama la struttura a canali di Venezia (ma un altro omaggio è stato tributato all’Italia, grazie all’apetura del Capital Gate Hyatt nella torre più pendente del

Debutta The Palm, Dubai

Soggiorno esclusivo nel segno dell’eleganza per l’offerta d’inverno della recentissima apertura One&Only. A PAGINA 10

Penisola Arabica +9% Visitatori totali a Dubai 1° sem 2010

+16%

Incremento arrivi Abu Dhabi gen-ott 2010

mondo)». Per quanto riguarda l’offerta entertainment di Abu Dhabi, un’enorme spinta è poi giunta dall’entrata in servizio del nuovo Ferrari World, il primo parco a tema Ferrari al mondo, nonché il più grande parco indoor al mondo. E anche la stessa compagnia di bandiera, ovvero Etihad Airways, appare in continua crescita e può oggi vantare cinque voli alla settimana da Milano Malpensa, ma a breve questi potrebbero divenire settimanali, facendo spazio pure a collegamenti da Roma. Una strategia ancor più complessa sta invece premiando l’Oman, trattandosi di una destinazione esclusiva adatta ad un consumatore evoluto, che voglia unire alla vacanza balneare sia esperienze culturali che attive, sfruttando appunto le diversità del proprio territorio. Oltre alla rinomata strada dell’incenso, guadagnano infatti terreno il giro dei forti (più di mille) e il percorso delle oasi di montagna: merito anche dell’arrivo dei grandi nomi dell’ospitalità, dall’inizio dello scorso febbraio rappresentati dal primo Marriott hotel a Mirbat, cui nel 2011 faranno seguito le aperture della catena thailandese Anantara hotels&resorts (nei pressi dell’aeroporto) e del gruppo Lvmh Louis Vuitton hotel management (nel 2012 potrà far conto su un eco-hotel di lusso sull’isola di Al Sodah). Vetrina sul mondo a venire, oltre che finestra privilegiata sulle trasformazioni del mondo islamico, la Penisola Arabica è definitivamente diventata una potenza turistica di primo piano.

7.100

Arrivi italiani in Oman nel 2009

Elisabetta Noris

Valentina Quattro


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