Piccole isole alla ribalta
I flussi si ridistribuiscono: ancora deboli i mercati storici, catturano la scena isole rimaste finora “nell’ombra”, da Antigua a Grenada. A PAGINA 12
Oltre l’estensione balneare
Non solo estensioni mare, ma veri e propri soggiorni per scoprire l’identità di isole diverse: protagonista l’island hopping. A PAGINA 14
Caraibi Ministry of Tourism of The Dominican Republic
a cura di: ALBERTO CASPANI
SPECIALE
17 novembre 2010
Il sole dopo l’uragano. Il vecchio detto caraibico vale anche per gli arrivi turistici nel bacino, visto che il 2010 ha salutato una crescita del 4,5% nel numero di visitatori registrati in 23 Paesi, dei 33 complessivi, appartenenti alla Caribbean Tourism Organization (Cto). Indubbiamente la ripresa del mercato statunitense, dopo la crisi del 2009, ha conferito una spinta notevole all’economia del Golfo, ma la scelta di promuoversi in modo più unitario ed omogeneo ha contribuito a sua volta al consolidamento dell’offerta turistica. Con un dollaro più forte sull’euro di circa il 25% in più, agli inizi della scorse estate i mercati europei faticavano ancora a tenere il passo di Stati Uniti e Canada; considerate però le successive fluttuazioni di valuta, nonché le strategie promozionali volte a distribuire gli arrivi su più destinazioni, purché all’interno dello stesso viaggio, la stagione in corso dovrebbe chiudersi assai meglio del previsto. «E’ un periodo complesso e carico di sfide – commenta Carol Hay, direttrice marketing in Europa per la Cto – ma l’obiettivo primo resta quello di tornare a crescere sui mercati chiave, fra i quali è appunto contemplata l’Italia». CONTINUA A PAGINA 12
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