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Russia

a cura della redazione

SPECIALE

14 giugno 2013

118.000

Arrivi italiani nel 2012

8,2 mln

Turisti stranieri nel 2012

20 mln Turisti stranieri entro il 2025

Treni

Comparto ferroviario in forte sviluppo

12

In settembre verrà inaugurato l’anno incrociato del turismo Italia-Russia. Se gli arrivi provenienti dal Belpaese si attestano ancora sotto una certa soglia, 118 mila nel 2012, in calo del 5% il leisure mentre cresce del 15% il business (dati diffusi da Rosstat), una serie di progetti che coinvolgono l’intera filiera turistica costituiscono un piano strutturale per raggiungere un obiettivo quanto mai concreto: 20 milioni di turisti stranieri entro il 2025, così da moltiplicare gli attuali 8,2 milioni. Nel dettaglio, l’idea avanzata da Aleksandr Radkov, a capo dell’Agenzia federale russa per il turismo, è quella di attrarre nuovi turisti anche attraverso una diversificazione dell’offerta che deve avvenire mediante l’affermazione di una nuova tipologia di prodotti. «Ci aspettiamo che gli operatori internazionali siano pronti a cogliere le grandi opportunità dischiuse. Penso ad esempio alla possibilità di fly&drive su circuiti di nicchia come la via verso la depressione Caspica da Mosca, l’esplorazione della Penisola di Kola da San Pietroburgo o Murmansk, lo straordinario Chujskij Trakt fra i resti archeologici dell’Altaj nella Siberia centrale, o la piccola repubblica buddhista di Calmucchia nel sud della Russia europea. L’eco-sensibilità spinge i giovani ad esplorare i circuiti ciclistici nelle zone poco conosciute, presso il lago Bajkal o lungo gli Urali (con pacchetti settimanali che si aggirano attorno ai 600 euro), oltre a promuovere nuove forme d’ospitalità (a Mosca ha recentemente aperto il primo bike-hostel “Rezidencija BikeFF”)». Per quanto riguarda i collegamenti, considerata la vastità del territorio, lo sviluppo della rete è stato concepito in modo da poter unire i centri urbani alle regioni limitrofe, poco battute dal turismo nostrano, anche attraverso le linee dell’alta velocità. Peraltro, i treni ultrarapidi riguarderanno anche la

Transiberiana, che con un investimento pari a 20 miliardi di euro, entro i Mondiali di calcio del 2018, saranno disponibili sulla Mosca-Ekaterinenburg. «Lo scorso maggio abbiamo firmato un memorandum d’intesa con Metropolitana Milanese per la riqualificazione di 54 chilometri del Piccolo anello ferroviario di Mosca, grazie al quale sarà possibile spingersi comodamente fuori dalla capitale e prendere contatto con la “provincia” russa» spiega Mikhail Baidakov, presidente della banca d’affari delle Ferrovie Russe Rzd. «Con il primo Sapsan, lanciato a fine 2009 - osserva Vladimir Yakunin, presidente di Rzd - i collegamenti da Mosca a San Pietroburgo via Nizhnij Novgorod hanno quasi soppiantato quelli aerei, con un tasso d’occupazione medio dell’85% e un flusso di 3 milioni 53 mila passeggeri solo nel 2012. Allo stesso modo crescono i viaggi fra Helsinki e San Pietroburgo grazie al modero treno Allegro. Così come i servizi di Aeroexpress, i treni rapidi di raccordo fra aeroporti e città, che sono stati adottati anche a Sochi e Vladivostok, mentre sono in arrivo a San Pietroburgo e Kazan». In fermento anche il settore aereo, che punta sullo sviluppo degli aeroporti, tra cui quello di Sheremetevo: 200 milioni di dollari d’investimento, per 40 milioni di passeggeri in più, mentre si attende di usufruire anche del nuovo terminal nord entro il 2015. Nel 2012 sono stati anche implementati i collegamenti con l’Italia, grazie alla doppia tratta Torino - Mosca e Bergamo - Mosca, operata da S7 Airlines, la terza compagnia del Paese. Aeroflot e Transaero si stanno muovendo, invece, nell’ambito low cost, dove peraltro è possibile che diventi il principale riferimento Red Wings, il cui rientro in servizio è atteso a breve. Da parte sua, non si fa certo cogliere impreparato il comparto ricettivo.

Abbiamo innumerevoli potenzialità turistiche ancora tutte da sfruttare

Alexsandr Radkov


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