Speciale Kenya e Tanzania

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a cura di: ALBERTO CASPANI

SPECIALE

19-24 novembre 2010

600.000

Visitatori gen.-lug. 2010

+17,4%

Crescita visitatori 2010

42.600 turisti italiani

gen.-lug. 2010

+42,8%

Crescita italiani nel 2010

Safari-mare: successo confermato

L’abbinata tra il safari e il soggiorno balneare resta la proposta vincente dei t.o. e quella maggiormente richiesta. A PAGINA 19

Crescono le scelte di lusso

La scelta di servizi al top coinvolge un segmento di mercato sempre più ampio nelle due destinazioni africane. A PAGINA 20

Kenya Kenya e e Tanzania L’Africa dei leoni ruggisce ancora. Con l’imminente lancio del nuovo volo Roma-Nairobi di Kenya Airways, garantito tre volte alla settimana dal prossimo 16 dicembre, per la terra dei safari si apre una stagione di grandi aspettative. Una delle preoccupazioni maggiori del Paese africano consiste infatti nel differenziare la propria offerta, cercando di far leva proprio sull’aspetto che maggiormente valorizza la sua identità territoriale; al contrario, quasi l’85% dei viaggi italiani nella regione sono tuttora focalizzati in via quasi esclusiva sull’offerta balneare, prevedendo nel migliore dei casi solo qualche breve estensione nell’entroterra. «Per anni il mercato dei collegamenti ha privilegiato un approccio di questo tipo - conferma Jennifer Opondo, direttrice marketing del Kenya Tourism Board (rappresentato in Italia da Aviareps) - soprattutto sul fronte charteristico. Non a caso, la stessa Meridiana Fly ha interrotto la vendita dei voli agli individuali, per concentrarsi meglio sui servizi stagionali a favore degli operatori. Ora l’arrivo in Italia della maggior compagnia aerea kenyota potrebbe però rivoluzionare il mercato: innanzitutto i collegamenti diventeranno più rapidi, non dovendo più risalire verso altri aeroporti europei di partenza e aspettare le successive coincidenze per il sud. Un’operazione che sino ad oggi richiedeva quasi 14 ore, mentre da dicembre potrà esaurirsi in appena sei. Ideale anche per chi pensa a un semplice long week end in Kenya, visto che non esistono neppure problemi di adeguamento al fuso orario». La formula di un soggiorno “light” potrebbe prestarsi soprattutto al rafforzamento del segmento golf, sport per il quale il Paese è stato selezionato quest’anno come miglior meta africana dal circuito dei tour operator specializzati proprio nel golf. Sono oltre 41 i campi a disposizione, fra cui il fresco “Vipingo”, allestito lungo 500 ettari di costa sotto le indicazioni di David Jones, o il prestigiosissimo Mount Kenya Safari Club di proprietà di Fairmont (insieme ad altre tre strutture nazionali). Il golf farà da traino anche al segmento Mice, visto che il Kenya è oggi il quarto Paese nel Continente Nero per viaggi d’affari, potendo vantare moderne strutture in diretta competizione con quelle del Sudafrica, dell’Egitto e del Marocco: basti pensare che solo a Nairobi sono state ospitate nell’ultimo anno circa 19 conferenze di livello planetario, con lodi spese direttamente dall’Icca (International congress and convention association). In aggiunta, dallo scorso giugno è stato costituito un apposito segretariato destinato a seguire tutte le operazioni di questo mercato. Inoltre, strutture come il Jacaranda Beach Resort di Watamu, a gestione

italiana e ubicato in prossimità della barriera corallina, al pari delle proprietà Heritage Hotels, stanno contribuendo a innalzare sempre più il livello qualitativo del settore alberghiero. La dimostrazione più recente è forse la riapertura del campo tendato Samburu Intrepids in Kenya, dotato di 27 tende spaziose e confortevoli, posizionate in punti strategici per permettere ai visitatori di poter vedere direttamente dal loro terrazzo privato il passaggio degli animali verso il fiume. «La nostra priorità resta appunto il rilancio dei grandi safari - continua la Opondo - soprattutto ora che i dati statistici sono dalla nostra. Dopo i numerosi interventi di riqualificazione infrastrutturale, intelligentemente realizzati durante la crisi politica del 2008, gli arrivi sono tornati a crescere in modo molto promettente: nei primi sette mesi del 2010 abbiamo accolto poco più di 600 mila visitatori (+17,4% sul 2009), con 42 mila 628 presenze solo italiane (+42,8%, terzo emissore assoluto a livello internazionale). Se solo parte di questi iniziasse a transitare dalla capitale, anziché arrivare direttamente a Mombasa sulla costa, i safari tornerebbero ad avere un ruolo di peso, grazie alla vicinanza di alcuni grandi parchi raggiungibili in meno di due ore». CONTINUA A PAGINA 18

“ Il mercato italiano verrà rivoluzionato con il potenziamento dei voli

Jennifer Opondo

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