L’Island hopping conquista nuovi mercati
Aumentano le richieste di soggiorni itineranti tra un maggior numero di isole; cresce l’attrattiva delle località minori. A PAGINA 12
Prodotti e offerte diversificati
Maggiore consapevolezza della diversità di prodotto delle varie isole: gli operatori valorizzano queste differenze. A PAGINA 14
Caraibi Grenada Board of Tourism
a cura di: ALBERTO CASPANI
SPECIALE
23-25 febbraio 2011
Caraibi a due velocità. Anzi tre. Se la crescita complessiva dei pernottamenti internazionali nel 2010 ha riportato un po’ di sereno sulle isole delle Indie Occidentali (23 milioni 100 mila, +4,7%), il mercato italiano continua a lanciare messaggi contraddittori. S’impongono molto bene le destinazioni di nicchia, ad esempio Antigua (+11%), Curaçao (+15,8%) o Grenada (18,3%), ma faticano roccaforti tradizionali come Cuba o Repubblica Dominicana, mentre timidamente s’affacciano aree nuove, paradossalmente slegate dall’immaginario tipico del Caribe. «Anche se cerchiamo di veicolare messaggi unitari – commenta Carol Hay, marketing director in Europa per la Caribbean Tourist Organization – non possiamo sorvolare sul fatto che i Caraibi restino un’area in sé molto più eterogenea di quanto il visitatore medio supponga. «Grazie allo sforzo di comunicazione portato avanti in questi anni, la consapevolezza sulle differenze di tradizioni e costumi presenti sta però aumentando, portando ad una redistribuzione dei flussi condizionata anche dalla crisi economica italiana. CONTINUA A PAGINA 12
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