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AUTOTRASPORTO 360°

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Via libera dalla UE ai 500 milioni per l’autotrasporto Un contributo per compensare gli aumenti del primo semestre

Dopo due mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e dal “congelamento” del provvedimento, finalmente l’Unione Europea ha dato il via libera allo stanziamento di circa 500 milioni di euro destinati all’autotrasporto. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il relativo decreto il 13 luglio, in cui si sancisce che la liquidità verrà erogata al fine di compensare le maggiorazioni dei costi dovuti agli aumenti eccezionali dei carburanti. La Direzione generale della Commissione Europea ha dato finalmente il parere favorevole alla richiesta dell’Italia di concedere un contributo -che avverrà tramite credito d’imposta- pari al 28% della spesa sostenuta nell’intero primo trimestre del 2022 per spese di gasolio, così come previsto dall’articolo 3 del Decreto Aiuti. Sul sito del MIMS si definisce che il decreto ministeriale, determinati i criteri e le modalità per l’assegnazione delle risorse alle imprese beneficiarie, attua le disposizioni previste dal DL n.50 del 2022 riguardante appunto le misure in materia di energia ed imprese. Per avere accesso all’agevolazione, la domanda potrà essere presentata dal 12 settembre attraverso l’apposita piattaforma predisposta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (raggiungibile tramite il link www.creditoautotrasportatori.adm.gov.it) e sarà fruibile per 30 giorni dall’apertura. La piattaforma sarà divisa in due aree: gestione per inserimento o eliminazione della domanda e una per consultare lo stato della stessa. Per accedere al portale l’impresa potrà usare lo Spid, il Cns o la Cie. Il rappresentante legale della società potrà delegare degli “incaricati” tramite un’area riservata del sito web dell’Agenzia. Il ministero, inoltre, precisa in una nota che per fruire del credito di imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione, le imprese beneficiarie devono presentare il modello F24 unicamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Il contributo sarà quindi destinato a coloro che hanno diritto al rimborso accise trimestrale, per i quali le riduzioni alla pompa introdotte sino ad ora stanno avendo un effetto quasi nullo. Si tratta, dunque, delle imprese di autotrasporto merci conto terzi con veicoli euro V, euro EEV ed euro VI uguali o superiori alle 7,5 tonnellate, che altrimenti rimarrebbero penalizzate. Il contributo, però, per singola impresa equivarrà a massimo 400 mila euro e dovrà essere concesso entro il 31 dicembre 2022. Presto anche la definizione sulla modalità di recupero dell’AdBlue e dell’LNG.

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Nuovi investimenti per l’alimentazione ad idrogeno Il MIMS approva due decreti-legge per lo sviluppo della filiera

Il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato due decreti per un investimento totale di 530 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che fissano rispettivamente le modalità per la realizzazione di 40 stazioni di rifornimento dei mezzi di trasporto a idrogeno sulla rete stradale e lo sviluppo della filiera dell’idrogeno nel trasporto ferroviario. Questo genere di iniziative nasce dalla necessità di introdurre l’idrogeno come vettore energetico, siccome il trasporto via autocarri a lungo raggio è uno dei segmenti più inquinanti nel settore dei trasporti, responsabile per circa il 10% delle emissioni complessive di anidride carbonica. Questo passaggio, inoltre, risulta fondamentale al fine sia del raggiungimento della decarbonizzazione sia del miglioramento della qualità della vita. Di questo investimento, una quota pari al 40% verrà data alle aree strategiche per i trasporti stradali pesanti come le zone prossime a terminal interni e le rotte più densamente attraversate da camion a lungo raggio (Corridoio Green and Digital del Brennero, progetto cross-border, corridoio Ovest - Est da Torino a Trieste). Sono perciò previste due riforme per definire il quadro normativo a 360 gradi: la prima interverrà sulle norme tecniche (come sicurezza della produzione, del trasporto e dello stoccaggio di H2), la seconda sulle misure per incentivare la produzione e il consumo. La sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale, oggetto dell’altro decreto del ministro Giovannini, stabilisce le modalità per attuare gli investimenti, che ammontano a 230 milioni. L’obiettivo, come già anticipato, è quello di sviluppare la sperimentazione dell’idrogeno attraverso la realizzazione di almeno 40 stazioni di rifornimento per veicoli leggeri e pesanti entro il 30 giugno 2026, prevedendo la notifica dell’aggiudicazione degli appalti entro il 31 marzo 2023. Sempre il Mims ha approvato i piani di intervento presentati dalle 72 Aree Interne del territorio nazionale per migliorare l’accessibilità e la sicurezza stradale, con l’obbiettivo di riqualificare circa 2.000 chilometri di strade, ponti, viadotti e infrastrutture collegate. Le modalità di presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti, che dovranno comunque pervenire entro il 30 ottobre 2022, saranno definite con un successivo decreto della Direzione generale per le strade e le autostrade l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali del Mims.

Continental: nuova soluzione per agevolare i carichi Un supporto tecnologico ai gestori di flotte ed autisti

Si apre una nuova strada fra le tantissime opportunità che l’intelligenza artificiale può mettere a disposizione, in questo caso di chi si occupa di trasportare merci: arriva il Trailer Capacity Scanner. La società tecnologica Continental ha sviluppato una soluzione basata sull’intelligenza artificiale per calcolare lo spazio di carico disponibile in camion, semirimorchi e rimorchi. Fornisce ai gestori della flotta informazioni digitali precise sullo smartphone, informando l’utente su quanto carico possa essere ancora caricato. Un’innovazione che verrà presentata all’IAA di Hannover 2022, in calendario dal 20 al 25 settembre. Come ben noto, il settore della logistica sta attualmente affrontando grandi sfide. Sono sempre meno gli autisti a disposizione e sempre più le merci che devono essere trasportate. La soluzione proposta dalla Continental, quindi, andrà a supportare i gestori di parchi veicolari, gli autisti e gli agenti di rampa ottimizzando le proprie capacità di trasporto, in modo da renderle più efficienti e consentendo anche di risparmiare carburante e ridurre le emissioni di carbonio. Il Trailer capacity scanner potrà essere facilmente utilizzato sia dagli autisti che dai gestori. Dopo aver assicurato il carico, l’autista scatterà una foto dell’area di carico nell’autocarro, nel rimorchio o nel semirimorchio con uno smartphone standard. La foto verrà quindi caricata sul Continental Cloud, dove sarà calcolato lo spazio di carico disponibile mediante l’intelligenza artificiale sviluppata da Continental. Il conducente potrà anche modificare le informazioni manualmente o aggiungere ulteriori informazioni, tramite il proprio smartphone, prima di caricarle su Secure Cloud. Successivamente, i dati potranno essere inoltrati al software di spedizione. Con buona connettività, questo processo richiederà solo pochi secondi. Il gestore della flotta potrà quindi coordinare in modo ottimale carichi aggiuntivi utilizzando i dati sul peso di carico disponibile, che, ad esempio, riceve dal tachigrafo intelligente tramite il VDO Link o tramite il classico software telematico FMS. I gestori di flotte potranno contrastare i viaggi a carico parziale cercando attivamente ordini di trasporto aggiuntivi per migliorare l’utilizzo del veicolo.

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Bonus retrofit elettrico: fino a 3.500 euro di contributo Un interessante opportunità a favore della sostenibilità

Nel mese di luglio il MIMS ha approvato il cosiddetto “bonus retrofit elettrico”, ovvero un contributo riconosciuto ai proprietari di veicoli per il trasporto di persone e merci che installano sul proprio mezzo un sistema di riqualificazione elettrica. Come si legge sul sito del ministero, questa misura è regolata da un decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Il contributo in questione ricoprirebbe il 60% del costo per la riqualificazione del veicolo fino a un massimo di 3.500 euro, a cui si aggiunge un contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (Pra), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione. I veicoli che possono godere del bonus appartengono a diverse categorie: • M1, ovvero i veicoli a motore destinati al trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre a quello del conducente; • M1G, come sopra, ma classificabili come fuoristrada; • M2, veicoli a motore destinati al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere oltre al sedile del

conducente con peso non superiore a 5 tonnellate; • M2G, come sopra ma fuoristrada; • M3, veicoli a motore destinati al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere oltre a quello del conducente e peso superiore a 5 tonnellate; • M3G, come sopra ma fuoristrada. Questa lista ci mostra come la maggior parte dei veicoli possa accedere al bonus retrofit per convertire il proprio motore da termico ad elettrico. Bisognerà seguire le procedure indicate nel decreto n. 219/2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), dove sono spiegate nello specifico le caratteristiche di una riqualificazione a norma. Altra caratteristica del bonus è la retroattività, dato che elargisce la possibilità di accesso anche a chi ha già provveduto a sostituire il motore termico del proprio veicolo con un motore elettrico a partire dal 10 novembre 2021, data di entrata in vigore della legge n. 156 del 9 novembre 2021 che prevede tale misura. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per l’assegnazione del contributo si avvarrà di una piattaforma informatica specifica, gestita da Consap S.p.a., la cui effettiva attivazione sarà comunicata sul sito del Ministero. Il bonus verrà erogato secondo l’ordine di registrazione delle domande e fino all’esaurimento delle risorse stanziate dal MIMS, per un totale pari a 14 milioni di euro (si calcola, quindi, la conversione di circa 4.000 veicoli). Alla base di questa misura sta la volontà da parte dello Stato di attuare diverse strategie al fine di incentivare la decarbonizzazione e, di conseguenza, apportare maggiore sostenibilità al sistema dei trasporti. In questo caso, si può parlare anche di bonus ecologico, decisamente più economico di quelli destinati all’acquisto di nuovi veicoli. Il retrofit si impone, infatti, come un’opzione alla rottamazione previo acquisto (che in questo periodo di crisi risulta decisamente difficile) ma bensì permette di trasformare un vecchio mezzo, magari diesel o benzina, in un veicolo elettrico consentendo così un notevole risparmio. Il retrofit elettrico era già regolamentato in Italia e ora è un’occasione in più anche per gli attori del post-vendita automobilistico, che potrebbero inserire quest’attività fra i servizi offerti ai clienti. Il termine ultimo per l’invio delle richieste è il 31 dicembre 2022 ma, a differenza di quanto accade in Germania, nel decreto non sono previsti contributi per veicoli a due ruote.

Driverpeople opera in stretta collaborazione con Efficient Driving e il Master Trainer Marco Mazzocco

arriva cervello, in quanto tempo viene elaborato e in mentali possiamo cadere, sono alcune delle teun dialogo diretto con il lettore, l’autore porta a talvolta essere più un’adeguata formazione, possiamo diventare guiMazzocco , della siradale e della formazione alla guida. Nel 2010 fonda , con l’obiettivo di trasmettere know-how sulle odologie didattiche innovative. azioni di do Pattuglia obatica Italiana, Frecce Tricolori Tosolin , presidente della Associazione Italiana di Analisi Modificazione del Comportamento

e di Association for the

ancement of Radical Behavior Analysis Marco Mazzocco

Siamo nati per guidare?

Il nostro cervello alla guida, tra capacità di attenzione, tempi di reazione e trappole mentali Prefazioni di Leonardo Milani Fabio Tosolin A cura di Giulia Reina

Aziende iscritte all’Albo dell’Autotrasporto Analisi dei numeri emersi negli ultimi 5 anni

Il nostro direttore Secondo Sandiano, il segretario nazionale di Assotrasporti Fabrizio Civallero e il responsabile della formazione Marco Mazzocco, insieme ad altri autotrasportatori, hanno incontrato presso l’area di servizio sulla A1 Arda – Est Paolo Del Debbio, conduttore della trasmissione “Dritto e Rovescio”, che stava realizzando insieme alla sua troupe un servizio sulle problematiche del mondo dell’autotrasporto e con il quale abbiamo analizzato le condizioni attuali del comparto. A tal proposito sono stati condivisi alcuni dati che rappresentano lo stato attuale dei rincari subiti dalle aziende e che mettiamo a dispozione dei nostri lettori.

Per capire l’andamento attuale del settore dell’autotrasporto, è fondamentale innanzitutto conoscere i numeri del settore del nostro Paese quando ci si ritrova ad affrontare un periodo di criticità. Per questo motivo riportiamo qui sottostante una tabella che mette a confronto i dati raccolti dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, elaborati in collaborazione con il CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, riguardanti il 2017, 2020 e 2021. Nel complesso le imprese di autotrasporto italiane al 31 dicembre 2021 sono 99.465, sostanzialmente in linea con quelle dell’anno precedente, che ammontavano a 98.070 (+1,42%). Dati nettamente in decrescita se paragonati al 2017, dove la fotografia dell’Albo Nazionali degli Autotrasportatori mostrava 102.919 iscritti. Cambia però la loro composizione. Nel 2017 le imprese monoveicolari erano pari a 27.319, ma i dati riscontrano un grosso calo, tant’è che nel 2020 si registrano 22.099 imprese, per poi scendere ulteriormente a 21.573 nella fine dello scorso anno per una diminuzione del 21,03%. In lieve diminuzione anche le imprese con una flotta di 2-5 veicoli, che passano dalle 35.213 del 2017 alle 32.776 del 2021 (-6,92%). In continuo rialzo (circa del 4,85%) le imprese nella fascia 6-20 veicoli che passano da 18.453 a 19.349 e del 17,67% quelle nella fascia 21-50 veicoli (da 4.505 a 5.301). In continuo rialzo (circa del 4,85%) le imprese nella fascia 6-20 veicoli che passano da 18.453 a 19.349 e del 17,67% quelle nella fascia 21-50 veicoli (da 4.505 a 5.301). Da anni purtroppo però risultano iscritte all’Albo aziende che sono prive di veicoli. Nel 2021, per esempio, se ne registrano 18.113. Si tratta di imprese su cui da tempo il Comitato Centrale ha avviato procedure di accertamento. Pur essendo infatti previsto dalla normativa vigente l’esercizio della professione anche con veicoli non di proprietà, da una prima analisi è emerso che si tratta in molti casi di imprese che non hanno più i requisiti per essere iscritte all’Albo. È in atto da tempo una procedura che prevede la cancellazione dall’Albo delle imprese che non risultano più iscritte nei registri delle Camere di Commercio. Alla fine del 2020 il Comitato Centrale, insieme con la Direzione Generale del Trasporto stradale, ha infatti dettato le istruzioni per la cancellazione di queste imprese, stabilendo che il provvedimento di cancellazione, adottato dall’autorità competente, debba avere effetto non solo sull’iscrizione all’Albo ma anche su quella al REN. L’attività di verifica e di cancellazione delle imprese prive di requisiti dall’Albo degli autotrasportatori prosegue tutt’ora e rappresenta uno degli obiettivi primari della lotta alla irregolarità avviata da tempo dal Comitato Centrale dell’Albo insieme con tutte le associazioni di categoria in esso rappresentate.

IMPRESE PER NUMERO DI VEICOLI 2017 2020 2021 VARIAZIONE Mono - veicolari 27.319 22.099 21.573 -21,03%

Flotta compresa tra 2 e 5 veicoli 35.213 32.825 32.776 -6,92%

Flotta compresa tra 6 e 20 veicoli 18.453 18.902 19.349 4,85%

Flotta compresa tra 21 e 50 veicoli 4.505 5.125 5.301 17,67%

Flotta compresa tra 51 e 100 veicoli 1.203 1.410 1.466 21,86% Oltre 100 veicoli 668 832 887 32,78% TOTALE imprese con veicoli 87.361 81.193 81.352 Imprese senza veicoli 15.558 16.877 18.113 TOTALE Imprese iscritte 102.919 98.070 99.465

Aumento dei prezzi dei carburanti Focus sull’andamento dei costi del gasolio per autotrazione

Vi presentiamo qui di seguito un grafico rappresentante l’andamento dei prezzi del gasolio, per un periodo che va dal 1996 (quindi prima dell’adozione dell’euro) al 2022. Negli ultimi 12 anni, possiamo notare come la curva sia quasi una continua crescita, con dei picchi a luglio 2008, settembre 2012 ed infine, il picco massimo a giugno 2022. Ci sono stati anche dei punti minimi, come febbraio 2016 e novembre 2020. Nella tabella sottostante è stato fatto un paragone mensile dei prezzi al litro degli ultimi due anni, con un successivo confronto a campione degli anni antecedenti, facendo riferimento il grafico dell’andamento dei prezzi. Segnaliamo un aumento del 19,30% tra il giugno del 1996 ed il giugno del 2002, anno nel quale è entrato in circolazione l’euro.

VALORI ESPRESSI IN €/1000 LITRI

ANNO MESE PREZZO 2022 Luglio 1.927,35 2022 Giugno 1.972,46 2022 Maggio 1.823,65 2022 Aprile 1.768,74 2022 Marzo 1.970,59 2022 Febbraio 1.720,36 2022 Gennaio 1.632,10 2021 Dicembre 1.589,30 2021 Novembre 1.610,48 2021 Ottobre 1.589,65 2021 Settembre 1.517,29 2021 Agosto 1.505,36 2021 Luglio 1.508,34 2021 Giugno 1.473,40 2021 Maggio 1.449,34 2021 Aprile 1.436,73 2021 Marzo 1.435,78 2021 Febbraio 1.383,24 2021 Gennaio 1.338,30 ANNO MESE PREZZO 2020 Giugno 1.272,46 2020 Gennaio 1.485,18 2019 Giugno 1.487,83 2018 Giugno 1.521,33 2017 Giugno 1.352 2016 Giugno 1.319,02 2015 Giugno 1.477,54 2014 Giugno 1.632,08 2013 Giugno 1.626,46 2012 Giugno 1.657,23 2011 Giugno 1.402,52 2010 Giugno 1.236,30 2008 Giugno 1.507,25 2006 Giugno 1.197 2004 Giugno 937,48 2002 Giugno 857,43 2000 Giugno 872,83 1998 Giugno 712,40 1996 Giugno 718,70

L’impatto del gasolio sulle aziende Fatture a confronto - Maggio 2021 e Giugno 2022

L’ ulteriore rincaro che ha in teressato il costo dei carbu ranti, generato dalla dispo sizione combinata degli aumenti sul costo dell’energia - che già nel 2021 avevano interessato tutta la filiera globale - e dalla guerra in Ucraina che ha stravolto le quotazioni di numerose materie prime (come grano, gas ma soprattutto petrolio), rischia seriamente di mettere in ginocchio l’autotrasporto, da mesi stremato e sull’orlo della protesta generalizzata. Per evidenziare la situazione attuale, alcune aziende associate ad Assotrasporti ci hanno trasmesso le fatture che vi riportiamo qui sotto, riguardanti i mesi di maggio 2021 e di giugno 2022. A parità di quantitativo (4700 litri), nel 2022 il gasolio ha subito un brusco aumento del 41,96 %. Nel 2021 il prezzo unitario al litro equivaleva a 1,095 euro, mentre nel 2022 equivale a 1,5545 euro.

Fattura gasolio

Mese: Maggio 2021

Prezzo Unitario : 1,095

Importo totale: 6.278,73

Fattura gasolio

Mese: Giugno 2022

Prezzo Unitario : 1,5545

Importo totale: 8.913,50

L’impatto dell’AdBlue sulle aziende Fatture a confronto - Aprile 2021 e Marzo 2022

Oltre al caro carburanti a far pesare ulteriormente sugli autotrasportatori la crisi attuale, si inserisce anche il problema AdBlue. L’AdBlue, trattandosi di una soluzione di urea e acqua, è l’additivo necessario ad abbattere le emissioni di ossidi di azoto e far funzionare correttamente i catalizzatori SCR utilizzati nella maggior parte dei motori Diesel di ultima generazione (da euro 5 in su). L’aumento del costo dell’AdBlue è legato direttamente all’innalzamento del prezzo del metano da cui si estrae l’idrogeno che è uno degli elementi principali per la produzione dell’urea. Le fatture trasmesse, che qui vi riportiamo, riguardano i mesi di aprile 2021 e di marzo 2022. Confrontandole, risalta la netta differenza dell’importo. Nella prima fattura, il prezzo unitario equivale a 0,275 euro mentre nella seconda sale del 307%, arrivando al 1,12 euro.

Fattura AdBlue

Mese: Aprile 2021

Prezzo Unitario : 0,275

Importo totale: 748,17

Fattura AdBlue

Mese: Marzo 2022

Prezzo Unitario : 1,12

Importo totale: 2.769,69

Valori di riferimento dei costi di esercizio Confronto tra le tabelle del 2020 e del 2022

Pubblichiamo in queste due pagine le tabelle dei valori indi-

cativi di riferimento dei costi

di esercizio delle imprese di autotrasporto. La tabella qui sottostante è stata elaborata nel mese di gennaio 2022 e pubblicata sul sito del Mims il 22 febbraio scorso, mentre nella pagina seguente, riportiamo la tabella emessa dal ministero il 27 novembre 2020. La valutazione degli incrementi dei costi di acquisto dei mezzi (veicolo trainante e trainato), degli pneumatici e delle manutenzioni, nonché delle spese per bollo, assicurazioni, ammortamento, pedaggi, energia (carburanti) e retribuzione degli autisti (stipendio, trasferte e straordinari) è stata compiuta sulla base del tasso di inflazione registrato dall’ISTAT da novembre 2020 a gennaio 2022. L’impostazione metodologica delle tabelle dei costi di riferimento, nel dettaglio, distingue quattro classi di veicoli con riferimento alla massa complessiva massima di ciascun veicolo (fino a 3,5 ton; da 3,51 a 12; da 12,1 a 26; oltre 26), e vengono individuate quattro voci di costo da associare a una forcella di valori minimi e massimi e distribuite su tre sezioni: • la prima è relativa ai veicoli e include quelli a motore, i rimorchi

Veicolo

Altro

Anno 2022

A B Categoria

C D

Costo Km unitario min max min max min max min max

ACQUISTO

Acquisto veicolo 0.0261 0.1700 0.0480 0.2368 0.0939 0.5164 0.1951 0.6238 Acquisto rimorchio 0.0031 0.0240 0.0073 0.0605 0.0115 0.1064 0.0355 0.1064 Acquisto semirimorchio 0.0063 0.0083 0.0125 0.0396 0.0146 0.0918 0.0177 0.0918

MANUTENZIONE

Manutenzione veicolo 0.0156 0.0887 0.0271 0.0887 0.0365 0.0887 0.0438 0.1095 Manutenzione rimorchio 0.0010 0.0031 0.0042 0.0052 0.0063 0.0104 0.0104 0.0209 Manutenzione semirimorchio 0.0031 0.0031 0.0042 0.0052 0.0063 0.0104 0.0104 0.0209 REVISIONI 0.0000 0.0000 0.0000 0.0010 0.0000 0.0010 0.0000 0.0000

PNEUMATICI

Pneumatici veicolo 0.0052 0.0282 0.0146 0.0720 0.0751 0.1377 0.0835 0.1377 Pneumatici rimorchio 0.0042 0.0063 0.0271 0.0824 0.0542 0.1346 0.0542 0.0949 Pneumatici semirimorchio 0.0177 0.0542 0.0271 0.1001 0.0355 0.1408 0.0542 0.1460

Bollo

Bollo veicolo 0.0000 0.0136 0.0000 0.0063 0.0010 0.0073 0.0000 0.0104 Bollo massa rimorchiabile 0.0000 0.0104 0.0000 0.0094 0.0010 0.0104 0.0000 0.0104 Assicurazioni 0.0005 0.0261 0.0052 0.0282 0.0104 0.0365 0.0146 0.0417

Ammortamento

Ammortamento veicolo 0.0104 0.0709 0.0198 0.0981 0.0386 0.2138 0.0803 0.2577 Ammortamento rimorchio 0.0010 0.0083 0.0021 0.0209 0.0042 0.0365 0.0125 0.0365 Ammortamento semirimorchio 0.0021 0.0031 0.0042 0.0136 0.0052 0.0313 0.0063 0.0313

Stipendio Trasferte Straordinari

Energia

0.3651 0.4027 0.3776 0.4141 0.3881 0.4277 0.3881 0.4277 0.0008 0.0730 0.0083 0.0730 0.0083 0.0730 0.0083 0.0730 0.0000 0.0292 0.0000 0.0303 0.0000 0.0313 0.0000 0.0313 0.1449 0.2122 0.3481 0.2924 0.3804 0.4141 0.4309 0.5305

e semirimorchi e individua i costi di acquisto, manutenzione, revisione, pneumatici, bollo, assicurazione e ammortamento; • la seconda annovera altri costi e tra questi inserisce quello del lavoro, distinguendo i costi relativi alla retribuzione, alle trasferte e agli straordinari, quelli per l’energia, relativamente alle fonti di alimentazione disponibili (gasolio, LNG, CNG, elettrico e ibrido); • la terza riguarda invece i costi di pedaggio, al netto dei rimborsi previsti dalla normativa. In entrambe le tabelle qui presentate, i valori vengono spalmati su ogni chilometro che un veicolo percorre, ipotizzando che alla fine dell’anno ne siano stati coperti 100 mila. Nel caso in cui i chilometri sono di più o di meno, i costi di riferimento potrebbero subire variazioni. Allo stesso modo la remunerazione del servizio rispetto ai veicoli di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, utilizzati per lo più nel trasporto di ultimo miglio in ambito urbano e con percorrenza inferiore ai 100 Km, potrebbe essere riferita al tempo che impiega per portarlo a termine. Segnialiamo che tutte queste indicazioni numeriche, tutti questi livelli di costi non sono obbligatori, bensì sono da intendere come un riferimento, un’indicazione chiara inviata al mercato e da utilizzare nel corso delle trattative. Confrontando i valori delle due tabelle, possiamo notare come non ci siano profonde variazioni tra i valori. Eccetto che per gli importi relativi all’energia, ovvero il carburante, i quali nel 2022 hanno subito una variazione media pari al 32,8 % in più rispetto ai dati del 2020.

Veicolo

Altri costi

Anno 2020

A

Costo km unitario MIN

Acquisto

Acquisto - veicolo 0,03 € Acquisto - rimorchio 0,00 € Acquisto - semirimorchio 0,01€

Manutenzione

Manutenzione - veicolo 0,02 € Manutenzione - rimorchio 0,00 € Manutenzione - semirimorchio 0,00 € Revisioni 0,00€

Pneumatici

Pneumatici - veicolo 0,01€ Pneumatici - rimorchio 0,00€ Pneumatici - semirimorchio 0,02 €

Bollo

Bollo - veicolo 0,00€ Bollo - massa nmorchiabile 0,00€ Assicurazioni 0,01€

Ammortamento

Ammortamento - veicolo 0,01 € Ammortamento - rimorchio 0,00 € Ammortamento - 0,00€ Stipendio 0,35 €

Trasferte

Straordinari Energia Pedaggiamento

0,01 € 0,00€ 0,11€

Categoria

B

MAX MIN MAX MIN C D

MAX MIN MAX

0,16 € 0,05 € 0,23 € 0,09 € 0,50 € 0,19 € 0,60 € 0,02 € 0,01 € 0,06 € 0,01 € 0,10 € 0,03 € 0,10 € 0,01 € 0,01 € 0,04 € 0,01 € 0,09 € 0,02 € 0,09 €

0,09 € 0,03 € 0,09 € 0,04 € 0,09 € 0,04 € 0,11 € 0,00 € 0,00€ 0,01 € 0,01 € 0,01 € 0,01 € 0,02 € 0,00 € 0,00€ 0,01 € 0,01 € 0,01 € 0,01 € 0,02 € 0,00€ 0,00 € 0,00 € 0,00€ 0,00 € 0,00 € 0,00 €

0,03 € 0,01 € 0,07 € 0,07€ 0,13 € 0,08 € 0,13 € 0,01 € 0,03 € 0,08 € 0,05 € 0,13 € 0,05 € 0,09 € 0,05 € 0,03 € 0,10 € 0,03€ 0,14 € 0,05 € 0,14 €

0,01 € 0,00 € 0,01€ 0,00 € 0,01 € 0,00 € 0,01 € 0,01 € 0,00 € 0,01 € 0,00 € 0,01 € 0,00 € 0,01 € 0,03€ 0,01 € 0,03 € 0,01 € 0,04 € 0,01 € 0,04 €

0,07 € 0,02 € 0,09€ 0,04 € 0,21 € 0,08 € 0,25 € 0,01 € 0,00 € 0,02 € 0,00€ 0,04 € 0,01 € 0,04 €

0,00 €

0,00€ 0,01 € 0,01€ 0,03 € 0,01 € 0,03 € 0,39 € 0,36 € 0,40 € 0,37 € 0,41 € 0,37 € 0,41 €

0,07 € 0,01 € 0,07 € 0,01 € 0,07 € 0,01 € 0,07 € 0,03 € 0,00 € 0,03 € 0,00€ 0,03 € 0,00 € 0,03 €

0,16€ 0,27 € 0,23 € 0,29€ 0,32 € 0,33 € 0,41 € 0,17 €

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