Ambrosia 35 - Alimentazione naturale del bambino

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RISO ROSSO SELVAGGIO CON CAROTE E PISELLI 300 g di riso rosso selvaggio (o nero venere) integrale. 200 g di carote. 200 g di pisellini. 1 scalogno. Olio extravergine di oliva. Sale. Semi di sesamo (per servire). Sciacquate bene il riso e fatelo cuocere in acqua salata circa un’ora dall’inizio del bollore. Preparate le verdure tritando lo scalogno e tagliando a pezzetti molto piccoli le carote. Fate dorare lo scalogno in una padella con un po’ di olio, aggiungete le carote e i piselli e fatele andare a fuoco dolce finché non saranno cotti. Aggiustate di sale durante la cottura. Quando il riso è pronto, servitelo assieme alle verdure, formando sui piatti delle composizioni fantasiose: un vulcano di riso al centro con una stradina di verdure che gli gira intorno, oppure disegnando un volto sorridente dove il riso forma il sorriso e le verdure gli occhi e le sopracciglia; oppure ancora mettete il riso in formine per muffin leggermente oliate, comprimetele bene e poi rovesciatele al centro dei rispettivi piatti, mentre con le verdure disegnerete dei raggi che partono dai muffin di riso, formando così una specie di sole. Cospargete il piatto con semi di sesamo. FARIFRITTATA DI CIPOLLA E ORIGANO 150 g i farina di ceci. 300 ml di acqua. 1 cucchiaino di origano essicato. 2 cipolle. Sale. Olio extravergine di oliva. Passate la farina al setaccio in una terrina e aggiungete l’acqua poco alla volta mischiando il composto con una frusta da cucina affinché non si formino grumi. Salate e lasciate riposare: l’ideale va dalle 4 alle 8 ore. Tritate le cipolle oppure tagliatele ad anelli sottili e fatele ammorbidire in una padella con un filo di olio e qualche cucchiaio di acqua. Aggiungete l’origano essicato alla pastella di ceci, mescolate bene e versatela uniformemente nella padella lasciando che si rapprenda e facendola dorare su entrambi i lati. SFORMATINI DI MIGLIO 300 g di miglio. 1 cipolla di media grandezza. 1 costa di sedano. 1 carota di media grandezza. 300 g di zucca. Erbe aromatiche (salvia, alloro e rosmarino). Un dado vegetale. Olio extravergine di oliva. Sale. Shoyu. In una pentola scaldate l’olio e le erbe aromatiche tritate; unite la cipolla tritata quando l’olio è caldo. Aggiungete sedano, corota e zucca tritati finemente. Unite il miglio e una quantità di acqua calda pari a tre volte il volume del cereale.

ambrosia

Aggiungete il dado e il sale. Cuocete dolcemente circa 25 minuti con un coperchio. A cottura ultimata aggiungete a piacere olio e shoyu. Disponete il miglio ancora caldo nelle formine per formare gli sformatini preventivamente unti con un po’ di olio. Lasciate intiepidire affinché il composto si rapprenda e poi passate in forno 15-20 minuti a 180-200°. Servite gli sformatini di miglio con una crema di legumi oppure una dadolata di verdure. Per motivi di spazio non è possibile inserire un maggior numero di ricette. Si rimanda alla lettura del libro La cucina etica per mamma e bambino di Emanuela Barbero e Antonella Sagone (Edizioni Sonda). Ecco alcune ricette che potete trovare e realizzare facilmente, adatte a questo periodo: pasta con broccoletti e olive, orecchiette con pesto di tofu, quinoa col cavolo nero, zuppa di legumi, crocchette di ceci, polpettine di soia, crocchette di tofu ed erbette.

Noi e l’ambiente di E. Barbero

In queste pagine abbiamo visto che un’alimentazione vegetariana o meglio ancora vegan è fondamentale per la nostra salute. Sempre più studi testimoniano come un’alimentazione basata sui cibi vegetali sia protettiva nei confronti di numerose patologie cronico-degenerative mentre il consumo di grassi saturi, colesterolo e proteine animali predispone all’insorgenza di obesità, diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, osteoporosi, gotta, demenza senile e tumori. I morti dovuti alle malattie cardiache (soprattutto infarto) hanno ormai raggiunto cifre da veri e propri bollettini di guerra: ogni anno i decessi sono 17 milioni nel mondo, di cui 4 milioni nella sola Europa. Tutto ciò mentre recenti studi americani ed europei hanno dimostrato che una dieta vegetariana equilibrata e povera di grassi permette di ridurre il rischio di cancro del 40%, di infarto e altre malattie cardiache del 30%, di diabete del 60%, di calcoli al fegato del 60%, di obesità del 40%, di intossicazioni alimentari dell’80%, di ipertensione dal 22 al 68%. Numerosi studi scientifici ci confermano che una sana alimentazione a base vegetale aiuti efficacemente a prevenire e spesso anche a curare la maggior parte delle malattie oggi più diffuse, inclusi diversi tipi di tumori e molte malattie degenerative tipiche dei paesi ricchi (vedi anche www. scienzavegetariana.it e www.VegPyramid. info e il libro La Cucina Diet_Etica, Edizioni Sonda). Ma il mondo in cui viviamo è fatto di relazioni

La fiducia nell’istinto di mamma e bambino Un’ombra si aggira fra la mamma e il bambino. Si chiama “sfiducia”. È come se, nel giro di poche generazioni, milioni di anni di evoluzione fossero andati in fumo e nessuno potesse più credere che madri e bambini siano perfettamente attrezzati per fare il loro mestiere. La nostra cultura sembra suggerire che i bambini non sappiano cosa è meglio per loro, che il loro pianto sia solo uno sfogo o un modo per controllare i loro genitori, e che i loro desideri non siano che futili capricci; ed è altrettanto convinta che le ansie e gli slanci delle madri non siano che bizzarrie generate da squilibri ormonali, o un segno della loro debolezza, insicurezza e ingenuità. Se così fosse, si dovrebbe dire che il fatto che la nostra specie sia sopravvissuta a milioni di anni di evoluzione e ci abbia portato fin qui sia davvero un miracolo. Il vero miracolo, invece, è che la specie umana sia sopravvissuta agli ultimi cento anni di “civiltà”. La cultura della società industrializzata sta conducendo da meno di un secolo un esperimento su vastissima scala basato sulla costrizione di madri, padri e bambini a fare esattamente il contrario di ciò che l’istinto dice loro: separare madri e neonati alla nascita. Non consentire che si verifichino le poppate ogni volta e per tutto il tempo in cui ciò dia sollievo e ristoro a entrambi. Non lasciare che le madri prendano in braccio i loro figli quando con il pianto segnalano che hanno un disperato bisogno di loro. Mettere in bocca ai lattanti, quando mostrano il bisogno di succhiare, un simulacro di gomma al posto del seno materno. Impedire loro di condividere il sonno, costringendo bambini di pochi mesi ad addormentarsi in un luogo solitario, immobile, lontano dal respiro e calore materno, lontano dal suo cuore; mentre la mamma, con il seno gonfio e gocciolante, cerca anche lei di prendere sonno con le braccia inutilmente vuote, senza poter udire il rassicurante suono del respiro del suo piccolo. Si tratta di un esperimento che saggia i limiti di resistenza allo stress e di adattabilità alle situazioni avverse nella specie umana, una specie altamente sociale che, come tutte quelle a lei prossime, è programmata per il contatto e l’allattamento continuo dei piccoli, nonché per una stretta relazione sociale del bambino con i suoi genitori e gli altri membri della sua famiglia, in modo che possa apprendere le relazioni umane da esempi viventi e amorevoli. Emanuela Barbero e Antonella Sagone La cucina etica per mamma e bambino


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