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MONTALE NO ECOSSISTEMA

MONTALE NO ECOSSISTEMA

Da sinistra, Paola Capraro, Renato Terzi, Augusto Bellon, Filippo La Rosa, Giuseppe D’Anna, Sandra Papaiz Velasco e Graziano Messana, presso la Montale per l’inaugurazione del laboratorio di Scienze

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Fare rete e raccontare!

Nel mese di maggio, il nostro associato benemerito Graziano Messana è diventato il nuovo presidente della Camera di Commercio Italo-brasiliana, più conosciuta come Italcam. Oltre a essere presidente dell’Associazione Italia per San Paolo, Messana è fondatore della GM Venture, società di consulenza alle aziende italiane che operano in Brasile. Chi conosce Messana sa che lui è uno che sa fare squadra e, facendo rete, sta rafforzando le realtà di matrice e cultura italiana in Brasile. Per noi della Montale e per i nostri studenti è molto importante parlare dell’economia, del mercato del lavoro, del futuro delle aziende, senza perdere di vista i valori dell’italianità, che noi riteniamo essere un vantaggio competitivo nello scenario globale. In un breve incontro abbiamo potuto fargli alcune domande, e lui ci ha risposto, come al suo solito, andando dritto al punto!

Adriana: Messana, diciamo sempre ai nostri studenti che è molto importante per la nostra scuola mantenere vivo i principi e valori dell’italianità a San Paolo. Per farlo, sappiamo che dobbiamo valorizzare la tradizione, la cultura italiana, e anche guardare al futuro. Lei come vede il futuro? Messana: Io sono una persona ottimista in generale, ma questo non significa che il futuro non presenti delle sfide difficili: bisogna essere aperti a rivedere i piani molto più rapidamente. Fino a qualche mese fa la generazione Y, ma anche quella Z, terminologia sicuramente familiare agli studenti della Montale, pensava che la sharing economy fosse la risposta a tutto e, ad esempio, l’idea di comprare un’auto propria era lontana dai suoi pensieri. Oggi, dopo l’esperienza Covid-19, la tendenza si è rapidamente capovolta. Mantenere vivi i principi italiani è un concetto che si scopre quando si vive un paese in modo permanente e non quando si viaggia per turismo. La mia prima esperienza di lavoro fu in una banca di investimenti in Lussemburgo. Dopo il primo anno cominciai a capire cosa significava veramente l’italianità e conseguentemente iniziai a sentirne la mancanza. Posso dire oggi che ne vedo più a San Paolo che in altri paesi della stessa Europa. Questo mi fa piacere e va coltivato in tutte le sedi.

Adriana: Se pensiamo alle grandi sfide, come ci dice sempre la nostra presidente Sandra Papaiz Velasco, sappiamo che è essenziale fare rete. La partnership tra la Montale e le due associazioni che Lei presiede è preziosa. Ad esempio, nel 2018 l’Associazione Italia per San Paolo ci ha appoggiato nella modernizzazione del laboratorio di Scienze. A marzo di quest’anno abbiamo assieme appoggiato i medici in prima linea nel confronto al coronavirus. E tra i beneficiati, una nostra mamma medica, la dott.ssa Cintia Lucchini. Puoi parlarci di più di queste iniziative che ci legano? Messana: L’Associazione Italia per San Paolo nacque per il progetto di ristrutturazione delle piazze di San Paolo con tradizione italiana e continuò per volontà degli associati. Ho condiviso e condivido con Sandra Papaiz la gestione di questa Associazione senza badare alle cariche perché abbiamo sempre deciso assieme e in armonia i progetti da portare avanti. Con piacere abbiamo contribuito a modernizzare il laboratorio di Scienze, così come guardiamo alle iniziative in tema culturale, che hanno l’Italia al centro delle attenzioni, con grande interesse. Abbiamo appoggiato e divulgato l’iniziativa della dott.ssa Lucchini ritenendola nobile e meritevole e siamo pronti a continuare a sostenerla con ulteriori interventi qualora ne manifestasse il bisogno. Quanto alla Camera di Commercio, saremo attenti alle indicazioni che ci perverranno dalla direzione della scuola.

Adriana: Lei di recente ha dichiarato che è necessario “fare e raccontare”. Noi a scuola diciamo spesso “fare rete”. Allora possiamo dire che in questo momento stiamo “facendo rete e raccontando”. Cosa significa per le realtà italiane fare rete a San Paolo nel 2020? Cosa è cambiato e cosa rimane? Ce lo racconti!

Messana: Mi piace ricordare una frase del console generale Filippo La Rosa: «allarghiamo la torta». La comunità italiana e italo-brasiliana qui a San Paolo è enorme. E io in passato ho constatato tuttavia uno scarso incremento, nella nostra comunità, di nuovi attori o semplici partecipanti. L’instancabile Console, con il quale siamo in perfetta sintonia, ha percorso in lungo e in largo la sua giurisdizione nei primi mesi del suo mandato e ha amplificato la rete di contatti e di legami che si erano magari arrugginiti con il tempo o non erano mai stati coltivati per diverse ragioni. Questo è lo spirito che dovrebbe animarci e muoverci perché unendo le istituzioni e facendo rete si può fare, assieme, molto di più. Una volta fatto va poi raccontato, ma questo è un altro capitolo.

Adriana: Già in passato la Italcam ha appoggiato la Montale, ad esempio, nella diffusione dei corsi della scuola. Ora, senza dare spoiler, sappiamo che si concluderà a breve un accordo di più ampio respiro e collaborazione con, ad esempio, l’opportunità di offrire uno sconto associativo ai vostri associati. Quali altre iniziative possiamo aspettarci? Messana: Collaboreremo con molto piacere con Italcam e useremo i nostri media per complementare la comunicazione della scuola. Ci piacerebbe contribuire nella ripresa dei progetti e dei contatti che vedono sinergie tra la Montale e altre scuole. E il nuovo progetto Donne d’Affari vedrà donne imprenditrici e mogli di espatriati scambiare frequentemente opinioni e in questo senso vedo uno spazio interessante anche per far conoscere la proposta della vostra scuola. Adriana: Cosa direbbe a uno studente del Liceo della Montale che si sta preparando per la scelta universitaria?

Messana: L’adolescenza è un momento delicato in cui non sempre gli interessi scolastici sono l’unica preoccupazione da affrontare. Tuttavia saper scegliere non facendosi condizionare da cosa fa il collega o l’amica è fondamentale per fare una scelta sensata, ambire a una facoltà che rispecchi le proprie inclinazioni e possa al contempo essere efficace sui potenziali sbocchi professionali. Detto questo, per dare un consiglio pratico, ad esempio in Italia è stato realizzato dall’Università di Milano un progetto che si chiama WollyBI, il quale ha unito l’intelligenza artificiale allo studio di una grande quantità di dati legati alle offerte di lavoro. Da questo sono emerse le tendenze per le professioni richieste nei prossimi anni così come nuove tipologie di professioni che in passato non esistevano. Si deve cercare quindi di guardare avanti e accedere ai portali italiani, brasiliani e stranieri in generale per potersi documentare.

Adriana: Per concludere, un’ultima domanda. Secondo Lei, un ecosistema innovativo di matrice italiana a San Paolo, di cui la Montale fa parte, può rappresentare per i genitori un ulteriore incentivo a investire in una formazione italiana di qualità?

Mesana: Certamente sì, stare al passo con i tempi è essenziale e senza innovazione o fuori da un ecosistema non si possono raccogliere le nuove sfide e opportunità.

Con queste parole del nostro associato benemerito chiudiamo l’intervista e riaffermiamo nuovamente che insieme è possibile!

Adriana Grasso

Prof.ª de Língua e Literatura Italiana e Latina

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