99 Scambiaffari - UN NUOVO INIZIO (?)

Fondato nel 2011 - N. XCIV Maggio 2020

In foto via Antonucci,l quartiere San Valentino

Questo giornale non riceve contributi economici da enti pubblici

FREE MAGAZINE

Scambiaffari

Editoriale

di GABRIELE MANCINI

EDITORE Ivana Di Loreto RESPONSABILE­SOCIAL Devis Pennesi PROGETTO­GRAFICO Devis Pennesi COLLABORATORI Arrigo Andreani, Paolo Buonaiuto, Giulio Di Stefano, Devis Pennesi, Morena Caschera, Bruno Coletta, Andrea Consalvi, Elisa Giorgi, Lorenzo Donatelli

Registrazione:­Tribunale di­Latina­n°­12-11 Stampa Centro­Offset­Meridionale Chiusura­Redazionale­domenica­19­aprile scambiaffari@gmail.com

Pronti partenza, via! E si riparte. O per lo meno questa è lʼimpressione che si avverte dallʼinizio di questo mese con la Fase 2. Le auto hanno cominciato a ripopolare le nostre strade e lungo i marciapiedi di Corso della Repubblica, si registra un certo movimento di persone. Unʼimmagine però ben diversa da quelle pre-emergenza: tutti camminano a distanza e quasi nessuno a prima vista risulta riconoscibile, perché coperto dalla mascherina, oramai fedele amica di tutti noi. Qua e là si vedono lavori in corso di operai intenti a ripulire (con ritardo) la città e diversi esercenti rialzano la serranda della propria attività. Chi per pulire in vista della riapertura e chi per offrire il servizio da asporto. La sensazione è quella di un ritorno alla vita, a lungo rimasta in sospeso.

Eʼ importante adesso capire come siamo arrivati a questo punto dellʼemergenza.

Aspetto questo già sottolineato anche negli ultimi editoriali. Perché a livello sociale non è stato facile rimanere chiusi in casa, come del resto a livello economico; qui per certi versi è stato anche traumatico. Cʼè una macchina da far ripartire, ed è appunto quella economica. Siamo andati a chiederlo proprio a loro, per capire da vicino tutte le difficoltà di chi prova con fatica a rimettersi in corsa. Quella politica-amministrativa invece è una macchina che non si è mai fermata, seppur con tutte le difficoltà dettate dal momento. In questi ultimi mesi sono stati

approvati e discussi (si fa per dire visti gli ultimi consigli comunali) importanti aspetti che riguardano il futuro di questa città sia quello prossimo che quello a lungo termine.

Il Bilancio triennale per esempio, o la Cisterna Ambiente che è diventata totalmente pubblica dopo un quinquennio passato tra messa in liquidazione e servizi in proroga.

Aspetti che ovviamente abbiamo trattato nelle pagine interne di questa uscita, così come tante altre notizie che riguardano lʼemergenza Covid19, prettamente collegate al nostro territorio. Perché anche se la Fase 2 viaggia spedita, il pericolo a livello sanitario cʼè e rimane. Proprio nel momento di flessione della curvatura dei contagiati, la nostra comunità ha conosciuto il dolore del suo primo concittadino scomparso a causa di questa pandemia mondiale. Non bisogna abbassare la guardia. Si, questo continua ad essere il messaggio da veicolare anche in questo momento storico dellʼemergenza. Ripartire quindi si, ma con giudizio, perché andiamo incontro ad una normalità che sarà comunque diversa da quella che conoscevamo, almeno finché non esisterà un vaccino per il Coivd19. Ma dopo tutto questo, davvero quello che desideriamo è che tutto torni “come prima”? Siamo davvero sicuri che il “come prima” sia la migliore prospettiva che ci possiamo augurare dopo aver conosciuto questa pandemia?

99 MAGGIO 2020

­DIRETTORE­RESPONSABILE Gabriele Mancini

Come prima (?)

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di ELISA GIORGI

Quanto tempo occorre per cambiare l’esistenza ad un uomo? Un attimo, e a volte invece non basta una vita. È un imprevedibile, raro e lontano, a cui non badiamo presi della nostra quotidianità. Accade ad un certo punto che quell’imprevedibile diventa addirittura invisibile ad occhio nudo ed è in grado di cambiare la vita all’intera umanità contemporaneamente, senza far distinzioni tra confini, Stati, ruoli e gerarchie. Questo abbiamo vissuto con il coronavirus e questo continueremo a vivere da domani.

Non ho mai creduto che questa esperienza potesse renderci migliori ma sono certa che ci ha reso più consapevoli. Ciascuno conserverà il proprio ricordo delle settimane di lockdown, delle città silenziose, delle saracinesche abbassate, dei parchi chiusi e del divieto di incontrarsi. Del tempo che si è fermato e dello spazio che si dilato. Della natura tornata padrona.

99 MAGGIO 2020

COSA SARÀ, È COME SAREMO

#SPECIALECOVID

Scambiaffari Copertina

C’è l’esperienza personale, sì, ma anche quella collettiva.

Che ci ha raccontato di una nuova entusiasta fratellanza e voglia di fare durante i primi giorni. Di settimane ovattate, solitarie e più svogliate a seguire. Di carenze nel sistema ma anche di incredibili risorse e capacità di adattamento, a partire dai più giovani, dagli adolescenti, privati della libertà che a quell’età è l’unica conquista.

Quello che ci aspetta ora, passato il lockdown e in convivenza con il virus, è impossibile prevederlo. Ma ora sappiamo, abbiamo la consapevolezza, di dover ricreare da capo il mondo che conoscevamo fino a ieri. Il lavoro, le relazioni, lo svago. Tutto ripartirà da nuove forme di connessione a cui saremo chiamati. Questo è il nostro tempo e questa sarà la ricostruzione. Nessuno escluso, quel che sarà dipenderà da come decideremo di essere.

E fase 3 sia!

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#SPECIALECOVID

CISTERNA HA RESISTITO N Scambiaffari

Coronavirus - La situazione

di GABRIELE MANCINI

on è facile tacciare un bilancio sul Covid19 a Cisterna con i dati a disposizione. Per questioni di privacy, sia la Asl territoriale che lo stesso Comune di Cisterna, sono stati ermetici per evitare psicosi e caccia alle streghe. Le poche comunicazioni sono arrivate per bocca del primo cittadino (attraverso i social) oppure dal gazzettino quotidiano del distretto sanitario provinciale.

Al momento della stesura di questo articolo, il numero delle persone risultate positive al Coronavirus di Cisterna sono state 25. Il primo caso si è registrato all’inizio del mese di marzo, tre giorni dopo il primo positivo in provincia di Latina. Ma nessun collegamento. Da quel giorno la città dei butteri ha visto il numero salire fino a 25 casi con un solo decesso, avvenuto tra l’altro in questa nuova fase.

Provando a dare una lettura ai pochi numeri a disposizione, questi sono piuttosto contenuti, almeno a guardare i comuni limitrofi. Questo grazie soprattutto a quanto messo in campo per evitare la diffusione. La curva

UN NUOVO INIZIO!

99 MAGGIO 2020

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dei positivi ha avuto un’improvvisa impennata in città a seguito dei casi registrati alla Gelit all’inizio del mese di Aprile. Una situazione che ha portato al controllo totale dell’azienda con tamponi a tappeto. Alla fine sono state 26 le persone positive al Covid19 (con 11 familiari contagiati).

Ma non tutti sono residenti a Cisterna.

Escludendo per un momento la situazione della Gelit, i casi nel comune dei butteri sono state persone che sono entrate in contatto con chi proveniva dai focolai lombardi e veneti. Quindi nessun focolaio locale e questo alla lunga ha fatto la differenza. Di queste 25 persone poi, una piccolissima parte è state ricoverata. Si tratta di persone anziane o con patologie pregresse.

Ad oggi non c’è nessun ricoverato in terapia intensiva e soprattuto il numero dei positivi sta scendendo vertiginosamente dopo i primi tamponi post quarantena. All’inizio di Maggio da 25 si era passati a 18. Una proiezione che potrebbe a fine mese portare il numero dei positivi sotto le dieci unità.

di MORENA CASCHERA

osa è cambiato e cosa cambierà? Leggiamo sul web e sui giornali, articoli sugli errori dello stato italiano. Nel sottovalutare, inizialmente, questo nuovo virus. Ad oggi abbiamo superato la soglia delle trentamila vittime. Ed ogni giorno, non possiamo che leggere frasi, di come il mondo può e deve imparare, dagli errori commessi dell’Italia. Ci siamo ritrovati al centro di un vortice mediatico internazionale. Una mattina ci siamo svegliati e l’ologramma della nostra bandiera, era proiettato sugli edifici delle maggiori città del pianeta. Cosa è cambiato?

Forse, la sete “dell’informazione televisiva” nazionale, ha iniziato una delirante comunicazione compulsiva, dove oramai in Italia, si muore esclusivamente di coronavirus. Nell’arco di una notte tutte le altre cause di morte, hanno cessato di esistere; Lo stato falcia le gambe della nostra economia, il lockdown è necessario per la salute di tutti. Ma ecco che promette di soccorrerci prontamente con i soldi. A distanza di due mesi però, c’è chi ancora non è riuscito a vederli. Ed i morti ci sono stati e continuano ad esserci, ma adesso si aggiunge, appesa ad un filo, anche la vita delle aziende. Lo stato ha promesso soldi che non ha?

E’ cambiato tutto! L’approccio al virus nelle varie regioni è completamente diverso. Al centro ed al sud lo sviluppo è stato differente. Alcuni paesini nella provincia di Latina, fino ad oggi non hanno avuto nessun contagio. Per aiutare a ridurre al minimo la

diffusione del virus, a Cisterna gli studi medici durante il lockdown, effettuavano (ed effettuano tutt’ora) il test del sangue, per scoprire eventuali positivi. Infatti la diffusione del coronavirus nel territorio cisternese è stata piuttosto contenuta.

Grazie sicuramente al rispetto delle regole da parte di tutti i cittadini. Anche se, in alcune occasioni, abbiamo assistito alla mancanza di senso civico. Poi dal 4 maggio, la morsa restrittiva è stata allentata.

Adesso cosa cambierà? - Lo scenario economico è apocalittico. Molte delle microimprese non torneranno più a lavorare, c’è un impoverimento economico giornaliero, che ad effetto domino ci porterà sempre più giù, fino toccare il fondo e li troveremo l’Europa!

Nel frattempo, con tutte le precauzioni del caso, le piccole attività, hanno ripreso a lavorare. Arrangiandosi, come possibile, lavorando sull’asporto dei beni. Mancano all’appello le altre categorie rimaste fuori, che faranno rientro a breve. L’economia della nostra Cisterna, “deve” ritornare ad essere fiorente.

Adesso più che mai, dovremmo rivalutare di effettuare gli acquisti, nelle attività della propria città. Con la speranza che, di tutta questa grave situazione, sia a livello di salute che a livello economico, per tutti ne rimanga un messaggio di esperienza per il prossimo futuro. Per ritornare ad essere migliori di prima.

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Lavorare nella sanità pubblica

#SPECIALECOVID

Scambiaffari

UN LIMBO CHIAMATO SANITÀ PUBBLICA

L’emergenza Covid ha fermato nuovamente i concorsi per i posti pubblici nel Lazio.

L’ennesimo stop dopo anni di blocco totale dovuto al Commissariamento.

Quanto è difficile e quanto è lungo il percorso di un medico all’interno di una struttura pubblica.

Lo abbiamo chiesto al dottor Massimo Monda, specialista di medicina interna. asciare un posto sicuro, in una clinica privata dopo anni per passare alla sanità pubblica e ritrovarsi per di più a partita Iva. Una scelta già di per se difficile, a maggior ragione se presa nella regione Lazio. Per anni da queste parti sono stati tempi difficili per i medici ospedalieri, molti rimasti per lungo tempo (tanti ci sono tutt’ora) nel limbo di un posto precario generato da un blocco della sanità regionale dovuta ad un decennio di commissariamento. Una situazione per nulla facile, raccontata dal dottor Massimo Monda, specialista di medicina interna, lui che l’ha vissuta in prima persona: “Purtroppo il commissariamento della sanità regionale ha finito per bloccare di conseguenza anche i concorsi per circa dieci anni. La ASL di Latina per fronteggiare la richiesta ha permesso le assunzioni attraverso un avviso pubblico. È stata una possibilità per molti medici, che ha permesso di ottenere un contratto annuale rinnovabile. Dopo i tre anni di prestazione continuata, il rinnovo avveniva automatico”.

Una base contrattuale non proprio così solida... “In effetti può essere considerata una forma di precariato, ma con tutte le tutele di un contratto da non precario. Con l’uscita del commissariamento della sanità regionale, la ASL di Latina onde evitare futuri contenziosi, ha deciso di non prolungare più i contratti. Ed io sono stato il primo medico a non vedersi rinnovato il contratto”.

Questo perché dopo l’uscita dal commissariamento non era più possibile usare gli avvisi pubblici? “Si, sei giorni prima dello scatto dei tre anni mi hanno comunicato che non mi avrebbero rinnovato il contratto, poiché dopo l’uscita del commissariamento, dovevo passare per forza attraverso un concorso”.

Immagino che in quel momento non è stato per nulla facile...

“Dopo quindici anni nel privato e con un contratto a tempo indeterminato mai avrei pensato di ritrovarmi nel pubblico in questa situazione, a partita Iva. Nel 2016 ho preso questa decisione, ho viaggiato pur di lavorare nella sanità pubblica”.

L’uscita dal Commissariamento ha portato finalmente alla pubblicazione di nuovi bandi... “Nel Lazio ne hanno fatti diversi: ho partecipato al concorso di pneumologia, quello di medico interno a Viterbo e Rieti, dove sono arrivato secondo. Sono stati i primi concorsi dopo tanti anni e visto il blocco, per rispondere alle tante richieste a livello regionale, sono state utilizzare le graduatorie per tutte le province.

Di fatti quando è arrivato il telegramma tramite pec del concorso di Rieti mi hanno chiesto anche di indicare la preferenza tra le varie dell’Asl e cosi mi hanno stabilizzato nella ASL di Latina”. ...e come è la situazione attuale? “Adesso è tutto bloccato per l’emergenza, ma sono in previsione altri concorsi in vista dei pensamenti di massa, sia di medici di famiglia che ospedalieri. Ci sono poi persone che lavorano da quindici anni tramite l’avviso pubblico. E questo non sarà più possibile. La situazione infatti è destinata a finire con gli ultimi avvisi pubblici che arriveranno alla scadenza del terzo anno che è prevista per il 2021. A quel punto non gli verrà rinnovato il contratto”.

Una domanda sul Covid19 a questo punto è doverosa... “Nella nostra struttura c’è stato un solo caso positivo, immediatamente trasferito nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Goretti.

L’ospedale si è subito adoperato per predisporre i controlli e le distanze soprattuto in quei luoghi come il pronto soccorso, in cui c’è maggior affluenza”

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di GABRIELE MANCINI

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A DIFESA DEI NOSTRI NONNI Scambiaffari

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Lavoro in prima linea

Viaggio all’interno di una delle Rsa più grandi del territorio.

A differenza di quella di Aprilia e Rocca di Papa la struttura ha cisternese ha registrato zero contagi tra i suoi ospiti, grazie ad un’azione preventiva perseguita anche in questa nuova fase dell’emergenza e all’attenzione degli operatori di D. PENNESI

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#SPECIALECOVID

nelle vostre strutture? Abbiamo all’incirca sessanta pazienti. Il virus ha colpito in maniera drammatica in questa fascia d’età. Abbiamo dovuto modificare il nostro lavoro. Non abbiamo solo negato l’accesso ai parenti, ma anche noi proprietari ci siamo dovuti riadattare alla situazione. Cercando di entrare il meno possibile proprio per creare quell’isolamento che ha permesso di salvaguardare lo stato di salute dei pazienti. Di certo questo non èstato semplice neanche per loro. Si sono ritrovati circondati da persone con guanti e mascherine e senza avere più quel contatto fisico che li rassicuri. Per chi riusciva a capire abbiamo cercato di spiegare cosa stesse succedendo, per chi invece è affetto da demenza senile più grave èstato molto piùcomplicato.

Adesso com’è la situazione? I parenti hanno compreso la situazione e non smettono di ringraziarci e questo per noi è un aspetto fondamentale. Le istituzioni sanitarie, dopo i focolai nelle strutture di Aprilia e Rocca di Papa, hanno preso in mano la vicenda e stanno portando avanti un ottimo lavoro. Queste cose hanno permesso a noi di continuare a lavorare con maggiore serenità. Resta il fatto che ai nostri nonni manca l’affetto dei loro cari e speriamo di non vedere ancora per molto tempo i nostri nonni che possono vedere i loro cari solo attraverso un vetro. Sono scene davvero emozionanti, che straziano il cuore.

Nelle vostre strutture non si è verificato nessun caso. Possiamo parlare di miracolo?

Miracolo si, ma anche molta fortuna. Abbiamo fortunatamente dei dipendenti eccezionali.

Hanno compreso fin da subito la situazione e hanno risposto in maniera professionale e seria.

Non smetteremo mai di ringraziarli. Abbiamo fatto un monitoraggio completo che prendendo tutti i giorni, le temperature e le saturazioni degli ospiti, che sono state poi tutte riportate in dei registri che inviamo alla Asl di Latina. Stessa cosa anche sugli operatori sanitari.

Quanta paura avete avuto? Si, c’è stata molta paura. Se ti scoppia un focolaio all’interno di una struttura dove ci lavorano 5 operatori e una decina di anziani hai parecchie persone sulla coscienza. Se vogliamo dirla così.

Il peggio è passato? Ci vuole ancora molto tempo.

Specialmente nella nostra categoria dobbiamo ancora comportarci come se fossimo in piena pandemia. Siamo ancora nella fase 1.

Un aspetto positivo all’interno venire a trovare un tuo nonno o un tuo genitore. di questa vicenda?

Ride, ndr - Un aspetto Ma abbiamo deciso di prendere una posizione.

Salvaguardare la salute dei nostri nonni èstata positivo èche abbiamo scoperto di avere degli operatori fantastici. E poi di avere dei nonni, che la priorità.

Le RSA sono balzate alla cronaca locale e hanno fatto da figli, da nipoti, da operatori stessi nazionale, con migliaia di decessi proprio che sono stati meravigliosi.. all’interno di queste strutture e creando dei veri S e propri focolai Covid.Voi quanti anziani avete

“

Abbiamo contattato telefonicamente Stefano ed Andrea, i due titolari di Villa Valeria, una residenza sanitaria per anziani presente da anni a Cisterna e che vede oltre 60 ospit all’interno di varie strutture.

Com’è stato affrontare l’emergenza all’interno di una RSA? È̀ stato molto difficile.

Parliamo di una malattia nuova e nessuno si sarebbe aspettato di affrontarla in questa maniera. Siamo stati inizialmente abbandonati soprattutto perchéanche le istituzioni sanitarie superiori non sapevano neanche loro come muoversi. Quindi ci siamo ritrovati a gestire la situazione da soli, cercando di muoverci secondo le nostre competenze e informandoci il piùpossibile.

Cosa avete fatto dunque immediatamente? Abbiamo bloccato fin da subito e con molta difficoltà, l’accesso dei parenti all’interno delle strutture. Difficoltà soprattutto perchéa febbraio la malattia veniva sottovalutata da tutti. Quindi al momento della chiusura alle visite ci siamo scontrati spesso con molte persone. Ovviamente non è semplice sentirsi dire da un giorno all’altro che non puoi

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Speriamo di non vedere ancora i nostri nonni e i loro cari separati da un vetro. Sono scene davvero emozionanti, che straziano il cuore

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#SPECIALECOVID

Scambiaffari

Coronavirus - La nuova scuola

UNA SCUOLA PER TUTTI?

Il mondo dell’istruzione ha dovuto adeguarsi ad un modo tutto nuovo di interpretare la didattica. Dal più piccolo al più grande degli studenti, tutti stanno studiando da casa.

Ma è stato fatto tutto il possibile per cercare di garantire il diritto allo studio?

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incontrano fuori dai confini delle proprie mura domestiche; quella istituzione che ci pone davanti la prima autorità – il docente, grazie al quale si inizia a plasmare il proprio comportamento perseguendo i primi obiettivi.

Ecco, è proprio quella scuola che oggi invece entra nelle nostre mura domestiche, ma qual è il costo? “La scuola è aperta a tutti” dice la nostra Costituzione, e questa nuova forma (temporanea) di scuola lo è?

Non si tratta più di dieci giorni (ma il problema, badate bene, ce lo saremmo dovuti porre lo stesso), ora si tratta di circa tre mesi, e ci siamo preoccupati che tutti abbiano avuto accesso allo stesso modo?

Non si cercano colpevoli, ci si

chiede soltanto se si hanno avuti i riflessi per adeguarci alle nuove esigenze emergenziali di quello che è sì un diritto riconosciuto, ma che deve essere reso “effettivo” dalle nostre istituzioni.

Per seguire le lezioni a distanza c’è bisogno di un computer, poi di una connessione e, se vogliamo, anche di una buona connessione.

Nell’ultimo consiglio comunale si è discusso anche di questo, e la linea dell’amministrazione è stata quella di aspettare la chiusura del bilancio di previsione finanziario; bilancio che poi è stato approvato (senza il voto del Sindaco) e che prevede misure per il diritto allo studio e ad altri servizi ad esso sussidiari. Ma per tutto il periodo precedente?

Quello che è mancato è stato un coordinamento con i servizi sociali, attraverso i quali il Comune poteva avere un quadro della situazione. Le iniziative prese a sostegno delle categorie che vivono un disagio economico sono state distinte e magnanime: oltre ai bonus affitto si sono avviate pratiche per la richiesta di buoni spesa e si è altresì disposto uno sportello gratuito di assistenza psicologica; ma della scuola non vi è traccia: non vi è un “bonus connettività” (dal nome del bando regionale, che però è rivolto agli studenti universitari), neanche uno sportello del tipo “se qualcuno ha bisogno di aiuto faccia un cenno, vedremo come fare”.

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hissà cosa avranno pensato, gli scolari cisternesi, alla notizia della prima chiusura delle scuole. Dietro quei banchi ci siamo stati tutti, e dieci giorni di “vacanza” sono un lusso.

Ma i contagi sono aumentati, e con essi – purtroppo – anche le morti; e se in un momento si sono chiusi i cancelli delle nostre scuole, contemporaneamente si sono aperti quelli telematici, dando spazio alle “lezioni a distanza”. Potremmo soffermarci per ore su queste ultime due parole, ma certo è che trattasi di un paradosso: la scuola, proprio la scuola che è quella prima istituzione sociale che i bambini

di LORENZO DONATELLI

La rassegna, ideata e scritta da Danilo Puce è nata con l'intento di dare supporto ai ragazzi in #homeschooling e, nello stesso tempo, offrire 10 minuti di svago alternativo, con un contenuto audio e visivo pulito, diretto e coinvolgente "Vite da sogno degli scrittori italiani è un progetto di videoletture pensate per bambini e ragazzi in homeschooling. La serie di video mira a supportare lo studio dei giovanissimi che si trovano a casa, offrendo anche un piacevole svago. Nei video vengono narrate, in maniera accattivante e fiabesca, le biografie dei grandi autori italiani. Il linguaggio semplice e avvincente rende facile, al giovane spettatore, apprendere la storia della letteratura italiana.

La missione del progetto è quella di spiegare il contesto storico, gli aneddoti, i particolari avventurosi, la genesi dei capolavori.

Studiando al meglio la vita di un autore viene potenziata la capacità di capire, apprezzare e ricordare meglio anche i suoi capolavori.

Proprio attraverso un linguaggio pensato per i più piccoli, ogni video vuole sempre lasciare una morale finale che sia da ispirazione. Questo anche garantendo allo spettatore di potersi identificare nel famoso scrittore studiato, del quale vengono sottolineati gli aspetti umani, spesso dimenticati. Chi l’avrebbe mai detto, ad esempio, che Manzoni fosse timido, insicuro e balbuziente e che visse sulla sua pelle episodi di bullismo? Questi aspetti rendono gli eroi della letteratura ancora più simpatici, e degni di essere presi a esempio. L’idea e i testi sono dell’autore Danilo Puce e l’interpretazione è dell’attrice Roberta Russo, fondatrice della libreria per bambini e ragazzi Anacleto, a Cisterna di Latina."

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#SPECIALECOVID

Scambiaffari

Coronavirus - La Ripartenza (?)

TUTTI PER UNO!

Nasce in città la prima associazione di parrucchieri e barbieri. Nominato presidente Mario Pelatelli, e con lui abbiamo affrontato quelle che sono state le principali difficoltàdella categoria davanti al Covid19 Sei da poco il presidente di una nuova associazione che ha riunito i parrucchieri e barbieri della cittàin questo momento di crisi. Si, abbiamo creato questa associazione in questi giorni. Ad oggi hanno aderito 35 professionisti, ma abbiamo ancora dei contatti.

In percentuale dunque? Se non sbaglio siamo 46 in città. Quindi un buon 90%. Èuna bellissima cosa, mai riuscita a Cisterna. Siamo stati bravi e fortunati a farci seguire dai colleghi.

Siamo tutti molto soddisfatti.

Quale sarebbero le iniziative dell’associazione? In primis dobbiamo parlare di abusivismo. Una pratica che sta dando molto fastidio non solo a noi cisternesi. Un’altra iniziativa che vorremmo lanciare è il dopo-scuola, cioè insegnare il mestiere ai più piccoli che magari non possono permettersi una scuola professionale.

Magari auspicando che anche altre attivitàe artigiani possano dare il loro contributo.

Torniamo sul tema abusivismo. In cittàin quanti sono a praticarlo, piùo meno? Circa il 30%. Si tratta di gente non qualificata che si improvvisa.

Una bella piaga insomma che c’è sempre stata a Cisterna...

Assolutamente. Questo riguarda anche e soprattutto le estetiste. Un settore maggiormente colpito dall’abusivismo molto più di noi. Basta pensare a tutte le foto che si vedono sui social di unghie “fatte a casa”.

Riapertura. Si parla di orario allungato e il contingentamento della clientela. Come ti stai preparando? Ci saràun nuovo orario che andràdalle 8 alle 21 possiamo stare aperti, domenica compresa. Per il contingentamento invece stiamo

ancora attendendo le disposizioni.

Probabilmente si potrà lavorare una persona per addetto. Di sicuro non potremmo più avere clientela in fila in posa con il colore, al limite sarà valida per una.

Saranno tempi duri. Qual’è il tuo augurio da professionista e presidente dell’associazione. Auguro ai colleghi di tenere duro. Chi ètosto regge, come si dice volgarmente.

Quindi il mio consiglio è di reggere botta. Quest’anno niente vacanze, ma la cosa positiva èche saràun nuovo inizio. Come se riaprissimo da zero i nostri saloni, ma con la consapevolezza di avere di anni di esperienza alle spalle. Per molti sarà difficile, come ad esempio i nuovi e chi non dispone di un locale di proprietà coi costi degli affitti. Ma uniti ce la faremo.

“IL BAR NON È QUESTO”

99 MAGGIO 2020

Come sono stati questi mesi con il negozio chiuso? Assolutamente tragici perché lo Stato ci ha aiutato, al di fuori dei primi 600 euro. Al momento aspettiamo di ripartire con l’ufficialità da parte del sig. Conte.

Che cosa state facendo per la riapertura? Per la riapertura ho già alla sanificazione provveduto certificata del locale e dell’aria condizionata e poi ho già provveduto all’acquisto del set monouso per quanto riguarda il taglio, il colore e per lo shampoo.

Andrà a ricadere sul prezzo al cliente? Stiamo valutando. Di certo sarà un costo che andrà a parte, lo chiameremo “kit sanitario”. Non possiamo e non vogliamo aumentare i prezzi in questo periodo però credo che faremo una comunicazione in negozio specificando questa cosa.

Il rammarico di chi ha scelto, nonostante il servizio a “portar via”, di rimanere chiuso.

Domenico e il suo Bar Turismo è uno di questi “per un po' non avremo piùil calore dei clienti ma solo freddezza e distaccamento”

Perchè la scelta di rimanere chiusi? La scelta di rimanere chiusi è stata decisa dopo aver valutato le tante regole imposte anche per prendere un semplice caffè. La legge prevede di prenotare via telefono o e-mail e le consumazioni che devono essere da asporto, il cliente deve consumarlo a casa o sul posto di lavoro, il bar non è questo anche se dobbiamo adeguarci a questa nuova realtàper il momento. Il bar non saràpiùun punto d'incontro o un luogo dove potersi svagare...per un po' non avremo piùil calore dei clienti ma solo freddezza e distaccamento perché comunque la paura è ancora presente ll vostro bar, neanche due mesi fa, era uno dei centri principali d’aggregazione dalle città. Dopo il lockdown e la relativa chiusura delle scuole, la vostra attività è rimasta isolata e catapultata nella periferia. Come intendete riaprire e in che modo? Cercheremo di

riaprire seguendo le linee guida previste dalla legge.

Come state vivendo questi momenti? Beh, per chi da 51 anni fa questo lavoro e non si èmai fermato èstato un brutto colpo. Questa è la mia casa e i clienti sono come una famiglia.

La vostra è un’attività a conduzione familiare, che aiuti economici avete avuto dalle istituzioni? Come aiuti sono arrivati solo i primi 600 euro che purtroppo non servono a molto visto le tante spese e l'affitto continuato a pagare per intero senza produrre...(speriamo che il proprietario ci venga incontro in qualche modo per il momento non abbiamo ancora avuto l'occasione di parlargli). Cassa integrazione ad oggi pari a zero.

La vostra speranza? La nostra speranza è che presto questo mostro svaniràe rimarràsolo un brutto ricordo cosìche tutti possiamo tornare alla vita di prima e sentirci finalmente liberi!

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Scambiaffari

Coronavirus - La Ripartenza (?)

PAROLA D’ORDINE: REINVENTARSI La ristorazione è uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi Covid-19 Decine di imprenditori non riusciranno a tornare ad alzare le saracinesche dei loro locali, ma c’è chi tra mille difficoltà, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. È il caso di Diego Fazi, giovane imprenditore di Cisterna che ci racconta la sua esperienza

marzo 2020: sarà una data che ricorderemo: l’inizio del lockdown. Da quel giorno tutto è cambiato e siamo stati catapultati in un contesto del tutto nuovo. Cosa avete fatto da quel giorno per la vostra attività? All’inizio, credendo ad una chiusura temporanea, anche veloce per certi versi, non ci siamo preoccupati molto. Poi, quando le cose hanno iniziato a prendere una brutta piega non nascondo di aver avuto paura. La nostra attività è composta da due locali: il laboratorio e la zona della ristorazione. Ci siamo ritrovati - dopo aver fatto un sospiro, ndr - con le spalle al muro e con un quantitativo d’impasto, circa 350 kg, in fase di produzione e non riuscivamo a trovare una soluzione. Ero a dir poco preoccupato. Mi ripetevo e scusami se uso un linguaggio colorito “Cazzo, se mi si ferma la produzione io vado in ginocchio”. La punta di forza della nostro attività è il lievito. Quindi abbiamo deciso di lavorare, tutto il mese di marzo e una buona parte di aprile, per i più bisognosi, destinando il nostro prodotto alla Caritas di Cisterna.

Per un quantitativo complessivo? Di 200kg all’incirca.

Anche voi dovrete pur portare il pane a casa… Assolutamente.

Dopo questo punto ci siamo rimboccati le maniche, reinventando la nostra attività: lasciando fermo il ristorante, come giusto che sia e iniziando a lavorare in laboratorio. Abbiamo creato dei “Pinsa Box” e abbiamo dato l’accesso al privato di poter venire ad acquistare le basi della nostra pinsa.

Il 4 maggio è partita la Fase 2 e il 18 la probabile possibilità di riapertura. Come mi siete organizzati con tutte le restrizioni imposte?

Per quanto riguarda l’asporto, abbiamo organizzato un’area esterna al ristorante, dove il cliente in possesso di mascherina viene a ritirare il prodotto. Invece per le postazioni interne abbiamo pensato di attendere

ancora per far tornare le persone sedute, trovando una soluzione esterna per la nuova stagione. Speriamo di poter arrivare a 20 postazioni rispettando due mt di distanza e non uno come previsto.

Per quanto riguarda il fatturato? Cosa prevedi? Il calo del minimo?

- Ride, ndr - da gennaio a marzo eravamo a pieno regime con ottimi risultati. Da marzo ad oggi credo che siamo almeno al 50% in ribasso.

Per quanto riguarda i dipendenti? Con la cassaintegrazione.

All’inizio è stato difficile perché le domande venivano respinte e abbiamo deciso di farli lavorare in laboratorio per continuare a dare loro uno stipendio.

Come vedi la tua attività da qui ai prossimi anni? Sarà più forte di prima! Quando siamo stati chiusi non ci siamo pianti addosso e abbiamo studiato nuovi metodi di lavori. Vogliamo dare un prodotto nuovo e migliorato con una dose maggiore di accortezza.

Un consiglio a chi si trova in difficoltà nel campo della ristorazione?

Questa è difficile. Ad oggi la ristorazione si è divisa. Al ristoratore che offre il servizio al piatto è difficile in questo momento dargli un consiglio.

Non saprei proprio da dove iniziare. Per quanto riguarda il mio campo, che sia una pizzeria o un’altra attività da asporto, consiglio loro di non piangersi addosso e di non aver paura. È il momento della ragione e dello studio. Siamo commercianti e l’imprenditore in questi momenti non chiude, ma cerca di riemergere e di uscirne più forte di prima. Poi un altro consiglio è quello mantenere il nome del locale presente.

Tramite social o tramite tanta pubblicità, poi per quanto riguarda la riapertura, sarà per tutti una nuova inaugurazione e la possibilità di presentare sul tavolo quello che hai studiato in questo momento di Coronavirus.

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di LA REDAZIONE

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Coronavirus - La Ripartenza (?)

TEMPI DURI PER LO SPORT

Quarantena e attività fisica sono due aspetti totalmente contrapposti.

Ne abbiamo parlato con Marco Di Mambro, personal trainer da oltre venti anni “Siamo ancora in alto mare sia dal punto di vista economico, che personale” di LA REDAZIONE

molto blanda. Ci sarà purtroppo un distaccamento dal cliente e l’istruttore.

Di scritto ancora non c’è nulla, ma come si sta organizzando la struttura palestra al momento della riapertura? Ci dicono che dovrebbero essere sette i metri quadrati per persona. L’entrata dovrà essere esclusivamente su prenotazione anticipata per un’esercitazione massima di 60\75 minuti.

Anche perché tra un turno e un altro si dovrà sanificare l’intera struttura.

Questo sia per la sala pesi, che per la piscina e per la sala corsi. Chi si allena non dovrà portare la mascherina. Su questo punto voglio aggiungere vedo in continuazione gente che cammina o corre con la mascherina… assolutamente no! Non si deve fare attività fisica con la mascherina. Poi tornando alle cose da fare, ci saranno le colonnine igienizzanti e gli spogliatoi, almeno per la fase iniziale, dovranno rimanere chiusi. Quindi bisognerà venire a fare allenamento già cambiati e la doccia si dovrà fare a casa.

Tempi duri per gli sportivi insomma… Si, molto duri, molto duri ride sarcastico, ndr - ancora non sono uscite le regole generali, ma nemmeno sono arrivati gli aiuti finanziari. Siamo ancora in alto mare sia dal punto di vista economico, che personale.

Un consiglio per chi vorrebbe praticare un pò di sport? Se una persona fino ad oggi non è mai andata a correre, che non lo facesse adesso. Non è il tempo di iniziare proprio ora per dimagrire cinque o sei chili entro giugno per andare a mare. Sempre se ci si potrà andare in spiaggia. Un pò di movimento va bene, abbinare sempre e logicamente una corretta alimentazione. Sia per l’allenamento fatto a casa, che per l’esercitazione in palestra, consiglio di alternare l’allenamento aerobico e di tonificazione. Soprattutto per chi ha deciso di iniziare adesso, gli consiglio tantomeno di non correre consecutivamente per molto tempo, bensì alternare la corsa con una camminata. Cercando di aumentare la frequenza cardiaca in modo graduale. Poi squat, piegamenti e addominali.

Il corpo libero si fa benissimo sia a casa che in palestra. Non abbiamo bisogno dell’ausilio di attrezzature, ci basta il nostro corpo.

99 MAGGIO 2020

Come hai vissuto da insegnante fitness il periodo della quarantena? È stata davvero dura perché da un giorno all’altro ci siamo ritrovati chiusi in casa dopo che ogni giorno vedevamo tantissime persone. Un situazione davvero strana. Per passare le giornate ho fatto delle dirette social dove spiegavo come una persona poteva organizzare l’intera giornata, cercando di non trascurare sia il livello riguardante il fitness e sia quelle che potrebbero essere le azioni normali, come ad esempio continuare a farsi la barba - per gli uomini - e cercare di non rimanere in pigiama tutto il giorno. Fare tutte queste azioni per mantenere uno stile di vita più normale possibile anche rimanendo in casa.

Il problema dal punto di vista fisico in questa quarantena è stato proprio questo. Frenare gli istinti negativi… Si, esattamente. Siamo passati da una fase che comunque sia prevedeva di fare una semplice passeggiata, a quella che proprio ci costringeva a stare chiusi in casa. Ci siamo dovuti adattare con gli esercizi a casa che potevano andare dalla corse sulle scale o tirare fuori quella cyclette tenuta in ripostiglio. Ci siamo dovuti adattare cosi insomma.

Prevedi un boom di iscrizioni in palestra nei prossimi giorni?

Decisamente no. Le previsioni sono abbastanza critiche per la riapertura.

Chi è più accreditato di me afferma che ci sarà un calo della frequenza, quindi tutto ciò che ruota intorno ad essa come gli incassi, del 30\40%.

Andiamo incontro all’estate, le scuole sono chiuse e questo già portava negli anni precedenti un calo in questo periodo di maggio-giugno. A questo bisogna aggiungerci chi, giustamente, ha paura di contrarre il virus e tutte le varie restrizioni strutturali all’interno della palestra stessa.

Avere una testimonianza da parte di un personal trainer per noi è importante proprio perché chi più di voi basa il proprio soprattutto tramite il contatto fisico. Come rivedi il tuo lavoro? Sarà molto difficile la ripresa. A noi istruttori ci obbligheranno a stare con mascherina e guanti, quindi proprio dal punto di vista personale, affettivo con il cliente già si creerà quella barriera che prima non c’era. Tutti saremo un pò frenati e sicuramente non ci sarà un’altissima frequenza. Sarà una fase molto,

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MONNEZZA NOSTRA Scambiaffari

99 MAGGIO 2020

Cisterna - Gestione pubblica

Il consiglio comunale approva l’acquisizione delle quote private della società partecipata che gestisce in città la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Dopo anni di bagarre, sia dentro che fuori dal palazzo, la Cisterna Ambiente diventa totalmente pubblica di GABRIELE MANCINI

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iquidazioni, proroghe, bandi europei, gestioni in house e trattative serrate con le quote private. Alzi lamano chi ha capito qualcosa sui rifiuti a Cisterna negli ultimi anni. Poco male, perché a questo punto della storia, potrebbe ser vire veramente ben poco.

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Un pò come al gioco del Monopoli si riparte dal via, nonostante un giro infinto, tra probabilità e imprevisti. Adesso la parola fine sembra essere stata messa dal primo cittadino Mauro Carturan e dalla sua maggioranza, dopo che proorio loro erano stati gli ultimi ad accendere (lʼennesima) diatriba sulla gestione dei rifiuti. Il sindaco infatti aveva prima proposto nel suo programma elettorale

l'esternalizzazione del servizio salvo poi cestinare l'idea e varare una gestione in house, allegandoci pure l'ennesima proroga. Da qui si è passati allʼatto di indirizzo presentato in consiglio, con una delibera di giunta, per una nuova multi servizi; intermezzo che ha portato in un certo qual modo allʼacquisto da parte del Comune delle quote della parte privata della Cisterna Ambiente (idea questa prima non considerata). Il tutto sempre dietro lʼapprovazione della massima assise. La recente storia dellʼazienda di Sciangai e della raccolta dei rifiuti nel Comune pontino, racchiude tutti gli spunti di una trama avvincente, e ricca di colpi discena. Una questione da svariati milioni di euro e che per anni è rimasta appesa tra lotte politiche e interessi di pochi (vedi l’operazione Touchdown).

Davide il libraio con lo scrittore Paolo Rumiz, davanti alla vetrina della libreria Voland

Tutto inizia quando, con un colpo a sorpresa durante un'assise della precedente amministrazione (datata aprile 2015 ndr), si decide di mettere in liquidazione la Cisterna Ambiente ma allo stesso

Davide il libraio con lo scrittore Paolo Rumiz, davanti alla vetrina della libreria Voland

Da qui in poi il tema dei rifiuti in città è divenuto un terreno minato. La sicurezza, ma soprattutto la trasparenza a questo punto della storia era stata garantita dalla figura del commissario prefettizio Monica Ferrara Minolfi che aveva seguito da vicino il bando europeo in quel periodo, permettendo che lo stesso continuasse il suo iter.

Lʼesternalizzazione del servizio allʼalba del 2018 sembrava oramai una cosa assodata, a maggior ragione quando Carturan aveva stravinto le elezioni comunali. Nel suo programma elettorale era prevista proprio lʼesternalizzazione del servizio. E invece come già anticipato qualche riga più su, al primo consiglio il colpo di scena: Carturan cambia idea e comincia ad aprire la strada a quella che sarà la decisione presa nelle ultime ore. Dapprima fa approvare dalla sua maggioranza un studio di fattibilità sulla gestione in house (e al contempo vara la proroga del servizio alla Cisterna Ambiente) e poi nel 2019 si arriva alla svolta finale, con lʼapprovazione dellʼatto di indirizzo per una multi servizi a Cisterna, chiamata ad occuparsi anche della gestione dei rifiuti. Nel mezzo lʼaddio del liquidatore Paoletti e il successivo ingresso dellʼavvocato Cianchetti è un passaggio fondamentale di questa storia, vista la vicinanza di questʼultima figura al tre volte sindaco. Intanto le proroghe per il servizio continuano, ma la firma in calce non è mai quella del sindaco. Parallelamente dalle parti di Sciangai, prima si esce dalla messa in liquidazione e poi iniziano le consultazioni tra la parte pubblica della Cisterna Ambiente e quella privata, pronta ad uscire.

Lʼesito positivo e la successiva delibera del consiglio fine Aprile (con lʼopposizione fuori dalla sala per il caso Sambucci), ha portato la Cisterna Ambiente ad essere unʼazienda totalmente pubblica. Nel ventre un giro infinito di proroghe e centinaia di bandi a cascata fatti in questi anni dalla Cisterna Ambiente per garantire il servizio in città.

E francamente di questo aspetto si conosce ben poco, visto che la comunicazione sul sito ufficiale, alla voce Bilanci e bandi della Cisterna Ambiente, è ferma al 2018.

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99 MAGGIO 2020

Davide il libraio con lo scrittore Paolo Rumiz, davanti alla vetrina della libreria Voland

#APPROFONDIMENTO

Davide il libraio con lo scrittore Paolo Rumiz, davanti alla vetrina della libreria Voland

tempo si decide di allungare il servizio alla stessa, in regime di proroga. Una scelta politica, con la precisa idea di rendere esterno il servizio, attraverso un bando europeo. Al tempo si dirà che il Comune non aveva abbastanza fondi per acquisire le quote di Ama e Cns. Insomma sarebbe stata una scelta obbligata. I mesi però passano senza vedere scritto nero su bianco il nuovo regolamento, quello che sarebbe servito per dare il via al bando. La conseguenza è stata quella di arrivare alla prima scadenza della proroga con un nulla di fatto. Scattato quindi il rinnovo per garantire la raccolta dei rifiuti, inizia anche il valzer della proroga. Unʼazione questa infatti che sarà ripetuta molte volte, e con diverse figure.

La prima firma sulle ordinanze in materia di igiene prima risale all'ex sindaco Della Penna seguita dal vice Mastrantoni, ma non dallʼattuale sindaco Carturan. Ma questa è storia recente e bisogna arrivarci per gradi. Riprendendo il filo cronologico di questa vicenda, dopo tre anni di attesa ecco finalmente il regolamento utile al nuovo bando presentato in Consiglio dallʼallora assessore Mastrantoni. Ma nemmeno il tempo di esultare che emerge subito chiaro un aspetto: il regolamento è una sorta di copia e incolla di quello già esistente.

Un documento che allʼepoca lasciò perplessi i consiglieri di opposizione, tanto da contestare duramente quel regolamento durante il consiglio. In effetti c'era davvero poco di nuovo, soprattutto in chiave raccolta differenziata. In molti allora cominciarono a chiedersi il perché di tutta questa attesa se poi il nuovo regolamento era molto simile a quello vecchio. Il terremoto dell'11 dicembre ha portato con se alcune risposte a questi quesiti, ma non proprio a tutti.

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A DISPOSIZIONE Scambiaffari

L’Intervista

99 MAGGIO 2020

A tu per tu con l’assessore all’urbanistica di Cisterna Renato Campoli, con lui abbiamo parlato degli usi civici nel quartiere San Valentino, ma non solo.

Rimpasto di giunta, caso Sambucci e quegli errori con la dirigente Coluzzi

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di DEVIS PENNESI

artiamo dalla vicenda Coronavirus. Come l’ha vissuta personalmente?

Con molta tranquillità e consapevolezza di quello che stava avvenendo. Come amministrazione comunale invece siamo stati sollecitati ad affrontare la situazione con le misure concordate con i servizi sociali e con la protezione civile, dando risposte concrete ed immediate. Per lo meno con quello che ci è stato consentito di fare con i finanziamenti regionali e nazionali.

Sta per iniziare un ritorno alla normalità, sperando di non dover fare due passi indietro. La speranza èproprio questa: che la riapertura, la rimessa a moto della città, del territorio non comporti una ripresa dei contagi. Perché se ci dovesse essere una ripresa dei casi positivi il problema diventerebbe ancor piùserio. Significherebbe passare l’estate in quarantena e un ulteriore danneggiamento del tessuto sociale ed economico. Dunque saràdi fondamentale importanza seguire le misure di sicurezza imposte dal governo.

Dopo molti anni, sembra essere arrivata la fine del problema usi civici a San Valentino. Come ci siete riusciti, come funzionerà e cosa potranno fare adesso i cittadini rispetto a prima? Consentimi innanzitutto di fare un ringraziamento al Sindaco che mi ha delegato a seguire questo problema. Non solo delegandomi, ma èstato sempre da stimolo per far si che si arrivasse il prima possibile alla conclusione

di questo lavoro. Questo è un punto presente sul nostro programma elettorale e con la forte pressione dei residenti del quartiere San Valentino affinchési portasse a conclusione questo problema. L’abbiamo portato alla conclusione piuttosto rapidamente perchéabbiamo trovato la disposizione da parte dell’Amministrazione Separata Beni di Uso Civico di Giulianello (ASBUC) e del comune di Cori per arrivare alla risoluzione. Nonostante partivamo da distanze considerevoli, alla fine siamo arrivati ad un punto d’incontro che soddisfa le esigenze dell’ASBUC di Giulianello e anche quelle del nostro comune. Ci siamo posti due obiettivi: non arrecare un danno erariale all’ente e tenere in considerazione gli utenti affinchéandassero a pagare il meno possibile.

Infatti al prezzo che noi andiamo a pagare per l’affrancazione degli usi civici, ci vanno poi aggiunti i costi reali del terreno. Questo è stato il minimo che si potesse fare e questo abbiamo fatto. Con il concorso e la buona volontà da parte di tutti, siamo arrivati alle conclusioni.

Un’ultimo mio ringraziamento va agli uffici. In particolare modo al geometra Boccafogli e del dirigente del settore De Vincenti.

Questo accordo, in soldoni, di che cifra si parla? Siamo partiti da una richiesta di 5 milioni e passa di euro e siamo arrivati ad 1 milione e 761 mila euro, per cui c’è stata una riduzione molto consistente e questo ci consentiràdi agevolare anche gli utenti. Questa cifra il comune di Cisterna la pagheràin 20 anni e stiamo predisponendo una variazione

#POLITICA

In foto - A sinistra l’Assessore all’Urbanistica Renato Campoli, in alto Cisterna vista da googlemaps

risultati oppure resteràun’esperienza fine a se stessa.

Alla luce di questo. Il sindaco ha più volte parlato di imminente rimpasto. L’assessore Campoli resterà in giunta oppure la vedremo a ricoprire nuovi ruoli tecnici? Alcune voci la darebbero giàall’interno della nuova Cisterna Ambiente... C’èstato qualche tentativo di questo genere.

Ho sempre rimesso il mio mandato al sindaco. Se il sindaco ritiene che gli posso essere piùutile nella nuova societàmultiservizi, sono disponibile anche ad andare là.Se invece servo ancora in questo settore per portare avanti una serie di problematiche presenti sul programma elettorale, sono a disposizione. Non avrei difficoltàne da una parte, ne dall’altra.

Abbiamo letto la delibera di giunta sulle modifiche della struttura organizzativa dell’ente. Una delibera che di fatto interesserebbe il ruolo della dott.ssa Angela Coluzzi. Con la dottoressa condividete lo stesso partito (LeU). Ci puòdire se i problemi sono di natura politica o tecnica?

Sono problemi di natura esclusivamente tecnica. La politica c’entra poco. Molto probabilmente c’era stato qualche passo in avanti nel passato e adesso si è riportato in equilibrio quello che sono i compiti di un art.110 comma 2.

Quindi si èriconosciuto un errore? Diciamo che si era fatto qualche passo in avanti...questa èuna questione che compete di piùal sindaco.

Ma siete stati folgorati sulla via di Damasco oppure c’èdell’altro?

No, no. Non siamo stati folgorati su nessuna via. Si tratta soltanto di rimettere in equilibrio. In una fase iniziale c’èsempre un turbinio delle cose, poi strada facendo questo turbinio va aggiustato. Dunque come si aggiusta il tiro con gli assessori, lo si fa anche con i dirigenti.

Chiudiamo con un giudizio di questi primi 2 anni di amministrazione? Se volgiamo uno sguardo al passato, non possiamo non dire che sono stati due anni di grande positività. Molte cose sono state fatte nonostante le difficoltàche abbiamo incontrato. Abbiamo un apparato amministrativo sottodimensionato e facciamo fatica a volte a far camminare di pari passo la politica con le cose da fare. Dobbiamo dare atto al sindaco che spesso con la sua irruenza ci spinge a fare anche se con molta fatica. Per esempio abbiamo rimesso in moto tutti gli impianti sportivi che erano fermi, stiamo arrivando a dare una sistemata alla viabilità diventata un colabrodo, nel mio settore siamo arrivati alle conclusioni per quanto riguarda la rigenerazione urbana e stiamo riprogrammando e progettando il mantenimento industriale e la nuova normativa agricola. Stiamo riprogrammando il territorio anche alla luce di quello che èla nostra economia. Fino a febbraio, non sapendo del Covid19, eravamo abituati a ragionare in un certo modo. Dobbiamo iniziare a pensare in maniera diversa. Perchéavremmo una situazione economica diversa, una socialità diversa e una serie di cose che saranno completamente differenti rispetto a soli due mesi fa.

99 MAGGIO 2020

al bilancio per aprire un capitolo apposito per mettere a disposizione i soldi e stiamo mettendo a punto con l’ASBUC di Giulianello l’atto transattivo che ci consentiràdi definire concluso il problema.

Crede che il comune rientrerà mai di questa cifra sborsata? Io sono convinto che rientreremo anche prima del previsto, perchéc’èuna forte aspettativa nel quartiere San Valentino. Ci sono infatti, molte famiglie che devono fare le successioni e tante persone che avevano acquistato la casa in convenzione e si sono trasferiti per vari motivi e adesso hanno il bisogno di vendere. Io penso che non avremmo la totalità, ma nel giro di un paio di anni avremmo un numero considerevole di richieste, soprattutto se riusciremo a dare la possibilità di rateizzazione anche per gli utenti, magari facendo una convenzione con le banche locali. Un pòdi timore l’abbiamo avuto anche noi e per questo abbiamo richiesto una rateizzazione a 20 anni.

La questione usi civici interessa anche altre aree del comune. Ad esempio a Franceschetti il problema resta? A Franceschetti il problema resta perchél’affrancazione riguarda soltanto i terreni di proprietàdel comune.

Perché le amministrazioni passate non sono riuscite a trovare questo accordo con il comune di Cori? Questo mi rimane difficile dirlo.

Nel 2012 Merolla fece una delibera, ma che rimase lettera morta.

Molto probabilmente perchénon si era trovato il percorso da fare. Voglio aggiungere un’ultima cosa e mi riferisco ai privati. Devono fare lo stesso percorso che abbiamo intrapreso noi. Loro possono fare un passaggio in più: quando l’ASBUC gli faràla proposta del costo di affrancazione, nel caso in cui non si ritenessero soddisfatti, quella pratica passeràalla Regione e in questo casi ci sarò la possibilità di fare ricorso e spesso questi ricorsi vanno a buon fine. Soltanto che la maggior parte dei tecnici dei cittadini non conoscono questo percorso e inducono a far pagare ai privati la cifra che l’ASBUC richiede tramite la perizia demaniale.

Accantoniamo la questione usi civici. Abbiamo ascoltato il suo intervento in consiglio sulla querelle Sambucci. Con il suggerimento al vice sindaco di fare un passo indietro. Questo passo indietro non c’èstato e anche se lei ha specificato che il suo ruolo in giunta èamministrativo e non politico, come giustifica la sua esperienza politica con quella dell’attuale amministrazione, divenuta a tutti gli effetti di destra? Io sono in giunta per fare le cose. Quando abbiamo costruito questa amministrazione trasversale da sinistra a destra, c’era un programma da fare ed èquello che io sto facendo. Io comunque sia non ho nulla a che spartire con la storia politica di Sambucci o di Fratelli d’Italia in generale, come penso che sia viceversa. La mia presenza in questa giunta èuna presenza che predilige un rapporto di collaborazione, di amicizia e di stima con il sindaco. Ci conosciamo da una vita e l’abbiamo sempre pensata diversamente, ma quando ci sono state le cose da fare, ci siamo ritrovati insieme. Non penso mai minimamente di uscire dalla mia logica politica, però ormai la mia esperienza o la metto in campo e porto i

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#PALAZZO

CARTURAN NON BADA A SPESE: Scambiaffari

Cisterna - Roba da pazzi

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252 mila euro all’anno per il suo staff personale

in art 90 (otto unità) e 53.110 euro in altre figure professionali di tipo C1 e D3. Una spesa che all’epoca aveva fatto storcere il naso a più di qualcuno, perché considerata fuori misura per le casse del Comune di Cisterna. Una questione discussa sia dentro che fuori dal Consiglio. L’allora opposizione aveva scatenato un vero e proprio putiferio, mentre fuori c’era già chi stava gridando allo scandalo, sfruttando anche il potere dei social.

Ma la “spendacciona Eleonora” diventa una “formichina” dinanzi alle spese pazze del tre volte sindaco Mauro Carturan. Peccato però che in pochi sembrano accorgersi della cosa, forse perché chi strillava prima, oggi fa parte della schiera degli art 90 al fianco di Carturan. Eh si perché i numeri non mentono, e Carturan spende molto di più dei suoi predecessori, anche dell’attuale collega Damiano Coletta, che però guida una città che è anche capoluogo di provincia. Senza prendere in esame il 2018, visto la doppia elezione che ha praticamente paralizzato l’attività amministrativa, passiamo direttamente al 2019: al primo trimestre sono undici le persone assunte con art 90 e sette quelle con contratto a tempo determinato per una spesa di partenza di 62.632 euro, che nel secondo trimestre Sal sale di circa 10mila euro. Numeri che possono essere facilmente consultabili sul sito del Comune di Cisterna alla voce “Amministrazione trasparente”. I conti sono aggiornati allo scorso ottobre e quindi non contano delle nuove assunzioni fatte all’inizio del nuovo anno che fanno schizzare Carturan prima nella classifica dei sindaci più “spendaccioni”.

Ah! E per concludere, ricordate chi urlava fuori il palazzo e stava tutti i giorni sui social gridando allo scandalo? Bene, nell’ultimo trimestre pubblico, ha percepito 6.146 euro e ovviamente quella pagina Facebook in cui si contestavano le spese pazze del precedente sindaco, è ferma da giugno 2018.

99 MAGGIO 2020

er anni abbiamo sentito dai nostri politici il termine spending review. Più che altro dai sindaci che si sono alternati in via Zanella, impegnati a snellire le spese un’amministrazione troppo costosa a dispetto del lavoro fatto. E non parliamo dei dipendenti pubblici, ma di quelli legati al mandato del sindaco e cioè gli articoli 90 e 110. Figure che negli anni abbiamo imparato a conoscere e che possono ricoprire tantissimi ruoli all’interno della macchina amministrativa. Persone che solitamente godono della fiducia del primo cittadino. Ecco ma quanto costa ai cittadini la squadra che ogni sindaco si costruisce all’inizio della sua governance e che può permettere di modificare nel tempo a suo piacimento. Noi abbiamo provato a scoprirlo e i numeri che sono usciti sono stati molto interessanti, soprattutto se messi vicino ad alcuni episodi recenti della politica locale, sia dentro che fuori dal palazzo.

Sotto l’amministrazione del sindaco Antonello Merolla c’è stata la spesa minore totale, con sei persone assunte ad art 90 e una ad art 110 nel primo trimestre del primo anno di governance. Il numero dei “90” sale di due unità nel quarto trimestre dell’ultimo anno di Merolla in via Zanella. La spesa iniziale di 33.261 euro è lievitata fino a 48.246 euro a trimestre. Una cifra inizialmente sfalciata e pure di molto dal successore di Merolla e cioè Eleonora Della Penna.

Al suo ingresso a via Zanella, l’avvocatessa annoverava solo tre art 90, divenuti poi ben undici sei mesi dopo. Nonostante l’alto numero di assunzioni il monte ingaggi trimestrale era rimasto davvero esiguo, di “soli” 19mila. A livello trimestrale si tratta di quello più basso degli ultimi anni, salvo poi avere una curvatura che porta l’ultimo trimestre dell’ultimo anno di amministrazione Della Penna ad avere un costo monstre di 86.376 euro, divisi in 33.266 euro

L’opposizione va in frantumi con il caos commissioni.

Nel mentre la città aspetta risposte e la maggioranza ne approfitta...

Dallo scorso 12 Febbraio i consiglieri di opposizione Maria Innamorato, Gerardo Melchionna (gruppo civico) e Andrea Santilli (Pd) si sono dimessi dalle loro Commissioni in segno di protesta, bloccando di fatto questo importante strumento politico-amministrativo. A far saltare il banco in quella circostanza era stata la proposta da parte del consigliere Marco Capuzzo (M5S) di nominare presidente della Commissione toponomastica il consigliere Gino Cece (Forza Italia).

“Con questa candidatura (in riferimento a Capuzzo ndr) sta pagando il debito della sua nomina alla Commissione Urbanistica, strappata al consigliere Santilli perché non più gradito al gruppo Del Prete, con il risultato che il consigliere pentastellato è l’unico ad avere la nomina in 3 commissioni mentre tutti gli altri due e Santilli una sola”. Capuzzo, capogruppo politico dei 5 Stelle, aveva replicato con ironia e sarcasmo alle accuse lanciate sempre da PD e Gruppo Innamorato. Ancora più secco Del Prete che aveva rimandato al mittente le accuse.

In effetti facendo un passo ancora più a ritroso, prima della fine dell’anno 2019, c’era stato lo strappo tra il gruppo Del Prete e il Pd (uniti

alle ultime elezioni comunali), che aveva portato il gruppo Del Prete a chiedere nuove votazioni per la Commissione urbanistica, votazioni che aveva portato allo switch nella seconda Commissione. Da quel momento l’opposizione è andata via via frantumandosi con tre aree contrapposte.

Botta e risposte reiterati, fino a Febbraio, quando da una parte si sono ritrovati civici e Partito democratico, e dall’altra 5 Stelle, gruppo Del Prete e Forza Italia. Da quel momento con le Commissioni mutilate si è provato a dare una soluzione, rimasta sospesa anche per causa dell’emergenza sul Covid19. Questo ha provocato il passaggio direttamente in Consiglio di argomenti importanti che doveva invece passare per questo importante strumento. Nel penultimo Consiglio il punto non trovando la quadra viene rinviato all’ultimo, dove clamorosamente si trova l’accordo tra la minoranza. Anzi no. Nessuno si accorge che nel documento invece di riequilibrare le poltrone tra i consiglieri, si sposta la delega da Capuzzo a Sarracino, sempre del Movimento 5 Stelle. In pratica il numero delle poltrone sono rimaste le stesse. E via di nuovo alle polemiche.

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Scambiaffari

Varie

VANDALI E INCURIA, PIAZZA DEI MARINAI DIMENTICATA

99 MAGGIO 2020

Gli imbecilli purtroppo sono sempre all’opera, anche quando dovremmo essere tutti a casa. Il monumento dedicato ai caduti in mare, situato nel parco alle spalle della scuola materna Dante Monda, è stato infatti sfregiato da alcuni vandali, probabilmente durante le ore serali della fase di lockdown. Sul monumento è apparsa una scritta, più comunemente definita una "tag", ed è stato asportato un pezzo del granito del monumento alla memoria. Anche la grossa ancora, che s trova all'ingresso del parco, non è stata risparmiata dagli incivili seriali, così come i grossi blocchi in cemento fatti rotolare per la collinetta in terra. E purtroppo non è nemmeno la prima volta che si assiste a tale scempio in quell’oasi verde, unica nella zona del villaggio Mariotti. Già nel 2017, l'Anmi

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(Associazione Nazionale Marinai d’Italia), presieduta da Benedetto Pizzoli aveva pulito e ripristinato a proprie spese il monumento ai Caduti del mare che si trova in piazza Marinai d'Italia. Ieri come oggi, il monumento era stato oggetto di ripetuti atti vandalici che lo avevano imbrattato di vernice spray e scritte insensate. La buona volontà e il senso di responsabilità dei volontari di Cisterna di Latina aveva prevalso sull’inciviltà, che però non sembra voler averla vinta a guardare le foto. La situazione infatti è tornata quella di tre anni fa. L'ennesimo scempio che fa coppia con quello presente in un'altra piazza dedicata ai caduti, quella dei bersaglieri nel quartiere Sciangai.

CONTINUANO LE DONAZIONI Generi alimentari e mascherine: la solidarietà non si ferma

Nonostante l’ingresso nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus, la solidarietà cisternese non si ferma. Infatti se, come ci si augura, l’emergenza sanitaria sembra essere meno virulenta, le difficoltà economiche in cui versano numerose famiglie cisternesi invece proseguono. Al di là delle importanti iniziative di supporto e sostegno erogate dai Servizi Sociali, resta sempre preziosa la generosità di chi può donare. Presso il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) punto di Assistenza alla Popolazione allestito nel Centro Polivalente San Valentino, sono giunte nei giorni scorsi nuove donazioni da parte di aziende ma anche di associazioni e singoli cittadini di Cisterna.

Un importante quantitativo di generi alimentari è stato offerto dalla ditta Rizzato Trasporti Logistica Spa, la Conit invece ha fatto una seconda donazione di ulteriori 300 mascherine di protezione. Anche l’associazione Pantano di Borgo Flora ha partecipato alla gara di solidarietà donando 480 mascherine monouso da distribuire alla popolazione per contrastare il diffondersi del virus Covid-19 e 25 kg di pasta secca da inserire nei pacchi alimentari. E’ sempre attivo il conto corrente dedicato alla creazione di un FONDO DI SOLIDARIETA' per le famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa dell'emergenza COVID-19. Il conto intestato al Comune di Cisterna di Latina ha il seguente IBAN: IT65R-05104-73950CC0100526300 - Causale del versamento: DONAZIONE EMERGENZA COVID-19.

Per i cittadini bisognosi, infine, si ricorda che il Centro Assistenza alla Popolazione del C.O.C. Comunale risponde al tel. 069696957 ed è attivo dalle ore 9 alle 12,30 tutti i giorni esclusi il sabato e la domenica.

Ma la corsa alla solidarietà non si è fermata solo intorno via Zanella infatti, la COOP di Cisterna del direttore Francesco Orlandi in collaborazione con la società sportiva Real Quadrifoglio del presidente Martino coadiuvato dal dirigente Giacobone si sono adoperati per distribuire beni di prima necessità per le famiglie bisognose.

#OROSCOPO

L’Oroscopo

Le previsioni di Maggio a cura di Bruno Coletta

CAPRICORNO. Ho l'impres-

BILANCIA. Nessuno nel Creato sta tribolando come te.

Mai, avresti pensato di affrontare una prova così impegnativa e limitante nella tua Vita, eppure, eccoci qua. Se ne vuoi uscire indenne, devi limitare al massimo di trattare questa situazione come se fosse il peggiore dei tuoi nemici. Cerca e trova, quelli che sono i Lati Positivi, perché ce ne sono tanti.

sione che stai rischiando un po' troppo, caro Capricorno. Non devi pensare di essere più furbo degli altri, perché cento volte può andare bene, ma per farsi male ne occorre solamente una.

Piuttosto approfitta di questo periodo per star vicino a chi ne ha più bisogno, ma senza tenere quell'aria da persona superiore che molte volte infastidisce.

TORO. Eh, caro Toro, quando gli altri vacillano e cadono, tu, col tuo passo lento ma inesorabile, riesci sempre ad andare avanti per la tua strada infondendo agli altri Coraggio e Fiducia, anche se a te, in queste settimane, a volte mancano.

Ma tu sei Forte, tu intuisci la Verità, e "nessun Virus, può farti cambiare idea.

LEONE. Sei proprio un Leone in Gabbia, ma sempre Leone. L'unico problema che devi superare è quello di non lasciarti condizionare da quello che temono gli altri, perché tu hai Forza, Intuito, Lucidità e Istinto di sopravvivenza. Approfitta per dimostrare chi sei e recupera, in famiglia, l'immagine distorta che hanno di te.

SCORPIONE. La tua intelligenza e la tua intuizione sono le armi migliori che hai per affrontare da vincente questa situazione. Stai soffrendo moltissimo per questa limitazione di Libertà, del resto, è per tutti così, ma tu hai un dono che altri non posseggono: "La Visione Generale delle cose". Quindi, impegnati ad aiutare chi non la possiede.

ACQUARIO. Ora sei calmo e tranquillo, e fra cinque minuti diventerai burrascoso. Carissimo Acquario, devi essere un po' più tranquillo. Questa frenesia che a volte ti arriva, deve essere un po' meglio contenuta, altrimenti è chi ti vive vicino che ne paga le conseguenza. Ed in questo periodo, non è giusto. Fra poco tutto passerà, ma non passeranno le stupidaggini fatte.

GEMELLI. Questa mancanza di Libertà ti sta facendo passare il più Brutto periodo della Vita. Tu che la ami, che la centellini ogni minuto, sei costretto a reprimere l'immensa vitalità del tuo cervello. Devi solo avere un po' di Pazienza ed approfittare di questo riposo forzato per fare pulizia di tutte le scorie che ti hanno inquinato.

VERGINE. Non vedere La Paura come il peggiore dei tuoi nemici, perché "chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura, muore una volta sola. Non lasciarti condizionare da quello che senti o che vedi tutti i giorni in televisione, perché, di questi tempi, occorre, quello che tu possiedi naturalmente: la massima lucidità..

SAGITTARIO. Il Fuoco del tuo Segno sta incendiando anche te. Dov'è finita la tua baldanza, la tua ferrea Sicurezza? Ora che c'è bisogno della massima concentrazione ti stai comportando come un bambino che gli hanno tolto il Ciuccio. Ritrova la tua freddezza e non lasciarti condizionare dalle paure e dai timori degli altri.

PESCI. Fino adesso il tuo comportamento è stato esemplare, continua così.

Anche se hai dovuto stringere la cinghia, e parecchio, hai dato dimostrazione a te stesso di essere sempre capace ad uscire indenne da tutte le situazioni, anche le più pericolose. Questa esperienza, nelle tue mani, si trasformerà in "Oro colato".

98 APRILE 2020

ARIETE. L'ho sempre detto CANCRO. Tutti soffrono tanche sei una persona Fortu- tissimo per questa forzata nata, anche se ancora non ci clausura, tu, un po' di meno. credi. Sembra assurdo dirlo Non che tu non soffra la manin questo periodo di Pande- canza di Libertà, ma la conformia, ma ti assicuro che per mazione del tuo cervello ti te è così. Queste settimane permette di vivere e affrontare di "Prigionia" ti daranno l'im- con chiarezza, lucidità e anche put, che aspettavi da anni, con un pizzico di Romanticiper risolvere definitivamente smo, questo periodo così inproblemi di Lavoro, ma prin- fausto. Tu riesci a trarre, anche in questo periodo, positività. cipalmente quelli Familiari.

Studioso di Cartomanzia - Sensitivo - Esoterico Specializzato in Amore e Ritorno, Benessere, Lavoro.

Consulente per problemi di Insonnia, di Sovrappeso e Obesità. Consulti telefonici al: 349 43 92 369 (se mi hai letto non è un caso)

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