Camminiamo Insieme Natale 2018

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camminiamo insieme

Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Natale 2018 - n. 416 pro manuscripto


don Elia Croce, parroco

Natale: Dio con noi, Dio per noi Quando leggerete queste righe saremo già nell’imminenza del Natale, nei giorni cosiddetti della “Novena”, giorni intensi, carichi di attesa, di speranza, di gioia, ma anche carichi della fatica del vivere quotidiano, delle prove che la vita riserva, se non addirittura di qualche sofferenza o ferita profonda. Che cosa torna a dirci il Natale quest’anno? Che cosa abbiamo bisogno di sentirci dire ancora dal Natale, quest’anno? Vi offro due spunti che colgo proprio dai Vangeli del Natale.

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Emmanuele: Dio con noi

Il primo spunto lo attingo dal vangelo di Matteo, il quale indica la profezia sul nome del Messia che viene: si chiamerà “Emmanuele” che significa “Dio con noi”. Questo “con …” è rivoluzionario: ci dice il mistero della incarnazione come il desiderio e la decisione di Dio di entrare nella storia e nel mondo degli uomini assumendo in tutto e per tutto la nostra umanità. “Con noi”: ci richiama al significato della comunione, che è l’unione profonda che Dio, in Gesù stabilisce con noi. Il Natale torna a ricordarci questo legame. Ed è la comunione tra i credenti, nella chiesa, la comunione ecclesiale, tra i fratelli e le sorelle che vivono lo stesso cammino di ricerca della fede. E’ una condivisione profonda che nasce da questo legame con Gesù e da lui attinge linfa vitale


Avvento di carità per essere vissuto nella comunità ecclesiale. “Con noi”: ci richiama al significato della comunicazione. Il desiderio di Dio, che si compie nel Natale è di comunicare con noi, di comunicare a noi il suo amore, di entrare in relazione con noi. “Con noi”: ci richiama al significato della consolazione. Il Dio “con noi” è il Dio che è con chi è solo (cum – solus: consolare) perché sia colmata ogni solitudine dell’uomo. Egli è davvero il consolatore.

Oggi per voi è nato un Salvatore che è Cristo Signore

Settimana della Carità Raccolta generi alimentari a favore della Caritas parrocchiale per le famiglie bisognose del quartiere. Ricordiamo che la Caritas parrocchiale distribuisce ogni mese una media di 80 pacchi alimentari. Il tuo aiuto per la Chiesa del Sacro Cuore Nelle Messe del Santo Natale: raccolta fondi a favore della chiesa del Sacro Cuore.

Il secondo spunto lo colgo dal vangelo di Luca, nell’annuncio dell’angelo ai pastori: “Oggi nella città di Davide vi è nato un Salvatore che è il Cristo Signore”. Questo “per …” è il secondo termine che ci porta al significato del Natale: il dono. Dio, in Gesù, è per noi … è donato a noi … si dona a noi … si rende disponibile a noi … “Per voi”: ci richiama al significato del dono che ogni volta che celebriamo l’Eucarestia ci viene significato: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi …”. Il Natale di Gesù ci dice dunque “un essere per …” continua a pagina 5

Cerco un posto, una casa, un rifugio … Aspettami, sono stanco, debole, fragile … Accoglimi come la terra la neve, come l’anima un abbraccio, come il cuore la pace … E rivelami la speranza che ho perduto, il mistero della Buona Notizia, la gioia da contagiare ai miei amici … Così il più bello dei sogni ci proteggerà! Era notte … adesso è il Giorno!

A tutti voi e alle vostre famiglie l’augurio, accompagnato dalla preghiera. Buon Natale! Il vostro parroco don Elia, con don Roberto, don Marco e don Angelo

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Gli appuntamenti per il Tempo di Natale La Novena del Santo Natale yy yy yy

Da lunedì 17 a venerdì 21 dicembre, ore 8.00, a San Fereolo: preghiera delle Lodi Mattutine Da lunedì 17 a venerdì 21 dicembre, ore 18.00: Novena di Natale e Santa Messa con il canto delle antiche profezie sul Messia Domenica 23 dicembre, ore 10.30 al Sacro Cuore al termine della Santa Messa: Rito della benedizione dei “Bambinelli” (ricordarsi di portare le statuette di Gesù Bambino da collocare nel Presepe, per la benedizione)

Le Confessioni in preparazione al S. Natale yy yy yy yy yy yy yy yy

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Giovedì 13 dicembre, ore 15.00: Ritiro anziani, adulti e pensionati e disponibilità dei sacerdoti per le confessioni Mercoledì 19 dicembre, ore 9.00 /11.00 a San Fereolo: confessioni per tutti Venerdì 21 dicembre, ore 19.00 a San Fereolo: confessioni II e III media Venerdì 21 dicembre ore 21.00 a San Fereolo: confessioni per tutti Sabato 22 dicembre, ore 9.00 /11.30: confessioni per tutti Sabato 22 dicembre, ore 10.00: confessioni per i ragazzi di IV elementare Sabato 22 dicembre, ore 15.30 (a San Fereolo e al Sacro Cuore): confessioni per tutti Domenica 23 dicembre, ore 14.30: confessio-

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ni per V elementare e I media Domenica 23 dicembre, ore 19.00: confessioni adolescenti Lunedì 24 dicembre, ore 9.00/11.30 a San Fereolo (4 sacerdoti); ore 15.00/18.30 a San Fereolo (3 sacerdoti); ore 15.00/18.30 al Sacro Cuore (1 sacerdote): confessioni per tutti

Le celebrazioni per il S. Natale Lunedì 24 dicembre, ore 22.00 Chiesa del Sacro Cuore Veglia e Santa Messa della Notte di Natale Martedì 25 dicembre Solennità del Natale del Signore yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30- ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 9.00 – ore 10.30 Mercoledì 26 dicembre Festa di Santo Stefano, protomartire yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 Non si celebra la Messa delle 11.30 a San Fereolo. Domenica 30 dicembre Festa della Santa Famiglia yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore


11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 E’ sospesa la Messa delle ore 9.00 al Sacro Cuore Lunedì 31 dicembre yy ore 18.00 Chiesa del Sacro Cuore: Santa Messa di Ringraziamento E’ sospesa la Messa delle ore 18.00 a San Fereolo Martedì 1 gennaio 2019 Solennità di Maria Ss.ma Madre di Dio Giornata Mondiale per la Pace yy Sante Messe a san Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 – ore 18.00 E’ sospesa la Messa delle ore 9.00 al Sacro Cuore yy Ore 18.00 al Sacro Cuore: Solenne Santa Messa per la Pace. Al termine i sacerdoti distribuiranno le immagini dei Santi protettori dell’anno.

e ci richiama al significato fondamentale della nostra esistenza che acquista spessore e senso, nella misura in cui diventa un esistere per qualcun altro, nella misura in cui si fa dono per qualcun altro nella misura in cui diventa possibilità di vita per qualcun altro.

L’Eterno è amore Natale: Dio con e per noi. Dio cerca relazione, Dio crea legami, Dio si dona. “L’Eterno è amore”. È di nuovo e sempre l’annuncio del Natale: ne abbiamo bisogno, anche quest’anno.

Sabato 5 gennaio yy Ore 17.00 al Sacro Cuore e ore 18.00 a San Fereolo: Sante Messe festive Domenica 6 gennaio Solennità dell’Epifania del Signore yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 9.00 – ore 10.30 yy Ore 16.00 a San Fereolo: Rito della Benedizione dei bambini Domenica 13 gennaio Festa del Battesimo di Gesù yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 9.00 – ore 10.30 yy Ore 15.30 Celebrazione dei Battesimi

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don Marco Avogadri

Gesù, dove sei? Una riflessione per prepararci spiritualmente al Natale

Dovendo fare una riflessione sul Natale ed avendo presente il momento piuttosto difficile che sta attraversando la Chiesa, penso sia più utile accennare appena alla poesia per considerare maggiormente l’insegnamento. All’uomo pellegrino su questa terra, incapace di raggiungere la meta del viaggio, Dio manda una guida sicura ed infallibile: il suo unico Figlio! Gesù ha preso una natura umana come la nostra nascendo da una donna, con tutte le debolezze ed i limiti nostri. Il primo insegnamento che ci ha dato è l’obbedienza al Padre; lo dirà lui stesso quando sarà ritrovato nel tempio, rispondendo al dolce rimprovero della Madre: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Il secondo insegnamento che ci ha dato Gesù, come guida, è la povertà. Il Vangelo ci dice che Gesù è nato in un luogo riservato agli animali, “perché per loro non c’era posto …”. Sant’Agostino osserva: “Gesù è nato povero, è vissuto povero ed è morto poverissimo!” Domandiamoci: come viviamo l’obbedienza al Pa-

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dre? Anche Gesù, come uomo, incontrava le sue difficoltà nell’obbedire al Padre, allora chiedeva l’aiuto nella preghiera incessante e fiduciosa. Come viviamo la povertà che ci ha insegnato Gesù? Delle prime comunità cristiane, che prendevano sul serio gli insegnamenti di Gesù, si dice che “erano un cuor solo ed un’anima sola” e che tra loro “non c’erano i ricchi ed i poveri, perché mettevano tutto in comune”. Non vi sembra che noi, cristiani del 2018, siamo lontani anni luce da questi traguardi? Un prezioso scritto del sacerdote don Divo Barsotti mette ogni cristiano di fronte alle sue gravi responsabilità, raccomandando loro che “devono essere testimoni, perché i fratelli incontrino Gesù”. Dobbiamo renderci conto, prosegue Barsotti, che il bisogno più grande degli uomini rimane Dio ed è un bisogno tanto più grave, quanto meno gli uomini lo sentono, perché illusi da tanti surrogati terreni. Senza Dio, l’uomo non vive che il vuoto, il nulla. Allora cosa deve fare il cristiano? Anzitutto, prosegue don Divo, la preghiera per questa umanità che non avverte più minimamente la nostalgia di


I nuovi ministranti

Dieci nuovi ministranti hanno iniziato il loro servizio nelle celebrazioni liturgiche. Domenica 2 dicembre sono stati presentati alla comunità parrocchiale ed hanno ricevuto ufficialmente la loro veste. Nella foto li vediamo in gruppo con i ministranti più grandi. Dio, ma cerca solo sè stessa. Questo pensiero deve spingere il cristiano a pregare il Signore perché abbia pietà di tutti. Ed Egli ha pietà perche è Amore. Nella sua infinita misericordia ha mandato il suo Figlio a morire per tutti, ma dobbiamo ricordare che Dio vuole avere bisogno degli uomini. Questa è una verità che ci viene proprio dal Natale, Dio avrebbe potuto salvarci e perdonarci anche senza mandarci il suo Figlio, ma ha voluto aver bisogno che l’umanità del suo Figlio s’impegnasse fino alla morte. Dalla venuta di Gesù, Dio agisce sempre con la mediazione dell’uomo. Uno scrittore francese diceva: “Gli uomini non credono più perché non vedono più Dio!”. E’ vero, Dio non si vede, ma si è mostrato nel suo Figlio Gesù e Gesù raccomanda di riceverlo nell’Eucarestia perché, come osserva Sant’Agostino, quando noi lo riceviamo nell’Eucarestia veniamo trasformati in Lui. Avviene allora quello che affermava San Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!”. In questo modo noi attualizziamo una preghiera di un autore portoghese del XIV secolo: “Gesù non

ha più le sue mani, ma vuole le tue perché possa operare attraverso di te. Non ha più occhi, vuole i tuoi occhi per poter vedere attraverso di te. Non ha più i piedi, ma vuole usare i tuoi per andare verso i bisognosi. Non ha più il suo cuore, vuole usare il tuo per manifestare il suo immenso amore verso tutti”. Quindi Gesù vuole rendersi visibile attraverso la nostra natura umana e le persone che incontriamo devono avere la possibilità di vedere in noi Gesù. Ora si capisce il perché della domanda iniziale: “Dove sei Gesù?” che tante persone hanno sulle labbra, perché non vedono in noi, nella nostra condotta, nelle nostre parole, quel Gesù che riceviamo nell’Eucarestia. Iniziando un nuovo anno liturgico è necessario fare propositi sinceri di conversione, di cambiamento in alcune nostre abitudini troppo … pagane. Ascoltiamo e mettiamo in pratica i richiami della Parola di Dio e solo così potremo veramente trasformare la nostra comunità in una comunità esemplare in cui si viva veramente “un cuor solo e un’anima sola”.

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Papa Paolo VI proclamato santo

Domenica 14 ottobre in piazza san Pietro a Roma, papa Francesco ha canonizzato papa Paolo VI. Oltre a Giovanni Battista Montini (1897-1978) e al presule salvadoregno Oscar Romero (1917-1980), il Pontefice ha proclamato santi lo stesso giorno due preti e un laico italiani e due religiose (una tedesca e una spagnola): il lombardo don Francesco Spinelli (1853-1913), fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento; il campano don Vincenzo Romano (1751-1831), parroco di Torre del Greco in provincia di Napoli; il giovane operaio abruzzese Nunzio Sulprizio, la tedesca suor Maria Caterina Kasper (1820-1898), fondatrice dell’Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo; e la spagnola suor Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù (1889-1943), fondatrice della Congregazione delle Suore Misioneras Cruzadas de la Iglesia.

Paolo VI: nota biografica

Il 26 settembre 1897 Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, nasce a Concesio (Brescia) da Giorgio Montini, esponente di primo piano del cattolicesimo sociale e politico italiano di fine Ottocento, e da Giuditta Alghisi. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, il giorno seguente celebra

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la prima Messa nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in Brescia. Trasferitosi a Roma, tra il 1920 e il 1922 il futuro Papa Paolo VI frequenta i corsi di Diritto civile e di Diritto canonico presso l’Università Gregoriana e quelli di Lettere e Filosofia presso l’Università statale. Nel maggio 1923 inizia la carriera diplomatica presso la Segreteria di Stato di Sua Santità. È inviato a Varsavia come addetto alla Nunziatura Apostolica. Rientrato in Italia nell’ottobre dello stesso anno, è nominato dapprima (1924) assistente ecclesiastico del Circolo romano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), quindi nel 1925 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, carica che lascerà nel 1933. Il 13 dicembre 1937 è nominato Sostituto della Segreteria di Stato e il 29 novembre 1952 Pro-Segretario di Stato per gli Affari Straordinari. Il 1° novembre 1954 Pio XII lo elegge arcivescovo di Milano. Il 15 dicembre 1958 Giovanni Battista Montini è creato cardinale da Giovanni XXIII. Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il secondo periodo del Concilio Ecu-


menico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà solennemente l’8 dicembre 1965. Il 1° gennaio 1968 celebra la prima Giornata mondiale della Pace. Il 24 dicembre 1974 apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inaugurando l’Anno Santo del 1975. Il 16 aprile 1978 scrive alle Brigate Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13 maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano assiste alla messa in suffragio dello statista assassinato e pronuncia una solenne preghiera. Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, muore nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo.

Il magistero

Le encicliche Ecclesiam Suam (6 agosto 1964), sul dialogo all’interno della Chiesa e della Chiesa con il mondo. Mense Maio (29 aprile 1965) che invita a pregare la Madonna per il felice esito del Concilio e per la pace nel mondo. Mysterium fidei (3 settembre 1965) sull’Eucaristia. Christi Matri (15 settembre 1966) con la quale chiede nuovamente preghiere alla Madonna per la pace nel mondo. Populorum progressio (26 marzo 1967) sullo sviluppo dei popoli. Sacerdotalis caelibatus (24 giugno 1967) sul celibato sacerdotale. Humanae vitae (25 luglio 1968) sul matrimonio e sulla regolazione delle nascite.

sull’evangelizzazione. I viaggi Paolo VI fu il primo papa ad usare l’aereo per numerosi viaggi all’estero e in Italia. All’estero yy Terra Santa (4-6 gennaio 1964), nel corso del quale si incontrò con il patriarca ortodosso Atenagora; yy India (2-5 dicembre 1964); yy ONU, New York (4-5 ottobre 1965). yy Fatima (13 maggio 1967); yy Turchia (25-26 luglio 1967), nel corso del quale, ad Istanbul si incontrò nuovamente con il patriarca Atenagora; yy Colombia (22-25 agosto 1968); yy Ginevra (10 giugno 1969) dove visita il Bureau International du Travail e il Consiglio Ecumenico delle Chiese; yy Uganda (31 luglio-2 agosto 1969); yy Estremo Oriente (26 novembre-4 dicembre 1970). In Italia 1964: Orvieto (11 agosto) e Montecassino (24 ottobre); 1965: Pisa (10 giugno); 1966: Alatri, Fumone, Ferentino, Anagni (1 settembre) e Firenze (24 dicembre); 1968: Taranto (24 dicembre); 1970:

Altri documenti Assai numerose le Lettere Apostoliche, le Esortazioni, le Costituzioni. Tra questi documenti meritano particolare menzione: le costituzioni apostoliche Paenitemini (17 febbraio 1966) sulla nuova disciplina del sacramento della Penitenza e Regimini Ecclesiae universae (15 agosto 1967); la lettera apostolica Octogesima adveniens (14 maggio 1971) per l’80° dell’enciclica di Leone XIII Rerum novarum; le esortazioni apostoliche Evangelica testificatio (29 giugno 1971) per il rinnovamento degli Ordini religiosi secondo l’insegnamento del Concilio, Marialis cultus (2 febbraio 1974) sul culto alla Madonna, Gaudete in Domino (9 maggio 1975) ed Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975)

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Paolo VI proclamato santo

Cagliari (24 aprile); 1971: Subiaco (8 settembre); 1972: Udine, Venezia, Aquileia (16 settembre); 1973: Acilia (31 ottobre); 1974: Fossanova, Aquino, Roccasecca (14 settembre); 1976: Bolsena (8 agosto); 1977: Pescara (17 settembre). Concistori Paolo VI tenne sei Concistori (22 febbraio 1965; 26 giugno 1967; 28 aprile 1969; 5 marzo 1973; 24 maggio 1976; 27 giugno 1977) creando 142 nuovi Cardinali. Paolo VI fissò a 120 il numero massimo dei cardinali elettori del papa e con il motu proprio “Ingravescentem aetatem” stabilì che al compimento dell’80° anno di età essi perdono il diritto alla partecipazione al Conclave per l’elezione di un nuovo papa ma non quello di essere eletti. Principali incontri e udienze 1963: J.F. Kennedy, S. U Thant, A. Segni; 1964: il patriarca Atenagora, Re Hussein di Giordania, Sukarno; 1965: G. Saragat; 1966; M. Ramsey, arcivescovo di Canterbury; 1967: N.V. Podgornyj, due volte il patriarca Atenagora, L.B. Johnson, Ch. De Gaulle; 1968; S.S. Mobutu, il patriarca Makarios III; 1969: R. Nixon, Hailé Selassié; 1971: Tito, il card. J. Mindszenty; 1972: G. Leone, Suharto; 1973: N. Van Thieu, Golda Meir, il Dalai Lama; 1975: G.R. Ford; 1977: Coggan, arcivescovo di Canterbury, J. Kadar, K. Waldheim, E. Gierek; 1978: S. Pertini.

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Riforme e innovazioni Numerose le riforme e le innovazioni apportate da Paolo VI nelle strutture e nella vita della Chiesa. Tra queste: l’istituzione della Pontificia Commissione per le Comunicazioni sociali (11 aprile 1964); l’istituzione del Segretariato per i non cristiani (19 maggio 1964); l’istituzione del Segretariato per i non credenti (9 aprile 1965); l’istituzione del Sinodo dei Vescovi (15 settembre 1965); la riforma del S. Offizio (7 dicembre 1965); l’istituzione del Consiglio per i laici e della Pontificia Commissione «Iustitia et pax» (6 gennaio 1967); l’istituzione della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, della Prefettura della Casa Pontificia e dell’Ufficio centrale di statistica della Chiesa (15 agosto 1967); l’istituzione della Giornata mondiale della pace (8 dicembre 1967); l’istituzione dei Chierici della Cappella Pontificia e della Consulta dello Stato della Città del Vaticano (28 marzo 1968); l’istituzione della Commissione teologica internazionale (11 aprile 1969); il nuovo regolamento dell’Ufficio delle Cerimonie Pontificie (1 gennaio 1970); lo scioglimento dei Corpi armati Pontifici ad esclusione della Guardia Svizzera (15 settembre 1970); l’istituzione del Pontificio Consiglio «Cor Unum» (15 luglio 1971); l’istituzione della Pontificia Commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico Orientale (10 giugno 1972).


Alessandro Beltrami

L’enigma della cerva

1700 anni dalla nascita di San Bassiano

Il 2019 sarà l’anno in cui ricorderemo il XVII centenario della nascita di San Bassiano, che gli storici fanno risalire all’anno 319. Sarà un’ulteriore, preziosa, occasione per riscoprire la figura del santo patrono e soprattutto per ritornare alle origini, alle radici della nostra fede. La nostra comunità, inoltre, è una delle tre, insieme a Gradella e a Lavagna di Comazzo, dedicata a San Bassiano. Un motivo in più per tenere vivo il legame. Ogni vero lodigiano non avrebbe dubbi nel riconoscerlo tra decine di immagini di santi vescovi: san Bassiano è quello con le cerve. Lo testimoniano moltissime opere, lo ribadiscono i quattro animali su cui poggia la tomba nella cripta del duomo. Molti poi saprebbero ricordare il perché, citando l’episodio della sua vita altomedievale in cui Bassiano, in viaggio verso Lodi, viene raggiunto da una cerva con due cuccioli, inseguita dai cacciatori. Bassiano la protegge e per questo uno degli uomini lo aggredisce. Allora il Signore lo punisce con atroci tormenti. Bassiano, mosso a pietà, ne invoca la salvezza. Seguono il pentimento e la liberazione di cerva e cerbiatti. Un episodio ricco di suspense che senza dubbio riempiva di meraviglia e devozione i fedeli del passato - e un po’ anche noi, per quanto ben più smaliziati rispetto alle narrazioni mirabolanti delle agiografie. Bassiano e la cerva nella nostra immaginazione formano un binomio saldo. Così è rappresentato due volte nella nostra chiesa parrocchiale: nella tardocinquecentesca pala con San Fereolo e la Vergine, nella cappella di sinistra, e quindi nella settecentesca colossale pala nel presbiterio (immagini a sinistra), in compagnia di una multitudine di santi. Ora potrà stupirci, ma non è sempre stato così. Anzi, è una “coppia” tutto sommato recente, meno di cin-

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L’enigma della cerva

quecento anni. La controprova? Guardate un Bassiano qualsiasi dipinto dalla famiglia Piazza. Ce ne sono molti: all’Incoronata, in Sant’Agnese, al Museo Diocesano solo per citare quelli più facili da raggiungere. Bassiano è senza cerva. È un vescovo anziano, un uomo saggio dalla bella barba bianca e dall’aspetto placido, ma nulla che lasci trasparire un animalismo ante litteram. Anche la bella statua in bronzo collocata in Duomo, e un tempo sistemata in cima alla facciata, datata 1284: cervi zero… Nel 2009, in occasione del XVI centenario della morte del nostro amato patrono, è stato compiuto uno studio sull’iconografia bassianea (confluito nel volume San Bassiano. Agiografia, iconografia, culto, una lettura consigliata a chi avesse voglia di approfondire la figura del protovescovo di Lodi). Sono state censite 240 immagini del santo (senza dubbio in difetto) ed è emerso con chiarezza che fino alla metà del Cinquecento Bassiano è sempre solo se non in rarissime eccezioni, alcune delle quali dubbie: non mancano infatti casi in cui la cerva è stata aggiunta a immagini più antiche, per “normalizzarle”. Perché? Con grande probabilità è cambiato in modo strutturale il modo di pensare la figura di Bassiano. Fin a quell’epoca in maniera assoluta e poi sempre meno, il culto bassianeo era legato ai suoi poteri taumaturgici e in particolare alla sua capacità di preservare e guarire dalla lebbra. È indicativo il fatto che

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tra i miracoli del santo il più raffigurato sia quello della guarigione del lebbroso. La Vita di Bassiano narra come il solo ingresso del vescovo in Laus avesse liberato per sempre la città dalla lebbra, così come al suo entrare in cattedrale una voce avesse risuonato sotto le volte promettendo l’immunità dal morbo a chiunque fosse stato battezzato e cresimato all’altare del santo. Venuta meno la lebbra, Bassiano passò a proteggere un altro devastante flagello: la peste. E in tal senso lo si ritrova spesso abbinato, nelle raffigurazioni, a san Rocco o a san Sebastiano, i santi invocati per eccellenza contro il terribile morbo. La progressiva diminuzione fino alla pressoché totale scomparsa dell’immagine e del culto di Bassiano come santo taumaturgo coincide cronologicamente con gli anni del Concilio di Trento. Si tratta di un momento in cui la Chiesa torna a riflettere sulle immagini sacre e sulla loro funzione. I vescovi avocano a sé il controllo della correttezza delle raffigurazioni, specialmente quella del patrono. Contemporaneamente dovettero agire due esigenze convergenti. Da una parte la necessità di caratterizzare Bassiano per distinguerlo dagli altri santi vescovi: è un fenomeno che coinvolge negli stessi anni sant’Ambrogio, a cui spunta in mano il flagello antieretico. Dall’altra la Chiesa laudense, sempre in relazione al rinnovamento della Chiesa, si trovava davanti al problema di riformulare il culto del fondatore diminuendone l’aspetto miracolistico ed esaltandone quello pastorale ed ecclesiale, in quanto vescovo e successore degli Apostoli. L’immagine del cervo fu la soluzione


San Bassiano in parrocchia perfetta. Le fonti attestano che nel 1549 Scipione Piazza (il figlio di Callisto) realizzò un gonfalone per la Scuola di San Bassiano in cui il santo era accompagnato da cerve: l’immagine dunque esisteva, ma era probabilmente usata nell’ambito ristretto della confraternita. La curia, molto probabilmente, la sottrasse all’uso “privato” della Scuola per trasformarla nell’immagine ufficiale del patrono senza dover così formulare un’iconografia ex novo, che sarebbe dovuta essere introdotta in maniera forzata nella comunità. I cervi diventavano così l’immagine efficace della Chiesa di Lodi a cui il santo provvide in vita e, una volta morto, dal cielo. L’operazione funzionò egregiamente e la trasformazione in senso pastorale ed ecclesiale della figura di san Bassiano fu definitiva. Un’ultima annotazione. In tutta questa storia abbiamo omesso un particolare. Per Bassiano, in ossequio al miracolo, si parla sempre di cerve, ma accanto a lui compaiono sempre esemplari maschi: i quali a differenza delle femmine hanno palchi di corna. Perché tutto questo? Per due motivi: nella tradizione iconografica cristiana la figura del cervo è ampiamente diffusa fin dai primi secoli. Ed il secondo è che senza corna i pittori avrebbero dipinto un animale molto simile a una pecora… Una soluzione molto meno elegante e nobile.

Domenica 20 gennaio 2019 ore 18.00 a San Fereolo Solenne Celebrazione Eucaristica nella Solennità di San Bassiano Presiede il vescovo Mons. Maurizio Malvestiti

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Eletto il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale Domenica 18 novembre 2018 si sono svolte le elezioni per la designazione dei membri eletti del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Le operazioni di voto sono state visionate su incarico della Commissione elettorale da: Presidente Biada Noris Segretario Costa Sergio Scrutatore Cortesi Angelo Scrutatore Marini Adriano Scrutatore Rozza Pietro Le elezioni hanno avuto inizio sabato 17 novembre alle ore 16.30 e si sono concluse domenica 18 novembre alle ore 19.00. Martedì 20 novembre alle ore 14.00 la Commissione ha provveduto allo spoglio delle schede. Le operazioni di scrutinio si sono concluse alle ore 17.00. Questol’esito delle elezioni: yy Votanti nr. 725 yy Schede bianche 4, schede nulle 0, schede valide 721 yy Hanno ricevuto voti: BERNUNZO GIUSEPPE 158 BERSANI MARIA 70 CONCA MASSIMILIANO 46 CORTESI ANGELO 50 COSTA SERGIO 136 CREMASCHI DANIELA 82 CURTI MIRELLA 47 ESPOSTI ELENA 72 ESPOSTI PAOLO 108 FECHINO ERIK 105 GOLA GIUSEPPE 77 GRAZZANI MAURIZIO 107 MARABOLI PIERANGELA 67 MARINI ADRIANO 74 MERLINI CHIARA 104 MICRANI LUISELLA 64 MORONI MARCO 60 OCCHIPINTI PAOLO 42

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PRANDINI ALDA 57 PROBO MONICA 67 SANGIOVANNI MONICA 51 SIBONO ROSANNA 62 STANGONI VITTORIA 40 TIRELLI BRUNELLA 74 VECCHIETTI FRANCESCA 96 Il nuovo Consiglio Pastorale, che sarà presentato alla comunità parrocchiale domenica 16 dicembre alle ore 10.30, alla chiesa del Sacro Cuore, risulterà così composto: Membri di diritto 1. DON ELIA CROCE, parroco 2. DON ROBERTO ABBÀ, vicario coadiutore 3. DON MARCO AVOGADRI, collab. pastorale 4. CONSOLANDI UMBERTO, diacono permanente 5. SUOR IDA AZZOLINI, rappr. delle religiose Membri eletti 6. BERNUNZO GIUSEPPE 7. COSTA SERGIO 8. ESPOSTI PAOLO 9. GRAZZANI MAURIZIO 10. FECHINO ERIK 11. MERLINI CHIARA 12. VECCHIETTI FRANCESCA 13. CREMASCHI DANIELA


Membri nominati dal parroco 14. BIADA NORIS 15. MICRANI LUISELLA 16. GOLA GIUSEPPE 17. MARABOLI PIERANGELA 18. TIRELLI BRUNELLA Il grazie sincero anzitutto ai candidati eletti o nominati che hanno dato la loro disponibilità così come a tutti coloro che hanno accettato di comporre la lista elettorale. Infine un grazie sincero alla Commissione Elettorale che ha coordinato le operazioni di voto e provveduto 3

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allo scrutinio. Accompagniamo il lavoro del nuovo Consiglio con la preghiera, il sostegno e la partecipazione attiva alla vita della comunità. 1

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Bunella Tirelli

La missione: spazio di conversione

Lunedì 1 ottobre suor Daniela Migotto, originaria di San Fereolo, missionaria in Camerun, ci ha offerto una testimonianza molto intensa e profonda della sua vocazione e del suo servizio missionario. Suor Daniela Migotto è “finalmente” (come dice lei stessa) partita per la missione nel giugno del 2015. Si preparava a questo momento da più di dieci anni: prima come postulante e novizia delle missionarie dell’Immacolata e poi, dopo la consacrazione, come suora alla quale è stato chiesto un importante cammino formativo in Italia. Nelle occasioni in cui ci è stato possibile incontrarla durante tutti questi anni di percorso, abbiamo sempre trovato una persona serena, lanciata verso la missione ma felicemente impegnata dove le veniva chiesto di essere. Noi amici ricorderemo sempre il suo annuncio nel giorno in cui ci disse di essere stata destinata al Camerun: la gioia e il desiderio di dedicarsi al servizio del Vangelo in quella terra erano travolgenti, come se potesse finalmente dare un volto e una forma al suo grande sogno. Nella serata di testimonianza in oratorio lo scorso ottobre, allo scadere del suo primo soggiorno in Italia dopo tre anni ininterrotti in Camerun, abbiamo tutti potuto leggere nei suoi occhi la bellezza

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di chi vive con Gesù per gli altri. Daniela non ha omesso di raccontarci le sue fatiche e le sue delusioni ad esempio quando, dopo solo poco più di un anno di servizio nel nord del paese, a Bibemì, dove frequentava i villaggi, animava la pastorale giovanile e promuoveva iniziative per adulti e bambini, le venne chiesto di lasciare quella missione per trasferirsi nella capitale Yaoundé. Ci ha raccontato


di quanto sia stato difficile rinunciare alla soddisfazione di sentirsi utile e in qualche modo importante per la gente, di quanto sia stato duro fare silenzio per comprendere che quella indicata era la strada del servizio, era lo spazio della trasformazione interiore. Nella capitale ha iniziato a occuparsi della formazione religiosa di novizie e seminaristi ma non ha smesso di incontrare la gente, di prendersi cura delle persone una per una. Ci ha portato i lavori fatti con le noci di cocco da un padre di famiglia con un percorso travagliato alle spalle che ha spinto, anziché aspettare l’obolo di sussistenza da mani amiche (un approccio dettato senza dubbio da una giusta compassione ma che, osserva suor Daniela, non porta a una reale crescita e alla consapevolezza dell’individuo) a guadagnarsi ciò che serve per sostenere i suoi figli. È stato emozionante, pochi giorni dopo l’incontro in oratorio, ricevere da Daniela (ormai rientrata in Camerun) le foto di questo papà entusiasta di fronte ai nuovi strumenti di lavoro che lei gli ha portato e saperlo già lanciato in nuovi progetti. Ciò che emerge forte dai suoi racconti è che la missione è incontro con Dio attraverso l’altro, è evangelizzare attraverso le relazioni, le amicizie e

il rapporto di fiducia che si costruisce con le persone a ogni incontro. È accogliere ciascuno e lasciare spazio a quella trasformazione interiore che lavora passo dopo passo, abbraccio dopo abbraccio, sorriso dopo sorriso. Ascoltando suor Daniela, dialogando con lei e guardando le immagini che ha condiviso con noi, abbiamo assaporato l’amore per Gesù, la cura per le persone e la dedizione a ciò che si è chiamati a fare. Immediato è il rilancio all’esperienza di ognuno: noi seduti ad ascoltarla viviamo una quotidianità molto diversa da lei, fatta di contesti e meccanismi sociali lontani da quelli del Camerun. Allo stesso modo, però, siamo chiamati all’evangelizzazione attraverso le parole, le relazioni e gli incontri di ogni giorno perché la missione diventi davvero parte dell’essere cristiano di ciascuno di noi.

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La 25a StraOratorio all’insegna della solidarietà Domenica 9 settembre, con una massiccia partecipazione, si è tenuta la 25° Straoratorio, nell’anno 50° di fondazione del GSO San Fereolo. Vista l’occasione il punto di partenza e il punto di arrivo della “marcia” sono stati il campo sportivo di Robadello, mentre l’intero quartiere, nelle sue vie e piazze, è stato pacificamente invaso dai partecipanti (più di 400) di tutte le età. Per il secondo anno consecutivo, grazie alla sponsorizzazione della Palestra Michelangelo, la Straoratorio è stata anche una preziosa occasione per vivere la solidarietà: il ricavato delle iscrizioni, (tolte 163,10 euro di spese …) è stato infatti devoluto al Centro di Aiuto alla Vita della città al quale abbiamo consegnato 2.000 euro. A pagina vi riportiamo la lettera di ringraziamento del CAV di Lodi. Lasciamo alle foto compito di documentare una mattinata indimenticabile.

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La 25a StraOratorio all’insegna della solidarietà

Con la presente desideriamo ringraziare il parroco e tutti i numerosi partecipanti alla 25° StraOratorio 2018 per il vostro intervento a favore del Movimento per la Vita lodigiano in questo momento delicato. Il vostro generoso contributo di € 2.000 è importante per riuscire a concludere tutta l’operazione senza interrompere o penalizzare il servizio alle mamme: proprio l’anno scorso avevamo aumentato il livello di supporto, visto l’avanzo di gestione ordinaria. Ci sarebbe spiaciuto dover tornare indietro. Il giorno 15 giugno u.s. abbiamo acquistato il locale, di circa 100 mq, sito nella zona industriale/ artigianale di via Secondo Cremonesi, 4. Riteniamo possa essere un’esperienza interessante la presenza di un CAV in un contesto di questo tipo: infatti non abbiamo notizia di Centri di Aiuto alla Vita (CAV) inseriti in contesti commerciali. Questa scelta ci è parsa l’unica possibile per evitare di chiudere il CAV. Speravamo di sfruttare appieno l’altezza del capannone e far installare un soppalco ma una lunga serie di intoppi ce lo ha impedito. Vedremo di riprovarci più avanti. Nel corso dell’estate il locale è stato arredato ed è stato effettuato il trasloco. Gli ultimi lavori dovrebbero terminare entro settembre. Siamo comunque operativi dal 1° settembre scorso e le mamme, con qualche difficoltà, riescono a trovarci ugualmente. Nel ringraziarvi nuovamente, anche a nome di tutti i volontari e delle mamme che assistiamo, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti. Lodi, 18 settembre 2018. Movimento per la Vita Lodigiano Il Presidente Paolo Melacarne

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Giochi senza Quartiere Una festa del Quartiere e della Parrocchia. Questi sono stati anche quest’anno i GSQ di S. Fereolo. Un gran lavorio, iniziato già prima dell’estate per gli organizzatori, per pensare e scegliere giochi e luoghi, preparare i materiali, acquistare o costruire quanto necessario. Poi chiedere i permessi per occupare spazi pubblici, identificare e istruire gli arbitri e i capisquadra. E tante altre cose. Infine, la domenica prescelta, il 30/9, tutti in pista, con mille cose nella testa, qualche giusta preoccupazione, i tempi da rispettare, gli imprevisti dell’ultimo momento. Ma soprattutto grande entusiasmo che ha portato anche questa volta, alla partecipazione di circa 200 persone, donne e uomini, bambini e ragazzi, adolescenti e anziani. Le piazze del quartiere affollate e colorate, gente che correva, che si sbracciava, urlava, sorrideva, recriminava o si scambiava il ‘cinque’. Successi o delusione, come nella vita di tutti i giorni. Ma soprattutto tanta voglia di stare insieme, di condividere e di giocare; tante energie insospettabili, desideri sopiti da anni che si risvegliano; forze che la sera prima, dopo una settimana di lavoro, sembravano al lumicino. Infine tutti nel cortile dell’Oratorio, per il gran gioco finale, per le pacche sulle spalle, per i saluti, dove diventa più visibile e concreto il concetto di ‘camminare insieme’. Anche questo è il senso di ‘essere Parrocchia’, ritrovare unità e motivazione per condividere le gioie e i dolori che la vita propone ogni giorno. E già pensiamo all’anno prossimo: dopo tre edizioni forse qualche idea nuova ci può stare. Proposte e suggerimenti sono sempre ben accetti. Grazie a tutti. (Valerio Migliorini)

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Giochi senza Quartiere

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La serata di gala per i 50 anni del GSO 13 Ottobre 2018, una data che certamente resterà impressa nella mente delle molte persone che hanno partecipato alla Serata di Gala per il compleanno d’oro del GSO San Fereolo. Teatro dell’Oratorio gremito oltre ogni più rosea previsione, con in sala tante persone che nell’arco di questi 50 anni hanno offerto la loro collaborazione per la crescita del Gruppo Sportivo. Si è trattato di una serata dove, nell’ora trascorsa, hanno trovato sede ricordi del passato, coscienza di un presente vivo ma soprattutto il legame con il futuro del Gruppo Sportivo all’insegna di un percorso tracciato. Musiche significative e toccanti, accompagnate da giochi di luci, hanno fatto da contorno a momenti particolari come il breve ma significativo filmato iniziale di fotografie che hanno sintetizzato i 50 anni del GSO con voce narrante oppure il fondale del palco rappresentato da uno striscione dal grande significato “L’Accoglienza è vincente” od anche il momento nel quale hanno fatto il loro ingresso in Sala per salire sul palco le giovani pallavoliste del Minivolley (esibitesi poi in un simpatico balletto ispirato alla pallavolo) ed i giovani calciatori dei Primi Calci proprio per raggiungere Dirigenti ed Allenatori, affinché si rappresentasse il passaggio “simbolico” tra presente e futuro. Emozionante e non privo di qualche lacrima in sala, è stato il ricordo di 14 persone scomparse (Balconi Nino - Bosio Otello - De Carli Giuseppe - Don Peppino Moggi – Gallarati Vittorio - Galloni Gherardo - Montec-

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chi Carlo - Oliva Alberto - Redegalli Antonio - Sartorio Luigi - Scotti Domenico - Scotti Luigi - Zago Fernando - Zambelli Luigi) che hanno collaborato nel corso dei 50 anni del GSO, con consegna ai loro familiari presenti di una piastrella commemorativa in ceramica dipinta a mano, rappresentante il Logo del 50’, su basamento in legno. Nella serata - che ha visto anche la presenza del Sindaco di Lodi, Sara Casanova (ex giocatrice del GSO pallavolo), chiamata sul palco da Don Elia per un saluto - non sono mancati anche simpatici siparietti con interviste fatte agli attuali dirigenti ed allenatori ma soprattutto in platea si è avuto modo di ascoltare testimonianze di persone che in anni passati sono stati protagoniste; grazie anche al loro contributo il GSO può quest’anno compiere gli anni d’oro. Ma certamente è stato il finale quello che, coloro che hanno organizzato la serata, hanno voluto sancire come momento più emblematico: dirigenti, allenatori, bambine del minivolley e bambini dei primi calci ed esordienti, tutti sul palco con don Elia e don Roberto che simbolicamente accendevano

il logo del 50 Insomma una dotta in tutto or sono, da pa persone che a denti ed emoz in sala, posso sfatti per qua stro Gruppo S (Luigi Cornag


0’ all’insegna della continuità . a serata ben costruita e cono il suo percorso, iniziato mesi arte di un gruppo affiatato di alla fine, vedendo i volti sorrizionati delle persone presenti ono essere certamente soddianto prodotto a favore del noSportivo San Fereolo. ggia)

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don Elia Croce, parroco

La Sagra

nella solennità della Dedicazione della chiesa

È ormai tradizione affermata che la seconda domenica di ottobre a San Fereolo, si festeggi la “Sagra”: liturgicamente si celebra la Dedicazione della chiesa. Il clima di festa si tocca con mano vedendo la partecipazione delle persone che si ritrovano in Oratorio, che tornano alle loro origini, che si vedono magari dopo tanto tempo, che si salutano, mentre il cortile si anima di giochi, di colori, di profumi … fino all’estrazione finale dei premi vincenti della sottoscrizione. Tutto ha concorso, anche quest’anno, a creare il clima di comunità. Di seguito l’omelia del parroco, nella Solennità della Dedicazione e una cronaca fotografica di un giorno speciale della vita parrocchiale. In questa domenica, giorno del Signore, Pasqua della settimana, celebriamo la Solennità della Dedicazione della chiesa ed è la domenica popolarmente chiamata della “Sagra”. Partirei proprio da questi termini.

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Anzitutto la pone al centro della nostra attenzione il segno del tempio e dunque della chiesa, comunità viva, tempio vivente del Signore Gesù. È sempre importante ricordare questo rimando: il tempio di pietre, la nostra bella e amata chiesa parrocchiale, ci rimanda ad una chiesa viva, che è la comunità cristiana, chiamata ad essere ugualmente segno del Cristo e della sua presenza nella storia e nella vita del mondo e di questo quartiere in particolare. Dunque, il tempio segno di una comunità vivente e vivace. A questo proposito sono lieto di presentare ufficialmente, proprio in questa domenica, la lista dei candidati per le elezioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale che si terranno il prossimo 18 novembre. Trovate un tabellone esposto in bacheca del quale vi prego di prendere visione. Ci tenevo che questa lista fosse presentata proprio in questa domenica, nel segno del tempio, perché tutti possiamo maturare la consapevolezza di essere chiesa viva, di esserne pienamente partecipi, coinvolti, in clima di comunione e di corresponsabilità. Il secondo termine che identifica questa domenica è “Sagra”. Oggi per noi di San Fereolo è la “Sagra”. Il termine significa semplicemente “sacro … sacra …” ricordandoci che siamo un popolo con – sacrato al Signore, cioè gli apparteniamo; ricordandoci che c’è un giorno santo, con – sacrato al Signore, la domenica. In sintesi, la “Sagra” ci richiama al senso di una presenza, quella del Signore, che talvolta rischiamo di smarrire o di offuscare o di dimenticare … Ecco la “Sagra”, ma di per sé ogni domenica ha questo significato, la Sagra torna a dirci: tu sei “sacro”, sei chiamato alla santità … tu comunità di San Fereolo sei santa, sei un popolo consacrato al Si-


gnore: cammina sulla via della santità; e anche: c’è un giorno santo, non dimenticarlo, la domenica, consacrato al Signore. Dal termine “Sagra”, cioè sacro – sacra, deriva anche il termine “sagrato” che è lo spazio sacro che sta intorno o davanti alla chiesa, uno spazio che un tempo era riservato alla sepoltura. Il sagrato è uno spazio che collega e unisce, potremmo dire un ponte, tra il tempio e le case, tra la chiesa e il quartiere, uno spazio che apre al quartiere, alla vita, al mondo, alla storia. Un invito all’apertura, all’incontro, al dialogo; la sagra, festa di comunità, nel segno del “sagrato” è un richiamo forte a non rinchiudersi nello spazio sacro del tempio, ma a rendere sacro, cioè abitato dalla presenza di Dio, attraverso la nostra testimonianza, ogni spazio di vita, concreto, quotidiano,

che sta oltre il sagrato. La terza considerazione è sulla pagina evangelica: narra un incontro con Gesù che conosciamo. Un incontro connotato dalla tristezza di chi, pur animato da buone intenzioni, se ne va triste, non tanto o non solo perché possiede tanti beni, ma sostanzialmente perché ne è posseduto. Di questa narrazione vorrei sottolineare solo un particolare che è lo sguardo di Gesù. E’ un elemento caro all’evangelista Marco, tanto che qualcuno ha definito il suo scritto come “il vangelo degli sguardi”. Nella pagina evangelica ci sono tre rimandi: yy anzitutto Gesù fissa lo sguardo su quel tale che gli si avvicina con la sua domanda di senso, di compimento, di eternità, di felicità, fissa lo

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La Sagra nella solennità della Dedicazione della chiesa

sguardo e lo ama …; poi si dice che Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai discepoli ...; yy infine di fronte al senso di smarrimento dei discepoli l’evangelista scrive che Gesù guardandoli negli occhi, disse loro … Questo sguardo di Gesù è di fondamentale importanza; non è il semplice e superficiale vedere, ma è lo sguardo di chi si accorge dell’altro, di chi lo riconosce, di chi lo accoglie, di chi lo ama. E’ uno sguardo che crea relazione. Anche nell’esperienza umana lo sguardo ha una rilevanza fondamentale nelle relazioni, tant’è che quando due persone vivono un conflitto insanabile si dice che “non si guardano più …”. Non guardare più l’altro, privarlo dello sguardo è come dichiarare che non esiste. Ancora nelle relazioni umayy

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ne, quando si chiede all’altra persona attenzione e ascolto su una cosa importante, soprattutto nella relazione educativa, gli si dice: “guardami in faccia, guardami negli occhi …”. È importante che qualcuno ci guardi, si accorga di noi, ci veda, ci riconosca: è una chiamata all’esistenza. Lo sguardo di Gesù ci richiama proprio questi significati: yy è uno sguardo che si accorge dell’altro …; yy è uno sguardo che non si ferma alla superficie, all’apparenza ma sa andare in profondità …; yy è uno sguardo che ama …; yy è uno sguardo trasparente e veritiero che svela all’altro la verità di sè stesso, quello che ha nel cuore ... In questa domenica della Dedicazione della chiesa,


in cui il segno del tempio ci ricorda che noi siamo tempio vivo, chiediamo il dono di questo sguardo, chiediamo di essere una comunità con lo sguardo di Gesù: yy che sa accorgersi degli altri, incontrarli, avvicinarli, accoglierli …; yy una comunità che si spinga oltre il “sagrato” e che si apra a relazioni autentiche di fraternità …; yy una comunità che sappia guardare in faccia gli altri, le situazioni, la storia, con uno sguardo trasparente, sincero, schietto, veritiero, non viziato dal pregiudizio; yy uno sguardo del cuore (“Non si vede che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi …”) che non sia sprezzante, che non allontani,

che non ferisca, che non esprima giudizi, uno sguardo che ami, come quello di Gesù.

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Roberto Folletti

News dal GSO

Il GSO San Fereolo sabato 1’ Dicembre è stato premiato dal CONI per i suoi 50 anni di attività in cui ai successi sportivi si sono aggiunti quelli in ambito sociale. Di seguito una breve panoramica della situazione delle numerose squadre.

CALCIO

Attività ludico motoria Sotto l’attenta guida di allenatori abilitati dalla FIGC i più piccoli si cimentano con i primi rudimenti del calcio tutti i sabato mattina, presso il Palasanfereolo dalle 10 alle 11. Uno spettacolo gioioso e giocoso. Piccoli Amici Un gruppo, molto vivace, in continua crescita. Il gioco ed il divertimento sono assicurati sia agli allenamenti settimanali che ai raggruppamenti del sabato (con altre società). Primi Calci Un gruppo che si è consolidato negli ultimi mesi e dove i progressi si vedono a vista d’occhio: piccoli calciatori crescono. Esordienti Dopo un inizio di stagione difficoltoso dovuto ai numerosi nuovi inserimenti, grazie all’allenamento ed al grande impegno dei ragazzi, sono “arrivati” i risultati ed un miglioramento del gioco. Ottime prospettive di crescita.

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Giovanissimi La squadra frutto della collaborazione di due oratori, il nostro e quello di Sant’Alberto, con il nuovo allenatore sta mostrando segni di crescita. Il programma di lavoro approntato sta portando i suoi frutti sia in campo (dove migliora il gioco e arriva qualche risultato), che fuori dal campo. Terza Categoria Una squadra in piena lotta per la promozione in seconda categoria in uno dei più difficili campionati degli ultimi anni.

VOLLEY

Volley S3 Boom di adesioni per bimbi e bimbe in tenerissima età che trovano nel GSO un ambiente sano e pieno di vitalità dove iniziano a confrontarsi in dinamiche di gruppo grazie a giochi motori propedeutici


al gioco della pallavolo. Under 10 Bambini e bambine che affrontano il primo campionato della loro vita divertendosi, impegnandosi, incoraggiandosi e sostenendosi a vicenda dimostrando di aver iniziato al meglio il loro percorso di crescita nel GSO sia dal lato emotivo - caratteriale che da quello tecnico (pallavolistico): già si vedono i primi, ottimi risultati. Under 13 Un inizio sportivo difficile che non sembra aver intaccato lo spirito delle ragazze che riusciranno certamente a togliersi delle soddisfazioni nel prosieguo del loro campionato.

pionato è stato molto positivo (4 vittorie su 5 gare) ma ciò che più emerge è l’armonia e la voglia di stare insieme che ha permesso una rapida integrazione tra le nuove arrivate e le “senatrici” (da oltre 20 anni al GSO) (foto pagina a lato). Seconda Divisione Dopo la retrocessione dello scorso anno si punta a tornare dove meritiamo. Due sole sconfitte nelle gare iniziali del campionato ci proiettano nel gruppone che si è formato al vertice della classifica in un campionato assai difficile (foto sotto).

Under 16 Un gruppo affiatato che lo scorso anno ha giocato nel campionato di Under 13 e che quest’anno si cimenta in una categoria dove giocano ragazze di 2 anni più grandi, ma la differenza non si vede. Open Una squadra formata da un gruppo di ragazze con età compresa tra i 17 ed i 40 anni. L’inizio del cam-

anfereolo e 20.45 - PalaS or e, br m ce di le Lunedì 17 nti. sione del S. Nata ca oc in sa ori e simpatizza es it n M ge i, et Santa tl a , ri rigenti, allenato Sono invitati di mbio di auguri. Al termine: sca

ereolo F n a S O S G l “Natale” de

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Vita parrocchiale martedì 1’ gennaio

Martedì 1’ gennaio ore 18.00 - Chiesa del Sacro Cuore

52a GIORNATA MONDIALE PER LA PACE La buona politica è al servizio della pace

Solenne Santa Messa per la Pace Con la lettura di alcuni testi del messaggio di Papa Francesco

dava San Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris (1963) – germoglia in lui il senso del dovere di rispettare i diritti degli altri. I diritti e i doveri dell’uomo accrescono la coscienza di appartenere a una stessa comunità, con gli altri e con Dio (cfr ivi, 45). Siamo pertanto chiamati a portare e ad annunciare la pace come la buona notizia di un futuro dove ogni vivente verrà considerato nella sua dignità e nei suoi diritti”.

domenica 27 gennaio

FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO

Appuntamento al mattino con la celebrazione delle ore 10.30. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, incontro per i genitori su tematica educativa, mentre per i ragazzi animazione e giochi in Oratorio. È il tema scelto da Papa Francesco per il messaggio per la 52ª Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2019. Dandone notizia la sala stampa vaticana, riporta anche il seguente commento: “La responsabilità politica appartiene ad ogni cittadino, e in particolare a chi ha ricevuto il mandato di proteggere e governare. Questa missione consiste nel salvaguardare il diritto e nell’incoraggiare il dialogo tra gli attori della società, tra le generazioni e tra le culture. Non c’è pace senza fiducia reciproca. E la fiducia ha come prima condizione il rispetto della parola data. L’impegno politico – che è una delle più alte espressioni della carità – porta la preoccupazione per il futuro della vita e del pianeta, dei più giovani e dei più piccoli, nella loro sete di compimento. Quando l’uomo è rispettato nei suoi diritti – come ricor-

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domenica 3 febbraio

GIORNATA PER LA VITA yy

Ore 10.30 Santa Messa alla Chiesa del Sacro


CATECHESI BIBLICHE

Conoscere la terra e la cultura di Gesù vite (senape, sicomoro, cotone e lino).

Martedì 5 febbraio, ore 21.00 La liturgia ebraica e i riferimenti evangelici nelle grandi tappe della vita: nascita, circoncisione, riscatto, figli della legge, fidanzamento e matrimonio, malattia, morte e funerale. Martedì 12 febbraio, ore 21.00 I sette frutti di Israele e il loro simbolismo biblico: ulivo, fico, melograno, mandorlo, grano, datteri e

Martedì 19 febbraio, ore 21.00 Le chiese cristiane in Terra Santa. Martedì 26 febbraio, ore 21.00 Calendario e feste ebraiche, con particolare riferimento alla Pasqua Ebraica. Relatore: Mons. Angelo Pavesi, guida esperta di Terra Santa Gli incontri si tengono alle ore 21.00 in Oratorio.

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Vita parrocchiale

ESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALI Quaresima 2019

VOLTI DELLA CHIESA martedì 26 marzo - ore 21

Volti della Chiesa: la comunione Don Marco D’Agostino, biblista rettore del Seminario di Cremona

mercoledì 27 marzo - ore 21

Volti della Chiesa: la missione Don Marco D’Agostino, biblista rettore del Seminario di Cremona

giovedì 28 marzo - ore 21

Volti della Chiesa: la testimonianza della carità

Don Chino Pezzoli, Don Mario Sozzi, Comunità Incontro, San Giuliano Milanese

martedì 26, mercoledì 27, giovedì 28 marzo ore 15.00

Predicazione pomeridiana in chiesa parrocchiale

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ASSEMBLEA PARROCCHIALE

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Cuore: rito di benedizione delle mamme “in attesa” e rito di benedizione dei bambini battezzati nell’anno 2018 Ore 15.30 Celebrazione dei Battesimi (a San Fereolo)

Domenica 7 aprile

Programma

ore 17.45 Ritrovo nel salone teatro dell’Oratorio. ore 18.0 Riflessione proposta dall’attore Angelo Franchini : “La congiura”.

ore 19.10 Celebrazione dei Vespri in chiesa parrocchiale. ore 19.30 Cena di solidarietà (il ricavato alla Caritas Diocesana per le emergenze).

RITI DI CONSEGNA PER I RAGAZZI CHE SI PREPARANO AI SACRAMENTI Prima Confessione (3a elementare) yy Venerdì 1 febbraio 2019 - ore 18.45 in oratorio, esperienza comunitaria dei ragazzi - ore 20.45 incontro genitori con il parroco - ore 21.30 conclusione con i ragazzi yy Domenica 3 febbraio 2019, ore 10,30 (Chiesa del Sacro Cuore) Rito di Consegna del Crocifisso Prima Comunione (4a elementare) yy Venerdì 8 febbraio 2019 - ore 18.45 in oratorio, esperienza comunitaria dei ragazzi - ore 20.45 incontro del parroco con i genitori - ore 21.30 conclusione con i ragazzi yy Domenica 10 febbraio, ore 10,30 (Chiesa del Sacro Cuore): Santa Messa e consegna del “simbolo” ai ragazzi. Primo anno di preparazione alla Cresima (5a elementare) yy Venerdì 15 febbraio - ore 18.45 in oratorio, incontro comunitario dei ragazzi - ore 20.45 incontro del parroco con i genitori - ore 21.30 conclusione con i ragazzi

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Vita parrocchiale PARROCCHIA DEI SANTI BASSIANO E FEREOLO - LODI

FAMIGLIA PARABOLA DEL PADRE Percorso per coppie di sposi

DOMENICA 16 DICEMBRE 2018 PROPOSTA DI RIFLESSIONE, TEMPO DI SILENZIO E DI PREGHIERA

DOMENICA 7 APRILE ASSEMBLEA PARROCCHIALE/ RITIRO DI QUARESIMA

ore 18.00 oratorio San Fereolo ore 19.30 aperiCENA all’Oratorio San Fereolo

ore 17.45 proposta di riflessione “La congiura” - rappresentazione teatrale di Angelo Franchini

CAPODANNO IN ORATORIO DOMENICA 3 FEBBRAIO 2019 GIORNATA PER LA VITA Ore 10.30 celebrazione Sacro Cuore invitati i genitori con i bambini battezzati nel 2018 e le mamme in dolce attesa DOMENICA 17 FEBBRAIO Festa di San Valentino Invitate le coppie di sposi 2017/2018 e futuri sposi ore 17.00 incontro ore 18.00 S. Messa chiesa parrocchiale DOMENICA 17 MARZO Incontro sul tema dell’anno

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APPUNTAMENTI DIOCESANI Sabato 1 dicembre 2018

Veglia di Avvento per famiglie

ore 20.45 - Lodi, Santuario Madonna delle Grazie, piazza Zaninelli

domenica 17 marzo 2019

pomeriggio di Spiritualità di Quaresima ore 16 - Seminario Vescovile

Esercizi spirituali per famiglie In collaborazione con la AC

da venerdì 5 a domenica 7 aprile 2019

Durante gli incontri è garantita l’ assistenza per i bambini


yy Domenica 17 febbraio, ore 10,30 (Chiesa del Sacro Cuore) Rito di Consegna e Rinnovo delle Promesse Battesimali Santa Cresima: 1a media yy Venerdì 22 febbraio - ore 18.45 in oratorio, incontro comunitario dei ragazzi - ore 20.45, in oratorio: incontro con i genitori - ore 21.30 conclusione con i ragazzi yy Domenica 24 febbraio, ore 10.30 (Chiesa del S. Cuore) Consegna dell’Icona di Gesù Maestro.

ITS e NO LIM OnStag Labora

torio teatrale

regia A.

i Ferrar

NO LIMITS sul palco attori con e senza disabilità intellettiva

12 GENNAIO S.FEREOLO TEATRO-ORATORIO

ore 21.00

domenica 17 marzo

FESTA DIOCESANA DEI CRESIMANDI Si tiene nel primo pomeriggio al Palacastellotti con tutti i cresimandi delle parrocchie della diocesi, alla presenza del Vescovo Maurizio.

0371 429483 - www.altamareacademy.it

CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI La festa del Perdono: la prima confessione Domenica 14 aprile, ore 15.30, Chiesa del Sacro Cuore. La Santa Messa di Prima Comunione Mercoledì 1 maggio, ore 10.30, Chiesa del Sacro Cuore. La celebrazione della Santa Cresima Domenica 19 maggio, ore 17.00, Chiesa del Sacro Cuore.

CELEBRAZIONE DEI BATTESIMI yy yy yy

Canti sempre sotto la doccia? L’unico a conoscere il tuo talento è il tuo vicino di casa? Stiamo cercando te!

25 maggio 2019 ore 21:00

Domenica 13 gennaio, Festa del Battesimo di Gesù: ore 15.30 a San Fereolo Domenica 3 febbraio, Giornata per la Vita: ore 15.30 a San Fereolo Domenica 3 marzo: ore 15.30 a San Fereolo

In Quaresima non si celebrano i Battesimi. La celebrazione successiva dei Battesimi si terrà domenica 28 aprile, ore 16.00.

Iscriviti al Sanfe Music Festival! Lascia il tuo nominativo e numero di telefono a Don Roberto oppure scrivi all’indirizzo mail sanfemusicfestival@gmail.com

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Il percorso della vita BATTESIMI yy

RODRIGUEZ ALVARADO GIANLUCA JOSE’ di Rodriguez Cabrera Jose Luis e Alvarado Cabrera Shirley Tatiana (foto 1)

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TARENZI MATTEO di Paolo e Valcarenghi Elisa (foto 2)

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POLIZZI JASON EDWARD FEDERICO di Maurizio e Verzani Chiara (foto 3)

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LENA BIANCA di Antonio e Selvatico Federica MAMOLI VITTORIA di Alessandro e Pirola Valentina SETTEMBRE FEDERICO di Luca e Boccotti Alice LOYOLA BUSTAMANTE GRACE ALESSIA di Loyola Riva Edi David e Bustamante Robles Rosa Hilda

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UKHUREIGBE LIRON EHINOME di Benjamin e Uboho Grace Ukih (foto 4)


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Il percorso della vita

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MATRIMONI yy

DAL BIANCO MARCO ATTILIO MARIA con VACARI EMILIANA (foto pagina precedente in basso)

DEFUNTI yy yy yy yy yy yy

LEGRANZINI GIANCARLA di anni 64 GENDARINI LUISA di anni 91 BOTTI ANGELO di anni 78 SCUDELARI GIORDANA di anni 89 POSTINI ELENA di anni 87 PETRALIA MARIO di anni 92

Ferrari Fernando di anni 77

Celiento Anna di anni 68

Baroni Giovanna di anni 91

Roberti Olga di anni 89

Frigoli Angela di anni 91

Bramè Anna di anni 89

Sarnataro Antonio di anni 81

Cremaschi Eva di anni 98

Bianchi Giuseppa di anni 89

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi - tel. 0371-30658

Per contattarci:

don Elia: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 don Marco: tel. 0371-438540 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 - tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 - tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti tel. 339-1452918 e-mail: doneliacroce@libero.it sito web: www.http://sanfereololodi.blogspot.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com

Gli orari delle S. Messe: Feriali

San Fereolo: ore 8.30; ore 18.00 Sacro Cuore: ore 17.00

Festive

San Fereolo: ore 8,00; ore 11.30; ore 18.00 Sacro Cuore: ore 9.00; ore 10.30

I servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico

lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10

Doposcuola

martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16

Distribuzione vestiti

martedì dalle ore 9 alle 11

Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30

Aiuto generi alimentari una volta al mese

Centro d’ascolto Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11

Prenotazione esami e visite mediche mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11


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