2005 02 IT

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ghlife La fiera Hi

Soft Secrets

Nuovo record: 14.983 visitatori!

L’industria e i visitatori dimostrano la maturità e l’esperienza dei coltivatori olandesi Alla fine di sabato 23 gennaio sono stati contati 14.983 visitatori. Con queste cifre alla mano è evidente che l’ultima edizione della Highlife Hemp Fair (Hennepbeurs) 2005 ha seguito la tendenza positiva degli anni passati e che la fiera continua a crescere. Un’ulteriore testimonianza di tutto ciò è rappresentata dalle reazioni entusiastiche degli standisti e dei visitatori; tutti sono felici del continuo progresso della Highlife Hemp Fair annuale. Eppure prima dell’inizio della fiera, alle 10.00 di venerdì mattina, la situazione era complicata e gli organizzatori erano tutti sulle spine. Il Consiglio cittadino di Utrecht aveva infatti imposto delle condizioni severe riguardo l’evento. Si minacciava di chiudere l’evento nel caso in cui fosse stata trovata una singola pianta di marjiuana. Per tutta la durata della Fiera ispettori di polizia e del consiglio hanno girovagato e controllato tutto severamente. Gli standisti però si sono attenuti strettamente alle regole e, durante l’evento, non è stata trovata neanche una pianta d’erba. Ulteriori informazioni al riguardo nel rapporto che segue.

‘Tutto come prima’

della Fiera è stato subito chiaro che quell’investimento di energie non era stata una perdita di tempo. “Con il nostro stand e con i nostri prodotti volevamo distinguerci dalle altre aziende.” ha dichairato Jan. “La cosa importante per noi era dare un’immagine fresca ed efficiente. Il che è riflesso anche nel nostro logo per il quale abbiamo scelto deliberatamente una palma al posto della foglia di marjuana. E’ tutta una questione di come vogliamo essere percepiti dal mondo.” Negli ultimi due anni la One Stekje è cresciuta in modo esponenziale. Il punto di partenza di questa crecita è stata, secondo Jan, il “rapporto qualità – prezzo”. Poi aggiunge: ‘”Un’altra importante ragione della nostra rapida crescita è la nostra professionalità. Il cliente deve essere sempre soddisfatto dei tuoi prodotti e servizi e noi facciamo del nostro meglio per assicurarci che sia sempre così.” Jan ha affermato di essere molto contento di come si è svolta la Fiera. “Oltre ai nostri affari nazionali abbiamo avuto un sacco di clienti dall’estero. Al nostro stand abbiamo avuto anche italiani, inglesi, spagnoli, francesi, tedeschi, belgi, greci, canadesi e chi più ne ha più ne metta. C’è stato anche un interesse crescente da parte dei paesi dell’Europa dell’Est compresi alcuni russi.”

Dopo l’iniziale costernazione di venerdì mattina gli eventi successivi hanno dimostrato subito che sarebbe rimasto ‘tutto come prima’. Tradizionalmente la maggior parte del pubblico del venerdì è costituita dagli addetti ai lavori perciò per i 125 standisti (anche questo un nuovo record) questo giorno è importantissimo. E’ il primo giorno in cui i loro nuovi prodotti e servizi vengono presentati al mondo. Inoltre, la fiera è un’eccellente opportunità per crearsi nuovi contatti e incontrare vecchi amici. Jan della Ons Stekje, il gigante di Rotterdam cresciuto rapidamente e principale sponsor della manifestazione, ha osservato che “Una fiera commerciale consiste essenzialmente nel creare nuovi contatti e incontrare clienti. Proprio per questo, prima della fiera, abbiamo fatto circolare dei volantini speciali con informazioni specifiche sugli imprenditori che si sono mostrati interessati a un’associazione con i nostri prodotti, dopotutto siamo sempre dei grossisti. Abbiamo speso moltissime energie nell’organizzazione del nostro stand essendo il nostro biglietto da visita per l’intera fiera.”

Anche Rense, della Atami, si è dichiarato soddisfatto della Fiera. “Dal punto di vista degli affari, la fiera è andata bene,” ha dichiarato. Abbiamo creato molti nuovi contatti, anche dall’estero e per quanto riguarda quelli già esistenti, la Fiera è una buona opportunità per mantenere e stabilire dei rapporti.” Per tutta la durata della Fiera, lo stand della Atami ha attirato continuamente l’attenzione del pubblico. Indubbiamente la presenza di esotiche ballerine di lap dance ha contribuito a questa popolarità.

Miglior stand: Ons Stekje

La popolarità dei fertilizzanti organici

Quando, in seguito, lo stand della Ons Stekje è stato scelto come il più bello

Canna è tradizionalmente un protagonista della Highlife Fair. Quest’anno,

Molti contatti nuovi

l’immenso stand dell’azienda era visibile anche dagli angoli più remoti dell’esposizione ma, accanto allo stand centrale, era presente anche uno stand extra creato appositamente per i prodotti della linea bio. Appena hanno messo piede alla Fiera, la prima cosa che migliaia di visitatori hanno notato è stato il fantastico design dello stand Bio-Canna. Questa particolare attenzione verso i fertilizzanti organici è il riflesso della crescente popolarità del sistema di coltivazione organico, ha affermato Joep della Canna: “E’ evidente come molti coltivatori stiano diventando sempre più consapevoli delle proprie sostanze nutritive. Il sistema di coltivazione organico sta diventando sempre più importante perciò noi della Bio-Canna stiamo migliorando il nostro profilo per adattarci a questa tendenza.” Un’interessante quesito è se la cannabis coltivata organicamente abbia un sapore diverso da quella coltivata secondo il metodo classico, ha dichiarato Joep. “Potrebbe essere che la cannabis organica abbia un gusto diverso a causa delle nostre associazioni mentali con la parola ‘organico’?In altre parole è tutta una questione mentale?” Anche Joep ha poi espresso la sua felicità riguardo la Fiera: “Siamo entusiasti, la Fiera è stata come al solito un vero successo.” Inoltre, ha aggiunto, è stato davvero un anno ricco di avvenimenti per il dipartimento di ricerca della Canna. Anche quelli della iGrow/IGS sono stati molto felici. John ha detto: “E’ stato un vero successo! Non solo abbiamo trovato un sacco di clienti nuovi ma abbiamo anche vinto qualche

premio.” Questi maghi provenienti da una città olandese dal nome appropriato, Best, hanno vinto il primo premio per il miglior prodotto con il loro container per la coltivazione Grow & Go.

Un attimo di pausa nel Buddha Lounge E’ chiaro che gli organizzatori della Fiera hanno imparato la lezione dello scorso anno. Nel 2004 avevano allestito una sala extra e separata dal resto della fiera in cui era organizzato tutto il divertimento. Solo che non funzionò nel modo migliore e per tale ragione quest’anno l’area divertimenti è stata integrata più accuratamente e resa più accessibile al resto della Fiera. Questa accortezza non solo ha assicurato una migliore atmosfera ma anche una migliore circolazione del pubblico tra i vari stand. Nonostante il fatto che quest’anno siano accorsi molti più visitatori che negli anni passati, grazie al maggiore spazio dedicato alla Fiera, all’accessibilità allo spazio intorno al palco e al Buddha Lounge posizionato esattamente dietro, ma soprattutto grazie all’esistenza di più “isole di tranquillità” come l’angolo dei giochi o l’internet point sullo stesso livello della Fiera, c’è stato più spazio per muoversi. Tutto ciò ha soddisfatto di gran lunga sia i visitatori che gli standisti. Mentre lo scorso anno gli stand che maggiormente avevano attirato l’attenzione del pubblico avevano creato degli ingorghi nei passaggi laterali, quest’anno nonostante ci fossero sempre degli stand a calamitare il pubblico (come i vincenti container per la coltivazione


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