
1 minute read
Pompe di calore elettriche
Federico Musazzi - Responsabile associativo Anima
La transizione energetica è un tema non più prorogabile, che passa principalmente da una decarbonizzazione degli edifici, responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra e di circa il 40% dei consumi di energia. L’Europa ci chiede di partire dagli edifici nelle classi energetiche più basse per portarli almeno in classe E entro il 2030 e D entro il 2033. Ci potranno essere proroghe ed eccezioni, ma non è pensabile che questi obiettivi vengano completamente disattesi. Non sarebbe corretto ed è comunque una grande opportunità, soprattutto per il settore termotecnico. Per fare i salti di classe necessari è spesso sufficiente riqualificare l’impianto installando una pompa di calore elettrica ad elevate prestazioni, con un conseguente beneficio sia per la collettività sia per la bolletta energetica. Il salto di classe, inoltre, porta con sé la valorizzazione dell’immobile perché la sensibilità degli acquirenti verso l’etichetta energetica nella fase di compravendita diventa sempre più elevata. La direttiva sul rendimento energetico nell’’edilizia (EPBD) rappresenta pertanto l’occasione per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione degli edifici, ricorrendo in numerosi casi a interventi fattibili in tempi brevi e a costi relativamente contenuti, anche a vantaggio (non secondario) di un’industria che sempre più sta investendo nel nostro Paese. La tecnologia delle pompe di calore oggi è matura e si sta evolvendo verso soluzioni smart, equipaggiate con sistemi che consentono il dialogo con l’infrastruttura elettrica per garantire una maggiore flessibilità della rete e una conseguente sicurezza energetica. Assoclima sta lavorando per creare le condizioni utili per non tradire le aspettative, indubbiamente molto alte, nei confronti dell’industria delle pompe di calore. Guardando infatti alla REPowerEU, si stima di raddoppiare il tasso di diffusione delle pompe di calore per ottenere un totale di 10 milioni di unità nei prossimi 5 anni e ciò porterà, se opportunamente gestito, a enormi benefici su tutto l’indotto.
Advertisement
La VMC e l’importanza della ventilazione degli ambienti
Claudio Franceschini - Direttore Commerciale e Marketing Fantini Cosmi Spa
Tutte le tecnologie utili ad efficientare la regolazione della temperatura e l’umidità in ogni ambiente possono aiutare. L’utilizzo di cronotermostati intelligenti e di soluzioni per la termoregolazione multizona consentono di ottimizzare i consumi energetici.
La VMC, e quindi la corretta ventilazione degli ambienti, è anch’essa determinante per il risparmio energetico in quanto l’80% degli sprechi energetici nelle case deriva dall’apertura delle finestre.
Altra importante componente tecnologica riguarda la contabilizzazione (se possibile diretta), poiché per risparmiare occorre misurare. Abbiamo già avuto esperienza di quanto queste tecnologie possano aiutare durante i primi interventi di riqualificazione energetica sorretti dal Superbonus e ora, con il piano casa green, da qui al 2050 si moltiplicheranno gli scenari in cui questo tipo di impianti si renderanno sempre più indispensabili per avere ambienti più salubri e confortevoli.