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Una colonia romana in Mesopotamia: Palmira

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Sicilia

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Una veduta aerea del sito archeologico di Palmira prima delle distruzioni del 2013 .

U N A C O LO N I A R O M A N A I N M E S O P OTA M I A : PA L M I R A

La città di Palmira, che esisteva già da molti secoli, divenne una colonia romana nel I secolo d.C. La città era situata in una grande oasi nel deserto, presso cui sostavano le carovane di mercanti che viaggiavano fra la Mesopotamia, l’India, la Cina. Nel corso dei secoli Palmira si popolò di persone che appartenevano a molti popoli diversi e si arricchì di magnifici edifici pubblici: mercati, templi, teatro. Con la fine dell’Impero romano la città fu abbandonata e cadde in rovina. Nel XIX secolo iniziarono gli scavi archeologici, che riportarono alla luce i suoi resti imponenti. Nel 2015 Palmira ha rischiato un’altra distruzione quando, a causa di una guerra, alcuni monumenti hanno subito danni gravissimi e molti reperti sono stati rubati. Oggi gli archeologi e le archeologhe, provenienti anche dall’Italia, sono al lavoro per restaurare i resti di questa antica città. Il sito archeologico di Palmira si trova nell’attuale Siria, vicino al fiume Eufrate, ed è entrato nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 1980. Il sito comprende le rovine monumentali di quello che fu uno dei più importanti centri culturali e commerciali del mondo antico, sino alla fine dell’Impero romano.

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