Waste 1 novembre 2017

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ACQUE REFLUE

FOCUS ON

Novembre 2017

Una vita di concentrazione...

Signorelli proviene da un’esperienza di oltre trent’anni maturata nel trattamento delle acque reflue derivanti dai più diversi settori produttivi e, dallo scorso anno, ha dato vita a questa nuova realtà in collaborazione con altri specialisti del settore che realizzano questi impianti. L’ambizione che li accumuna è di creare un nuovo modo di intendere e trattare la “risorsa acqua”. L’idea che muove Signorelli ed i suoi collaboratori è da lui espressa con una serie di considerazioni che fanno riflettere.

“La nostra generazione sta affrontando una crisi che l’umanità non ha mai visto prima: al momento ci sono nell’atmosfera oltre 400 parti per milione di particelle di carbonio, le risorse idriche del pianeta sono sempre più contingentate e non disponibili per tutti, mentre gli scienziati dicono che gli esseri umani non possono sopravvivere in queste condizioni. Siamo nel mondo del business per generare profitti, è inutile negarlo, ma un’attività di business dovrebbe avere anche il compito di rendere migliore il mondo in cui opera. Mi piace lavorare, insieme con i miei soci di IWE, operando in modo che dietro la facciata dell’azienda ci sia anche un messaggio di responsabilità sociale.” garantire un’estrema durata degli impianti, IWE effettua la miglior combinazione possibile tra materiali e componenti di alta qualità, forti dell’esperienza di migliaia di applicazioni effettuate dai nostri tecnici specializzati. Lo standard costruttivo di base prevede impianti realizzati con acciaio Inox AISI 316 L per l’utilizzo in applicazioni con minore possibilità corrosiva mentre, negli altri casi si utilizzano materiali speciali quali duplex (SAF 2205), superduplex (SAF 2507),

carburo di silicio, grafite, titanio e rivestimenti anticorrosivi ad alto spessore con speciali resine fluorocarboniche. Qual è la mission della vostra azienda?

ché anche loro possano dare il proprio contributo per risolvere i problemi ambientali che viviamo. Personalmente, non sono interessato semplicemente a creare e vendere prodotti perché voglio che la mia vita, la mia azienda, i miei collaboratori abbiano un senso e fare soldi non ha senso per sé. Aiutare la propria comunità, fare in modo che le giovani generazioni possano avere un futuro, sono queste le cose che hanno senso. Chiunque voglia realizzare un progetto deve trovare la giusta motivazione per farlo. Se l’unica motivazione sono i soldi, le probabilità di un fallimento sono molto alte. Ma se lo si fa per aiutare la comunità in cui viviamo, molto probabilmente ciò che avverrà sarà di coinvolgere altre persone che ci supporteranno e solo per questo si faranno più soldi.

Noi di IWE vogliamo fare prodotti di qualità, realizzati in un ambiente lavorativo piacevole e sinergico per i nostri collaboratori e Siamo nel mondo del business per generare vogliamo sensibilizzare sempre più persone affinprofitti, ma un’attività di business dovrebbe

avere anche il compito di rendere migliore il mondo in cui opera Le sue riflessioni finali? Da molti anni vedo nelle fiere migliaia di stand con prodotti che si somigliano un po’ tutti, con la pretesa di essere unici nel loro genere. Passo davanti allo stand di IWE e lo vedo diverso dagli altri: in un mare di prodotti tutti uguali tra loro c’è qualcuno che ha finalmente una storia che non parla solo del proprio glorioso passato, ma di un futuro pieno di speranza.


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