leStrade 8-9 settembre 2018

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anni

N. 1540/ 8-9 SETTEMBRE 2018

LS

leStrade Aeroporti Autostrade Ferrovie

LE STRADE

Casa Editrice la fiaccola srl

La Smart Road dell’Anas dal progetto al contratto

GALLERIE

291602 770373

ISSN 0373-2916

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>

Viaggio nei cantieri di Grand Paris Express

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(n. 1540) - Anno CXX - N° 8-9 Settembre 2018

INNOVAZIONE

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INSERTO Ecco la Guida Stradale in edizione rinnovata

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Sommario

2

casa editrice la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484

TECHNICAL COMMUNITY 5

Gli Specialisti del numero di Settembre

L’OPINIONE Mensile - LO/CONV/059/2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N. 01740  / Vol.18 foglio 313 del 21/11/1985 ROC 6274 Ufficio Traffico e Pubblicità Laura Croci marketing @ fiaccola.it Marketing e pubblicità Responsabile estero  Sabrina Levada slevada @ fiaccola.it Agenti Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 Fax 0425/418955 - info@ ottoadv .it Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige Veneto - Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Amministrazione Federica Santonocito amministrazione @ fiaccola.it Ufficio Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti @ fiaccola.it Abbonamento annuo Italia E 100,00 Estero E 200,00 una copia E 10,00 una copia estero E 20,00 Impaginazione Studio Grafico Page - Novate Milanese (Mi)

7

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it Questo periodico è associato all’Unio­ne stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 14744

Sommario 02_03_SOMMARIO.indd 2

di Fabrizio Apostolo

38

Gli effetti positivi della regolazione

a cura della redazione

L’approccio europeo alla protezione delle infrastrutture critiche

L’OPINIONE LEGALE Il decreto sul dibattito pubblico per le grandi infrastrutture di Claudio Guccione

12

Mobilità&Trasporti

INNOVAZIONE&FUTURO

RUBRICHE

OSSERVATORIO ANAS Cortina 2021, segnaletica potenziata per informare gli utenti sui cantieri

Innovazione&Futuro

44

La Smart Road si è fatta strada

di Fabrizio Apostolo

con

50

Tutte le strade (smart) portano a Torino

di Emilia Longoni

52

Dall’ideazione alla costruzione From Conception through Construction

a cura della redazione

di Mario Avagliano

NEWS a cura della redazione

56

14 Attualità 16 Cronache Romane in collaborazione con Informazioni Parlamentari 18 Prodotti 22 Convegni 24 Agenda 2018-2019. Convegni, Corsi, Eventi

Le radici italiane di Hyperloop Hyperloop’s Italian Roots Intervista a Bibop G. Gresta, cofondatore di Hyperloop TT di Elena Cazzato

INFRASTRUTTURE&MOBILITÀ 26

Infrastrutture Il territorio siamo noi (Prima Parte) di Federico Cempella

32

Autostrade Le conseguenze del crollo genovese di Fabrizio Apostolo

Stampa Tep Srl Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, etc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori.

Le difese immunitarie delle travi prefabbricate

di Fabio Borghetti

8

Porti

34

Redazione

Consulenti tecnici e legali

Direttore editoriale Fabrizio Apostolo fapostolo@fiaccola.it

Normativa Biagio Cartillone

Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni

Redazione Mauro Armelloni Stefano Chiara Emilia Longoni Segreteria di redazione Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it

Terotecnologia Gabriele Camomilla

Gallerie Alessandro Focaracci Infrastrutture e Cantieri Federico Gervaso Appalti Pubblici Claudio Guccione Ponti e Viadotti Enzo Siviero

In Copertina

TMB in fase di avvio nel cantiere del manufatto Ronchetto, a Milano. Le due “talpe”, partite rispettivamente il 5 luglio e il 31 agosto, stanno scavando e rivestendo la tratta Ovest della nuova Metro 4 ambrosiana. © Comune di Milano

Comitato di redazione

Leonardo Annese - ANAS/CNI AIPCR Roberto Arditi - Gruppo SINA Mario Avagliano - ANAS Fabio Borghetti - Politecnico di Milano Michele Culatti - Gruppo Siviero Paola Di Mascio - AIPSS Concetta Durso - ERF Laura Franchi - TTS Italia Giancarlo Guado - SIGEA Salvatore Leonardi - DISS Pietro Marturano - MIT Andrea Mascolini - OICE Francesco Morabito - FINCO Michela Pola - FEDERBETON Maurizio Roscigno - ANAS Emanuela Stocchi - AISCAT Monica Tessi - ANIE/ASSIFER Susanna Zammataro - IRF

Hanno collaborato

Leonardo Annese (AIPCR), Mario Avagliano (ANAS), Fabio Borghetti (Politecnico di Milano), Elena Cazzato, Federico Cempella (AGC, già Ministero LLPP), Matthieu Colombo, Giovanni Di Michele, Alessandro Focaracci (Prometeoengineering.it), Laura Franchi (TTS Italia), Riccardo Guberti (CIR Ambiente), Claudio Guccione (P&I Studio Legale Guccione & Associati), Informazioni Parlamentari, Emilia Longoni, Giorgio Mannelli (CIR Ambiente), Emilia Rita Monaco (AIIT), Eros Pessina (AISES), Michela Pola (Federbeton), Carlo Polidori (AIPSS), Andrea Mascolini (OICE), Cristina Tozzo (SIIV), Susanna Zammataro (IRF).

lestrade @ fiaccola.it

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anni

&

ISSN: 0373-2916

N. 1540

GALLERIE

Settembre 2018

anno CXX

62 News 64

OPERE IN SOTTERRANEO

a cura della redazione

Tunnel 4.0

di Alessandro Focaracci

Viaggio nei cantieri di Grand Paris Express

70

di Matthieu Colombo

76

Milano, avviati gli scavi ad Ovest

di Mauro Armelloni

in collaborazione con Anas SpA Ente nazionale per le strade Associazione Italiana Società Concessione Autostrade e Trafori Associazione del Genio Civile

Associazione Italiana per l’Ingegneria Traffico e dei Trasporti Associazione Mondiale della Strada

Associazione Italiana dei Professionisti per la Sicurezza Stradale Associazione Italiana Segnaletica e Sicurezza

MATERIALI&TECNOLOGIE 80

Materiali Circular Technology Anteprima Ecomondo 2018 di Giovanni Di Michele

82

Tecnologie&Sistemi Circolo virtuoso silenzio-energia di Riccardo Guberti, Giorgio Mannelli

MACCHINE&ATTREZZATURE 88 92

98 AIPSS

Tunnel safety, il traguardo mancato del 2019

99 AISES 100 FEDERBETON 101 IRF 102 OICE 103 SIIV 104 TTS ITALIA

di Carlo Polidori

Macchine di Stefano Chiara

105

Sulla cima della M4 a cura della redazione

La pianificazione delle città sostenibili

di Susanna Zammataro

Il BIM dal progetto alla gestione di Andrea Mascolini

La stagione dell’ingegneria di Cristina Tozzo

Nasce a Firenze il tavolo delle Città Smart di Laura Franchi

MEMBRI GIANNI VITTORIO ARMANI

Presidente e Amministratore delegato ANAS

ELEONORA CESOLINI

Direttore Centro Sperimentale Stradale ANAS Già Direttore Generale per la Vigilanza e la Sicurezza delle Infrastrutture MIT

Macchine Attrezzature Prodotti Stradali

ORNELLA SEGNALINI

Dirigente MIT, Direttore Generale Strade e Autostrade, Vigilanza e Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali

LUCIANA IORIO

MARIO VIRANO

MIT, Presidente WP1 UNECE

Direttore Generale TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin)

AMEDEO FUMERO

Dirigente MIT, Capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi informativi e statistici

LUCIANO MARASCO

RAFFAELE ZURLO

Amministratore BBT SE (Galleria di Base del Brennero - Brenner Basistunnel)

OLGA LANDOLFI

Segretario Generale TTS Italia

GIOVANNI MANTOVANI Già Presidente AIIT

MARCO PERAZZI

Relazioni Istituzionali UNICMI

DONATELLA PINGITORE Presidente ALIG

Società Italiana Geologia Ambientale

ANIE/ASSIFER

FRANCESCO MAZZIOTTA

Direttore Generale FINCO

Vice Presidente IRF

FEDERICO CEMPELLA Associazione del Genio Civile

MARIA PIA CERCIELLO

ADNAM RAHMAN STEFANO RAVAIOLI Direttore SITEB

GIUSEPPE SCHLITZER Direttore Generale Federbeton

CNI AIPCR

GABRIELE SCICOLONE

GABRIELLA GHERARDI

SERGIO STORONI RIDOLFI

Presidente AISES

Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei Serramenti

DANIELA PRADELLA

ANGELO ARTALE

Già Dirigente MIT, Responsabile II Divisione DG Sicurezza Stradale

Associazione Italiana della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza

Presidente AIPSS

Presidente OICE SIGEA

www.fiaccola.com www.lestradeweb.com

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Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico‑economica

CARLO POLIDORI

IN RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI

Direttore Generale AISCAT

Federazione delle Associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo e dei materiali di base per le costruzioni nonché delle applicazioni e delle tecnologie ad esse connesse

International Road Federation

Dirigente MIT, Responsabile IV Divisione DG Sicurezza Stradale

MASSIMO SCHINTU

Formazione Addestramento Scienza Tecnologia Ingegneria Gallerie e Infrastrutture

SITEB Strade Italiane e Bitumi

Università La Sapienza di Roma, Presidente onorario SITEB

Già Presidente CAL

European Union Road Federation

Società Italiana Infrastrutture Viarie

CARLO GIAVARINI

VINCENZO POZZI

Associazione Italiana Segnaletica Stradale

Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni

di Leonardo Annese

Professore Ordinario di Economia Regionale Responsabile Scientifico CERTeT, Centro di Economia Regionale, Trasporti e Turismo dell’Università Bocconi di Milano

Dirigente ANAS, Segretario Generale CNI AIPCR

Rendere sicure le strade urbane

I bambini dimenticati

PRESIDENTE LANFRANCO SENN

Associazione Industrie Ferroviarie

di Michela Pola

di Emilia Rita Monaco

Comitato Tecnico-Editoriale

DOMENICO CROCCO

Piena collaborazione con il SAIE 2018

La mappa realizzata per guidare gli operatori alla scelta degli strumenti più adatti alla loro attività

PAGINE ASSOCIATIVE

PASQUALE CIALDINI

di Eros Pessina

GUIDA

Salva-cantieri senza pilota

96 AIIT 97 AIPCR

Milano capitale delle norme tecniche

Associazione Laboratori di Ingegneria e Geotecnica

On line nella sezione Archivio, tutti i numeri sfogliabili

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4

Inserzionisti Ammann Italy Srl

ammann-group.com 85

Obex Systems Ltd

obexsystems.it 116

Cracco Srl

Paver SpA

Off. Mecc. Elia Peroni Eredi di F. Peroni Sdf

Prometeoengineering.it Srl

Future Mobility Week 2018 fmweek.it 59

Sibestar Srl

GIC 2018

SINA SpA

cortensafe.it 23

paver.it

II Cop.

ROMA

Asphaltica World 2018 - Siteb siteb.it

Bentley Systems International Ltd bentley.com

SK Srl con unico socio blastrac.it

127

IV Cop.

107

Bomag Italia Srl

eliaperoni.it 107

gic-expo.it

I.ME.VA SpA

bomag.com 111

imeva.it

Car Segnaletica Stradale Srl

Iterchimica Srl

Codevintec Italiana Srl

Massenza Srl

carsrl.com 1

codevintec.it 17

iterchimica.it

massenza.it

86

III Cop.

6

78, 106

prometeoengineering.it 60

sibestar.it 106

sinaing.it 69

Industry AMS Srl

smaroadsafety.com 115

Snoline SpA

snoline.com 21

Colorificio Zetagì Srl zetagi.it

11, 115

Aziende citate Al Laito

18

Haulotte

92

Nge

73

Ansaldo Sts

77

Hessen Mobil

89

Pac

34

Astaldi

77

Hitachi Rail Italy

77

Pichon Industries

18

Bast

89

Hyperloop Transportation

Pizzarotti

73

Bentley

53

Technologies

56

Prometeoengineering.it

64

Bobcat

20

Icmq

19

Sacbo

20

Boels

20

Implenia

73

Salini Impregilo

77

Bosch

89

Impresa Sertori

19

Sirti

Cir Ambiente

82

Jcb

20

Société du Grand Paris

73

Cmc di Ravenna

21

Jlg

18

Stantec

19

Demathieu Bard

73

Leca

19

Str

19

Eaton

63

Man

88

Wabco

89

Franki Foundations

73

Mecalac

18

ZF

89

63, 77

In questo numero 8-9/2018 leStrade

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5

Technical Community Gli Specialisti del numero di Settembre

Chiara Appendino, Sindaco di Torino pag. 50 zi, Andrea Caman T R Presidente A

pag. 38

à o dell’Autorit Il numero un asporti, Tr i de e on di Regolazi ita ni dalla nasc a cinque an acciato tr ha , ity or dell’auth ità 17 delle attiv il bilancio 20 dello he ric ca te più al davanti alle lla de te en i il Presid Stato, tra cu rella ta at M io rg Se Repubblica

Dallo Smart Mobility World alla Future Mobility Week: aumentano le occasioni di visibilità e dibattito per il settore dell’innovazione tecnologia applicata alla mobilità. Il “teatro” d’eccezione: il capoluogo piemontese, città sempre più punto d’incontro tra nuove soluzioni veicolari e infrastrutturali.

Bibop G. Gresta, cofondatore di Hyperloop TT pag. 56 Abbiamo intervistato il manager italiano che sta contribuendo allo sviluppo di una tecnologia da fantascienza: il treno che, attraverso speciali tubi antisismici, viaggerà alla velocità del suono. Sono in corso le prime sperimentazioni della super-navicella

Fabio Borghetti, Politecnico di Milano

pag. 7

Da dove ripartire dopo la tragedia del Morandi? Per esempio da una direttiva europea del 2008, quella sulle infrastrutture critiche recepita dal D.lgs 61/2011, che colloca l’opera da proteggere nel suo contesto trasportisticoterritoriale. Ce ne parla uno specialista dei trasporti del Polimi.

Gli operatori impe

gnati a Genova pag. 32

Sono state 388 le unità dei Vig ili del Fuoco op immediatamen erative nelle gio te successive al rnate crollo del Viado Con loro il 118, tto Polcevera. la Protezione Civ ile, la Polizia, i la Guardia di Fin Carabinieri, anza, i Vigili Ur bani, i tecnici di Liguria, Comune Aspi, Regione di Genova e se nz ’al tro ci stiamo dim qualcuno. Non enticando va dimenticata , invece, la loro l’unico lato buon abnegazione, for o di una tragedia se sconfinata anco ra senza un pe rché.

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on c’è dubbio che il nostro Paese abbia bisogno di nuove infrastrutture. E nemmeno si dubita sul fatto che parte di quelle esistenti, progettate e realizzate alcuni decenni fa, debbano essere “ammodernate”. Proprio quest’ultimo è un aspetto importate, che merita attenzione: ammodernare un’infrastruttura in esercizio, ovvero aperta al traffico, non è cosa di poco conto rispetto alla costruzione di una nuova realizzazione. Un fatto è ripristinare la pavimentazione, attività tutto sommato gestibile con impatti sul traffico limitati, altro è rifare da cima a fondo un ponte, un viadotto o una galleria. Un’attività di questo genere richiede, evidentemente, una pianificazione più attenta in cui è necessario valutare come gestire (deviare) il traffico leggero e pesante durante l’intero periodo dei lavori. Chiudere per qualche mese o anno una tratta autostradale (o statale) più o meno lunga comporta l’individuazione e la definizione di itinerari alternativi che siano praticabili anche dai veicoli pesanti caratterizzati da masse e sagome spesso soggette a diverse limitazioni al transito. Basti pensare anche alla pendenza: un tracciato alternativo con pendenze elevate potrebbe comportare alcuni problemi tra cui surriscaldamento dei motori e dell’impianto frenante, velocità ridotte con possibilità di code e rallentamenti, ecc. A questo poi vanno aggiunti aspetti non legati alla sicurezza, ma all’ambiente: maggiori consumi di carburante, tempi di percorrenza aumentati, inquinamento ambientale, acustico, ecc. Ne consegue che un piano di ammodernamento delle infrastrutture di trasporto non può riguardare solo una valutazione di tipo strutturale sull’affidabilità di pile, tiranti, solette (seppur essenziale); occorre adottare un “approccio sistemico” ad ampio spettro in cui si analizza l’infrastruttura in un contesto territoriale ben più ampio caratterizzato anche dal sistema socioeconomico in cui è inserita. Il ponte Morandi, per esempio, risentiva dell’impatto non trascurabile del porto di Genova.

L’Opinione

7

L’approccio europeo alla protezione delle infrastrutture critiche Ritrovare, dopo il Morandi, una visione di sistema Già nel 2008, del resto, l’Unione Europea ha emanato una direttiva relativa all’individuazione e alla designazione delle infrastrutture critiche europee e alla valutazione della necessità di migliorarne la protezione. Tale direttiva è stata recepita in Italia dal D.lgs. 61/2011. Tra le diverse definizioni se ne riportano due ritenute rappresentative. La prima: per infrastruttura critica si intende, secondo la definizione della direttiva, un’infrastruttura, ubicata in uno Stato membro, che è essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione e il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo in quello Stato, a causa dell’impossibilità di mantenere tali funzioni. La seconda: un’infrastruttura critica europea è un’infrastruttura critica ubicata negli Stati membri il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un significativo impatto su almeno due Stati membri. All’interno della Direttiva e del Decreto si parla di “protezione” delle infrastrutture critiche come insieme delle attività volte ad assicurare funzionalità, continuità e integrità delle infrastrutture critiche per evitare, mitigare e neutralizzare una minaccia, un rischio o una vulnerabilità. Senza entrare nel merito della procedura con cui gli Stati membri devono identificare le infrastrutture critiche, si citano a titolo di esempio i criteri intersettoriali: a) il criterio del numero di vittime (valutato in termini di numero potenziale di morti e feriti); b) il criterio delle conseguenze economiche (valutate in termini di entità delle perdite economiche e/o del deterioramento di prodotti o servizi, comprese le potenziali conseguenze ambientali); c) il criterio delle conseguenze per i cittadini (valutate in termini di impatto sulla fiducia dei cittadini, sofferenze fisiche e perturbazione della vita quotidiana, compresa la perdita di servizi essenziali). Queste informazioni possono certamente essere un utile strumento di supporto per definire le priorità di intervento. Il sistema autostradale nazionale può, in linea generale, essere considerato “viabilità principale” che consente di spostarsi all’interno del Paese (non in modo capillare) e di trasferire beni e mezzi anche in condizioni di emergenza. Ponti, viadotti e gallerie autostradali meritano, quindi, un’analisi non solo di tipo strutturale, ma anche trasportistica in cui si valuta in primo luogo il traffico in termini di volumi e tipologia (pesante e leggero). Se ne studia l’andamento su base giornaliera, mensile o annuale al fine di capire quali possano essere (se esistono) i periodi con i picchi più alti. Infine, in base al tipo di intervento da attuare (ammodernamento con chiusura parziale o ricostruzione) si esegue un’analisi di sistema in cui si simulano uno o più scenari ipotizzando la chiusura parziale o totale di alcune infrastrutture e si valutano gli effetti in termini di impatto sulla mobilità.

Fabio Borghetti

Politecnico di Milano

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8 L’Opinione Legale

Il decreto sul dibattito pubblico per le grandi infrastrutture Finalità e contenuti del DPCM n. 76/2018, entrato in vigore il 24 agosto scorso Claudio Guccione

Avvocato Fondatore di P&I - Studio Legale Guccione & Associati

N

ella Gazzetta Ufficiale 25 giugno 2018 n. 145 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, n. 76 recante “Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”, entrato in vigore il 24 agosto. Il DPCM è stato adottato ai sensi dell’art. 22, comma 2, D.Lgs. 50/2016 che introduce il novello istituto del dibattito pubblico per le grandi opere impattanti su molteplici fronti, per effetto dell’espressa previsione contenuta nell’art. 1, lett. qqq) della legge delega al Codice Appalti. Il dibattito pubblico mira a coinvolgere una pluralità di soggetti che a vario titolo risultano interessati alla realizzazione di opere infrastrutturali o di architettura, così da convogliare le esigenze che sorgono in merito e ottimizzare la loro realizzazione. Il decreto in parola individua tra le opere soggette a dibattito pubblico anche le autostrade e le principali strade extraurbane il cui tracciato supera i 15 km di lunghezza e il valore d’investimento ammonti almeno a 500 milioni di euro al netto di IVA del complesso dei contratti previsti.

Il quadro normativo di riferimento

L’avvocato Claudio Guccione è referente scientifico dell’Executive Master in Management delle Imprese di Costruzione della LUISS Business ­School (claudio.guccione@peilex.com)

Il D.Lgs. 50/2016 prevede, all’art. 22, il ricorso alla procedura di dibattito pubblico in merito ai progetti di fattibilità delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio. In particolare, il comma secondo del citato articolo prescrive che entro un anno dalla data di entrata in vigore del nuovo Codice Appalti debba essere adottato un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri -su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell’ambiente e della tutela e del mare e il ministro per i beni e le attività culturali, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti- che: (i) fissi i criteri per le grandi opere aventi molteplici impatti, distinte per tipologia e soglie dimensionali, nonché definisca le modalità di svolgimento e il termine di conclusione della procedura di dibattito pubblico; (ii) stabilisca le modalità di monitoraggio sull’applicazione dell’istituto del dibattito pubblico, istituendo, a tal fine, una Commissione

presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (di seguito, per brevità “MIT”). L’istituto del dibattito pubblico di cui all’art. 22, D.Lgs. 50/2016, non trova un suo rispondente nelle Direttive Europee del 2014, che l’Italia è stata chiamata a recepire, e nemmeno nelle previgenti previsioni normative. Infatti, tale istituto è stato coniato in Francia (cd. débat public) ed è stato ripreso dal Legislatore italiano che l’ha così introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento con la legge delega al Codice appalti 28 gennaio 2016, n. 11, la quale all’art. 1, lett. qqq) dispone l’“introduzione di forme di dibattito pubblico delle comunità locali dei territori interessati dalla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale aventi impatto sull’ambiente, la città o sull’assetto del territorio, prevedendo la pubblicazione on line dei progetti e degli esiti della consultazione pubblica; le osservazioni elaborate in sede di consultazione pubblica entrano nella valutazione in sede di predisposizione del progetto definitivo”. Il decreto in esame è stato dapprima preceduto da uno schema di decreto che è stato adottato una volta acquisiti i pareri richiesti dall’art. 22, comma 2, D.Lgs. 50/2016 e sul quale si è espresso positivamente anche il Consiglio di Stato in sede consultiva.

L’Opinione legale 8-9/2018 12/2015 leStrade

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LS

DPCM 10 maggio 2018, n. 76

Il DPCM n. 76/2018 è entrato in vigore decorsi 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e, dunque, il 24 agosto 2018. Il DPCM troverà applicazione in riferimento alle opere il cui provvedimento o determina a contrarre dell’affidamento dell’incarico di redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica venga adottato successivamente alla sua entrata in vigore. Il decreto in esame si compone di 10 articoli e di un allegato (cd. Allegato 1) così articolati: l’art. 1 individua l’oggetto del dibattito pubblico; l’art. 2 reca le definizioni di dibattito pubblico e di codice; l’art. 3 individua l’ambito di applicazione del decreto; l’art. 4 disciplina il ruolo, la composizione e le funzioni della Commissione nazionale per il dibattito pubblico; gli artt. 5,6,7,8,9, disciplinano le modalità di indizione, svolgimento e conclusione del dibattito pubblico; l’art. 10 prescrive le disposizioni transitorie e finali; l’allegato 1, individua le tipologie di opere e le soglie dimensionali al ricorrere delle quali è obbligatorio indire la procedura di dibattito pubblico. Innanzitutto, il decreto specifica (art. 2) che per “dibattito pubblico” s’intende il processo di informazione, partecipazione e confronto pubblico sull’opportunità, sulle soluzioni progettuali di opere, su progetti o interventi di cui all’allegato 1. In particolare l’ambito oggettivo del decreto in esame è rappresentato dai progetti di fattibilità, ovvero i documenti di fattibilità progettuali delle opere

indicate nell’allegato 1 che sono sottoposte a dibattito pubblico nelle ipotesi contemplate dal decreto. Orbene, è il caso di specificare che l’allegato al decreto individua come opere soggette a dibattito pubblico, aventi determinate soglie dimensionali ivi specificate: (i) le autostrade e strade extraurbane principali. Strade extraurbane a quattro o più corsie o adeguamento di strade extraurbane esistenti a due corsie per renderle a quattro o più corsie; (ii) tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza; (iii) aeroporti; (iv) porti marittimi commerciali, nonché vie navigabili e porti per la navigazione interna accessibili a navi di stazza superiore a 1.350 tonnellate. Terminali marittimi da intendersi quali moli, pontili, boe galleggianti, isole a mare per il carico e lo scarico dei prodotti collegati con la terraferma e l’esterno dei porti, che possono accogliere navi di stazza superiore a 1.350 tonnellate, comprese le attrezzature e le opere funzionalmente connesse; (v) interventi per la difesa del mare e delle coste; (vi) piattaforme di lavaggio delle acque di zavorra delle navi; (vii) interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell’intermodalità; (viii) elettrodotti aerei; (ix) impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole; (x) opere che prevedano o possano prevedere trasferimenti d’acqua tra regioni diverse; (xi) infrastrutture ad uso sociale, culturale, sportivo, scientifico o turistico; (xii) impianti insediamenti industriali e infrastrutture energetiche.

L’Opinione legale

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Le soglie dimensionali delle menzionate opere indicate nell’allegato 1 sono ridotte (art. 3, co. 2), per particolari esigenze di salvaguardia, del 50% qualora gli interventi ricadano su beni del patrimonio culturale protetti dall’UNESCO ovvero nella zona tampone individuata nelle Linee Guida Operative dell’UNESCO o ancora nei parchi nazionali e regionali e nelle aree marine protette. Invece, se l’importo delle opere rientra tra la soglia indicata nell’allegato 1 e due terzi della medesima, la presidenza del Consiglio, i Ministeri, il Consiglio regionale o di una Provincia o di una Città metropolitana, consigli comunali o di unioni di comuni, 50.000 cittadini elettori nei territori ove è previsto l’intervento o un terzo dei cittadini elettori per gli interventi che interessano le isole, possono chiedere all’amministrazione aggiudicatrice o all’ente aggiudicatore di indire il dibattito pubblico. Quest’ultimo, può essere indetto (art. 3, co. 4) su iniziativa dell’amministrazione aggiudicatrice o dell’ente aggiudicatore qualora ne ravvisino l’opportunità. Tuttavia, il dibattito pubblico non si effettua (art. 3, co. 5) in tre ipotesi tassative: (i) per le opere realizzate ex artt. 159 e 163, D.Lgs. 50/2016, rubricati rispettivamente “Difesa e sicurezza” e “Procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile” e per quelle di difesa nazionale ex art. 233, D.Lgs. 66/2010; (ii) per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauri, adeguamenti tecnologici e completamenti; (iii) per le opere già sottoposte

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10 interamente regolata dal D.Lgs. 50/2016, configurandosi come appalto di servizi. Una volta spirati i quattro mesi, eventualmente prorogabili di ulteriori due mesi, decorrono trenta giorni entro i quali il coordinatore del dibattito pubblico deve presentare (art. 9) una relazione conclusiva della procedura condotta che deve contenere: a) la descrizione delle attività espletate durante il dibattito, il numero degli incontri, le modalità di gestione e degli strumenti utilizzati; b) esposizione sintetica, trasparente e imparziale dei temi emersi nel corso del dibattito; c) la descrizione delle problematiche sussistenti sulle quali l’amministrazione aggiudicatrice e l’ente aggiudicatore dovranno prendere posizione nel dossier conclusivo. L’iter procedimentale si conclude con la presentazione da parte dell’amministrazione aggiudicatrice e dell’ente aggiudicatore del dossier conclusivo a cui deve essere allegata la relazione conclusiva del coordinatore del dibattito pubblico. Ultimo adempimento prescritto dal DPCM consiste nella pubblicazione dei risultati delle consultazioni svolte in occasione del dibattito pubblico sul sito dell’amministrazione aggiudicatrice o dell’ente aggiudicatore, sul sito della Commissione e su quelli delle amministrazioni locali coinvolte nell’intervento.

Il parere del Consiglio di Stato sullo schema di decreto

a procedure preliminari di consultazione pubblica ex Regolamento Ue 2013/347. Il Decreto, inoltre, istituisce (art. 5) - senza oneri di spesa per le finanze pubbliche - la Commissione nazionale per il dibattito pubblico (di seguito, per brevità, “Commissione”) presso il MIT, dettagliandone la composizione e specificando che l’incarico dei suoi componenti ha durata quinquennale, rinnovabile una sola volta, e lo stesso si considera concluso decorso il quinto anno dall’insediamento. La Commissione svolge un importante ruolo dal momento che la medesima è chiamata a: a) monitorare il corretto svolgimento della procedura e partecipazione del dibattito pubblico; b) proporre raccomandazioni generali e metodologiche per l’esatto svolgimento del dibattito pubblico; c) garantire la tempestiva pubblicità ed informazione sul sito internet del MIT concernenti il dibattito pubblico; d) organizzare le attività in modo da coinvolgere gli enti territoriali interessati alla realizzazione dell’opera che possono così segnalare criticità operative tecniche dello svolgimento del dibattito; e) presentare al Governo e alle Camere a cadenza biennale ed entro il 30 giugno, una relazione che riporti le risultanze dell’attività di monitoraggio e le criticità eventualmente emerse. Il dibattito pubblico viene indetto dal soggetto titolare del potere di indirlo, che viene individuato (art. 5) dall’amministrazione aggiudicatrice o dall’ente aggiudicatore, e nelle fasi iniziali consiste nell’elaborazione

di un progetto di un’opera o intervento, in relazione al progetto di fattibilità ovvero al documento di fattibilità delle alternative progettuali. La durata massima del dibattito pubblico è di quattro mesi, i quali iniziano a decorrere dalla pubblicazione del dossier di progetto sul sito dell’amministrazione aggiudicatrice o dell’ente aggiudicatore. Tuttavia, il titolare del potere di indire il dibattito ha la possibilità di prorogarne la durata di ulteriori due mesi qualora vi sia una comprovata necessità. L’amministrazione aggiudicatrice e l’ente aggiudicatore hanno l’onere di trasmettere alla Commissione una comunicazione con allegato il progetto di fattibilità ovvero il documento di fattibilità delle alternative progettuali nonché devono comunicare l’indizione del dibattito anche alle amministrazioni territoriali interessate in modo da poter adempiere alla tempestiva pubblicazione entro sette giorni dalla richiesta sul sito internet della Commissione e sui siti delle amministrazioni locali. La progettazione e la gestione del dibattito pubblico è affidata (art. 6) ad un coordinatore, che deve espletare le attività di sua competenza con responsabilità e autonomia professionale. Lo stesso è individuato tra la classe dirigente dell’amministrazione aggiudicatrice o dell’ente aggiudicatore, anche nel caso che quest’ultimi siano Ministeri. Nel caso in cui non vi siano dirigenti da nominare, il coordinatore è individuato mediante una procedura

Il Consiglio di Stato, Adunanza della Commissione speciale, con parere del 12 febbraio 2018, n. 359, -su richiesta della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi- si è espresso in merito allo schema del decreto in analisi. La Commissione del Consiglio di Stato si è espressa dando un giudizio di massima favorevole, ritenendo che il decreto abbia “raggiunto un contemperamento tra l’esigenza di non allungare troppo i tempi di realizzazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale e quella di dare effettività al coinvolgimento dei cittadini, dei portatori di interessi e delle amministrazioni interessate dalla realizzazione dell’opera”. Infatti, il contemperamento tra le suesposte esigenze è stato raggiunto mediante la previsione della partecipazione dei soggetti interessati nella fase iniziale della progettazione, per quanto riguarda i contenuti del progetto di fattibilità ovvero del documento di fattibilità delle alternative progettuali. Ciò, come ha evidenziato il Consiglio di Stato, consente al proponente di poter valutare se realizzare l’opera e quali modifiche apportare al progetto originario, con conseguenti risultati positivi, non solo consistenti nell’ottimizzazione del progetto, ma anche deflattivi del possibile contenzioso. Il Supremo Consesso amministrativo ha, tuttavia, rilevato due possibili profili di criticità che potrebbero incidere sull’effettiva operatività del novello istituto. Il primo rilievo è legato alle soglie economiche fissate dal DPCM in quanto talmente elevate da comportare una drastica riduzione del ricorso all’istituto del dibattito pubblico. Il secondo rilievo, invece, riguarda l’importante ruolo che è demandato alla Commissione a favore della quale dovrebbe essere potenziata l’attività di monitoraggio successiva, ritenuta poco incisiva. nn

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Cortina 2021, segnaletica potenziata per informare gli utenti sui cantieri Già in corso sette interventi del Piano di modernizzazione della Statale 51 Responsabile Relazioni Esterne Anas SpA

L’

nformazione ad alta tecnologia per la gestione della mobilità correlata all’organizzazione di un grande evento, che il nostro Paese si prepara a ospitare: i Mondiali di sci di Cortina d’Ampezzo 2021. Stiamo parlando del programma “info-cantieri”, che, attraverso l’installazione di un’apposita cartellonistica collocata in prossimità dei siti di lavorazione del Piano di potenziamento della viabilità per i Mondiali, illustra sia in maniera iconografica sia testuale la tipologia e la durata degli interventi in corso. Il programma consentirà dunque agli utenti della Strada Statale 51 Alemagna e viabilità limitrofa di essere informati in tempo reale sui cantieri attivi. “Con il programma info-cantieri - spiega il Commissario di Governo e Presidente di Anas, Ennio Cascetta - vogliamo concentrare l’attenzione e l’impegno nei confronti del territorio e degli utenti in viaggio da e per Cortina. Impegno che ci vede in prima fila anche per quanto riguarda la realizzazione delle attività previste nel Piano di gestione della mobilità. I tempi di attuazione del Piano e delle procedure di affidamento lavori sono in linea con le previsioni. Abbiamo già avviato sette cantieri per un investimento totale di oltre 7 milioni di euro. Altri 18 interventi, per un investimento di oltre 15 milioni di euro, sono già stati aggiudicati e saranno avviati al termine della stagione estiva, entro la prima metà di settembre, seguendo le indicazioni del tavolo istituito in Prefettura per la gestione delle criticità legate alla cantierizzazione”. L’attuazione del Piano prevede investimenti per oltre 170 milioni euro interamente finanziati e procede secondo quanto programmato, fatta eccezione per le quattro varianti di Tai, Valle, San Vito e Cortina, i cui tempi di approvazione sono legati all’espletamento del lungo iter di valutazione ambientale. Tutti gli altri

31 interventi andranno in cantiere entro la primavera del 2019 e saranno ultimati entro il 2020. I vantaggi: miglioramento di viabilità, sicurezza e comfort statale. Particolare attenzione, come anticipato, sarà prestata anche alle attività di cantierizzazione del Piano, gestite e organizzate per ridurre al minimo i disagi in stretto coordinamento con la Prefettura, le Forze dell’Ordine e le Amministrazioni comunali. “Proseguono inoltre le attività del team internazionale selezionato da Anas - aggiunge Cascetta - che renderà la SS 51 il primo esempio

italiano (e tra i primi in Europa) di gestione integrata della mobilità. Con il progetto ‘smart mobility Cortina 2021’, Cortina si prepara ad accogliere infatti le auto del futuro: sistemi intelligenti di controllo e gestione del traffico integrati con la tecnologia smart road Anas per il monitoraggio dell’infrastruttura e delle condizioni ambientali, daranno un supporto fondamentale al miglioramento degli spostamenti lungo la Valle. Stiamo avviando un cambiamento importante per la sicurezza e il comfort dell’Alemagna”. www.anaspercortina2021.it nn

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Mario Avagliano

1. Un esempio della nuova cartellonistica

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Avviato il progetto Smart Road sul GRA e sulla A91 Roma-Fiumicino Il progetto Smart Road di Anas prosegue con i lavori sulle autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma e A91 Roma-Aeroporto Fiumicino dopo l’avvio degli interventi, entro la fine di settembre, sull’A2 Autostrada del Mediterraneo. È

stato stipulato il contratto, in accordo quadro, da 30 milioni di euro per la fornitura e installazione di sistemi tecnologici Smart Road sulle autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma e A91 Roma-Aeroporto Fiumicino. Gli interventi sono

© Anas SpA

2. La digitalizzazione stradale arriva nel cuore d’Italia

Il 4 agosto, presso il Cine-Teatro comunale di Mormanno, Anas ha presentato il progetto di completamento dei lavori di ammodernamento dello svincolo di Mormanno lungo l’A2 Autostrada del Mediterraneo nel territorio calabrese del Parco del Pollino. Per Anas è intervenuto Giovanni Magarò, Responsabile Ambiente, Territorio, Architettura e Archeologia della Direzione Progettazione e Realizzazione Lavori. Nel Contratto di Programma 2016-2020 è previsto il finanziamento degli interventi inseriti nel Protocollo d’intesa che Anas ha sottoscritto a Mormanno il 4 novembre 2016 con il MIT, il Presidente della Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra e con i rappresentanti dei comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Morano Calabro. Negli accordi rientrano anche la progettazione e la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali e comunali adiacenti o interconnesse con l’A2 tra lo svincolo di Laino Borgo e lo svincolo di Campotenese, oltre all’esecuzione di alcuni

©Anas SpA

■ A2, verso l’ammodernamento dello svincolo di Mormanno

stati contrattualizzati da Anas con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da Sinelec SpA e composto da Autostrade Tech SpA, Alpitel SpA ed Euroimpianti SpA. La Smart Road Anas, oltre a garantire i servizi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems) individuati dalla Comunità Europea basati sulle comunicazioni V2I (vehicle-to-infrastructure) e V2V (Vehicle-toVehicle), sarà predisposta per integrare la prossima tecnologia 5G. Attraverso l’applicazione dei processi di trasformazione digitale, si otterrà la riduzione dell’incidentalità, il maggior comfort di viaggio, la gestione e il miglioramento delle condizioni di traffico e di eventi straordinari di criticità, la resilienza delle reti di trasporto, l’interazione digitale con i territori attraversati, l’interoperabilità con veicoli connessi e permetteranno la graduale circolazione dei veicoli a guida autonoma. La Smart Road per le autostrade urbane A90 e A91 sarà allestita con tecnologie dedicate e studiate per le particolari condizioni e geometria del tracciato, del flusso veicolare elevato, delle esigenze di monitoraggio e sicurezza. Gli interventi tecnologici saranno avviati entro la fine dell’anno, con il minore impatto possibile sulla viabilità.

Coordinamenti Territoriali

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tecnica da attuarsi per la nuova intersezione, Anas ha affidato alla società aggiudicataria della gara per i servizi di supporto alla progettazione lo sviluppo del progetto stradale completo.

■ Liguria, via alle manutenzioni sulle nuove strade statali

3. Giovanni Malagò (Anas)

lavori finalizzati al rispetto delle prescrizioni impartite dalle Autorità Ambientali competenti (MinAMB e MiBACT). Per il nuovo svincolo di Mormanno in località S. Pietro, dopo aver definito e verificato la soluzione

Sono stati avviati gli interventi di manutenzione sulle strade liguri di interesse nazionale rientrate nel perimetro di gestione di Anas. Il conferimento delle 12 strade ex statali è avvenuto a inizio agosto e ha aggiunto ai 373 km di strade statali già in gestione ad Anas, ulteriori 283 km, costituendosi come il primo passo per la realizzazione del piano di riorganizzazione e ottimizzazione della gestione della rete viaria che prevede il rientro di circa 3.500 km di strade ad Anas nell’intero territorio nazionale. Ammonta a circa 7,5 milioni di euro l’importo per lavori di manutenzione, per un investimento complessivo di 9 milioni di euro che consentirà di programmare cospicui interventi finalizzati a recuperare il deficit manutentivo accumulato negli anni, secondo una strategia focalizzata al potenziamento generale della viabilità.

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14 Notiziario chiuso il 9 Settembre 2018

News

Attualità Audizione sul Morandi

Il 4 settembre scorso, in Aula alla Camera, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli (a destra)ha reso alcune comunicazioni sul crollo del ponte Morandi di Genova del 14 agosto: “Il Governo - ha detto Toninelli - sta predisponendo un provvedimento d’urgenza per Genova e per le infrastrutture, in grado di soddisfare al meglio le esigenze di una comunità duramente colpita. Si tratta di tutelare, in primo luogo, le persone e le imprese danneggiate. Per quanto riguarda Genova, il Governo metterà in campo forme di aiuto in ordine alle rate dei mutui che molte famiglie sono costrette a pagare su immobili che non possono più abitare. Inoltre, aiuterà le imprese ricadenti nell’area del crollo del ponte a riprendere i cicli produttivi, prevedendo forme

di agevolazione fiscale o incentivi alla temporanea delocalizzazione. Attenzione sarà rivolta anche alle imprese dell’indotto, che stanno subendo danni economici. Per quanto riguarda le infrastrutture, già nelle prossime settimane, istituiremo una banca dati a livello centrale che possa acquisire tutte le informazioni riguardanti lo stato e la manutenzione di tutte le nostre infrastrutture. Questo intervento è indispensabile per passare dalla logica dell’emergenza alla logica della prevenzione. Questa banca dati ci consentirà di intervenire ciascuno per la propria competenza per mettere in sicurezza il patrimonio infrastrutturale pubblico. Faremo inoltre in modo che vengano attuate ulteriori e più aggiornate verifiche tecniche sulle infrastrutture che fanno capo ai concessionari. Oltre a questo, il decreto disporrà l’applicazione di tecnologie avanzate (sensori) di monitoraggio costante delle opere. Per quanto concerne i lavori fatti e le attività fatte fin dal primo momento da questo Governo,

subito dopo il crollo del ponte il Ministero ha istituito una commissione ispettiva, che, pur nella distinzione dei ruoli rispetto alla magistratura, in tempi molto rapidi farà luce sulle cause del disastroso evento”.

Intanto il 30 agosto nel corso di una riunione tra il Presidente della Regione Liguria Toti, il Sindaco di Genova Bucci e l’amministratore delegato di ASPI Castellucci, la concessionaria ha presentato una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera. Nel corso della stessa riunione è stato anche fatto il puntosui lavori relativi alla viabilità alternativa per il traffico portuale. In precedenza, l’archistar Renzo Piano aveva presentato proprio a Toti (foto a sinistra) un’idea di nuovo ponte, con 43 vele di luce quante sono state le vittime, da offrire gratuitamente alla città. WWW. AUTOSTRADE.IT

Coinvolgere l’engineering

L’OICE è intervenuta nel dibattito sulla ricostruzione del Ponte di Genova con il presidente Gabriele Scicolone: “Preoccupano e provocano disappunto nel mondo dell’imprenditoria italiana le dichiarazioni di questi ultimi giorni sulle modalità di ricostruzione del Ponte di Genova. Il Governo indica con dichiarazioni pubbliche da chi sarà realizzato il ponte; mi chiedo come si possa, con una sola dichiarazione, da una parte delegittimare tutto il sistema imprenditoriale dei costruttori e delle società di ingegneria private italiane, relegandole a ruolo di spettatori incolpevoli e presunti malfattori e dall’altra dare una lenzulolata al sistema degli appalti in vigore in questo Paese, lasciando tutti gli operatori sgomenti e con una sensazione di incertezza sul futuro prossimo. Mi chiedo, come si chiedono tanti colleghi, se ha senso fare impresa in un Paese che etichetta, ancorché se sull’onda emotiva di fatti terribili, tutto il modo imprenditoriale come truffaldino o incapace. Noi, tra i migliori progettisti del mondo, che viviamo in uno dei Paesi con la più alta densità di ponti e viadotti per km lineare, da noi progettati e costruiti, dobbiamo oggi sottostare a dichiarazioni che, implicitamente ma visibilmente, ci estromettono dal nostro mestiere”. WWW.OICE.IT

News Attualità 8-9/2018 leStrade


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15 L’A35 sperimenta la mobilità elettrica

Un’autostrada sempre più sostenibile e sempre più in sintonia con il tessuto produttivo che la circonda. Stiamo parlando di A35 Brebemi, una delle più moderne arterie autostradali del nostro Paese (è entrata in esercizio nell’estate 2014, dall’autunno scorso è completamente raccordata al sistema autostradale nazionale), che sta per aumentare il suo già elevato tasso di sostenibilità ambientale e contestualmente vocazione industriale grazie a un progetto di innovazione del trasporto che porterà sull'arteria i primi 5 km di “eHighway”, ovvero un percorso elettrificato che consentirà il transito di truck. La materia, già coltivata con successo, per esempio, in Svezia, Germania e Usa, è stata messa sotto i riflettori nel corso di un convegno dal titolo “Il futuro del trasporto elettrico delle merci su strada” a cura di A35 Brebemi, che si è tenuto l’8 settembre a Castenedolo (Brescia) nell’ambito

Belt & Road Transport Alliance

L'IRF (Ginevra) è stata tra le principali parti interessate invitate a partecipare alla riunione preparatoria della Belt & Road Transport Alliance (BRITA) tenutasi a Pechino, in Cina, il 18 giugno. BRITA è una piattaforma per migliorare la cooperazione multilaterale e ad ampio raggio tra i paesi lungo la Belt and Road. L’incontro si è svolto prima dell’apertura ufficiale della World Transport Convention 2018 (WTC 2018) ospitata da CHTS e ufficialmente supportata dall'IRF (Ginevra) per la seconda volta. L'IRF (Ginevra) ha attivamente sostenuto la formazione di BRITA e continuerà a farlo come membro del Consiglio di amministrazione di BRITA. Ospitato dall’Associazione cinese per la scienza e la tecnologia

dell’European Truck Festival. Alcune anticipazioni sul progetto sono state fornite il 31 agosto nel corso di una conferenza stampa (a cui leStrade ha partecipato) tenuta da Brebemi e dai suoi partner tecnologici a Orzinuovi, nella splendida sala del Consiglio Comunale. Francesco Bettoni, Presidente di A35 Brebemi, Marco Bosi, CEO di Siemens Mobility e Giancarlo Perlini, Responsabile Marketing di Italscania hanno spiegato le motivazioni e i temi al centro di una riflessione già diventata progetto per A35 Brebemi. La presentazione della giornata dell’8 settembre ha innescato un interesse notevole, un punto di partenza e di

confronto utile ad A35 Brebemi ma anche possibile modello a cui ispirarsi per il rilancio infrastrutturale del Paese. Un sistema teso al futuro della mobilità sostenibile, in particolare al tema strategico delle merci su strada. L’evento di Castenedolo ha quindi riunito nello stesso luogo Istituzioni, Associazioni e Imprese interessate a discutere e prendere impegni precisi in un momento particolare in cui le infrastrutture sono al centro dell’attenzione, sotto diversi punti di vista. Per quanto riguarda la A35, il progetto prevede una prima fase di “studio pilota” in cui l’elettrificazione abbia un’estensione massima utile a mettere a regime e tarare il sistema, nella tratta centrale. In seguito, una volta verificate efficienza, efficacia e sostenibilità economica della soluzione, si potrà procedere a una seconda fase: elettrificazione della A35, congiuntamente alla commercializzazione dei veicoli e dei relativi dispositivi. WWW.BREBEMI.IT

(CAST) e organizzato dalla China Highway and Transportation Society (CHTS), il WTC ha avuto come tema “Better Transport, Better World” e ha attirato oltre 1.000 paper da tutto il mondo e circa 5.000 delegati. Kiran Kapila, presidente dell’IRF, ha presentato il suo contributo durante la cerimonia di apertura inaugurata dal ministro dei trasporti della Cina, insieme ai ministri dei trasporti del Sud Sudan, Myanmar, Nigeria, Lettonia, Nepal e delegazioni di alto livello di molti altri paesi. Nel suo intervento, il sig. Kapila ha ricordato la collaborazione decennale che collega IRF (Ginevra) e il governo cinese e il rapporto speciale con CHTS, un membro stimato del Consiglio di amministrazione dell’IRF (Ginevra). Ha anche sottolineato che le infrastrutture sostenibili sono e dovrebbero

essere al centro delle BRI e ha lanciato un appello affinché si rendano gli audit per la sicurezza stradale obbligatori in tutte le fasi dello sviluppo delle infrastrutture stradali. Sia il ministro che il viceministro dei trasporti della Cina hanno messo l’accento nei loro interventi sulla necessità di aumentare e migliorare il livello di servizio. Hanno anche fatto riferimento a “infrastrutture durevoli” e “trasporti integrati” come due delle priorità chiave del governo. I dignitari provenienti da paesi stranieri hanno illustrato i loro piani di sviluppo dei trasporti e come si inseriscono all'interno del BRI. Alcuni dei ministri e dei dignitari stranieri hanno partecipato anche al Summit BRITS specificatamente dedicato alla Belt & Road e organizzato come parte del WTC. Susanna Zammataro, Direttore generale

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Consigli rinnovati a Milano

Il 31 luglio scorso l’Assemblea di Milano Serravalle-Milano Tangenziali ha approvato il bilancio d’esercizio e nominato il nuovo cda. Presidente è stata confermata Maura Carta. Gli altri consiglieri sono: Andrea Mentasti, Fabio Fedi, Giovanni Angioni e Simona Bonomelli. Il giorno dopo, 1 agosto, si è riunita l’Assemblea di Autostrada Pedemontana Lombarda che ha nominato il nuovo cda: Andrea Mentasti, in qualità di presidente, e i Consiglieri Roberto Castelli, Anna Lucia Muserra, Fabio Saldini, Federica Seganti. Il nuovo cda ha esaminato nel dettaglio tutte le principali problematiche e ha ritenuto importante avviare subito un piano di lavoro per risolvere le questioni più rilevanti. WWW.SERRAVALLE.IT WWW.PEDEMONTANA.COM dell’IRF, ha presentato una relazione che illustra alcuni dei passaggi fondamentali necessari per creare dei sistemi per pianificare, progettare e finanziare infrastrutture di trasporto sostenibili e strade sostenibili più particolarmente. La signora Nancy Van Dycke, responsabile della Banca mondiale responsabile “Mobilità sostenibile per tutti" (SuM4All) ha ulteriormente elaborato su questi concetti illustrando le caratteristiche salienti di questa nuova iniziativa che riunisce 50 organizzazioni WWW.IRFNET.CH

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Cronache Romane In collaborazione con Informazioni Parlamentari www.infoparlamento.it

Cambio ai vertici di FS Italiane

Il 30 luglio scorso si è riunita l’Assemblea di Ferrovie dello Stato Italiane SpA. L’Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che è composto da Gianluigi Vittorio Castelli, Gianfranco Battisti, Flavio Nogara, Andrea Mentasti, Cristina Pronello, Francesca Moraci, Wanda Ternau. Il Consiglio di Amministrazione è nominato per il triennio 2018-2020. L’Assemblea ha quindi nominato Gianluigi Vittorio Castelli (foto in alto) Presidente della Società e ha invitato il nuovo Consiglio di Amministrazione a nominare Gianfranco Battisti (foto in basso) quale Amministratore Delegato. Il 30 luglio si è così conclusa, con la nomina di nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, i quasi tre anni (dicembre 2015luglio 2018) di guida di Ferrovie dello Stato Italiane da parte della Presidente Gioia Ghezzi e dell’AD Renato Mazzoncini. Un triennio

Sistema nazionale ciclovie turistiche

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, per voce del sottosegretario Michele Dell’Orco, il 17 luglio scorso ha confermato in Conferenza unificata con le Regioni lo stanziamento complessivo di 361,78 milioni di euro per la nascita del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche , un’infrastruttura che promuove la mobilità

che ha visto i migliori risultati di bilancio mai registrati nella storia delle Ferrovie dello Stato Italiane. In questa consigliatura la massima attenzione è stata data alla cura dei clienti; pendolari, delle Frecce, degli autobus, cresciuti rispettivamente del 25% a 750 milioni all’anno e del 60% a 300 milioni con una soddisfazione arrivata ai numeri record del 83% sui treni regionali. L’elevato livello di solidità finanziaria, per cui FS si attesta come il Gruppo ferroviario di maggior valore in Europa si sintetizza in alcuni numeri chiave: i ricavi sono cresciuti di 700 milioni di euro in due anni, l’EBITDA è passato da 1,97 a 2,31 miliardi di euro, gli investimenti medi sono incrementati del 37% rispetto al biennio precedente, il numero dei dipendenti è cresciuto a 74.436 persone con una produttività media incrementata del 4%. Questi dati sono la prova di una gestione industriale attenta e scrupolosa in ogni sua scelta, che ha saputo distribuire valore economico per 7,2 miliardi di euro. Con la nascita di Mercitalia si è avviato il rilancio del comparto merci con 50 milioni di tonnellate trasportate nel 2017 e con l’avvio di un programma di investimenti cresciuto del 352% per 1,5 miliardi. Ogni azione è stata fatta avendo sempre al centro l’impegno per garantire la

massima sicurezza alle persone, passeggeri, dipendenti, cittadini. Per questo gli investimenti in sicurezza sono cresciuti da 1 miliardo di euro del 2012 a 1,8 miliardi di euro nel 2017. Il rafforzamento della Governance in termini di correttezza e trasparenza ha visto il Consiglio adottare, anche in assenza di obblighi specifici, meccanismi ispirati alle più innovative prassi internazionali, potenziando Audit, Risk, Compliance e migliorando tutte le procedure di controllo. Il piano industriale decennale lanciato nel 2016 volto al miglioramento del trasporto pubblico, collettivo e condiviso, i risultati ottenuti, la serenità con cui si è lavorato, non sarebbero stati possibili senza il supporto costante, quotidiano e devoto, della grande famiglia dei ferrovieri a cui il Consiglio, la Presidente e l’Amministratore Delegato rivolgono un sincero ringraziamento e un augurio di buon lavoro. WWW.FSITALIANE.IT

“dolce” e crea un’ulteriore attrattiva legata alle due ruote a pedali e al turismo sostenibile. Lo schema di decreto, predisposto dal ministro Toninelli di concerto con il ministro della cultura Alberto Bonisoli, è pronto e individua i criteri di ripartizione delle risorse stanziate nel 2015 e nel 2016, disciplinando la progettazione e realizzazione delle opere. Costituisce inoltre un tavolo permanente di

monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi. Per la ripartizione delle risorse stanziate, quindi, il Ministero delle Infrastrutture attende solo l'invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, finanziati con circa 5 milioni di euro nel maggio 2017. Invio che si auspica avvenga quanto prima, così da rendere il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche una bella realtà.

Il MIT mette online le convenzioni

Dal 27 agosto scorso sono disponibili sul sito internet del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in versione integrale, tutte le convenzioni di concessioni autostradali attualmente in vigore. Si tratta rilevano da Ministero di Porta Pia - di un’operazione di disclosure mai messa in pratica prima d’ora e chiesta esplicitamente dal Ministro Danilo Toninelli alla direzione competente. Un’operazione che riguarda le 23 convenzioni in vigore su 6 mila km di autostrade. “Finora le convenzioni che erano state pubblicate su questo sito - recita una nota ministeriale - riportavano diversi omissis. Su richiesta del Ministro, invece, le convenzioni vengono ora pubblicate nella loro versione integrale, con tutti gli allegati e il Piano finanziario”. Il piano di trasparenza messo in atto dal Ministro Toninelli è stato fatto, come sottolinea lui stesso “malgrado le fortissime pressioni interne ed esterne in senso contrario che stavo subendo e continuo a subire, compresa la diffida inviata a suo tempo da Autostrade per l'Italia a pubblicare tutto”. WWW.MIT.GOV.IT

News Attualità 8-9/2018 leStrade


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Il cantiere contratti pubblici

Il 30 luglio scorso Raffaele Cantone (foto), presidente dell'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione), è intervenuto presso la Commissione per riferire sull’attività dell’Autorità in materia di contratti pubblici. Sul Codice dei contratti pubblici - ha rilevato il presidente - vi sono degli equivoci da chiarire. Il collegamento diretto tra una presunta crisi degli appalti pubblici e il nuovo Codice è smentito dai numeri. Nel 2017 il numero delle procedure è in aumento e la crescita è continua. Nessuno nasconde che esistano problematiche concrete nella gestione dei contratti pubblici, anche a seguito dell’entrata in vigore del codice e delle relative nuove norme, la cui applicazione non è ancora integrale. Le maggiori

novità sono la qualificazione delle stazioni appaltanti, l’albo dei commissari di gara estratti a sorte, e il rating di legalità. Su quest’ultimo aspetto ci sarebbero delle oggettive difficoltà. La ripresa degli appalti pubblici è significativa nell’ambito dei servizi e delle forniture, ma minore nel settore dei lavori pubblici. Sotto il profilo dell’attuazione l’Autorità ha emanato 7 linee-guida obbligatorie su 10 previste per legge. Fra le mancanti, 2 saranno emanate a breve e per l’ultima serve un Dpcm. Inoltre l’Anac ha emanato altre 7 linee guida non obbligatorie su temi sensibili per aiutare gli operatori. La scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa rischia di essere un aggravio per le stazioni appaltanti così come l’obbligatorietà della progettazione definitiva per

qualsiasi tipologia di lavoro, quindi forse si possono introdurre meccanismi di semplificazione sotto questo profilo. Le parti del Codice che si stanno dimostrando complicate vanno assolutamente semplificate, a patto che con il termine semplificazione si intenda il miglioramento delle procedure per ottenere risultati e non per l’ottenimento di un sistema di mani libere e di elusione come con la Legge Obiettivo. Quel sistema non è riuscito a impedire fenomeni di corruzione. Dunque le semplificazioni devono agevolare una ripresa del settore degli appalti pubblici. Le proposte di miglioramento sono già state presentate dall’Anac al MIT nell’ambito del tavolo di lavoro sul Codice. Il presidente Cantone ha manifestato la sua disponibilità a fornire informazioni e dati che riguardano l’Istituto della vigilanza collaborativa. WWW.ANTICORRUZIONE.IT

LS News Attualità

17 Manutenzione? Imprese, presenti!

Il pubblico deve controllare per davvero e semplificare le procedure e, soprattutto, varare un grande piano nazionale di manutenzione delle infrastrutture che abbia tra le priorità la riduzione dei tempi di realizzazione delle opere. Lo ha dichiarato il presidente dell’ANCE Gabriele Buia (foto) in un’intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa, nella quale sottolinea che le imprese private italiane, che vincono gare per costruire metropolitane, viadotti e strade in ogni parte del mondo, sono ampiamente in grado di fare la loro parte. WWW.ANCE.IT

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News

Prodotti Sollevatori per il Medio Oriente

JLG Industries, azienda del gruppo Oshkosh Corporation, primario operatore globale nella produzione di piattaforme aeree e sollevatori telescopici, ha annunciato la consegna ad Al Laith di due sollevatori a braccio telescopico, 660SJ e 860SJ. Le macchine sono state inserite nella flotta da noleggio della sede in Oman. Al Laith è un’azienda leader nelle piattaforme di accesso, specializzata in soluzioni per ogni esigenza di sollevamento sia attraverso il noleggio sia con vendita di macchine nuove o usate. “Siamo particolarmente soddisfatti di questa vendita commenta Ians Hume, sales director di JLG per il Medio Oriente -. Riteniamo che la consegna delle piattaforme ad Al Laith sia un’opportunità commerciale strategica che consolida la presenza di JLG nell’area mediorientale”. WWW.JLG.COM WWW.ALLAITH.COM

Parco macchine in rinnovamento

I primi sei mesi del 2018 sono stati proficui per il mercato italiano delle macchine movimento terra. Il fatturato complessivo del comparto è cresciuto del 25 per cento rispetto all’anno precedente: 6.157 le macchine movimento terra vendute e 232 le macchine stradali. Risultati positivi anche sul mercato internazionale; tra gennaio e aprile l’export italiano di macchine per il construction ha raggiunto i 973 milioni di euro, con una crescita del 14 per cento rispetto all’anno scorso. Dal monitoraggio del Samoter Outlook, realizzato da Prometeia con la collaborazione di Unacea, emerge un trend di incremento delle esportazioni in tutti i

Potenziamento produttivo

Il Gruppo Mecalac, costruttore specializzato nella progettazione, fabbricazione e commercializzazione di macchine per lavori pubblici, con sede ad Annecy in Alta Savoia (Francia), a partire dall’1 gennaio 2019 integrerà la costruzione delle pale caricatrici compatte attualmente prodotte dalla società Pichon. Questa linea di sei caricatrici, da 26 a 75 CV, completerà la gamma attuale

segmenti del settore: l’export di macchine per il movimento terra (19%), di macchine stradali (18%), di gru a torre (15%), di macchine per le perforazioni (11%), e di macchine per la lavorazione e distribuzione del calcestruzzo (7%). Le importazioni, che si attestano a quota 300 milioni di euro, registrano una crescita del 22%, così come l’avanzo della bilancia commerciale che si attesta a 650 milioni, con una crescita del 10%. “Il mercato italiano si conferma in crescita anche nei primi mesi del 2018 – ha commentato Paolo Venturi, presidente di Unacea -. Va ricordato tuttavia come una parte consistente di questo incremento nelle vendite sia più legato ai livelli di obsolescenza del parco esistente di pale Mecalac progettate e fabbricate in Germania. Henri Marchetta e Alexandre Marchetta, rispettivamente presidente e CEO del Gruppo Mecalac, unitamente a Philippe Pichon e Michel Pichon, rispettivamente presidente e fondatore di Pichon, hanno espresso la loro soddisfazione per questi accordi che consentiranno a Pichon di continuare il suo sviluppo nel settore agricolo con prodotti che beneficeranno di innovazioni tecniche e,

che a un’effettiva ripresa del settore dell’edilizia. Durante gli anni della crisi, infatti, il tasso di sostituzione delle macchine obsolete ha subito una drastica riduzione. I segnali di ripresa e le aspettative stanno stimolando la domanda di nuove macchine, ma è solo in presenza di un rilancio degli investimenti nel settore delle costruzioni che si potrà stabilizzare una crescita di medio periodo”. WWW.UNACEA.ORG parimenti, al Gruppo Mecalac di accrescere la sua offerta di prodotti, proponendo così una delle gamme di pale compatte più importanti sul mercato. WWW.MECALAC.COM WWW.PICHONINDUSTRIES.COM

News Prodotti 8-9/2018 leStrade


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Gestione innovativa delle commesse

L’impresa Sertori ha scelto STR Vision CPM per le attività di commessa e, in prospettiva, per gestire prossimamente tutte le attività con Erp Alyante Costruzioni. Grazie all’esperienza maturata, l’impresa Sertori ha esteso il proprio ambito lavorativo sia dal punto di vista territoriale, ampliando il proprio raggio d’azione a tutto il Nord Italia, sia da quello delle attività, entrando nel settore reti.

Sertori fornisce un servizio completo: dalla progettazione alla realizzazione delle infrastrutture civili, dalla posa alla giunzione delle fibre ottiche. “Da qualche anno lavoriamo con clienti come Fastweb, TIM e Open Fiber - commenta Diego Pizzini, di Sertori -. Con quest’ultimo cliente stiamo lavorando per portare la fibra ottica nel Comune di Sondrio, dove stiamo utilizzando cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare l’impatto

degli scavi sul territorio, riducendo così i disagi per la comunità. Gli scavi sono stati realizzati privilegiando modalità innovative a basso impatto ambientale; lo scavo tradizionale sarà previsto soltanto dove non si possa ricorrere a nessuna delle altre soluzioni”. Inoltre, la digitalizzazione dei processi rappresenta un aspetto fondamentale per l’impresa. “Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro business nel settore delle telecomunicazioni prosegue Pizzini -, acquisendo commesse importanti e molto significative in termini di dimensione delle attività, e abbiamo quindi avuto la necessità di dotarci di uno strumento gestionale più completo, versatile e tecnologicamente aggiornato come STR Vision”. Poiché il software precedente non era in grado di soddisfare le crescenti esigenze aziendali, l’impresa ha

Infrastrutture sostenibili

La leggerezza del Cinema

L’argilla espansa Lecacem Classic sviluppata da Laterlite è stata tra le protagoniste della 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Costruito a tempo di record nel 1937 secondo le tendenze moderniste dell’epoca, negli anni il Palazzo del Cinema del capoluogo veneto ha subito numerosi interventi di ristrutturazione per aumentare la capienza delle sale proiezioni e rendere l’edificio più adatto a

ospitare il noto appuntamento ospitato ogni anno dal Lido di Venezia. Recentemente, la ristrutturazione ha interessato il grande terrazzo dove si svolgono gli eventi, che coinvolgono star e celebrità ospiti. Nella realizzazione dell’intervento, una delle principali esigenze progettuali era rappresentata dalla necessità di realizzare un sottofondo leggero che, durante la fase di getto, presentassero una quantità d’acqua il più possibile contenuta. WWW.LECA.IT

Lo scorso aprile l’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) ha pubblicato la nuova versione del Protocollo Envision, il sistema di rating internazionale che valuta la sostenibilità delle infrastrutture (in Italia la sua diffusione esclusiva è a cura di Stantec e ICMQ). Con Envision è possibile progettare e realizzare strade, ferrovie, porti, aeroporti, elettrodotti, centrali per energia, reti di telecomunicazioni

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deciso di trasferire la gestione informatica dele commesse sulla piattaforma STR Vision CPM. Il programma ha poi molteplici funzionalità di analisi e di controllo grazie a cui è possibile ottenere report e elaborati su ogni specifico aspetto della commessa: dettagliare ogni singola lavorazione e capitolo di spesa, organizzare e accorpare o scorporare liberamente i relativi dati, e ottenere analisi perfettamente aderenti alle esigenze d’impresa. SERTORI.IT WWW.STR.IT

basandosi sulla misurazione oggettiva dei vantaggi che il progetto ha nei confronti della comunità, delle capacità gestionali e manutentive e dell’opportunità di compartecipazione tra capitali pubblici e capitali privati. Envision si propone di valutare e adottare soluzioni che maggiormente si adattano al contesto naturale, antropico ed economico in cui il progetto si colloca, soprattutto nel territorio italiano. WWW.STANTEC.COM WWW.ICMQ.IT

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News Prodotti

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20 L’estero guida la crescita

Dal costruttore al noleggiatore

Nuova flotta di macchine JCB del valore di 24 milioni di euro pe Boels Rental, tra i principali attori europei del noleggio di macchine e attrezzature. L’azienda ha acquistato da JCB oltre 340 macchine, tra cui sollevatori telescopici ed escavatori compatti di nuova generazione. “Siamo lieti di questo importante ordine da una delle principali società europee di noleggio di macchine e attrezzature. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Boels per molti anni, e la rinnovata fiducia testimonia la qualità della nostra gamma di

Innovazione a Bergamo

Nuovo impianto alimentazione elettrica per aeromobili in sosta all’Aeroporto di Milano Bergamo gestito da Sacbo. L’ultimo in ordine di tempo èrelativo all’entrata in funzione di un nuovo impianto fisso per l’alimentazione elettrica a 400 Hz degli aeromobili in sosta, installato al servizio delle piazzole dalla numero 102 alla numero 106 nella zona a sudovest del sedime aeroportuale.

sollevatori telescopici ed escavatori, nonché del servizio di assistenza di livello mondiale, fattori che ci hanno portato a questo importante risultato”, commenta Yvette Henshall-Bell, JCB group managing director global key accounts. I mezzi entreranno a far parte delle flotte di noleggio Boels Rental presso depositi in tutta Europa tra cui Belgio, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Slovacchia, Austria e Italia. L’accordo rafforza la partnership di JCB con Boels che negli ultimi anni ha acquistato oltre 1.600 macchine JCB. WWW.JCB.COM WWW.BOELS.IT L’impianto, nel dettaglio, è formato da tre pozzetti per alimentazione di aeromobili di categoria C (piazzole 102, 104, 105) e due di categoria D/E (piazzole 103 e 106). Il nuovo sistema terrestre fisso di alimentazione elettrica a 400 Hz, spiega il gestore dello scalo, consente agli aeromobili in sosta sul piazzale tenere in funzione le apparecchiature elettroniche di bordo insieme ad altri impianti (come la climatizzazione) mantenendo spento l’APU (Auxiliary power Unit) di coda o i motori su cui sono calettati gli alternatori. Ciògarantisce vantaggi in termini di minore consumo di carburante e abbattimento dell’inquinamento atmosferico e acustico. WWW.MILAN BERGAMOAIRPORT.IT

Il bilancio 2017 per 3TI Progetti si è chiuso con un fatturato consolidato di circa 26 milioni di euro, con un incremento del 5% rispetto all’anno scorso, e con un forte aumento dell’Ebitda. “Negli ultimi cinque anni, dai 18 milioni di fatturato del 2012 agli oltre 26 dell’ultimo esercizio, la crescita, non si è mai fermata - spiega il presidente Alfredo Ingletti, - e questo nonostante la crisi di investimenti del mercato domestico, grazie allo sviluppo delle attività sui mercati internazionali, in cui anche quest’anno abbiamo consolidato la presenza ed il portafoglio ordini”. Il Medio Oriente è ancora oggi il

Formazione ampliata

Novità nel campo della formazione tecnica in materia di macchine e attrezzature da cantiere. Bobcat ha lanciato il suo “Bobcat Institute”, precedentemente noto come centro di formazione, una struttura, oggi rinnovata e potenziata, che fornisce servizi sempre più completi ed evoluti alla rete di distribuzione regionale Bobcat. Situata nel cuore del campus EMEA Doosan Bobcat di Dobris, in Repubblica Ceca, accanto allo stabilimento di produzione e al Centro Innovazione, la struttura, oltre alle

mercato più prolifico per gli interessi di 3TI Progetti, al momento impegnata sui grandi progetti della metropolitana di Doha (in Qatar) e di Riyadh (in Arabia Saudita) e dell’Aeroporto di Muscat in Oman. Nei prossimi anni - prosegue Ingletti - il settore che più impegnerà l’ingegneria sarà quello legato all’acqua e alla gestione delle risorse idriche, con una particolare attenzione alla gestione delle coste, sia dal punto di vista dell’infrastrutturazione dei porti, sia dal punto di vista della difesa delle risorse naturali e della mitigazione del rischio idrogeologico, sia infine dello sviluppo industriale e turistico. WWW.3TIPROGETTI.IT

aule, include anche uffici, quattro officine per la formazione per l’assistenza tecnica e un totale di 15.000 metri quadrati (pari a due campi da calcio) di spazi esterni dedicati alle prove dirette delle macchine Bobcat e dove vengono ospitati eventi di grande rilievo come i Demo Days. “Il Bobcat Institute - spiega Jürgen Gremez, Training Director del Bobcat Institute - migliora le performance delle concessionarie Bobcat assicurando la formazione, il supporto e gli strumenti necessari per migliorare l'esperienza del cliente”. WWW.BOBCAT.COM

News Prodotti 8-9/2018 leStrade


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New entry ai piani alti

Paolo Porcelli (nella foto sopra) è il nuovo Direttore Generale di CMC di Ravenna, azienda tra i leader nel settore delle costruzioni che opera a livello internazionale da oltre 40 anni. Porcelli raccoglierà l’eredità di Roberto Macrì nell’ottica di un avvicendamento dettato sia dall’evoluzione e dai grandi ritmi di crescita di CMC di Ravenna, sia dall’interesse dell’ex Direttore Generale di affrontare nuove sfide dopo quasi 20 anni all’interno di CMC

di cui 10 nel ruolo di Direttore Generale. Nei prossimi mesi, fanno sapere dal gruppo ravennate, Roberto Macrì rimarrà a disposizione dell’azienda per gestire il graduale passaggio di consegne con Paolo Porcelli. del piano industriale. “Sono orgoglioso della fiducia che la società ha voluto accordarmi con questa nomina, farò del mio meglio per garantire la continuità di progetto e aumentare il grado d’eccellenza della nostra cooperativa in Italia e all’estero – conferma Paolo Porcelli, nuovo Direttore Generale di CMC di Ravenna –. Il mio obiettivo è quello di continuare lo sviluppo delle linee strategiche indicate nel piano industriale con un rinnovato focus sulla crescita sia nel mercato italiano che in quello estero”. “Sono convinto che Paolo sia l’uomo giusto per

realizzare i nostri ambiziosi progetti di crescita e sviluppo. Siamo lieti di aver potuto promuovere una risorsa interna di grande spessore che conosce nel profondo la nostra azienda e i nostri valori. Paolo assicurerà la continuità nel perseguimento degli obiettivi stabiliti dalla cooperativa che è ormai diventata un player di livello internazionale – ha dichiarato Alfredo Fioretti (nella foto a destra), Presidente di CMC di Ravenna –. Colgo l’occasione per ringraziare Roberto per il

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notevole contributo offerto nel corso degli anni e gli auguro ogni bene nelle sue future esperienze professionali”. “Non posso che ringraziare CMC di Ravenna per questi bellissimi 20 anni che abbiamo vissuto fianco a fianco – riferisce Roberto Macrì, ex Direttore Generale di CMC di Ravenna (nella foto qui a sinistra) -. Dopo tutti questi anni, ho sentito il bisogno di rimettermi in gioco e accettare nuove sfide dal punto di vista professionale.” CMCGRUPPO.COM

News Prodotti

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News

Convegni Vie green e durevoli ad Asphaltica World

Per la seconda edizione di Asphaltica World a Roma (Sala delle Fontane - zona EUR), occorre segnare in agenda le date del 25 e 26 ottobre prossimi. Riproposta a distanza di tre anni dal suo lancio nella Capitale, la manifestazione - che può contare sull’organizzazione congiunta del SITEB (“Strade italiane e bitume”) e di VeronaFiere - sarà articolata in una serie di convegni tecnic oltre che su un’area espositiva. Al centro dei discorsi vi saranno lo stato e le prospettive future delle strade italiane. Tradotto in cifre, si parla di un patrimonio di oltre 600mila km di rete primaria in conglomerato bituminoso. I temi

Utrecht culla degli ITS

I player interessati e coinvolti nel favorire e promuovere un sistema di mobilità efficiente e “smart” sono attesi il 14 e il 15 novembre prossimi nei Paesi Bassi, a Utrecht. L’invito arriva dall’ITS Platform europea, un “ponte” - aperto all’ingresso di tutti i soggetti coinvolti dalla tematica - che fa dialogare autorità e operatori.

affrontati nel corso della duegiorni - che seguirà la formula del seminario suddiviso in sessioni tecniche (una la mattina, l’altra il pomeriggio) - saranno: Codice Appalti ed economia circolare (25 ottobre); smart road e impermeabilizzazioni (26 ottobre). Nutrito il numero di aziende che hanno già confermato la loro presenza all’interno dell’area espositiva. Presso gli stand allestiti per l’occasione saranno presentate le principali novità per quanto attiene a materiali, tecnologie, macchine, impianti, laboratori e servizi stradali. Ancor prima di partire, l’edizione numero 2 di Asphaltica World ha ottenuto un duplice importante riconoscimento: il patrocinio del Alla riuscita del Forum europeo e dell’evento social collegato collaboreranno al contempo la Commissione Europea e i progetti per i Corridoi europei Arc Atlantique, Crocodile, MedTIS, Next-ITS e Ursa Major Neo. Tutte le informazioni pratiche, utili anche a raggiungere il LEF Future Center (quartier generale di Rijkswaterstaat) organizzare trasferta e pernottamento e richiedere la registrazione, sono disponibili sul sito web https://its.sina.co.it/forum2018/ HTTPS://ITS.SINA.CO.IT/ FORUM2018/

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di quello dell’Ambiente. Sotto i riflettori della manifestazione - in quanto temi cruciali per il settore - finiranno la questione della riduzione degli impatti ambientali e l’aumento della durabilità delle strade italiane. In merito al primo dei due punti, segnaliamo che SITEB sta collaborando, insieme con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, a uno studio dal titolo “Manutenzione Strade - Ipotesi di confronto tra tecnologie per scenari di studio LCA”, legato alla manutenzione o ripristino degli stati di nero (base, binder, usura) delle pavimentazioni e alla possibilità, in alternativa, alle procedure abituali, di ricorrere a

Croazia crocevia di Corridoi

La location scelta, in Croazia, per il congresso europeo dell’ERF, programmato tra il 22 e il 24 ottobre 2018, ha un suo significato ben preciso. Il Paese dell’Europa sudoccidentale si trova infatti lungo il crocevia delle rotte commerciali tra Oriente e Occidente, laddove si gioca la grande partita dello sviluppo dei sistemi di connettività. Una sfida intorno alla quale sono state attivate iniziative di cooperazione regionali rilevanti, come il Corridoio autostradale Adriatico-

elevati tassi di riutilizzo di fresato (e/o altri residui), riducendo al contempo le temperature di posa. I primi risultati di questo lavoro saranno illustrati agli iscritti nel corso della seconda edizione di Asphaltica World. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito web dedicato alla kermesse. WWW.ASPHALTICA.IT

Ionico. A latere di questo impegno restano tuttavia alcuni fronti su cui miglorare: sicurezza, efficienza, sostenibiltà ambientale e resilienza delle reti di trasporto stradali. “Corridors for shared mobility” sarà ospitato al Valamar Lacroma Dubrovnik Hotel. WWW.ERF.BE/EVENTS

News Convegni 8-9/2018 leStrade


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Tutte le “facce” del calcestruzzo

La valenza del calcestruzzo, non solo per l’industria edile, e i “falsi miti” sul danno ambientale che conseguirebbe al suo utilizzo sono solo alcuni dei contenuti annunciati durante il GIC – le Giornate Italiane del Calcestruzzo –, in programma a Piacenza tra l’8 e il 10 novembre prossimi. Il conglomerato artificiale è impiegato, ad esempio, per la costruzione di piste ciclabili e di parchi-gioco. Per realizzare le prime, dove

l’afflusso di utente in Italia appare in crescita si ricorre a due varianti dello stesso materiale: architettonico e drenante (assorbe l’acqua piovana e limita così il ruscellamento e - ancor più pericoloso - l’erosione del terreno). Il calcestruzzo drenante si rivela ovviamente una risorsa preziosa anche per quanto attiene ai campi per la pratica sportiva (preserva la superficie piana e asciutta). Altre qualità

Strade e ponti tra i temi del SAIE

Dal 17 al 20 ottobre prossimo è ancora tempo di SAIE, la fiera di Bologna riservata alle tecnologie per edilizia/ambiente in chiave 4.0. Anche alla luce dell’evento tragico di Genova, occhi puntati sul percorso tematico dal titolo “Infrastrutture e territorio”, all’interno del quale si farà il punto sulla gestione di ponti, viadotti e rete ferroviaria. La conferenza “Digital&BIM Conference Lab” sarà riservata agli scenari, modelli, esperienze e livelli differenziati di adozione del

ascritte al conglomerato nella formula specifica indicata riguardano, anche se in seconda battuta, i tempi di realizzazione degli interventi - estremamente veloci. Le origini del calcestruzzo drenante risalgono all’Ottocento. Dall’America, dove è nata, questa particolare tipologia del materiale è però arrivata in Europa solo una decina d’anni fa, riscontrando da subito un’ottima accoglienza sul mercato italiano. Come la variante architettonica, quella drenante si presenta estremamente versatile e “creativa” (l’impasto grigio può infatti essere colorato già in fase di realizzazione, come dopo la posa). Nel caso foste interessati a questo, come anche altri argomenti che ruotano intorno al mondo del calcestruzzo, durante il GIC 2018 sarà possibile incontrarre numerosi operatori del settore che hanno confermato la loro presenza. Alla tre-giorni emiliana hanno aderito altresì alcune delegazioni di operatori di circoli tennistici e di calcetto, nonché imprese che si occupano di costruire, gestire e manutenere centri polisportivi e piste ciclabili. Pronte a condividere la propria esperienza e confrontarsi con gli espositori, per cui giocano da target di riferimento. WWW.GIC-EXPO.IT digitale, mettendo a confronto la situazione italiana, europea e statunitense. L’edizione 2018 della manifestazione segna in agenda anche la Conferenza Nazionale SIG sul Tunneling 4.0. Durante il SAIE sarà inoltre attribuito il Premio per la Digitalizzazione dell’Ambiente Costruito, il BIM&Digital Award 2018 riconoscimento lanciato lo scorso mese di luglio. WW.SAIEBOLOGNA.IT


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Agenda

2018 Convegni, Corsi, Eventi SETTEMBRE OTTOBRE ITS World Congress 17-21 Settembre 2018 Copenaghen (Danimarca)

Future Mobility Week 1-5 Ottobre 2018 Torino

HTTPS://ITSWORLDCONGRESS.COM

WWW.FMWEEK.IT

InnoTrans 2018 18-21 Settembre 2018 Berlino (Germania)

Geofluid 3-6 Ottobre 2018 Piacenza

WWW.INNOTRANS.DE

WWW.GEOFLUID.IT

CECE Congress 2018 17-19 Ottobre 2018 Roma WWW.CECE.EU

NOVEMBRE Ecomondo 2018 6-9 Novembre 2018 Rimini WWW.ECOMONDO.COM

European Road Conference 22-24 Ottobre 2018 Dubrovnik (Croazia) WWW.IRF.GLOBAL

GIC 2018 Giornate Italiane del Calcestruzzo 8-10 Novembre 2018 Piacenza WWW.GIC-EXPO.IT

RemTech Expo 19-21 Settembre 2018 Ferrara

86th IBTTA Annual Meeting 14-16 Ottobre 2018 Baltimora, Maryland (USA)

Asphaltica World 25-26 Ottobre 2018 Roma WWW.SITEB.IT

WWW.IBTTA.ORG

WWW.REMTECHEXPO.COM

SAIE 2018 17-20 Ottobre 2018 Bologna

EIP Forum 2018 14-15 Novembre 2018 Utrecht, Paesi Bassi WWW.ITSFORUM2018.EU

WWW.SAIE.BOLOGNAFIERE.IT

Bauma China 27-30 Novembre 2018 Shanghai (Cina) WWW.BAUMA-CHINA.COM

Anteprima

2019

Bauma 2019 8-14 Aprile 2019 Monaco di Baviera (Germania)

WTC Napoli 2019 3-9 Maggio 2019 Napoli

Asecap Days 2019 29-31 Maggio 2019 Costa Navarino (Grecia)

No-Dig Florence 2019 30 Settembre-2 Ottobre 2019 Firenze

WWW.BAUMA.DE

WWW.WTC2019.COM WWW.ITA-AITES.ORG WWW.SOCIETAITALIANAGALLERIE.IT

WWW.ASECAP.COM

WWW.NODIGFLORENCE2019.COM

News Convegni, Corsi, Eventi 8-9/2018 leStrade


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INFRASTRUTTURE &MOBILITÀ INFRASTRUTTURE

n Il territorio siamo noi (Prima Parte)

AUTOSTRADE

n Le conseguenze del crollo genovese

PORTI

n Le difese immunitarie delle travi prefabbricate

MOBILITÀ&TRASPORTI

n Gli effetti positivi della regolazione

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Il territorio siamo noi

Federico Cempella

Presidente Associazione del Genio Civile

(Prima Parte)

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CON IL CUORE A GENOVA, MA CON LA TESTA A UN PAESE INTERO DA RIFONDARE NEL SUO APPROCCIO ALLA GESTIONE TERRITORIALE. IL PUNTO DI PARTENZA DI QUESTO NON PIÙ RINVIABILE “CAMBIO DI ROTTA”: LE RIFLESSIONI, LUCIDE E SANE, DI UNA SERIE DI AUTORI CITATI DALL’AUTOREVOLE ESTENSORE DI QUESTO SAGGIO, UN’ESCLUSIVA DI LESTRADE. QUELLO DI ARRIVO: UNA SCUOLA DI FORMAZIONE BASATA SUI PRINCIPI DEL BENE COMUNE E DI UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE.

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I

l 15 maggio scorso si è svolto a Roma il Seminario di studi sul “Buon Governo del Territorio” con un ampio e documentato intervento, in apertura dei lavori, del prof. ing. Giovanni Travaglini, ex Ministro dei Trasporti ed ex Presidente del Consiglio Superiore LL.PP., in merito al ruolo svolto dal Ministero dei Lavori Pubblici nella ricostruzione post-bellica del nostro Paese (si veda “Il buono Stato dell’ingegneria”, leStrade 6/2018, sezione I Pionieri). Tale Seminario ha avuto luogo nella prestigiosa Biblioteca di detto Ministero che custodisce, all’interno dei grandi spazi in cui è allocata, uno dei più importanti archivi di mano-

scritti, testi unici e codici di leggi, raccolte di fonti normative e giurisprudenziali, riviste e rassegne contenenti una straordinaria mole di saperi tecnico-scientifici e giuridico-amministrativi nel complesso comparto delle “Opere pubbliche”, accumulatasi nel corso di oltre 200 anni dall’istituzione del Corpo del Genio Civile avvenuto con Regia Patente del 19/03/1816 a firma del Re di Sardegna Vittorio Emanuele I. La rilevanza del comparto “Opere pubbliche” - dopo il trasferimento, disposto con R.D. 20/11/1859, del Genio Civile dal Ministero dell’Interno a quello dei Lavori Pubblici è stata formalmente riconosciuta con la Legge fondamentale 20 marzo 1865 n. 2248 - Allegato F, Titolo VI (dall’art. 319 all’art. 380), che attribuisce al Ministero Lavori Pubblici, in termini organici e unitari, la gestione amministrativa ed economica dei lavori pubblici. L’impianto normativo e organizzativo di uno dei più importanti settori dell’economia del Paese ha trovato poi un compiuto assetto con l’approvazione dei Regolamenti attuativi per la direzione, contabilità e collaudazione dei lavori dello Stato (R.D. 25/05/1895 n. 350) e per la compilazione dei progetti di opere dello Stato (D.M. 29/05/1895). Tale Seminario ha tratto spunto, assumendo lo stesso titolo, dall’omologa “lettera-manifesto”, pubblicata su leStrade nel numero di Ottobre 2017 (Dossier Speciale Ambiente&Territorio), con il precipuo scopo di sollecitare nuovamente l’attenzione delle competenti Autori-

1. Lezione genovese in fatto di rapporto (conflittuale) tra uomo e territorio: l’ennesima in una materia che il nostro Paese ancora sembra non aver assimilato fino in fondo 2. Predica agli uccelli, 15° affresco della Basilica di San Francesco ad Assisi, attribuito a Giotto

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za, da parte della cosiddetta classe dirigente. Tutto ciò al fine di riconnettere, alla critica e travagliata fase in cui versa non soltanto il nostro Paese, il patrimonio di conoscenze e di esperienze maturato nel tempo e di tenere, altresì, nel debito conto tutta una serie di moniti, esortazioni, raccomandazioni e richiami - anch’essi più volte citati - provenienti dalle più autorevoli sedi accademiche, scientifiche e istituzionali, sia a livello nazionale che internazionale, con particolare riguardo al nuovo modello di sviluppo sostenibile scaturente dall’Agenda 2030/ONU; Agenda questa che si ispira ai ben noti principi del Club di Roma degli anni ’70 sui limiti dello sviluppo del Pianeta Terra.

Sviluppo sostenibile

3 3. Un momento del seminario “Il Buon Governo del Territorio” del 15 maggio scorso a Roma ospitato dalla Sala del Mappamondo della Biblioteca dei Lavori Pubblici, al MIT. Al centro, il presidente dell’Associazione del Genio Civile, Federico Cempella, autore di questo articolo

4. I 17 obiettivi al 2030 dell’ONU in materia di sviluppo sostenibile

tà istituzionali e dei soggetti pubblici e privati, coinvolti nei processi decisionali di trasformazione territoriale, in ordine alla necessità, divenuta ormai ineludibile, di un cambio di rotta - un vero e proprio salto culturale - nell’affrontare con cognizione di causa le fondamentali tematiche afferenti un più equilibrato e corretto rapporto tra territorio, ambiente e opere pubbliche (si veda al riguardo il saggio “Lavori Pubblici tra etica e diritto” di Carlo Iannello e di Gerardo Marotta - Ediz. La Scuola di Pitagora, 2008). Si tratta, come è ben noto agli addetti ai lavori, di un saggio di alto pregio e significato, al pari di altri testi, anche a valenza normativa, scritti dai professori Massimo Saverio Giannini, Stefano Rodotà, Pasquale Saraceno, Paolo Maddalena, Salvatore Settis e Giuseppe Galasso in materia di “Beni comuni, Paesaggio, Ambiente, Demanio e Territorio” da assumere alla stregua di un esemplare e virtuoso quadro di riferimento etico-giuridico per le scelte da adottare, ai vari livelli di competen-

A distanza di 17 anni, e precisamente nell’anno 1987, la Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo - la cosiddetta Commissione Brundtland - ebbe a definire in modo chiaro e ampio il concetto e il programma di sviluppo sostenibile come “processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti (e, quindi, delle opere pubbliche e/o di pubblica utilità, nda), l’orientamento dello sviluppo tecnologico siano coerenti con i bisogni futuri e non solo con gli attuali… Eppure per molto tempo gran parte delle persone ha interpretato la sostenibilità come un problema esclusivamente legato alle questioni ambientali. Si è trattato purtroppo di un gravissimo errore concettuale con drammatiche conseguenze sulle politiche economiche e sociali condotte in tutto il mondo, e non certo perché la questione ambientale non sia vitale per la sopravvivenza del genere umano” (si veda il recente libro dell’ex Ministro prof. Enrico Giovannini intitolato “L’Utopia sostenibile” - Ediz. Laterza, 2018 - oltre ad alcuni significativi articoli pubblicati sul settimanale L’Espresso del 16 luglio 2016, dal titolo “Come salvare il suolo” di Cesare de Seta, e sul quotidiano Il Sole 24 Ore dell’11 febbraio 2018, a firma di Jeffrey D. Sachs, intitolato “Le sfide politiche per salvare la Terra - per raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU serve uno sforzo dei governi” ).

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28 Nella lectio doctoralis svolta presso l’Università degli Studi di Brescia il dott. Jeffrey D. Sachs ha indicato e illustrato i capitoli chiave di tali sfide politiche che si possono così sintetizzare: “La povertà si combatte puntando su salute ed istruzione, un uso sostenibile del suolo, lavori e infrastrutture dignitose, meno emissioni, una buona governance”.

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Come è stato bene evidenziato negli stessi atti allegati allo Statuto dell’Associazione del Genio Civile (Roma 24 giugno 2015), oltreché nel corso dei precedenti convegni, tavole rotonde e seminari di studi, le nobili iniziative dell’AGC traggono la loro ragion d’essere proprio in questi fondamentali “principi ispiratori” e nei connessi modelli organizzativi della PA (si veda la Rivista Queste istituzioni - Annata 1994) confluiti in una ben nota iniziativa assunta sin dagli anni ‘90 dalla Di.Co.Ter. (Direzione Generale del Coordinamento Territoriale del Ministero LL.PP.), sia in sede nazionale che internazionale (Progetto Oss.Ter. - Osservatorio permanente di monitoraggio delle trasformazioni territoriali - pubblicato in 2 volumi della Biblioteca di cultura moderna - Ed. Laterza - con il titolo “Le forme del territorio italiano: Vol. 1° - Temi e immagini del mutamento - Vol. 2° - Ambienti insediativi e contesti locali”, tratti dagli appositi studi e ricerche sull’assetto del territorio e refluiti nella Ricerca ITA.TEN - in collaborazione con vari Atenei, con i Servizi Tecnici del Consiglio Superiore LL.PP. e con gli Enti di ricerca ENEA e CNR). Tali principi ispiratori - come pure le coerenti iniziative avviate dalla Di.Co.Ter nel periodo 1990-1996 (si veda anche il progetto “Verso l’Europa” pubblicato sulla Rivista di Politica Economica, anno 1994, e il progetto “Via Maris”, antesignano, unitamente ai “Progetti TEM e MERCURIO”, dei “Corridoi Paneuropei dei trasporti” e della “Rete TEN-T”, anch’essi pubblicati da leStrade) - sono da inquadrare nell’at-

tuale fase temporale, contrassegnata da una profonda crisi sistemica, che si può riassumere in alcune frasi emblematiche del filosofo contemporaneo Zygmunt Bauman espunte dai libri “Retrotopia” e “La grande regressione - Quindici intellettuali da tutto il mondo spiegano la grande crisi del nostro tempo”. “La nostra è anche un’età di crisi permanente degli strumenti per risolvere i problemi. … Da un lato c’è la separazione - quasi un divorzio tra Potere e Politica (la cui unione è la principale condizione necessaria per un’azione efficace): i Poteri si emancipano dal controllo della Politica, assillata da un deficit di potere (e di affidabilità/credibilità) che sembra non avere fine. A questa crisi se ne aggiunge e affianca un’altra, improvvisamente balzata in cima alla lista dei problemi attuali e, probabilmente, futuri: problemi di impotenza delle istituzioni e di inadeguatezza degli strumenti. Per definire la nostra condizione attuale il sociologo statunitense William Fielding Ogburn userebbe, probabilmente, lo stesso termine ‘ritardo culturale’ da lui coniato nel lontano 1922!” (dal libro “Retrotopia”). “I problemi che oggi abbiamo di fronte non ammettono bacchette magiche, scorciatoie e cure istantanee, ma richiedono niente meno che un’altra ‘rivoluzione culturale’. In tal senso essi impongono una riflessione ed una pianificazione sul lungo periodo, due arti purtroppo dimenticate e raramente messe in pratica in questi tempi affrettati vissuti sotto la tirannia del momento. Abbiamo bisogno di recuperare e di riapprendere queste arti. Per farlo, serviranno menti lucide, nervi d’acciaio e molto coraggio. Soprattutto servirà una autentica visione globale a lungo termine - e tanta pazienza!” (dal libro “La grande regressione”).

Nuova rotta da tracciare

A conferma del preannunciato cambio di rotta, invocato da uomini dotati dello stesso spirito critico di cambiamento, sono, altresì, da richiamare ulteriori significative testimonianze che si riportano qui di seguito. Nel libro “Tracciare la rotta” del sociologo e antropologo Bruno Latour (Ed. Raffaello Cortina, 2018) vengono posti in stretta relazione i fenomeni di globalizzazione e di tecno-finanza, i devastanti mutamenti climatici in atto e gli epocali flussi migratori con valutazioni così puntuali e assonanti con i predetti “principi ispiratori” che non lasciano spazi di interpretazione diversa: “Siamo entrati nell’epoca di un profondo disorientamento che vede la terra sottrarsi a noi umani come mondo comune da condividere, reagendo alle nostre azioni con sconvolgimenti climatici globali. Per contrastare tale situazione occorre tracciare una nuova rotta e dunque disegnare una mappa delle posizioni imposte da questo nuovo paesaggio, avendo come obiettivo una terra diversamente abitabile per noi e per i nostri figli”. Con l’Accordo sul Clima (Cop 21), raggiunto a Parigi il 12 dicembre 2015 da oltre 190 Paesi, è stata in qualche modo riconosciuta una sorta di legittimazione autonoma al cosiddetto “Sistema Terra”, il quale - non più considerato alla stregua di elemento materiale inerte e passivo - ha da tempo cominciato a reagire alle scriteriate azioni dell’uomo in termini di sfruttamento irrazionale delle risorse; da ciò scaturisce l’imprescindibile necessità di un nuovo assetto ordinamentale

5. Gli autori di “Queste istituzioni”, corpus di riflessioni anni ’90 sul rapporto tra uomo e territorio di estrema attualità 6. Una speranza globale: la COP 21 di Parigi 2015 6

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7. Simone Weil: un pensiero su cui accendere i riflettori

basato sul superamento di una visione 7 “produttivistica senza limiti” e su un più adeguato approccio culturale, in termini di analisi e di conoscenza di sistemi generativi (cosiddetti “terreni di vita”) tale da obbligare tutti gli Esseri viventi - definiti quali “Agenti terrestri dell’Antropocene” - a trovare le necessarie forme di collaborazione. Secondo l’auspicio del predetto antropologo, questo arduo compito spetterebbe proprio all’Europa: un’Europa radicalmente diversa da quella attuale, così come prefigurata da Simone Weil nei suoi scritti londinesi refluiti nel mirabile libro intitolato “Una costituente per l’Europa”, quasi che in quei memorabili scritti fosse già contenuta una risposta all’insufficiente legittimazione democratica dell’attuale Unione Europea, definita da alcuni studiosi di diritto costituzionale alla stregua di “oggetto non identificato” (si veda al al riguardo il libro “The Constitution of European Democracy” del prof. Dieter Grimm) e/o come modello istituzionale tuttora incompiuto (cfr. il libro dello storico e diplomatico italiano prof. Sergio Romano intitolato “Atlante delle crisi mondiali”, da cui è tratto l’articolo “Stati Uniti ed Europa, declino parallelo” pubblicato sul Sole 24 Ore del 22 luglio scorso). Sembra, quindi, trattarsi, di un’Europa che - nelle sue radici profonde, impregnate di mito, memoria e cultura sia in grado di esprimere tutte quelle potenzialità per segnare “la rottura con i vecchi modelli di sviluppo e per fornire un esempio di ciò che significa per l’intera umanità ritrovare il senso autentico di abitare sulla Terra, apprezzando la molteplicità delle forme di vita” (si veda in proposito anche l’intervista rilasciata dal prof. Enrico Giovannini a La Repubblica del 22/05/2018 con cui viene formulata la proposta “Lo sviluppo sostenibile entri nella Costituzione” e, dello stesso Autore, il citato libro intitolato “L’Utopia sostenibile” nel quale un intero capitolo è dedicato all’Italia che, pur vantando l’universale riconoscimento di Patria di Geni, “non è su un sentiero di sviluppo sostenibile”)!

L’equilibrio sconvolto

In precedenza, sulla salvaguardia dell’ecosistema ambientale, la cura dell’habitat naturale e di Madre Terra, da considerare come Organismo vivente (cioè dotato di un sistema arterioso interconnesso con reti capillari, così come descritto dai Programmi Europa 2000 ed Europa 2000 Plus) si sono pronunciati anche altri pensatori contemporanei - verosimilmente ispirati al ben noto “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi - come il filosofo spagnolo di cultura indiana Raimon Panikkar (“Ecosofia - La saggezza della Terra”) e il teologo Vito Mancuso, di cui si riportano alcuni passaggi chiave tratti dal libro “Questa vita - Capitolo Virtute e Conoscenza”: “… Occorre una nuova visione della Terra che pensi il nostro Pianeta non più come materia inerte assemblata da una serie di circostanze casuali, ma come un immenso e sofisticato eco-sistema che deve origine ed esistenza alla logica

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dell’armonia relazionale, un unico Organismo vivente capace di auto-regolazione nel quale ogni singolo elemento è interconnesso con ogni altro. Non si tratta di una semplice disputa accademica. È in gioco più in profondità un nuovo stile di vita necessario al nostro tempo per fronteggiare la sfida ecologica: una sfida che non supereremo sino a quando non sarà risanata alla radice l’ideologia che l’ha prodotta, cioè l’estraneità tra materia, spirito, natura e cultura, mondo e mente, una frattura che ci ha condotto a considerare il mondo come mero ambiente esteriore e non come parte essenziale della nostra vita, e la nostra vita come mero caso all’interno di un mondo senza senso. Recuperando l’armonia tra materia e spirito saremo in grado di recuperare anche l’analogia tra mondo ed Uomo che si trova al cuore delle grandi spiritualità” (si veda al riguardo anche il Preambolo allegato allo Statuto dell’AGC). In questo scenario di cambiamento è altresì, da inserire a pieno titolo il libro dell’insigne giurista, Presidente emerito della Corte Costituzionale, prof. Paolo Maddalena intitolato “Il territorio bene comune degli italiani” (Edizioni Saggine, anno 2014), di cui sono da citare alcune frasi estremamente significative: “Quello che constatiamo è che non viviamo più in una situazione normale: è sotto gli occhi di tutti che la legge universale dell’equilibrio, che è a fondamento della vita dell’uomo e del Pianeta, è stata gravemente infranta. Viviamo, in realtà, in presenza di due grandi squilibri: quello ambientale e quello economico-finanziario. Il primo squilibrio riguarda le forze rigenerative della Terra. Gli scienziati di tutto il mondo sono stati concordi nell’affermare che dal 2 agosto 2012 la terra non è più in grado di fornire l’ossigeno, l’acqua ed il cibo necessari per 7 miliardi di abitanti. E ciò è dipeso da una moltitudine di fattori. Immensi territori sono stati devastati, deforestizzati e cementificati (sui danni provocati dalla cementificazione si veda l’impareggiabile volume di Salvatore Settis, “Paesaggio, Costituzione, cemento” - Edizioni Einaudi); aria, acque e suolo sono stati inquinati oltre ogni limite sostenibile, gli equilibri ecologici, e specie l’equilibrio idrogeologico d’Italia, sono saltati; il buco nella coltre d’ozono che circonda la terra, e che non è ricostituibile, ha assunto dimensioni impressionanti, provocando danni irreparabili per l’uomo, gli animali e per la vegetazione; il cambiamento climatico ha sconvolto i cicli stagionali, aumentato a dismisura la frequenza degli uragani, ha innalzato il livello del mare, ha distrutto gli immensi ghiacciai polari e quelli delle più alte montagne, ha arrecato danni incalcolabili alla vita del Pianeta. In conclusione, le forze rigenerative della Natura sono state sopraffatte dall’incoscienza dell’uomo sostenuta da una dominante concezione egoica che trasforma i desideri in bisogni e questi in diritti, al di fuori di qualsiasi principio di giustizia ed equità. L’avidità individuale ha spinto all’accaparramento dei beni, alla sopraffazione dei deboli, alla diseguaglianza, alla miseria generalizzata.

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30 Il secondo grande squilibrio riguarda il rapporto tra economia reale e finanza. Oggi si calcola che il potere economico-finanziario privato supera di 18 volte il PIL di tutti gli Stati del mondo. Se è vero che il danaro ha una forza impetuosa capace di rompere tutti gli argini, si capisce bene in quale condizione di subordinazione ai cosiddetti poteri forti si trovino oggi gli Stati ed i popoli … In pratica è invalso il sistema, da parte del sistema economico-finanziario, di investire in titoli di credito per lucrare gli interessi, di acquistare debiti con debiti, sottraendo liquidità, immobilizzando capitali e producendo, non più sviluppo, ma recessione, disoccupazione, disperazione e morte. Causa di questi squilibri, nessuno lo potrebbe negare, è l’accentramento della ricchezza nelle mani di pochi speculatori ambientali e finanziari”.

Per un diritto pubblico effettivo

Nel volume del costituzionalista prof. Paolo Grossi intitolato “Un altro modo di possedere” è espressamente auspicato un altro ordine sociale, su cui dobbiamo fondarci, se davvero vogliamo usare correttamente e trasmettere ai nostri figli la terra, la grande Madre Terra che ci sostiene con i suoi frutti e con i suoi immensi servizi ambientali. Si tratta in sostanza di un nuovo programma di progresso materiale e spirituale della società, fondato sul pieno sviluppo individuale della persona umana, che si è affacciato agli italiani di buona volontà, dopo l’encomiabile, e mai abbastanza valutato, lavoro dei nostri Padri costituenti. Come giustamente ha sottolineato l’insigne costituzionalista Alberto Lucarelli, di fronte alle prescrizioni della nostra Costituzione repubblicana, “occorre avere la chiara consapevolezza di voler costruire un diritto pubblico effettivo, effettivamente democratico, che sappia arginare gli abusi del Soggetto pubblico e le sue tendenze affaristiche sui beni di appartenenza collettiva o pubblica; un diritto pubblico che (in linea con gli articoli 43 e 46 della Costituzione) e in merito alla gestione dei beni comuni e dei beni sociali, strettamente funzionali al soddisfacimento dei diritti sociali, e non orientati al mercato ed al profitto, sappia attribuire al Soggetto pubblico le opportune responsabilità gestionali e di controllo, in una prospettiva di auto limitazione della sovranità e della discrezionalità”. Sempre in tema di “Beni comuni e di una auspicata e profonda trasformazione dell’ambiente istituzionale, come avvenuto con le Costituzioni della Bolivia e dell’Ecuador che hanno istituito la Pacha Mama, la Madre Terra come soggetto di diritto”, è da richiamare quanto scritto dall’illustre accademico prof. Stefano Rodotà nel libro intitolato “Solidarietà: un’utopia necessaria” : … “Il principio di solidarietà assume una rilevanza particolare. Rispetto a questo principio, infatti, i beni comuni hanno la funzione di strutturare la solidarietà attraverso la creazione delle condizioni culturali ed istituzionali propizie allo sviluppo di comportamenti collaborativi e partecipativi. … Poteri pubblici e privati si contendono ancora oggi il governo di una risorsa scarsa e preziosa come l’acqua e, con la stessa determinazione, di una risorsa abbondante ed altrettanto preziosa come la conoscenza. Per questa loro attitudine vengono sempre più considerati beni comuni per indicare in primo luogo il raccordo con la persona ed i suoi diritti; l’accesso a questi beni come diritto

fondamentale della persona. … Stiamo di fronte ad un passaggio culturale, difficile da percorrere e che non può essere affrontato con approssimazione e/o genericità” (si veda al riguardo anche l’articolo di Gigi Riva su L’Espresso del 13 maggio 2018 intitolato “Minacce globali - Il mondo ha l’acqua alla gola - Sono 343 le guerre locali già in corso per le risorse idriche. Oltre due miliardi di persone non hanno accesso a fonti pulite. E ora anche l’Occidente è a rischio”). “L’ambizioso programma di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU (si veda Alberto Martinelli sul Corriere della Sera del 5 luglio 2018: “Scienza, nasce una nuova organizzazione mondiale”) mostra che l’importanza della scienza nell’affrontare i problemi globali non è stata mai tanto grande nell’umanità … Il grande progresso delle conoscenze e le barriere dei pregiudizi che dividono le diverse discipline ha comportato una inevitabile moltiplicazione, specializzazione e frammentazione interna delle discipline stesse, da cui scaturisce la necessità di meccanismi di integrazione e di ricomposizione dell’unità del sapere. È quindi necessario riaffermare il valore della scienza come bene comune globale e favorire il dialogo interdisciplinare”. 8

8. Ripartire dalla cultura e dalla formazione (nell’immagine, la Biblioteca del MIT)

Formazione vs degenerazione

Appartengono a questo ambito ontologico-concettuale le finalità e le linee di indirizzo che l’Associazione del Genio Civile intende sviluppare sul piano concreto per fondare l’impianto culturale d organizzativo di una “Scuola di formazione ad hoc” in grado di assicurare un proprio fattivo contributo al preannunciato cambio di rotta. Dall’insieme delle argomentazioni e delle citazioni suesposte appare estremamente problematico individuare, in tempi brevi, ipotesi risolutive alle questioni di fondo che il Seminario di studi sul “Buon Governo del Territorio” ha ritenuto doveroso indicare nell’Agenda dei lavori. Come è ben noto i maggiori nodi da sciogliere e gli ostacoli che si frappongono in un percorso di medio, lungo periodo, consistono soprattutto nell’inestricabile groviglio di norme (una vera e propria “emergenza istituzionale”, così come è stata definita dagli insigni giuristi e costituzionalisti Sabino Cassese e Michele Ainis, oltreché dal sociologo Giuseppe De Rita) da cui si è andato sempre più aggravando, con il passare del tempo, il fenomeno degenerativo di un’abnorme produzione e frammentazione legislativa - a sua volta causa di una proliferazione di soggetti pubblici e centri di spesa (tra cui le cosiddette Società partecipate della PA) a livello statale, regionale e locale nella

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31 complessa materia del Governo del territorio - e di una perniciosa miriade di Stazioni appaltanti prive della necessaria qualificazione e di capacità tecnico-amministrative adeguate. Nel documentato articolo di Antonello Cherchi, pubblicato su Il Sole 24 Ore del 18 giugno 2018 viene fatto ascendere a 111.000 leggi l’incredibile numero dei provvedimenti attualmente in vigore, molti dei quali, nel labirinto di rinvii, di citazioni e riferimenti, risalgono all’Unità d’Italia; senza contare l’abnorme proliferazione della legislazione regionale che, anche per effetto della sciagurata riforma del Titolo V della Costituzione (Art. 117/Cost.), ha provocato, e sta provocando tuttora, uno spaventoso contenzioso e conflitto di pote-

Le radici di un approccio innovativo nella gestione di infrastrutture e territorio L’articolo delle pagine precedenti, che rappresenta la prima parte di un saggio che la rivista leStrade pubblica in due puntate, vuole innanzitutto testimoniare la commossa partecipazione all’indicibile dolore delle comunità e delle persone gravemente colpite da eventi calamitosi naturali e da catastrofi, spesso attribuibili a incuria e/o negligenza dell’uomo, sempre più refrattario a tenere nel debito conto i fondamentali e prioritari principi di rispetto dell’habitat in cui vive. La lettera-manifesto sui temi del “Buon Governo del Territorio”, unitamente ai moniti e agli appelli più volte richiamati in precedenti scritti, oltreché nei Convegni e Seminari organizzati dall’Associazione del Genio Civile che ho l’onore di presiedere, si inseriscono a pieno titolo in una travagliata fase di crisi sistemica che, per essere efficacemente fronteggiata, necessita di un radicale cambio di rotta nel modello di sviluppo fino ad ora imperante che ponga al centro dell’attenzione un ritrovato e armonico rapporto dell’Uomo con il Pianeta Terra, vero e proprio “Organismo vivente” (si vedano gli articoli pubblicati su “La Lettura del Corriere della Sera” del 19 agosto dai titoli emblematici: “Per una civiltà eco-sostenibile - Il catastrofismo produttivo” di Fabio Deotto e “Terra, clima e territorio sono ormai una cosa sola” di Fabio Farinelli). Memoria, formazione, cultura, conoscenza (in cui può trovare appropriata allocazione la “Regola aurea: conoscere per deliberare” di Luigi Einaudi) rappresentano le armi migliori per ricreare finalmente quelle condizioni vitali di un auspicato risveglio delle coscienze e di una approfondita riflessione sulle funzioni, soprattutto quelle finalizzate alla pubblica utilità, delle opere dell’uomo nelle trasformazioni del territorio e dell’ambiente; opere queste che devono necessariamente possedere, anteriormente alla relativa realizzazione (cosiddetta “valutazione ex ante circa la fattibilità tecnico-economica degli interventi) una serie di specifici requisiti, ai fini dell’ordinato assetto del territorio in cui vengono a collocarsi. Tali requisiti possono sintetizzarsi nei seguenti parametri: conformità 9

ri tra Stato e Regioni con un pauroso ingolfamento di ricorsi innanzi alla stessa Corte Costituzionale. Ultimo esempio di tale fenomeno degenerativo è la sentenza della Corte Costituzionale n. 140, depositata in data 5 luglio 2018 (in materia di abusivismo edilizio) con la quale la Consulta ha dichiarato incostituzionali le disposizioni della legge regionale della Campania n. 19/2017 in materia di conservazione degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio dei Comuni. nn

(Fine Prima Parte - la Seconda Parte sarà pubblicata su leStrade Ottobre 2018)

agli strumenti pianificatori e ai vincoli idrogeologici, paesaggistico-ambientali e architettonici, rispetto dei vincoli di programmazione finanziaria e di bilancio, qualità progettuale, anche sotto il profilo estetico, solidità strutturale, criteri manutentivi e di monitoraggio per la maggiore durabilità e sicurezza delle opere da eseguire con impiego di personale specializzato, di mezzi e di materiali di accertata qualità, eccetera.

Il caso del Friuli Venezia Giulia Chi scrive ha svolto rilevanti incarichi di livello apicale nell’ambito della PA e del Ministero dei Lavori Pubblici, in ciò avendo cura di assimilare le opere pubbliche al concetto di Beni comuni, di avere contribuito sia nel ruolo di Capo Dipartimento per le Aree Urbane, di Direttore Generale dell’Edilizia Statale e del Coordinamento Territoriale (ex Urbanistica), oltreché di Provveditore alle Opere Pubbliche per il Friuli Venezia-Giulia, a porre in essere tutta una serie di iniziative finalizzate al perseguimento dell’interesse generale, con particolare riferimento alle zone colpite da eventi sismici attraverso la ricostruzione di edifici pubblici, di culto e monumentali, in stretta collaborazione con le Sovrintendenze BB.AA.CC. e gli Enti locali. Nell’ambito di tali iniziative è da ricomprendere l’attività di carattere normativo svolta in qualità di Coordinatore di un gruppo di lavoro ad hoc sfociata nella Legge speciale 1 agosto 2002 n. 166 art. 30 con la quale è stata sottratta alla Agenzia del Demanio la gestione di un enorme coacervo di beni demaniali (sedi degli Uffici, pertinenti alloggi di servizio, caselli idraulici, eccetera dislocati sull’intero territorio nazionale, in uso governativo alle ex Amministrazioni dei Lavori Pubblici e dei Trasporti) al fine di salvaguardare detti beni dalle scriteriate operazioni di sdemanializzazione, di cartolarizzazione finanziarie e di conseguenti trasferimenti immobiliari privati (F.I.P.). Ed è proprio in questa area regionale del Nord-Est che si è potuta manifestare appieno l’attività del Provveditorato alle OO.PP. FVG (unico tra tutti i Provveditorati alle OO.PP. a essere stato istituito con apposita Legge 24/12/1959 n. 1149 in conseguenza dei noti conflitti bellici), che ha potuto avvalersi degli Uffici del Genio Civile, quali articolazioni dello Stato in una Regione a statuto autonomo (non rientrante tra le disposizioni normative previste dai DD.PP.RR. n. 8/1972 e n. 616/1977 di trasferimento di competenze e di personale dallo Stato alle Regioni a Statuto ordinario); situazione davvero speciale questa che ha consentito, proprio in virtù del prezioso materiale storico acquisito agli archivi di detti Uffici, di conservare la memoria e perfezionare, a distanza del lungo tempo trascorso (circa 40 anni!) dalla data del tragico evento del Vajont (9 ottobre 1963), le procedure di risarcimento dei danni a favore delle popolazioni colpite da tale immane sciagura provocata proprio dalla mancata e compiuta valutazione ex ante del contesto territoriale e morfologico del sito prescelto per la costruzione della diga da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti, in capo ai quali sono state accertate gravi responsabilità dalle competenti Autorità giudiziarie. (Federico Cempella) 9. Il porto di Trieste, un’infrastruttura esemplare

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© www.vigilidelfuoco.tv

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Le conseguenze del crollo genovese

Fabrizio Apostolo

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UN PIANO ORGANICO DI MANUTENZIONE, UNA BANCA DATI SULLO STATO DELLE INFRASTRUTTURE, RISORSE PER LA VIGILANZA AUTOSTRADALE INTENSIFICATE. MENTRE ANCORA SI FRONTEGGIA LA TRAGEDIA DEL 14 AGOSTO (A GENOVA NE SANNO QUALCOSA) SI INIZIANO A DELINEARE ALCUNE PROPOSTE CONCRETE PER METTERE FINALMENTE IN SICUREZZA NON SOLO UN SISTEMA VIARIO CITTADINO, MA UN INTERO, GRANDE PAESE.

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a prima vera grande opera di cui ha bisogno questo Paese è un imponente e organico piano di manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro territorio e delle nostre infrastrutture esistenti”. leStrade ne parla da anni, con intensità crescente negli ultimi quattro, da quel 2014 che si aprì con un convegno romano (29 gennaio) organizzato da Rete Democratica dal titolo che forse avrebbe meritato maggiore attenzione da parte dei decisori: “La manutenzione dei ponti per la sicurezza stradale: opera grande tra le grandi opere”. La frase dell’incipit è tratta dalla relazione di accompagnamento all’Audizione sul Ponte Morandi di Genova del Ministro Da-

nilo Toninelli, il 27 agosto, di fronte alle commissioni congiunte di Camera (Ambiente) e Senato (Lavori Pubblici). Interessanti, giornalisticamente e anche in chiave di agenda futura, anche le conclusioni del documento, riguardante le “cose da fare”: “Allestire una banca dati a livello centrale, che possa acquisire tutte le informazioni riguardanti lo stato e le informazioni di tutte le nostre infrastrutture. Per ogni infrastruttura dovremmo avere certezza dell’intervento di manutenzione da ultimo adottato e di quelli programmati. Dovremo essere in condizione di poter operare tempestivamente nella segnalazione degli interventi di riammodernamento del nostro patrimonio infrastrutturale, graduandoli

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3 1, 2, 3. Genova: istantanee del luogo del disastro 4. Il Viadotto Polcevera, progettato da Riccardo Morandi, in un’immagine d’archivio antecedente al crollo

I numeri dell’evento

Il fatto è stra-noto, intorno alle 11.35 del 14 agosto scorso è crollata una campata del Viadotto Polcevera, detto anche “Ponte Morandi” dal cognome del suo progettista. Il collasso ha riguardato il pilone centrale di sostegno e circa 260 m di carreggiata autostradale (siamo sull’autostrada A10 Genova-Savona gestita da Autostrade per l’Italia), strutture precipitate su capannoni industriali e tratti di viabilità stradale e ferroviaria. Circa 40 i veicoli coinvolti, 43 le vittime della tragedia, 9 i feriti. Anche la rivista leStrade, naturalmente, porge alle famiglie dei deceduti le più commosse condoglianze e si stringe alla città di Genova, più volte messa sotto i riflettori dalla nostra testata proprio in funzione di una sua più che auspicata modernizzazione territoriale (si pensi soltanto alle grandi opere idrauliche in corso). Continueremo senz’altro a raccontare le conseguenze del “Morandi”, dando spazio alla tecnica, innanzitutto, e alle politiche infrastrutturali di ampio respiro. In questa sede, ci limitiamo a fornire qualche numero, che documenta l’impegno profuso nella gestione dell’emergenza: i Vigili del Fuoco hanno impiegato 388 unità e 111 mezzi provenienti da varie regioni e

dal 14 al 22 agosto hanno effettuato 1.092 interventi di recupero beni. Il 118 ha disposto l’invio immediato di 30 ambulanze, 6 auto mediche e 90 soccorritori volontari. La Polizia di Stato ha impiegato 200 unità per i primi soccorsi, con 12 pattuglie anti-sciacallaggio. I Carabinieri hanno impiegato oltre 100 unità al giorno, con 10 unità cinofile. La Guardia di Finanza 97 militari. La Polizia Stradale, da parte sua, ha impiegato 138 pattuglie nelle attività di gestione della viabilità autostradale. Potenziate anche le task force di Polizia Ferroviaria e Capitaneria di Porto. Infine, un cenno e un pensiero di solidarietà agli sfollati: in tutto 566. Nonché alle aziende coinvolte e a tutti coloro i quali vivono o lavorano nell’area di Genova.

La concessionaria

Importante, come evidente, anche l’attività profusa dalla concessionaria Autostrade per l’Italia - raggiunta anche da una lettera del MIT che avvia formalmente “la contestazione del gravissimo inadempimento […] agli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e custodia, in oggettiva considerazione del collasso dell’infrastruttura, delle vittime accertate e degli ingenti danni riportati” - che al momento del crollo aveva in corso alcuni lavori di consolidamento della soletta. Una sintesi delle attività messe in campo è stata fornita da un comunicato successivo al cda del 21 agosto, in cui si citava l’impegno di oltre 150 uomini della società, il piano di interventi a favore delle famiglie delle vittime, degli sfollati e delle aziende coinvolte, il piano di ricostruzione del ponte crollato (che il Governo giallo-verde, si evince da fonti giornalistiche, vorrebbe far coordinare a società statali...), i piani di viabilità alternativa, la sospensione del pedaggio nel nodo di Genova. Una prima stima economica delle iniziative in essere: circa 500 milioni di euro. L’ultima notizia ci porta nel vivo del dibattito sulle concessioni: il 27 agosto sempre ASPI ha messo in rete il testo completo della convenzione, allegati inclusi, compreso il piano finanziario (Allegato E). Per approfondire: www.autostrade.it. Lo stesso giorno il MIT ha messo online tutti i contratti di concessione con le società autostradali italiane. nn © Bbruno/wikipedia

© www.vigilidelfuoco.tv

secondo un preciso ordine gerarhico di importanza e urgenza” “Disporrò - prosegue Toninelli - il potenziamento del servizio ispettivo che opera presso il Ministero valutando anche il ripristino di quella Agenzia che avrebbe avuto una maggiore autonomia e che i Governi precedenti non hanno voluto istituire, in modo da assicurare una rigorosa e puntuale vigilanza sull’operato dei concessionari e sul rispetto dei vincoli che la legge e le convenzioni pongono a loro carico”. Quindi, la “convocazione” dei concessionari con annessa richiesta di “un programma dettagliato degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, con specifica quantificazione delle risorse destinate a realizzare un programma di riammodernamento delle infrastrutture”. Infine, l’annuncio, più politico che tecnico, della revisione integrale del sistema delle concessioni.

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Fabrizio Apostolo

Le difese immunitarie delle travi prefabbricate

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COSTRUIRE ELEMENTI IN CEMENTO ARMATO A REGOLA D’ARTE IN FUNZIONE DELLA SICUREZZA E DURABILITÀ DELLE OPERE. È L’OBIETTIVO PRIMARIO DELL’ATTIVITÀ DI PAC, UN OPERATORE CHE DA ANNI PUNTA SU SCELTA E CONTROLLO DEI MATERIALI, ESTREMA CURA ESECUTIVA E SOLUZIONI PROTETTIVE CRUCIALI COME LE VERNICI. UN CAMPO DI APPLICAZIONE DI PARTICOLARE IMPEGNO (E SODDISFAZIONE): GLI INTERVENTI FRONTE MARE, DALLA LIGURIA AL VENETO.

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1. Grande opera portuale (con elementi prefabbricati) in corso 2, 3. Realizzazione di ponti/tunnel al servizio dell’impiantistica del Mose a Venezia

ra le referenze più recenti, di una serie di tutto rispetto, possiamo citare l’esecuzione di due ponti/tunnel per l’alloggio di dotazioni impiantistiche nell’ambito del sistema Mose (Bocca di Lido San Nicolò), una grande opera a cui PAC, negli anni scorsi, aveva contribuito realizzando una banchina di attracco, di peculiare fattura tecnica, al servizio della nave speciale per il recupero delle paratie del sistema di difesa. Interventi, questi, che hanno presupposto la fornitura e installazione di importanti elementi prefabbricati in calcestruzzo armato in contesti particolarmente aggressivi. Fattore cruciale di cui tener debitamente conto dalla progettazione alla costruzione, alla manutenzione, pena un “indebolimento” delle opere assolutamente da scongiurare. La ricetta (di PAC) per garantire i più elevati standard di qualità in funzione della durabilità è presto svelata: scelta dei materiali più idonei, cura maniacale per le lavorazioni in stabilimento (secondo un approccio, per così dire, “artigianale”), opportune protezioni, vedi la verniciatura con speciali prodotti antidegrado. Alla base dell’intero processo, va sottolineato, vi è quella cultura costruttiva che il nostro Paese coltiva e conserva in alcuni suoi indubitabili “scrigni”, ma che non riesce ancora a trasformare in prassi comune, in moderna regola d’arte. Uno di questi scrigni, che leStrade è andata a scovare, si chiama proprio PAC Prefabbricati, azienda con sede a Fara Vicentino (Vicenza) dalla storia quasi quarantennale, specializzata nella realizzazione di elementi prefabbricati in cemento armato funzionali alla costruzione di ponti, viadotti, gallerie artificiali, nonché opere portuali e marittime. In quest’ultimo campo PAC, per esempio, collabora con le maggiori autorità portuali del Paese dando corpo a banchine idonee a sostenere carichi decisamente elevati, anche superiori ai 200 kN/ m2, nonché pontili e opere semiprefabbricate da installare e completare a mare. Per fornire al lettore un approfondimento esaustivo da un lato sull’esperienza di PAC, dall’altro sullo specifico di alcune opere portuali e marit2

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time realizzate, abbiamo intervistato il titolare della società vicentina, il signor Giovanni Galliazzo.

leStrade. Signor Galliazzo, iniziamo prendendo spunto dalla più stretta attualità: il collasso del viadotto Polcevera a Genova. Questo, naturalmente, non per entrare nel merito di una vicenda complicatissima, una matassa che deve essere ancora dipanata, ma per parlare di problemi e soluzioni in campo infrastrutturale. Galliazzo. Va detto, per cominciare, che il calcestruzzo non è eterno come la pietra, ma è un materiale “vivo” (mi si passi la metafora) che, così come ogni essere vivente, patisce l’umidità o gli sbalzi termici. Ovvero il contesto in cui si colloca. Se tengo una trave per 50 anni in un ambiente protetto, è evidente che anche dopo mezzo secolo risulterà intatta. Se invece la espongo alle intemperie è più che opportuno che si sappia, meglio se preventivamente, correre ai ripari per tempo per evitarne il degrado: ovvero curare, manutenere con l’obiettivo di preservare. Tutto ciò si chiama cultura tecnica, sia della costruzione sia della manutenzione e del ripristino. È di questo che il nostro Paese ha estremo bisogno. leStrade. Questo vale per il calcestruzzo così come per ogni altro materiale: è corretto? Galliazzo. Certo, e vale soprattutto per quanto riguarda la combinazione dei materiali, nel nostro caso calcestruzzo e acciaio. Il cemento armato è un prodotto delicatissimo, che deve essere realizzato a regola d’arte, curando ogni minimo particolare. Come dicevo, non stiamo parlando della pietra usata dagli antichi per ponti e acquedotti, ma di un “organismo” sofisticato che da un lato deve avere, alla nascita, una serie di difese immunitarie ben precise e dall’altro, durante la crescita, deve essere monitorato ed eventualmente curato. Un punto nodale è che questa consapevolezza della cura delle opere cementizie è piuttosto recente, parliamo degli

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ultimi 20 anni. C’è poi da sottolineare il fattore dell’inevitabile “abuso” trasportistico di manufatti nati per portare poche auto o pochi carretti agricoli e ora interessate dal passaggio di mezzi di peso decisamente maggiore. leStrade. Partiamo dalla costruzione: come si “sforna” un elemento prefabbricato destinato a funzionare e durare nel tempo? Galliazzo. Per prima cosa bisogna puntare sui materiali più idonei, penso nel nostro caso all’acciaio Inox, della tipologia più opportuna, per le armature. Quindi occorre curare maniacalmente la realizzazione dei manufatti in calcestruzzo, a partire dai copriferro, che devono essere di spessore adeguato. I calcestruzzi devono essere inoltre regolarmente controllati con prove di compressione, permeabilità, cicli di gelo e disgelo, modulo elastico, in laboratori dotati di strumentazioni all’avanguardia. Infine, una lavorazione che riteniamo strategica in ogni contesto, e a maggior ragione nel caso di manufatti a contatto con acqua marina, è la verniciatura di ogni elemento con pitture altamente protettive. Un esempio soddisfacente è 6

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stato quello della banchina Piemonte di Marghera, armata con acciaio Inox e trattata con una vernice dallo spessore importante, di 3 mm. leStrade. Entriamo così nel vivo della vostra attività “marittimo-portuale”. Ci racconta qualche best practice? Galliazzo. Un campo in cui siamo particolarmente attivi, specialmente in Liguria, è quello della copertura di canali che attraversano aree logistiche, con destinazione mare. Si tratta, sostanzialmente, di effettuare una ricucitura di siti di stoccaggio interrotti da tratti di canali scoperti, con l’obiettivo di aumentare sensibilmente gli spazi di manovra di grandi mezzi quali le gru e di stoccaggio per container anche di grande peso. Spostandoci dal Mar Ligure al Mar Adriatico, altre referenze significative hanno riguardato la realizzazione, all’Arsenale di Venezia, di uno speciale attracco per la nave a U deputata al recupero delle paratie del Mose (da circa 3.000 quintali l’una!), per la successiva manutenzione. Sempre a Venezia abbiamo inoltre realizzato tre pontili 7

4, 5. Sempre al servizio del sistema Mose: banchina di attracco della nave di recupero delle paratie all’Arsenale di Venezia

6, 7, 8. Canal Grande: esecuzione di un pontile di attracco per vaporetti 8

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fissi per l’approdo dei vaporetti realizzati in elementi prefabbricati in calcestruzzo armato precompesso con montaggio direttamente su pali, senza la costruzioni di travi di appoggio e collegamento tra gli stessi pali. 9. Liguria: copertura di un canale interferente con aree logistiche 10. La ricetta della qualità: materiali idonei e cura per ogni dettaglio esecutivo

leStrade. Come valuta lo stato di salute di questi “organismi” a distanza di tempo? Li reputa provvisti delle dovute difese immunitarie? Galliazzo. Posso dire di sì. E si tratta di una valutazione che nasce anche dall’osservazione del comportanto della vernice, un elemento, come dicevo, di importanza strate-

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gica. Non solo perché protegge, ma anche perché il suo distacco può rappresentare anche una spia di una problematica più profonda, un warning. In generale, se il degrado è individuabile per tempo i costi di ripristino sono sostenibili, ma se si notano già ammaloramenti del calcestruzzo è possibile che la carbonatazione dei trefoli (che non avviene, però, nel caso dell’acciaio Inox) sia già in stato avanzato, con conseguenti complicazioni. Il problema sostanziale è che il calcestruzzo soffre come un essere vivente, ma non può parlare. Mentre la vernice, in qualche modo, sì. nn

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Specialisi anche in ripristini e monitoraggi delle strutture 11. Tra le attività di PAC, anche i ripristini delle opere d’arte in elementi prefabbricati

Non solo costruzioni, di opere portuali, così come di ponti o di gallerie artificiali (si veda a questo proposito “Quelle gallerie ben prefabbricate”, leStrade 6/2018, Speciale 120 Gallerie). PAC prefabbricati si è distinta anche nell’affrontare complesse problematiche di pronto intervento per ripristini strutturali e opere a sostegno di strutture in cemento armato pericolanti. Partner ideale di PA per l’immediata disponibilità di risorse tecnologiche, materiali e capacità ingegneristiche, PAC vanta infatti una consolidata esperienza sul campo acquisita in numerosi interventi. Altra attività da mettere in evidenza: il monitoraggio. Lo stato di tensione nelle sezioni di un manufatto di calcestruzzo precompresso dipende da molti fattori sia interni (entità della precompressione, comporta-

mento reologico del calcestruzzo) che esterni (carichi applicati, condizioni ambientali). Il monitoraggio delle strutture che PAC esegue è costituito dalla raccolta periodica di dati sullo stato di tensione nelle sezioni più significative di un prefabbricato in cemento armato per valutarne sia l’entità complessiva, da raffrontare con i risultati teorici, sia l’evoluzione temporale. I sensori sono in genere costituiti da estensimetri applicati a barre di armatura lenta annegate nel calcestruzzo e collegati elettricamente a una centralina mobile di rilevamento, di modeste dimensioni, in grado di registrare le letture elettriche e di trasformarle in termini di tensione. In tal modo risulta decisamente semplice l’applicazione di sensori stessi, nonché agevole l’attività di lettura e raccolta dati.

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38 5° Rapporto ART

Gli effetti positivi della regolazione

A cura della redazione

ATTRARRE INVESTIMENTI IN UN CONTESTO DI COMPETIZIONE VIRTUOSA E ALLO STESSO TEMPO TUTELARE I DIRITTI DEI PASSEGGERI. È IL DUPLICE OBIETTIVO DELL’ATTIVITÀ MESSA IN CAMPO DALL’AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI, UNA “CABINA DI REGIA” CHE A CINQUE ANNI DALLA SUA ISTITUZIONE PUÒ PRESENTARE IL BILANCIO ANNUALE (DECISAMENTE IN ATTIVO...) DEL LAVORO SVOLTO E ACCENDERE I RIFLETTORI SULLE SFIDE FUTURE. DOVE LE PASSWORD SARANNO: MULTIMODALE, INTEGRAZIONE DIGITALE, GREEN E LOW COST.

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1. Un momento dell’intervento ART del 20 giugno scorso 2. Cover del Quinto Rapporto al Parlamento 3. Il presidente di ART Andrea Camanzi con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

l 20 giugno scorso l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (in sigla: ART) ha presentato al Parlamento italiano, attraverso il presidente Andrea Camanzi, il suo quinto Rapporto Annuale. Ad ascoltarlo, le più alte cariche dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dai Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, per proseguire con alti rappresentanti del Governo come il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli. Camanzi ha tracciato un bilancio delle attività nel 2017, a cinque anni dalla nascita dell’Autorità e ha delinato la cornice entro la quale il sistema dovrà affrontare le nuove sfide. Il lavoro compiuto da ART - è una prima sintesi - ha reso i trasporti più competitivi e attrattivi per gli investimenti. Alcuni numeri, tra gli altri, a conferma: negli aeroporti regolati dall’Authority nel 2017 la crescita media è stata del 9,1%, il 50% in più rispetto all’aumento medio nazionale (6,2%) e il 60% in più rispetto all’aumento di traffico (3,6%) degli scali con contratti di programma in deroga. Altro fronte: nel settore dell’alta velocità ferroviaria nel periodo 2013-2016, l’offerta è aumentata del 18%, i passeggeri del 27,7% e i ricavi da traffico del 18,4%. Di contro, si è registrata una riduzione media dei prezzi del 20%. “Anche le dinamiche delle gestioni autostradali - ha riferito quindi Camanzi - traggono beneficio dall’utilizzo del modello definito dall’Autorità per identificarne l’ambito di gestione ottimale e finalizzato a stimolare la concorrenza per confronto: un metodo oggettivo per stimare il livello di efficienza perseguibile da un’impresa in rapporto a quello di tutte le altre che operano nello stesso segmento”. Fondamentale, per Camanzi, è che “la regolazione economica sia intelligibile, non afflittiva e incentivante di comportamenti virtuosi. Essa deve essere altresì proporzionata e limitarsi agli interventi necessari a estrarre qualità e convenienza dai servizi di trasporto e a favorire i cambiamenti indotti dall’innovazione tecnologica”.

L’impianto normativo di ART

Regolazione multimodale

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Ma passiamo a “raccontare”, in sintesi, il contenuto della Rapporto ART così come illustrato attraverso la Relazione del presidente Camanzi, il 20 giugno. In apertura, la Relazione riferisce in ordine al consolidamento delle tendenze in atto nel settore dei trasporti, sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta di servizi. Alcuni esempi: la crescente rilevanza della domanda di servizi integrati per passeggeri e merci e del vincolo della sostenibilità economica e ambientale dei trasporti, la centralità delle piattaforme nell’organizzazione dell’offerta, l’acquisita consapevolezza dei passeggeri del diritto a essere tutelati lungo tutto il viaggio. La mobilità si configura così come un bene in sé, che ha natura economica ed è oggetto di tutela giuridica. La Relazione sottolinea quindi che il vantaggio che il legislatore ha dato all’Autorità, prefigurando per il settore funzioni di regolazione economica multimodale, si esprime pienamente in un contesto in cui la Commissione europea dedica l’anno 2018 proprio alla multimodalità. Nota a margine: il numero uno dell’Autorità è anche presidente di IRG-Rail, il network europeo dei regolatori indipendenti del settore ferroviario il cui statuto è in evoluzione nel segno della competenza multimodale.

Una ricetta che funziona

Nel delineare il “Metodo ART” e i suoi effetti la Relazione riferisce quindi che nell’esercizio della sua indipendenza di giudizio l’Autorità ha individuato modelli di regolazione economica delle diverse modalità di trasporto caratterizzati da tratti comuni (quali per esempio la durata predefinita del periodo regolatorio, criteri omogenei per la remunerazione del capitale netto investito, obblighi di separazione contabile) che rendono confrontabili le condizioni di efficienza dei mercati del settore. Prevedibilità e stabilità dell’assetto normativo e credibilità della regolazione economica indipendente costituiscono condizioni per attrarre investimenti. Di tali effetti positivi vi è evidenza nei mercati regolati dall’Autorità. È stato così, per esempio, in quello ferroviario dell’alta velocità, dove l’intervento sull’accesso ai servizi di rete ha contribuito a valorizzare l’assetto concorrenziale, a rafforzare la competitività delle imprese, che hanno attratto e realizzato importanti investimenti, e prodotto risultati direttamente apprezzabili anche dagli utenti finali in termini di frequenza 3

L’istituzione dell’Autorità, costituita a settembre del 2013 ed operativa dal gennaio 2014, è stata prevista dall’art. 37 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 24 dicembre 2011, n. 214. Successive disposizioni ne hanno integrato lo “statuto”. Le più recenti sono contenute: nel Decreto Legislativo 13 agosto 2017, n. 232, cosiddetto “correttivo” del Decreto Legislativo 4 agosto 2016, n. 169 recante “Disciplina della governance delle autorità portuali”, che ha introdotto un’importante norma di raccordo tra le competenze dell’Autorità e quelle delle Autorità di sistema portuale, di nuova costituzione; nell’art. 48 del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito nella Legge 21 giugno 2017, n. 96, che ha integrato in modo significativo le competenze già attribuite all’Autorità nella materia del trasporto pubblico locale. In esito alle novelle, le funzioni dell’Autorità sono state elencate puntualmente nella delibera ricognitiva adottata dall’Autorità il 31 maggio 2017 (delibera n. 75/2017). Il Rapporto ART 2018 in versione integrale è disponibile sul sito dell’Autorità www.autorita-trasporti.it

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40 dei treni, prezzi e qualità del servizio. Ma anche nell’ambito aeroportuale, nel quale gli aeroporti che hanno applicato i modelli tariffari dell’Autorità hanno registrato un significativo aumento dei passeggeri. E così pure in quello autostradale, nel quale l’utilizzo del modello per identificare l’ambito di gestione ottimale fornisce all’amministrazione elementi per la necessaria razionalizzazione del settore.

Fig. 4 Crescita passeggeri per aeroporti fra 4 e 10 milioni di passeggeri regolati da ART

Le attività svolte

A seguire, l’illustrazione delle attività svolte, che viene ricondotta a tre insiemi di materie: l’accesso alle infrastrutture e servizi connessi; la regolazione dei mercati dei servizi di trasporto; la garanzia della qualità e la tutela dei diritti dei passeggeri. Illustriamole in sintesi.

Accesso alle infrastrutture Con riferimento all’accesso alle infrastrutture, l’Autorità ha adottato un provvedimento in materia di affidamento in concessione di aree e banchine portuali e criteri per la determinazione dei relativi canoni e tariffe d’uso. Il provvedimento, che fornisce ai presidenti delle Autorità di sistema portuale un quadro omogeneo di regole su base nazionale, contiene misure che nel Piano Nazionale Anticorruzione sono considerate idonee a prevenire il rischio corruttivo in ambito portuale. Si riafferma così il rapporto tra regolazione economica indipendente, misurabilità delle scelte pubbliche e legalità. In questo stesso ambito, si avvicina la scadenza entro la quale il legislatore dovrà esecuzione al Regolamento Europeo (UE) n. 2017/352; al riguardo, e con particolare riferimento alla procedura di consultazione per la determinazione delle tariffe di accesso ai porti, l’Autorità rinnova l’auspicio che sia valorizzata l’esperienza da essa maturata in ambito aeroportuale. In materia di accesso agli aeroporti è proseguita l’attività di verifica della conformità ai Modelli adottati dall’Autorità nel 2014; in ambito autostradale quella di elaborazione dei sistemi tariffari di pedaggio e degli schemi di concessione; con riferimento alle infrastrutture e servizi ferroviari, in aggiunta alle ordinarie attività di regolazione e monitoraggio, l’Autorità invece ha esaminato, in particolare, gli effetti prodotti dall’introduzione di modalità innovative di gestione ed esercizio della rete e dei servizi (per esempio, il progetto di potenziamento della velocità massima sulla rete ad alta velocità e l’impiego di treni in composizione doppia). La Relazione riferisce infine di un ambito interamente nuovo di intervento dell’Autorità: quello delle autostazioni di autobus a media-lunga percorrenza che si trovano in corrispondenza di aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e metropolitane. A seguito delle significative trasformazioni del mercato sul lato dell’offerta e dell’ingresso di nuovi operatori, esse costituiscono infrastrutture essenziali e snodi della concorrenza modale e intermodale del trasporto terrestre di passeggeri, che l’Autorità ha ritenuto di sottoporre a condizioni di accesso eque e non discriminatorie.

Fig. 5 Risultati sullo sviluppo dell’Alta Velocità (dati periodo 2013-2016)

Fig. 6 Passeggeri di servizi a mercato in transito dalle autostazioni

Servizi di trasporto Riguardo al tema della regolazione dei servizi di trasporto, e in particolare di quelli del trasporto pubblico locale e regionale, la Relazione evidenzia la necessità che i contratti di servizio, nel configurare gli obblighi di servizio pubblico, riflettano i temi della mobilità sostenibile, della messa a disposizione di

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7. Colloquio tra i vertici ART, le tre più alte cariche dello Stato (il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, rispettivamente presidenti di Senato e Camera) e il titolare del MIT, Danilo Toninelli

servizi flessibili e condivisi e dei bisogni dei passeggeri pendolari. In materia di procedure, in un contesto in cui, a fronte della reiterazione della centralità delle gare, la legge consente un ampio ricorso all’affidamento diretto, l’Autorità ha adottato, con ANAC e AGCM, un atto di segnalazione congiunto per sottolineare l’esigenza che, anche ove faccia ricorso a tali fattispecie, l’ente affidante sia tenuto al rispetto di stringenti obblighi di motivazione e trasparenza. Nella stessa materia, ha in corso l’introduzione di specifiche misure concernenti i bandi di gara nel cabotaggio marittimo e collegamento con le isole minori, oltre che l’aggiornamento di quelle inerenti l’affidamento dei servizi di TPL via ferrovia e strada. Nell’esercizio dell’attività consultiva in materia di servizio di taxi, l’Autorità ha quindi avuto modo di rappresentare l’esigenza che l’attesa revisione complessiva della disciplina escluda vincoli di esclusiva con intermediari dei servizi e favorisca l’utilizzo di strumenti tecnologici per la mobilità.

Diritti dei passeggeri Con riferimento al terzo profilo di attività, la Relazione sottolinea che l’insieme della qualità del servizio e della tutela dei diritti (entrambe oggetto di attività di regolazione ex ante da parte dell’Autorità) è essenziale per migliorare la complessiva esperienza di viaggio dei passeggeri. Condizioni minime di qualità di portata generale assistite da penali per inadempimento, da inserire nei singoli contratti, sono state decise in ambito ferroviario e sono in corso di adozione nel trasporto via mare e vie navigabili interne. Al centro delle misure, i temi della regolarità, puntualità, completezza delle informazioni, dell’accessibilità pubblica ai dati e condizioni di accesso adeguate per tutti i passeggeri. Misure aventi ad oggetto il contenuto minimo dei diritti, anche di natura risarcitoria, che i passeggeri possono azionare nei confronti dei vettori, sono altresì oggetto di un procedimento riguardante i servizi di trasporto ferroviario gravati da obblighi di servizio pubblico. Anche in questo ambito sono centrali i temi della puntualità, e dei rimborsi in caso di ritardo (anche per i titolari di abbonamento) e le garanzie per la tutela delle persone disabili e a mobilità ridotta. In aggiunta, l’Autorità prosegue le attività connesse alle funzioni di garanzia della esecuzione dei Regolamenti europei in materia di diritti dei passeggeri nel

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trasporto via ferrovia, autobus, mare e vie navigabili interne, e di applicazione delle relative sanzioni: materia, quest’ultima, che sarà oggetto di un atto di segnalazione contenente proposte per rafforzarne l’efficacia.

Le questioni del digitale e della sostenibilità

La Relazione prosegue a questo punto offrendo alcuni spunti prospettici e di visione. Il documento pone per esempio la questione della qualificazione come “infrastrutture essenziali” delle piattaforme digitali, comprese quelle della logistica delle merci, che sono il veicolo del bene della mobilità. Tale questione evoca, a sua volta, quella della capacità delle piattaforme di gestire Big Data in modo esclusivo, così da condizionare l’operatività dei mercati e dei servizi di trasporto, e della necessità di assicurare la disponibilità pubblica dei dati raccolti in esecuzione di un servizio economico di interesse generale o in regime di monopolio. La Relazione illustra anche la tendenza a qualificare l’obiettivo dello shift modale attraverso la ricerca di un nuovo equilibrio basato sul miglioramento della performance ambientale delle modalità più inquinanti. Essa prende forma, tra l’altro, in nuovi modelli di business delle imprese che investono in soluzioni carbon-free e di mobilità cosiddetta dolce. Si evidenzia quindi che l’uso di sistemi di trasporto condiviso o in comune di passeggeri, facilitato dalla digitalizzazione, fa emergere una domanda potenziale di servizi di trasporto a basso costo. Nell’individuazione di quelli da sottoporre a obblighi di servizio pubblico si impongono, pertanto, confronti con modelli più efficienti e meno onerosi per la finanza pubblica.

Presidio di indipendenza

Nel riferire infine sulle questioni riguardanti l’organizzazione e il funzionamento dell’Autorità, la Relazione sottolinea che, a quasi cinque anni dalla costituzione, resta aperto il tema del finanziamento dell’Autorità - presidio della sua indipendenza - e in particolare quello del perimetro dei soggetti tenuti alla contribuzione. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 7 aprile 2017, se non lo farà il Legislatore, saranno i giudici di merito a dare soluzione al rilevante contenzioso tuttora pendente. nn

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INNOVAZIONE &FUTURO INNOVAZIONE

n La Smart Road si è fatta strada n Tutte le strade (smart) portano a Torino n Dall’ideazione alla costruzione n Le radici italiane di Hyperloop

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44 Infrastrutture Intelligenti

La Smart Road si è fatta strada

Fabrizio Apostolo

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UN ANNO A TUTTA “SMART ROAD”. GLI ULTIMI 12 MESI SONO STATI SEGNATI, INFATTI, DA UNA SERIE DI PASSI AVANTI VERSO LA REALIZZAZIONE DELLE PRIME STRADE INTELLIGENTI DEL NOSTRO PAESE, QUESTO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA DECISORI, GESTORI E OPERATORI INDUSTRIALI. ALCUNI ESEMPI: IL DECRETO 70 CON L’ISTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO TECNICO, IL NUOVO COMITATO AIPCR E, SOPRATTUTTO, L’INTENSO LAVORO DI ANAS, CHE SULL’A2 HA AVVIATO I LAVORI DEL PRIMO TRATTO SPERIMENTALE.

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2 1. Smart Road, dal progetto... 2. ...alla realtà: il 2018 è anche l’anno dell’avvio delle prime applicazioni sul campo 3. Grafica della App Anas 4. Tra gli obiettivi: il monitoraggio e controllo dell’infrastruttura

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n anno decisamente smart, quello che stiamo vivendo. Con un mese, lo scorso giugno, che ci ha portato alcune notizie, sul fronte delle infrastrutture intelligenti prossime venture, su cui vale la pena soffermarci: il 22 giugno, innanzitutto, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato un bando Anas (Gruppo FS Italiane) da 2 milioni di euro per la fornitura di dispositivi “IoT” (Internet of Things) per localizzare, monitorare e sorvegliare in tempo reale i cantieri stradali. Smart technology, insomma, al servizio delle cantierizzazioni, di nuove opere e di manutenzioni, un aspetto cruciale della trasformazione digitale in atto, che interessa e molto gli operatori del settore, in Italia così come all’estero. Quattro giorni più tardi, il 26 giugno, sempre Anas ha annunciato la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico internazionale a supporto del progetto “Smart Mobility”, finalizzato alla definizione di un modello evoluto di mobili-

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tà intelligente in vista del mondiali di Sci di Cortina d’Ampezzo del 2021. Sempre a fine giugno, infine, è arrivata la notizia del rilascio, da parte di Google Play, dell’App Anas Smart Road, basata sulla tecnologia AR (Augmented Reality) e in grado di riprodurre sugli smartphone (bisogna avere Android 7.0 e seguenti) un plastico virtuale di una sezione autostradale arricchita di contenuti informativi interattivi. Mentre il progetto “Smart Road” avanza, si inizia dunque a lavorare in profondità sull’“OBU” più diffusa del mondo, il telefono cellulare, come aveva spiegato bene a leStrade l’ing. Luigi Carrarini, Responsabile Infrastruttura Tecnologica e Impianti di Anas, esattamente un anno fa, in “Intelligenza stradale”, leStrade 8-9/2017, sezione Innovazione&Futuro. Poco dopo, nell’ottobre scorso, la nostra rivista ha avuto l’opportunità di coordinare un workshop nell’ambito di Smart Mobility World Torino, proprio dedicato alla Smart Road (si veda “Smart mobility a tutto campo”, leStrade 12/2017, sezione Innovazione&Futuro), quindi a inizio 2018 uno degli autorevoli relatori di quel seminario, il professor Vito Mauro, consulente del MIT proprio nella materia specifica, ci ha illustrato puntualmente i contenuti dell’atto normativo che di lì a poco avrebbe dato ulteriore impulso al settore (“Strade intelligenti per veicoli intelligenti”, leStrade 1-2/2018 Speciale 120 Anni). Il numero è stato distribuito negli stessi giorni di uscita del DM 70/2018 (28 febbraio), che ha dato attuazione all’articolo 1, comma 72, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (la cosiddetta Legge di Bilancio 2018), che autorizzava la sperimentazione di soluzioni tecnologiche avanzate per adeguare al “futuro high-tech” le reti infrastrutturali italiane. Facendo un leggero passo indietro (di qualche giorno), un’altra notizia ci porta al 13 febbraio, data in cui l’AIPCR istituiva un Comitato Tecnico sulla Guida Autonoma, guidato da Domenico Crocco, dirigente Anas e Primo delegato AIPCR Italia, che prevede anche un gruppo di lavoro sulla Smart Road. Facendone alcuni più avanti arriviamo quindi al mese di maggio, quando nell’ambito degli Innovation Days di Catania l’AD di Anas Gianni Armani annuncia che, “grazie alla

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46 recente aggiudicazione della gara, l’A2 sarà la prima Smart Road d’Italia. I lavori partiranno entro luglio nel tratto centrale, tra Morano Calabro (Cosenza) e l’aeroporto di Lamezia Terme”. Dunque, ci siamo e presto avremo modo di raccontare quanto sta avvenendo sul campo, entrando nel cuore della tecnologia. In questa sede, intanto, abbiamo pensato di ripercorrere “un anno di Smart Road”, dall’autunno 2017 all’autunno 2018, giusto per dare ordine a una memoria cronachistica che, ce lo auguriamo, forse un domani potrà diventare un capitolo non trascurabile della storia della tecnologia.

5. Logo Smart Road MIT

Dal Decreto Ministeriale alla strada intelligente

Un anno con la Smart Road Ottobre 2017 Smart Valley sotto l’Etna

La Smart Road, così come delineata dal DM 70/2018, si applica alle seguenti strade: Smart Road di tipo I (Rete TEN-T “core” e “comprehensive”); Smart Road di tipo II (tutte le altre infrastrutture stradali del livello 1 dello SNIT, Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti), nuove realizzazioni, ovvero interventi di potenziamento, infrastrutture esistenti se oggetto di interventi di innovazione tecnologica, costruttiva o funzionale, tutte le infrastrutture esistenti a partire dal 2025 con una gradualità delle specifiche funzionali da implementare. Di seguito alcuni esempi di trasformazione promossa dal decreto: • Dorsale road-side di comunicazione dei dati a elevato bit-rate (per esempio: fibra); • Copertura asse stradale e territorio con servizi IoT di tipo Road-Side Unit per la comunicazione V2I, localizzate per consentire la connessione a veicoli dotati di On-Board-Unit V2X standard; • Trasmissione informazioni V2I; • Controllo del traffico, gestione degli scenari, gestione operativa; • Minimizzazione dell’impronta ecologica delle tecnologie avanzate; • Presenza di un sistema di hot-spot WiFi per device personali, nelle aree di servizio (se presenti); • Rappresentazione modellistica del grafo trasportistico per livelli di dettaglio; • Sistema di monitoraggio delle opere d’arte e delle strutture in generale; • Sistema di monitoraggio del traffico ed enforcement articolato su livelli; • Sistema di archiviazione e storicizzazione dei dati;

Il 17 ottobre dello scorso anno Armani e il Sindaco Enzo Bianco siglano un protocollo d’intesa per individuare le iniziative di innovazione urbana riguardante efficientamento energetico, mobilità sostenibile, agenda digitale e governance urbana con l’obiettivo di condurre Catania tra le prime smart city europee. “La Smart City - spiega Armani - è un progetto in sinergia con la Smart Road della Tangenziale di Catania per la realizzazione di servizi e sistemi intelligenti dei quali beneficeranno cittadini, turisti, aziende e amministrazioni”. In questo quadro, un ruolo strategico lo ricoprirà proprio la tangenziale urbana (100mila veicoli al giorno in media), che diventerà un canale di comunicazione e collettore di big data da e per la Smart City. Tra i servi© Anas SpA

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zi previsti: infotraffico/percorsi alternativi, meteo, info trasporto locale, punti di interesse turistico, negozi, assistenze speciali, amministrazioni, tutto in viva voce in auto. Inoltre, le tecnologie installate permetteranno la comunicazioneV2I per la guida assistita e autonoma. La tecnologia IoT favorirà infine il monitoraggio di ambiente, infrastrutture, traffico ed energia.

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Dicembre 2017 Il design della Smart Road Il 22 viene pubblicato sulla GU un bando di gara telematico da 30 milioni di euro riguardante una procedura di “Accordo Quadro relativa alla fornitura di elementi funzionali secondo standard Anas per la Smart Road”. Nello specifico, il ban-

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• Sistema di monitoraggio delle informazioni meteo; • Modelli di previsione del traffico; • Servizi avanzati per utenti e operatori. Il progetto Smart Road rientra nella strategia ministeriale denominata “Connettere l’Italia” e punta a valorizzare il patrimonio esistente attraverso lo sviluppo ITS, il potenziamento tecnologico, il miglioramento di servizio e sicurezza, nonché la fornitura di servizi a gestori e utenti. Tra gli obiettivi della trasformazione digitale: riduzione dell’incidentalità, continuità dei servizi europei C-ITS, la resilienza delle reti di trasporto, l’interazione con i territori attraversati.

Tangenziale Smart per Catania

6. Catania, 17 ottobre 2017: Armani e Bianco siglano il protocollo d’intesa 7. Rappresentazione di una green island

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13 Febbraio 2018 Debutta il Comitato AIPCR Il 13 del mese prendono avvio i lavori del nuovo Comitato Tecnico sulla Guida Autonoma dell’AIPCR Italia. Alla prima riunione, ospitata dalla Sala Parlamentino del MIT, partecipano circa 50 tra rappresentanti dei gestori, costruttori di veicoli, esperti di telecomunicazioni, esponenti dei settori assicurativo e legale. Il CT, guidato dal Primo delegato e Segretario generale Domenico Crocco, si articola in quattro working group: • Automated vehicles guidato dall’ing. Massimo Marciani, presidente del CT AIPCR Trasporto Merci; • Smart Roads guidato dall’ing. Luigi Carrarini, responsabile Infrastruttura tecnologica e Impianti Anas; • Cybersecurity guidato dall’ing. Saverio Palchetti, presidente Task Force AIPCR Infrastructure Security; • Regulation guidato dall’ing. Mario Nobile, DG Direzione Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del MIT. 8 8. Truck platooning 9. Pali “volanti” 10. Un momento degli Innovation Days Anas di Catania (16-17 maggio 2018)

Febbraio 2018 Droni e pali “volanti” Uno degli aspetti più avveniristici che caratterizzano le iniziative messe in campo da Anas in materia di trasformazione digitale delle infrastrutture viarie è senz’altro l’utilizzo dei droni e dei cosiddetti “pali di rilevamento”. Si tratta dei flying poles, pali volanti che incorporano, semplificando, più sensori e servizi di connessione Wi-Fi in motion.

Sopra ogni palo fisso è presente una stazione di ricarica da cui i droni possono decollare e quindi monitorare le arterie. Il sistema porta in prospettiva - scrive a febbraio Carlo Argeni su www.lestradedellinformazione.it - a una sempre maggiore interazione con gli automobilisti, che potranno essere raggiunti da messaggi personalizzati sul proprio smartphone o navigatore. Gli aeromobili a pilotaggio remoto consentiranno inoltre di monitorare gallerie, viadotti, chilometriche interessate da turbative al traffico o incidenti.

28 Febbraio 2018 Arriva il Decreto Ministeriale

Proprio l’ultimo giorno del mese più corto dell’anno, il 28, Graziano Delrio firma il DM 70, di cui ci siamo già occupati nel box dedicato. Possiamo aggiungere che nello stesso decreto è stata prevista la possibilità per il MIT di autorizzare la sperimentazione su strada di veicoli a guida automatica. In particolare, sono stati individuati i soggetti che possono richiedere l’autorizzazione (costruttore del veicolo equipaggiato con le tecnologie di guida automatica, nonché istituti universitari ed enti pubblici e privati di ricerca), l’istruttoria a cui adempiere, le modalità con cui l’autorizzazione viene rilasciata e i controlli cui è soggetta l’attività di sperimentazione, con l’obiettivo di assicurare le condizioni di massima sicurezza.

16-17 Maggio 2018 Innovazione sempre più integrata Il 16 e 17 maggio Anas organizza a Catania gli Innovation Days. Tra i protagonisti, oltre alla stessa Anas, Regione Siciliana, Comune di Catania, Huawei Italia, Italscania, Società Aeroporti di Catania, FCE Ferrovia Circumetnea, Autorità Portuale di Catania, AMT Azienda Metropolitana Trasporti Catania, Nokia, Cisco Systems, SAP, Università degli Studi di Catania, Università Kore di Enna, AIIT e ACI. Tra i temi affrontati: mobilità integrata, upgrade delle infrastrutture stradali, Smart Road, guida autonoma e connessa, cybersecurity e digital transformation. “Il Gruppo FS Italiane - nota l’AD di FS Renato Mazzoncini - è impegnato nella digitalizzazione del settore dei trasporti, uno dei cinque pilastri del Piano industriale 2017-2026. In una visione sempre più europea e internazionale, il Digital Rail è anche una delle principali priorità dell’Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) di © Anas SpA

Il testo integrale del DM 70/2018

do mira a valorizzare dal punto di vista architettonico e funzionale gli elementi strutturali di supporto alle tecnologie su strada per una chiara identità e connotazione della Smart Road Anas. Il design innovativo - spiegano dall’Anas - è frutto della collaborazione con un’eccellenza italiana di fama internazionale, ovvero lo studio di progettazione e innovazione Carlo Ratti Associati (CRA), diretto da Carlo Ratti, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston.

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cui sono presidente”. Gli Innovation Days sono la tappa finale di #Congiunzioni, roadshow organizzato in occasione del 90° anno di Anas.

23 Maggio 2018 Prove di Smart Tunnel sulla E45

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Il 23 maggio Anas comunica l’affidamento di una serie di interventi di ripristino degli impianti tecnologici in galleria lungo l’E45, da Orte a Cesena, per un valore complessivo di 40 milioni di euro all’ATI Enelsole Srl, società di Enel X in partnership con Carlini Signal Srl e Alpiq InTec Italia. Si tratta di un esempio emblematico di Smart Tunnel. I lavori rientrano nel piano di riqualificazione dell’itinerario E45-E55 Orte-Mestre avviato nel 2016 che prevede un investimento complessivo di 1,6 miliardi di euro per il risanamento della pavimentazione, l’ammodernamento delle barriere di sicurezza, il risanamento strutturale dei viadotti, l’adeguamento degli impianti, eccetera. Si andrà a intervenire su antincendio, illuminazione a Led con telecontrollo, sistemi elettronici per il controllo della velocità, PMV con tecnologia Led, ventilazione, videosorveglianza, segnaletica. Previsti anche sistemi per gestire la comunicazione verso il centro di controllo e telecamere per rilevare le emissioni.

lizzazione, monitoraggio, controllo e sorveglianza in tempo reale dei cantieri sulla rete stradale nazionale Anas. In questo modo, qualora vi fossero variazioni, interruzioni improvvise o necessità di installare un cantiere per lavori urgenti, tutti gli addetti avrebbero la possibilità di informarsi sulle evoluzioni in atto, oltre ad avere una mappatura sempre più precisa e capillare della rete.

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26 Giugno 2018 Comitato Smart Mobility Il 26 del mese Anas annuncia l’istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico di livello internazionale che affiancherà la società del Gruppo FS Italiane nella realizzazione del progetto “Smart Mobility”, orientato alla definizione - in vista dei mondiali di Sci di Cortina 2021 - di un modello evoluto di mobilità intelligente in grado di gestire al meglio i flussi di traffico e migliorare la sicurezza stradale. Il Comitato, presieduto dal professor Ennio Cascetta, presidente di Anas, è composto da Moshe Ben-Akiva (Massachusetts Institute of Technology), Carlo Ratti (Massachusetts Institute of Technology), Alberto Broggi (Università di Parma), Claire Depre (DG mobilità della Commissione europea), Vito Mauro (Politecnico di Torino), Gennaro Nicola Bifulco (Università di Napoli Federico II), Mario Nobile (coordinatore Osservatorio Smart Road del MIT). Del Comitato fanno parte anche Giuseppe Fasiol (Regione Veneto), Fulvio Maria Soccodato, Luigi Carrarini e Ilaria Coppa (Anas), e Paola Firmi (RFI). Il piano Smart Mobility mira, attraverso l’implementazione tecnologica, a realizzare quattro obiettivi: il controllo del traffico; l’innalzamento della sicurezza stradale, la gestione della mobilità e il monitoraggio dell’infrastruttura. nn

12 11. Smart Tunnel in vista 12. Comitato Smart Mobility al lavoro (in primo piano Ennio Cascetta, presidente di Anas) 13. Smart Road: dall’A2 alla rete italiana, per approdare ai mercati esteri nell’ambito delle iniziative AIE

Penisola Smart, l’evoluzione del piano Anas Il 19 giugno il MIT annuncia l’istituzione, come da DM 70, dell’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica. L’Osservatorio svolgerà molteplici compiti istituzionali tra cui garantire, da una parte, il coordinamento nazionale tra le diverse iniziative locali presenti e future in ambito Smart Road e sperimentazione su strada di veicoli a guida automatica e, dall’altra, la promozione e il supporto di studi, ricerche e approfondimenti, con particolare attenzione al tema “sicurezza”. Tra le attività previste, la pubblicazione di una relazione annuale sull’attività svolta e sullo stato dell’arte delle iniziative individuate sul territorio nazionale. Con il provvedimento, fa il suo debutto anche il logo ufficiale che contrassegnerà le strade con qualifica di “Smart Road”.

22 Giugno 2018 Controllo “smart” dei cantieri Il 22 giugno Anas pubblica in GU il citato bando da 2 milioni di euro per la fornitura di dispositivi IoT funzionali a loca-

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19 Giugno 2018 Il MIT istituisce l’Osservatorio tecnico

La prima della serie, come annunciato, sarà l’A2 Autostrada del Mediterraneo: grazie alla recente aggiudicazione della gara i lavori nel tratto centrale tra Morano Calabro (Cosenza) e l’aeroporto di Lamezia Terme sono partiti, infatti, a luglio e si prevede di completarli nei prossimi tre anni. Ma il piano Anas per la Smart Road è decisamente più ambizioso, dal momento che riguarda oltre 3mila km di viabilità stradale e autostradale. La prima fase prevede un investimento di circa 250 milioni di euro che, oltre all’A2 (che usufruisce anche di un un contributo europeo di 21 milioni di euro finanziato al 100%), saranno destinati a importanti arterie quali l’autostrada A90 Grande Raccordo Anulare di Roma, la A91 Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino, l’itinerario E45-E55 Orte-Mestre, la Strada Statale 51 di Alemagna a Cortina, la Tangenziale di Catania e la A19 Autostrada Palermo-Catania, con interventi in partenza nel mese di ottobre. Questo per quanto riguarda l’Italia. Ricordiamo, però, che Anas è sempre più attiva anche sui mer13 cati esteri, attraverso la partecipata AIE, ragion per cui da via Mozambano non escludono un ruolo di primo piano per il know how tecnologico sviluppato anche in questi scenari. Gli obiettivi finali, del resto, sono sempre gli stessi: la sicurezza stradale, la sostenibilità ambientale, il comfort per l’utenza e l’efficienza dei collegamenti.

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La Smart Road diventa realtà: firmato il contratto per la realizzazione dei primi interventi sull’A2 Il progetto Anas entra nel vivo. Il 27 luglio 2018 è stato stipulato il contratto da 20 milioni di euro per la fornitura e posa in opera di sistemi e postazioni per l’implementazione dell’infrastruttura tecnologica avanzata Smart Road per la connettività di utenti e operatori Anas sull’A2 Autostrada del Mediterraneo. Gli interventi sono stati contrattualizzati da Anas con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da Sinelec e composto da Autostrade Tech e Alpitel. Le attività sull’A2, affidate in regime di accordo quadro di durata triennale, hanno come obiettivo, attraverso l’applicazione dei processi di trasformazione digitale, l’incremento della sicurezza stradale finalizzata soprattutto alla riduzione dell’incidentalità, il maggior comfort di viaggio, la gestione e il miglioramento delle condizioni di traffico ordinario e di eventi straordinari di criticità, la resilienza delle reti di trasporto, l’interazione digitale con i territori attraversati, l’interoperabilità con veicoli connessi e permetteranno la graduale circolazione dei veicoli a guida autonoma. La Smart Road Anas garantirà i servizi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems) individuati dalla Comunità Europea basati sulle comunicazioni V2I (vehicle-to-infrastructure) e V2V (Vehicle-to-Vehicle) predisponendola per integrare la prossima tecnologia 5G.

Il tratto interessato Gli interventi tecnologici interesseranno il tratto autostradale della A2 compreso tra Morano Calabro (Cosenza) e Lamezia Terme (Catanzaro) per un totale di circa 130 km e saranno avviati a settembre, quando si procederà all’infrastrutturazione di base, mediante l’installazione delle reti a grande comunicazione in fibra ottica ed energia elettrica, con minimo impatto sulla viabilità. “Si tratta di un passo decisivo - ha evidenziato il presidente di Anas Ennio Cascetta - verso la guida connessa e autonoma del futuro. Abbiamo già avviato, con il supporto di un Comitato Tecnico Scientifico di livello internazionale, il primo prototipo di smart mobility in Europa che vuole realizzare piattaforme integrate per la gestione della mobilità, partendo dai servizi e dalle tecnologie offerte dalle Smart Road Anas con l’obiettivo di attuare un modello evoluto di mobilità intelligente in grado di gestire al meglio i flussi di traffico e migliorare la sicurezza stradale”. “Nel campo della digitalizzazione delle infrastrutture - ha sottolineato l’Amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani - abbiamo precorso i tempi: il piano Smart Road, avviato da Anas nel 2016, infatti, è tra i primi a livello internazionale a

14. Un tratto dell’A2 Autostrada del Mediterraneo

coinvolgere oltre 2.500 km di strade e autostrade su tutto il territorio nazionale. Il nostro obiettivo è di migliorare la rete stradale nazionale attraverso la sua graduale trasformazione digitale, in modo da consentire il dialogo tra veicoli, infrastruttura e gestore della rete, anche nell’ottica di rendere possibile l’utilizzo dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida, per ottimizzare la mobilità e ridurre l’incidentalità stradale”.

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Sviluppo tecnologico Il progetto - fa sapere infine Sinelec, la società del gruppo Gavio capogruppo del raggruppamento delle imprese aggiudicatarie - prevede lo sviluppo di un’infrastruttura tecnologica innovativa lungo l’A2 volta a incrementare il comfort e la sicurezza dell’automobilista: saranno implementate soluzioni per la comunicazione con gli utenti e con i veicoli, per il monitoraggio real-time attraverso IoT delle infrastrutture stradali, per la gestione ed il controllo dinamico dei flussi di traffico e per l’info-mobilità. È inoltre inclusa nel progetto la costruzione di apposite aree denominate “Green Island” per la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili da utilizzare per l’alimentazione della nuova infrastruttura tecnologica. Sinelec è una società del Gruppo Gavio, il quarto operatore mondiale nel settore della gestione di reti autostradali con un network di circa 4.150 km di rete. Da oltre vent’anni progetta, realizza e mantiene impianti e sistemi per l’esazione, l’infomobilità, la gestione e il monitoraggio del traffico e delle infrastrutture in ottica sia di safety sia di security. 15. Gianni Armani, AD di Anas

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16. Ugo Govigli, AD di Sinelec (Gruppo Gavio)

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Eventi Specialistici

Emilia Longoni

Tutte le strade (smart) portano a Torino VIA A FUTURE MOBILITY WEEK, UNA PIATTAFORMA IDEATA PER METTERE IN RETE LE INFRASTRUTTURE E I TRASPORTI DEL FUTURO. IN PROGRAMMA AL LINGOTTO DI TORINO, CAPITALE STORICA DEL “MOBILITY” TRICOLORE, CINQUE GIORNI DI ESPOSIZIONI E CONVEGNI CHE ACCENDERANNO I RIFLETTORI SU TUTTO QUANTO POTRÀ FACILITARE LA MOBILITÀ DI PERSONE E MERCI E MIGLIORARE L’AMBIENTE CIRCOSTANTE.

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utte le smart road portano a Torino. Potrebbe essere questa la versione contemporanea del vecchio e noto adagio, anche in virtù di quanto nel capoluogo piemontese effettivamente sta accadendo e accadrà, in materia di nuove tecnologie della mobilità e dei trasporti. Già a giugno il neoministro Danilo Toninelli aveva annunciato l’inizio di un percorso sperimentale su smart mobility e guida autonoma che avrebbe visto proprio nella città

della Mole il proprio laboratorio privilegiato. Nel corso di un recente convegno fiorentino, il cui report trovate nella pagina TTS Italia di questo stesso numero, l’assessore alla Mobilità della Città di Torino, Maria Lapietra, è tornata a parlare del progetto, che presuppone l’istituzione di percorsi intelligenti in alcune strade cittadine (tra le informazioni da veicolare: notifiche di eventi pericolosi, avvertimento del passaggio di utenti deboli sulle strisce pe-

1. Future Mobility Week: l’evoluzione, in chiave ancora più futuribile, di Smart Mobility World 2. Un momento della visita del Sindaco di Torino Chiara Appendino nel corso dell’edizione 2017 3. Quantità e qualità assicurate per quanto riguarda il programma convegnistico 4. Un settore sempre più in movimento: è quello della smart mobility

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Future Mobility Week, una “cinque giorni”, di cui due (il 3 e 4) a forte intensità convegnistica, che raccoglie l’eredità di Smart Mobility World, storico evento high-tech che proprio nell’ultima edizione torinese ha gettato le basi, grazie alla grande partecipazione degli operatori, per un upgrade. Quello che toccheremo con mano prossimamente. A fare gli onori di casa, saranno Lingotto Fiere (il multi-evento si svolgerà, per l’appunto, al Lingotto), ClickutilityTeam e GL Events, già nel team degli organizzatori di SMW. La settimana con la mobilità del futuro, da parte sua, sarà una piattaforma ideata per mettere in rete infrastrutture e trasporti, decisori e specialisti, gestori e utenti. Le prime due giornate e l’ultima (Future Mobility showcase, 1-2-5 ottobre) saranno fortemente incentrate sul B2B e sul networking. I temi: la smart city, la smart mobility, la cybersecurity, il trasporto sostenibile. Quindi, spazio a Future Mobility expoforum e alle sue conferenze tecniche, schedulate il 3 e 4 ottobre e anticipate secondo un programma che trovate in aggiornamento sul sito web www.fmweek.it. Soltanto un saggio dei molteplici temi sul tavolo: bigliettazione elettronica, green mobility, app per i trasporti, veicolo autonomo e connesso, smart parking, city logistics, sicurezza alla guida, smart city, strade e infrastrutture smart. donali, suggerimenti sulla velocità consigliata da tenere in modo tale da sfruttare appieno il verde semaforico, servizi di parcheggio autonomo, dati utili su logistica urbana e il carico/scarico merci). E proprio a Torino, a inizio ottobre, farà il suo debutto la 3

Focus strade intelligenti

A proposito di smart road, sempre su questo stesso numero trovate un’ampia cronostoria di quanto avvenuto in materia nell’ultimo anno, in particolare guardando all’attività di Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Anas, che ha assegnato la gara per la realizzazione del primo segmento intelligente dell’A2 Autostrada del Mediterraneo. Così come avvenuto lo scorso anno a SMW, anche in questa occasione la nostra rivista, attraverso il suo direttore editoriale Fabrizio Apostolo, coordinerà un seminario che da un lato si proporrà di fare il punto sull’evoluzione dell’infrastrutturazione smart nel nostro Paese e sul dialogo in corso con gli operatori del trasporto, mentre dall’altro cercherà di gettare luce su alcune future innovazioni legate al settore stradale e autostradale, sia in materia di eco-trasporto (si veda il progetto di mobilità elettrica sviluppato da Brebemi) sia di monitoraggio delle infrastrutture, critiche e non. Il seminario sulla smart road è in calendario il 4 ottobre dalle 9 alle 13.

Numeri e mercato 4

Per chiudere, qualche numero complessivo sull’evento, che riunisce tradizione e innovazione. Sono attesi oltre 3mila partecipanti (operatori professionali accreditati) e circa 240 relatori in 24 convegni tematici. Circa 150 i sostenitori, tra sponsor, espositori e partner (tra i media partner anche leStrade, nonché altre testata della Casa Editrice la fiaccola Vie&Trasporti, Flotte&Finanza, Waste e Pullmann). In programma anche una vetrina di mezzi di trasporto (tra cui alcuni prototipi) di ultima generazione. Contestualmente all’evento si svolgerà anche la prima edizione di Automotive Cluster Forum, un forum periodico organizzato per presentare al mercato le abilità, i prodotti e i servizi delle aziende italiane nel settore della componentistica. nn

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52 Software di Progettazione

A cura della redazione

Dall’ideazione alla costruzione

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Highway M-11 between and Saint Petersburg From Conception throughMoscow Construction ASTALDI IC IÇTAS ARE CONFERENCE OPERATING ININ JVINFRASTRUCTURE FOR THE FULFILLMENT WAITING AND FOR THE THE TURKISH BENTLEY COMPANY INTERNATIONAL “YEAR 2018”, OF THE EPC CONTRACT REGARDING THE REALIZATION OF ABOUT 140 KM OF HIGHWAY M-11 PLANNED IN LONDON NEXT OCTOBER, LET’S FOCUS ON A SERIES OF ADVANCED DESIGN MOSCOW-SAINT PETERSBURG. IN TOTAL, THE WORK INCLUDES 61 BRIDGES, VIADUCTS AND SOLUTIONS ENABLED TO MANAGE THE ENTIRE PROCESS THAT GOES FROM THE FIRST IDEA OVERPASSES. FOUR OF THE STEEL-CONCRETE DECKS BEINNOVATIVE ERECTED BY LAUNCHING WORKS TO THE FINAL CONSTRUCTION OF ROADS. AMONG THEWILL MOST TOPICS: PREPARED AND EXECUTED DIRECTLY BY ITALIAN PERSONNEL. THE CONCEPTUAL DESIGN AND THE BIM CONNECTIVITY. For more three Company decades,IC Bentley provides deAstaldi andthan the Turkish Içtas are operating in sign and analysis products for infrastructure profesJoint Venture (ICA) for the fulfillment of the 68 billions Rubles sionals around the world. US company’s software EPC contract regarding the The realization of about 140 km of is used by 45 US Departments of Transportation, seven highway with toll payment, as part of the future highway conCanadian Ministries Transportation, 25considtransnection M-11 Moscowof- Saint Petersburg.the Thistop link, portation design and transportation agencies ered strategic for thefirms, development of all the area, will be part around the world. Among the solutions most appreof the Trans European Transport Network, Corridor IX. This ciated by theisroad we can mention OpenEPC Contract in thedesigners frame of the Concession Agreement

1. OpenRoads ConceptStation: rendering in tempo reale 1. OpenRoads ConceptStation: rendering in real time

Roads, a the family product that enables the project delivery regarding realization and exploitation of this infrastructure, of road networks through construction-driven engineeras granted by Avtodor - the Russian Company responsible for ingthe and delivers alltoll the information needed to support all future Russian road network, and TCH - Two Capitals operational workflows according BIM approach. Highway as Concessionaire. The designtodocumentation andThe the OpenRoads range is divided in threeinspecific working documentation are thus included the duty software: of ICA, opOpenRoads ConceptStation is an innovative, applicaerating with the technical support of the Designer,new Institute “Petion to enable rapid and iterative assigned conceptual andrefers preliminary tersburg Dorservis”. The contract to ICA to two design, contextual information obtained through Sectionsleveraging (no. 7 and 8), the southern start of Section 7 being not

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IN PROSSIMITÀ DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE YEAR IN INFRASTRUCTURE 2018 DI BENTLEY, IN PROGRAMMA A LONDRA A OTTOBRE, ACCENDIAMO I RIFLETTORI SU UNA SERIE DI SOLUZIONI AVANZATE DI PROGETTAZIONE CHE CONSENTONO AGEVOLMENTE DI GESTIRE NEL DETTAGLIO L’INTERO PROCESSO CHE VA DALL’IDEAZIONE ALLA COSTRUZIONE DI OPERE STRADALI. TRA GLI ASPETTI PIÙ INNOVATIVI: IL CONCEPTUAL DESIGN E LA CONNETTIVITÀ IN CHIAVE BIM.

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a oltre tre decenni, Bentley fornisce prodotti di progettazione e analisi agli operatori delle infrastrutture di tutto il mondo. Il software della casa americana, per esempio, è impiegato da 45 Dipartimenti dei Trasporti USA, 7 Ministeri dei Trasporti del Canada, 25 tra i 50 studi di progettazione più prestigiosi, nonché da gestori di reti di trasporto in tutto il pianeta. Tra le soluzioni più apprezzate dai progettisti stradali vi è OpenRoads, una famiglia di prodotti che consente l’elaborazione del progetto di network viari fornendo contestualmente tutte le informazioni necessarie per supportare i flussi operativi di lavoro, fino alla costruzione, secondo una logica BIM. La famiglia OpenRoads si articola in tre specifici software: OpenRoads ConceptStation, applicazione innovativa che consente di realizzare progetti rapidi e iterativi, concettuali e preliminari, facendo uso di informazioni contestuali raccolte da nuvole di punti, mesh poligonali, GIS e altre risorse; Open-

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Roads Designer (ora disponibile nell’innovativa Connect Edition), applicazione completa e pienamente funzionale per l’acquisizione e la gestione di dati di rilievo, e la progettazione di reti di drenaggio, sottoservizi e infrastrutture stradali, che riunisce tutte le caratteristiche precedentemente disponibili in InRoads, GEOPAK, MX e PowerCivil; per concludere con OpenRoads Navigator, che consente la visualizzazione della progettazione 3D e la revisione del progetto e permette di tenere traccia delle autorizzazioni e della risoluzione dei problemi, in ufficio o in cantiere.

Progettazione concettuale

Iniziamo da OpenRoads ConceptStation, una soluzione che consente di accelerare il lancio dei progetti attraverso la creazione di “fasi concettuali” e il miglioramento del processo decisionale nel ciclo di progettazione. Il software offre funzionalità per la progettazione di 2

1. Izhora Bridge 2. A worksite 2. La famiglia OpenRoads: dal concetto alla realizzazione 2. OpenRoads family: from conception through construction

far from the town of Novgorod and allowing the interconnection with both the previous Section 6 (realized by a different Concessionaire) and the M-10, also one important road connection. A second junction is under construction at the intersection with point clouds, meshes, GIS, and other sources. the A-120 (endreality of Section 7 - connection with the touristicOpentown Roads Designer (now available the innovative Connect of Gatchina and others). Then the in Section 8 starts and proseEdition) isthe a comprehensive and functioned cutes until final connection at thefully northern junctiondetailed with the design for surveying, ring roadapplication of Saint Petersburg (KAD) - drainage, (see articlesubsurface on Septemutilities, supersedes all capabilities ber issueand on roadway pag. 29). design The Tollthat Plazas will be realized at each previously through InRoads, GEOPAK, MX, and one of thesedelivered three interconnections, together with the buildPowerCivil. ings and infrastructures required for the operation and mainte-

nance of the highway. Further, the project includes 6 rest areas along the alignment.

Design Features and Main Works

OpenRoads Navigator 3D design visualization and The M-11 offers designenables characteristics fulfilling the requiredesign review and progresses approvals and issues resoluments stated by the RF Norms for the highways of class ‘1A’, tion, the office, the field, the site. whichatallows a maxinspeed until or 150atkm/h. Considering the traffic forecasts regarding next years, the Section 7 is currently reConceptual Design alized with 2 lanes per carriageway (Phase 1 - road width 28,5m), Let’s start from OpenRoads a solution including at the same time all theConceptStation, necessary structural preparthat offers roadway and bridge design capabilities to help atory works allowing the future expansion to 3 lanes (Phase 2).

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54 strade o ponti, aiutando gli ingegneri a creare modelli intelligenti nel contesto reale, nonché esplora le diverse opzioni di progettazione concettuale, basandosi su dati reali e alle analisi dei costi, per migliorare i risultati. Nel dettaglio OpenRoads ConceptStation consente di: • Riunire e consolidare dati di contesto provenienti da più fonti, come nuvole di punti, mesh poligonali 3D, dati sul terreno, immagini e informazioni geospaziali, per integrare il paesaggio reale nel progetto. • Semplificare la modellazione 3D con pratiche funzionalità che producono bozze ingegneristiche e che concettualizzano rapidamente le infrastrutture di strade e ponti. • Generare rapidamente più configurazioni 3D, accompagnate dai relativi costi progettuali, da condividere con il team di progetto e le parti interessate. • Accelerare la realizzazione del progetto, passando dal modello 3D convalidato alla fase di progettazione dettagliata. • Condividere rappresentazioni realistiche con il pubblico e le parti interessate, per ricevere feedback o pareri specialistici e accelerare la convalida del progetto.

La macchina del tempo delle costruzioni Nel giugno scorso Bentley Systems ha annunciato l’acquisizione di Synchro Software, azienda londinese leader nel campo del software di modellazione 4D dedicato alla pianificazione e alla gestione di progetti. Synchro, “la macchina del tempo delle costruzioni”, è stata adottata in tutto il mondo. L’acquisizione amplia le soluzioni offerte da ProjectWise di Bentley, che comprendono già ConstructSim, applicazione leader nel campo della modellazione in 4D utilizzata per realizzare progetti di impianti industriali. Grazie alla gestione dei progetti in 4D, i benefici del BIM possono estendersi oltre a comprendere la realizzazione dei progetti di infrastrutture e l’analisi del ciclo di vita degli asset, dal momento che flussi di lavoro tradizionalmente scollegati tra loro possono diventare ora flussi di lavoro digitali. Fin dal lancio di Synchro PRO nel 2007 l’azienda Synchro ha conosciuto un periodo di forte crescita che ha coinciso con l’aumento della diffusa adozione del BIM nei flussi di lavoro di progettazione che ora possono tenere in conto di pianificazione, programmazione delle tappe costruttive e strategie di gestione complessiva del progetto. Nel progetto Crossrail di Londra, per completare la portata del portafoglio di applicazioni BIM e del CDE, la digitalizzazione delle fasi di costruzione basate su Synchro è avvenuta in modo innovativo utilizzando il work packaging in iModel di Bentley Systems. Crossrail, il più grande progetto di costruzione europeo in questo periodo, sta arrivando a completamento secondo tempi e costi previsti.

Unificare i processi

OpenRoads Designer introduce un nuovo ambiente completo di modellazione per offrire una progettazione focalizzata sulla costruzione così da accelerare la realizzazione di progetti di reti stradali, combinando i processi di ideazione, progettazione e costruzione dell’opera. L’applicazione fornisce funzionalità di progettazione dettagliate e complete per il rilievo, il drenaggio, le

English Version

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road and land development engineers create intelligent models in context. Explore conceptual design options with real-world data and cost analysis to improve project results. Using OpenRoads ConceptStation, it will be possibile: • Assemble context data rapidly from a variety of sources, such as point clouds, 3D reality meshes, terrain data, images, and geospatial information to bring realworld settings to the project. • Simplify 3D modeling with easy-to-use engineering sketching capabilities to quickly conceptualize road and bridge infrastructure. • Rapidly generate 3D layouts with associated project costs, and share with project teams and stakeholders. • Advance the approved 3D model to the detailed design phase to rapidly accelerate project delivery.

• Share realistic visualizations with the public and stakeholders to gather feedback, improve public engagements, and speed project approvals.

Unifying the Processes

3. Synchro per il progetto Crossrail 3. Synchro for Crossrail project

OpenRoads Designer introduces a new comprehensive modeling environment to provide construction-driven engineering to help accelerate project delivery of road networks, unifying design and construction processes from concept to completion. The application provides complete detailed design capabilities for surveying, drainage, subsurface utilities, and roadway design. OpenRoads Designer redefines best practices for the generating design and construction deliverables and ensures the exchange of data throughout the project delivery and asset lifecycle. Using OpenRoads Designer, it will be possibile:

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Construction’s Time Machine Last June Bentley Systems announced the acquisition of Synchro Software, headquartered in London, leader in 4D construction modeling software, for scheduling and project management. Synchro, “construction’s time machine,” has been globally adopted. The acquisition broadens Bentley’s ProjectWise construction offerings-which already include ConstructSim, the leader for 4D construction modeling in project delivery of industrial plants. With construction project management in 4D, benefits of BIM can extend throughout infrastructure project delivery and asset lifecycles, as traditionally disconnected workflows become digital workflows. Synchro’s strong growth, since the introduction of Synchro PRO in 2007, has coincided with the burgeoning adoption of BIM for design workflows-which, however, stop short of considering construction planning, scheduling, and project management strategies. For London’s Crossrail, Synchro digital construction innovatively applied Bentley Systems’ iModel work packaging to complete the reach of its BIM application portfolio and its CDE. Crossrail, the largest European construction project over this period, is now being completed on time and on budget. 4

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utility sotterranee e la progettazione stradale. OpenRoads Designer ridefinisce le migliori pratiche per generare la documentazione di progettazione e costruzione e garantisce lo scambio di dati lungo tutta l’esecuzione del progetto e ciclo di vita dell’infrastruttura. OpenRoads Designer consente di: • Riunire e consolidare dati contestuali provenienti da più fonti, come nuvole di punti, mesh poligonali 3D, dati sul terreno, immagini e informazioni geospaziali, per integrare il paesaggio reale nel progetto. • Raggiungere una maggiore performance di modellazione con la produzione della documentazione progettuale incentrata sul modello. • Permettere agli utenti di condividere le informazioni progettuali tra più team, siti e discipline, con precisione e in tutta sicurezza. • Utilizzare i servizi di catalogo per fornire elementi funzionali e di gestione che possano garantire una progettazione generativa coerente per tutto il gruppo di lavoro. • Accedere al centro documentazione per produrre una documentazione multidisciplinare per tutta l’opera nel corso dell’intero progetto. • Condividere rappresentazioni realistiche con il pubblico e le parti interessate, per ricevere feedback o pareri specialistici e accelerare la convalida del progetto.

Accesso ai dati

OpenRoads Navigator, infine, è un’applicazione mobile pratica e dinamica che offre un rapido accesso sul campo ai dati di ingegneria civile. Quest’app permette di visualizzare, analizzare e arricchire in modo interattivo una vasta gamma di informazioni progettuali, incluse le revisioni del sito di realizzazione, dei modelli 3D e delle topografie 2D. Diventa possibile così migliorare il coordinamento e accelerare la collaborazione grazie a un’acquisizione più rapida e affidabile dei feedback inviati dagli operatori sul campo. Alcune conseguenze: migliorare il processo decisionale e ridurre i rischi durante l’intero ciclo di vita dei progetti. nn

4. Synchro: sessione di pianificazione 1. Izhora Bridge 4. Synchro planning meeting 2. A worksite

• Assemble context data rapidly from a variety of sources, such as point clouds, 3D reality meshes, terrain data, images, and geospatial information to bring real-world settings to your project. • Achieve exponential modeling performance gains with the model-centric production of design deliverables. • Enable users to share project information across teams, locations, and disciplines with precision and security. • Use Catalog Services to manage and deliver functional components for consistent generative design across the engineering workgroup. • Access Documentation Center to produce multi-disci-

pline documentation for all work on assets across the project. • Share realistic visualizations with the public and stakeholders to gather feedback, improve public engagements, and speed project approvals.

Access to Data

OpenRoads Navigator is an easy-to-use, dynamic mobile software that provides quick access to civil data in the field and allows to interactively view, analyze, and augment a wide variety of project information, including reviewing existing terrain, 3D models, and 2D topographies. Improve project coordination and accelerate collaboration through faster reliable capture of feedback from field staff. The result is better decisions throughout the lifecycle of a project, while minimizing risk. nn

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Elena Cazzato

Le radici italiane di Hyperloop PROSEGUE LO SVILUPPO DEL FUTURISTICO TRENO CHE VIAGGERÀ ALLA VELOCITÀ DEL SUONO ATTRAVERSO SPECIALI TUBI ANTISISMICI. NE PARLIAMO CON BIBOP G. GRESTA, COFONDATORE ITALIANO DI HYPERLOOP TRANSPORTATION TECHNOLOGIES, AZIENDA STATUNITENSE CHE, CON 800 TRA INGEGNERI, CREATIVI ED ESPERTI DI TECNOLOGIE, È IMPEGNATA NELLA SPERIMENTAZIONE DELLA “SUPER-NAVICELLA”.

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yperloop Transportation Technologies, società fondata da Bibop G. Gresta e dal tedesco Dirk Ahlborn con sede a Los Angeles, USA, ha già stretto una serie di accordi con diversi Paesi tra cui Emirati Arabi, Indonesia, Corea del Sud, India e Brasile ma anche Europa e, da ultimo, con l’Ucraina, un importante “ponte” - quest’ultimo - per collegare Europa e Asia attraverso la Nuova Via della Seta. Il fondatore italiano dell’azienda, ovvero lo stesso Gresta, spiega a leStrade in quest’intervista la sua visione del futuro e, soprattutto, come procede la realizzazione dell’infrastruttura.

leStrade. A che punto siete con lo sviluppo del treno? Gresta. Siamo entrati nella fase di commercializzazione. Abbiamo da poco firmato un accordo commerciale ad Abu Dhabi per la nostra prima pista della lunghezza di 10 km e contem-

English Version

Highway M-11 between Hyperloop’s Italian RootsMoscow and Saint Petersburg ASTALDI AND THE TURKISH COMPANY IC IÇTAS ARE OPERATING IN JV FOR THE FULFILLMENT THE DEVELOPMENT OF HYPERLOOP, THE OF THE EPC CONTRACT THE OF ABOUT 140 KM OF HIGHWAY M-11 FUTURISTIC TRAIN THATREGARDING WILL TRAVEL ATREALIZATION THE MOSCOW-SAINT PETERSBURG. IN TOTAL, THE WORK INCLUDES 61 BRIDGES, VIADUCTS AND SPEED OF SOUND THROUGH SPECIAL ANTI-SEISMIC TUBES, CONTINUES. WE TALK ABOUT OVERPASSES. OF THE STEEL-CONCRETE DECKS WILL ERECTED BY LAUNCHING WORKS IT WITH BIBOP FOUR GABRIELE GRESTA, ITALIAN CO-FOUNDER OFBE HYPERLOOP TRANSPORTATION PREPARED AND EXECUTED DIRECTLY BY ITALIAN PERSONNEL. TECHNOLOGIES, AN AMERICAN COMPANY THAT WITH 800 ENGINEERS, TECHNICIANS AND TECHNOLOGY EXPERTS IS INVOLVED IN EXPERIMENTING THE SPACECRAFT. Astaldi and the Turkish Company IC Içtas are operating in Hyperloop Transportation Technologies, based Joint Venture (ICA) for the fulfillment of thea68company billions Rubles in Los Angeles, US, and founded by the Italian Bibop G. GresEPC contract regarding the realization of about 140 km of ta and the German Dirk Ahlborn, has signed agreements highway with toll payment, as part of the future highway conwith several the United Arab Emirates, nection M-11countries Moscow -including Saint Petersburg. This link, considIndonesia, South Korea, India and Brazil but also Europe and ered strategic for the development of all the area, will be part the last one with Ukraine, an important “bridge” to connect of the Trans European Transport Network, Corridor IX. This Asia Contract with Europe theofSilk The italian foundEPC is inthrough the frame theRoad. Concession Agreement

regarding the realization and exploitation of this infrastructure, as granted by Avtodor - the Russian responsible for er of the company, Gresta, explainsCompany to leStrade in this interall the future Russian toll road network, and TCH Two Capitals view its vision of the future and how is the construction of the Highway as Concessionaire. The design documentation and the infrastructure. working documentation are thus included in the duty of ICA, operating withHow the technical ofwith the Designer, Institute “PeleStrade. far alongsupport are you the development of tersburg Dorservis”. The contract assigned to ICA refers to two the train? SectionsWe (no.have 7 andreached 8), the southern start of Section 7phase being not Gresta. the commercialization for

1. Bibop Gabriele Gresta, Hyperloop TT’s italian cofounder 2. Supersonic train and its infrastructure’s rendering

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1. Bibop Gabriele Gresta, cofondatore italiano di Hyperloop TT 2. Rendering del treno supersonico e dell’infrastruttura 3. La prima versione dei tubi Hyperloop TT con lunghezza di 320 m e diametro di 4 m

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poraneamente stiamo costruendo una pista di 320 m e una di 1 km a Tolosa, in Francia. Recentemente, abbiamo stretto anche un accordo con l’Ucraina per sviluppare il primo sistema commerciale europeo. leStrade. State lavorando, dunque, in diversi Stati. Quale sarà il primo a vedere terminato il progetto? Gresta. Abbiamo avviato numerosi progetti in tutto il mondo, grazie alla firma del nostro primo accordo commerciale riguardante il trasporto passeggeri. Potrebbe accadere in Europa, Nord America, Asia o Medio Oriente, a seconda di quanto saremo veloci nello sviluppo delle necessarie normative. leStrade. Secondo lei i viaggiatori come reagiranno a questa novità? Pensare di viaggiare a 1.200 km orari è piuttosto suggestivo... Gresta. In realtà, non sarà molto diverso dal viaggiare a bordo di un aereo. Con Hyperloop TT, portiamo a terra la velocità raggiunta dagli aerei, in totale sicurezza. Così facendo, consentiamo alle persone di risparmiare sulla risorsa più preziosa che hanno a disposizione: il loro tempo.

3. First version Hyperloop tube 320m long with 1. Izhora Bridge a diameter of 4m 2. A worksite

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sarà molto più economico che viaggiare in aereo. Diciamo più vicino al prezzo di un biglietto dell’autobus che a quello di un volo.

leStrade. Come crede che cambierà il mondo delle infrastrutture e quindi della mobilità nei prossimi 50 anni? Gresta. Vedremo più innovazione nel settore mobilità nei prossimi 20 anni di quanta ne abbiamo vista negli ultimi 50. E Hyperloop TT farà da apripista. leStrade. Secondo lei sarebbe possibile pensare a un Hyperloop europeo? Gresta. Certamente. Grazie alla velocità raggiunta da Hyperloop TT, si potrebbe pensare di connettere città europee allo stesso modo in cui, al giorno d’oggi, connettiamo quartieri tramite le stazioni della metropolitana.

leStrade. A quanto ammontano i costi di esecuzione delle opere? E per gli utenti finali? Gresta. Poiché Hyperloop TT sarà estremamente efficiente, e i nostri studi di fattibilità hanno dimostrato come potrebbe dimostrarsi redditizio, ci aspettiamo che viaggiare su Hyperloop TT

leStrade. Ci racconti un po’ della sua storia di italiano innovatore… Come è arrivato fino a qui? Gresta. Da sempre ho una missione: ispirare la gente a cambiare il mondo e oggi sono impegnato nel campo della mobilità umana. Come presidente di Hyperloop TT attualmente coordino un team di oltre 800 professionisti attivi in 40 Paesi del mondo. All’età di 15 anni, sono stato nominato Direttore dello Sviluppo Software per la multinazionale Alpha Centre International (Italia), alla guida di un team che sviluppava un sistema dirompente di super-apprendimento, implementato in diverse nazioni. Ancora adolescente, sono diventato un produttore,

Hyperloop TT. We are building a 320m and 1km track in Toulouse, France and have just signed a commercial agreement in Abu Dhabi for our first 10km.

plane. With Hyperloop TT, we’re bringing airplane speeds to the ground safely. And we’re saving people their most precious commodity, time.

leStrade. You are working in several States. Which one do you think finish the project far from thewill town of Novgorod andfirst? allowing the interconnection Gresta. Wethe have a number of active projectsbyaround the world, with both previous Section 6 (realized a different Conwith our firstand commercial Hyperloop TTconnection. agreement cessionaire) the M-10,passenger also one important road signed. It junction may be inisEurope, North America, or the Middle A second under construction at theAsia intersection with East depending how quickly we’re able develop regulathe A-120 (end ofon Section 7 - connection withtothe touristic town of Gatchina and others). Then the Section 8 starts and prosetions. cutes until the final connection at the northern junction with the ring road ofInSaint (KAD)will - (see article on SeptemleStrade. yourPetersburg opinion, how people react to this ber issueThinking on pag. 29). The Toll Plazas will beper realized atquite each change? of travelling at 1,200km hour is one of these three interconnections, together with the buildimpressive… ings andIt’s infrastructures required the operation andonmainteGresta. actually not too muchfor different that flying an air-

leStrade. What is the amount of the executive costs? What about costs for end users? nance the of the highway. Further, the project includes 6 rest areGresta. Because Hyperloop TT is extremely efficient and our as along the alignment. feasibility studies have shown that it could be profitable, we expect that Hyperloop TT willand be much less Works than air travel today. Design Features Main Think bus ticket instead of airplane ticket. The M-11 offers design characteristics fulfilling the requirements stated by the RF Norms for the highways of class ‘1A’, leStrade. How do you think sector, and which allows a max speed untilthe 150infrastructure km/h. Considering the traftherefore mobility, will change over the next 50 years? fic forecasts regarding next years, the Section 7 is currently reGresta. We2will see more innovation in the1next 20width years28,5m), in moalized with lanes per carriageway (Phase - road bility than we have seen in the past 50 years, and Hyperloop TT including at the same time all the necessary structural preparwill lead the way. atory works allowing the future expansion to 3 lanes (Phase 2).

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58 4. La navicella che l’azienda prevede di realizzare 5. I cilindri arrivati nel centro di ricerca a Tolosa, Francia 6. Dirk Ahlborn, Ceo di Hyperloop TT e Volodymyr Omelyan, Ministro delle Infrastrutture dell’Ucraina, firmano l’accordo commerciale per lo sviluppo del treno

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English Version

conduttore e autore di programmi televisivi di successo sulla televisione nazionale italiana, fondando la società di produzione e distribuzione di contenuti Bibop SpA. Nei primi due anni di attività, la società ha raggiunto ricavi appena inferiori ai 4,25 milioni di euro. Nel 1999 ho ceduto il 40% di Bibop a Telecom Italia, per poco meno di 6 milioni di euro, creando una delle prime case history di successo nel campo dei new media italiani. Sono stato anche tra i co-fondatori del più importante incubatore italiano di start-up: Digital Magics. nn

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Il primo Hyperloop d’Europa

The first European Hyperloop

Hyperloop TT ha firmato nel giugno scorso un accordo con il Ministero delle Infrastrutture dell’Ucraina per lo sviluppo del primo sistema commerciale in Europa e al contempo del quadro regolamentale e legale necessario. La partnership rientra nell’iniziativa “National Transport Strategy of Ukraine 2030” ed è stata siglata a Kiev da Dirk Ahlborn, Ceo di Hyperloop TT, e Volodymyr Omelyan, Ministro delle Infrastrutture. La prima fase consisterà nella realizzazione di un tracciato lungo 10 km che servirà per istituire la regolamentazione necessaria per certificare il sistema prima di estenderlo su larga scala. “L’ostacolo più difficile - dichiara Ahlborn - è proprio creare un quadro regolamentale che possa essere la base per estendere questo nuovo modo di trasportare a tutto il mondo”. “Il primo accordo commerciale è stato siglato ad Abu Dhabi in aprile - dichiara Gresta - e ora accogliamo con piacere l’Ucraina tra i nostri partner, fiduciosi che Hyperloop possa intensficare la connessione tra 6 Europa e Asia attraverso la Nuova Via della Seta”. Per il progetto si prevedono finanziamenti pubblici e privati.

Hyperloop TT signed an agreement with the Ministry of Infrastructure of Ukraine on planning Europe’s first commercial system while creating the legal and regulatory framework for the nation. The agreement was signed in the Ukraine capital of Kiev in line with the nation’s National Transport Strategy of Ukraine 2030 initiative. The first phase will consist of a 10km track that will be used to create the required legal framework to certify the system before being extended out into a broader Hyperloop network. “Create regulations - said Hyperloop TT CEO Dirk Ahlborn - is the biggest hurdle remaining to bring this new mode of transportation to the world”. “We announced our first commercial agreement in Abu Dhabi in April and we are pleased to include Ukraine to our growing list of partners, - said Hyperloop TT Chairman Bibop Gresta - a Country that is at the crossroads of the new Silk Road transportation corridor and we can expect Hyperloop to play a major role in connecting Europe and Asia”.

leStrade. In your opinion would it be possible to imagine an European Hyperloop project? Gresta. Definitely. With the speeds of Hyperloop TT you could think of connecting European cities like we think of subway stations today. leStrade. Tell us something about your history as an Italian innovator. How did you get this far? Gresta. I have the mission to inspire all to change the world and I am currently focused on human mobility. As Chairman of Hyperloop TT, I actually coordinate a team of 800+ professionals in 40 countries of the world. At age 15, I became Software Development Director for the multi-national Alpha Center International (Italy), leading a team that developed a disruptive super-learning system implemented in several nations. While still in my teens I became a pro-

4. The spacecraft that the company plans to achieve 5. Cylinders arrived at the research center in Toulouse, France

ducer, host and author of hit TV programs on Italian national television, founding the content production and distribution company Bibop. Within the company’s first two years it reached just under 4.25 million Euro in revenues. In 1999 I sold 40% of Bibop to Telecom Italia for just under 6 million Euro, creating one of the first successful case histories of Italy’s new media. nn

6. Dirk Ahlborn, CEO Hyperloop Transportation Technologies, and Volodymyr Omelyan, Minister of Infrastructure of Ukraine sign historic agreement for developing infrastructure

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GALLERIE&OPERE IN SOTTERRANEO IN QUESTO NUMERO

n News n Tunnel 4.0 n Viaggio nei cantieri di Grand Paris Express n Milano, avviati gli scavi ad Ovest

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News

Gallerie Le doppie analisi del Terzo Valico

Tra gli argomenti all’ordine del giorno della seduta dell’Osservatorio Ambientale sul Terzo Valico che si è svolta il 12 luglio possiamo evidenziare anche le procedure per la determinazione del cosiddetto “amianto totale” nelle rocce contenenti amianto e il rapporto semestrale sui risultati del monitoraggio fibre amianto aerodisperse. È un risultato importante, quello portato a termine nel corso della seduta, grazie al lavoro istruttorio del Gruppo di lavoro Amianto, coordinato da Andrea Carpi della Regione Piemonte: la condivisione delle procedure utilizzate per la determinazione del cosiddetto “amianto totale”. Si tratta di un obiettivo raggiunto dal nuovo Osservatorio Ambientale “di prossimità” presieduto da Claudio Coffano che, una volta insediato nel settembre 2017, ha deciso di riprendere in esame la prescrizione 1 della Determina direttoriale del Ministero dell’Ambiente del settembre 2015. La prescrizione era stata imposta in occasione dell’approvazione del Piano di Utilizzo delle Terre predisposto da Cociv per i lotti 3, 4 e 5 e della variante dello stesso per i lotti 1 e 2, e riguardava la gestione delle terre e rocce da scavo in regime di sottoprodotto e in particolare lo smarino potenzialmente contenente

amianto. La prescrizione stabiliva che Cociv dovesse “determinare la quantità totale di amianto nelle pietre verdi secondo uno specifico protocollo condiviso con le Arpa nell’ambito dell’Osservatorio Ambientale”, ma a quel tempo il consorzio si oppose alla prescrizione con un ricorso al Tar del Lazio, tuttora pendente. Circa un anno fa, tuttavia, l’amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri ha dato indicazione di effettuare da quel momento doppie analisi sui campioni di terre e rocce utilizzando due metodi diversi: quello previsto dalla normativa vigente (Dm 161/2012), che prevede l’analisi su campioni setacciati, e quello proposto dalle Arpa, in base al quale si effettua l’analisi sull’intero campione, macinato (“amianto totale”).

In oltre 500 campioni doppi non si è mai verificato che, con l’amianto totale, le terre cambiassero stato giuridico passando da “sottoprodotto” a “rifiuto speciale”. Dopo un anno di doppie analisi, e la discussione in Osservatorio sulla validità delle metodiche adottate dai laboratori accreditati (Distav dell’Università di Genova e Diati del Politecnico di Torino), le procedure adottate sono state condivise con le Arpa. L’Osservatorio ha quindi dato mandato alle Arpa di redigere il documento riguardante la metodica da campo per il campionamento che, al fine di consentire la macinazione dell’intero campione, non dovrà prevedere la setacciatura. Il documento sarà approvato dall’OA nel mese di settembre e sarà trasmesso al Ministero

dell’Ambiente. Nel frattempo, Cociv continuerà a effettuare la doppia analisi dei campioni prelevati anche secondo il metodo dell’amianto totale. L’Osservatorio ha poi preso visione e analizzato i risultati del monitoraggio dell’amianto aerodisperso raccolti nel report giugno-dicembre 2017 predisposto da Cociv: in sette mesi, su un totale di 7.521 campioni analizzati, presso i punti cintura sono stati sempre riscontrati valori inferiori a 1 fibra/litro, valore soglia indicato dal Protocollo Gestione Amianto in linea con quanto indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi nel dettaglio i risultati sui campioni analizzati: il 75% non ha rilevato presenza di amianto aerodisperso sul restante 25%, cioè 1.869 campioni, 1.822 hanno rilevato concentrazioni fra 0 e 0,5 fibre di amianto al litro e 35 campioni fra 0,5 e 1 fibre al litro, mentre in 12 campioni la concentrazione è risultata maggiore di 1 fibra al litro. Su questi 12 campioni, successivi approfondimenti hanno rilevato che in 9 casi non si trattava in realtà di fibre classificate come amianto. Tutti i 3 campioni restanti erano relativi non a punti di cintura, ma a punti sorgente, cioè interni al cantiere, per i quali la soglia di riferimento per la sicurezza dei lavoratori è di 2 fibre al litro. WWW.TERZOVALICO.IT

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Gli ITA Awards 2018 in programma in Cina

Una risposta concreta e risolutiva alla domanda crescente di infrastrutturazione urbana, uno strumento decisivo per ridurre la congestione stradale e vincere le moderne sfide ambientali. È quella che arriva dell’industria delle

costruzioni sotterranee, un settore che vale circa 86 miliardi di euro a livello globale (dati 2016) e che va a puntualmente a soddisfare esigenze specifiche in crescita costante: almeno del 7% all’anno. Una formidabile vetrina delle migliori eccellenze planetaria in fatto di tunnelling sarà come di consueto l’ITA

L’anima high-tech di un traforo alpino

Sicurezza, real time e tempestività: queste le parole chiave del servizio che ATMB garantisce ogni giorno ai 5.000 veicoli che in media percorrono gli 11,6 km del Tunnel del Monte Bianco. ATMB si avvale delle soluzioni Eaton, realizzate insieme a Modulo-C, per la gestione dell’intera infrastruttura IT. Nel 2014, ATMB ha intrapreso una strategia per modernizzare la sua infrastruttura tecnica. La società disponeva già di una rete in fibra molto efficace e di un’infrastruttura innovativa all'interno delle sale IT per fornire elevati livelli di sicurezza e disponibilità. Tutte le sue strutture sono dotate di proprie sale IT con telecamere a circuito chiuso, apparecchiature per monitorare le condizioni

Tunnelling Awards, iniziativa a cura della International Tunnelling Association che quest’anno si terrà in Cina, a Chuzhou-Nanjing, il 7 novembre, a seguito della ventesima Chinese Tunnel and Underground works Conference (5-6 novembre). L’8 novembre è quindi schedulata una visita tecnica a Nanjing, Chuzou e Shanghai. La quarta edizione del premio ha saputo raccogliere 68 proposte tecniche provenienti da ogni angolo del pianeta. Otto le categorie previste: grandi progetti, progetto dell’anno, progetto di riqualificazione, innovazione tecnica, macchina/soluzione tecnica, iniziativa di sicurezza, impiego innovativo dello spazio sotterraneo, esperto “young” di tunnel. Ben 37 progetti arrivano dalla Cina, a seguire l’Italia con 3 proposte. Tra le questioni maggiormente presenti all’internod egli elaborati: il trasporto pubblico e lo sviluppo sostenibile. HTTPS://AWARDS.ITA-AITES.ORG stradali e meteorologiche, nonché la possibilità di gestire i pagamenti dei pedaggi e di permettere di informare in tempo reale i conducenti sulle condizioni di guida. Tuttavia, ATMB ha deciso di implementare ulteriormente l’efficienza e la sicurezza, consentendo il monitoraggio remoto di ogni sala IT in modo da aumentare i tempi di attività e riducendone i costi associati all'invio di tecnici per risolvere le problematiche IT. Tre le priorità di ATMB: controllo remoto e

Tecnologia italiana a InnoTrans

Sirti sarà tra i protagonisti di InnoTrans, l’evento che dal 18 al 21 settembre vedrà i più autorevoli operatori del mercato del trasporto ferroviario presentare a Berlino le ultime novità per l’innovazione del settore dei trasporti. Grazie al tema centrale dedicato alla tecnologia dei trasporti per mezzi su rotaia, InnoTrans si è affermata come la vetrina internazionale più importante per l’industria focalizzata sull’evoluzione tecnologica del settore, offrendo un’importante piattaforma di incontro tra domanda e offerta a livello nazionale e globale per il trasporto passeggeri e merci. La manifestazione berlinese si occuperà, con una sezione dedicata, anche di spazio sotterraneo (Hall 5.2 Tunnel Construction: macchine e componenti, consulenza, finiture, protezione al fuoco, manutenzione, sicurezza, servizi, TBM). Sirti è oggi un player di riferimento nel mondo dei gestione delle apparecchiature IT; monitoraggio proattivo e manutenzione prevedibile dell’infrastruttura; monitoraggio e analisi della potenza attraverso la rete per prevenire i tempi di fermo. Eaton ha lavorato al progetto con Modulo-C, un partner storico e system integrator di Eaton in Francia. Eaton e Modulo-C hanno fornito a ATMB un progetto che comprendeva il software Intelligent Power Manager (IPM) Infrastructure e le unità di distribuzione dell’alimentazione (PDU) del rack, che avrebbero permesso a ATMB di gestire e monitorare la potenza attraverso la propria rete e quindi un monitoraggio da remoto di tutta la struttura IT attraverso un’unica interfaccia di controllo web. Il software IPM Infrastructure fornisce

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trasporti, per la realizzazione di servizi tecnologici di ultima generazione, con importanti investimenti dedicati allo sviluppo soluzioni innovative, soprattutto nell’ambito del segnalamento ferroviario. Numerose sono le opere nelle quali Sirti è coinvolta, tra queste le tratte ad Alta Velocità Ferroviaria, per le quali sta realizzando tutti gli impianti TLC e quota parte degli altri impianti tecnologici (linee primarie, linee di contatto, antintrusione, antincendio, diffusione sonora, eccetera). Da segnalare, inoltre, l’attività nelle diverse tratte e stazioni della rete tradizionale di RFI, per le quali sta implementando impianti di segnalamento all’avanguardia. WWW.INNOTRANS.DE WWW.SIRTI.IT

ad ATMB una soluzione di monitoraggio con un’infrastruttura semplice da implementare. Inoltre, ATMB può ora monitorare l’alimentazione attraverso la rete, così come le metriche di capacità ambientale e fisica, tutto nel contesto della propria infrastruttura IT. Utilizzando queste informazioni, ATMB può quindi pianificare i cambiamenti, anticipare le difficoltà e prendere decisioni gestionali intelligenti per ottimizzare l’efficienza e assicurare la continuità operativa. Eaton ha inoltre fornito ePDU Metered che consentono a ATMB di misurare e monitorare in modo preciso e remoto il consumo energetico di ciascun dispositivo IT all’interno di un rack. Il progetto di Eaton e Modulo-C ha quindi fornito ad ATMB una rete più resiliente e autonoma. WWW.EATON.IT

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64 Innovazione Tecnologica

Tunnel 4.0

Alessandro Focaracci Prometeoengineering.it

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LA SICUREZZA IN GALLERIA PASSA ANCHE E SOPRATTUTTO ATTRAVERSO L’INNOVAZIONE, CHE CARATTERIZZA IL COSIDDETTO TUNNEL 4.0. DOTATO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO E ACQUISIZIONE DATI ORIENTATO ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN TEMPO REALE, IL TUNNEL 4.0 CONSENTE DI AUMENTARE L’EFFICIENZA DELLE MISURE DI SICUREZZA DI TIPO GESTIONALE RIDUCENDO LA POSSIBILITÀ DI INCIDENTI E I TEMPI DI INTERVENTO, ESODO E CONVALIDA DELL’ALLARME IN CONDIZIONI DI EMERGENZA.

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a realizzazione e la gestione dei tunnel ha subito nel corso degli anni profonde evoluzioni sociali che si sono succedute di pari passo con le rivoluzioni industriali. L’aspirazione dell’uomo è sempre stata quella di raggiungere le mete prefissate nel minor tempo possibile, ed è da questa esigenza che sono state realizzate gallerie per attraversare i rilievi montuosi, ponti per oltrepassare i fiumi e altre opere che esaltano l’ingegno e l’audacia dell’uomo.

1. Monitorato e automatizzato: è il Tunnel 4.0

Tunnel 1.0

La storia più recenti dei tunnel vede i suoi albori tra il 1476 e il 1484 con il Buco di Viso (o Tunnel de la Traversette in lingua francese) che viene considerato il primo traforo alpino della storia moderna. Una galleria scavata interamente a mano nella roccia, lunga circa 75 m, che collega l’Italia con la Francia. Lo scopo era quello di incrementare il volume e la frequenza dei traffici commerciali, permettendo un passaggio più agevole alle merci in alternativa al più pericoloso Colle delle Traversette, e fornire una via di fuga a livello strategico-militare. Le cronache del tempo riportano che la galleria fu scavata con “ferro, fuoco ed acqua bollente”, l’interno è privo di illuminazione, l’aria all’interno è sa-

2a. Imbocco del Buco di Viso, lato Francia

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2b. Sezione del “primo traforo alpino”: 75 m in tutto

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5. Alta tecnologia in aumento, anche nei contesti sotterranei

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Tunnel 2.0

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4. Una Tunnel Boring Machine

tura di umidità e le dimensioni della galleria sono estremamente ridotte e poco agevoli e questo poiché le tecniche di realizzazione erano allo stato primordiale e non erano previsti impianti di alcun genere (ventilazione, illuminazione, ecc..). È nell’Ottocento che l’attivvità di tunnelling vede il primo grande passo in avanti, le gallerie diventano la soluzione operativa idonea a risolvere i problemi connessi all’ingegneria stradale e ferroviaria. In quel tempo i politici italiani, Cavour in primis, ebbero la lungimiranza di comprendere che l’evoluzione del transito di merci e persone attraverso i valichi alpini avrebbe permesso di avvicinare il nostro Paese al resto del continente con un considerevole miglioramento dei tempi e costi di spostamento e dei volumi dello scambio. Questo ha portato alla definizione di tecniche di scavo e realizzazione di gallerie diversificate e idonee a risolvere ogni tipo di controversia, adottando soluzioni progettuali complesse specifiche e mirate a ogni campo di applicazione. Questo periodo è caratterizzato da grandi realizzazioni come il Tunnel del Frejus (1857-1871), il Tunnel del San Gottardo (1872-1882) e il Tunnel del Sempione (1898-1906) a livello ferroviario e dai Tunnel del Monte Bianco (1957-1965), del Frejus (1974-1980), del San Bernardo (1958-1964) e del San Gottardo (1970-1980) a livello stradale. © Hp. Baumeler/Wikipedia

3. Imbocco lato Italia del Traforo del Sempione

Un successivo e significativo passo avanti è stato fatto con il passaggio allo scavo meccanizzato mediante macchine fresatrici a piena sezione TBM (Tunnel Boring Machine). L’utilizzo di queste macchine, sempre più avanzate e tecnologiche, ha permesso di affrontare scavi in terreni di diversa natura, con dimensioni e lunghezze sempre maggiori e in condizioni geologiche e idrogeologiche sempre più critiche. Nell’epoca moderna, i tunnel sono stati dotati di impianti più o meno complessi: dai semplici impianti di illuminazio4

ne, agli impianti di ventilazione, di analisi degli inquinanti, di sistemi di rivelazione incendi, di videosorveglianza e rilevamento automatico di incidenti, SOS, diffusione sonora per situazioni di emergenza, di segnalazione tramite pannelli a messaggio variabile, di comunicazione radio a supporto degli enti di soccorso, ecc.

Tunnel 3.0

In seguito, con lo sviluppo delle tecnologie digitali, nella maggior parte dei tunnel sono stati installati sistemi di automazione basati su PLC e collegati ai centri operativi di supervisione e controllo tramite reti di comunicazione in fibra ottica. Tali sistemi permettono un controllo diretto delle periferiche e delle relative informazioni; tutti gli oggetti rappresentati possono infatti operare in modo automatizzato o manuale da remoto sia in condizioni di esercizio, sia in condizioni di emergenza, attuando predefinite procedure automatiche.

L’Ottocento segna anche il passaggio tra la manualità e la meccanizzazione nelle metodologie di scavo. Il primo approccio fu lo scavo manuale con l’utilizzo di strumenti comuni come la pala e il piccone per le rocce più consistenti e lo scalpello per le operazioni di cavatura. A questa metodologia ben presto si affiancò l’intuizione di utilizzare sostanze esplosive, anche se altrettanto presto vennero compresi i limiti di questa applicazione soprattutto per gli ambienti chiusi. Dalla manualità si è passati all’utilizzo di processi meccanici di abbattimento delle rocce per mezzo di escavatori e perforatori meccanici, sostituendo la forza umana con la forza idraulica e l’aria compressa.

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66 Tunnel 4.0: la Smart Factory

Uno scenario che guarda al futuro prevede un sistema di trasporto basato su auto a guida automatica che percorrono in sicurezza Smart Road e Smart Tunnel. Soprattutto nella realizzazione di gallerie stradali, uno degli elementi essenziali nella progettazione è quindi la sicurezza. I sistemi di alimentazione elettrica, ventilazione meccanica, illuminazione e segnaletica devo avere caratteristiche progettuali che consentano loro di garantire un funzionamento costante, una capacità di adattamento alle condizioni perseguendo obiettivi di efficienza energetica, di minimizzazione dei costi e dell’impatto ambientale in maniera automatica e dialogando tra loro e con il centro di controllo. Il Tunnel 4.0 si inserisce nella visione di una Industry 4.0, con una forte automazione industriale che integra le più innovative tecnologie (memorie integrate, sensori wireless, attuatori integrati e software intelligenti) al fine di migliorare le condizioni di esercizio, aumentare la produttività e la qualità gli impianti. La Smart Factory, infatti, è il concetto chiave di questa quarta rivoluzione industriale e definisce un approccio totalmente nuovo al mondo industriale basato sul dinamismo e sull’ottimizzazione delle performance produttive sviluppato in tre concetti chiave: • Smart Production • Smart Service • Smart Energy. La realizzazione di un sistema di gestione della sicurezza dei tunnel innovativo, con analisi di rischio dinamica, si inserisce in questo contesto favorendo la cooperazione tra macchine, operatore e strumenti (Smart Production), attraverso la connessione tra le infrastrutture fisiche e le infrastrutture informatiche (Smart Service) e attraverso l’attuazione del risparmio energetico (Smart Energy).

Supervisory Control Acquisition and Dynamic Risk Analysis (SCADRA)

Un innovativo sistema di supervisione e acquisizione dati, orientato alla sicurezza attraverso un’analisi di rischio dinamica, denominato SCADRA (Supervisory Control Acquisition Dynamic Risk Analysis) costituisce un’evoluzione rispetto ai tradizionali sistemi SCADA attraverso un sistema di acquisizione di tutti i parametri che possono influenzare la gestione di un tunnel (es. guasti, intensità e composizione del traffico, condizioni ambientali...) e che consentono di effettuare un’a6

nalisi di rischio dinamica, quantitativa e probabilistica per valutare la sicurezza in galleria in tempo reale. Durante l’esercizio del tunnel, lo SCADRA consente inoltre di gestire le dotazioni di sicurezza al fine di ottenere risparmi energetici senza compromettere la sicurezza degli utenti. La modalità di risparmio energetico, infatti, è consentita solo in condizioni di sicurezza ottimali in modo che questa operazione non determini un aumento del rischio all’esterno dei valori tollerabili. Inoltre, il controllo sistematico della galleria consente di individuare tutte le condizioni che richiedono interventi di manutenzione straordinaria. Lo SCADRA diviene quindi un efficiente sistema di prevenzione nei confronti di incidenti rilevanti connessi allo stato dell’infrastruttura e al tipo ed entità di traffico. Il Tunnel 4.0 e il sistema SCADRA consentono pertanto di controllare i sistemi nella galleria e migliorare l’efficacia delle misure operative e integrative, ottimizzando anche la pianificazione della manutenzione, focalizzata sulla sicurezza degli utenti. Il sistema proposto è adatto anche per tunnel esistenti poiché sfruttando tecnologie innovative a basso costo consente anche di migliorare la sicurezza nelle vecchie gallerie, attraverso le misure operative che integrano i sistemi e, se necessario, possono compensare la mancanza di determinati requisiti. Il Tunnel 4.0 è una concezione di tunnel sicura e tecnologica che consente di raggiungere livelli di sicurezza elevati attraverso costi contenuti proprio grazie all’innovazione tecnologica ed alla connessione di tutti i dispositivi, consentendo di conoscere in tempo reale ciò che avviene all’interno della galleria e intraprendere tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza necessaria. Lo SCADRA integra strutture operative di supporto dedicate alla gestione del traffico e delle emergenze, rilevando in tempi rapidissimi ogni situazione di emergenza ed adottando tempestivamente i provvedimenti necessari a far sì che si possa contenere un’evoluzione del pericolo verso l’evento incidentale (ad es: chiudere la galleria, bloccare il traffico, facilitare l’evacuazione degli utenti e intervenire rapidamente sull’incendio riducendo notevolmente le proporzioni dell’emergenza).

Contesto normativo

Il Tunnel 4.0 si inserisce nel contesto delle possibilità di utilizzo di innovazioni tecnologiche in deroga ai requisiti minimi della Direttiva Europea 2004/54/CE descritta nell’articolo 14 e nell’articolo 3.2, in cui si afferma che: 6. Struttura del Tunnel 4.0

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1. L’uso di innovazioni tecnologiche che forniscano un livello equivalente o maggiore di protezione rispetto alle attuali tecnologie può essere autorizzato dall’autorità amministrativa in deroga alle attuali disposizioni della Direttiva sulla base di una accurata documentazione fornita dal gestore della galleria; 2. L’autorità amministrativa può accettare misure alternative di riduzione del rischio che forniscano un livello di sicurezza accresciuto o equivalente e la cui efficienza sia dimostrata attraverso un’opportuna analisi di rischio, in conformità alle disposizioni della direttiva stessa, qualora gli interventi strutturali non possano essere realizzati o lo siano solo a un costo sproporzionato.

Analisi di rischio dinamica

7. Tunnel Management

L’analisi dinamica del rischio in galleria viene eseguita secondo le prescrizioni dell’allegato 3 al D.Lgs 264/06 che definisce la metodologia nazionale così come indicato dalla Direttiva 2004/54/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della Rete stradale transeuropea. Tale metodologia, dettagliatamente descritta dalle Linee Guida Anas per la progettazione della sicurezza nelle gallerie stradali è nota come IRAM (Italian Risk Analysis Method). Il software utilizzato è EURAM 4.0. Attraverso l’elaborazione e l’analisi di tutti i parametri significativi, si attua un continuo monitoraggio del livel-

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lo di sicurezza della galleria, effettuando l’Analisi di Rischio Dinamica a intervalli regolari predefiniti, in condizioni di normale esercizio ed in caso di repentino mutamento delle condizioni di traffico, ambientali o del grado di funzionamento dei sistemi per un’immediata rivalutazione delle condizioni di sicurezza. Il software utilizzato permette di formulare un’analisi del rischio basata su una metodologia quantitativa sviluppata su basi probabilistiche, che fornisce come risultati gli indicatori stabiliti dal Decreto Legislativo n. 264/2006: • Rischio Sociale rappresentato come Curva Cumulata Complementare riportata sul piano F-N; • Valore Atteso del Danno (VAD) determinato come area sottesa dalla Curva Cumulata Complementare. Tali risultati vengono elaborati dal software al fine di classificare il valore del rischio secondo livelli prestabiliti che consentano di intraprendere le opportune azioni ad essi associate e previste nel Piano di Gestione del Rischio. L’algoritmo descritto utilizza tre categorie di dati: • Dati di progetto, ossia quei dati legati alla struttura della galleria, non variabili nel tempo a meno di modifiche strut-

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turali o impiantistiche della galleria; un esempio di tali dati sono la lunghezza, larghezza, altezza del fornice, la presenza di sistemi di drenaggio, la distanza e larghezza delle vie di esodo…; • Dati dinamici, ossia quei dati che possono variare nel tempo, quali la situazione metereologica, i dati relativi al flusso veicolare e l’effettivo funzionamento degli impianti della galleria. I dati di progetto sono inseriti nel sistema tramite un’interfaccia web da parte di un operatore dotato dell’opportuno profilo d’accesso. I dati di funzionamento degli impianti sono acquisiti dai PLC di galleria, che monitorano e controllano gli impianti stessi, mentre i dati di traffico e metereologici che influenzano l’adeguato funzionamento degli impianti di sicurezza sono acquisiti mediante gli appositi sensori del Tunnel 4.0.

Piano di Gestione del Rischio

Il mutamento delle condizioni di traffico e/o delle condizioni ambientali, o il malfunzionamento degli impianti, possono determinare uno scostamento notevole del livello di rischio effettivo rispetto alla valutazione del rischio effettuata in fase di progetto. I risultati forniti dall’analisi di rischio dinamica consentono di pianificare strategie per: • Il risparmio energetico degli impianti in galleria, senza compromettere la sicurezza degli utenti (sarà consentito solo in condizioni di sicurezza ottimali); • L’attuazione di misure dinamiche di prevenzione e protezione per la riduzione del rischio. Qualora il livello di rischio cresca verso limiti di non accettabilità, lo SCADRA provvede ad attivare e/o segnalare tutte le misure di sicurezza necessarie al raggiungimento del livello di sicurezza richiesto, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: • Misure di gestione e contingentamento del traffico (riduzione limiti di velocità, divieto di sorpasso, aumento distanza di sicurezza…); • Comunicazioni all’utenza; • Allerta pattugliamenti antincendio; • Pre-allerta Enti istituzionali coinvolti quali la Prefettura e i Vigili del Fuoco; • Interruzione della modalità di risparmio energetico degli impianti (se attivata).

Benefici sulla sicurezza in fase di esercizio

L’innovativo sistema SCADRA consente di ottimizzare la gestione della galleria attraverso le seguenti operazioni: • Aumento dell’efficienza del sistema galleria con manutenzione mirata alla sicurezza; • Individuazione immediata di malfunzionamenti (Test continuo); • Gestione dinamica del traffico per info ad utenze; • Preallerta di situazioni di potenziale pericolo. Tali operazioni consentono di ottenere significativi risultati in termini di riduzione delle frequenze di incidenti, prodotti dai seguenti interventi di prevenzione che risulta possibile implementare in tempo reale: • Verifica del livello di degrado, specie in situazioni di traffico pesante;

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68 8. Applicazione Tunnel 4.0

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• Incremento dell’attenzione attraverso messaggi mirati; • Riduzione dell’incidentalità mediante gestione dinamica del traffico (riduzione limiti di velocità, aumento interdistanza, divieto sorpasso mezzi pesanti…); • Miglioramento dell’efficienza degli impianti di illuminazione mediante monitoraggio continuo. Inoltre, attraverso le azioni descritte è possibile ottenere notevoli risultati in termini di protezione in caso di emergenza: • Riduzione dei tempi di esodo e di attivazione degli utenti mediante una comunicazione mirata ed efficiente; • Riduzione dei tempi di convalida dell’allarme mediante una rilevazione efficiente e costantemente monitorata; • Riduzione dei tempi di intervento mediante allerta delle squadre antincendio e pre-allerta dei mezzi di soccorso, • Riduzione dei tempi di chiusura della galleria con conseguente riduzione della popolazione esposta.

Possibili applicazioni

Compensazione requisiti minimi non realizzabili Il Tunnel 4.0, inoltre, attraverso misure gestionali mirate, può compensare l’assenza di requisiti minimi non realizzabili per motivazioni economiche (costo sproporzionato) o tecniche, dimostrando il raggiungimento del livello di sicurezza accresciuto o equivalente mediante opportuna analisi di rischio (così come richiesto dalla Direttiva Europea 2004/54/ CE e dal decreto di recepimento D.Lgs 264/06).

Assenza drenaggio In aggiunta alle migliorie introdotte dallo SCADRA per la gestione dell’emergenza descritte al paragrafo precedente, in caso di assenza di drenaggio è possibile attuare anche misure gestionali che determinino una riduzione del livello di rischio attraverso un coordinamento efficiente delle misure di sicurezza presenti. Tramite specifiche telecamere risulta difatti possibile rilevare il transito delle merci pericolose attraverso la lettura delle targhe ADR e, mediante il centro di controllo della tratta, allertare il pattugliamento perché, se necessario, scorti il transito della merce pericolosa. Contestualmente gli utenti della galleria saranno informati del

transito delle merci attraverso i Pannelli a Messaggio Variabile (PMV), richiedendo loro maggior cautela ed il rispetto dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza.

Interdistanza minima dei by-pass>500 m In considerazione della riduzione dei tempi di rilevamento di incendio, di convalida dell’allarme e dei tempi di esodo e dei tempi di intervento ottenuti grazie all’utilizzo dello SCADRA è possibile valorizzarne l’utilizzo anche in caso di impossibilità di realizzazione dei by-pass richiesti dalla normativa, qualora l’analisi di rischio dimostri il raggiungimento del livello di sicurezza accresciuto o equivalente mediante l’utilizzo di tale misura di sicurezza compensativa.

Integrazione pattugliamento Per le modalità di funzionamento e il raggiungimento dei risultati appena descritti, l’Analisi di Rischio Dinamica condotta dallo SCADRA assume particolare rilevanza se associata all’utilizzo di misure gestionali di protezione quali il presidio antincendio o il pattugliamento. Essa infatti consente di ridurre i tempi di attivazione delle procedure di emergenza in caso di incidente. Inoltre il presente sistema può esere applicato anche a tratte autostradali all’aperto caratterizzate dalla presenza fequente di traffico congestionato, per evitare accadimenti come quello avvenuto a Bologna a inizio agosto.

Lavori in corso Lo SCADRA è particolarmente utile anche durante interventi di manutenzione in cui gli impianti possono essere fuori servizio od operare in condizioni degradate, oppure anche in caso di provvisorio non raggiungimento dei requisiti minimi per ammaloramento degli impianti o ritardo nella realizzazione degli interventi nei termini di legge. È possibile, infatti, determinare il livello di rischio temporaneo anche in differenti condizioni di esercizio ed in presenza di cantieri, quali ad esempio: • Chiusura della sola corsia di marcia; • Chiusura della sola corsia di sorpasso; • Restringimenti delle corsie; • Traffico bidirezionale. nn

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70 Opere Europee

Viaggio nei cantieri di Grand Paris Express

© SGP/Florence Joubert

Matthieu Colombo

SIAMO STATI A CHAMPIGNY E A NOISY-CHAMPS, “CENTRI” DELLA FUTURA LINEA 15 SUD E LOCALITÀ STRATEGICHE DELLA NUOVA MAPPA CANTIERISTICA PARIGINA, CHE MUTERÀ COSTANTEMENTE DI QUI AL 2030. QUELL’ANNO LA CAPITALE DI FRANCIA CONTERÀ SU CIRCA 420 KM DI LINEE METROPOLITANE (200 NUOVE DI ZECCA) E BEN 370 STAZIONI (68 DA INAUGURARE). LA GRANDEUR, PROPRIO COME LA COPPA DEL MONDO DI CALCIO, È TORNATA AD ABITARE SOTTO LA TOUR EIFFEL.

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In collaborazione con Costruzioni 1. La prima talpa (si chiama Steffie Orbival) in azione: vista sul backup 2. Calaggio dello scudo nel cantiere di Champigny-sur-Marne

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irca 200 km di nuova metropolitana - completamente automatica - dei quali il 90% underground. Per un totale di ben 4 linee, 68 stazioni e 100 nuove urbanizzazioni. Sono solo alcuni dei numeri che possono aiutare a prendere le misure del progetto infrastrutturale denominato Grand Paris Express, che farà crescere ulteriormente la Ville Lumière, di cui abbiamo recentemente parlato, tra l’altro, nell’articolo “Grand Paris entra nel vivo”, leStrade 3/2018, sezione speciale bilingue Gallerie in occasione del WTC 2018 di Dubai (EAU). Successivamente, contestualmente al recente Intermat parigino, abbiamo avuto l’opportunità di visitare due dei primi cantieri che rivoluzioneranno prima la città, poi la sua logistica e il modo di viverla. L’idea alla base del progetto

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72 (nato dall’unione delle bozze “Arc Express” e “Réseau de transport public du Grand Paris”) è di ampliare la linea metropolitana a servizio della regione della capitale francese. Un concetto nel cassetto da anni ma che, dal 2008, ha preso forma sempre più definita e punta oggi, prima di tutto, a creare due grandi anelli concentrici e periferici di linee metropolitane, in grado di rompere gli schemi dell’attuale concezione radiale della rete, che dilata i tempi di percorrenza man mano che ci si allontana dal centro storico. Le attività di cantierizzazione sono iniziate nel 2017 e quest’anno è stata calata la prima talpa a Champigny (si veda di nuovo l’articolo citato), dove sorgerà una delle sette stazioni tecniche di assistenza e interscambio dei convogli automatici. Noi abbiamo visitato proprio il cantiere di Champigny, ma anche quello di Noisy-Champs, dove sono in corso massicce opere di consolidamento, entrambi parte della nuova Linea 15 Sud.

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Supporto all’economia e funzione sociale

Questo progetto assolutamente colossale è calibrato per supportare la crescita economica dell’area parigina che già oggi raggruppa il 30% del Pil francese. Per rispondere a una domanda d’alloggi in costante crescita sorgeran4a

3. Mappa delle nuove linee e particolare dei siti di cantiere visitati dalla nostra redazione

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no infatti nuovi quartieri attorno a ognuna delle 68 nuove stazioni (ad oggi si tratta di ben 100 progetti di urbanizzazioni). La velocità delle nuove linee e la frequanza dei convogli renderanno centrali aree oggi considerate esterne alla città. Vi sono tragitti che attualmente richiedono circa un’ora e 20 minuti e che saranno percorribili in circa 30 minuti, giusto per fare un esempio. Per le imprese di costruzioni, la grande sfida consiste innanzitutto nel reperire le risorse e le tecnologie necessarie per rispettare la cronologia di consegna lavori, quindi è di carattere logistico. Per la sola costruzione delle nuove linee metropolitane automatiche saranno investiti 27 milioni di euro da oggi al 2030, mentre altri 7 saranno spesi per opere d’integrazione tra la rete esistente e le nuo-

4. Una cura particolare è stata dedicata al dialogo e alla comunicazione con i cittadini, con spiegazioni e illustrazioni per tutte le età

ve opere, nonché per modernizzare, nel breve termine, la rete di trasporti pubblici e implementare le piste ciclabili fino a 1.400 km. Oggi, anno 2018, la rete metropolitana della capitale di Francia conta 303 stazioni e 220 km di tracciato. Nel 2030, anno del traguardo finale di “Grand Paris”, si conteranno 420 km di linee per oltre 370 stazioni. La nuova rete sarà, per estensione, seconda soltanto a Seul, Shanghai e Pechino con, rispettivamente, 537, 459 e 456 km di copertura. La Grandeur, è il caso di dirlo, proprio come la Coppa del Mondo di calcio, è tornata ad “abitare” da queste parti. Ma occupiamoci, a questo punto, della cronaca dei due cantieri della Linea 15 Sud visitati: Champigny e Noisy-Champs.

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SGP: “Nei prossimi anni al lavoro anche 21 TBM in contemporanea” La Société du Grand Paris (SGP) è una realtà statale creata per legge nel giugno del 2010, per sviluppare e realizzare il progetto da un punto di vista industriale e commerciale. La società ha il potere e l’incarico di supportare il prefetto della Regione Île-de-France nelle azioni propedeutiche allo sviluppo del progetto sul territorio, confrontandosi con lo Stato, i Comuni e le comunità locali. “La sincronizzazione e la verifica delle opere in corso e la pianificazione dinamica di avvio dei cantieri - spiega Mathieu Mallet, direttore operativo SGP - sono elementi fondamentali per sviluppare con coerenza il progetto. Il numero di cantieri che lavoreranno nei prossimi anni in parallelo ha dell’incredibile e abbiamo stimato che si potrebbe arrivare a lavorare con 21 TBM in contemporanea. Questo è un esempio di come il progetto sia una sfida condivisa, sia con i fornitori di tecnologie, sia con le imprese di costruzione che dovranno formare risorse in modo esponenziale”. Per aggiornamenti e ulteriori informazioni: www.societedugrandparis.frt

6. I protagonisti del Lotto T2c della Linea 15 Sud 7. Vasca a spicchi per convogliare il materiale scavato

Linea 15 Sud Champigny

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5. Specialisti in cantiere, il secondo da sinistra è Mathieu Mallet, direttore operativo SGP

La prima delle 21 talpe TBM che lavoreranno al progetto è stata calata lo scorso febbraio nel cantiere Champigny, funzionale alla linea 15 Sud ed è in fase d’avvio. La macchina scaverà una canna da 9.800 mm di diametro, lunga 2.100 m, per congiungere il sito di manutenzione e stoccaggio dei convogli attiguo al cantiere alla linea vera e propria. La distanza temporale tra il “varo” e l’avvio è dovuta agli spazi ristretti di cantiere che impongono un primo avvio per fare avanzare la talpa, facendo spazio alla sua tecnologica coda che estrae il materiale scavato che, tramite nastro, viene convogliato in 10 differenti vasche (fig. 7, vasche a spicchi per un totale di 500 m3) funzionali alla decantazione di 3 giorni, dopo i quali il terreno viene analizzato. In base alla qualità, il materiale scavato viene destinato a siti di riciclaggio o bonifica.

Grandeur transalpina... ma anche un po’ italiana Ci sono anche gli Italiani tra i protagonisti nella realizzazione di questa formidabile infrastruttura, ovvero gli specialisti di Pizzarotti Il sito tecnico di Champigny fa parte infatti dei 4 lotti della Linea 15 Sud vinti dal consorzio Alliance composto dalle imprese Pizzarotti, Demathieu Bard, Nge, Implenia e Franki Foundations. Negli anni passati l’azienda di Parma ha contribuito ad altri grandi progetti francesi come, per esempio, l’aeroporto Charles De Gaulle, Eurodisney o l’ospedale di Marsiglia. La competenza italiana a Parigi è la benvenuta. Oggi più che mai.

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74 8. Il percorso: la linea arriverà fino a 80 m di profondità

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9. Un evento 2018 è stato il lancio della prima TBM 10. Vista aerea del backup della talpa

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© SGP/Florence Joubert

Da progetto, la Linea 15 Sud da 33 km di lunghezza avrebbe dovuto essere realizzata a una profondità media di 30 m, ma gli oltre 6.000 sondaggi del terreno eseguiti dal 2012 ad oggi hanno portato i geologi a consigliare uno scavo molto più profondo, con punte a 80 m di profondità, per evitare una parte di terreno particolarmente argilloso. La stazione di Saint-Maur-des-Fossés sarà la più profonda, a quota 70 m, e richiederà macchine per 9

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11. Conci pronti per essere trasportati e posizionati

L’allestimento della TBM

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fondazione speciali. La Linea 15 Sud sarà terminata nel 2024, anno in cui, dal 2 al 18 agosto, Parigi ospiterà, tra l’altro, la 23ª Olimpiade dell’era moderna.

Ligne 15 Sud Noisy Champs

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Il cantiere dall’alto

Altro cantiere, altro lotto, altra impresa. A Noisy Champs siamo stati ospiti di Vinci Construction, in un cantiere largo poco più di 100 m e lungo 1 km. In questo sito sono in atto le opere di consolidamento, propedeutiche allo sbancamento di 600mila ton di materiale scavato, pari a circa 300mila m3 per una media di 600/700 m3 movimentati al giorno. In base alle fasi di lavorazione, gli operai assegnati al cantiere variano da 250 a 300 e lavorano 80/90 per volta, con turni di lavoro che coprono una fascia operativa che va dalle 6 del mattino alle 22. In questo sito di lavoro non ci sono problematiche del terreno e le opere di consolidamento arrivano a una profondità di 25 m. Una volta eseguito un primo strato di sbancamento di circa 5 m, lo scavo verrà protetto con una copertura e le macchine lavoreranno come fossero in sotterranea. Questa scelta permette di rendere la lavorazione quasi indipendente dalle con-

12. I protagonisti del cantiere di Noisy-Champs

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13. Nel cuore del sito 14. Sfida su sfida, per esempio nel campo delle opere di consolidamento, per tecnici e maestranze

dizioni atmosferiche e di abbassare le emissioni acustiche. Le operazioni di scavo passeranno sotto all’attuale Linea 2 della rete interregionale RER. Per fare questo è necessario sospendere il traffico ferroviario per 7 giorni e Vinci ha ottenuto l’autorizzazione solo per il mese di agosto. La cronologia dei lavori procede regolarmente ma eventuali imprevisti vanno contrastati all’istante per centrare la finestra di fermo ferroviario. La costruzione della stazione di Noisy Champs avverrà nel 2018. Se moltiplicate questo cantiere per 68 stazioni, potete solo immaginare il numero di macchine e operai che saranno necessari. Il Grand Paris Express è un’occasione da non perdere anche per le imprese italiane più qualificate. “L’opera che stiamo realizzando - chiosa Pascal Godon, direttore lavori Vinci Construction - è come una tessera di un puzzle che deve essere perfetto. Il nostro obiettivo è rispettare la cronologia lavori e, per fare questo, è prudente porsi obiettivi più elevati. L’aspetto più critico di questo cantiere è dato dalla sua conformazione stretta e lunga che impone incroci ripetuti uomo/macchina più volte al giorno. Per diminuire i rischi abbiamo a terra il numero minimo di uomini possibile e recintiamo sezioni interne al cantiere in funzione delle fasi di lavoro”. nn

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© SGP/Laurent Villeret

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15. Ancora un punto di vista sul cantiere Vinci

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76 Nuove Metropolitane

Milano, avviati gli scavi ad Ovest

Mauro Armelloni

© Comune di Milano

CONCLUSA LA TRATTA EST DELLA NUOVA LINEA BLU, È INIZIATO IL VIAGGIO DELLE DUE TBM INCARICATE DI SCAVARE E RIVESTIRE IL TRATTO CHE VA DA SAN CRISTOFORO A SOLARI, ALLE SOGLIE DEL CENTRO. LE MACCHINE, DI 6,7 METRI DI DIAMETRO, SCAVERANNO IN UN ANNO 3,7 KM DI LINEA.

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© Comune di Milano

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è avvenuto lo scorso 5 luglio, il secondo il 31 agosto. Anche questa tappa del viaggio è così cominciata e si concluderà con lo scavo di 3,7 km che separano il capolinea Ovest con la Stazione Solari, a due passi da Navigli. Le TBM, di 6,7 m di diametro, stanno scavando giorno e notte, 7 giorni su 7, a una profondità media di 15 m, realizzando circa 16 m di galleria al giorno. Entrambe le gallerie della tratta Ovest si stima saranno realizzate in poco più di un anno.

Flotta differenziata

Per la realizzazione della M4 di Milano vengono impiegate 6 TBM differenti per diametro di scavo e per tipologia di stazione. Nella tratta centrale (Tricolore-Solari) le talpe avranno un diametro maggiore e di conseguenza le gallerie saranno più grandi, permettendo di alloggiare sia la via di corsa sia la banchina di stazione. In questo modo si riduce lo spazio di cantiere in superficie per minimizzarne l’impatto. Nelle tratte esterne Est e Ovest (Linate-Tricolore e Solari-San Cristoforo) le TBM utilizzate hanno invece un diametro minore e di conseguenza all’interno della galleria viene ospitata solo la via di corsa dei treni, mentre la banchina rimane unica centrale e a servizio di entrambe le direzioni di viaggio.

Identikit della Linea 4

1, 2. TBM milanesi in partenza per scavare la tratta Ovest della Linea Blu 3. Torino, 7 giugno 2018: la TBM Masha abbatte l’ultimo diaframma e conclude lo scavo

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onclusa la tratta Est della nuova “Blu” e aspettando l’epocale passaggio delle TBM sotto il centro del capoluogo lombardo, un autentico evento di questa estate 2018 sono stati i “lanci” dal manufatto Ronchetto delle due frese incaricate di scavare la tratta Ovest, da San Cristoforo a Solari, della nuova M4, la “Blu” di Milano. Il primo start

Torino, Masha saluta il Lingotto mentre si lavora ai rivestimenti Da Milano a Torino, sempre sull’onda delle nuove metropolitane. Sotto la Mole, infatti, proseguono i lavori per la realizzazione del prolungamento della Linea 1, tratta Lingotto-Bengasi. Ultimato a inizio giugno lo scavo della galleria, a cura della TBM Masha, la “talpa” è stata quindi smontata ed estratta dal retro stazione Lingotto. In parallelo si è proceduto allo smontaggio dei binari del treno lavori (a supporto della TBM) all’interno della galleria e sono iniziate le opere di completamento delle opere civili delle stazioni. In quella di Italia ’61-Regione Piemonte, in particolare, è in corso la realizzazione del piano mezzanino. Nel piano atrio di entrambe le stazioni (Bengasi e Italia ’61) è invece stata avviata la realizzazione delle finiture architettoniche verticali (rivestimenti a parete). Il traguardo di fine scavo era stato tagliato da Masha lo scorso 7 giugno, al termine di un viaggio inaugu-

rato il 21 novembre 2017 e consistito nella realizzazione di 690 m di galleria e nel posizionamento di 492 anelli. Nel suo percorso Masha ha anche superato il sottopasso Lingotto a una profondità di quasi 30 m, facendo registrare la sua miglior performance di scavo con la posa di 15 anelli/giorno, corrispondenti a 21 metri di scavo/giorno. 3

© Infra.To

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La linea 4, promossa dal Comune di Milano, è realizzata dalla società concessionaria M4 i cui soci sono lo stesso Comune, le imprese costruttrici (Salini Impregilo, Astaldi, Ansaldo STS, Hitachi Rail Italy, Sirti) e il gestore ATM. Con 15 km di estensione e 21 stazioni, la “Blu” collegherà il centro della città con il quartiere Forlanini (Milano Est - fino all’Aeroporto di Linate) e il quartiere Lorenteggio (Milano Ovest fino a San Cristoforo). Il tempo di percorrenza stimato da Linate a San Cristoforo sarà di circa 28 minuti. Si tratterà di una metropolitana leggera ad automazione integrale senza guidatore a bordo (driverless) che verrà utilizzata da una media di 86 milioni di passeggeri l’anno. L’entrata in esercizio è previsto per fasi. Nel 2021 è programmata l’apertura della prima tratta da Linate a Forlanini FS, nel 2022 fino a San Babila e nell’anno successivo fino a San Cristoforo. nn

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n Circular Technology

TECNOLOGIE&SISTEMI

n Circolo virtuoso silenzio-energia

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80 Sostenibilità Ambientale

Giovanni Di Michele

Circular Technology TORNA A RIMINI, DAL 6 AL 9 NOVEMBRE, LA KERMESSE DEDICATA ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE CHE HA SAPUTO ANTICIPARE I TEMPI IN MATERIA DI CULTURA INDUSTRIALE GREEN. SOTTO I RIFLETTORI, MATERIALI, TECNOLOGIE, METODICHE, RISORSE, PROCESSI PRODUTTIVI CHE, SE MESSI DEBITAMENTE IN RETE, POSSONO DAVVERO GENERARE QUELL’ECONOMIA CIRCOLARE MAI ABBASTANZA DIFFUSA. 1

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itorno a Ecomondo, appuntamento prossimo all’edizione numero 22, in programma a Rimini, in fiera, dal 6 al 9 novembre prossimi. Stiamo parlando della rassegna leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea. Un evento internazionale con un format innovativo che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. “Nel settore della green e cir-

cular economy - notano gli organizzatori - l’Italia è ai primi posti in Europa, in particolare nell’efficienza energetica, nel riciclo dei rifiuti e nella produttività delle risorse. Per questo motivo, Ecomondo si posiziona nel panorama internazionale come appuntamento di riferimento per incontrare tutte le aziende leader di mercato, conoscere i trend, le innovazioni e le nuove tecnologie, confrontarsi con i professionisti del settore”. A Ecomondo 2018 saranno messe sotto

1. Torna Ecomondo, dal 6 al 9 novembre, alla fiera di Rimini

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consentono di migliorare la vita e i trasporti dei cittadini e favorire lo sviluppo dei territorio in chiave sostenibile.

Benefici ambientali

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3 2. I saloni in contemporanea: Key Energy 3. Città Sostenibile, con un focus anche sulla mobilità green 4. L’economia circolare al centro della scena 5. La fiera riminese, ormai un luogo di tradizione per chi si occupa di innovazione (ambientale)

i riflettori le nuove priorità normative/regolatorie, di ricerca e formazione sul fronte dell’economia circolare, i nuovi processi, anche 4.0 e prodotti annessi alla relativa adozione a livello industriale, nelle città e nei territori. In particolare, in collaborazione con associazioni industriali, ministeri e altre istituzioni, enti di ricerca, la Commissione Europea e l’OCSE, saranno esaminate e discusse le principali novità, necessità, criticità e opportunità nell’ambito del riuso e valorizzazione dei principali rifiuti tecnici e biologici (incluse le acque reflue), le materie prime alternative e l’ecodesign industriale, la bonifica e la riqualificazione delle aree contaminate, anche marine, e la bioeconomia.

Energia e città

In contemporanea con Ecomondo si svolgerà quindi Key Energy “Energy transition hub”, la fiera delle soluzioni e applicazioni di efficienza energetica e delle energie rinnovabili (per ulteriori informazioni www.keyenergy.it). Ecomondo, inoltre, dal lontano 2009 propone nel corso di ogni edizione un modello ideale di Città Sostenibile (www.cittasostenibile.net), all’interno di uno spazio espositivo che mostra al pubblico modelli di urbanizzazione, soluzioni tecnologiche, progetti, piani di mobilità, che 4

L’ambiente, dunque, non è più una moda e nemmeno una pratica accessoria e complementare, bensì una priorità che inizia ad essere, fortunatamente, codificata e standardizzata. Ed Ecomondo è una sua vetrina ideale, data la storicità di una manifestazione che, è il caso di dirlo, ha saputo anticipare i tempi, nonché la sua connaturata vocazione all’evoluzione. E allo sguardo rivolto verso il futuro. Alcuni numeri del contesto, del resto, sembrano confortanti: anche il nostro Paese sembra credere molto più di un tempo nel riciclo industriale, con circa 47 milioni di tonnellate di rifiuti riciclati con conseguente risparmi di energia per 17 milioni di tonnellate di petrolio. L’Italia, inoltre, si attesa al 1° posto per contributo fotovoltaico (8% del mix elettrico nazionale). In generale l’economia circolare - fanno sapere da Italian Exhibition Group, ovvero gli organizzatori di Ecomondo - ci potrebbe consentire di contrastare in maniera proattiva la crisi del sistema economico lineare, spesso inefficiente e costoso, separando lo sviluppo economico dallo sfruttamento delle risorse naturali. Secondo la Commissione Europea, misure come una migliore progettazione dei materiali, dei prodotti e dei processi industriali (ecodesign), unitamente alla prevenzione e al riutilizzo dei rifiuti, potrebbero generare, entro il 2030: • Una riduzione del 30% del consumo di materie prime; • Una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas a effetto serra; • La crescita del 5% del PIL; • La creazione di oltre 1 milione di posti di lavoro.

Circolo virtuoso

Le tecnologie abilitanti che spingono la quarta rivoluzione industriale - è una considerazione conclusiva - possono davvero favorire la diffusione di modelli di economia circolare e lo sviluppo di piattaforme per la condivisione di beni e servizi, oltre naturalmente al risparmio energetico. Ma per promuovere la transizione da un modello lineare a uno circolare occorrono politiche ambiziose, ricerca e innovazione, oltre a un quadro normativo chiaro, in grado di dare i giusti segnali agli investitori. Inoltre in molte imprese mancano ancora la piena consapevolezza, la conoscenza e la competenza necessarie a implementare un processo di economia circolare. In fiera, a Rimini, un’occasione preziosa per colmare il gap. nn 5

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82 Barriere Integrate

Circolo virtuoso silenzio-energia

Riccardo Guberti Ingegnere CIR Ambiente

Giorgio Mannelli Responsabile Commerciale CIR Ambiente

A LA SPEZIA, NELLE ADIACENZE DEL PORTO, È STATA REALIZZATA UNA BARRIERA ANTIRUMORE INTEGRATA CON PANNELLI FOTOVOLTAICI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA AL SERVIZIO DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA DELLO STESSO NODO VIARIO, CHE COMPRENDE ANCHE UNA GALLERIA. DA SOTTOLINEARE, NEL CASO DELLA BARRIERA, L’IMPIEGO DI MATERIALI FUNZIONALI A GARANTIRE UN’OTTIMALE DURABILITÀ ANCHE IN AMBIENTE “MARINO”. 1

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ostenibilità ambientale raddoppiata, grazie a un intervento che abbina la mitigazione acustica alla produzione di energia pulita. È quanto avvenuto a La Spezia, in Liguria, dove nell’ambito di un articolato piano di riqualificazione funzionale e architettonica dell’interfaccia porto-città, è stata realizzata un’innovativa barriera antirumore integrata con pannelli fotovoltaici. L’intervento, nello specifico, si compone di una barriera antirumore di produzione CIR Ambiente posta all’imbocco della galleria di via Palmaria, nonché di un impianto di produzione di energia pulita, a servizio dell’illuminazione pubblica, caratterizzato da una potenza superiore ai 20 Kw. Nel dettaglio, il progetto ha previsto la realizzazione di protezioni antifoniche con l’obiettivo di ridurre l’impatto acustico dovuto alle attività commerciali portuali, nonché una riqualificazione funzionale, architettonica e paesaggistica complessiva del nodo viario articolata nei seguenti interventi: • Barriera acustica su muro lato ferrovia e sul portale della galleria sub-alvea con impianto fotovoltaico; • Rivestimento delle pareti in c.a. della rampa con pannelli prefabbricati fonoassorbenti in argilla espansa; • Rivestimento muri di imbocco e dei primi 20 m della galleria sub-alvea; • Sostituzione del tappeto d’usura della rampa con tappeto in Splitt-Mastix-Asphalt (SMA). 2

L’intervento

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La barriera acustica realizzata da CIR Ambiente e installata lungo via Palmaria a La Spezia si compone complessivamente di tre tratti: uno lato ferrovia, un secondo lato mare (entrambi di sviluppo pari a 135 m), mentre una terza porzione di barriera è stata innestata sulla testata della galleria. La barriera installata lato ferrovia si sviluppa per 135 m con montanti HEA180 e HEA200 posti a un interasse di circa 4 m. Gli elementi verticali si compongono di un primo tratto alto 1,83 m, segue un secondo tratto inclinato 7° rispetto alla verticale e alto circa 2,43 m; a questo viene saldato un ultimo tratto di circa 1,04 m con inclinazione di 128° su cui sono appoggiati i pannelli fotovoltaici. I montanti sono ancorati al muro di calcestruzzo esistente mediante inghisaggi. La barriera lato mare, anch’essa di 135 m, è composta da montanti HEA160 posti a interasse di 4 m e di altezza 1 m ancorati alla struttura esistente. Infine, un’ulteriore porzione di barriera è ancorata sulla testata della galleria: i montanti HEA180 sono rettilinei e posti a un interasse di 3,25 m per il tratto più alto e 3,60 m per quello più basso, realizzato in corrispondenza del cartello a messaggio variabile. Sulla porzione inferiore del muro, non ospitante i pannelli fonoassorbenti, sono inseriti dei pannelli fonoassorbenti in calcestruzzo e argilla espansa di due differenti colorazioni.

Qualità antirumore

Per aumentare la qualità e la durabilità dei materiali delle barriere antirumore posti in ambiente marino, sono stati attuati opportuni accorgimenti - che qui di seguito andremo a passare in rassegna - atti a migliorare la prestazione dei materiali nei confronti delle sollecitazioni strutturali e climatiche a cui saranno, nel tempo, assoggettati. 3

1. Barriera antirumore lato monte con pannellatura fotovoltaica sulla parte sommitale 2. Particolare della barriera lato mare; sullo sfondo l’imbocco della galleria di via Palmaria, a La Spezia 3. Prestazioni aumentate, in ragione della vicinanza all’ambiente marino, per i materiali che compongono la barriera antirumore

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84 Eccoli nel dettaglio: • Montanti in acciaio protetti dalla corrosione mediante trattamento di zincatura a caldo (UNI EN 1461) e successivo trattamento di verniciatura a doppia mano (prima mano di primer e seconda mano di verniciatura a finire); • Pannelli fonoassorbenti “CIR AL 500-120” prodotti da CIR Ambiente, in lega di alluminio resistente agli ambienti marini, e ulteriormente protetti dalla corrosione mediante trattamento di verniciatura; • Coibente in fibra di poliestere riciclato e riciclabile ad alte prestazioni fonoassorbenti; • Prestazioni acustiche secondo la norma UNI EN 1793-1/2: classe di assorbimento acustico A5, classe di isolamento acustico B3; • Soluzioni progettuali ad hoc per evitare fenomeni da corrosione galvanica e da correnti vaganti.

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L’impianto fotovoltaico

Tutta l’energia prodotta dei due impianti fotovoltaici installati non confluisce nella rete del gestore, ma è destinata unicamente all’autoconsumo. L’impianto fornisce, infatti, l’energia elettrica assorbita dall’illuminazione della galleria. I componenti dell’impianto fotovoltaico collegato in parallelo alla rete sono: • Moduli fotovoltaici in silicio policristallino; • Strutture di appoggio e sostegno dei moduli fotovoltaici; • Convertitore statico corrente continua/corrente alternata; • Quadro di protezione; • Cavi elettrici e cablaggio; • Sistema di messa a terra. Sono stati installati moduli fotovoltaici di dimensione 1000 x 1560 mm, con potenza di picco 327W(p). I moduli sono disposti nella parte superiore della barriera, secondo il lato lungo, per un totale di 84 pannelli, per uno sviluppo complessivo di circa 130 m. Oltre ai pannelli il sistema si compone di un quadro elettrico in c.c. di stringa, AL-FVq-2, di un pannello in c.a. contenente le apparecchiature d’interfaccia e di 1 (o 2 inverter) posizionato in cabina elettrica. nn 5

4, 5. Scienze della terra del mare: presentazioni in aula

4, 5. Ancora due punti di vista sulla barriera integrata: l’energia prodotta andrà ad alimentare l’illuminazione del nodo infrastrutturale

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COMODITÀ. POTENZA. MENTE.

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MACCHINE &ATTEZZATURE MACCHINE

n Salva-cantieri senza pilota n Sulla cima della M4

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88 Luoghi di Lavoro

Salva-cantieri senza pilota

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LA RICERCA MESSA IN CAMPO DA MAN E PARTNER, RIUNITI NEL PROGETTO “AFAS”, HA DATO VITA A UN VEICOLO DI SOCCORSO AUTOSTRADALE A GUIDA AUTOMATICA E SENZA CONDUCENTE CHE HA GIÀ DATO OTTIMA PROVA DI SÈ SULLE RETI VIARIE TEDESCHE (4.000 I KM PERCORSI PER 800 ORE DI LAVORO EFFETTUATE). TRA GLI OBIETTIVI: L’ABBATTIMENTO DEI RISCHI PER IL PERSONALE DEI MEZZI DI PROTEZIONE DEI CANTIERI DI MANUTENZIONE DEL VERDE O DI PULIZIA DI TRATTE E DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI.

Stefano Chiara

1. Dimostrazione di guida automatica: in secondo piano il MAN TGM 18.340 senza conducente

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LS Macchine

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palle coperte. E sicurezza decisamente aumentata, per esempio per chi opera in autostrada, in mezzo al traffico, e sale e scende quotidianamente da veicoli incaricati di trainare apparati di segnalamento di cantieri mobili, per esempio quelli dello sfalcio dell’erba o quelli della raccolta rifiuti spesso, troppo spesso, abbandonati da utenti analfabeti di educazione civica. Spalle coperte. Grazie a un veicolo a guida autonoma appositamente studiato per

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2. Schematizzazione dei due veicoli in rete tra loro

proteggere i cantieri mobili che in Germania ha già dato ottima prova di sé non solo nei siti di test, ma anche in condizioni stradali reali: 4.000 km percorsi, 800 ore di lavoro, 100 giorni di attività. Tutto nasce dalla ricerca e naturalmente dallo sviluppo, di un team composto da MAN e da altri sette partner R&D e industriali: l’Università di Scienze Applicate di Karlsruhe, l’Università Tecnica Braunschweig, Bast, ZF, Hessen Mobil, Wabco e Bosch. Ovvero i primi attori del progetto “aFAS”, supportato dal Ministero Federale per gli Affari Economici e l’Energia sulla base di una decisione del Bundestag. Il progetto si è concluso con soddisfazione, di attori e addetti ai lavori, lo scorso giugno e ha trovato una sua rappresentazione plastica in un MAN TGM 18.340 debitamente attrezzato, un veicolo di soccorso stradale senza conducente per applicazioni tipicamente autostradali. Il suo compito: guardare le spalle ai mezzi impegnati nella manutenzione, “pedinandolo” a una distanza standard e prefissata di 100 m (a una velocità bassa, tra i 2 e i 10 km/h) che può ridursi a 10 m in situazioni particolari, per esempio nelle manovre di uscita dagli svincoli dell’autostrada. Il veicolo può essere impiegato a protezione di cantieri di manutenzione estiva, raccolta rifiuti, come accennato, ma anche pulizia delle dotazioni segnaletiche. Averlo in flotta significa azzerare il rischio infortuni per addetti alla guida dei veicoli di protezione e segnalamento (che infatti nel caso specifico non ci sono...), nonché quello dovuto da manovre di salita/discesa di personale dai mezzi stessi. Infine, è garantita l’assoluta regolarità di marcia, quasi il mezzo avesse, infisse nell’asfalto, delle immaginarie rotaie.

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3. I partner del progetto 4. Condizioni reali di impiego

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90 Sicurezza aumentata

La tecnologia, dunque, a sostegno di una problematica diffusa, per esempio in tutto il Vecchio Continente: l’“insicurezza” nella aree di lavoro in autostrada. Il progetto tedesco, per contrastarla, è partito innanzitutto dai dati: 300 incidenti nei cantieri mobili in Germania in un anno, 50 carrelli di segnalamento incidentati in 12 mesi nella sola Baviera, alto rischio, come si diceva, per tutti i siti di lavoro in movimento (nella sola Assia sono circa 22.000 all’anno). Circa il 44% degli incidenti sulle autostrade tedesche che coinvolgono autocarri, altro dato, avviene sulla corsia destra o su quella di emergenza e tamponamenti contro i veicoli di soccorso per cantieri mobili della manutenzione stradale rientrano regolarmente in questa statistica. Anche se i vistosi veicoli comunali arancioni trainano rimorchi con un pannello di avviso o per lavori stradali illuminato e alto 4 metri, rilevano da MAN, spesso questi non vengono visti oppure vengono notati solo troppo tardi, causando così gravi conseguenze. Per queste ragioni MAN Truck & Bus e sette partner dell’industria, della ricerca e della gestione hanno sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca “aFAS” un approccio risolutivo mobile futuristico per gestire questo rischio per la sicurezza: “spalle coperte” nelle situazioni di pericolo non richiede nessuna persona al volante. “aFAS” sta infatti per “automatisch fahrerlos fahrendes Absicherungsfahrzeug für Arbeitsstellen auf Bundesautobahnen” (veicolo di soccorso stradale a guida automatica e senza conducente per luoghi di lavoro sulle autostrade tedesche) e descrive il prototipo di un veicolo che, come suggerisce il nome stesso, è in grado di seguire i cantieri mobili sulla corsia di emergenza in modo interamente automatizzato e senza conducente, assicurando così il personale e gli altri veicoli del cantiere contro eventuali pericoli legati al traffico.t

Dalla R&D al prototipo

Il progetto di ricerca, avviato nel 2014 con previsione quattro anni di durata, è stato sovvenzionato dal Ministero per l’Economia e l’Energia con circa 3,4 milioni di euro. Per la prima volta è stata studiata a fondo la fattibilità tecnica dell’idea, valutando anche fino a che punto sarebbe stato necessario modificare le norme e i fondamenti giuridici at-

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tualmente in vigore e, naturalmente, anche quali sarebbero stati gli effetti sul servizio effettivo una volta reso operativo nelle strade pubbliche. In collaborazione con gli altri partner tecnici di progetto, MAN ha quindi sviluppato il veicolo di soccorso stradale a guida automatizzata occupandosi della funzione di marcia, della comunicazione radio, dell’HMI (interfaccia uomo-macchina) e dell’intero veicolo. A fare da “cavia” è stato il MAN TGM 18.340, dotato di telecamere e radar per il rilevamento dell’area circostante, nonché di vari sistemi di assistenza alla guida. Anche il sistema di guida e frenata, i sensori e il software di controllo hanno dovuto soddisfare criteri severissimi. Il prototipo è stato realizzato in gran parte con componenti di serie, sia per il normale controllo sia per l’implementazione di aspetti funzionali di sicurezza. I sensori ambientali supplementari appositamente sviluppati, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza e un sistema di riconoscimento oggetti e corsie integrato, hanno inoltre permesso di ana-

5. Archiettura veicoloallestimento

6, 7. Due punti di vista sul veicolo automatico

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8 8. Punto di vista interno 9. Display con regolatore della distanza, in questo caso 10 m 10. Il progetto è stato portato a termine, cton successo, nel mese di giugno

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lizzare i dati relativi alle caratteristiche dei percorsi e alle situazioni del traffico. La trasmissione dei dati tra il veicolo di lavoro davanti e il veicolo di soccorso stradale dietro avviene tramite W-LAN, e i display in entrambi i veicoli indicano lo stato di funzionamento del prototipo senza conducente.

Alla prova della strada

Una volta che il conducente ha attivato tutti i sistemi ed è uscito dalla cabina di guida del TGM, quest’ultimo sterza, accelera e frena autonomamente e segue il veicolo davanti a una distanza definita. In caso di anomalie si arresta automaticamente. Per il passaggio in punti critici, come per esempio i raccordi di ingresso o di uscita, il prototipo può essere avvi-

cinato fino a pochi metri dal veicolo che lo precede e “attaccato” ad esso in modo digitale. Dopo aver testato il sistema nei primi anni sui percorsi di prova di MAN e successivamente, nella seconda metà del 2017, su sezioni di cantiere bloccate nella zona dell’Assia, il veicolo è tornato tra le mani degli sviluppatori di Monaco di Baviera. Sulla base delle esperienze effettuate, MAN ha potuto ottimizzare ulteriormente il prototipo TGM, in servizio effettivo sulle autostrade dell’Assia da inizio aprile 2018. Nel mese di giugno il progetto “aFAS” si è dunque concluso con successo. Le conoscenze acquisite saranno usate da MAN negli sviluppi di serie e in altri progetti di test e di ricerca sul tema della guida automatizzata e autonoma, come per esempio il platooning. nn

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92 Piattaforme Articolate

Sulla cima della M4

A cura della redazione

UNA PIATTAFORMA ARTICOLATA HAULOTTE, CHE GARANTISCE I MASSIMI STANDARD DI PERFORMANCE E SICUREZZA ANCHE SU TERRENI NON IDEALI E SPAZI DI MANOVRA RISTRETTI, È STATA MESSA A DISPOSIZIONE DEL CANTIERE DEL MANUFATTO SERENI, A MILANO, NELL’AMBITO DELLA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA LINEA 4 AMBROSIANA, LA COSIDDETTA METRO “BLU”.

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93 1. La piattaforma Haulotte all’opera 2. Tracciato della M4 di Milano 3. Nastri trasportatori nel cantiere del Manufatto Sereni, zona Est del capoluogo lombardo

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aulotte è scesa in campo per la Metro Blu di Milano. L’ha fatto “dispiegando” la piattaforma semovente articolata Haulotte HA32 RTJ Pro, una delle protagoniste al lavoro, nel cantiere del Manufatto Sereni, nella realizzazione di un importante intervento infrastrutturale che migliorerà la mobilità e la sostenibilità del capoluogo lombardo. L’obiettivo finale, come abbiamo raccontato più volte sulle pagine di questo rivista, è proprio quello di potenziare la rete di trasporto pubblico urbano sotterraneo della città meneghina. Nota anche come “Linea Blu”, dal colore che la caratterizzerà, la nuova Linea metropolitana 4 di Milano collegherà il centro storico sia con la parte Est (Quartiere Forlanini e Aeroporto di Linate), sia con la parte Ovest (Quartiere Lorenteggio e Stazione San Cristoforo) della città, integrando la rete del trasporto urbano con una nuova soluzione rapida, efficiente, confortevole e a favore dell’ambiente (per tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul progetto si rimanda a www.metro4milano.it). Grazie alla M4 sarà possibile ridimensionare il problema “traffico” a vantaggio di chi viaggerà utilizzando i mezzi pubblici. 1

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94 Polo cantieristico Est

Il cantiere dove sono in corso i lavori con la piattaforma articolata si trova lungo la linea tra le stazioni di Forlanini FS e Argonne che ospita locali tecnici, uscite di sicurezza e accessi di pronto intervento e funge da campo base per le TBM utilizzate per la costruzione delle gallerie della tratta Est e Centro. Da qui sono partite le “talpe”, e da qui quotidianamente partono i conci prefabbricati e gli altri materiali che le alimentano, e arriva il materiale escavato estratto dalla galleria. L’area, inoltre, è sede del campo logistico per la gestione dello scavo a cui seguirà, una volta completato, la realizzazione dei piani intermedi e di copertura del manufatto. Al termine dei lavori, in superficie la situazione tornerà quella originaria: rimarranno a vista esclusivamente delle griglie complanari al marciapiede o alle aiuole, esattamente come quelle che si possono notare oggi in prossimità delle stazioni delle linee 1, 2, 3 e 5.

Rapidità e sicurezza

La piattaforma semovente articolata Haulotte, da parte sua, risponde perfettamente - notano gli addetti ai lavori - alle esigenze logistiche per le operazioni di sollevamento e intervento: sono macchine che si spostano in modo efficiente e sicuro anche in condizioni di terreno non ideali e in spazi di manovra ristretti. Caratterizzata da una spiccata capacità di movimento fuoristrada grazie alle quattro ruote motrici e direttrici abbinate all’assale oscillante, la HA32 RTJ Pro si caratterizza per una notevole velocità operativa (tempo di sviluppo di soli 95 secondi grazie ai comandi completamente proporzionali e simultanei) ed è dotata di cesta da 2,44x0,91 metri con raggio di rotazione di 180 gradi. La macchina dispone di un jib con escursione di 140 gradi (+70/-70) e di rotazione continua della torretta a 360 gradi, caratteristiche che unitamente all’articolazione del braccio consentono un posizionamento agevole ed estremamente preciso in corrispondenza dell’area di lavoro. La macchina assicura la massima sicurezza operativa, garantita oltre che dai limitatori di carico e inclinazione, anche dall’esclusiva soluzione Haulotte Activ’ Shield Bar, pen-

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sata per tutelare l’incolumità dell’operatore prevenendo i rischi di intrappolamento e schiacciamento durante l’utilizzo della piattaforma.

Nuova infrastruttura

4. La HA32 RTJ Pro a braccio ripiegato con cestello a terra 5. Ancora la semovente articolata al lavoro

Chiudiamo con una nota sui protagonisti di questa grande opere. La Direzione Lavori è affidata a Metropolitana Milanese SpA. MM4 SpA è invece il general contractor che sta realizzando come concessionario la nuova Linea Blu su concessione del Comune di Milano. Partecipano al consorzio Salini Impregilo, Astaldi, Ansaldo STS, Ansaldo Breda (oggi Hitachi Rai Italy), Sirti. La M4 rappresenterà un vero e proprio passo in avanti verso la mobilità del futuro del capoluogo lombardo. La realizzazione definitiva dell’opera è prevista nel 2022: da quell’anno, anche e soprattutto grazie alla M4, Milano potrà dirsi sempre più vicina agli standard qualitativi delle principali metropoli europee. nn

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PAGINE ASSOCIATIVE n La pianificazione

delle città sostenibili

n I bambini

dimenticati

n Tunnel safety, il traguardo mancato del 2019

n Milano capitale

delle norme tecniche

n Piena collaborazione

con il SAIE 2018

n Rendere sicure

le strade urbane

n Il BIM dal progetto

alla gestione

n La stagione

dell’ingegneria

n Nasce a Firenze

il tavolo delle Città Smart

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Associazione Italiana della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza

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La pianificazione delle città sostenibili

Un seminario tecnico a Bari ha approfondito i temi degli itinerari pedonali e ciclabili

AIIT Associazione Italiana per l’ingegneria del Traffico e dei Trasporti Via Solferino, 32 00185 Roma Tel. 06.58330779 segreteria@aiit.it www.aiit.it

Emilia Rita Monaco Presidente della Sezione AIIT di Puglia e Basilicata

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o scorso 15 giugno si è svolto a Bari, nella Sala Consiliare della Città Metropolitana, il seminario dal titolo “Aree e itinerari pedonali e ciclabili per la pianificazione delle città sostenibili”. L’evento, organizzato dalla sezione pugliese di AIIT, fa parte dell’insieme di iniziative intraprese dall’associazione in diverse città italiane. Nella bella cornice della Sala Consiliare del capoluogo pugliese, il seminario è stato aperto dai saluti dell’ing. Emilia Monaco, Presidente della Sezione Puglia e Basilicata di AIIT, del dott. Michele Laporta, Consigliere Delegato al Coordinamento dei Sistemi di Viabilità della Città Metropolitana di Bari, dell’ing. Giuseppe Galasso, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, dell’ing. Roberto Masciopinto, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari e dell’ing. Maurizio Montalto, Consigliere dell’Associazione Regionale Ingegneri e Architetti di Puglia. L’ing. Stefano Zampino, Vice-Presidente Nazionale dell’AIIT e moderatore dei lavori, ha quindi introdotto le tematiche del seminario illustrando gli elementi fondamentali per una corretta pianificazione e progettazione dei percorsi pedonali e ciclabili. L’ing. Maurizio Difronzo, Segretario della Sezione Puglia-Basilicata di AIIT, dopo aver analizzato le tipologie

di spazi dedicati in ambito urbano alla mobilità di pedoni e ciclisti e presentato esempi di buone pratiche e di criticità, ha descritto nel dettaglio la normativa europea, nazionale e regionale in materia di Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, illustrando il caso applicativo del PUMS del Comune di Fasano. La prof.ssa Michela Tiboni, dell’Università degli Studi di Brescia e Direttore del Centro Studi e Ricerche di AIIT, ha approfondito la relazione tra la strumentazione urbanistica e la pianificazione della mobilità, evidenziando la necessità di declinare il passaggio dalle politiche, ai piani e ai progetti con l’obiettivo di costruire una città sicura, con particolare attenzione agli utenti deboli. L’intervento è stato seguito da quello del prof. Giulio Maternini, Ordinario di Ingegneria dei Trasporti dell’Università degli Studi di Brescia che, partendo da un’analisi dell’incidentalità stradale, con particolare riferimento alle statistiche riguardanti gli utenti deboli della strada, ha evidenziato i costi dell’incidentalità e i benefici connessi allo sviluppo della mobilità ciclo-pedonale, per poi descrivere i tipi di analisi di sicurezza stradale, delineando le principali caratteristiche delle metodologie preventiva e predittiva, applicabili prima che accadano gli incidenti. Sono state inoltre presentate proposte di aggiornamento della normativa in materia di percorsi ciclabili, sulla scorta degli esempi delle altre nazioni europee. La progettazione delle aree destinate alla mobilità degli utenti vulnerabili

è stato l’argomento trattato dall’ing. Federico Autelitano, dell’Università degli Studi di Brescia, che ha analizzato dapprima i luoghi dei percorsi pedonali e ciclabili, per poi parlare dei criteri per la loro progettazione, in termini di configurazione geometrica, segnaletica orizzontale e verticale, pavimentazione, illuminazione, attraversamenti. Il successivo intervento del prof. Vittorio Ranieri, del Politecnico di Bari, ha posto l’attenzione sulle strategie per una ottimale sistemazione degli spazi condivisi dagli utenti della mobilità ordinaria e della mobilità lenta in ambito urbano, presentando una serie di esempi progettuali di interventi da realizzare nella città di Bari (Maglia N. 21, via Melo, via Amendola). L’interferenza tra flussi veicolari e flussi pedonali e ciclabili è stata al centro dell’intervento dell’ing. Nicola Berloco, del Politecnico di Bari, che ha dapprima descritto la matrice delle tipologie di incidenti e delle possibili contromisure, per poi analizzare nel dettaglio le possibili tipologie delle misure di traffic calming in ambito urbano e soffermarsi sulle strategie per una relativa corretta pianificazione. Il prof. Andrea Simone, dell’Università degli Studi di Bologna, ha presentato i risultati di sperimentazioni sull’analisi del comportamento di guida in diversi ambiti (intersezioni a raso, sperimentali e standard; itinerario urbano; attraversamento ciclabile) effettuate con l’ausilio di riprese video e con il Mobile Eye Tracker,

nonché sull’influenza dei sistemi di assistenza alla guida sul comportamento e sull’attenzione dei conducenti, con l’utilizzo del caschetto neurale. L’intervento conclusivo a cura del prof. Pasquale Colonna e dell’ing. Paolo Intini, del Politecnico di Bari, ha riguardato i temi dei sistemi di controllo, dei veicoli a guida autonoma e della sicurezza degli utenti vulnerabili. Partendo da una puntuale descrizione dei principi di funzionamento della guida automatica, il tema della dotazione tecnologica delle strade è stato illustrato anche alla luce del recente decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulle modalità attuative e sugli strumenti operativi della sperimentazione su strada delle Smart Roads e dei sistemi di guida connessa e automatica; al riguardo sono state descritte le possibili applicazioni in ambito urbano e gli impatti derivanti dall’automazione dei veicoli. Hanno partecipato al seminario professionisti e tecnici di amministrazioni comunali che, a fronte del fitto programma, hanno avuto modo di formulare specifici quesiti tecnici inerenti alle tecniche di progettazione dei percorsi per gli utenti deboli nei contesti urbani. L’evento, che prevedeva anche il rilascio di 5 crediti formativi a cura di AIIT, si è concluso con la distribuzione in omaggio ai partecipanti del volume dal titolo “Percorsi pedonali, progettazione e tecniche di itinerari ed attraversamenti” recentemente edito da EGAF. nn

1, 2. Il seminario si è tenuto nella bella cornice della Sala Consiliare del capoluogo pugliese

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I bambini dimenticati

Norme ad hoc e soluzioni tecniche alla portata di tutti: per evitare che accada ancora... AIPCR Associazione Mondiale della Strada

Via G. Caraci, 36 00157 Roma Tel. 06.41583323 Fax 06.41583364 E-mail: segreteria@aipcr.it www.aipcr.it

Leonardo Annese

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os’è il black out, o “amnesia dissociativa”? Uno stato di dissociazione che spinge a dimenticare azioni anche di vitale importanza. Quando avviene in momenti delicati, possono verificarsi errori banali che causano tragedie irrimediabili come, per esempio, dimenticare un bimbo in auto per ore. Chi colpisce? Può capitare a chiunque. Fattori di stress dovuti a sovraccarico di impegni, preoccupazioni di lavoro e familiari, o mancanza di sonno, possono facilitarne l’insorgere. I fatti di cronaca dimostrano, però, che il black out può verificarsi anche in situazioni di apparente tranquillità. Possiamo prevenirlo dotandoci di dispositivi che ci aiutino a ricordare la presenza del bimbo in auto. Le vittime di questo tipo di morte clinicamente causata da ipertermia e nei casi più estremi arresto cardiocircolatorio - sono nella stragrande maggioranza bambini di meno di quattro anni.

Oltre 600 vittime dal 1998 Ad analizzare il fenomeno, nel 2010, ha pensato Gene Weingarten, giornalista del Washington Post: stando ai dati raccolti, i casi di minori deceduti dopo essere stati lasciati in auto sono aumentati esponenzialmente, oltre 600 vittime dal 1998 al 2017, il 90% sotto i 3 anni d’età. La temperatura, in questa fascia d’età, sale infatti da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto proprio per le

ridotte condizioni corporee e la minore percentuale di acqua presente nell’organismo, fattori che possono portare a disidratazione e ipertermia nel giro di 20 minuti: si stima che in un’auto parcheggiata sotto il sole, complice i vetri trasparenti, la temperatura possa salire tra i 10 e i 15 gradi ogni quarto d’ora, arrivando a raggiungere i 50 gradi contro i 25 esterni. Il giornalista ha evidenziato che l’aumento di casi si è verificato in concomitanza con l’entrata in vigore della legge che prevede l’installazione dell’airbag anche per il sedile del passeggero, che costringe ad assicurare il seggiolino per bambini sui sedili posteriori. Se da un lato la legge ha contribuito a diminuire il caso di decessi di minori in caso di incidente, dall’altro ha di fatto ridotto il campo visivo del guidatore, che non ha più il bambino al suo fianco, ma dietro di sé, e dunque non in vista.

Sensibilizzazione istituzionale Il Ministero della Salute ha diramato un vademecum per i genitori, con consigli utili per impedire fatali dimenticanze. In particolare, si consiglia di lasciare gli oggetti personali come la borsa o il telefono sul sedile posteriore, accanto al seggiolino. Dal canto suo, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli ha anticipato che verrà avviato l’iter per arrivare all’introduzione nel Codice della Strada di una norma che obblighi l’installazione sulle auto di un dispositivo che avvisa quando si scende dall’auto lasciando un bambino a bordo. Toninelli si è anche spinto a considerazioni economiche per incentivare la diffusione di questi congegni ipotizzando l’introduzione di una forma di agevolazione fiscale. Il provvedimento si dovrà valutare una volta noto nella sua ufficialità e si aspetta la pubblicazione del decreto o del disegno di legge. Quel che è certo che l’iniziativa è importante e utile. Tanto da lasciare perplessi di fronte a preoccupazioni sul garantire l’agevolazione fiscale per un acquisto che non richiede spese ingenti. L’unico modo per

azzerare questo tipo di incidenti allo stato dell’arte attuale, è usare una tecnologia anti-distrazione che bypassi il nostro bias cognitivo.

Soluzioni alla portata Una delle soluzioni presenti sul mercato si chiama SOS CAR e può essere usato nella totalità delle auto già circolanti e non solo se portano bambini, non serve omologazione. Una sua peculiarità é la mobilità: basta inserirlo nell’accendisigari. La Stampa.it ha dedicato un interessante articolo a soluzioni del genere, dalle App ai rilevatori fisici di presenza. Altri esempi sono l’app Kars4Kids e l’italiana Infant Reminder: una volta scaricata sullo smartphone e attivata registra il percorso e, raggiunta la destinazione, inizia a inviare notifiche che, se non vengono visualizzate, fanno scattare il “protocollo di emergenza”, con invio di email e messaggi ai numeri memorizzati. Utile anche segnare su smartphone, tablet o smartwatch un promemoria per il giorno in cui si accompagna il bambino al nido o all’asilo, che segnali l’ora in cui il piccolo deve essere lascito a destinazione. Chi non si separa mai dallo smartphone può contare sulle app: Waze, la popolare applicazione di Google per monitorare il traffico, ha aggiunto alle feature gratuite il “Promemoria bimbo in auto”, una notifica accompagnata da un segnale sonoro che ricorda al guidatore di controllare l’abitacolo una volta arrivati a destinazione. Basta abilitare la funzione dal menù impostazioni e il promemoria viene inviato una volta registrato il percorso effettuato dall’auto. Sia le app che altre applicazioni legate alla geolocalizzazione richiedono però un’azione del genitore prima della guida. Questo potrebbe inficiarne l’efficacia. Più efficaci sono invece tutti i dispositivi che garantiscono l’automaticità dell’avviso.

incorporato come l’americano Embrace Evenflo DLX con SensorSafe, che nella cintura con cui si assicura il bimbo ha incorporato un sensore che si collega al display del cruscotto ed emette un segnale sonoro se il conducente spegne l’auto senza slacciare la cintura. Un dispositivo molto simile arriva anche dall’Italia: Remmy è un sensore che si applica a qualsiasi seggiolino e che si alimenta tramite l’accendisigari. Se il conducente spegne il motore lasciando il bimbo sul seggiolino parte un allarme sonoro che segnala la presenza del piccolo basandosi sul peso invariato. Concetto simile a quello che caratterizza il “salva bebè” ideato dal ricercatore Fioravante Tiveron, composto da due sensori, uno da collegare al seggiolino, l’altro da lasciare sul sedile del guidatore. Ancora, il belga Kenny Devlieger nel 2014 ha ideato Gabriel, un portachiavi che si collega wireless a un nastro sensibile alla pressione installato sotto ogni seggiolino: se si lascia l’auto e il peso sul seggiolino resta invariato, il portachiavi emette un primo segnale, mentre il tappetino abbinato inizia a monitorare la temperatura. Nel caso superi i 28 gradi, il portachiavi inizia a suonare con più frequenza e a volume più alto. Tra le proposte italiane, citiamo quella arrivata in finale del concorso “Inv-factor - anche tu genio!” organizzato dal CNR. Gli studenti dell’ISIS Enrico Fermi di Bibbiena, Arezzo, hanno ideato il progetto “Ricordati di me” che lancia allarmi se si presentano in concomitanza una serie di condizioni all’interno dell’auto: motore spento e bimbo appoggiato sul seggiolino, portiera che si apre e autista che scende dalla macchina. nn

Allarmi salva-bimbi Proprio in quest’ultima direzione si sta muovendo la tecnologia. Un esempio sono i seggiolini con allarme

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Tunnel safety, il traguardo mancato del 2019 Direttiva 2004/54/CE: giocare d’anticipo per parare i colpi della procedura d’infrazione

AIPSS Associazione Italiana dei Professionisti per la Sicurezza Stradale Piazza del Teatro di Pompeo, 2 00186 Roma Tel. 06. 92939418 E-mail: info@aipss.it www.aipss.it

Carlo Polidori Presidente AIPSS

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a mattina del 24 marzo 1999 un camion prese fuoco all’interno del tunnel del Monte Bianco: ne scaturì un incendio nel quale persero la vita 39 persone. Fu quella tragedia, che colpì molto l’opinione pubblica, a dare il via all’iter che portò alla Direttiva europea 2004/54/CE sulla sicurezza delle gallerie stradali. Lo spirito della Direttiva era di impedire che un incidente in galleria potesse di nuovo trasformarsi in tragedia e quindi le prescrizioni erano focalizzate su quattro eventi critici di riferimento: incendi, collisioni con incendio, sversamenti di sostanze infiammabili, rilasci di sostanze tossiche o nocive. La normativa italiana ha recepito la Direttiva Europea tramite il Decreto Legislativo n° 264 del 5 ottobre 2006 dal titolo “Attuazione della Direttiva 2004/54/CE in materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale trans europea”. L’articolo 1 , comma 2 di tale Decreto, specifica che questo “si applica a tutte le gallerie situate nel territorio italiano appartenenti alla rete stradale transeuropea, di lunghezza superiore a cinquecento metri già in esercizio, in fase di costruzione o allo stato di progetto”. L’articolo 10 di si riferisce alle gallerie già in esercizio e al comma 7 dispone che “I lavori di adeguamento delle gallerie sono realizzati secondo un programma operativo e dovranno essere completati entro il 30 aprile 2019” e al successivo comma 8

specifica che “Agli oneri derivanti dall’attuazione delle misure previste dal presente articolo i gestori provvedono senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica”. Per comprendere l’estensione in Italia del campo di applicazione della Direttiva Europea occorre ricordare che quattro dei nove Corridoi TEN-T interessano l’Italia (fonte: Ministero Infrastrutture e Trasporti www.mit.gov.it/node/5335): • il Corridoio Mediterraneo attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna; • il Corridoio Reno-Alpi passa per i valichi di Domodossola e Chiasso e giunge al porto di Genova; • il Corridoio Baltico-Adriatico collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna; • il Corridoio ScandinavoMediterraneo parte dal valico del Brennero e collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del sud come Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo.

Su tutte queste tratte, per lo piú autostradali, ogni galleria di lunghezza superiore a 500 metri dovrebbe essere messa a norma entro il 30 aprile 2019, con costi interamente a carico dei gestori. Da un’analisi della situazione attuale risulta evidente (in realtà risultava evidente già da tempo) che tale scadenza non sarà rispettata, a causa del costo molto elevato degli interventi di adeguamento necessari e del grande numero di gallerie presenti nel nostro Paese. Infatti L’Italia, per morfologia del suo territorio, è il paese europeo con il maggior numero di gallerie e nel mondo è secondo solo al Giappone. Considerando la sola rete stradale transeuropea, l’Italia è al primo posto come numero di gallerie, seguita a grande distanza da Austria, Germania e Francia. L’Art 14 del Decreto Legislativo prevede possibili “deroghe ai requisiti prescritti dal presente decreto, allo scopo di consentire l’installazione e l’uso di equipaggiamenti di sicurezza innovativi o l’utilizzo di procedure di sicurezza innovative, atti a fornire un livello equivalente o più elevato di protezione rispetto alle tecnologie

previste dal presente decreto”. Tuttavia la tipologia degli interventi da realizzare e la già citata estensione delle gallerie su cui ancora si deve intervenire non consentiranno in alcun caso di rispettare le scadenze previste, con conseguente inevitabile avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea. L’Italia non è il solo paese Europeo in queste condizioni: quello che ci sentiamo di suggerire al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è di giocare d’anticipo coinvolgendo gli altri Stati Membri interessati (in quanto indiscusso capofila dei paesi con gallerie) e avviare un negoziato comune con la Commissione Europea per limitare i danni derivanti dalla procedura di infrazione che, come sopra detto, appare inevitabile. All’Italia è stata da poco comminata una maxi-multa a causa della inadempienza sulle normative europee sulle acque reflue: 30 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nell’adeguamento alla normativa. (fonte: www.repubblica.it). Agire per tempo come sopra suggerito potrebbe contribuire a risparmiare, almeno in parte, soldi dei contribuenti italiani. nn

1. Ispezioni di sicurezza in una galleria stradale

Fonte: progetto ECOROADS www.ecoroadsproject.eu

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Milano capitale delle norme tecniche

Nel capoluogo lombardo il 29° Meeting CEN, Comitato Tecnico Attrezzature Stradali 1. Apertura del 29° Meeting CEN

AISES Associazione Italiana Segnaletica e Sicurezza P.zza Cola di Rienzo, 80/a 00192 Roma Tel 06.45476588 - Fax 06.45476677 E-mail: presidenza@aises.it www.aises.it

Eros Pessina Consigliere AISES

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l CEN, Comitato Europeo di Normazione, è un Ente normativo con sede a Bruxelles. Lavora in accordo con le politiche dell’Unione Europea e con le Organizzazioni politiche europee al fine di creare norme tecniche europee ed armonizzare le rispettive norme nazionali. Il tutto per facilitare gli scambi di beni e servizi nei Paesi Membri. Gli scorsi 14 e 15 giugno si è svolto in Italia, a Milano presso l’UNI, il 29° Meeting europeo del CEN Comitato Tecnico Attrezzature Stradali. Hanno partecipato delegati nazionali provenienti da tutti i paesi europei e aventi rapporti commerciali con l’Europa, come la Svizzera. Per l’Italia erano presenti tre delegati: Franz Müller, Mario Anghileri e lo scrivente Eros Pessina. Il Meeting del CEN si svolge ogni anno solitamente in una capitale europea e quest’anno è stato organizzato a Milano, in quanto l’UNI, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, ha sede nel capoluogo lombardo e ha messo a disposizione dei partecipanti la propria Aula Magna e l’assistenza legislativa ed organizzativa. È un’occasione di incontro dei rappresentanti europei, che si occupano del difficile tema delle attrezzature stradali e del compito di uniformare, a livello continentale, le varie legislazioni tecniche, preparando delle norme armonizzate cogenti in tutti gli Stati dell’Unione Europea. Questo al fine di avere legislazioni, anche a livello nazionale,

sempre più uniformi e poter aprire il mercato europeo al libero scambio di merci e prodotti, anche per ciò che concerne le attrezzature stradali. Il gruppo di lavoro si suddivide in sottogruppi riguardanti i diversi settori, quali la segnaletica orizzontale, la segnaletica verticale, le barriere stradali, i messaggi variabili, le attrezzature per il controllo del traffico e altri anch’essi specifici. Il gruppo si interfaccia, all’interno del CEN, con quello dei sistemi di trasporto intelligente e quello dei prodotti da costruzione.

Strade intelligenti Oltre a essere un’occasione costruttiva di scambio di opinioni sulla tecnicalità e sulle problematiche che normalmente insorgono nello sviluppo dei progetti intrapresi sia a livello europeo sia a livello nazionale, il Meeting permette ai Delegati di prendere importanti decisioni plenarie sulla vita organizzativa del gruppo stesso e sugli argomenti principali da trattare e decidere nei successivi incontri dei sottogruppi, che si svolgono nei vari paesi europei, normalmente ospitati dai locali organi tecnici di unificazione tecnico-legislativa, esistenti in ogni Stato membro. Un argomento novità che merita di essere citato, è quello relativo alle strade

intelligenti e alla mobilità intelligente. Penso sia l’argomento del futuro, entusiasmante sia dal punto di vista tecnico, sia anche politico. La mobilità e le strade intelligenti sono oggetto di intervento da parte di tutti i Parlamenti europei, in quanto il sistema infrastrutturale, i suoi standard e l’unificazione di essi permetterà lo sviluppo, anche in Europa, della ricerca e sperimentazione della guida autonoma per i veicoli. Il futuro ci presenterà automobili che saranno in grado di leggere la segnaletica verticale, i limiti di velocità, i pericoli e, soprattutto, adattare di conseguenza il comportamento del veicolo sulla strada. Le stesse strade intelligenti saranno in grado di comunicare direttamente con sistemi evoluti presenti sulle autovetture. Per far questo è però indispensabile un enorme investimento sul sistema infrastrutturale, che in alcune realtà soprattutto locali, cozza con le difficoltà attuali persino nel realizzare delle manutenzioni ordinarie efficienti della rete viaria stradale. Comunque, come abbiamo visto e organizzato, la tecnologia al servizio delle Attrezzature Stradali, migliora continuamente e permetterà in futuro di

raggiungere degli enormi risultati dal punto di vista tecnico. Il Meeting ha anche avuto una propria parte ludica, ed essendosi svolto in Italia ha puntato sulla scoperta dei prodotti enogastronomici italiani, molto apprezzati dai partecipanti Delegati europei. In attesa degli sviluppi tecnici demandati ai vari sottogruppi che lavoreranno a livello europeo, si è organizzato il prossimo Meeting, che si svolgerà, salvo successivi cambiamenti, a Praga nel giugno 2019. nn 2

2. L’autore di questo intervento, Eros Pessina, è anche coordinatore UNI ed è stato tra i delegati nazionali al Meeting CEN che si è tenuto nel capoluogo lombardo

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Piena collaborazione con il SAIE 2018

Accordo Federbeton-Senaf: cemento e calcestruzzo protagonisti alla fiera dell’edilizia

FEDERBETON Federazione delle Associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo e dei materiali di base per le costruzioni nonché delle applicazioni e delle tecnologie ad esse connesse Via Giovanni Amendola, 46 00185 Roma Tel 06.54210237 Fax: 06.5915408 E-mail: segreteria@federbeton.it www.federbeton.it

F

ederbeton e Senaf hanno siglato un accordo di collaborazione per la prossima edizione di SAIE, che si terrà a Bologna dal 17 al 20 ottobre 2018, in un’ottica di valorizzazione e coinvolgimento delle associazioni confederate che operano nella filiera del cemento e del calcestruzzo. Oggetto dell’intesa è lo sviluppo e la comunicazione del progetto fieristico per la parte di loro competenza. Sarà quindi potenziata la sinergia già in essere con Federbeton, che ad oggi prevede, all’interno di SAIE 2018, un’area speciale dedicata all’eccellenza del know-how italiano in tema di interventi di progettazione, realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture.

Iniziativa Federbeton al SAIE 2016: si consolida la collaborazione con la manifestazione bolognese

© leStrade

Michela Pola

Calcestruzzo protagonista, per esempio nelle infrastrutture sotterranee

Conoscenze tecniche e innovazione “Siamo molto felici di aver siglato questo accordo con Federbeton - ha commentato il direttore di Senaf, Emilio Bianchi - che rafforza e consolida una collaborazione avviata da tempo. Siamo convinti che l’intesa contribuirà a portare ulteriori idee innovative e contenuti di valore alla manifestazione, aumentandone l’attrattività presso il pubblico di riferimento”. Secondo Federbeton,

“questo accordo con SAIE è importante per la possibilità di costruire insieme un percorso dedicato alla divulgazione delle conoscenze tecniche e dell’innovazione”. L’intesa prevede il patrocinio ufficiale di Federbeton all’edizione 2018 di SAIE; il supporto della federazione nell’individuazione delle tematiche più importanti per il comparto; l’organizzazione di un piano strategico per la campagna di comunicazione dedicata, anche attraverso il portale e i propri canali

interni. Federbeton si impegna inoltre a realizzare una presentazione sui topic individuati, che sarà mostrata in anteprima in fiera, oltre a un programma di eventi pensati per coinvolgere imprese e tecnici del settore. Per parte sua Senaf assicurerà il coinvolgimento di Federbeton nell’organizzazione per gli ambiti di pertinenza - della manifestazione, coinvolgendo la federazione nelle scelte strategiche da intraprendere per lo sviluppo dei temi e degli eventi da realizzare in collaborazione. nn

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Rendere sicure le strade urbane

Un nuovo corso di formazione in programma in Qatar il prossimo dicembre

IRF - International Road Federation (IRF) 2 Chemin de Blandonnet CH-1214 Vernier (Geneva) Tel. +41-22-306 0260 Fax +41-22-306 0270 E-mail: info@irfnet.ch www.irfnet.ch

Susanna Zammataro

O

gni giorno dipendiamo dai sistemi di mobilità. Le strade non devono essere un luogo in cui mettere a rischio la nostra vita e quelle dei nostri cari. Più di 1,25 milioni di persone vengono uccise sulle strade ogni anno, la maggior parte nei paesi in via di sviluppo, rendendo le vittime del traffico una delle principali cause di morte in tutto il mondo. I bambini, gli anziani e i poveri sono particolarmente vulnerabili. I conducenti e i pedoni sono sempre da biasimare? Una

recente ricerca del WRI Ross Center per le città sostenibili e il Global Road Safety Facility della Banca Mondiale ritiene che il modo più efficace per prevenire le morti sulle strade sia un approccio sistemico che allontana la responsabilità dai conducenti e dai pedoni che usano le strade per posizionarla sui coloro che pianificano le città e le strade. L’analisi condotta in 53 paesi ha rilevato che coloro che hanno adottato un approccio basato sul “sistema sicuro” hanno raggiunto sia

Il DG di Autoroutes du Maroc nominato Vice-Presidente dell’IRF Anouar Benazzouz, direttore generale di Autoroute du Maroc (ADM) è stato nominato all’unanimità Vice-Presidente dell’IRF (Ginevra) dal Consiglio di amministrazione. Il Consiglio di amministrazione dell’IRF si è riunito lo scorso 27 giugno - poco prima dell’Assemblea generale - per esaminare i progressi sul programma di lavoro 2018 e discutere i piani per il futuro. Benazzouz è stato attivamente coinvolto nell’IRF da quando è entrato a far parte di ADM. La mobilità sostenibile è stata una caratteristica distintiva del suo operato all’interno di ADM e anche nel suo impegno con l’IRF. Sotto la sua guida, due importanti conferenze sulla mobilità sostenibile sono state ospitate in Marocco nel 2016 durante la COP22 e nel 2017. “Non possono esistere trasporti e mobi1

i più bassi tassi di mortalità per 100.000 abitanti sia in generale la maggiore riduzione dei livelli di mortalità degli ultimi 20 anni. L’IRF (Ginevra) insieme al Centro per la sicurezza dei trasporti e la sicurezza del traffico in Qatar e la Qatar University sono lieti di presentare un nuovo corso di formazione internazionale rivolto specificamente alla pianificazione e progettazione di strade urbane sicure con un’attenzione particolare alla protezione agli utenti della

lità sostenibili senza infrastrutture sostenibili. Mentre discutiamo e creiamo la mobilità del futuro, abbiamo bisogno di non dimenticare quelle che sono le fondamenta del nostro lavoro: una corretta pianificazione territoriale, la conservazione delle risorse e la conservazione del nostro prezioso patrimonio naturale”, ha dichiarato Benazzouz nel commentare la sua elezione. 1. Anuar Benazzouz, dg Autoroutes du Maroc (ADM) e Vice-Presidente IRF 2. Tratto autostradale marocchino a gestione ADM

strada più vulnerabili. Il corso “Safe Urban Street Design for Vulnerable Road Users” si terrà dal 4 al 6 dicembre 2018 a Doha, in Qatar. Il corso fornisce una guida a tutti gli operatori coinvolti nelle decisioni relative ai trasporti: dai funzionari governativi che pianificano i sistemi di trasporto, ai gruppi della comunità interessati alla sicurezza, alle imprese. Il corso fornirà suggerimenti concreti su come sviluppare interventi di sicurezza stradale specifici per il contesto e sicuri in un ambiente urbano. Gli esperti internazionali di sicurezza stradale che animeranno il corso analizzeranno e discuteranno con i partecipanti le ragioni per cui gli utenti della strada vulnerabili sono coinvolti in impatti che provocano decessi e lesioni gravi e le azioni preventive e correttive tra cui istruzione, misure attuative e ingegneristiche - che possono essere messe in atto per prevenire lesioni e decessi. Per maggiori informazioni: www.irfnet.ch o info@irfnet.ch nn

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Il BIM dal progetto alla gestione

Alto gradimento, per temi e partecipazione, per il 3° Forum internazionale OICE a Roma

OICE Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica Via Flaminia, 388 00196 Roma Tel. 06.80687248 Fax 06.8085022 E-mail info@oice.it www.oice.it

Andrea Mascolini

I

l 13 giugno, a Roma, si è svolto il terzo Forum internazionale OICE dal titolo “Il BIM dalla progettazione alla gestione dell’opera” alla presenza di importanti relatori internazionali e nazionali di committenze e di operatori pubblici e privati. Il presidente OICE Gabriele Scicolone ha aperto il convegno ricordando che “il nostro Forum si contraddistingue, da tre anni ormai, per la presenza delle esperienze internazionali così importante per capire dove siamo in confronto ai paesi con i quali maggiormente ci confrontiamo”. L’ing. Antonio Vettese, consigliere OICE per la digitalizzazione e il BIM, coordinatore dei lavori e ideatore del Forum OICE - con il supporto di un

gruppo di lavoro OICE composto dai consiglieri Francesca Federzoni e Fabrizio Ranucci - ha avuto modo di fare presente che “quest’anno l’evento è stato aperto alle tematiche di Committenza (asset Owner) che dovranno sempre più confermarsi driver del processo in una visione allargata al ciclo di vita del progetto come testimoniano i progressi già misurabili in vari ambienti nazionali ed internazionali”. Tra gli ospiti stranieri il primo a intervenire (sessione sull’immobiliare) è stato Russ Manning della Penn State University che ha evidenziato i punti principali da seguire per un corretto utilizzo del BIM. Di particolare interesse l’intervento di Davide Petroni Albertini (direttore generale di Risanamento SpA), il quale ha sostenuto che “il BIM se ben utilizzato rende possibile il coordinamento di tutti i soggetti all’interno del progetto (il team multidisciplinare)” e lo sviluppo di informazioni strutturate. Nella sessione infrastrutture Ross Dentten (Asset information and Configuration Manager) ha presentato il progetto Crossrail contenente 40 stazioni ferroviarie, il cui budget ammonta a 15 miliardi di sterline. È stata poi la volta di Italferr che ha illustrato i contenuti della pubblicazione “Innovare per Progettare il Futuro - Primo Libro Bianco sul Building Information Modeling 2018”, con gli interventi dell’amministratore delegato e

Bruxelles, via a un processo strutturato di partecipazione ai programmi europei Si è svolta il 20 e 21 giugno la missione a Bruxelles organizzata dall’OICE in collaborazione con l’ICE-Agenzia e il supporto della Commissione Europea. Prevista nell’ambito delle attività del Gruppo Internazionalizzazione OICE coordinato dal Vicepresidente Roberto Carpaneto, alla missione ha partecipato una delegazione di 27 rappresentanti di società di ingegneria, architettura e consulenza. Le due giornate di lavoro hanno permesso di avere un quadro degli orientamenti strategici e quindi dei finanziamenti che saranno destinati nei prossimi anni dalla Commissione Europea; tali direzioni strategiche comprendono sicuramente l’economia circolare, la sostenibilità, l’efficientamento energetico, la digitalizzazione, le azioni indirizzate all’armonizzazione tra i vari paesi dell’Unione nel settore industriale, le azioni di supporto all’allargamento della Comunità Europea, e infine le azioni destinate al rafforzamento dei rapporti con i Paesi limitrofi nell’area Sud del Mediterraneo e nei Paesi Balcanici. Durante la prima giornata sono intervenuti funzionari delle Direzioni Generali Energia, del programma LIFE, del Climate Change e delle politi-

direttore generale Carlo Carganico e del presidente della società, Riccardo Monti. Il Libro bianco contiene l’esperienza sul BIM maturata dalla società, con un dettaglio sui principali progetti e la condivisione di riflessioni interne e scelte strategiche. Sempre per Italferr, sono poi intervenuti: Andrea Nardinocchi (direttore tecnico) che si è soffermato sulle potenzialità del BIM nei prossimi 10 anni; Daniela Aprea (BIM manager) che ha illustrato il BIM applicato ai cicli di vita delle infrastrutture; Rosario Ferro (responsabile gestione costruzioni) che ha illustrato la gestione del cantiere BIM Oriented; Federica Santini (direttore strategie di innovazione) che ha spiegato i contenuti del piano decennale per l’innovazione: “Da qui al 2028 riguarderà tutte le società del gruppo” e produrrà “il 20% ai ricavi di Italferr”. Il responsabile direzione approvvigionamenti e controlli di Italferr e consigliere OICE, Fabrizio Ranucci, ha ricordato come Italferr un anno fa abbia costituito un apposito albo di società in grado di gestire progettazione in BIM con l’obiettivo di trasferire progressivamente dal sistema tradizionale alla gestione in BIM tutti i bandi di servizi a supporto dell’ingegneria, che valgono tra i 20 e 25 milioni l’anno. Quindi Helle Gaub, responsabile del processi di costruzione e vice direttore dell’ospedale universitario di Koge, in Danimarca,

1. Terzo Forum internazionale OICE sul BIM

ha illustrato i progetti ospedalieri già conclusi. Nel pomeriggio sono state presentate le relazioni delle principali software house (Allplan, Autodesk, Bentley e Graphisoft) e, nella sessione dedicata alle esperienze delle società di ingegneria, sono stati illustrati i contenuti di importanti progetti realizzati da: Lotti Ingegneria (riabilitazione strada nazionale RN1 a Gibuti), NET Engineering (BIM nel programma di interventi infrastrutturali SFMR), Politecnica (BEP-BIM Execution Plan nella formulazione delle offerte nelle gare di progettazione) e Pro Iter (nuovo porto turistico di Ventimiglia), seguiti da una relazione di ICMQ sulla certificazione dei sistemi di gestione. In chiusura è stato il Vice Presidente OICE, Maurizio Boi, a svolgere una relazione di prospettiva sui future trend dell’ingegneria e dell’architettura a livello internazionale. nn

che per il Waste Management, del Vicinato Meridionale e dell’Azione Esterna UE. La seconda giornata ha visto l’intervento introduttivo del Direttore ICE Fabrizio Di Clemente che ha confermato l’ottima collaborazione ICE-OICE. È seguita la presentazione del Consigliere della Rappresentanza Permanente Italiana a Bruxelles Antonino Cascio che ha illustrato l’operatività della Rappresentanza nel quadro istituzionale e politico UE e l’attenzione della stessa per il mondo imprenditoriale. Il Vicepresidente Roberto Carpaneto ha svolto una presentazione dell’OICE, specificando i risultati raggiunti dagli Associati nei programmi a gestione diretta (quarti come numero di progetti assegnati e quinti come importi finanziati tra tutti i 28 paesi UE). La giornata si è quindi rivolta ad una sessione formativa svolta dal trainer Lorenzo Costantino che ha spiegato il funzionamento dei programmi europei e le modalità operative di partecipazione ai bandi. 2. Missione OICE a Bruxelles

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La stagione dell’ingegneria

Da Torino a Messina: viaggio in Italia alla scoperta delle iniziative SIIV dell’ultimo periodo

Società Italiana Infrastrutture Viarie SIIV Sede Legale in via delle Brecce Bianche c/o Fac. Ingegneria Università Politecnica delle Marche 60131 Ancona

applicabili nella caratterizzazione di materiali con una struttura interna complessa. Le attività sperimentali si sono svolte presso il Laboratorio di Materiali stradali del DIATI (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture) e nel Laboratorio di Chimica Industriale del DISAT (Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia) del Politecnico di Torino.

Cristina Tozzo

Itinerari pedonali e ciclabili per pianificare città sostenibili

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Si è tenuto a Bari il 15 giugno 2018 il seminario sulle Aree e itinerari pedonali e ciclabili, organizzato dalla associazione AIIT (Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti) con il patrocinio della

i è svolto il 18 giugno 2018 presso la sede Universitaria di Torino il workshop sulle proprietà reologiche dei materiali. L’evento, organizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con l’Università di Purdue, fa parte del progetto di ricerca “RheoCom” (Rheology of complex materials containing nano-seized components for civile engineering applications). Il seminario, organizzato sotto gli auspici della SIIV, si è presentato come un approfondimento delle proprietà reologiche di materiali complessi che oggi trovano applicazione in vari settori dell’ingegneria civile e ambientale, concentrandosi sulle interazioni chimiche superficiali che rivestono un ruolo cruciale per quanto concerne l’ingegneria dei materiali.

volti a presentare le criticità per pedoni e ciclisti, sistemi di controllo, interferenze tra flussi veicolari e pedonali, ed infine i criteri progettuali per aree destinate ad utenti vulnerabili.

Summer School 2018 con l’Università di Messina 1. Una pista ciclabile SIIV. La giornata di formazione ha trattato un tema molto attuale, quello della sicurezza stradale, che è oggi di centrale importanza per le ricadute economiche e sociali. Per tale motivo, l’evento si presenta come un momento di formazione per i tecnici impegnati nel settore della mobilità, con interventi

A Messina, infine, dal 10 al 14 settembre, si è svolta presso la bellissima Villa Amalia, di proprietà dell’Università di Messina, la Summer School 2018 (giunta alla sedicesina edizione) dal titolo “Road asset management for sustainable development”, di cui torneremo a parlare in uno dei prossimi numeri. Per ulteriori approfondimenti, anche sul programma, si rimanda al sito Internet della SIIV www.siiv.it. nn

2. Scorcio di Villa Amalia a Messina, sede della 16a SIIV Summer School

Summer school RheoLab: from theory to application Sempre nell’ambito del progetto di ricerca “RheoCom” (Rheology of complex materials containing nano-seized components for civile engineering applications), si è svolta presso il Politecnico di Torino dal 19 al 22 giugno 2018 la summer school RheoLab. Il programma dell’evento, organizzato dal Politecnico di Torino sotto gli auspici della SIIV, è stato strutturato con una forte componente applicativa, alternando presentazioni teoriche e momenti di laboratorio per illustrare tecniche reometriche e microstrutturali

Associazione SIIV 8-9/2018

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Nasce a Firenze il tavolo delle Città Smart Tra Open Data e MaaS: confronto tra PA e fornitori di ITS sui progetti PON Metro

Associazione Italiana della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza

TTS Italia Associazione Italiana della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza Via Flaminia, 388 00196 Roma E-mail redazione@ttsitalia.it www.ttsitalia.it

Laura Franchi

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n tavolo di confronto tra città sui temi e i tempi di attuazione del PON Metro, un momento di scambio tra PA e fornitori reso possibile grazie al lavoro dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e di TTS Italia. È questo il progetto emerso dal convegno “ITS & PON Metro 2014-2020: presente e futuro delle città metropolitane” che si è svolto a Firenze il 20 e 21 giugno per iniziativa di TTS Italia in collaborazione con l’Agenzia per la Coesione Territoriale e la Città metropolitana di Firenze. La proposta di avviare un lavoro di stretta collaborazione per affrontare questa seconda fase dei progetti finanziati dal PON Metro è stata lanciata da Agata Quattrone, referente dell’Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane (braccio operativo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale). Un percorso individuato per cogliere appieno le opportunità del Programma che rappresenta un’occasione per ripensare le città italiane in termini di ITS e mobilità, ma anche per superare gli ostacoli che determinano una situazione a “macchia di leopardo”. “In Europa il concetto di Mobility as a Service è un dato di fatto - ha affermato Luigi Ranieri, Direttore per l’attuazione del programma del Comune di Bari -. Invece finora in Italia non siamo pronti per condividere i dati perché generalmente il trasporto locale è impostato su dinamiche pubbliche. C’è bisogno di un cambio di paradigma in un sistema dove pubblico e privato si confondono in un’ottica di rigenerazione urbana”. Quella che c’è alla base di

molti progetti finanziati dal PON Metro, alla quale guardano i produttori di ITS. “Il mercato degli ITS è globale e in fortissima crescita - ha confermato Luigi Giacalone, Presidente della Swarco Mizar -, ma in Italia c’è ancora un approccio primitivo. Dobbiamo fare un salto di qualità verso un sistema integrato che recepisca i bisogni dei cittadini”. Di integrazione e servizi ha parlato anche Giovanni Dimopoli, responsabile Business Development di Pluservice, un’azienda che ha molto puntato sull’incontro tra mobilità e servizi dando vita allo spin off myCicero. “Abbiamo avuto difficoltà a sostenere il concetto di de materializzazione dei titoli di viaggio ha detto Dimopoli - ma oggi il broker di mobilità è un nuovo mestiere finalmente riconosciuto anche dai decisori”. Maggiore flessibilità rispetto ai tempi e alle modalità per l’attuazione dei progetti inseriti nel PON è la richiesta del Comune di Roma. “Le città hanno bisogno di maggiore flessibilità ha detto Fabio Nussio, Responsabile Relazioni pubbliche di Roma Servizi per la Mobilità - mentre le aziende devono essere protagoniste di un processo di scambio”. Nussio, che ha annunciato anche una serie di gare di prossima pubblicazione per l’attuazione dei progetti PON, ha chiesto maggiore chiarezza normativa sul MaaS. “Stiamo preparando come TTS Italia - ha annunciato Rossella Panero, Presidente dell’associazione - in collaborazione con MIT e ART delle Linee guida per l’attuazione del Mobility as a Service. Contiamo di concludere al più presto questo percorso che porterà maggiore chiarezza nel settore”. Sulla condivisione del dato si è soffermato anche Antonio Pezuol, Venis SpA, Responsabile Centro di competenza sistemi e sicurezza ICT del Comune di Venezia: “Il dato deve essere messo al centro del processo e deve diventare informazione per un servizio”. L’esempio è il progetto di smart parking in via di realizzazione a Mestre, in grado di indicare all’utente lo stallo blu libero e guidarlo alla ricerca del parcheggio. Anche Torino sta puntando molto sull’utilizzo dei dati. “Stiamo lavorando a due progetti importanti -

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ha annunciato Maria Lapietra, assessore alla mobilità -. Abbiamo in agenda l’implementazione e l’estensione a tutta la città metropolitana del sistema di semafori intelligenti già avviato in passato da 5T e la sperimentazione della guida autonoma con percorsi intelligenti”. Anche il MIT sta lavorando in questa direzione. “Lavoriamo sull’OpenTrasporti - ha detto Danilo Giaquinto, Dirigente divisione Infomobilità CCISS - con l’obiettivo di rendere fruibili i dati su parco circolante, emissioni inquinanti, incidentalità, scioperi, licenze taxi, NCC, linee TPL, autonoleggio, bike e car sharing”. Mentre gli ITS e i big data secondo quanto auspicato da Carla Messina, Direzione generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il TPL del MIT - devono entrare nel processo di monitoraggio dell’attuazione dei PUMS delle città. Perfettamente in linea anche il Comune di Firenze, rappresentato dall’Assessore ai Trasporti Pubblici, Stefano Giorgetti. Molte le città che hanno presentato i progetti in corso nell’ambito del PON Metro, supportate anche dalla presenza dell’Autorità di Gestione PON Città Metropolitana, rappresentata da Claudia Murgia. Semafori intelligenti e infomobilità sono i punti di forza del PON a Genova. “Puntiamo a fluidificare il traffico - ha annunciato Luca Lazzoni, responsabile ufficio impianti speciali del Comune di Genova - con il preferenziamento semaforico. Stiamo andando verso una piattaforma integrata per la gestione della mobilità che ci permetterà anche di dare maggiori informazioni agli utenti”. Gestione integrata della mobilità, controllo semaforico, ampliamento dei sensori di traffico e piattaforma per l’infomobilità sono i dossier che caratterizzano il PON Metro di Firenze illustrati da Chiara Lorenzin del Comune di Firenze. Cleto Carlini, direttore settore mobilità del Comune di

Bologna, ha indicato i tre progetti principali: “Lo sviluppo di sistemi tecnologici a servizio della mobilità, lo sviluppo della mobilità attiva pedonale e ciclabile e la realizzazione della velostazione, come nodo di interscambio modale”, mentre a Catania si punta - come illustrato da Fabio Finocchiaro, Direttore Politiche Comunitarie del Comune di Catania e da Salvatore Caprì, Azienda metropolitana Trasporti Catani, sul potenziamento del sistema di trasporto pubblico urbano, la realizzazione di una centrale di infomobilità, l’implementazione di percorsi dedicati per i mezzi del TPL, la riqualificazione dei nodi di interscambio e l’ampliamento della rete ciclabile urbana in coerenza con il PTGU”. Una mobilità sempre più integrata è l’obiettivo di Milano che sta progettando - rileva Filippo Salucci, Direttore Mobilità Ambiente ed Energia Comune di Milano - la riconversione elettrica della flotta di mezzi pubblici di ATM e l’installazione di stazione di ricarica in città, potenziando sharing e carpooling. Punta sugli ITS anche la riconversione smart di Palermo che sta mettendo in campo diversi progetti illustrati da Marco Ciralli, Dirigente Grandi Infrastrutture del Comune, tra cui luci sul mare, telecontrollo di impianti semaforici, controllo varchi ZTL. Domenico Catalfamo, dirigente del Comune di Reggio Calabria, ha presentato il progetto STRA.DATA, una web app per l’utilizzo dei dati a favore delle flotte aziendali. Fabio Musso del dipartimento mobilità urbana di Messina, ha illustrato il potenziamento della flotta di bus elettrici e il sistema di tram. Infine, sono intervenuti Laura Coconea, Head of Innovation di Swarco Mizar; Vincenzo Bloise, direttore sviluppo mercato di Almaviva; Andrea Soncin, AD Here Italy-Data Acquisition Business Development WEU; Lorenzo Meschini, CEO PTV SISTeMa; Silvio Foschi, COO Helian-Vem Solution (Gruppo Viasat), insieme a Mario Bellotti, Marketing Strategico & Sviluppo Big Data; Michele Ieradi, Solution Director ESRI Italia, Alessandro Corsinovi, Resp. Marketing Direzione Commerciale Autostrade Tech. n

1. Tavolo dei relatori a Firenze 8-9/2018 leStrade

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Dai dispositivi per implementare la sicurezza della circolazione alle soluzioni per realizzare e manutenere infrastrutture sempre piĂš performanti ed ecosostenibili: ecco la mappa fatta per guidare gli operatori alla scelta degli strumenti piĂš adatti alle loro attivitĂ


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Aziende

Categorie merceologiche Macchine n n n n n n n n n n n n n

Battipalo Escavatori a risucchio Finitrici Frese Pallinatrici Rulli (da terra e da asfalto) Slurry seal Sollevatori Spanditrici e spruzzatrici Spargisale e spazzaneve Spazzatrici Stabilizzatrici e riciclatrici Trencher e perforatrici

Attrezzature n n n n

Benne Cesoie Decespugliatori Dischi diamantati

Macchine BATTIPALO Elto Srl Via Ravenna, 562 44124 Ferrara (FE) Tel. 0532 472434 Fax 0532 745270 info@elto.it - www.elto.it

n n n n n n n n n

Idrodemolizione Lame sgombraneve Martelli demolitori Mescolatori Piastre vibranti Pinze Spazzole Tagliasfalto Testate fresanti

Impianti n n n n n n

Centrali di betonaggio Frantoi Impianti di conglomerato bituminoso Impianti mobili Vagli Ventilatori

Materiali

n Additivi

Pauselli Srl Via Antonio Mearelli - Zona Artigianale Cinquemiglia 06012 Città Di Castello (PG) Tel. 075 8540025 Fax 075 8540026 info@pauselligroup.com www.pauselligroup.com

SIBESTAR SRL

Gori Mario Srl Via Ferdinando Paoletti, 24/26 50134 Firenze (FI) Tel. 055 471068 Fax 055 471060 info@gorimariosrl.it www.gorimariosrl.it M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

Orteco Sas Via 2 Giugno, 19 40011 Anzola Emilia (BO) Tel. 051 731051 Fax 051 731925 orteco@orteco.com - www.orteco.com

Bitumi e conglomerati bituminosi Cementi e calcestruzzi Geosintetici Membrane Vernici

Sicurezza, ambiente, territorio n n n n n n n n n n n n

Attenuatori d’urto Bande sonore Barriere antirumore Barriere di sicurezza in acciaio Barriere integrate Barriere new jersey e cordoli Dossi, dissuasori, accessi e specchi Pali a sicurezza passiva Raccolta e trattamento acque Terminali di barriera Transizioni Tubi e condotte

Largo delle Industrie, 2/3 24020 Torre Boldone (BG) Tel. 035 515460 Fax 035 515503 info@sibestar.it www.sibestar.it

Tecnodrill Srl S.S Padana Superiore, 1 20060 Cassina De Pecchi (MI) Tel. 02 9520252 Fax 02 9520325 tecnodrill@tin.it www.tecnodrill-com.it Tyrolit Srl Via dell’elettronica, 6 - Z.I. 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 801836 Fax 0445 359972 construction.it@tyrolit.com - www.tyrolit.com Ulma Construction Srl Via di Pacciano, 52 00065 Fiano Romano (RM) Tel. 045 7237920 Fax 045 7237999 marketing@ulmaconstruction.it www.ulmaconstruction.it

Segnaletica e infomobilità n n n n n n n n

Delineatori stradali Dispositivi di illuminazione Impianti semaforici Occhi di gatto e catadiottri Pannelli a messaggio variabile Pellicole Segnaletica orizzontale Segnaletica verticale

Tecnologia e ricerca n n n n n n n n n

Armadi stradali Impianti e tecnologie per gallerie Rilievi e ispezioni Sensoristica Sistemi di monitoraggio Software di progettazione Strumentazioni di laboratorio Videocamere Videowall

Vimatek Srl Via Alessandrina, 39 20095 Cusano Milanino (MI) Tel. 02 6134742 Fax 02 6134741 info@vimatek.com www.vimatek.com

BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it - www.bsm.it

Volta Macchine Srl Via Copernico, 13/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 546100 Fax 0471 546199 info@volta-macchine.com www.volta-macchine.com

Canziani Paolo Srl Via Volonterio, 55 21047 Saronno (VA) Tel. 02 9623153 Fax 02 96280419 canzianimacchine@tin.it www.canzianimacchine.it

ESCAVATORI A RISUCCHIO

MASSENZA SRL

Via Bologna, 12 43036 Fidenza (PR) Tel. 0524 202811 Fax 0524 530205 massenza@massenza.it www.massenza.it

n n n n n

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CGT Compagnia Generali Trattori Strada Statale Padana Superiore, 19 20090 Vimodrone (MI) Tel. 02 274271 Fax 02 27427771 info@cgt.it www.cgt.it Dynapac Italia Srl Bastioni di Porta Nuova 21 20121 Milano Tel. 02 89041396 info.dynapac.italy@ dynapac.com - www.dynapac.com Malavasi G. Srl Via Nazionale, 28 - S.S. 12 41030 Sorbara (MO) Tel. 059 902113 Fax 059 902711 info@malavasig.it malavasi.g@libero.it www.malavasig.it Mara Srl Via Ettore Ara, 70 13100 Vercelli (VC) Tel. 0161 392797 Fax 0161 393217 info@maralaser.com - www.maralaser.com

Guida Macchine Attrezzature Prodotti Stradali 8-9/2018 leStrade


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BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it - www.bsm.it CGT Compagnia Generali Trattori Strada Statale Padana Superiore, 19 20090 Vimodrone (MI) Tel. 02 274271 Fax 02 27427771 info@cgt.it - www.cgt.it Comer Spa Via Storchi, 8 località San Tomaso 42011 Bagnolo in Piano (RE) T el. 0522 955045 Fax 0522 955040 commerciale@comerspa.com www.comerspa.com Dynapac Italia Srl Bastioni di Porta Nuova 21 20121 Milano Tel. 02 89041396 info.dynapac.italy@dynapac.com www.dynapac.com

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Blastrac una superficie e le sue preparazioni

Professionalità e competenza in ogni contesto di cantiere

Quando un professionista è alla ricerca di una gamma completa di attrezzature efficienti e affidabili per la preparazione di qualsiasi tipo di superficie, non può non

richiamare alla memoria il nome di Blastrac. Produttore leader nel settore delle attrezzature per la preparazione e il trattamento delle superfici, BLASTRAC è in grado di offrire una gamma completa di attrezzature e soluzioni per tutte le problematiche tecniche che i professionisti del settore devono affrontare quotidianamente.

Una buona preparazione deve innanzitutto creare il miglior profilo per il necessario aggrappo meccanico del materiale da applicare; talvolta questa predisposizione richiede alcuni passaggi preliminari, come l’eventuale rimozione di vecchie coperture o spessori di supporto ammalorati e incoerenti. La corretta preparazione fornisce una superficie asciutta, chimicamente neutra, regolare e priva di sporco, oli, grassi o altri agenti contaminanti ed eventuali parti in distacco. Diversi fattori condizionano la scelta delle attrezzature e delle tecnologie più opportune, anche con l’eventualità di combinare varie soluzioni. Per un professionista è quindi essenziale poter contare non solo su un fornitore di attrezzature ma su un partner vero e proprio,

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presente in tutte le fasi di lavorazione e competente nel supportare i clienti nella scelta e nell’identificazione delle procedure più adatte ai diversi interventi. Da oltre 30 anni, Blastrac è attiva nello sviluppare sistemi che permettano ai clienti di risparmiare tempo e denaro in molteplici settori di lavorazione delle superfici, dalle costruzioni alla manutenzione, dalle pavimentazioni industriali al settore civile, in ambito stradale e autostradale, nella cantieristica navale e nel settore petrolchimico per la manutenzione dei serbatoi di stoccaggio, nella demolizione, nella rimozione dell’amianto ed in molti altri. Il mondo di Blastrac è pronto a ogni sfida, per raggiungere ogni traguardo. Trattando ogni superficie con la dedizione più profonda al cliente e la più ampia competenza a tutti i livelli.

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BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it www.bsm.it Canziani Paolo Srl Via Volonterio, 55 21047 Saronno (VA) Tel. 02 9623153 Fax 02 96280419 canzianimacchine@tin.it www.canzianimacchine.it Carbone Srl Via Prenestina, 1087 00100 Roma (RM) Tel. 06 22428650 Cell. 336 352434 Fax 06 22428459 info@carbonesrl.it pangrazi@carbonesrl.it - www.carbonesrl.it CGT Compagnia Generali Trattori Strada Statale Padana Superiore, 19 20090 Vimodrone (MI) Tel. 02 274271 Fax 02 27427771 info@cgt.it - www.cgt.it Dynapac Italia Srl Bastioni di Porta Nuova 21 20121 Milano Tel. 02 89041396 info.dynapac.italy@dynapac.com www.dynapac.com

S.C.R.I.M. Srl Via Milano,39/ 41 20010 Vittuone (MI) Tel. 02 90319442 Fax 02 90260473 scrim.srl@tiscalinet.it - www.scrim.it Scandellari Spa Via Caniga, 29 07100 Sassari (SS) Tel. 079 26311 Fax 079 2631110 scandellarispa@scandellarispa.it www.scandellari.com

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Street Life Srl Via Giuseppe Sabato, 30 74121 Taranto Tel. 099 7798914 Fax 099 7798923 info@street-life.it www.street-life.it

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Ammann Italy Spa Via Dell’Industria, 1 37012 Bussolengo (VR) Tel. 045 6764911 Fax 045 6701192 info.ait@ammann.group.com www.ammann.group.it

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Fast Verdini Srl Via Dell’Industria SN 61020 Chiusa di Ginestreto (PU) Tel. 0721 481347 Fax 0721 481239 comm.leitalia@fastverdini.it fastverdini@fastverdini.it - www.fastverdini.it

M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

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Fast Verdini Srl Via Dell’Industria SN 61020 Chiusa di Ginestreto (PU) Tel. 0721 481347 Fax 0721 481239 comm.leitalia@fastverdini.it fastverdini@fastverdini.it - www.fastverdini.it Geveko Italy Srl Via Fratelli Cervi, palazzo Canova, 1 20090 Segrate Milano 2 (MI) Tel. 02 87233067 Cell. 334 3304636 Fax 02 89653058 cmichaelides@lkf.net cmichaelides@gevekomarkings.com www.geveko-markings.com

SOLLEVATORI Cesaro Mac Import Srl (SENNEBOGEN) Via delle Industrie, 28/29 30020 Eraclea (VE) Tel. 0421 231101 cesaro@cesaromacimport.com Colmar SpA Via Nazionale Adriatica, 539/593 45031 Arquà Polesine (RO) Tel. 0425 932133 Fax 0425 465052 colmarspa@colmarspa.com Dieci Srl Via Ettore Majorana, 2-4 42027 Montecchio Emilia (RE) Tel. 0522869611Fax 0522869798 info@dieci.com - www.dieci.com

Multitel Pagliaro Spa Strada Statale, 114 12030 Manta (CN) Tel. 0175 255211Fax 0175 255255 info@pagliero.com Palazzani Industrie Spa Via Del Pavione, 4 25050 Paderno Franciacorta (BS) Tel. 0306857073 Fax 030657079 info@palazzani.it

SPANDITRICI E SPRUZZATRICI BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it - www.bsm.it CO.ME.BA Srl Costruzioni Macchine Stradali Via Del Lavoro, 11/A 41030 Bastiglia (MO) Tel. 059 904412 Fax 059 815601 info@comeba.it - www.comeba.it Comap Srl Via Della Fonderia, 2 Località Fornio 43036 Fidenza (PR) Tel. 0524 202255 Fax 0524 202217 info@comapsrl.com www.comapsrl.com

Haulotte Italia Srl Via Lombardia, 15 20097 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 02989701 Fax 02 98970125 commerciale@haulotte.com - www.haulotte.it

Impianti Gutherm Srl Via Grigna, 2 20027 Rescaldina (MI) Tel. 0331 577715 Fax 0331 579610 info@gutherm.com - www.gutherm.com

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Malavasi G. Srl Via Nazionale, 28 - S.S. 12 41030 Sorbara (MO) Tel. 059 902113 Fax 059 902711 info@malavasig.it - malavasi.g@libero.it www.malavasig.it

Magni Telescopic Handlers Srl Via Magellano, 22 41013 Castelfranco Emilia (MO) Tel. 059 8630811 Fax 059 8638012 commerciale@magnith.com

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Rodeco - PMS Pavemnt Management Systems Srl Via Ridondello, 37 27058 Voghera (PV) Tel. 0383 213532 Fax 0383 214447 rodeco@rodeco.it - www.rodeco.it Snow Service Srl Via dell’industria, 34 41013 Piumazzo Di Castelfranco (MO) Tel. 059 931483 Fax 059 934307 info@snowservicesrl.com www.snowservicesrl.com Star Asphalt Spa Strada Provinciale Piana - Loc. Garga 87010 Saracena (CS) Tel. 0981 480921 Fax 0981 480902 info@starasphalt.com www.starasphalt.com Trimmer Srl Via Piave, 47 Z.I. 26843 Castelnuovo Bocca D’Adda (LO) Tel. 0377 700125 Fax 0377 60681 info@trimmer.it www.trimmer.it

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Hako Italia Srl Via Meucci, 15 37026 Settimo di Pescantina (VR) Tel. 045 6752200 Fax 045 6752222 hakoitalia@hakoitalia.it www.hakoitalia.it

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Intercom Dr. Leitner Srl Zona Produttiva Reifenstein, 21 39040 Campo Di Trens (BZ) Tel. 0472 765512 Fax 0472 766749 intercom@leitner.it - www.leitner.it

SPAZZATRICI Aebi Schmidt Italia Srl Via Dei Pinali, 11 - Frazione Cimpello 33080 Fiume Veneto (PN) Tel. 0434 951711 Fax 0434 959066 asi@aebi-schmidt.com www.aebi-schmidt.com BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it - www.bsm.it Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com Carbone Srl Via Prenestina, 1087 00100 Roma (RM) Tel. 06 22428650 Cell. 336 352434 Fax 06 22428459 info@carbonesrl.it pangrazi@carbonesrl.it - www.carbonesrl.it Dulevo International Spa Via Giovannino Guareschi, 1 43012 Fontanellato (PR) Tel. 0521 827711 Fax 0521 827795 info@dulevo.it - www.dulevo.it Farid Industrie Spa Via Moncalieri, 109 Località Tetti Caglieri 10048 Vinovo (TO) Tel. 011 9737301 Fax 011 9737399 e.lorenzetto@faridindustrie.it giancarla.prinetto@faridindustrie.it www.faridindustrie.it Fresia Spa Via Trento e Trieste, 30 17017 Millesimo (SV) Tel. 019 5600005 Fax 019 5600009 info@fresia.it - fresia@fresia.it - www.fresia.it G.F. Gordini Srl Via E. Mattei, 4 48012 Bagnacavallo (RA) Tel. 0545 62712 Fax 0545 62140 info@gfgordini.com www.gfgordini.com Giletta Spa Via A. De Gasperi, 1 12036 Revello (CN) Tel. 0175 258800 Fax 0175 258825 giletta@buchermunicipal.com michele.giuliano@buchermunicipal.com www.giletta.com

Italclean Europe Srl Via C. Colombo, 4 10067 Vigone (TO) Tel. 011 9809261 Fax 011 9809041 info@italcleaneurope.com www.italcleaneurope.com Karcher Spa Via Alcide De Gasperi, 98/100 20017 Rho (MI) Tel. 0331 248111 Numero Verde 848 998877 Fax 0331 248110 info@it.kaercher.com www.kaercher.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com M3 Metalmeccanica Moderna Srl Strada Della Pace , 23 43055 Casale di Mezzani (PR) Tel. 0521 316053 Fax 0521 316054 info@m3srl.com - www.m3srl.com Macro srl Via Luigi Bonati 38 29017 Fiorenzuola d’Arda (PC) Tel. +39 0523 984425 info@macroitalia.com Marolin F. & Figli Snc Via S. Giustina, 1 37044 Baldaria di Cologna Veneta (VR) Tel. 0442 85286 Fax 0442 418049 info@marolin.it www.marolin.it Molinari Vincenzo Snc di Molinari Claudio & C. Via Dei Santi, 119 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030 2301021 Fax 030 2302686 info@molinariallestimenti.it www.molinariallestimenti.it Ravo Spa Via VIcchio, 23 00148 Roma Tel. 0665747600 info@ravospa.com Rcm Spa Via Tiraboschi, 4 41041 Casinalbo (MO) Tel. 059 515311 Fax 059 510783 info@rcm.it - www.rcm.it Snow Service Srl Via dell’industria, 34 41013 Piumazzo Di Castelfranco (MO) Tel. 059 931483 Fax 059 934307 info@snowservicesrl.com www.snowservicesrl.com Tecnoalpi Snc Via Dabormida, 50 10060 Buriasco (TO) Tel. 0121 56585 Fax 0121 56367 info@tecnoalpi.it - www.tecnoalpi.it

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Aziende

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CGT Compagnia Generali Trattori Strada Statale Padana Superiore, 19 20090 Vimodrone (MI) Tel. 02 274271 Fax 02 27427771 info@cgt.it - www.cgt.it Ecovie SC Strada dei Pescatori, 6/C 35020 Codevigo (PD) Tel. 049 761284 Fax 049 8709163 info@ecovie.it - www.ecovie.it TS Aslfati srl Via Enrico Forlanini, 23 20134 Milano (MI) Tel. 02 87323348 tsasfaltisciuto@live.com www.tsasfalti.it Wirtgen Macchine Srl Via Delle Industrie, 7 20082 Noviglio (MI) Tel. 02 9057941 Fax 02 90579490 info.italy@wirtgen-group.com www.wirtgen.it

TRENCHER E PERFORATRICI Garbin Group Srl Via L. Da Vinci, 32 36034 Malo (VI) Tel. 0445 602900 Fax 0445 580101 info@garbin.it - www.garbin.it Ghedini Ing. Fabio & C. Snc Via Canne, 47 44048 Santa Maria Codifiume (FE) Tel. 0532 857373 0532 857873 Fax 0532 2845032 info@ghidini.com - www.ghedini.com

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Attrezzature BENNE Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com Giorgio Novara Srl Via G. di Vittorio, 13 10090 Cascine Vica - Rivoli (TO) Tel. 0119504400 Fax 0119575800 Global Parts Srl Via Lamarmora, 12 57122 Livorno Tel. 0586 903076 Fax 0586 903076 info@globarparts.it Lameter Srl Via al Santuario di N.S. della Guardia, 56 b-c-d 16162 Genova Tel. 010 71641301 Fax 010 71641355 info@lameter.it - www.lameter.it M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com MB Spa Via Astico, 30/a 36030 Fara Vicentino (VI) Tel. 0445.308148 Fax 0445.308179 marketing@mbcrusher.com M3 Metalmeccanica Moderna Srl Strada Della Pace, 23 43055 Casale di Mezzani (PR) Tel. 0521 316053 Fax 0521 316054 info@m3srl.com - www.m3srl.com Mantovanibenne Srl Via Augusto Righi, 6 41037 Mirandola (MO) Tel. 0535615833 sales@mantovanibenne.com www.mantovanibenne.com Sefi Srl Via del Boschetto, 2 10040 Lombardone (TO) Tel. 011.9956596 Fax 011.9956660 info@sefisrl.com Simex Srl Via Newton, 3140017 S. Giovanni in Persiceto (BO) Tel. 051 6810609 Fax 051 6810628 simex@simex.it - www.simex.it Trevibenne Spa Via Bergoncino, 18 36025 Noventa Vicentina (VI) Tel. 0444 760773 Fax 0444 861182 info@trevibenne.it www.trevibenne.it VTN Europe Spa Via Dell’Artigianato 41/43 36026 Loc. Cagnano di Poiana Maggiore (VI) Tel. 0444864211Fax 0444764418

CESOIE Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com Italmek Srl Via Pieve, 6 25080 Nuvolento (BS) Tel. 030691163 Fax 030691163 M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Mantovanibenne Srl Via Augusto Righi, 6 41037 Mirandola (MO) Tel. 0535615833 sales@mantovanibenne.com www.mantovanibenne.com Simex Srl Via Newton, 31 40017 S. Giovanni In Persiceto (BO) Tel. 051 6810609 Fax 051 6810628 simex@simex.it - www.simex.it

BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it www.bsm.it Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com Ditta Prato Pierluigi S.S. Per Genova, 35/A 15057 Tortona (AL) Tel. 0131 822010 Fax 0131 863586 info@gruppoprato.com www.gruppoprato.com Fae Group Spa Zona Pproduttiva, 18 - P.O. Box 61 38013 Fondo (TN) Tel. 0463 840000 Fax 0463 840099 info@fae-group.com - www.fae-group.com Femac Srl Vocabolo Tassinara, 104 Bis 06018 Trestina di Città di Castello (PG) Tel. 075 8569831 Fax 075 8560457 info@femac.eu - www.femac.eu

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Ghedini Ing. Fabio & C. Snc Via Canne, 47 44048 Santa Maria Codifiume (FE) Tel. 0532 857373 0532 857873 Fax 0532 2845032 info@ghidini.com - www.ghedini.com

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Aebi Schmidt Italia Srl Via Dei Pinali, 11 - Frazione Cimpello 33080 Fiume Veneto (PN) Tel. 0434 951711 Fax 0434 959066 asi@aebi-schmidt.com www.aebi-schmidt.com

Laserjet Srl Via Pietre, 73 36026 Cagnano di Pojana Maggiore (VI) Tel. 0444 864301 Fax 0444 764900 info@laserjetgroup.com www.laserjetgroup.com

Airoxmig Srl Via Siemens, 23 39100 Bolzano (BZ) Cell. 340 1650219 info@airoxmig.com - www.airoxmig.com

M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

Berfralk Snc Via Saluzzo, 83 12038 Savigliano (CN) Tel. 0172 716648 Fax 0172 713088 becchiob@virgilio.it www.becchio-mandrile.com Berti Macchine Agricole Spa Via Musi, 1/A - 3 37042 Caldiero (VR) Tel. 045 6139711 Fax 045 6150251 info@bertima.it / marketing@bertima.it www.bertima.it

Marolin F. & Figli Snc Via S. Giustina, 1 37044 Baldaria di Cologna Veneta (VR) Tel. 0442 85286 Fax 0442 418049 info@marolin.it www.marolin.it Nobili Spa Circonvallazione Sud, 46 40062 Molinella (BO) Tel. 051 881444 Fax 051 882703 info@nobili.com - www.nobili.com

Guida Macchine Attrezzature Prodotti Stradali 8-9/2018 leStrade


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Orsi Group Srl Via S. Andrea, 2/A 40050 Mascarino Castello D’Argile (BO) Tel. 051 6867072 Fax 051 6867104 info@orsigroup.it www.orsigroup.it Pre.Fer Srl Via Ferre, 46 35040 Piacenza D’Adige (PD) Tel. 0425 55477 Fax 0425 55228 info@prefer.it - www.prefer.it Procomas Srl Via Vegri, 241 45036 Ficarolo (RO) Tel. 0425 708389 Fax 0425 727253 info@procomas.it - www.procomas.it Sabre Italia Snc Via Spina, 9 36033 Isola Vicentina (VI) Tel. 0444 977655 Fax 0444 977200 info@sabreitalia.com - www.sabreitalia.com Seppi M. Spa Zona Artigianale, 1 39052 Caldaro (BZ) Tel. 0471 963550 Fax 0471 962547 sales@seppi.com - www.seppi.com

DISCHI DIAMANTATI Fast Verdini Srl Via Dell’Industria SN 61020 Chiusa di Ginestreto (PU) Tel. 0721 481347 Fax 0721 481239 comm.leitalia@fastverdini.it fastverdini@fastverdini.it www.fastverdini.it M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Tyrolit Srl Via dell’elettronica, 6 - Z.I. 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 801836 Fax 0445 359972 construction.it@tyrolit.com - www.tyrolit.com

IDRODEMOLIZIONE Airoxmig Srl Via Siemens, 23 39100 Bolzano (BZ) Cell. 340 1650219 info@airoxmig.com - www.airoxmig.com Betontaglio Srl Via dei Campigli, 15 21100 Varese Tel. 0332310186 Fax 0332328532 betontaglio@tin.it

Idromig Srl Via Verona, 80 37017 Lazise (VR) Tel. 0456470891 Fax 0456470896 info@idromig.com Idropower Srl Via Bardoline, 2 37026 Pescantina (VR) Tel. 045.4770703 info@idropower.it Jetblast Srl Via Mario Tognato, 20/B 35042 Este (PD) Tel. 0429 1760884 Fax 049 8929942 info@jetblast.it - www.jetblast.it Mosconi Srl Via Marconi 200/A 25048 Edolo (BS) Tel. 036 477 3711 Fax 0364 7268 mosconi@mosconihydro.it www.mosconihydro.it Sei Società Esplosivi Industriali Spa Via Gavardo, 3 25016 Ghedi (BS) Tel. 030904111 Fax 0309031461

LAME SGOMBRANEVE Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com Esti Srl Via dei Baicc, 5 25074 Idro (BS) Tel. 0365/823327 Fax 0365/823254 info@esti.it Faro Srl Via Vandini, 6/b 44011 Argenta (FE) Tel. 0532.804197 Fax 0532.852102 info@farosrl.eu Giletta Spa Via A. De Gasperi, 1 12036 Revello (CN) Tel. 0175 258800 Fax 0175 258825 giletta@buchermunicipal.com michele.giuliano@buchermunicipal.com www.giletta.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

Snow Service Srl Via dell’industria, 34 41013 Piumazzo Di Castelfranco (MO) Tel. 059 931483 Fax 059 934307 info@snowservicesrl.com www.snowservicesrl.com Usco Spa Via delle Nazioni, 65 41122 Modena Tel. 059/9780111 Fax 059/9780082 info@usco.it

MARTELLI DEMOLITORI Corimag Srl Via torino, 56 10080 Bosconero (TO) Tel. 0119889800Fax 0119889165 corimag@corimag.it Epiroc Italia Srl Via G. Galilei, 40 20092 Cinisello Balsamo (MI) info.italy@epiroc.com Hilti Italia Spa Piazza Indro Mantanelli, 20 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. 02212721 Fax 0221272227 Idromeccanica Italiana srl Via delle Fornaci, n.c. 70032 Bitonto (BA) Tel. 0803388199 Fax 0803388192 info@idromeccanica.com www.idromeccanica.com Indeco Ind Spa Viale Lindemann, 10 ZI 70132 Bari Tel. 080 5313370 Fax 080 5377976 info@indeco.it - www.indeco.it M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Officine Giordano Srl S.S. 98 Km 74 100 70032 Bitonto (BA) Tel. 0803742444 Fax 0803714632 Osa Demolition Equipment Srl Zona Artigianale Lotto G/2 70056 Molfetta (Bs) Tel. 080.3382103 Fax 080.3382169 info@osapinze.it Picorent Srl Via Cavour 99 12031 Bagnolo Piemonte (CN) Tel. 0175 348139 Fax 0175 348935 info@picorent.com

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Aziende

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BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it www.bsm.it C.R.M di Longo Antonio Via Cascina Secchi, 311 24040 Isso (BG) Tel. 0363 998916 Fax 0363 998916 cmr@cmr-longo.it - www.cmr-longo.it Canziani Paolo Srl Via Volonterio, 55 21047 Saronno (VA) Tel. 02 9623153 Fax 02 96280419 canzianimacchine@tin.it www.canzianimacchine.it Dynapac Italia Srl Bastioni di Porta Nuova 21 20121 Milano Tel. 02 89041396 info.dynapac.italy@dynapac.com www.dynapac.com

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Trevibenne Spa Via Bergoncino, 18 36025 Noventa Vicentina (VI) Tel. 0444 760773 Fax 0444 861182 info@trevibenne.it www.trevibenne.it

M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

Paoloni Onelio e Figlio Snc Strada Dei Colli, 30 61100 Pesaro (PU) Tel. 0721 55279 Fax 0721 55279 info@paolonipesaro.it - www.paolonipesaro.it

Tyrolit Srl Via dell’elettronica, 6 - Z.I. 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 801836 Fax 0445 359972 construction.it@tyrolit.com - www.tyrolit.com

Maker Srl Via Del Foglia, 4 - Z.I. 61029 Schieti di Urbino (PU) Tel. 0722 59290 Fax 0722 59074 info@makersrl.it www.makersrl.com

S.C.R.I.M. Srl Via Milano,39/ 41 20010 Vittuone (MI) Tel. 02 90319442 Fax 02 90260473 scrim.srl@tiscalinet.it - www.scrim.it

VTN Europe Spa Via dell’Artigianato 41/43 36026 Loc. Cagnano di Paiana Maggiore (VI) Tel. 0444864211Fax 0444764418

Via Buscate, 6 20020 Magnago (MI) Tel. 0331 658090 Fax 0331 306430 info@eliaperoni.it www.eliaperoni.it

Scandellari Spa Via Caniga, 29 07100 Sassari (SS) Tel. 079 26311 Fax 079 2631110 scandellarispa@scandellarispa.it www.scandellari.com Si.Se Srl Sistemi Segnaletici Via Dell’Industria, 41 46043 Castiglione Delle Stiviere (MN) Tel. 0376 94191 Fax 0376 670788 commerciale@sisesrl.it / info@sisesrl.it www.sisesrl.it Simex Srl Via Newton, 3140017 S. Giovanni In Persiceto (BO) Tel. 051 6810609 Fax 051 6810628 simex@simex.it www.simex.it

Fast Verdini Srl Via Dell’Industria SN 61020 Chiusa di Ginestreto (PU) Tel. 0721 481347 Fax 0721 481239 comm.leitalia@fastverdini.it fastverdini@fastverdini.it - www.fastverdini.it

Volta Macchine Srl Via Copernico, 13/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 546100 Fax 0471 546199 info@volta-macchine.com www.volta-macchine.com

Ghedini Ing. Fabio & C. Snc Via Canne, 47 44048 Santa Maria Codifiume (FE) Tel. 0532 857373 0532 857873 Fax 0532 2845032 info@ghidini.com - www.ghedini.com

Wacker Neuson Srl con Socio Unico Via 2 Agosto 1980, 3 40016 San Giorgio Di Piano (BO) Tel. 051 6651566 Fax 051 6651830 info-IT@wackerneuson.com www.wackerneuson.com

Jcb Spa Via Enrico Fermi, 16 20090 Assago (MI) Tel. 02 48866401 Fax 02 4880378 jcb.italia@jcb.com - www.jcb.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Maker Srl Via Del Foglia, 4 - Z.I. 61029 Schieti di Urbino (PU) Tel. 0722 59290 Fax 0722 59074 info@makersrl.it www.makersrl.com

PINZE Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com Indeco Ind Spa Viale Lindemann, 10 ZI 70132 Bari Tel. 080 5313370 Fax 080 5377976 info@indeco.it - www.indeco.it M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

SPAZZOLE Canginibenne Srl Via savio, 9/31 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

TAGLIASFALTO BSM Brescia Macchine Spa Via Armando Diaz, 54 25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 2160028 Cell. 348 7474745 Fax 030 266405 bsm@bsm.it - www.bsm.it Comer Spa Via Storchi, 8 località San Tomaso 42011 Bagnolo in Piano (RE) Tel. 0522 955045 Fax 0522 955040 commerciale@comerspa.com www.comerspa.com Dynapac Italia Srl Bastioni di Porta Nuova 2120121 Milano Tel. 02 89041396 info.dynapac.italy@dynapac.com www.dynapac.com Fast Verdini Srl Via Dell’Industria SN 61020 Chiusa di Ginestreto (PU) Tel. 0721 481347 Fax 0721 481239 comm.leitalia@fastverdini.it fastverdini@fastverdini.it - www.fastverdini.it Garbin Group Srl Via L. Da Vinci, 32 36034 Malo (VI) Tel. 0445 602900 Fax 0445 580101 info@garbin.it - www.garbin.it Gori Mario Srl Via Ferdinando Paoletti, 24/26 50134 Firenze (FI) Tel. 055 471068 Fax 055 471060 info@gorimariosrl.it www.gorimariosrl.it

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Paoloni Onelio e Figlio Snc Strada Dei Colli, 30 61100 Pesaro (PU) Tel. 0721 55279 Fax 0721 55279 info@paolonipesaro.it - www.paolonipesaro.it Tyrolit Srl Via dell’elettronica, 6 - Z.I. 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 801836 Fax 0445 359972 construction.it@tyrolit.com - www.tyrolit.com Volta Macchine Srl Via Copernico, 13/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 546100 Fax 0471 546199 info@volta-macchine.com www.volta-macchine.com Wacker Neuson Srl con Socio Unico Via 2 Agosto 1980, 3 40016 San Giorgio Di Piano (BO) Tel. 051 6651566 Fax 051 6651830 info-IT@wackerneuson.com www.wackerneuson.com

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Ammann Italy Spa Via Dell’Industria, 1 37012 Bussolengo (VR) Tel. 045 6764911 Fax 045 6701192 info.ait@ammann.group.com www.ammann.group.it

Euromecc Srl S.S. 192 KM 79 (EN/CT) Casella postale 163 95045 Misterbianco (CT) Tel. 095 7130011 Numero Verde 800 304 328 Fax 095 7130115 repcom@euromecc.com www.euromecc.com

Bernardi Impianti International Spa Via Papa Giovanni XXIII, 12 20080 Zibido San Giacomo (MI) Tel. 02 9059411 Fax 02 90002565 mmodesti@bernardi-recycling.com export@bernardi-impianti.it www.bernardi-impianti.it

Simem Spa Via Ronchi, 44 37046 Minerbe (VR) Tel. 0442 640014 Fax 0442 640273 info@simem.com - www.simem.com

C.R.M di Longo Antonio Via Cascina Secchi, 311 24040 Isso (BG) Tel. 0363 998916 Fax 0363 998916 cmr@cmr-longo.it - www.cmr-longo.it

Simex Srl Via Newton, 31 40017 S. Giovanni In Persiceto (BO) Tel. 051 6810609 Fax 051 6810628 simex@simex.it www.simex.it

Impianti Gutherm Srl Via Grigna, 2 20027 Rescaldina (MI) Tel. 0331 577715 Fax 0331 579610 info@gutherm.com - www.gutherm.com

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Aziende

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Sintexcal Spa Via G. Finati, 47 - Loc. Cassana 44124 Ferrara (FE) Tel. 0532 738111 Fax 0532 738200 info@sintexcal.com www.sintexcal.com Superbeton Spa via foscarina, 2 31040 Nervesa Della Battaglia (TV) Tel. 0422 5261 Fax 0422 526299 info@superbeton.it www.superbeton.it TotalErg Spa Viale dell’industria, 92 00144 Roma (RM) Tel. 06 500921 Cell. 335 8052502 Fax 06 5017916 Edgardo.Menegatti@totalerg.it www.totalerg.it Valli Zabban Srl Via del Traghetto, 42 40131 Bologna (BO) Tel. 051 6343234 Fax 051 6341008 info@vallizabban.it - www.vallizabban.it

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Calcestruzzi Irpini Spa S.S 7 bis 83050 Salza Irpina (AV) Tel. 0825 981228 Fax 0825 981763 info@irpiniacalcestruzzi.it bitume@irpiniacalcestruzzi.it ww.irpinacalcestruzzi.it

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Geosintex Srl Via Leonardo Da Vinci, 12 36066 Sandrigo (VI) Tel. 0444 750180 Fax 0444 750181 info@geosintex.com - www.geosintex.com

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LS

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Italiana Membrane Spa Via Galoppat, 134 33087 Pasiano di Pordenone (PN) Tel. 0434 614611 Fax 0434 628178 info@technonicol.it www.italianamembrane.com

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Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone LE Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it www.nuovafise.it

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Mondial Snc Via D. Zonta, 3 35010 Limena (PD) Tel. 049 768712 Fax 049 769497 info@mondialprod.it - www.mondialprod.it

Prealux Srl Via Angeretti, 30 24055 Cologno Al Serio (BG) Tel. 035 362510 Fax 035 362504 info@prealux.it - www.prealux.it

NovaGlass Spa Via Gattolè, 1 31040 Salgareda (TV) Tel. 0422 8084 Fax 0422 807655 info@novaglass.com - www.novaglass.com

Signal Service Srl Via San Andrea Snc 84048 Santa Maria Di Castellabate (SA) Tel. 0974 961895 Fax 0974 962914 info@signalservice.it

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Snoline Spa Via F. Baracca, 23 20056 Trezzo Sull’Adda (MI) Tel. 02 909961 Fax 02 90996200 info@snoline.com - www.snoline.com

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Prebit Spa Viale delle Industrie Z.I 84091 Battipaglia (SA) Tel. 0828 303441 info@prebit.it www.prebit.it

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8-9/2018

Guida

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Aziende

S.V. Segnalstrade Veneta Via Dell’Artigianato, 3 35020 San Pietro Viminario (PD) Tel. 0429 719054 Fax 0429 719777 info@segnalstrade.it www.segnalstrade.it

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Laterlite Spa Via Correggio, 3 20149 Milano (MI) Tel. 02 48011962 Fax 02 48012242 infoleca@leca.it - www.leca.it

Betonform Srl Z.I., 3 39030 Gais (BZ) Tel. 0474 504180 Fax 0474 504412 info@betonform.it - www.betonform.it

Margaritelli Ferroviaria Spa Via Torgianese 9 06084 Bettona (PG) Tel. 075 597211 Fax 075 395348 info@margaritelli.com - www.margaritelli.com

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Metal Wood Srl Via Innsbruck, 23 - Loc. Interporto 38121 Trento (TN ) Tel. 0461 827432 Cell. 348 3053999 Fax 02 700405645 info@metalwood.it - www.metalwood.it

Cancellotti Srl Strada Fabrianese, 1 06134 Ponte Valleceppi (PG) Tel. 075 6920184 Fax 075 6920000 info@cancellotti.com - www.cancellotti.com

Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it www.nuovafise.it

Car Segnaletica Stradale Srl Z.I. - Contrada Piana 82030 Ponte (BN) Tel. 0824 875189 Fax 0824 875174 info@carsrl.com - www.carsrl.com

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Gubela Spa Via Mazzini, 44/46 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel. 0376 94161 Fax 0376 631000 info@gubela.it www.gubela.it Italflash Srl Viale Enrico Forlanini, 23 20134 Milano (MI) Tel. 02 76110096 Fax 02 76110152 info@italflash.com - www.italflash.com La Tecnopubblica Srl Via Marcora, 5 26020 Casalmorano (CR) Tel. 0374 374086 Fax 0374 74225 info@tecnopubblica.com www.tecnopubblica.com Lazzari Srl Via F.lli Piccinno, 94 73024 Maglie (LE) Tel. 0836 428053 Fax 0836 429793 commerciale@lazzarisrl.it www.lazzari-traffic.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Montiplast Srl Via Rione Pollenza Scalo, 21/33 62010 Pollenza (MC) Tel. 0733 203645 Fax 0733 202731 info@montiplast.it www.montiplast.it Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it www.nuovafise.it Nuova Lagoplast Snc di Calcinaro Piera & C. Snc Via De Gasperi, 53 63844 Grottazolina (FM) Tel. 0734 631355 Fax 0734 632528 info@lagoplast.it - www.lagoplast.it

S.I.A.S. Spa Via Prade, 37 25041 Boario Terme (BS) Tel. 0364 46272 Fax 0364 466574 info@siasspa.it - www.siasspa.it S.I.S. Segnaletica Industriale Stradale Via T. Campanella, 22 Fraz. Capocavallo 06073 Corciano (PG) Tel. 075 6900245 Fax 075 6900135 info@segnaleticastradale.it www.segnaleticastradale.it Scae Spa Via Laessandro Volta, 6 20090 Segrate (MI) Tel. 02 269301 Fax 02 26930310 info@scae.net - www.scae.net

SIBESTAR SRL Largo delle Industrie, 2/3 24020 Torre Boldone (BG) Tel. 035 515460 Fax 035 515503 info@sibestar.it www.sibestar.it

Signal Service Srl Via San Andrea Snc 84048 Santa Maria Di Castellabate (SA) Tel. 0974 961895 Fax 0974 962914 info@signalservice.it Signal System Srl Via Galvani, 6/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 501455 Fax 0471 504147 info@signalsystem-bz.it www.signalsystem-bz.it Sisas Srl Via Sputnik, 8 06074 Corciano (PG) Tel. 075 518641 Fax 075 5173016 info@sisas.it - www.sisas.it T.E.P. Srl Via Palmiro Togliatti, 23 06073 Taverne di Corciano (PG) Tel. 075 5068032 Fax 075 5068154 tep@tep.it - www.tep.it

Macchine Attrezzature Prodotti Stradali

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Aziende

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Gewiss Spa Via A. Volta, 1 24069 Cenate Sotto (BG) Tel. 035 946111 Fax 035 945222 trade@gewiss.com / gewiss@gewiss.com www.gewiss.com Gifas Elettromateriale Srl Via Dei Filaracci, 45 55054 Massarosa (LU) Tel. 0584 978211 Fax 0584 939924 info@gifas.it - www.gifas.it I.N.C.E.S. Srl Viale A. Manzoni, 14 24047 Treviglio (BG) Tel. 0363 49872 Fax 0363 419432 info@inces.it - www.inces.it I.S.O.V. Srl Via Isonzo, 10 20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 02 95742776 Fax 02 95742891 raffaella.isov@gmail.com - www.isov.it Italflash Srl Viale Enrico Forlanini, 23 20134 Milano (MI) Tel. 02 76110096 Fax 02 76110152 info@italflash.com - www.italflash.com

Ocem Spa Via della Solidarietà, 2/1 40056 Valsamoggia (BO) Tel. 051 6656611 Fax 051 6656677 michele.vanzi@ocem.com ocem@ocem.com - www.ocem.com

S.I.M. Servizio Impianti Manutenzione Srl Via Lisbona, 26 50065 Pontassieve (FI) Tel. 055 8316146 Fax 055 8316695 info@sim-srl.com - www.sim-srl.com

Og11 Tunnel Srl Via Aretina, 258/I 50065 Pontassieve (FI) Tel. 055 8309359 Fax 055 8328733 info@og11tunnel.it - www.og11tunnel.it

S.I.S. Segnaletica Industriale Stradale Via T. Campanella, 22 Fraz. Capocavallo 06073 Corciano (PG) Tel. 075 6900245 Fax 075 6900135 info@segnaleticastradale.it www.segnaleticastradale.it

Palazzoli Spa Via F. Palazzoli, 31 25128 Brescia (BS) Tel. 030 20151 Fax 030 2015217 marketing@palazzoli.it - www.palazzoli.com

Scae Spa Via Laessandro Volta, 6 20090 Segrate (MI) Tel. 02 269301 Fax 02 26930310 info@scae.net - www.scae.net

Philips Spa Divisione Lighting Via Casati, 23 20052 Monza (MB) Tel. 039 2031 Numero Verde 80074454775 Fax 039 2036118 info.6.2@philips.com - www.philips.it

Schreder Spa Via Tunisia, 3 10093 Collegno (TO) Tel. 011 9849111 Fax 011 9849158 mail@schreder.it - www.schreder.com

Plastar Srl Via Avogrado, 4 3 5030 Rubano (PD) Tel. 049 8975800 Fax 049 8975040 plastar@plastar.it - www.plastar.it

Signal Service Srl Via San Andrea Snc 84048 Santa Maria Di Castellabate (SA) Tel. 0974 961895 Fax 0974 962914 info@signalservice.it

La Semaforica Srl Via Ponticello, 17 35129 Padova (PD) Tel. 049 773055 Fax 049 8074002 info@lasemaforica.com www.lasemaforica.com

Prealux Srl Via Angeretti, 30 24055 Cologno Al Serio (BG) Tel. 035 362510 Fax 035 362504 info@prealux.it - www.prealux.it

Signal System Srl Via Galvani, 6/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 501455 Fax 0471 504147 info@signalsystem-bz.it www.signalsystem-bz.it

La Tecnopubblica Srl Via Marcora, 5 26020 Casalmorano (CR) Tel. 0374 374086 Fax 0374 74225 info@tecnopubblica.com www.tecnopubblica.com

Progetto Segnaletica Srl Viale Europa, 91 41037 Modena (MO) Tel. 059 7273272 Fax 059 8672408 info@progettosegnaletica.com www.progettosegnaletica.it

Sirtel Via Taranto, 87A/10 74015 Martina Franca (TA) Tel. 080 4834959 Fax 080 4304011 info@sirtel.biz www.sirtel.biz

Lazzari Srl Via F.lli Piccinno, 94 73024 Maglie (LE) Tel. 0836 428053 Fax 0836 429793 commerciale@lazzarisrl.it www.lazzari-traffic.com

R & D Sicurezza Srl Via Gorizia snc- Angolo Via Melette 21043 Castiglione Olona (VA) Tel. 0331 862306 Fax 0331 842733 info@rdsicurezza.it - www.rdsicurezza.it

Sisas Srl Via Sputnik, 8 06074 Corciano (PG) Tel. 075 518641 Fax 075 5173016 info@sisas.it - www.sisas.it

Lorix Srl Via Avogadro, 2/d 37139 Verona (VR) Tel. 045 8905225 Fax 045 21031109 info@lorix.com - www.lorix.com

Raet Srl Via Aretina, 258/I 50065 Pontassieve (FI) Tel. 055 8363008 Fax 055 8363208 info@raetsrl.it - www.raetsrl.it

M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

Remp Srl Via Costavernese, 6 36060 Mure di Molvena (VI) Tel. 0424 708122 Fax 0424 708236 remp@remp.it www.remp.it

Metalco Srl Via Della Fornace, 44 31023 Castelminio di Resana (TV) Tel. 0423 7863 Fax 0423 786400 info@metalco.it www.metalco.it

Reverberi Enetec Srl Via Artigianale Croce, 13 42035 Castelnovo Ne’ Monti (RE) Tel. 0522 610611 Fax 0522 810813 info@reverberi.it - www.reverberi.it

Neri Spa Strada Statale Emilia, 1622 47020 Longiano (FC) Tel. 0547 652111 Fax 0547 54074 neri@neri.biz www.neri.biz Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it - www.nuovafise.it

S.I.A.S. Spa Via Prade, 37 25041 Boario Terme (BS) Tel. 0364 46272 Fax 0364 466574 info@siasspa.it - www.siasspa.it S.I.M Italy Srl Via A. Spinelli, 10/A 15067 Novi Ligure (AL) Tel. 0143 79760 Fax 0143 320422 info@simitaly.com - www.simitaly.com

Sud Segnal Srl Via L. Romano, 10 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 867315 Fax 0833 880553 info@sudsegnal.it - www.sudsegnal.it Tecnica Srl Viale Dell’Agricoltura, 17 17031 Albenga (SV) Tel. 0182 554588 Fax 0182 540190 info@grupponari.it - www.grupponari.it Uflex - Divisione Energia Via Milite Ignoto, 8A 16012 Busalla (GE) Tel. 010 9620230 Fax 010 9620333 ute@ultraflexgroup.it - www.ultraflexgroup.it

IMPIANTI SEMAFORICI D&B Verona Srl Via Olanda, 15 (Z.A.I) 37135 Verona (VR) Tel. 045 8500100 Fax 045 8203022 info@dbverona.it - www.dbverona.it Delta Segnaletica Srl Via Guglielmo Marconi, 69 60015 Falconara Marittima (AN) Tel. 071 913595 Fax 071 9161017 info@deltasegnaletica.it www.deltasegnaletica.com

Guida Macchine Attrezzature Prodotti Stradali 8-9/2018 leStrade


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Farina Snc di Farina Marco & C. Via Giuseppe Fanin, 28 40026 Imola (BO) Tel. 0542 43374 Fax 0542 635163 farina@farinaimola.it - www.farinaimola.it I.N.C.E.S. Srl Viale A. Manzoni, 14 24047 Treviglio (BG) Tel. 0363 49872 Fax 0363 419432 info@inces.it - www.inces.it I.S.O.V. Srl Via Isonzo, 10 20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 02 95742776 Fax 02 95742891 raffaella.isov@gmail.com - www.isov.it

Progetto Segnaletica Srl Viale Europa, 91 41037 Modena (MO) Tel. 059 7273272 Fax 059 8672408 info@progettosegnaletica.com www.progettosegnaletica.it S.I.A.S. Spa Via Prade, 37 25041 Boario Terme (BS) Tel. 0364 46272 Fax 0364 466574 info@siasspa.it - www.siasspa.it S.I.S. Segnaletica Industriale Stradale Via T. Campanella, 22 Fraz. Capocavallo 06073 Corciano (PG) Tel. 075 6900245 Fax 075 6900135 info@segnaleticastradale.it www.segnaleticastradale.it

Italflash Srl Viale Enrico Forlanini, 23 20134 Milano (MI) Tel. 02 76110096 Fax 02 76110152 info@italflash.com - www.italflash.com

Scae Spa Via Laessandro Volta, 6 20090 Segrate (MI) Tel. 02 269301 Fax 02 26930310 info@scae.net - www.scae.net

La Semaforica Srl Via Ponticello, 17 35129 Padova (PD) Tel. 049 773055 Fax 049 8074002 info@lasemaforica.com www.lasemaforica.com

Scandellari Spa Via Caniga, 29 07100 Sassari (SS) Tel. 079 26311 Fax 079 2631110 scandellarispa@scandellarispa.it www.scandellari.com

La Tecnopubblica Srl Via Marcora, 5 26020 Casalmorano (CR) Tel. 0374 374086 Fax 0374 74225 info@tecnopubblica.com www.tecnopubblica.com

Segnaletica Meridionale Sas Via Lorenzo Cariglia, 69/71 71121 Foggia (FG) Tel. 0881 638084 Fax 0881 330497 segn.meridionale@libero.it www.segnaleticameridionale.it

Lorix Srl Via Avogadro, 2/d 37139 Verona (VR) Tel. 045 8905225 Fax 045 21031109 info@lorix.com - www.lorix.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com

SIBESTAR SRL Largo delle Industrie, 2/3 24020 Torre Boldone (BG) Tel. 035 515460 Fax 035 515503 info@sibestar.it www.sibestar.it

Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it - www.nuovafise.it

Signal System Srl Via Galvani, 6/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 501455 Fax 0471 504147 info@signalsystem-bz.it www.signalsystem-bz.it

Nuova Lagoplast Snc di Calcinaro Piera & C. Snc Via De Gasperi, 53 63844 Grottazolina (FM) Tel. 0734 631355 Fax 0734 632528 info@lagoplast.it - www.lagoplast.it

Sisas Srl Via Sputnik, 8 06074 Corciano (PG) Tel. 075 518641 Fax 075 5173016 info@sisas.it www.sisas.it

SSG Srl strada Villese-Gorizia 34070 Villese (GO) Tel. 0481 91000 Fax 48191091 info@ssg.srl - www.ssg.srl Sud Segnal Srl Via L. Romano, 10 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 867315 Fax 0833 880553 info@sudsegnal.it - www.sudsegnal.it Uflex - Divisione Energia Via Milite Ignoto, 8A 16012 Busalla (GE) Tel. 010 9620230 Fax 010 9620333 ute@ultraflexgroup.it - www.ultraflexgroup.it Velocar Srl Via Mazzini, 55 C 46043 Castiglione Delle Stiviere (MN) Tel. 0376 636462 Fax 0376 860363 info@velocar.it www.velocar.it

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Aziende

Ecotraffic Via Salvo D’Acquisto 4/A 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 847024 Fax 0376 848021 info@ecotraffic.it - www.ecotraffic.it

Signal System Srl Via Galvani, 6/A 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 501455 Fax 0471 504147 info@signalsystem-bz.it www.signalsystem-bz.it

Euro Display Srl Via Manatma Gandhi, 21 10051 Avigliana (TO) Tel. 011 9541015 Fax 011 9541017 info@eurodisplay.com www.eurodisplay.com

Sinelec Spa S.P. 211 della Lomellina, 3/13 Loc. S. Guglielmo 15057 Tortona (AL) Tel. 0131 8791 Fax 0131 873130 info@sinelec.it - www.sinelec.it

Eurolens Srl Via Bergamo, 2 20030 Paderno Dugnano (MI) Tel. 02 9182128 Fax 02 9106808 info@eurolens.it - www.eurolens.it Famas System Spa Via Degli Artigiani Sud, 19 39044 Egna (BZ) Tel. 0471 827100 Fax 0471 827199 info@famassystem.it - www.famassystem.it I.N.C.E.S. Srl Viale A. Manzoni, 14 24047 Treviglio (BG) Tel. 0363 49872 Fax 0363 419432 info@inces.it - www.inces.it La Semaforica Srl Via Ponticello, 17 35129 Padova (PD) Tel. 049 773055 Fax 049 8074002 info@lasemaforica.com www.lasemaforica.com Lorix Srl Via Avogadro, 2/d 37139 Verona (VR) Tel. 045 8905225 Fax 045 21031109 info@lorix.com - www.lorix.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it - www.nuovafise.it Raet Srl Via Aretina, 258/I 50065 Pontassieve (FI) Tel. 055 8363008 Fax 055 8363208 info@raetsrl.it - www.raetsrl.it S.I.A.S. Spa Via Prade, 37 25041 Boario Terme (BS) Tel. 0364 46272 Fax 0364 466574 info@siasspa.it - www.siasspa.it S.T.S. Srl Via Tita Secchi, 1 25015 Desenzano del Garda (BS) Tel. 030 918226 Fax 030 9918170 info@ststraffic.it www.ststraffic.it

SIBESTAR SRL Largo delle Industrie, 2/3 24020 Torre Boldone (BG) Tel. 035 515460 Fax 035 515503 info@sibestar.it www.sibestar.it

Sirtel Via Taranto, 87A/10 74015 Martina Franca (TA) Tel. 080 4834959 Fax 080 4304011 info@sirtel.biz - www.sirtel.biz

SIBESTAR SRL Largo delle Industrie, 2/3 24020 Torre Boldone (BG) Tel. 035 515460 Fax 035 515503 info@sibestar.it www.sibestar.it

Sisas Srl Via Sputnik, 8 06074 Corciano (PG) Tel. 075 518641 Fax 075 5173016 info@sisas.it - www.sisas.it

SEGNALETICA ORIZZONTALE

Sisas Srl Via Sputnik, 8 06074 Corciano (PG) Tel. 075 518641 Fax 075 5173016 info@sisas.it - www.sisas.it

3 Esse Srl Via Basilicata, 29 zona Pip 70029 Santeramo In Colle (BA) Tel. 080 3032229 Fax 080 3023673 contab@3esse.net - www.3esse.net

Solari Di Udine Spa Via Gino Pieri, 29 33100 Udine (UD) Tel. 0432 4971 Fax 0432 480160 info@solari.it - www.solari.it

Airoxmig Srl Via Siemens, 23 39100 Bolzano (BZ) Cell. 340 1650219 info@airoxmig.com - www.airoxmig.com

PELLICOLE 3 Esse Srl Via Basilicata, 29 zona Pip 70029 Santeramo In Colle (BA) Tel. 080 3032229 Fax 080 3023673 contab@3esse.net - www.3esse.net Cartelli Segnalatori Srl Viale Alessandro Volta, 1 20090 Cusago (MI) Tel. 02 9039901 Fax 02 90399080 cs@cartelli.it - www.cartelli.it Fasit Srl Via Orsera, 13/B 34145 Trieste (TS) Tel. 040 825604 Fax 040 2452535 info@fasit.it - www.fasit.it I.N.C.E.S. Srl Viale A. Manzoni, 14 24047 Treviglio (BG) Tel. 0363 49872 Fax 0363 419432 info@inces.it - www.inces.it M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Prealux Srl Via Angeretti, 30 24055 Cologno Al Serio (BG) Tel. 035 362510 Fax 035 362504 info@prealux.it www.prealux.it Remp Srl Via Costavernese, 6 36060 Mure di Molvena (VI) Tel. 0424 708122 Fax 0424 708236 remp@remp.it www.remp.it S.A.I.T. Spa Via Cineto Romano, 55 00156 Roma (RM) Tel. 04 41205617 Fax 06 41220728 info@saitspa.com - www.saitspa.com

Andreis Segnaletica Stradale Via Dell’Artigianato, 15 25080 Padenghe Sul Garda (BS) Tel. 030 9907548 Fax 030 9907624 info@andreis-segnaletica.it www.andreis-segnaletica.it Aristea Service S.C.A.R.L. Via XX Settembre, 24 40057 Cadriano di Granarolo (BO) Tel. 051 6065401 Fax 051 6065417 aristeaservice@aristeaservice.it / sandro.franzoni@aristeaservice.it www.aristeaservice.it

Edilsegnaletica di Pani Annibale Via Flumendosa, 4 09122 Cagliari (CA) Tel. 070 274823 Cell. 329 3944706 Fax 070 272824 edilsgnaletica@tiscali.it Euro Strade Srl Strada provinciale Ortana km 16,500 01038 Soriano nel Cimino (VT) Tel. 0761 745303 Fax 0761 745303 info@eurostrade.it - www.eurostrade.it Eurostrade Segnaletica Srl Via Gaetano Donizetti, 7 22032 Albese con Cassano (CO) Tel. 031 426286 Fax 031 4290137 info@eurostradesegnaletica.it www.eurostrade-segnaletica.it Farina Snc di Farina Marco & C. Via Giuseppe Fanin, 28 40026 Imola (BO) Tel. 0542 43374 Fax 0542 635163 farina@farinaimola.it - www.farinaimola.it Geveko Italy Srl Via Fratelli Cervi, palazzo canova, 1 20090 Segrate - Milano 2 (MI) Tel. 02 87233067 Cell. 334 3304636 Fax 02 89653058 cmichaelides@lkf.net cmichaelides@gevekomarkings.com www.geveko-markings.com GRD Segnaletica Srl Via Monviso, 42 10090 Villarbasse (TO) Tel. 011 9781012 Fax 011 9509035 info@grdsegnaletica.it www.grdsegnaletica.it Gubela Spa Via Mazzini, 44/46 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel. 0376 94161 Fax 0376 631000 info@gubela.it www.gubela.it

C.M.C. Snc Via Padre Paolo Meroni, 20 22031 Albavilla (CO) Tel. 031 619650 Fax 031 619780 cmcmt@cmcmt.it - www.cmcmt.com

I.S.O.V. Srl Via Isonzo, 10 20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 02 95742776 Fax 02 95742891 raffaella.isov@gmail.com - www.isov.it

Car Segnaletica Stradale Srl Z.I. - Contrada Piana 82030 Ponte (BN) Tel. 0824 875189 Fax 0824 875174 info@carsrl.com - www.carsrl.com

Italflash Srl Viale Enrico Forlanini, 23 20134 Milano (MI) Tel. 02 76110096 Fax 02 76110152 info@italflash.com - www.italflash.com

Chimiglass Srl Via Empoli, 29 47838 Riccione (RN) Cell. 347 7298315 Fax 0541 695079 info@chimiglass.it - www.chimiglass.it

Iter Segnaletica e Servizi Via XXV Giugno, 1900, 2 26029 Soncino (CR) Tel. 0374 85207 Fax 0374 83513 info@itersegnaletica.com www.itersegnaletica.com

Delta Segnaletica Srl Via Guglielmo Marconi, 69 60015 Falconara Marittima (AN) Tel. 071 913595 Fax 071 9161017 info@deltasegnaletica.it www.deltasegnaletica.com Ecotraffic Via Salvo D’Acquisto 4/A 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 847024 Fax 0376 848021 info@ecotraffic.it - www.ecotraffic.it

La Tecnopubblica Srl Via Marcora, 5 26020 Casalmorano CR Tel. 0374 374086 Fax 0374 74225 info@tecnopubblica.com www.tecnopubblica.com Lacs Srl Via Avogadro, 7 35030 Rubano (PD) Tel. 049 634877 Fax 049 8978097 lacs@lacs.it / luca.salvato@lacs.it www.lacs.it

Guida Macchine Attrezzature Prodotti Stradali 8-9/2018 leStrade


105_126_GUIDA MACCHINE STRADALI_2018 ok.qxp_Aziende 24/09/18 14:38 Pagina 123

Larius Via Antonio Stoppani, 21 23801 Calolziocorte (LC) Tel. 0341 621152 Fax 0341 621218 marketing@larius.com - www.larius.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Mfr Srl Via Di Totona, 26 53045 Montepulciano (SI) Tel. 0578 757546 Fax 0578 715238 mfr@mfrsegnaletica.it - www.mfrsegnaletica.it Mondial Snc Via D. Zonta, 3 35010 Limena (PD) Tel. 049 768712 Fax 049 769497 info@mondialprod.it - www.mondialprod.it Nuova Fise Srl S.S., 101 Km 19+300 - Z.I. 73044 Galatone (LE) Tel. 0833 832252 Fax 0833 832224 info@nuovafise.it - www.nuovafise.it Nuova Lagoplast Snc di Calcinaro Piera & C. Snc Via De Gasperi, 53 63844 Grottazolina (FM) Tel. 0734 631355 Fax 0734 632528 info@lagoplast.it - www.lagoplast.it Nuova Maric Srl Via Maurizio Iaconelli, 12 Z.I 00030 San Cesareo (RM) Tel. 06 9570672 Fax 06 95590960 vendite@nuovamaric.com www.nuovamaric.com Prealux Srl Via Angeretti, 30 24055 Cologno Al Serio (BG) Tel. 035 362510 Fax 035 362504 info@prealux.it www.prealux.it Progetto Segnaletica Srl Viale Europa, 91 41037 Modena (MO) Tel. 059 7273272 Fax 059 8672408 info@progettosegnaletica.com www.progettosegnaletica.it Progetto Sud Snc II° Z.I. 89026 San Ferdinando (RC) Tel. 0966 773977 Fax 0966 774577 ps@progettosud.it - www.progettosud.it S.I.O.S.S. Srl Via Srebrnic Joze, 4 34077 Ronchi dei Legionari (GO) Tel. 0481 474962 Fax 0481 474835 info@sioss.it S.M. Segnaletica Montefeltro Via Dell’Industria, 15 61028 Mercatale (PU) Tel. 0722 769267 Fax 0722 769626 info@montefeltrotarghe.it www.montefeltrotarghe.it S.V. Segnalstrade Veneta Via Dell’Artigianato, 3 35020 San Pietro Viminario (PD) Tel. 0429 719054 Fax 0429 719777 info@segnalstrade.it www.segnalstrade.it

S.V.S. Società Veneta Servizi Srl Via Dell’Artigianato, 10/A 36070 Castelgomberto (VI) Tel. 0445 440347 Fax 0445 440347 info@svssrl.com paola.carletti@vsvenetaservizi.it jessica.canova@vsvenetaservizi.it www.svssrl.com Segnaletica 3000 Srl Via La Martella, 96 75100 Matera (MT) Tel. 0835 259533 Fax 0835 259533 vendite@segnaletica3000.it www.segnaletica3000.it Segnaletica Meridionale Sas Via Lorenzo Cariglia, 69/71 71121 Foggia (FG) Tel. 0881 638084 Fax 0881 330497 segn.meridionale@libero.it www.segnaleticameridionale.it Segnaletica Modenese Srl Via Vignolese 1113/1 41126 Modena (MO) Tel. 059 334340 Fax 059 465051 info@segnaleticamodenese.it Segnalnord Via Casa Quidnici, 12 37066 Caselle di Sommacampagna (VR) Tel. 045 6766314 Cell. 335 8497366 Fax 456572569 info@segnalnord.it - www.segnalnord.it Sep. Srl Via Caramagna piemonte, 53 12035 Racconigi (CN) Tel. 0172 85037 Fax 0172 86368 info@sepsegnaletica.it www.sepsegnaletica.it

SIBESTAR SRL Largo delle Industrie, 2/3 24020 Torre Boldone (BG) Tel. 035 515460 Fax 035 515503 info@sibestar.it www.sibestar.it

Signal Service Srl Via San Andrea Snc 84048 Santa Maria di Castellabate (SA) Tel. 0974 961895 Fax 0974 962914 info@signalservice.it Sirtel Via Taranto, 87A/10 74015 Martina Franca (TA) Tel. 080 4834959 Fax 080 4304011 info@sirtel.biz - www.sirtel.biz SiS T.G. Segnaletica Srl Via T. Tasso, 10 Fraz. Mantignana 06073 Corciano (PG) Tel. 075 6900245 075 6900135 Fax 075 5843063 info@segnaleticastradale.it www.segnaleticastradale.it Snoline Spa Via F. Baracca, 23 20056 Trezzo Sull’Adda (MI) Tel. 02 909961 Fax 02 90996200 info@snoline.com www.snoline.com

LS

SSG Srl Strada Villese-Gorizia 34070 Villese (GO) Tel. 0481 91000 Fax 48191091 info@ssg.srl www.ssg.srl

Cartelli Segnalatori Srl Viale Alessandro Volta, 1 20090 Cusago (MI) Tel. 02 9039901 Fax 02 90399080 cs@cartelli.it - www.cartelli.it

Tecnica Srl Viale Dell’Agricoltura, 17 17031 Albenga (SV) Tel. 0182 554588 Fax 0182 540190 info@grupponari.it www.grupponari.it

D&B Verona Srl Via Olanda, 15 (Z.A.I) 37135 Verona (VR) Tel. 045 8500100 Fax 045 8203022 info@dbverona.it - www.dbverona.it

Trimmer Srl Via Piave, 47 Z.I. 26843 Castelnuovo Bocca D’Adda (LO) Tel. 0377 700125 Fax 0377 60681 info@trimmer.it www.trimmer.it Veneta Sicurezza E Segnaletica Stradale Srl Via Chiodare, 115 35020 Due Carrare (PD) Tel. 049 525332 Fax 049 9100420 info@venetasegnaletica.it www.venetasegnaletica.it Vezzani Srl Via Cascina,2 42042 Fabbrico (RE) Tel. 0522 660521 Fax 0522 667456 info@vezzanisrl.it - www.vezzanisrl.it Wegher Srl Viale Caproni Giovanni, 18 Z.I 38068 Rovereto (TN) Tel. 0464 433330 Fax 0464 436011info@wegher.it www.wegher.it

SEGNALETICA VERTICALE 3 Esse Srl Via Basilicata, 29 zona Pip 70029 Santeramo In Colle (BA) Tel. 080 3032229 Fax 080 3023673 contab@3esse.net - www.3esse.net Airoxmig Srl Via Siemens, 23 39100 Bolzano (BZ) Cell. 340 1650219 info@airoxmig.com www.airoxmig.com Andreis Segnaletica Stradale Via Dell’Artigianato, 15 25080 Padenghe Sul Garda (BS) Tel. 030 9907548 Fax 030 9907624 info@andreis-segnaletica.it www.andreis-segnaletica.it Aristea Service S.C.A.R.L. Via XX Settembre, 24 40057 Cadriano di Granarolo (BO) Tel. 051 6065401 Fax 051 6065417 aristeaservice@aristeaservice.it / sandro.franzoni@aristeaservice.it www.aristeaservice.it

Delta Segnaletica Srl Via Guglielmo Marconi, 69 60015 Falconara Marittima (AN) Tel. 071 913595 Fax 071 9161017 info@deltasegnaletica.it www.deltasegnaletica.com Ecotraffic Via Salvo D’Acquisto 4/A 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 847024 Fax 0376 848021 info@ecotraffic.it www.ecotraffic.it Edilsegnaletica di Pani Annibale Via Flumendosa, 4 09122 Cagliari (CA) Tel. 070 274823 Cell. 329 3944706 Fax 070 272824 edilsgnaletica@tiscali.it Euro Strade Srl strada provinciale Ortana km 16,500 01038 Soriano nel Cimino (VT) Tel. 0761 745303 Fax 0761 745303 info@eurostrade.it - www.eurostrade.it Eurostrade Segnaletica Srl Via Gaetano Donizetti, 7 22032 Albese con Cassano (CO) Tel. 031 426286 Fax 031 4290137 info@eurostradesegnaletica.it www.eurostrade-segnaletica.it Farina Snc di Farina Marco & C. Via Giuseppe Fanin, 28 40026 Imola (BO) Tel. 0542 43374 Fax 0542 635163 farina@farinaimola.it - www.farinaimola.it Fasit Srl Via Orsera, 13/B 34145 Trieste (TS) Tel. 040 825604 Fax 040 2452535 info@fasit.it www.fasit.it Flexa Srl Via Dell’Industria, 11 31014 Colle Umberto (TV) Tel. 0438 38565 Fax 0438 38767 flexa@flexa.it www.flexa.it Ganelli Srl Via Cavour, 81 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel. 0376 632795 Fax 0376 631309 info@ganelli.it www.ganelli.it

Ca.Li.Grafica Palladio Via Udine, 36 36040 Torri di Quartesolo (VI) Tel. 0444 380006 Fax 0444 380778 caligrafica@caligrafica.com www.caligrafica.com

GRD Segnaletica Srl Via Monviso, 42 10090 Villarbasse (TO) Tel. 011 9781012 Fax 011 9509035 info@grdsegnaletica.it www.grdsegnaletica.it

Car Segnaletica Stradale Srl Z.I. - Contrada Piana 82030 Ponte (BN) Tel. 0824 875189 Fax 0824 875174 info@carsrl.com - www.carsrl.com

Gubela Spa Via Mazzini, 44/46 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel. 0376 94161 Fax 0376 631000 info@gubela.it www.gubela.it

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Guida

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Aziende

I.S.O.V. Srl Via Isonzo, 10 20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 02 95742776 Fax 02 95742891 raffaella.isov@gmail.com - www.isov.it Italflash Srl Viale Enrico Forlanini, 23 20134 Milano (MI) Tel. 02 76110096 Fax 02 76110152 info@italflash.com www.italflash.com Iter Segnaletica e Servizi Via XXV Giugno, 1900, 2 26029 Soncino (CR) Tel. 0374 85207 Fax 0374 83513 info@itersegnaletica.com www.itersegnaletica.com La Tecnopubblica Srl Via Marcora, 5 26020 Casalmorano (CR) Tel. 0374 374086 Fax 0374 74225 info@tecnopubblica.com www.tecnopubblica.com Lazzari Srl Via F.lli Piccinno, 94 73024 Maglie (LE) Tel. 0836 428053 Fax 0836 429793 commerciale@lazzarisrl.it www.lazzari-traffic.com M.A.R.A. Srl Via G. Giuffrida, 4 16162 Genova Tel. 010 7404507 Fax 010 7404777 info@mara-genova.com www.mara-genova.com Mfr Srl Via Di Totona, 26 53045 Montepulciano (SI) Tel. 0578 757546 Fax 0578 715238 mfr@mfrsegnaletica.it www.mfrsegnaletica.it

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n.1540 Settembre 2018

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N. 1540/ 8-9 SETTEMBRE 2018

LS

leStrade Aeroporti Autostrade Ferrovie

LE STRADE

Casa Editrice la fiaccola srl

La Smart Road dell’Anas dal progetto al contratto

GALLERIE

291602 770373

ISSN 0373-2916

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Viaggio nei cantieri di Grand Paris Express

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(n. 1540) - Anno CXX - N° 8-9 Settembre 2018

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INSERTO Ecco la Guida Stradale in edizione rinnovata

20/09/18 11:28


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