Costruzioni 705 novembre 2016

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Casa editrice la fiaccola srl

Costruzioni

N 705 anno LXV

11_novembre 2016

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

SARÀ L’AEROPORTO PIÙ GRANDE DEL MONDO Riciclaggio&Demolizione

TRITURATORI-VAGLI VI PRESENTIAMO IL NUOVO CAMS CENTAURO XL 120.56

Cava&Calcestruzzo

IMPIANTI MOBILI SIMEM BISON 500, PENSATO PER PRODURRE QUALITÀ DA RICICLATO

ProvatiPerVoi

MERCEDES BENZ AROCS HAD LA TRAZIONE INTEGRALE CON UN PULSANTE

705

anno LXV 11_novembre 2016

WALKAROUND ESCAVATORE CINGOLATO CATERPILLAR 315F L


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UN SETTORE MOVIMENTATO

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Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono (0039) 02 89421350 - Fax (0039) 02 89421484 - www.fiaccola.com

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Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

SOMMARIO Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

&Prodotti

Attualità 6

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Notizie

Componenti, grandi opere, mercato, il sito web del mese, cariche, service, manutenzioni, attrezzature idrauliche, formazione, fiere, social network

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TERREMOTO

Attenti all’Italia

Hyundai Heavy Industies Europe offre, con Hitex, due macchine in comodato uso al corpo dei Vigili del Fuoco in azione nelle aree terremotate

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14

WALKAROUND

ISSN: 0010 - 9665

&Componenti

Macchine

GRAN PARIS EXPRESS

Evoluzione francese

La rete metropolitana della regione parigina crescerà di 200 km

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DEWATERING

Le pompe Xylem sono al fianco della Protezione Civile di Vercelli

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Samoter

Il ritorno della Fiera di Verona sulla scena internazionale delle costruzioni

32

28

Escavatore cingolato Cat 315F L

L’aeroporto più grande del mondo

58 Liebherr ruotano nel cielo di Istambul per erigere una cattedrale infrastrutturale senza precedenti

Under pressure

EVENTI

GRU EDILI

RETE ITALIA

Obiettivo puntato sull’Europa Il gruppo coreano Hyundai cerca nuovi concessionari per servire tutta la Penisola. A voi la palla

50 NEL PROSSIMO NUMERO

Vi aggiorneremo sulla tecnica delle nuove macchine HITACHI di sesta generazione con motori Stage IV. Alla presentazione stampa dovrebbero essere presenti sia escavatori sia caricatori gommati. Restate connessi!


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60

nte

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ima on lin pr

Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

&Calcestruzzo

CARRELLI

Cave

Le tecnologie Toyota per migliorare efficienza e sicurezza nei magazzini

82

Provare per credere

&Demolizione

Riciclaggio 66

68

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Notizie

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Notizie

Prefabbricazione, casseforme, premiazioni, manifestazioni, mescolatori, alleggeriti, massetti

ATECAP

Nella Fabbrica delle Idee

Pneumatici, noleggio, demolizione controllata, gomma, consorzi

L’associazione al Saie di Bologna riunisce l’intera filiera

SALONI

SISTEMI D’AUTOMAZIONE

Green Day

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La manifestazione che guarda al futuro sostenibile e all’economia circolare vista con i nostri occhi

TRITURATORI-VAGLI

Grinta da taglie forti

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Il Centauro di Cams declinato in versione XL arriva a 180 t/h ma il suo profilo è “in sagoma”

74

98

La mente che guida le sabbie Le tecnologie Ma-estro al servizio dell’impianto del Gruppo Bassanetti a Monticelli d’Ongina (PC)

MISCELATORI TRASPORTABILI

Blend

La versatilità del calcestruzzo in cantiere con l’impianto Seventy E-Series

IMPIANTI MOBILI

Il bisonte corre sulla strada Abbiamo seguito al lavoro l’ultima creatura Simem, svelata al Bauma 2016. Si aprono nuove frontiere

&Noleggio

Sollevamento 106 Come consuetudine sul numero di dicembre pubblichiamo l’aggiornamento della nostra GUIDA AL CALCESTRUZZO che fotografa l’intera filiera. Dai costruttori d’impianti, macchine e attrezzature, ai produttori di strutture provvisionali, alle realtà che offrono cementi, additivi e alleggeriti. Senza dimenticare le società di certificazione. Da quest’anno pubblichiamo anche gli indirizzi di tutti gli impianti fissi per la produzione di calcestruzzo suddivisi per regioni e province. Da non perdere.

110

116

Notizie

Piattaforme semoventi e autocarrate, autogrù, reti di noleggio, piattaforme autosollevanti, formazione

GRU EDILI

Sfida automontante

Niederstätter presenta in anteprima per l’Italia l’automontante Liebherr più compatta di sempre

GRU MULTIFUNZIONE

La forza vestita d’alluminio

Training tecnico agli stabilimenti Klaas. Costruzioni si è fatta una cultura

705

11 NOVE M B R E 2016 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione

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Provati 122

MERCEDES BENZ AROCS HAD

A magic button

Anche la Stella presenta l’integrale inseribile e il mercato risponde bene. Vediamo qual’è il valore aggiunto HAD

Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

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20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

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BKT ............................................13 Blend ..........................................92 Bosch Italia ..................................11 Brigade Elettronica..........................10 Cams ..........................................74 Caterpillar......................................6 Cava di Trezzano ..............................6 Cgt - Cat ......................................32 Condor ........................................82 Edilnoleggi ..................................14 Enteco ........................................83 Fassi ........................................106 Fresia ........................................10 Genie ..........................................66 Goodyear ....................................67 Gorent ........................................66 Haulotte ....................................107 Hinowa ........................................13 Hyundai..................................14 - 56 Ihi Construction Machinery ................7 Iveco ............................................8 Jlg ............................................108 Kato Works ....................................7 Klaas ........................................116 Laterlite ......................................84 Liebherr................................50 - 109 Maestro ......................................86 Mahindra Europe..............................6 Mercedes-Benz ............................122 Nacanco ....................................109 Niederstaetter ..............................110 Pilosio ..........................................7 Ritchie Bros....................................9 Serigrafia76 ..................................11 Simem ........................................98 Tecnobeton ..................................82 Terex Cranes................................106 Thyssenkrupp ..............................108 Toyo Tire Italia ................................6 Toyota ........................................60 Tyrolit ........................................67 Venpa3 ......................................106 Volkswagen ....................................8 Xylem ........................................22

fiaccola service CO 11/2016

IN COPERTINA

Aziende citate

La Liebherr-Werk Biberach ha ricevuto un ordine di ben 58 gru a torre per la costruzione dell’IGA Istanbul Yeni Havalimani, l’aeroporto che si annuncia come il più grande del mondo. Ci ha visto lungo Liebherr che otto anni fa ha fondato una propria società di servizi e distribuzione a Istanbul, la Liebherr Makine Ticaret Servis Ltd. Şti., ed ha così saputo supportare direttamente dallo stabilimento di Biberach l’offerta per questa costruzione da record. La struttura è in corso d’opera nella parte europea di Istanbul, a 35 chilometri da centro città, non lontano dal Mar Nero. I lavori si svilupperanno in quattro fasi e se all’apertura la capacità annua di passeggeri sarà di 90 milioni di passeggeri all’anno, a fine lavori, le persone transitate all’anno saranno 200 milioni.

Servizi offerti dalla Casa Editrice:

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004_004_AZIENDE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 25/11/16 11:35 Pagina 4



NEWS

006_013_NOT_GENERALE_Costruzioni 24/11/16 15:23 Pagina 6

&Prodotti

Attualità

Cambio della guardia

Umpleby, da gennaio 2013 presidente del gruppo specializzato in macchine movimento terra con responsabilità per la divisione Energia e Trasporti. Nell'azienda da 35 anni, ne diventerà Ceo e presidente del Cda dal

primo gennaio prossimo. “Il nostro personale mi ha sentito tante volte dire che la mia più grande responsabilità da presidente e ad è gestire CATERPILLAR e posizionare l’azienda e i

durata, innovazione e valore”, ha commentato Umpleby dicendosi “privilegiato di lavorare con il team Caterpillar a supporto dei clienti”. www.caterpillar.com

www.cavaditrezzano.it

Obiettivo post-vendita

Scavo a impatto zero Terminati i lavori di scavo realizzati da Cava di Trezzano nell’ambito del progetto di realizzazione dello store Esselunga, in viale Famagosta a Milano. Durati circa quattro mesi, gli scavi hanno movimentato 80.000 m3 di terra, materiali vari, sabbia e ghiaia. Un lavoro a impatto zero, tutto il materiale infatti è stato riciclato: la terra e i materiali presenti negli strati più superficiali sono stati destinati ad altri cantieri, mentre l’aggregato misto di sabbia e ghiaia degli strati inferiori è stato trattato dagli impianti di proprietà di CAVA DI TREZZANO e sarà utilizzato per la produzione del calcestruzzo necessario ai lavori di palificazione e di sottofondo dell’edificio che ospiterà il nuovo supermercato.

6 Costruzioni novembre 2016

Un accordo di collaborazione che prevede l’attuazione di sinergie nel settore del post-vendita e di una serie di offerte ad hoc per i clienti di alcuni Paesi europei. Lo ha concluso MAHINDRA EUROPE con TOYO TIRE ITALIA. Le due aziende stanno inoltre lavorando in sinergia per allargare la collaborazione per il primo equipaggiamento di alcune versioni di veicoli Mahindra con pneumatici Toyo Tires.

www.mahindra.it

C

aterpillar ha annunciato che, dopo oltre 41 anni, il suo ad e presidente del consiglio di amministrazione Doug Oberhelman ha deciso di lasciare il Gruppo a partire dal 31 marzo prossimo. Verrà sostituito da Jim

suoi futuri leader per il successo nel lungo termine”, ha affermato Oberhelman. “È stato un onore e un privilegio guidare questo Gruppo e ho fiducia nella scelta del mio successore”. “Da oltre 91 anni, le macchine Caterpillar sono famose per la loro qualità,


Antichi splendori Conclusi i lavori di consolidamento e restauro della Concattedrale di Santa Maria Assunta di Irsina, in provincia di Matera. L’intervento, che ha coinvolto sia l’esterno che l’interno dell’edificio, fa parte di un progetto più generale in vista del 2019, anno in cui Matera sarà la “Capitale europea della cultura”. Per procedere ai lavori, l’impresa D’Alessandro Restauro ha impiegato un sistema di ponteggi e di coperture provvisionali in alluminio PILOSIO, per permettere alle maestranze di accedere in totale sicurezza alle diverse zone e altezze del cantiere e di lavorare in qualsiasi condizione meteorologica.

www.pilosio.com

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

006_013_NOT_GENERALE_Costruzioni 22/11/16 16:55 Pagina 7

BAUMA CONEXPO INDIA 2016

12 - 15 dicembre, Delhi (India) Fiera internazionale delle macchine per le costruzioni, l’edilizia e il settore minerario www.bcindia.com

BAU 2017

16 - 21 gennaio, Monaco di Baviera (Germania) Fiera internazionale dell’architettura, dei materiali e dei sistemi per l’edilizia bau-muenchen.com

WORLD OF CONCRETE

16 - 20 gennaio, Las Vegas (USA) Evento internazionale della filiera del calcestruzzo www.worldofconcrete.com

SAMOTER 2017

22 - 25 febbraio, Verona Salone internazionale delle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia www.samoter.it

Nuove alleanze, nuovi orizzonti

U

n altro esempio di rafforzamento delle basi commerciali attraverso la formazione di alleanze. IHI Corporation annuncia di aver accettato di trasferire tutte le azioni della sua società

interamente di proprietà IHI CONSTRUCTION MACHINERY a KATO WORKS. La decisione è in linea con le politiche di gestione del Gruppo IHI nell’anno 2016, che ha adottato un nuovo

approccio di gestione del portafoglio per rafforzare la struttura dei ricavi di IHI. Questo trasferimento di azioni è il risultato di attività commerciali tese ad accelerare la concentrazione e la

selezione del business. Come parte di Kato Works Group, IHI Construction Machinery continuerà a produrre e vendere i prodotti di cui beneficiano i clienti consolidando così i propri punti di forza tecnologici e produttivi. Il gruppo Kato Works farà il possibile per ampliare la sua linea, accrescere la propria rete di vendita e rafforzare la capacità di sviluppo e la progettazione, distribuendo prodotti e servizi ancor più competitivi in Giappone e in tutto il mondo. www.ihi-kenki.co.jp www.kato-works.co.jp

novembre 2016 Costruzioni 7


006_013_NOT_GENERALE_Costruzioni 22/11/16 16:55 Pagina 8

Roba dell’altro mond

Una selezione degli articoli pubblicati sull’ultimo numero di Vie&Trasporti, la rivista edita dalla nostra casa editrice dedicata al settore dei veicoli industriali e commerciali. Un mondo diverso dal nostro, ma non poi così lontano…

Test su strada per Volkswagen T6 Transporter 2.0 Tdi 4Motion Dsg E6

Quinta edizione di truckEmotion/vanEmotion, cronaca di un successo

l’ultimo Sfoglia online! numero

Iveco Z Truck. Il nuovo concept della Casa torinese a impatto zero 8 Costruzioni novembre 2016


006_013_NOT_GENERALE_Costruzioni 22/11/16 16:55 Pagina 9

4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi

Lo show dei record Abbiamo presenziato all’asta dei record: 15 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 10-12 di un’asta standard, con oltre 2.350 lotti venduti, 1.587 persone registrate, e più di 600 clienti che hanno acquistato di cui 272 online. Ecco i numeri dell’asta di autunno di RITCHIE BROS. Il parco macchine presentava una vasta scelta di mmt, mezzi da cava, trattori agricoli, autocarri, furgoni. Venduti tre dumper Volvo a 135.000 euro l’uno, una pala Cat 966H del 2010 aggiudicata a 62.500 euro; molti i trattori agricoli tra cui un Lamborghini R6.190 del 2013 venduto a 46.000 euro, un Deutz Fahr 6160TTV del 2014 piazzato a 52.000 euro e due New Holland del 2009, un T5.105 e un T5.95 venduti a 32.500 euro l’uno. La prossima asta si terrà il 6 dicembre.

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Sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

006_013_NOT_GENERALE_Costruzioni 24/11/16 15:23 Pagina 10

Veicoli speciali e... sicuri Esperienza quasi centenaria e capacità di innovazione. Fresia prosegue il suo percorso guardando anche agli Usa con un mezzo, lo sgombraneve F902ST dotato anche dell’innovativo Backeye360 Select firmato Brigade

F

ondata quasi un secolo fa da Giovanbattista Fresia a Millesimo, in provincia di Savona, Fresia è una delle aziende italiane più note nel segmento della realizzazione di veicoli speciali, in particolare per lo sgombero della neve (frese, spazzatrici, lame) e per l’ambito aeroportuale. Segreto della sua longevità, la produzione interamente interna. FRESIA, cioè, non si occupa dell’assemblaggio di componenti commissionati a terzi ma produce direttamente nelle proprie officine tutte le parti (telaio, gruppi meccanici, ponti, etc...). Da tale scelta derivano due vantaggi: una grande flessibilità, con la possibilità di scegliere tra svariate configurazioni e opzioni per rispondere al meglio alle diverse richieste; la disponibilità dei ricambi per oltre 10 anni, un aspetto non da poco, se si considera che

sono ancora in servizio degli sgombraneve del 1975. Tra le ultime novità, il team Fresia ha messo a punto un nuovo modello di sgombraneve, studiato

10 Costruzioni novembre 2016

appositamente per il mercato americano. Si tratta del modello F902ST, sgombraneve aeroportuale dall’elevata capacità di sgombero a due

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stadi (primo stadio a forma elicoidale, per frantumare la neve, in comunicazione con il secondo stadio, costituito da una turbina con cinque pale, per gettare la neve a bordo pista, a notevoli distanze), apprezzato sia per la qualità del mezzo sia per la cura dei dettagli e dei particolari, con dei plus volti ad aumentare il comfort e, soprattutto, la sicurezza dell’operatore. Tra tutti spicca Backeye 360 Select di BRIGADE ELETTRONICA, un sofisticato sistema di telecamere che fornisce al manovratore una panoramica completa del mezzo con vista a 360° dall’alto. Sebbene F902ST abbia una cabina più ampia e panoramica rispetto ad altri sgombraneve, Fresia ha voluto installare il dispositivo Brigade per azzerare completamente gli angoli ciechi, garantendo in particolare una maggiore visuale posteriore e laterale, anche in condizioni meteo difficili. Backeye 360 Select, grazie a un software intelligente che appiattisce le immagini grandangolari (le telecamere sono ad angolo molto ampio con lenti a 187°), elimina istantaneamente le distorsioni fisheye e, in contemporanea, bilancia le differenti luminosità delle varie inquadrature, riunendole in tempo reale e riproducendole sul monitor in cabina, senza soluzione di continuità, in una sola immagine. www.brigade-elettronica.it www.fresia.it


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Attualità&Prodotti

Una festa per il domani

U

n traguardo, ma anche un momento di festa e di riflessione. Serigrafia 76, azienda specializzata nella produzione di grafiche adesive e loghi per veicoli, mmt e macchine agricole, ha celebrato i 40 anni di

attività. Ed è stato un momento rivolto al futuro, alle nuove sfide, all'innovazione costante. Una festa partecipata, in cui a fare gli onori di casa sono stati Gian Carlo Mammi e Iones Boniburini, i coniugi fondatori di SERIGRAFIA

NEWS

76, l'amministratore delegato Fausto Mazzali, Elisa Mammi responsabile comunicazione e marketing, e i dipendenti. Clienti e collaboratori, hanno visitato lo stabilimento, osservando da vicino le tecniche di produzione e dialogando sulle prospettive future del settore. “È stato un

momento importante per noi – afferma Mazzali (foto a destra) – perché guardando alla nostra storia abbiamo avuto modo di mostrare come siamo sempre stati proiettati verso il futuro, cercando di essere sempre un passo avanti. Una propensione che intendiamo mantenere e anzi incrementare, con una prospettiva che leghi l'internazionalizzazione di Serigrafia 76 (che nel 2013 ha visto l'avvio di Decal In, la nostra unità produttiva e commerciale in India) con le forti radici storiche e territoriali di questa azienda”. www.serigrafia76.it

Accanto a chi lotta per il futuro

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na realtà che sviluppa tecnologie innovative, non può non avere a cuore chi lotta per il futuro sin dal primo giorno di vita. È questo il senso con cui Bosch Italia ha voluto sostenere l’Ospedale Vittore Buzzi di Milano nella realizzazione del Centro per la Nutrizione

Infantile, inaugurato a novembre durante le iniziative messe in atto dall’Ospedale per la giornata mondiale del Diabete. Il centro, che sarà composto da tre ambulatori, offrirà competenze e attrezzature adeguate per monitorare, in particolare, la crescita di

bambini nati prematuri e sottopeso. Sono circa 450 i bambini che ogni anno vengono accolti nella Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi. Proprio per questi bambini, così delicati e bisognosi di cure particolari, la crescita postnatale rappresenta uno degli indicatori più

significativi del loro stato di salute. Ma per valutare l’efficacia degli interventi nutrizionali messi in atto e per poter monitorare adeguatamente la loro crescita, occorre andare oltre al semplice rilevamento quantitativo del peso corporeo. Grazie all’aiuto di BOSCH ITALIA, l’Ospedale si potrà dotare di un’apparecchiatura in grado di misurare il fabbisogno energetico, ovvero la quantità di calorie necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali dei più piccoli. In Italia non sono molti gli Ospedali che hanno in dotazione tali strumenti e competenze. www.bosch.it

novembre 2016 Costruzioni 11


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Costruzioni

26 ottobre alle ore 17:05

Costruzioni

10 novembre alle ore 14:53

Con #Niederstätter per vedere la nuova L1-24 #Liebherr

A #Ecomondo per non perdere le ultime novità di settore

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La foto più cliccata!

Costruzioni

4 ottobre alle ore 15:31

Il post che più ha destato l’attenzione dei nostri “seguaci”

Costruzioni

3 ottobre alle ore 9:13

Amarcord... Una bella brochure #Powerscreen anni Settanta

Due modelli firmati #CTE in forza alla flotta Meta

La più curiosa

Il più piacente

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Una notizia di attualità particolarmente interessante

12 Costruzioni novembre 2016

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SITO DEL MESE m.bkt-tires.com

Importante novità dal fronte web di BKT. Da ottobre è online la nuova versione mobile del sito, che migliora la navigazione e la ricerca di contenuti da ogni dispositivo mobile. Grazie alla selezione di contenuti specifici presentati in un layout ottimale per la navigazione da smartphone e tablet, perfeziona la user experience rendendola ancora più intuitiva. Al momento disponibile in sei differenti lingue (inglese, italiano, francese, spagnolo, tedesco e portoghese), è dotata di un’opzione che consente di scegliere due diversi standard di misurazione per leggere i dati

Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download

tecnici e le caratteristiche di ogni singolo pneumatico: si può infatti scegliere lo standard con le unità di misura internazionali oppure il sistema americano. Gli utenti da ogni parte del mondo possono così vivere un’esperienza di navigazione da mobile del tutto nuova e appagante dal punto di vista sia della struttura sia dei contenuti. Immediato l’accesso alle informazioni di prodotto, dettagliate e complete di foto e video, news e molto altro. Ma le novità per la piattaforma online di BKT non finiscono qui, nel 2017 ci sarà un nuovo e importante upgrade.

Social community

© Costruzioni

L’attività social di Hinowa è evidente già da come è indicata nell’home page del loro sito web (www.hinowa.com): in fondo alla pagina, si legge “Hinowa Community” e lì, cliccando sui loghi dei singoli social, si accede rispettivamente a Facebook, Twitter e YouTube. Perché poi fine primo e ultimo dei social è proprio quello di creare una comunità coi propri utenti.

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novembre 2016 Costruzioni 13

Web e dintorni

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TERREMOTO

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Attenti

ALL’ITALIA L

a squadra di HHIE non è rimasta indifferente al terremoto che ha portato all’attenzione del mondo intero i comuni di Amatrice, Accumoli e dintorni lo scorso agosto, né tantomeno allo sciame sismico iniziato lo scorso 26 ottobre con l’epicentro fisico a Macerata ma che ha messo in ginocchio diversi paesi del nostro Appennino. Se il primo cataclisma è stato vissuto da HHIE nella sede europea del Gruppo, in Belgio, la seconda scossa, inizio di una lunga serie, è stata sentita da loro fisicamente perché una delegazione europea di Hyundai, assieme ai titolari del concessionario Hitex, Bassanetti e Marchetta, erano a Roma per consegnare due macchine movimento terra in comodato d’uso gratuito al Corpo dei Vigili del Fuoco. ❙❚

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Attualità&Prodotti

NEWS

HYUNDAI HEAVY INDUSTRIES EUROPE PENSA AL BELPAESE E NON SOLO PER GUADAGNARE QUOTE DI MERCATO. TRAMITE HITEX, DUE MACCHINE COREANE SONO ATTUALMENTE IN USO AI VIGILI DEL FUOCO IMPEGNATI NELLE AREE TERREMOTATE DI MATTHIEU COLOMBO

TRE VOLTE GRAZIE Per offrire un aiuto concreto alle attività di soccorso nel centro Italia e comunque un supporto alle operazioni programmate per affrontare l’emergenza, Hyundai Heavy Industries Europe ha contribuito economicamente sostenendo i costi di noleggio di due macchine movimento terra Hyundai per quattro mesi. Per collocare queste macchine al meglio, la Hitex (Hyundai Italia Excavators - www.hitexsrl.it), il concessionario Hyundai più strutturato in Italia, ha contattato il sindaco di Amatrice e il Corpo dei Vigili del Fuoco. Le macchine offerte sono state un escavatore da 20 tonnellate e una pala gommata con benna da 2,8 m3. In realtà, per rispondere alla domanda d’aiuto locale, le macchine date in comodato d’uso per quattro mesi sono oggi un agile miniescavatore R60CR-9A e un caricatore gommato HL757-9A. I due esemplari sono stati forniti dalla Edilnoleggi di Napoli che rappresenta il marchio Hyundai per Hitex.

Dritti alla fonte Per monitorare le attività sismiche, il riferimento è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nato con l’obiettivo di raccogliere in un unico polo le principali realtà scientifiche nazionali nei settori della geofisica e della vulcanologia, ai sensi dell’Accordo-quadro 2012-2021 tra il Dipartimento della protezione civile e l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, con particolare attenzione alla gestione della comunicazione e informazione di emergenza durante gli eventi sismici, vulcanici, compresi i maremoti, e della comunicazione istituzionale verso i pubblici di riferimento. Mentre scriviamo l’articolo, le rilevazioni evidenziano come delle 50 attività sismiche superiori al 4° grado di magnitudo (scala Richter) rilevate al mondo negli ultimi 30 giorni, ben 33 abbiano colpito le provincie di Macerata, Rieti e Perugia. Per essere informati in tempo reale, consultate il seguente sito www.ingv.it

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G RAND PARIS EXPRESS

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Evoluzione

FRANCESE DI MATTHIEU COLOMBO

L’

agenzia regionale di sviluppo economico della regione di Parigi, Paris Region Entreprises, e il network mondiale per la promozione dei saloni francesi, Promosalons, che ha in seno anche Intermat, hanno organizzato l’incontro La Città ideale, dalla platea più alta di Palazzo Lombardia. Osservando Milano dall’alto, sono stati presentati agli astanti differenti soluzioni futuribili e molti dettagli del progetto di sviluppo economico e urbano Grand Paris. Le linee guida del futuro sviluppo, finanziato dal governo francese e dalle amministrazioni locali, sono da una parte quella di migliorare gli ambienti di vita degli abitanti, di correggere le attuali disuguaglianze territoriali delle aree al bordo del tessuto urbano e in modo sostenibile. Dall’altra parte, c’è l’obiettivo di contrastare la crescita della città migliorando la rete di trasporti della regione parigina con, tra l’altro, quattro nuove linee metropolitane (15, 16, 17 e 18) e prolungando due linee esistenti (11 e 14). Questo ambizioso progetto si chiama Grand Paris Express e la cantierizzazione delle prime opere, come si vede in foto, è già iniziata. ❙❚

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Attualità&Prodotti

IL PROGETTO DI RINNOVAMENTO URBANO GRAND PARIS INCLUDE UNA PARTE INFRASTRUTTURALE DA 200 KM DI LINEA METROPOLITANA E 68 NUOVE STAZIONI. PER 32 MILIONI DI INVESTIMENTI

NEWS

STARE AL PASSO DEGLI INVESTIMENTI IN MODO SOSTENIBILE Gli investimenti di aziende internazionali circoscrivibili alla regione parigina Île-de-France sono in costante crescita. Per dare un metro possiamo dire che entro il 2018 sono annunciati 10.000 nuovi posti di lavoro, quando solo due anni fa se ne prevedevano 5.000, la metà. Il progetto Grand Paris, che ha avuto origini nel 2008, ha tra i suoi obiettivi la costruzione di ben 100 nuovi quartieri residenziali, con attività commerciali e culturali integrate, sviluppati attorno alle nuove stazioni delle future linee metropolitane in modo da creare una vicinanza pratica e logistica al centro città e viceversa.

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© Gèrard Rollando

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G RAND PARIS EXPRESS

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G RANDISSIME ASPETTATIVE Parigi e la sua regione saranno per anni un gran cantiere. Per la sola costruzione delle nuove linee metropolitane automatiche saranno investiti 27 milioni di euro da oggi al 2030, mentre altri 7 saranno spesi per opere d’integrazione tra la rete esistente e le nuove opere, nonché per modernizzare nel breve termine la rete di trasporti pubblici e implementare le piste ciclabili fino a 1.400 km. È inoltre pianificata la costruzione di complessi residenziali suddivisi in 100 nuovi quartieri. La domanda di alloggi è in continua crescita così come lo sono i prezzi al metro quadrato residenziale. Non è un caso se il 30% del Pil francese è realizzato in regione parigina e se dei 12 milioni di persone residenti ben 6,1 milioni sono degli impiegati.

A sinistra la cerimonia KM1 organizzata per celebrare l’inizio dei lavori del Grand Paris Express tenutasi lo scorso 6 giugno. Al centro dell’attenzione un simbolico escavatore gommato rosso... del noleggiatore Loxam.

© Gèrard Rollando

IL VIDEO UFFICIALE DI GRAND PARIS EXPRESS Nella foto di sfondo il cantiere della stazione Fort d’Issy-Vanves Clamart lungo la linea 15. Allo scorso mese di agosto, quando è stato immortalato il cantiere, era in corso lo sbancamento.

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Attualità&Prodotti

NEWS

La rete metropolitana urbana della regione parigina è molto complessa così come lo sono i sotterranei della Ville Lumière. Questo rende impossibile l’utilizzo di talpe per lo scavo di nuove gallerie. All’esterno della cerchia storica della città il discorso è diverso e le talpe sono già in azione. Nella foto scattata a Solenne, la seconda talpa scava la linea 14 in direzione Mairie de Saint-Ouen.

Innesti creativi nel tessuto urbano Per le imprese di costruzioni, la grande sfida sarà di carattere logistico, oltre che contro il tempo. Oltre ai lavori in sotterranea che definiranno 200 km di nuove tratte, sono a progetto ben 68 stazioni tra quelle per il prolungamento di due attuali linee metropolitane e quelle a servizio delle quattro nuove linee metropolitane. La sostenibilità di uno sviluppo urbano così importante è considerato possibile soltanto se chi popolerà i nuovi quartieri del Grand Paris sarà comunque a pochi minuti dal centro città. Per questo motivo le stazioni della metropolitana saranno all’avanguardia e al centro dei nuovi agglomerati. Stazione di Bry – Villiers – Champigny

Stazione di Villejuif Louis Aragon

© Grand Paris Express

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G RAND PARIS EXPRESS

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© Grand Paris Express

U NA GRANDE SFIDA La prima metropolitana operativa al mondo è stata quella di Londra, nel 1863. Quella di Parigi è attiva del 1900, si dirama oggi per circa 220 km e conta 303 stazioni. Considerando la nuova rete al 2030 si arriva a 420 km di linee per oltre 370 stazioni. Numeri da capogiro che però non bastano a primeggiare a livello globale dato che le reti più estese sono quelle di Seul, Shangai e Pechino con rispettivamente 537, 459 e 456 km di copertura. Londra segue con 402 km.

Sopra, la centrale di betonaggio avviata da pochi mesi nell’area di Fort d'Issy-Vanves-Clamart (linea 15), nel dipartimento degli Hauts-de-Seine a sud Ovest della città.

TORNERANNO I G IOCHI DOPO 100 ANNI? Nell’albo dei Giochi olimpici Parigi ricorre due volte, nel 1900 e nel 1924. È passato molto tempo, ma oggi la Ville Lumière è candidata per i Giochi del 2024, assieme a Budapest, Amburgo, Los Angeles e l’autoesclusa Roma. Sicuramente la capitale francese è avvantaggiata dal numero di strutture già pronte e abituate ad accogliere grandi eventi come quelli sportivi. Nel caso vincesse proprio la capitale francese si può immaginare un ulteriore incremento delle attività di cantiere per ottimizzare infrastrutture e strutture sportive.

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direttore generale di Paris Region Entreprises

Robin Rivaton

La città ideale, è quella in cui le persone non verranno a vivere perché sono costrette a farlo per il lavoro. Entro 15 anni nella Regione di Parigi vivrà un milione di abitanti in più (cioè oltre 13 milioni). Ecco perché vicino alle stazioni del Grand Paris Express nasceranno un centinaio di ecoquartieri, cioè oltre 50.000 alloggi “verdi” con Ecolabel e rispettosi dell’ambiente.


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Attualità&Prodotti

NEWS

INTERMAT PARIS 2018 dal 23 al 28 aprile

LE NOVITÀ AL CENTRO DEI LAVORI

Anche per l’edizione 2018 è prevista l’area Intermat Demo che permette ai visitatori di vedere in movimento macchine e attrezzature senza uscire dall’esposizione.

Il grande sviluppo a cui Parigi sta andando incontro sarà senza dubbio supportato da imprese di costruzioni locali, ma sarà anche un’interessante opportunità per diversi attori europei e per molteplici settori che vanno oltre a quello delle macchine e tecnologie per i cantieri. Sta di fatto che per Intermat un tale dinamismo infrastrutturale non potrà che essere una vitamina già dall’edizione 2018. Come si evince dalla cartina che pubblichiamo, la prossima edizione sarà caratterizzata da suddivisioni merceologiche riviste per aree espositive per migliorare ulteriormente i percorsi tematici lanciati con la scorsa edizione che ha contato ben 183.000 visitatori di cui 35% esteri e provenienti da 167 Paesi a fronte di 1.500 espositori di cui 70% esteri e provenienti da 40 Paesi. Vi terremo aggiornati!

...e Intermat si fa in quattro

• Accessori e componenti per la strada, industria dei materiali e fondazioni • Attrezzature per infrastrutture stradali • Macchine e attrezzature per l’industria dei materiali

• Accessori, componenti, pezzi di ricambio per il movimento terra

• Perforazione, fondazioni speciali, utensili da taglio

• Attrezzature e macchine per il movimento terra e l’ingegneria civile

• Topografia, nuove tecnologie, ingegneria, automatismi

• Attrezzature per la demolizione, l’ambiente e il riciclaggio • Nuove tecnologie per il movimento terra e la demolizione

• Industria del calcestruzzo • Casseformi, ponteggi e puntelli da cantiere

• Accessori, componenti, pezzi per il sollevamento, la movimentazione e il trasporto

• Accessori, componenti, pezzi per l’edilizia • Attrezzature da cantiere e utensileria

• Attrezzature per il sollevamento e la movimentazione

• Materiali per l’edilizia e la costruzione

• Nuove tecnologie per il sollevamento, la movimentazione e il trasporto • Veicoli e attrezzature per il trasporto dei materiali • Veicoli per il trasporto di persone (Veicoli Utilitari Leggeri)

• Nuove tecnologie per l’edilizia

www.intermatconstruction.com

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DEWATERING

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Under

DI DANIELA STASI

PRESSURE LE POMPE XYLEM WATER SOLUTIONS COMPAGNE AFFIDABILI DELLA PROTEZIONE CIVILE DI VERCELLI. IN QUESTE PAGINE SONO

IMMORTALATE DURANTE UNA ESERCITAZIONE

C

osa fa la differenza nel fronteggiare un’inondazione o un’esondazione? La rapidità d’intervento, un’organizzazione impeccabile e l’affidabilità delle apparecchiature. A rispondere sono gli uomini della Protezione Civile di Vercelli, membri del modulo europeo HCP (High Capacity Pumping – Elevata Capacità di Prosciugamento), specializzati nell'uso di potenti idrovore e pompe, oltre che nella posa di barriere antiesondazione. A dirla tutta, il team piemontese è stato il primo in Italia a ottenere la certificazione del proprio modulo HCP integrato nel Meccanismo Europeo.

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L'insieme dei sistemi di pompaggio a disposizione, infatti, consente di movimentare oltre 700 litri al secondo: giusto per farsi un’idea, sarebbe in grado di svuotare, in meno di un'ora, i 2,5 milioni di litri d’acqua di una piscina olimpionica. Nelle emergenze, però, le condizioni operative non sono agevoli e non possono essere pianificate, e uomini e mezzi devono essere pronti letteralmente a tutto. Proprio per questo, vengono organizzate esercitazioni periodiche per migliorare l'affiatamento delle squadre e verificare la funzionalità delle apparecchiature. L'ultima esercitazione della squadra pie-


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montese, coordinata da Paolo Rosso, ha avuto come teatro un bacino nei pressi del Presidio delle Protezione Civile di Vercelli, un lago di cava che presenta condizioni simili a quelle in cui potrebbero operare i volontari in caso di calamità naturale. La strada per raggiungere le rive è infatti sterrata, così come non esistono pontili o approdi che faciliterebbero la messa in opera dei sistemi di drenaggio. Inoltre, essendo in un'area isolata, i team devono dimostrare di essere autonomi. Rosso ha scelto quindi di simulare un intervento reale, partendo dalla sede con 25 tecnici in possesso di va-

rie specializzazioni (dal nucleo subacqueo agli elettricisti, dagli autisti agli esperti di salvataggio in acqua) e naturalmente con le protagoniste di questi interventi: le pompe targate Xylem Water Solutions. Nello specifico, a bordo del camion principale sono state caricate due idrovore galleggianti Flygt 2250 e Flygt 2125, mentre al secondo mezzo è stata agganciata una pompa Godwin CD 150 carrellata, lasciando così lo spazio per caricare manichette e attrezzature nel cassone. Non mancava il supporto dell'officina mobile e di un generatore di corrente. Per tutti i dettagli, sfogliate pagina... ❙❚

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DEWATERING

EFFICACE, POTENTE E... PRONTA A TUTTO Quando il camion può avvicinarsi all'area in cui operare, l'idrovora più potente in dotazione agli uomini di Vercelli è la Flygt 2250, capace di movimentare sino a 250 litri d'acqua al secondo. Si tratta, però, di una macchina dal peso di oltre 500 kg e che, con il galleggiante collegato, supera i due metri d'altezza. Per poterla posare in acqua è quindi necessario arrivare molto vicino all'area operativa e poi depositarla in uno specchio d'acqua sufficientemente profondo. A tal punto, grazie al galleggiante, l'idrovora può essere posizionata e ancorata dai sub, per poi entrare immediatamente in funzione, non appena collegata l'ali-

Lavora subito, a lungo ed è instancabile Oltre alla Flygt 2250, gli uomini della Protezione Civile piemontese sono dotati di idrovore più piccole e maneggevoli. È il caso della Flygt 2125 che, pur con un peso di soli 85 kg, è in grado di movimentare fino a 50 litri d'acqua al secondo. Così, anche durante l'ultima esercitazione, i 14 metri di sbraccio della gru montata sul camion hanno permesso di depositare l'idrovora galleggiante lontano dalla riva, limitando così il lavoro dei sub. Gli uomini del nucleo sommozzatori hanno infatti trascinato la pompa sino al punto prescelto, mettendola in funzione. Anche in questo caso, non appena azionato il motore, l'acqua ha iniziato a fluire dal bocchettone di mandata, senza la necessità di ulteriori interventi. Una simile macchina, del resto, è stata ingegnerizzata per essere facilmente installabile e per essere in grado di funzionare per settimane senza le necessità di un presidio fisso.

mentazione elettrica fornita dal generatore, senza ulteriori necessità di intervento. Da segnalare che, grazie al sistema di galleggiamento autonomo, il suo funzionamento non è influenzato dalle variazioni di altezza del pelo libero dell'acqua. Inoltre, la particolare conformazione del sistema di pompaggio e la griglia di protezione rendono questa pompa una sicurezza anche in condizioni estreme. Come per esempio, in Sardegna, dove di recente la Flygt 2250 è stata utilizzata per svuotare il lago effimero di Capoterra in occasione di un’alluvione, e durante i lavori per il tunnel sotto il Canale della Manica.


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Attualità&Prodotti

NEWS

PESO CONTENUTO MA GRANDE CAPACITÀ DI ASPIRAZIONE Le due idrovore galleggianti Flygt, pur essendo la soluzione più efficace nelle operazioni di dewaterig, a volte presentano la difficoltà di essere calate fino al punto operativo. Gli uomini della protezione civile di Vercelli sono così dotati anche di motopompe carrellate che vengono posizionate il più vicino possibile alla zona da prosciugare e collegate mediante manicotti di aspirazione alla zona da prosciugare e poi vogono convogliate verso una zona di scarico delle acque drenate. Il modello scelto è il CD 150 Godwin, della serie Dri-Prime. Questa pompa motorizzata, pur avendo una capacità di aspirazione inferiore rispet-

to alle idrovore, può essere posizionata, senza difficoltà, anche in aree difficilmente accessibili o a centinaia di metri dal punto di pescaggio. In fase di progettazione è stato raggiunto il miglior compromesso tra contenimento di pesi e dimensioni ed elevata capacità di aspirazione: con un peso inferiore a due tonnellate, è in grado di aspirare oltre 250 m3 all'ora, pur a fronte di una prevalenza di oltre 40 metri. La pompa inoltre è corredata di PrimeGuard, un sistema di controllo a microprocessore interamente programmabile, che fornisce all’operatore tutte le indicazioni di manutenzione e ottimizzazione.


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GRAZIE AL CARRELLO ARRIVA DOVUNQUE La pompa Godwin Dri-Prime può avviarsi e arrestarsi automaticamente, senza necessità di intervento dell'operatore, grazie alla registrazione di input da parte dei galleggianti di livello e portata o dei trasduttori di pressione. Per ridurre al minimo la lunghezza delle manichette di aspirazione e quindi aumentare l'efficacia e minimizzare i tempi di intervento, la pompa è stata montata su un carrello stradale da Aris (Applicazioni Rielaborazioni Impianti Speciali). I tecnici dell'azienda, specializzata in allestimenti di veico-

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li ed equipaggiamenti speciali utilizzati anche nel settore della Difesa Militare e della Difesa Civile, hanno personalizzato la soluzione in base alle specifiche esigenze degli uomini della Protezione Civile di Vercelli. Il carrello su cui è montata, infatti, è dotato di speciali supporti per le manichette, di un estintore e di una torre faro, ed è omologato per il trasporto stradale e adatto al fuoristrada: nel caso di una chiamata, è sufficiente agganciarlo a un mezzo di traino e arrivare al punto in cui dovrà operare la pompa.


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Attualità&Prodotti Il principio fisico di Venturi dalla teoria alla pratica La collaborazione tra Godwin e Aris ha permesso ai volontari piemontesi di dotarsi di una pompa sempre pronta per essere movimentata e immediatamente operativa anche in condizioni estreme: basta collegare le manichette e premere il pulsante start perché la CD 150 entri in funzione. Senza la necessità di innesco e senza un presidio diretto per verificare la circolazione del liquido necessario alla lubrificazione. La pompa sfrutta il principio fisico di Venturi, secondo cui la pressione di un fluido diminuisce

NEWS

all’aumentare della velocità, per entrare in funzione senza innesco, ovvero senza la necessità di riempire il corpo pompa. L'aria compressa viene infatti spinta attraverso il tubo Venturi, creando una depressione che evacua l'aria dal corpo pompa e dal tubo di aspirazione. Nel contempo una valvola di non ritorno a sfera impedisce all'aria di rientrare, mentre il fluido viene risucchiato all'interno del corpo girante. La pompa si innesca così in maniera autonoma e può iniziare a funzionare.

PARTNERSHIP PER IL DRENAGGIO Nel corso dell’esercitazione erano presenti anche i tecnici di Aris e di Xylem, la società che distribuisce i marchi Flygt e Godwin. Le due aziende, infatti, hanno creato un team specializzato proprio nelle forniture per la Protezione Civile e la giornata è stata l'occasione per comprenderne meglio le esigenze. “Benché i nostri uomini si siano specializzati nell'ambito del dewatering, sono tutti volontari che, quotidianamente, svolgono un altro lavoro - ha spiegato il coordinatore Paolo Rosso - Per tale ra-

gione, nella scelta delle nostre dotazioni, siamo particolarmente attenti all'affidabilità e alla facilità d'uso che, nelle situazioni di emergenza, rappresentano caratteristiche imprescindibili. Oltre a questo, Aris e Xylem ci garantiscono un supporto telefonico costante. Un servizio grazie al quale possiamo sempre contare su un tecnico in grado di fornire immediatamente indicazioni al nostro personale sul posto”.

www.xylemwatersolutions.com/it

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EVENTI

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Cantiere mondo

A VERONA

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Attualità&Prodotti

NEWS

IL SAMOTER 2017 VUOLE RITORNARE AD ESSERE LA CARTINA DI TORNASOLE

DELL’EUROPA CONSTRUCTION DI ANDREA NUCCI

C

on la benedizione di una fiducia che non si vedeva da tempo, il Samoter 2017 alza le quote della sua scommessa espositiva. Sulla scena delle exhibitions internazionali, l’evento di Veronafiere cerca vento per le vele foriere di contenuti e valori sul futuro delle costruzioni. A partire dal dibattito fondamentale che si concentra su tutela e manutenzione del territorio, prevenzione del dissesto idrogeologico e soluzioni per le emergenze ambientali. Il Belpaese scopre di anno in anno la propria fragilità e questa debolezza può essere tradotta in risorsa e opportunità, veicolando il progresso tecnologico di macchine e attrezzature in soluzioni che preservino il suolo dall’erosione e dal danno permanente. L’abbinamento dell’edizione numero 30 di Samoter con le fiere Asphaltica e Transpotec Logitec arricchisce di senso questa prospettiva, considerando le infrastrutture di comunicazione e la logistica come altrettanti corollari di un progetto integrato per un nuovo layout del panorama nazionale. A trainare il recupero attuale del settore Construction per il nostro Paese, ci sono stati i nuovi investimenti indotti dal legislatore: +2% nel 2016, secondo le stime di Prometeia, con le misure di rilancio per le opere pubbliche varate dal governo a far da stimolo per le imprese di casa nostra. Su questo fronte, quindi, un’altra funzione di Samoter 2017 sarà proprio quella di rappresentare lo stimolo culturale a una continuità necessaria. ❙❚

VETRINA PARALLELA SUI TRASPORTI Nella scia di Samoter 2017, l’appuntamento parallelo di Transpotec Logitec (come quello di Asphaltica) ambisce a condividere una vetrina luminosa con la manifestazione principale, spingendo gli operatori a “fare sistema”, sulla scorta di dati che danno in ascesa del 41% le vendite di veicoli industriali e commerciali. Grande attenzione quindi a temi di primo piano come la sostenibilità nell’autotrasporto, un aspetto direttamente connesso alle motorizzazioni innovative e alla diffusione dei nuovi combustibili bio.

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EVENTI

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UNO SGUARDO DA DENTRO Analizzare lo scenario attuale del settore e le previsioni per il prossimo futuro attraverso la divulgazione di un Osservatorio sul Construction Equipment. Questo progetto, denominato Samoter Outlook, è stato realizzato da Samoter in collaborazione con Prometeia e con il contributo informativo di Unacea. Durante il Samoter Day del 28 novembre verrà presentato un quadro organico e sintetico del mercato mondiale delle macchine movimento terra, alla luce dei risultati di vendita (in termini di numero di macchine) sui principali mercati mondiali e per le principali linee di prodotto. Inoltre, il Samoter Outlook fornirà un’analisi dettagliata dell’andamento congiunturale e delle prospettive di breve-medio termine, con un focus più approfondito sulla situazione del nostro mercato nazionale.

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Attualità&Prodotti

NEWS Strade, settore in (ri)salita

Lo scenario Construction italiano sta mostrando un graduale consolidamento della ripresa. Nei primi quattro mesi del 2016, l’import di macchinari specializzati per le asfaltature, ad esempio, ha superato i 7,1 milioni di euro di controvalore, in crescita del 46,4% sul primo quadrimestre del 2015. Asphaltica (organizzata da Veronafiere, SITEB e Associazione italiana Bitume Asfalto Strade) sarà l’occasione per scoprire le ultime novità nel settore stradale presentate dai grandi marchi. Tra questi, i colossi europei Ammann, Marini e Wirtgen Group che hanno già confermato la presenza come espositori.

U N PREMIO PER L’INNOVAZIONE Con il Samoter Innovation Award la fiera delle costruzioni di Verona intende selezionare e promuovere una qualificata vetrina internazionale del settore, nel segno dell’evoluzione tecnologica. L’occasione è anche quella di fornire all’universo degli operatori la possibilità di documentarsi e aggiornarsi sull’evoluzione tecnico-costruttiva dei mezzi meccanici da cantiere. Secondo il regolamento, sono ammesse al concorso macchine, attrezzature, impianti e prototipi di nuova concezione, con innovazioni di pratico impiego e di fondamentale miglioramento delle macchine attuali. Tra le dinamiche considerate: efficienza energetica, ottimizzazione della produzione, risoluzione di problematiche ergonomiche o di sicurezza, sostenibilità nei processi di produzione industriale.

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Peso operativo (var) 16,4 (16,8) ton Motore Caterpillar C4.4ACERT Potenza netta 72 kW


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WALKAROUND DI

MATTHIEU COLOMBO

315F


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I plus di Ha tutto di un Cat di categoria superiore, dal comfort, alle prestazioni, all’efficienza dei sistemi di ausilio allo scavo 2D e 3D. Si chiama 315F ed è il piĂš pesate short radius della sua categoria. Disponibile sia con braccio triplice sia con lama, ha un allestimento idraulico completo

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Macchina estremamente compatta rispetto alle prestazioni che garantisce. Equipara concorrenti con torretta convenzionale

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Controllo isocrono del regime motore indipendente dal carico idraulico. In assenza di carico il regime cala. Meno consumo e meno inquinamento acustico


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Macchina stabile grazie a un’ottima distribuzione dei pesi. La luce a terra è di ben 440 mm

4 Motore più potente dell’8% rispetto alla versione del 314E e privo di filtro antiparticolato e relative manutenzioni. I 72 kW sono ottenuti a regime basso

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Soltanto 69 dB(A) di pressione acustica in cabina ottenuti con poche paratie insonorizzanti. Questo evidenzia la bontà del progetto e del comparto cooling

Modello versatile che cambia volto in base alle molteplici configurazioni disponibili. Per l’Italia l’ideale è quella con braccio posizionatore e lama.

Allestimento idraulico completo. Di serie 2 linee ausiliarie ad alta pressione, 2 a bassa (rotazione attrezzature e attacco rapido) e regolazione a media pressione

Sicurezza: fari a spegnimento ritardato per allontanarsi dalla macchina, segnalatore cintura di sicurezza, predisposizione per montare griglie Fops II e Tops

Memorizzazione portata e pressione di ben 20 attrezzature idrauliche con il proprio nome. Monitoraggio delle ore di lavoro per ciascuna

Anche per il compatto 315F, il sistema Product Link è di serie e sono disponibili le tecnologie di scavo 2 Cat Grade Control e 3D. Come i grandi


© Costruzioni

© Costruzioni

FARI A SPEGNIMENTO RITARDATO Sono di serie: un faro di lavoro alogeno sopra cabina (foto) più 2 fari di lavoro sui fianchi del secondo braccio. È possibile impostare lo spegnimento ritardato delle luci per uscire dalla macchina sempre in sicurezza.

GIUNZIONE TRA 1° E 2° BRACCIO

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2.810 mm

Con il braccio triplice l’avambraccio è da 2.500 mm, ma si può avere anche il 2.100 mm. Il peso operativo, di 16.800 kg, non varia.

2.500 mm

In Italia piace con il Dai 15.120 kg del mono senza lama (pattini 500 mm) ai 16.800 kg delle versioni con braccio triplice e lama da 2.500. Anche in versione in sagoma, la configurazione cambia il volto del 315F

PIACE COMPATTO In Italia chi sceglie un escavatore short radius da oltre 15 t di peso operativo vuole il massimo delle prestazioni nel minimo spazio e dai costi di trasporto il più contenuti possibile. I 315F con braccio mono e senza lama saranno delle mosche bianche, mentre la configurazione preferita del nuovo Cat sarà quella con lama e braccio triplice offerto di serie con avambraccio da 2.500 mm, ma disponibile anche con un 2.100 mm.

© Costruzioni

CAT 315F L

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285 MM DI SBALZO FUORI SAGOMA La torretta ha uno sbalzo da centro ralla di 1.530 m, mentre il carro, con pattini da 500 mm, è largo 2.490 mm.

315F L MONO VS TRIPLICE*

• FORZA DI STRAPPO

9.500 VS 9.510 daN

• FORZA DI TRAZIONE

11.200 daN

• FORZA DI PENETRAZ. 6.530 VS 7.360 daN *Nota: avambraccio mono da 2.500 mm e triplice con il 2.100 mm


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di

WALKAROUND

© Costruzioni

Altezza di trasporto 3.000 mm

Corrimano a norma ISO2867

©

braccio triplice PRONTO A TUTTO

DI SERIE ANCHE IL SOLLEVAMENTO Il 315F  L monta valvole idrauliche anticaduta di sicurezza sui cilindri di primo e secondo braccio, come sulla lama. La piastra di richiamo benne ha un’asola per sollevare carichi.

© Costruzioni

© Costruzioni

Il 315F è offerto in Italia con doppia linea idraulica ausiliaria di serie, linea a bassa pressione per rotazione delle attrezzature e linea per azionare l’attacco rapido. L’impianto prevede la regolazione a media pressione direttamente dalla cabina.

MEMORIA  D’ELEFANTE Il sistema può memorizzare ben 20 attrezzature idrauliche permettendo di monitorare le ore di lavoro.

© Costruzioni

ni

zio

tru

Cos

Linee rotazione e attacco rapido di serie

Carreggiata 1.990 mm

settembre 2014 novembre 2016 Costruzioni 37


CAT 315F L

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Punto di stabilità

La pesante ma snella struttura del sottocarro e il piano torretta basso mantengono il baricentro del 315F vicino al terreno. La stabilità è esaltata da una lama robusta le prestazioni dichiarate del 315F L con lama a quelle dei concorrenti con torretta tradizionale non si percepiscono grandi differenze in termini di prestazioni. Segno che Cat ha colpito nel segno trovando un nuovo equlibrio tra ingombri operativi

7 rulli inferiori

© Costruzioni

2 rulli superiori

© Costruzioni

Passo da 3.040 mm

e prestazioni. Rispetto al 314E l’altezza torretta non varia ma il disegno del cofano motore è più compatto visto che i livelli di emissioni Stage IV sono raggiunti senza filtro antiparticolato ma con Doc e tecnologia Scr. La telecamera posteriore, a distorsione limitata, e quella laterale sono di serie.

© Costruzioni

COME UN TRADIZIONALE Confrontando


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di

WALKAROUND

© Costruzioni

Luce a terra di ben 440 mm

Oltre alla suole da 500 mm (macchina larga 2.490 mm), sono disponibili quelle da 600 e 700 mm.

ZAVORRA  ASIMMETRICA Per ottenere un equlibrio operativo esemplare Cat ha disegnato una zavorra asimmetrica da 3.560 kg.

© Costruzioni

© Costruzioni

Guida cingolo centrale di serie - diverse soluzioni disponibili

UNA LAMA PER OGNI CARRO Oltre alla lama da 2.500 mm, esistono anche le misure 2.600 e 2.700 mm. In tutte le versioni il tagliente è modulare e sostituibile

Profilo sottocarro autopulente

© Costruzioni

440 mm di luce a terra misurati

© Costruzioni

Spirali di protezione

© Costruzioni

Tubazioni lama modulari (manutenzione facile)

novembre 2016 Costruzioni 39


Cat dal sound inglese 1 PIÙ KW E MENO COSTI Il 4 cilindri

Cat C4.4 ACERT Stage IV del 315E è prodotto in Inghilterra. Rispetto alla versione Stage IIIB è più potente dell’8%, ma anche più efficiente perché non ha il filtro antiparticolato, ma adotta tecnologia Scr con iniezioni di urea.

Filtro olio motore con valvole di prelievo per controlli predittivi

Profonda coppa dell’olio

Scarico olio ecologico (rubinetto)

3 SI SPEGNE DA SOLO

© Costruzioni

© Costruzioni

Con i manipolatori inattivi per un tempo regolabile dall’operatore da 1 a 60 minuti il motore si spegne per non consumare inutilmente e non accumula così ore di lavoro non effettive. L’automatismo si può disattivare in qualsiasi momento.

MOTORE COMPATIBILE CON BIODIESEL B20

© Costruzioni

il regime motore al variare del carico idraulico. In assenza di carico per più di 5 secondi, riduce all’istante il regime di 100 giri/min.

© Costruzioni

CONTROLLO ISOCRONO L’elettronica 2 integrata del 315F regola

ABBATTE I CONSUMI  La ventola plastica a 11 pale è azionata da una cinghia a tensionamento automatico e la sua velocità di rotazione è regolata, in funzione dal calore da smaltire, da una frizione viscosa. Questo contiene i consumi, abbassa la rumorosità e fa raggiungere prima la temperatura d’esercizio ottimale del motore.

Condotto dell’urea riscaldato

Filtro a coalescenza (recupero vapori olio) cambio olio a 500 ore

© Costruzioni

CAT 315F L

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Turbo con wastegate (no picchi di pressione)


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di

Mod ulo Doc

Cofano motore con profilo più basso

© Costruzioni

Iniettore urea

Bando al filtro! STAGE IV Il precedente 314E montava

© Costruzioni

lo stesso monoblocco ma 5 kW meno potente e con filtro antiparticolato allo scarico. Ora, oltre all’Egr a controllo elettronico, il post trattamento è senza manutenzione e non richiede calorose rigenerazioni. Al modulo di catalisi ossidante (Doc) segue l’iniezione di urea, un condotto in cui urea e gas si mescolano per arrivare al cilindro di catalisi selettiva (Scr) che ha in coda un catalizzatore per gli eccessi di ammonia.

© Costruzioni

Mod ulo Scr

Modulo Scr

FONTE DEL SILENZIO I radiatori dell’olio idraulico e del refrigerante motore sono sovradimensionati (richiedono meno azionamenti della ventola), indipendenti, a disposizione verticale, fissati a un telaio e montati in parallelo. Sopra di loro c’è lo scambiatore dell’intercooler aria-aria, mentre in serie sono montati il condensatore del clima e lo scambiatore del gasolio. Cofani con micro grigliatura sostituiscono le reti protettive asportabili

Filtro aria a doppio stadio

Centralina d’iniezione urea

Serbatoio urea Scarico refrigerante con rubinetto e valvola di prelievo

novembre 2016 Costruzioni 41

© Costruzioni

© Costruzioni

WALKAROUND


CAT 315F L

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Intelligenza artificiale Il 315F ha tre modalità operative gestite tramite una nuova centralina ECM. Il controllo dinamico della coppia ottimizza la potenza idraulica disponibile

© Costruzioni

è montata una centralina Electronic Control Module (ECM) di ultima generazione che, tra l’altro, permette di regolare la portata idraulica della pompa in modo indipendente dal regime motore. In questo modo, sotto i 180 bar di pressione, il regime motore può calare senza che cali la portata e questo avviene nelle diverse mappature di potenza e coppia motrice disponibili (Economy e High Power). La ECM, controlla anche una elettrovalvola solenoide che rende prioritario il circuito di rotazione torretta e l’elettrovalvola di rigenerazione del braccio. Questo migliora ulteriormente la controllabilità rispetto ai modelli Serie D. 42 Costruzioni novembre 2016

Monitoraggio pompe con centralina ECM

© Costruzioni

IDRAULICA RIMA CON ELETTRONICA Sul 315F


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di

WALKAROUND

Electric boom regeneration RISPARMIA ENERGIA E FA CALARE I CONSUMI

© Costruzioni

Gli escavatori serie F utilizzano un impianto idraulico con 2 pompe a portata variabile load sensing a controllo negativo e distributore a centro aperto. Come sul 314E, il 315 serie F rigenera il flusso di olio dei cilindri del braccio durante l’abbassamento dello stesso. Ora però, il flusso idraulico è controllato con una elettrovalvola dedicata che aumenta l’efficienza del sistema. In questo modo si riduce la perdita di pressione e l’idraulica richiede al motore fino a 100 giri/min in meno.

Filtro olio idraulico con valvole per il prelievo e il carico

VIETATO  STACCARE Sopra alla chiave dello staccabatterie compare una nuova spia. Quando è accesa non va tolta corrente alla macchina perché è in atto lo spurgo dell’impianto dell’urea.

ANGOLAZIONE CONTROLLATA Un sensore misura l’angolazione del braccio rispetto alla torretta e oltre alla linea verticale parzializza la portata per rallentare l’alzata del braccio e mantenere i movimenti progressivi.

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

DISTRIBUTORE A DESTRA DEL BRACCIO

© Costruzioni

NULLA SFUGGE ALL’ELETTRONICA Le valvole elettriche di rigenerazione idraulica del braccio sono direttamente collegate all’ECM.

DOPPIO  FILTRO L’impianto del gasolio ha tre filtri, rispettivamente da 70, 10 e 4 micron. La pompa di rifornimento del gasolio è di serie ed è completa di sensore per l’arresto automatico.

©

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CAT 315F L

Interfaccia super completa

Una nuova gestione elettronica integrata di motore e idraulica permette di scegliere 2 potenze e curve di coppia differenti in base al carico idraulico e al tipo di lavoro. In entrambe si ottiene, in tutte le operazioni di scavo, un’efficienza combustibile ottimale

© Costruzioni

Gira davvero basso 1

ECONOMY Il regime motore è

2

HIGH POWER Già a soli 1.500 giri/min

di soli 1.450 giri/min con una curva di coppia uniforme. si ottengono le massime prestazioni e le stesse performance del modello precedente che arrivava a 1.800 giri/min.

IL 315F MANTIENE IN MEMORIA LA POTENZA OPERATIVA SELEZIONATA ANCHE DOPO LO SPEGNIMENTO. ALL’AVVIO SEGNALA IL TIPO DI MAPPATURA IN ESSERE

© Costruzioni

SELEZIONE  INTELLIGENTE Solitamente le modalità operative selezionate dagli operatori vengono resettate quando si spegne il motore.  Durante l’arco della giornata lavorativa gli operatori si trovano a riselezionare la potenza prescelta o, peggio, ci rinunciano. Con il 315F questo inconveniente non succede perché la macchina non resetta la sua memoria ad ogni spegnimento.

LATERALE DISPONIBILE Alla telecamera posteriore di serie, è possibile aggiungere nell’allestimento da fabbrica anche la telecamera laterale sul lato destro. Entrambe trasmettono le immagini al monitor principale e un’immagine fedele alla realtà perché non è distorta nonostante il grandangolo.

© Costruzioni

© Costruzioni

CRUSCOTTO PERSONALIZZABILE

Negli escavatori Serie F si possono scegliere 3 tipi di visualizzazione a monitor. Si va da quella che riproduce la disposizione degli strumenti analogici ad una che riassume tutte le informazioni e trasmette il segnale della telecamera posteriore. Una spia rossa in testa al monitor segnala condizioni d’imprevisto come la mancanza di carburante.


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© Costruzioni

OPERATORE E  LINGUA La configurazione impostata può essere protetta da password. Le lingue disponibili nel menù sono ben 42! La grafica è decisamente intuitiva.

© Costruzioni

DIAGNOSTICA ESEMPLARE L’operatore che utilizza l’escavatore può verificare in pochi istanti gli intervalli di manutenzione di tutti i liquidi e relativi filtri. Sono disponibili molte informazioni utili a pianificare eventuali interventi di manutenzione per tempo.

© Costruzioni

PASS  DEDICATA AL  SERVIVE L’assistenza tecnica ha codici d’accesso dedicati per modificare alcuni parametri tecnici (impostabili). A richiesta si può avere una chiave d’avviamento con microchip antiavviamento “immobilizer” come quella delle auto.

© Costruzioni

UN  NOME PER  OGNUNA Le attrezzature idrauliche memorizzabili, con relativi parametri di portata e pressione sono 20. Per ogni attrezzatura il sistema memorizza anche le ore operative.

novembre 2016 Costruzioni 45


Silenzio da record

Il comfort acustico stupisce, soprattutto perché si tratta di uno short radius e il motore non è distante dall’operatore. Merito di scelte tecniche ponderate © Costruzioni

CAT 315F L

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CABINA CERTIFICATA ROPS ISO-12117-2 FOGS ISO-10262

SOLO

69 dB(A) A IN CABIN

610 mm di spazio per le gambe

CHIAVE UNICA IIl 315 F ha una chiave unica per avviamento, apertura cofani e carburante (pompa rifornimento in torretta). La sua qualità è superiore alla media di categoria.


© Costruzioni

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di

© Costruzioni

© Costruzioni

Il 315F ha di serie il sistema di trasmissione dati Gps/Gprs Cat Product Link sincronizzabile con quello di monitoraggio remoto Cat Vision Link.

Centraline protette in cabina, alle spalle dell’operatore

Il sedile riscaldabile ha la sospensione pneumatica di serie e, come consuetudine Cat, tutte le regolazioni possibili, anche per le consolle. In questo ambito il costruttore americano continua a fare scuola. È regolabile anche l’altezza tra appoggiabraccia e joystick.

© Costruzioni

© Costruzioni

COME FOSSE SU MISURA

© Costruzioni

Uscita di sicurezza dal lunotto (senza martello)

Profondità seduta regolabile

© Costruzioni

© Costruzioni

WALKAROUND

© Costruzioni

© Costruzioni

ANCORA  PIÙ PRATICO Ai piedi del sedile dell’operatore il classico interruttore run/off Cat per spegnere istantaneamente il motore. Al suo fianco un contaore remoto digitale, ma con batteria tampone.

PRESSURIZZATA La cabina è pressurizzata per contenere l’ingresso di polvere, aumentare l’efficacia del clima automatico (meno consumo) e abbattere la potenza sonora interna. La qualità si percepisce.

GRIGLIE FOPS II E FOGS DISPONIBILI - ROBUSTA PORTA SCORREVOLE DI SCUOLA GIAPPONESE

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

SICUREZZA FIN NEI DETTAGLI La maggior parte degli infortuni in cantiere è conseguenza di salita e discesa degli operatori dalle macchine. La soglia antiscivolo Cat è realizzata per durare nel tempo e si pulisce facilmente.


CAT 315F L

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CAT 315F (VA*) in numeri

L 16,4 (16,8) 3,55 (3,40) 4,5 72 Cat C4.4 ACERT 4,4 4 105 x 127 1.500 giri/min 6,7 4 convenzionale common rail multiple si raffreddato Doc + Scr - Stage IV turbo portata variabile 2 x 128 LS negativo centro aperto 30 n.d. - 5,5 11 3.040 1.990 M 4.650 (T) 2.500 (2.100 opt) n.d. - 5,5 5.090 8.490 7.030 9.500 (9.510) 6.530 (7.360) 1.530 2.490 2.490 500 3.030/2.810 2 x 110 80 178 (19) 164 (84)

ton ton m kW l © Costruzioni

Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h (no lama) Variazioni /Distanza Potenza netta Motore (Caterpillar) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ric. gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max - bst) Velocità traslazione Velocità rotaz. torr. Passo Carreggiata Braccio Penetratore Profondità di scavo Profondità al plinto Distanza scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Sbalzo post. torretta Largh. torretta Larghezza cingoli Suole Alt. braccio/cab Batteria Alternatore Serbatoio gasolio (urea) Sist. (serbatoio) idraulico

mm m/s

Efficienza migliore SPARISCE IL DPF La serie F segna l’arrivo

l/min Mpa km/h giri/min mm mm mm km/h mm mm daN daN mm mm mm mm mm mm A l l

delle motorizzazioni Stage IV che mantengono tutti i vantaggi della meccanica collaudata dei serie E con un calo di temperature d’esercizio e costi di manutenzione. Con l’arrivo della tecnologia Scr (urea) sparisce infatti il Dpf con relativi costi di manutenzione. Per ottimizzare l’efficienza di questo compatto 315F è disponibile la tecnologia di scavo 2 Cat Grade Control e 3D.

• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 3.000 ore • CAMBIO REFRIGERANTE 6.000 ore • OLIO RIDUTTORE ROTAZIONE 1.000 ore • REGOLAZIONE GIOCO VALVOLE 2.000 ore

IL

10 MOTIVI PER SCEGLIERE 315F SECONDO CATERPILLAR. GUARDA IL VIDEO

*Nota: dati tra parentesi della versione VA con posizionatore

www.cgt.it - www.cat.com


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&

Macchine Componenti trasmissioni

aste

Movimento terra pneumatici

idraulica

Rops Fops

Perforazione

Consolidamento

assali

motori

CFA

attrezzature

Ricambi

rulli compattatori Sicurezza micropali

50

56

▼ ▼

60

Gru edili

Liebherr ha venduto 58 gru edili per la costruzione dell’aeroporto più grande del mondo a Istanbul

Rete Italia

Hyundai affonda l’acceleratore per migliorare la sua penetrazione in Italia. Cerca concessionari

Carrelli

Toyota presenta il ventaglio di tecnologie per la gestione delle flotte di carrelli elevatori


G RU EDILI

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L’AEROPORTO DI

MATTHIEU COLOMBO

IL NUOVO AEROPORTO DI ISTANBUL È UN’OPERA COLOSSALE, COSTRUITA EX NOVO DAL NULLA. LA SQUADRA LIEBHERR HA VINTO UNA GRANDE SFIDA FORNENDO CONSULENZA E 58 GRU A TORRE 50 Costruzioni novembre 2016


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&Componenti

Macchine

più grande del mondo Da questa prospettiva si vedono meno della metà delle 58 gru vendute da Liebherr per la costruzione dell’aeroporto di Istanbul.

L

a Liebherr-Werk Biberach ha ricevuto un ordine di ben 58 gru a torre per soddisfare integralmente le esigenze del cantiere per la costruzione dell’IGA Istanbul Yeni Havalimani, l’aeroporto turco che è stato annunciato come il più grande del mondo. La struttura è in corso d’opera nella parte europea di Istanbul, a 35 chilometri dal centro città, non lontano dal Mar Nero. Le prime opere di sbancamento sono iniziate nella seconda metà del

2014, mentre il montaggio delle gru è iniziato a giugno 2015. I lavori sono stati cadenzati in quattro fasi e se all’apertura prevista per il 2018 la capacità annua di passeggeri sarà di 90 milioni di passeggeri all’anno, nel 2020, a fine lavori, le persone in transito ogni anno saranno 200 milioni. Numeri da capogiro che aiutano a immaginare le dimensioni del cantiere, ma soprattutto la complessità di gestione coordinata dei lavori. ❙❚

novembre 2016 Costruzioni 51


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G RU EDILI

ORGANIZZAZIONE FATTA A SQUADRA Per la Liebherr-Werk Biberach, come per gli altri concorrenti, i punti cardine della trattativa sono stati l’abilità nel gestire il dialogo con la committente, la capacità di rispondere all’ordine firmato con una fornitura costante di gru e la competenza di fornire una consulenza integrale, che andasse cioè a definire il numero di gru necessarie per ultimare il progetto, la cronologia di montaggio delle stesse, le prestazioni necessarie a ogni singola macchina e un servizio d’assistenza all’altezza di uno dei più grandi cantieri del mondo. La combinazione di queste esigenze ha permesso a Liebherr di primeggiare e vincere la commessa battendo ogni record in termini di singoli ordini. La vista aerea del cantiere non impressiona tanto quanto i numeri ufficiali che riportiamo in tabella. Molto importanti le opere di sbancamento iniziali.

VEDI IL CANTIERE DALL’ALTO CON

IL VIDEO UFFICIALE

52 Costruzioni novembre 2016


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&Componenti

Macchine Una filiale diretta in Turchia Si può proprio dire che Liebherr ci ha visto lungo. Dopo una prima esperienza di vendita indiretta nel Paese, con ritmi più costanti dagli anni Duemila, otto anni fa l’azienda tedesca ha fondato una propria società di servizi e distribuzione a Istanbul, la Liebherr Makine Ticaret Servis Ltd. Şti. Grazie a questa realtà locale e al relativo amministratore delegato Danyel Temizkan, lo stabilimento tedesco ha saputo concepire direttamente da Biberach una gamma di soluzioni e servizi stu-

diata su misura dell’IGA Istanbul Yeni Havalimani. Dalla Germania non sono arrivati solo gli elementi delle gru, ma un supporto programmato nel dettaglio per raggiungere una puntuale messa in opera del cantiere e garantire l’assistenza con 5 tecnici specializzati “residenti” in cantiere e un magazzino ricambi approntato in loco per rispondere in tempo reale agli imprevisti. Nonostante ogni componente delle gru Liebherr sia disponibile a Istanbul nelle 24 ore dall’ordine.

I L MAXI AEROPORTO DI ISTANBUL IN NUMERI Area totale del progetto: Area di costruzione terminal principale: Area parcheggio veicoli: Capacità del parcheggio: Area coperta: Spazio effettivo per l’edificio del terminal: Armatura in ferro del terminal: Superficie tetto del terminal: Area terminal in prima linea: Arrivi e partenze giornaliere: Numero di compagnie aeree operanti: Piste: Capacità passeggeri annuale: Fase 1: Fase 4: Destinazioni di volo:

76,5 milioni di m² 1.300.000 m² 700.000 m² 18.000 veicoli 3,5 miloni di m² 1.000.000 m³ 180.000 tonnellate 450.000 m² 500.000 m² 3.500 (al termine della fase 4) oltre 150 6 (totale al termine della fase 4) 90 milioni di passeggeri all'anno fino a 200 milioni di passeggeri all’anno 350 in tutto il mondo

Fonte: IGA Istanbul Yeni Havalimanı !nşaatı,

novembre 2016 Costruzioni 53


© Costruzioni

Dominique Tasch

Considero la vendita delle 58 gru per l’aeroporto di Istanbul una pietra miliare per la nostra filiale che ha superato la soglia di fatturato annuale di 100 milioni d’euro e quella dei 90 dipendenti. Per dare un metro del cantiere del nuovo aeroporto basti dire che le spese per la costruzione sono di circa 10 miliardi di euro e che ad agosto 2016 lavoravano sul sito Danyel 2.000 macchine e 13.000 persone. Ma non Temizkan vendiamo solo gru. In Liebherr la nostra reamministratore altà è classificata come una società distridelegato della Liebherr Makine butrice mista che unisce la commercializTicaret Servis zazione e l’assistenza per i clienti di macchine movimento terra (escavatori fino a 300 t), gru marittime e gru a torre. In questi anni abbiamo incrementato la presenza di gru portuali. Nel 2013 abbiamo venduto 130 dozer al servizio idrico statale e nel 2014, sempre allo stesso ente, 50 escavatori a fune.

Per il cantiere IGA sono state montate 58 gru a torre così suddivise: 10 modello 154 EC H, 32 modello 280 EC H e 16 della serie 200 EC H. All’interno dell’area di cantiere sono presenti tecnici “residenti” Liebherr.

© Costruzioni

G RU EDILI

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Abbiamo conquistato un cantiere emblematico che evidenzia come la preparazione tecnica di Liebherr-Werk Biberach e degli altri 4 stabiliamministratore menti che costruiscono gru nel mondo sia all’altezza di grandi sfide sia dal pundelegato vendite to di vista produttivo sia per quanto riguarda la consulenza e il supporto tecnidi Liebherr-Werk co che offriamo. Una volta siglato l’ordine, abbiamo consegnato la prima gru Biberach in due settimane e fornito la cronologia delle consegne. L’ultima delle 58 macchine sarà consegnata a dicembre 2016. Per fare questo sono stati tra l’altro fondamentali il supporto e la genialità dell’amministratore delegato alla produzione dello stabilimento di Biberach, Guenther Hardock. E questo nonostante lo sviluppo di un progetto di riorganizzazione che introdurrà sistemi di saldatura robotizzata per velocizzare la produzione e ridurre del 60% i tempi di controllo qualità entro il 2020. Nel frattempo abbiamo venduto anche 23 gru FlatTop EC-B per l’ampliamento dell’aeroporto di Santiago del Cile.

54 Costruzioni novembre 2016


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&Componenti

Macchine

EVOLUZIONE COSTANTE PER LWB Le gru edili sono meno “sexy” di un escavatore o un’autogrù e negli ultimi 15 anni l’evoluzione più evidente è stato l’affermarsi dei modelli topless, senza cuspide. È forse per questo che difficilmente si immagina quanto studio c’è dietro al lancio di un nuovo modello e quanto le tecniche di produzione sono cambiate negli anni. Oggi lo stabilimento Liebherr-Werk Biberach, che a livello globale è affiancato da altri 4 stabilimenti dislocati in Spagna, Brasile, Cina e India, sta cambiando pelle. Dopo aver messo in discussione i flussi di produzione con l’obiettivo di implementare l’efficienza produttiva, oggi ha introdotto un nuovo impianto di saldatura robotizzata, a cui ne seguiranno altri nei prossimi 4 anni, controllo di qualità e funzionalità computerizzati e ha inaugurato un impianto di verniciatura rivoluzionario.

Nel perimetro dello stabilimento di Biberach, che sorge lungo il fiume Iller, ogni metro quadrato è importante. Ne sono un esempio i due parcheggi multipiano realizzati per ospitare quasi 1.000 auto tra dipendenti e visitatori.

VERNICIATURA DA 20 MILIONI

© Costruzioni

© Costruzioni

Tra il 2015 e il 2016 è stato costruito un nuovo capannone per ospitare un innovativo impianto di verniciatura con 5 cabine sequenziali sviluppate in altezza. Prima di iniziare il processo, gli elementi gru vengono scansiti in modo da perfezionare la distribuzione della vernice a polvere bicomponente con poliestere. Alla fine del ciclo la vernice è già asciutta e poche ore dopo l’elemento si può già trasportare. Il solo impianto, progettato internamente da Liebherr, è costato 9 milioni di euro.

55


R ETE ITALIA

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OBIETTIVO

puntato sull’Europa DI

MATTHIEU COLOMBO

DUE PRIME MONDIALI TRA LE HYUNDAI AL SAMOTER 2017 CONSTRUCTION EQUIPMENT -R17Z-9A (canopy) -R25Z-9AK -R30Z-9AK – prima mondiale -R60CR-9A -R80CR-9A -HX145 LCR -HX220 NLC

LA DIMENSIONE CONSTRUCTION DI ULSAN La città di Ulsan sorge sul mare, nel Sud-Est della Corea del Sud. Qui hanno sede diversi siti produttivi del Gruppo Hyundai, dalla divisione automotive a quella Construction (in foto). Il primo escavatore Hyundai è stato progettato qui nel 1988 e il primo modello della serie Robex è stato prodotto a Ulsan nel 1990.

56 Costruzioni novembre 2016

-HX300 NLC -HL955 -HL975 – prima mondiale FORKLIFT -15BT-9 -25BH-9 -45D-9A -80D-9


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&Componenti

Macchine

LE ULTIME GENERAZIONI DI HYUNDAI FANNO UN SALTO IN AVANTI IN TERMINI DI TECNOLOGIA. I L G RUPPO INVESTE 30 MILIONI DI EURO PER LA NUOVA SEDE EUROPA E CERCA CONCESSIONARI IN ITALIA

L

a qualità percepita dei prodotti coreani cresce nel campo automotive, come in quello construction. L’industria locale conosce tecnologie d’avanguardia la forma mentis locale porta allo sviluppo interno di ogni componente, inclusi quelli elettronici. I nuovi escavatori Hyundai HX e le nuove pale gommate HL sono figlie di questa filosofia e oggi, che la clientela europea è più attenta al prezzo rispetto al passato, la voglia di mettere alla prova nuovi prodotti c’è. C’è in Europa, in mercati come la

Germania dove il distributore Hyundai fa da anni un buon lavoro, come cresce in Italia, dove la rete di concessionari va definendosi grazie al lavoro di Hyundai Heavy Industries Europe. Paragonando i primi 8 mesi del 2016 allo stesso periodo dell’anno precedente, il marchio coreano ha venduto il 9% di macchine in più in Europa e il 22% in più in Italia. Viste le vendite, il dato importante è quello europeo, mentre quello italiano segna una netta tendenza che sarà confermata all’aumentare dei concessionari italiani. ❙❚

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Oggi abbiamo cinque dealer in Italia, nel 2017 arriveremo a otto, ma a mio parere il numero giusto per questo Paese è tra i 10 e i 15 concessionari. Dal mio punto di vista possiamo migliorare molto la penetrazione di mercato dall’attuale 4,5% fino alla media europea del 7%. La nostra idea di crescita in Italia è a lungo termine e se da una parte siamo al fianco di partner storici che hanno fatto conoscere Hyundai in Italia, dall’altra cerchiamo professionisti che ci permettano di ottimizzare anche il servizio post vendita su tutto il territorio. La soddisfazione del cliente finale è il primo obiettivo.

Alain Worp

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direttore vendite HHIE

30 MILIONI PER LA NUOVA SEDE LA RETE HYUNDAI IN ITALIA Area Valle d’Aosta Piemonte Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia-Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna

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Concessionari Panero Panero Panero Hitex, Assolari Hitex Hitex Hitex Hitex

Venditti

Hitex

Come altri marchi d’origine orientale, Hyundai si è basata non lontano dai grandi porti commerciali, a Nord della Manica. Dopo oltre 20 anni d’attività, nel 2017 sarà inaugurata una nuova sede in Belgio, a Tessenderlo. Su un terreno da 81.000 m2 sono stati costruiti uffici per 5.400 m2 e locali tecnici per 13.000 m2. Non mancherà un training center e un’area demo per ospitare al meglio i potenziali clienti. Nel 2017 gli impiegati di HHIE raggiungeranno quota 150.

CERCASI DEALER Ecco la nostra Penisola vista con gli occhi di Alain Worp. In arancio le aree coperte, in arancio più chiaro quelle in cui sono distribuite solo le macchine più compatte e in bianco le zone per le quali Worp cerca nuove partnership.


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&Componenti

Macchine

CONTINUA IL ROAD SHOW THINK SAFETY, THINK TOYOTA IDEATO PER FARE CONOSCERE LE SOLUZIONI CHE ELEVANO LA SICUREZZA NEI SOLLEVAMENTI IN AMBITO LOGISTICO

N

apoli, Roma, Padova, Milano, Torino… la marcia per la sicurezza di Toyota Material Handling corre lungo la Penisola senza tregua. L’obiettivo è presentare le tecnologie messe a punto dal costruttore per elevare sia la produttività sia la sicurezza nei sollevamenti in ambito logistico. La formula è sì quella della classica presentazione tecnica, ma supportata da testimonianze dirette di società che hanno sperimentato in Italia, sulla loro pelle, l’efficienza delle tecnologie Toyota come il gestionale per flotte I_Site, i dispositivi di sicurezza attiva Anticollision e Blue Light, e la tecnologia di controllo accessi Zoning, disponibile anche in versione plus. Costruzioni ha partecipato alla tappa meneghina dove la DS Smith Packaging Italia ha presentato la propria esperienza nello stabilimento di Rosà (VI) davanti a una platea gremita. ❙❚ L’identificazione del singolo operatore tramite pin d’accensione permette di valutare il tipo di guida, registrare il numero di urti, monitorare la ricarica delle batterie... In una parola responsabilizzare i conducenti. Si può avere anche lo Smart Access che permette l’avvio tramite smart card personale.

I_Site è una piattaforma che permette di gestire in remoto e monitorare in tempo reale il lavoro di una flotta di carrelli elevatori. Con il gestionale Toyota si verifica lo stato e l’operatività di ogni veicolo, le prestazioni dei singoli carrellisti, quindi la produttività complessiva. Imprevisti di percorso, urti e incidenti vengono sì prevenuti con i sistemi di sicurezza complementari, ma anche segnalati all’istante per evitare fermo macchina o l’utilizzo dei carrelli in condizioni non sicure.

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CARRELLI

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DS SMITH PACKAGING ITALIA La divisione italiana di DS Smith Packaging, multinazionale di origine britannica specializzata nella realizzazione di imballaggi, ha scelto di implementare nel proprio stabilimento produttivo di Rosà, in provincia di Vicenza, alcune delle soluzioni firmate Toyota Material Handling Italia. Nei 24.000 metri quadri coperti della struttura lavorano oltre 120 persone su due o tre turni e vengono lavorati ogni giorno più di 380.000 metri quadri di cartone. Di questi, circa 260.000 diventano scatole, destinate ad alcuni importanti nomi dei più diversi settori, come GDO e automotive. La quantità e la complessità delle attività che vengono svolte quotidianamente all’interno dell’impianto si aggiungono ai vincoli strutturali di un edificio che, seppure continuamente rinnovato e aggiornato dal punto di vista del layout e delle tecnologie applicate, è comunque una costruzione anni Sessanta. Lo scorso maggio sono entrati in azione 10 carrelli Toyota con antiribaltamento SAS (Sistema di Stabilità Attiva), Blue Light e Anticollision. Inoltre, è stato installato il sistema di fleet management I_Site. Alessandro Cebin, direttore generale dello stabilimento di Rosà, ha spiegato come a settembre, il numero di urti generati da carrelli elevatori sia stato misurato in drastica diminuzione e quello di incidenti è risultato pari a zero.

ANTICOLLISION E ZONING Il sistema Toyota Anticollision consente di creare la condizione ottimale per qualsiasi tipologia di applicazione, grazie alla possibilità di regolare la potenza trasmessa e quindi la dimensione dell’area controllata, arrivando a coprire fino a 360 gradi attorno al veicolo e intervenendo automaticamente anche in caso di distrazioni e stanchezza del carrellista. Il sistema funziona tramite l’identificazione a radio frequenza RFID (Radio FrequencyIDentitication) ed è in grado di monitorare e distinguere mezzi e persone all’interno dell’azienda mediante l’azione di trasponder attivi. Per il controllo degli accessi esiste la tecnologia Zoning+. Si creano dei gate sui percorsi dei carrelli, in modo da inibire l’accesso a determinati carrelli o, volendo, anche a carrelli guidati da determinati operatori. I varchi sono anche utili per delimitare un segmento di tracciato in cui i carrelli procedono automaticamente a velocità limitata. Chiudono il cerchio il segnalatore luminoso Blue Light/Red Light e il sistema che comprende un kit composto da sensori wireless a infrarossi mono-direzionali, associati a unità di luci semaforiche a led. Al Road Show di Milano è stato dimostrato il funzionamento dello Zoning+. Il carrellista e il mezzo sono registrati non appena entrano nell’area controllata in maniera completamente automatica senza alcun intervento da parte dell’operatore. Inoltre l’utilizzo di due distinti transponder (tag carrellista e tag veicolo) consente di controllare la corretta associazione carrello-operatore per l’autorizzazione all’ingresso e all’uscita.


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Caterpillar D8T - 2007 - 7500 h 210000 € - 0039 0161 966 391 - Biella Caterpillar D4K XL - 2008 - 4013 h +39-0438 562084 - Treviso

- 1984 - Trasp. macchine operatrici - 7776 km - +390121321661 - Torino - 2005 - Trasp. macchine operatrici 380000 km - 50000 € - - Cuneo

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Saloni

La vivace atmosfera della green economy si respira a Ecomondo. Il futuro si tinge di verde

Trituratori-vagli

Cams lancia la versione XL del suo best seller, il Centauro. Cresce anche la produttività


NEWS

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&Demolizione

Riciclaggio

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urante Ecomondo EcoTyre ha fatto il punto sui primi cinque anni di attività. Innanzitutto ha annunciato di aver raggiunto 523 aderenti di cui 517 nazionali e sei esteri. Un traguardo che lo conferma il Consorzio per la gestione degli pneumatici fuori uso più diffuso in Italia, grazie all’adesione di produttori e

importatori di pneumatici nuovi che affidano a EcoTyre la gestione del fine vita delle gomme immesse sul mercato. Molto varia la rappresentanza locale con soci, che provengono da tutte le regioni italiane. Le aree più rappresentate sono Veneto e Lombardia, rispettivamente con 79 e 76 soci, seguite da Piemonte (55), Emilia Romagna (52) e

Trentino-Alto Adige (49). Ben presente anche il Sud con la partecipazione maggiore in Puglia (29 aderenti), Campania (24) e Sicilia (18). Durante il

Bracci al servizio dell’ambiente

L’ecosostenibilità come impegno Presentato il primo Bilancio di Sostenibilità di Gorent, specializzata nel settore del noleggio di mezzi a basso impatto ambientale per l'espletamento dei servizi di igiene urbana. Con oltre 100 clienti pubblici e privati, GORENT conta una flotta di 830 mezzi composta principalmente da veicoli Euro 6 (77%), a metano, ibridi ed elettrici. Con l'adozione del Bilancio di Sostenibilità, redatto secondo le Linee Guida del Global Reporting Initiative, l’azienda intende analizzare i risultati ottenuti rispetto a responsabilità economica, sociale e ambientale d'impresa.

www.gorent.it

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Amager Bakke è un impianto di termovalorizzazione attualmente in fase di costruzione a Copenaghen: quando aprirà i battenti nel 2017 sarà in grado di riciclare le 400.000 tonnellate annuali di rifiuti prodotti dalla città offrendo elettricità e riscaldamento per 170.000 famiglie. Per montare il rivestimento finestrato in pannelli di alluminio che copre tutti i 26.000 mq di superficie esterna dell’edificio, l’azienda ceca Sipral ha utilizzato tre bracci GENIE: un braccio telescopico SX-180 e due bracci articolati Z™-135/70.

www.genielift.com

Da rifiuto a risorsa utile

Salone di Rimini si è tracciata una panoramica anche sul progetto “PFU Zero”, iniziativa targata EcoTyre per la mappatura dei depositi abusivi di PFU (pneumatici fuori uso). Il progetto, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, ha l'obiettivo di individuare e intervenire su situazioni di abbandono di PFU, attraverso le segnalazioni di enti locali, associazioni e cittadini. Finora sono stati raccolti e avviati al riciclo oltre un milione di pezzi, consentendo la trasformazione di più di 8.000 t di rifiuti in risorse. www.ecotyre.it


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invasive che hanno consentito il recupero della parte di muratura in modo preciso e pulito. Per il taglio verticale laterale del muro (un blocco con base 3,6 m, 3,4 di altezza e 3,60 di profondità) è stato utilizzato il filo diamantato

Tyrolit DWL*** CL Premium, sinterizzato per calcestruzzo, con un rendimento di taglio veloce e costante, applicato alla macchina a filo SB, con centralina PPH 25. Si è passati poi alla realizzazione di carotaggi alla base del muro, del diametro di 52 mm, per consentire il passaggio del filo diamantato. Si è quindi proceduto al taglio della base del muro e, successivamente, alla realizzazione di dieci carotaggi del diametro 250 mm, sempre alla base del muro, per facilitare il posizionamento delle putrelle, che avrebbero permesso l’estrazione del blocco. Le operazioni di carotaggio sono state effettuate con la carotatrice Tyrolit modello DRA 500 in versione idraulica e foretti Tyrolit TGD CDM Premium. E la storia diventa monumento. www.tyrolit.it

resistenza anche in applicazioni abrasive e aggressive, oltre che un’alta protezione laterale da tagli e urti. Tutte caratteristiche in comune con i pneumatici RT-5D, che garantiscono maggiore trazione e vibrazioni ridotte e quindi maggior comfort per gli operatori, oltre che grande capacità di carico, con una vita media che risulta prolungata persino nelle applicazioni più severe. Anche i

pneumatici RL-5S sono altamente resistenti a tagli e abrasioni, ma la loro caratteristica principale è la durata che permette di ottimizzare l’investimento per gli operatori. www.goodyear.it

Un “nuovo” pezzo di storia

U

n intervento di demolizione controllata in Piazza della Repubblica a Brescia per il recupero di un muro risalente all’epoca romana, individuato durante i lavori di scavo per la posa degli impianti per il

teleriscaldamento. Per questa particolare operazione, durata otto giorni, la bresciana Tecnotagli di Diego Tedoldi ha impiegato macchine e attrezzature TYROLIT per il taglio e il carotaggio, strumenti e tecniche non

Elevata resistenza

L

a fiera di Rimini dedicata all’ambiente è stata un’importante vetrina anche per Goodyear, presente per la

prima volta. Il Gruppo a Ecomondo ha presentato prodotti adatti alle complesse situazioni delle aree di smaltimento rifiuti. Ha esposto, infatti, la gamma OTR GOODYEAR RL-5K, RT5D e RL-5S e la gamma autocarro Goodyear KMAX D e KMAX S. Nello specifico, la gamma OTR comprende i pneumatici RL-5K, progettati per pale caricatrici che operano in condizioni difficili. Il profondo battistrada e i grandi blocchi garantiscono un’elevata

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SALONI

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GREEN DAY ECOMONDO SI RICONFERMA LA FIERA ITALIANA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE. UN POSTO DOVE L’ECONOMIA

CIRCOLARE È REALTÀ E MANIFESTO PER IL FUTURO DI

DANIELA STASI

GUARDA IL VIDEO DELLA 20ESIMA EDIZIONE!

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river del futuro, l’economia circolare, che diventerà sempre più dominante in ogni segmento di business. Il concetto, oggi diffuso e metabolizzato, è stato ribadito a gran voce nel corso di Ecomondo, la quattro giorni ospitata dalla Fiera di Rimini dall’8 all’11 novembre e organizzata da Italian Exhibition Group, nuova società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza. Veniamo a ciò che più solletica l’interesse dei lettori, i numeri: 105.574 (+2% rispetto al 2015) visitatori, di cui oltre 11.000 stranieri; più di 1.200 imprese distribuite sui 113.000 mq del quartiere fieristico; centinaia di seminari, aperti dagli Stati Generali della Green Economy, con mille relatori; 550 buyers protagonisti di 4.500 incontri d’affari. Espositori e visitatori acclamano anche l’internazionalità del Salone, crescente di anno in anno. “In questi venti anni - dichiara Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group - abbiamo saputo accompagnare la straordinaria performance della green economy italiana. Le imprese sono state protagoniste di una vetrina di eccellenza affacciata sul mondo; un’opportunità di business, di relazioni e di conoscenza a un livello elevatissimo testimoniato dalla presenza del Governo e dell’Unione Europea. Ora la sfida è diffondere questo protagonismo nel mondo: dopo quella brasiliana, Ecomondo nel 2017 organizzerà un’edizione in Cina”. ❘❙❚

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SUMMIT STRATEGICO Ecomondo, da cinque anni, è anche teatro degli Stati Generali della Green Economy, una due giorni strategica per mettere a fuoco le politiche e le misure per sostenere lo sviluppo delle imprese del settore e per valutare le performance della green economy italiana in Europa e nel mondo. Oltre 2.000 partecipanti, 1.500 utenti per la diretta streaming, circa 80 relatori italiani e internazionali e con la partecipazione del Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. Tra i momenti clou, la presentazione della Relazione sullo stato della green economy

intitolata “L’Italia in Europa e nel mondo”. Ecco, in breve, quanto è emerso: analizzando otto tematiche strategiche (emissioni di gas serra, rinnovabili, efficienza energetica, riciclo dei rifiuti, eco-innovazione, agroalimentare di qualità ecologica, capitale naturale e mobilità sostenibile) con 16 indicatori chiave e mettendo a confronto l’Italia con le altre quattro principali economie europee (Germania, Regno Unito, Francia e Spagna), emerge che la green economy italiana si colloca al primo posto, con rilevanti possibilità di sviluppo.

Potenziale buono, valorizzazione scarsa La seconda parte della Relazione sullo stato della green economy pone l’accento sulla percezione della green economy italiana a livello internazionale, analizzata con una valutazione comparata tra 80 Paesi nel mondo, realizzato dal centro di ricerca Dual Citizen di Washington DC. Il risultato complessivo della media ponderata delle diverse dimensioni analizzate porta a una discreta performance della green economy italiana, al 15esimo posto, ma il dato estremamente negativo rispetto a tutti gli altri Paesi europei è il basso livello della percezione della green economy italiana a livello internazionale, che ci vede precipitare complessivamente al 29esimo posto (addirittura al 68esimo per leadership e cambiamento climatico, contro una performance che colloca l’Italia al 32esimo posto della classifica mondiale). Ossia il potenziale green del Paese è buono, ma la sua valorizzazione molto scarsa.

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SALONI

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VETRINA VENTENNALE

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“Vent’anni di Ecomondo, 20 anni di un avvenire”. Questo il titolo della festa con cui, durante la kermesse, Italian Exhibition Group ha festeggiato la ventesima edizione del Salone. Nella hall centrale della Fiera di Rimini hanno preso la parola i protagonisti di una sfida iniziata nel lontano 1997: il presidente di IEG Lorenzo Cagnoni, Edo Ronchi, attuale presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e all’epoca Ministro dell’Ambiente, Claudio Galli, oggi dirigente del Gruppo Hera, all’epoca in Amia, il professor Luciano Morselli, pastpresident del Cts e Alessandra Astolfi, group brand manager di Ecomondo. La prima edizione di quella che all’epoca si chiamava Ricicla contò 230 aziende presenti e 16.000 visitatori, e, numeri alla mano, di strada ne è stata fatta. La celebrazione ha voluto essere un amarcord, concluso con la foto ricordo assieme ai rappresentanti delle aziende, associazioni e istituzioni che dalla prima edizione a oggi hanno accompagnato una fiera frutto di un’intuizione azzeccata: quella di scommettere sui temi dell’ambiente e della sostenibilità in un’epoca in cui stavano solo affacciandosi nell’agenda della politica, dell’economia, della cultura sociale. Basti pensare che in quel periodo ben il 90% dei rifiuti prodotti in Italia finiva in discarica; la produzione italiana ammontava a 100 milioni di tonnellate e appena il 4% veniva riciclato; il 6% finiva nei termocombustori. “Ecomondo – ha sottolineato Lorenzo Cagnoni – è un progetto che Rimini ha ideato, sul quale abbiamo scommesso all’epoca, e che ha avuto certamente un percorso positivo”.

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Riciclaggio Demolizione


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SALONI

M ISSIONE MENO EMISSIONI A Rimini non è mancato un focus sulle mmt. Ascomac e Unacea hanno organizzato il convegno “Macchine per costruzioni per l’ambiente urbano”, parte della campagna “Missione meno emissioni” lanciata lo scorso aprile dalle due associazioni per rendere pubblico il paradosso delle emissioni delle macchine per costruzioni nei contesti urbani. Se infatti autoveicoli e motoveicoli più obsoleti sono stati progressivamente interdetti alla circolazione dalla maggior parte delle amministrazioni comunali, nessuna norma limita l’uso delle macchine semoventi fuoristrada più vecchie, non valorizzando lo sviluppo tecnologico messo in campo dall'industria che negli anni è stata spinta da normative europee sempre più severe a produrre macchine a impatto ambientale progressivamente più contenuto. “Si tratta di un paradosso non più sostenibile. Occorre adeguare le ordinanze comunali destinate al contenimento delle emissioni prendendo in considerazione tutti i veicoli e tutte le attività che contribuiscono al fenomeno – ha dichiarato Ruggero Riva, presidente Ascomac. Solo attraverso un approccio integrato si può effettivamente incidere sulla qualitа dell’aria senza penalizzare ingiustamente nessun settore industriale”. “La nostra industria ha fatto importanti investimenti per ottemperare ai criteri dell’Unione Europea in materia di emissioni dei motori e, come dimostrano i recenti sviluppi sulla fase V, continuerà a farlo anche nei prossimi anni – ha spiegato Paolo Venturi, presidente di Unacea. Le macchine prodotte inquinano fino al 97% in meno di quanto succedeva poco più di venti anni fa. Occorre fare in modo che questi investimenti e le innovazioni tecnologiche che ne sono scaturite non vadano persi e anzi contribuiscano a migliorare la qualità dell’aria delle nostre città, così come la sicurezza dei cittadini e degli operatori”. Secondo Anna Montini, assessore all'ambiente del Comune di Rimini, tra i relatori al convegno, bisognerebbe considerare anche l'uso delle macchine per costruzioni sulla base delle emissioni, come avviene già per gli altri veicoli. “La sfida ambientale è diventata centrale, non solo per gli ambientalisti, ma più in generale per la società e l’economia - ha commentato Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente - Le regole sulle emissioni che l’industria ha recepito devono però trovare applicazione reale, o si rischia che tutto il lavoro fatto rimanga sulla carta. Bisogna fare delle politiche integrate, individuare le zone più sensibili delle città tenendo conto della circolazione così come delle attività quali i cantieri da cui partire per richiedere parametri sempre più stringenti”. Uno stimolo ad agire è arrivato anche da Ernesto Taurino del settore emissioni di Ispra secondo cui “Le previsioni e gli obiettivi decisi per il 2030 in termini di emissioni nazionali a oggi non sono raggiungibili senza il contributo di specifici strumenti di implementazione”.

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&Demolizione

Riciclaggio

COME RINVERDIRE L’ECONOMIA sidi dannosi all’ambiente e da una carbon tax progressiva che parta da 25 euro a ton/CO2 nel 2017 per raddoppiare nel 2030, integrata con l’ETS (Emission Trading System). Sostenere una rapida definizione e il recepimento del nuovo pacchetto delle direttive europee sulla circular economy per i rifiuti. Nel recepimento deve essere previsto che la prevenzione della produzione dei rifiuti venga incrementata con una strategia nazionale che attivi strumenti economici e leve fiscale e che la tariffa venga applicata in modo omogeneo a livello nazionale con incentivi per i comportamenti virtuosi di cittadini e imprese. Si deve puntare sulla raccolta differenziate di qualità e minimizzare il ricorso alla discarica. Promuovere ed estendere il Green Public Procurement valorizzando le norme del Codice degli appalti attraverso un sistema di monitoraggio che consenta una raccolta dati omogenea e l’introduzione di un Piano nazionale di formazione sul GPP. Tutte le informazioni dettagliate sul sito www.ecomondo.com

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Varare una nuova strategia energetica nazionale per attuare l’Accordo di Parigi sul clima, indirizzare i più di 200 trilioni di dollari detenuti dal sistema bancario mondiale verso investimenti green, migliorare la disponibilità di infrastrutture per il riciclo dei rifiuti in alcune zone arretrate del Paese, vietare dal 2030 l’immatricolazione di auto a benzina e diesel. Queste alcune delle indicazioni contenute nel pacchetto di proposte di policy, presentate dal Consiglio Nazionale della green economy, composto da 64 organizzazioni di imprese verdi, nella giornata conclusiva degli Stati Generali della green economy. Tra i punti, ne segnaliamo tre: Attuare l’accordo di Parigi sul clima attraverso la definizione di una nuova strategia energetica nazionale che parte da tre nuovi target: tagliare le emissioni di gas serra del 50% rispetto al 1990, ridurre i consumi energetici del 40% rispetto alla scenario tendenziale, soddisfare il 35% del consumo finale lordo di energia con fonti rinnovabili. Tutto ciò attraverso un Fondo per la transizione energetica alimentato dalla riallocazione dei sus-

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TRITURATORI-VAGLI

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Grinta da

TAGLIE FORTI

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&Demolizione

Riciclaggio

SIAMO ANDATI A TOCCARE CON MANO IL CENTAURO XL 120.56 FIRMATO CAMS, FRATELLO MAGGIORE DEL MODELLO BEST SELLER. CRESCONO DIMENSIONI, PRODUTTIVITÀ E VERSATILITÀ DI

DANIELA STASI

S

ulle pagine della nostra rivista abbiamo parlato di Cams più e più volte. Di come sia un’azienda in grado di anticipare il futuro con soluzioni innovative, e di come, nel rapportarsi con i propri clienti, metta in prima linea le relazioni umane, il rispetto e la fiducia reciproca. Torniamo sul pezzo, ribadendo i medesimi concetti e illustrandovi il nuovo nato della serie Centauro (presentato in anteprima mondiale all’ultima edizione del Bauma), fratello maggiore del modello best seller, il Centauro XL 120.56. Siamo andati a vederlo in Emilia Romagna, non al lavoro come al solito, bensì in fase di carico su un carrellone, pronto per partire per un noleggio. L’esemplare protagonista dell’articolo è di proprietà dell’azienda Ranieri, attiva nei settori immobiliare, dell’autotrasporto e della commercializzazione e noleggio di macchine. Il modello è nuovo, ma l’anima è la stessa di quello precedente: il Centauro XL 120.56, infatti, riunisce in sé trituratore, deferizzatore e vaglio. ❘❙❚ Protagonista del servizio, l’impianto mobile di triturazione e vagliatura Centauro XL 120.56 dell’emiliana Cams. In queste due pagine la macchina è al lavoro alle prese con del fresato, mentre nelle altre pagine l’abbiamo immortalata mentre viene preparata per prendere la via di un noleggio.

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EVOLUZIONE DELLA SPECIE

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IL RADIOCOMANDO senza fili fornito come opzione al telecomando con cavo smontabile, consente di lavorare in comodità anche a distanza dalla macchina. Particolarmente intuitivo anche il quadro di comando (a sinistra), mente e cuore del Centauro XL 120.56, da dove si controllano tutte le funzioni.

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La versione XL 120.56, oltre a dimensioni maggiorate, vanta diverse migliorie. In primis il nastro brandeggiante a ciclo chiuso (seconda foto sotto da destra), che fa tornare in circolo il materiale sovramisura per essere rifrantumato, eliminando la terza pezzatura: questa peculiarità si rivela utile per quelle realtà che necessitano di materiale calibrato, come i centri di recupero del fresato e le cave di caolino o calcare. Altre modifiche: due spintori idraulici posizionati nella bocca di frantumazione (foto a destra), che agevolano il lavoro delle frese e permettono di poter lavorare materiali molto grandi (tipo le placche di asfalto), e la possibilità di montare un trituratore secondario (prima foto sotto) tra il vaglio e il nastro del ciclo chiuso.


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Riciclaggio Demolizione

Nato dall’esperienza sul campo Questo impianto mobile di frantumazione e vagliatura è nato ascoltando le specifiche richieste della clientela: tutte le migliorie introdotte sono nate proprio per soddisfare esigenze concrete e agevolare il lavoro sul campo. Particolarmente adatta per il recupero del fresato di conglomerato bituminoso, di placche di asfalto e per determinate produzioni in miniera, consente anche di lavorare tutti i materiali per cui era stato progettato il primo Centauro, tra cui anche macerie e rifiuti da costruzioni e demolizioni. L’impianto infine, oltre che su cingoli, si può realizzare anche su slitte, in modo da renderlo fisso all’interno di un centro riciclaggio.

CONSUMO ENERGETICO RIDOTTO Ma come funziona esattamente il Centauro di Cams? Vi rispolveriamo la memoria... È costituito da un trituratore con due alberi controrotanti ad azionamento elettrico a bassa velocità, muniti di frese a tre denti intercambiabili, in grado di frantumare sfruttando lo sforzo di taglio. Questa tecnologia brevettata, interamente frutto degli ingegneri e dei tecnici di Cams, consente una notevole riduzione della potenza necessaria a garantire elevate produzioni, permettendo di ridurre il consumo energetico. Permette inoltre la frantumazione di materiali ostici quali le macerie, conglomerato bituminoso, materiali terrosi e argillosi, a prescindere dalle condizioni del tempo e del materiale stesso.

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TRITURATORI-VAGLI

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CENTAURO XL 120.56 Larghezza (in trasporto) Lunghezza (in trasporto) Altezza (in trasporto) Tipo trituratore Bocca trituratore Tipo vaglio vibrante Superficie vagliatura Numero piani vaglio Peso (senza optional) Peso (full optional) Gruppo elettrogeno Motore Alternatore

2,55 m 13,00 m 3,10 m FTR 1200 1.200x900 mm CVV 056/2P 4,25x1,30 m 2 29.000 kg 35.500 kg Diesel Iveco C87 256 kW a 1.500 giri/min 400 kVA

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SOLUZIONI COSTRUTTIVE CHE DIVENTANO VANTAGGI Ricapitoliamo qui di seguito i principali vantaggi del Centauro XL 120.56: partiamo dalle dimensioni, che ne consentono il trasporto in sagoma, proseguiamo con la produttività fino a 180 t/h, la rapida installazione e la massima mobilità su terreno pesante, grazie a un basso carico distribuito sui cingoli. Da segnalare anche un’unica motorizzazione per l’alimentazione di trituratore e vaglio per

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limitare i consumi di carburante, e la motorizzazione elettrica per garantire un rendimento costante di vagliatura indipendentemente dalle condizioni ambientali di lavoro. Sottolineiamo, infine, l’ampia distanza tra i due piani di vagliatura (600 mm), che permette una semplice manutenzione, e la possibilità di distribuire energia elettrica al cantiere.


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GUARDA IL VIDEO DEL NUOVO CENTAURO

Claudio

Abbiamo iniziato una nuova avventura con il noleggio delle macchine Ranieri Cams, possediamo già il Centauro 100.32 e ora con l’acquisto del titolare dell’impresa Centauro XL 120.56 stiamo riscontrando un’ottima risposta da parte del merRanieri Claudio cato. La scommessa di questa macchina è data dall’architettura costruttiva innovativa, diversa da qualsiasi altra. Ciò che mi ha spinto a scegliere questo marchio, al di là dei prodotti, sono le persone che costituiscono questa azienda: ingegneri con voglia di fare e di ascoltare, seguono il cliente, credono nel confronto, si fanno carico di ogni problematica, raccolgono le suggestioni altrui e cercano di svilupparle nel migliore modo possibile.

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XL 120.56

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&

Cave Calcestruzzo Alleggeriti

Riqualificazione

Pompe autocarrate

Messa in opera

Martelli demolitori Casseforme

Marmo

Additivi

Coltivazione Estrazione Slump

Spritz

Vagli

Cementi Sicurezza

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▹ Sistemi di automazione

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▹ Miscelatori trasportabili

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Il controllo totale di Ma-estro sulle sabbie di alta qualità della cava Bassanetti a Monticelli d’Ongina

Si chiama Seventy E-Series l’ultima frontiera Blend nel concrete mixing in cantiere

▹ Impianti mobili

Il versatile Bison di Simem all’esordio demo di Minerbe conquista i clienti italiani


NEWS

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&Calcestruzzo

Cave

N

ella splendida cornice della Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza, si è tenuta l’11 novembre scorso la cena di gala della prima edizione del GIC (Giornate Italiane del Calcestruzzo), durante la quale sono stati consegnati gli ICTA-Italian Concrete

Technology Awards. Le menzioni di merito sono andate ad aziende, imprenditori e professionisti italiani del settore concrete che si sono distinti per l’innovazione di prodotti e soluzioni negli ultimi 18 mesi. Vincitrici ex-aequo per la categoria Macchine, Attrezzature e Impianti, le

aziende Blend (Rodengo Saiano, BS) per l’impianto di betonaggio mobile montato su carro ferroviario, fornito al

operativo e della sicurezza, infine, la vittoria è stata assegnata al sistema QuickJet di DB System.

www.tecno-beton.it

Al volo in cantiere

Serbatoio di riciclo L’universo dei prodotti TECNOBETON conquista sempre più il mondo del riciclaggio grazie a soluzioni come il sistema RCS. Si tratta di un modulo per il recupero totale dei rifiuti che derivano dal ciclo di lavaggio del calcestruzzo e delle acque di processo. L’impianto è composto da una tramoggia di ricevimento dei materiali dal lavaggio delle autobetoniere, dal sistema SCS di recupero (formato da un alimentatore e da un separatore), da un serbatoio di contenimento e mantenimento delle acqua di processo e dalla gestione PLC in interfaccia con il sistema di misurazione e relativo software.

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La specialità apprezzata delle casseforme Condor (Conza della Campania, AV) è basata da sempre sul controllo di qualità dell'acciaio fornito dal tubificio proprietario di Salerno. L'ufficio tecnico dell’azienda è un vero e proprio centro di servizi e consulenza che spinge la ricerca e lo sviluppo continuo di prodotti e soluzioni. Oltre a diversi stabilimenti produttivi in Italia la struttura CONDOR attualmente può contare su due centri logistici a Belgrado e a Mosca, e su una rete commerciale worlwide.

www.condor-group.it

Premiata la fiera del “concreto”

cliente London Underground, e Radio6Sense per il sistema Passive temperature tag dedicato al monitoraggio di maturazione del calcestruzzo. Nella sezione Materiali e Additivi, il riconoscimento è andato a Leon Bekaert per il “Fibre Dramix 5D”. Il Modulo Ecosism si è affermato per la categoria Elementi Prefabbricati e Manufatti. Nell’ambito


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GUIDA AL

C ALCESTRUZZO

by

LA PRIMA GUIDA ITALIANA DEI PRODOTTI PER IL CALCESTRUZZO

La guida, inclusa nella rivista Costruzioni dicembre, ha lo scopo di presentare la tradizionale industria del calcestruzzo, i costruttori di macchine, di impianti e i produttori di materiali

Novità 2016

Inclusi tutti i siti di produzione di CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO divisi per regione e provincia

Progresso sicuro Dalle schiere di prodotti del Geofluid 2016, menzione speciale per la vitalità progettuale di Enteco che punta sempre di più sulle soluzioni di perforazione implementate con sistemi di sicurezza d’avanguardia. Le macchine ENTECO di ultima generazione operano interamente in rete digitale e sfruttano il sistema Eias (Enteco interactive automation system). Oltre a una maggiore

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produttività e alla funzione di raccolta dati, l’Eias consente all’operatore proprio una sicurezza di intervento irreprensibile, con la gestione in tempo reale della stabilità e della pressione al suolo della macchina. I modelli Enteco sono naturalmente customizzati e user-friendly.

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Costruzioni 83

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

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Lo showroom che non ti aspetti Grazie alla versatilità delle soluzioni Laterlite, un vecchio magazzino si è trasformato in esempio di stile ed efficienza. L’estrema facilità d’uso dell’argilla espansa Leca ha permesso di raggiungere elevate prestazioni in termini di isolamento onvertire uno spartano capannone in un elegante showroom non è il più semplice degli interventi. Una conversione così radicale dell’immobile richiede, oltre alla notevole competenza tecnica, anche una scelta oculata dei materiali migliori. Attraverso l’impiego dei

d’occhio garantito dai suoi interni e dalla ricercatezza delle sue finiture serve a valorizzare i prodotti di interior design, wellness, ceramiche ed arredobagno che vi vengono esposti e commercializzati al dettaglio. Il progetto di ristrutturazione ha dovuto tener conto della condizione di partenza del fabbricato,

di sottofondi e vespai isolati contro terra, in linea con le prescrizioni di legge. Leca TermoPiù consente di ottenere risultati qualitativamente ottimali e durevoli nel tempo: fra questi, in particolare, il basso coefficiente di conducibilità termica λ (certificato 0,09 W/mK), elevata barriera all'umidità di risalita (l’altezza di suzione dell’acqua per capillarità è inferiore a 3 cm), la resistenza a compressione dello strato posto in opera, in grado di supportare carichi ammissibili distribuiti sino a 100.000 N/m², ed un’assoluta indeformabilità e inalterabilità nel tempo. Realizzata dalla Tecnova di Firenze, la ristrutturazione ha comportato l’impiego di 350 m³ di Leca TermoPiù,

sue caratteristiche tecniche, Leca TermoPiù si è rivelato il prodotto ideale per intervenire sullo stato di fatto dell’immobile: la presenza di quote variabili avrebbe infatti costretto l’impresa a realizzare riempimenti di varia profondità, in funzione delle singole applicazioni. Con questa soluzione estremamente versatile, invece, il variare degli spessori non ha comportato lavorazioni differenti. La scelta di Leca TermoPiù ha quindi soddisfatto sia i criteri di valenza tecnica, sia quelli di economicità. Data l’estrema facilità di applicazione del materiale, l’intervento ha richiesto un solo giorno, mentre con i sistemi tradizionali ci sarebbe voluto un periodo molto più ampio. La scelta dell'argilla espansa speciale antirisalita di umidità Laterlite TermoPiù per la realizzazione di sottofondi e

prodotti Laterlite, a Firenze un vecchio stabilimento nel Rione Isolotto, un tempo usato solo come deposito, si è letteralmente trasformato nel nuovo showroom della rivendita Innocenti Bruna s.r.l., inaugurato a marzo 2016. Oggi, il colpo

non semplicissima. Al fine di garantire il massimo livello di isolamento controterra della struttura, è stata utilizzata la soluzione LATERLITE Leca TermoPiù, l'argilla espansa speciale antirisalita di umidità per la realizzazione

su una superficie complessiva di circa 1.000 m². Il prodotto è stato utilizzato sfuso e pompato sulla vecchia pavimentazione preesistente, come primo strato di isolante termico e antiumidità. Per via delle

vespai isolati contro terra garantisce la massima qualità in termini di prestazioni, affidabili e garantite nel protrarsi del tempo, anche in condizioni di temperature estreme, fuoco, gelo o umidità. www.laterlite.com

C

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Nella fabbrica

DELLE IDEE S

i è conclusa sabato 22 ottobre la manifestazione “La Fabbrica delle Idee”, targata Federbeton, all’interno del Saie di Bologna. Nelle giornate di giovedi’ e venerdi’, come previsto, si sono svolti i tavoli di lavoro e confronto sui maggiori e piu’ recenti temi di interesse dell’intero settore. Tra le voci dell’Atecap, Andrea Bolondi, sul tema di innovazione di prodotto, ha espresso l’esigenza di vincere la sfida tecnologica solo se si crea un forte collegamento con chi si occupa di tecnologie dei materiali. Unitamente a ciò è emersa anche la consapevolezza che, accanto alle innovazioni tecnologiche, di prodotto o di processo, occorra anche che maturi una mentalità nuova, che somigli più a un’innovazione di “comportamento”, sottolineando l’urgenza di allontanare dal mercato chi non rispetta le regole. Parallelamente, sul tema di sicurezza delle opere, Marco Borroni ha sottolineato che i produttori di calcestruzzo, operando direttamente in cantiere, si trovano in un luogo troppo spesso distante dalla teoria del progetto. Abbracciare le potenzialità del BIM (Building Information Modeling) deve quindi evitare di sfociare in un virtuosismo sterile o un ulteriore costo non ammortizzabile in termini di efficacia tecnologica. Ulteriore suggestione lanciata sul BIM, in termini di operatività, ha riguardato la necessità di essere utilizzato nel mercato privato delle piccole opere. Il rischio espresso è che il BIM diventi una prescrizione, aggirando l’approccio prestazionale. Sempre nella giornata di giovedì 20 ottobre, altra voce dell’Atecap è stata quella di Federico Cono. Sul tema di innovazione, digitalizzazione e controlli è stato infatti evidenziato come sia scarso il dialogo tra operatori del settore a causa di interessi spesso troppo contrapposti. Il BIM, in questo quadro in cui dovrebbe portare le soluzioni a tale problema, non sarà però a regime prima di almeno cinque anni. Suggestione conclusiva è stata quella di riuscire ad attribuire ai direttori lavori un unico incarico. Venerdì 21 ottobre è stata invece una giornata di tavoli di confronto caratterizzata dai temi di sicurezza, valore e riqualificazione del patrimonio abitativo. Rispetto alla messa in sicurezza Marco Francini ha sottolineato che solo i controlli possono garantire in maniera efficace la sicurezza di un’opera e che per incentivare i controlli si dovrebbe portare la sicurezza strutturale allo stesso livello di importanza della sicurezza sul lavoro. In tal modo i costi relativi ai controlli, al pari di quelli sulla sicurezza dei lavoratori, non sarebbero più soggetti al ribasso e la natura degli stessi non dovrebbe prevedere solo la calendarizzazione annunciata ma anche le visite ispettive non programmate. Stefano Vezzola, rispetto alla rottamazione del costruito, ha espresso l’occorrenza di un cambiamento culturale verso la riqualificazione degli immobili residenziali, comparto che in questi anni di crisi ha mostrato una tenuta dei livelli produttivi. L’esigenza evidenziata e’ stata quella di avviare interventi piu’ incisivi, tra cui l’incentivo alla sostituzione edilizia, prevedendo meno oneri per chi demolisce e ricostruisce.

DAL BIM AI CONTROLLI,

DALLA TUTELA DEL TERRITORIO ALLE NUOVE OPPORTUNITÀ, I PRINCIPALI PUNTI D’INTERESSE ASSOCIATIVI.

ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it

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I N COLLABORAZIONE...

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SISTEMI DI AUTOMAZIONE

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Dall’alto in basso: uno smartphone, un sensore applicato ai punti nevralgici dell’mpianto, un software di gestione tramite PC. Sono alcuni dei componenti chiave del sistema Q-automation.

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&Calcestruzzo

Cave

LA MENTE

che guida le sabbie CONTROLLARE IL PROCESSO DI PRODUZIONE IN CAVA IN MODO COMPLESSO E AVANZATO? CON IL SISTEMA Q-AUTOMATION DI MA-ESTRO È UN’ARTE TECNOLOGICA

DI

ALBERTO FINOTTO

D

all’immenso alveo del fiume Po si diceva un tempo che l’oro affiorava nella forma di una luce divina. Leggende a parte, i veri cercatori d’oro del Po, da sempre, sono i cavatori che creano valore dalle sabbie del grande fiume. “L’innovazione di oggi riguarda la capacità di produrre materie prime di alta qualità - dichiara Claudio Bassanetti, amministratore ed erede del gruppo omonimo di Piacenza, un riferimento per il settore estrattivo del Nord-Ovest nazionale - Per controllare e gestire la trasformazione delle terre operata dai nostri impianti, è necessario implementare un’automazione d’avanguardia, in modo da poter

seguire in modo scientifico i dati micrometrici e il chimismo del prodotto”. Bassanetti, per gli impianti che presiedono la cava proprietaria di Monticelli d’Ongina (PC), ha scelto il sistema Q-automation di Ma-estro, con il valore supplementare del modulo AFC (Automatic Feeder Control) per la regolazione automatizzata delle fonti di alimentazione dei materiali in funzione del processo produttivo. La tecnologia Q-automation coordina tutti i macchinari al lavoro in cava, semplificando al massimo le più complesse operazioni di controllo. Con quali risultati? Produttività media incrementata del 25% e risparmio energetico annuo effettivo del 15%. ❙❚

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SISTEMI DI AUTOMAZIONE

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L’ESTRAZIONE INTEGRATA Nella cava Bassanetti di Monticelli d’Ongina (PC), in località Cascina Pioppaio, il punto di partenza del processo produttivo è costituito dal “lago” d’estrazione del materiale che viene conferito successivamente all’impianto. Il centro di alimentazione è una sorta di cumulo-polmone da cui si attinge il materiale grezzo. Dopo un opportuno dosaggio (in funzione del carico massimo conferibile ai diversi impianti), questa materia prima viene condotta, attraverso i nastri trasportatori, alle lavorazioni specifiche. Si ottengono, tra l’altro, tre tipi di sabbie per la produzione di materiali speciali e varie tipologie di ghiaini. La produzione si svolge in continuo e con i sistemi Ma-estro gli incrementi registrati sono nell’ordine del 25% per volumi ottenuti e tempistiche di lavorazione.

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&Calcestruzzo

Cave

Lo schema dell’impianto è rappresentato da un render 3D customizzato e di facile lettura. I comandi sono touch screen e il sistema prevede l’impostazione delle regolazioni per i set point delle macchine. Il sistema in ambiente Windows viene ripristinato alla versione originale ad ogni accensione.

CONTROLLO E REGOLAZIONE SU TUTTE LE LINEE Il sistema Q-automation di Ma-estro consente all’impianto di produrre la stessa quantità finita con un risparmio di tempo del 25%, nel caso di materiali standard meno richiesti dal mercato rispetto alle sabbie per materie prime ad alte prestazioni. In generale, la materia da trattare presenta caratteristiche mutevoli e i vari componenti dell’impianto (frantumatori e vagli) sono sollecitati in modo diverso e costante. Q-automation regola automaticamente l’intero processo mettendo in comunicazione tutte le macchine presenti nell’impianto, mentre i sensori installati nelle zone critiche consentono di determinare il carico delle varie linee attraverso il controllo PLC dedicato.

UN’EFFICIENZA 2.0 Con l’implementazione del modulo AFC (Automatic Feeder Control), Ma-estro offre all’operatore in cava un sistema di controllo automatizzato dell’impianto. L’AFC è composto da un’unità centralizzata (che funziona come un’intelligenza artificiale) e da una serie di sensori installati sulle macchine dell’impianto adibite alle operazioni di frantumazione e vagliatura. Il sistema assiste l’operatore in tutte le fasi di controllo dell’impianto, elabora in tempo reale tutte le informazioni ricevute dai sensori e regola automaticamente il flusso del materiale dal punto di alimentazione fino ai macchinari di trasformazione. L’operatore può così ricavare, in tempo reale, il vero costo per tonnellata prodotta e gestire quindi analiticamente tutte le fasi del processo.

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Claudio Bassanetti

Ceo e titolare di Ma-estro

presidente Gruppo Bassanetti

❝ Luca Pisaroni capo impianto Bassanetti

Questo impianto è nato nel 2006 e la sua specializzazione produttiva è rivolta al settore dell’edilizia speciale. La nostra sfida è stata quella di incidere sulla qualità del prodotto finale con l’ausilio dei sistemi di gestione e controllo Ma-estro, ottimizzando le produzioni per ogni singola macchina dell’impianto e ottenendo tipologie di sabbie costanti nelle curve e nel rendimento. Quest’anno puntiamo anche sulla produzione di ossidi, sfruttando la cava come una vera e propria miniera e mettendo a frutto ogni potenzialità del giacimento di Monticelli d’Ongina. Il controllo di funzionalità e produzione? Totale e continuo, anche da casa, con il mio smartphone!

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SISTEMI DI AUTOMAZIONE

Giorgio Manara

Dal prodotto base, con i sistemi Maestro, arriviamo a un prodotto finale costante. La conoscenza approfondita dell’impianto e di ogni singola macchina che lo compone è la prerogativa di un programma che si adegua all’impianto automaticamente per ottenere, durante il processo, una qualità ottimale in termini di curva granulometrica. In questo modo si riduce la varietà dei materiali a monte per ottenere prodotti finali appropriati e ad alta specializzazione.

Non è importante possedere solo una conoscenza elettronica e di software dell’impianto, ma, anche, una conoscenza meccanica precisa e puntuale. Con i nostri sistemi arriviamo al cuore dell’impianto e cambiamo anche il modo di pensare dell’operatore: l’ottimizzazione tecnologica dell’impianto va di pari passo con un’autentica rivoluzione culturale per rilanciare produzione e qualità.


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Le chiavi della produttività La funzionalità produttiva della cava Bassanetti di Monticelli d’Ongina è controllabile anche tramite smartphone dal responsabile dell’impianto. Dallo schermo del dispositivo mobile può essere corretto ogni parametro sulla base del carico rilevato per ogni macchinario (che naturalmente è soggetto a variazioni rispetto alla tipologia di materiale fornita dal punto di alimentazione). Il sistema quindi si adegua automaticamente ai nuovi parametri, regolando la quantità

del materiale conferito. L’operatore imposta un obiettivo massimo per ogni macchinario, monitorando e alternando le varie fasi di lavoro per ottimizzare la produttività dell’impianto. Sono implementati anche sistemi di pesatura per determinare in automatico il tipo di miscela che si vuole ottenere. Una sorta di by-pass automatizzato, poi, miscela due tipologie di sabbia in base alla percentuale stabilita dal sistema Q-control per ottenere uno specifico prodotto finito.

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M ISCELATORI TRASPORTABILI

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AGILE

e concreta LA PRODUZIONE DI CALCESTRUZZO DIVENTA PRÊT-À-PORTER CON LA NUOVA BLEND 70 DI

ALBERTO FINOTTO

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&Calcestruzzo

Cave

U

na produzione sul campo, con l’ausilio di un impianto completamente indipendente da centri di carico, efficace anche per minime quantità di calcestruzzo da conferire rapidamente in cantiere. Non si tratta di un sogno ma di una realtà che Blend regala da anni ai suoi clienti, in virtù di una macchina mobile ad alta tecnologia. Il modulo si traduce nella sorprendente (e già molto nota) E-Series che prevede la realizzazione di un “fresh concrete” dal rendimento economico che va oltre il 25%. Il risparmio si traduce in un consumo contenuto di cemento e additivi, con la riduzione dei rischi di deterioramento per trasporto, soste e fattori climatici. In occasione del Gic di Piacenza, prima edizione della fiera italiana dedicata alla filiera del calcestruzzo, la “creatura” di Fabrizio Tetoldini, inventore di questo modulo trasportabile su camion, ha mostrato tutte le sue potenzialità nel corso di una dimostrazione sul campo della versione Seventy (70 m3 l’ora). La produzione di calcestruzzo in presa diretta ha calamitato un pubblico internazionale costituito da molti operatori europei e da una folta delegazione arrivata dal Sudafrica per ammirare il margine di precisione all’1,5% nel dosaggio degli elementi. ❙❚

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C EMENTO, CARICO INTEGRATO I silos orizzontali Blend costituiscono il complemento opportuno dell’impianto mobile di produzione E-Series. Per la loro installazione non occorrono autorizzazioni, in assenza di opere murarie di fondazione e di appoggi: una superficie di terreno solido e pianeggiante è più che sufficiente. Con blinde di sollevamento (optional) possono essere caricati e scaricati dal mezzo di trasporto senza gru o altri mezzi. Il silo orizzontale può essere fornito anche in versione con celle di carico. Nell’impiego dell’ E-Series come centrale di betonaggio, è possibile far dialogare la centralina elettronica dell’impianto con quella del silo orizzontale.

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&Calcestruzzo

Cave PIÙ FORZA, MENO CONSUMO Il consumo di carburante della Blend E-Series ̀e contenuto, dal momento che l’impianto mobile preleva la potenza necessaria al funzionamento (circa 40 kW) dalla presa di forza sul motore dell’autocarro, solo al momento dello scarico in cantiere. Durante le fasi di carico e trasporto, e negli intervalli di sosta, la macchina non ha alcun bisogno di prelevare

potenza dalla presa di forza. Il baricentro basso e un’ottima distribuzione dei pesi consente alla macchina di ridurre del 50% l’usura dei pneumatici rispetto a una normale autobetoniera. La manutenzione ridotta è dovuta a una meccano-idraulica impiegata solo per un decimo del tempo relativo alla funzionalità della stessa autobetoniera.

MARCIA VELOCE

La produzione a dosaggio del calcestruzzo consente di impostare esattamente i m3 del materiale da produrre. Impastando nel momento dello scarico, si puo ̀ interrompere la produzione in ogni momento consentendo un risparmio notevole sugli sfridi tipici di cantiere. Il processo di microdosaggio e di mescolazione continua degli elementi in velocità riduce inoltre la necessità di potenza dei motori e il consumo relativo di carburante.

L’arrivo nel cantiere-demo della Blend ESeries Seventy ha mostrato tutti i vantaggi legati alle esigenze di rapidità del cliente nella forniture più urgenti. Per queste necessità, l’impiego del modulo Blend è ideale per getti distanti dai punti di carico, oppure negli scarichi frazionati e in tutti i cantieri dove e ̀ impossibile o, comunque, molto difficoltosa l’installazione di impianti tradizionali di approvvigionamento. Ottimizzando le attrezzature ausiliarie al funzionamento della macchina mobile, si possono ottenere tempi di carico nell’ordine di 3-4 minuti a fornitura. Un’altra particolarita ̀ del l’impianto Blend E-Series e ̀ evidente nella fase di scarico che si svolge in elevazione, utilizzando il nastro estrattore fino all’altezza di circa due metri.


Allestimento speciale e... da premio L’impiego eclettico dell’impianto ESeries di Blend è sfociato nella richiesta di fornitura del calcestruzzo per la nuova massicciata della linea metropolitana della London Underground. Per il cantiere mobile da Baker Street a Finchley Road, all’interno del tunnel più antico al mondo (la costruzione risale al

1861), Blend ha predisposto il montaggio in versione Railway dell’impianto Seventy, in modo da assicurare una lavorazione costante sulla linea metropolitana senza interruzioni di servizio. All’allestimento di Blend è stato conferito il premio ICTA (Italian Concrete Technology Awards) al GIC di Piacenza.

U NA GESTIONE COMPLETA, PULITA ED ECOLOGICA Ad ogni fase del processo di lavorazione realizzato dall’impianto mobile E-Series, corrisponde un puntuale monitoraggio dinamico attraverso una strumentazione elettronica d’avanguardia (gestibile dal pannello di comando con trasmissione dati e Usb, oppure tramite radiocomando). Il computer intelligente che governa la macchina controlla la pesatura del cemento e degli inerti, oltre al dosaggio degli additivi e dell’acqua. La produzione e ̀ monitorata, con 2.000 controlli al minuto, da sensori elettronici. Un programma automatico di lavaggio, alla fine della lavorazione, pulisce mescolatore e nastro. 30-50 litri sono sufficienti per lavare l’intera macchina, senza necessità dell’impianto di riciclo per acqua inquinata.

La fase finale di produzione della Blend Seventy, con il calcestruzzo negli stampi Betonblock utilizzati durante la dimostrazione di Piacenza. Per la gestione della macchina, si è reso necessario l’apporto di un operatore.

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L’economia e la logistica di cantiere sono i punti fermi che hanno guidato la progettazione dell’impianto mobile Blend. Portare calcestruzzo dove normalmente è arduo allestire un impianto fisso, oppure realizzare un trasporto che mantenga le caratteristiche del materiale da fornire sono alcune delle problematiche che gli impianti E-Series contribuiscono a risolvere in modo decisivo. Senza contare l’estrema diversificazione delle ricette consentite dall’impianto, il risparmio dei consumi e l’attenzione al rispetto dell’ambiente.

MISCELATORI TRASPORTABILI

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Fabrizio Tetoldini Project manager Blend


Guida Cave 210x297_Layout 1 21/11/16 16:58 Pagina 1

NU O V A E ED IZ ION

Guida CAVE d’Italia 2016 Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale estratto.

Nella Guida saranno presenti • Cave di ghiaia, sabbia, pietrisco e marmi • Produttori di bitumi • Produttori di calcestruzzo • Siti per il riciclaggio inerti da demolizione La guida è consultabile anche sul sito

www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl

20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com


I MPIANTI MOBILI

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IL BISONTE corre sulla strada LA NOVITÀ ASSOLUTA DEL NUOVO IMPIANTO TRAINABILE DI SIMEM CHE TRASFORMA OGNI TIPO DI RIFIUTO IN MATERIE PRIME SECONDARIE PER REALIZZARE PRODOTTI AD ELEVATE PRESTAZIONI DI

ALBERTO FINOTTO

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&Calcestruzzo

Cave

A

veva già stupito per il suo accento di novità assoluta il pubblico del Bauma 2016, ma oggi il Bison 500 di Simem corre davvero libero nelle praterie del mercato Construction. Questo impianto mobile su trailer si rivela, a ogni uscita dimostrativa sul campo, come un esemplare di produttività versatile per il settore delle opere civili, stradali e del riciclaggio di materiali, riuscendo a coniugare le prerogative fondamentali di trasportabilità flessibile, diversificazione e accuratezza dei materiali riqualificati, rispetto per l’ambiente e grande capacità produttiva. La trasformazione dei rifiuti che derivano dalle demolizioni e dalla fresatura di ma-

teria prima riutilizzabile si svolge secondo dinamiche del tutto inedite per macchine di questo tipo. Il Bison 500 infatti è dotato di sistemi di pesatura di ultima generazione sulla tramoggia degli aggregati e su quella del cemento. Per consentire il carico di questi due elementi durante la lavorazione, il Bison utilizza un secondo sistema di controllo elettronico che evita la sosta dell’impianto durante il carico del materiale. Acqua, additivi, emulsioni o bitumi, invece, sono controllati con flussostati dedicati. Il risultato finale? Un margine di tolleranza dello 0,5% che apre le porte alla qualità più intransigente richiesta dal mercato delle infrastrutture stradali. ❙❚

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I MPIANTI MOBILI

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LA RICETTA PERFETTA Il sistema di pesatura del Bison 500 è implementato sulle tramogge degli aggregati e del cemento, le due tipologie più importanti in assoluto del ciclo produttivo. Il controllo meccanico presiede alla rotazione delle pompe e dei motori mentre il controllo elettronico monitorizza il flusso attraverso una strumentazione dedicata e installata all’interno della linea di dosaggio (che risulta, di conseguenza, sempre calibrata alla perfezione). In buona sostanza, l’elettronica di gestione del Bison regola ogni singolo componente funzionale della macchina, mantenendo sempre le corrette proporzioni inserite nella ricetta. Ad esempio, per una diminuzione sensibile di aggregato, si ha una correzione proporzionale della quantità di cemento immessa e viceversa.

Il Bison 500 sta affrontando un tour dimostrativo che toccherà le principali piazze europee. L’esordio italiano di qualche settimana fa nel quartier generale Simem di Minerbe (VR) ha ottenuto un riscontro di interesse notevole da parte di molte realtà primarie nel settore delle grandi costruzioni infrastrutturali.

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&Calcestruzzo

Cave

CAMPIONE ECLETTICO La caratteristica principale del Bison è l’estrema flessibilità produttiva in un range ampio e diversificato che comprende calcestruzzo e asfalti. Il passaggio da una produzione all’altra si svolge con rapidità, senza alcuna necessità di fermo dell’impianto. Sopra, la produzione dell’asfalto a freddo durante la dimostrazione del Bison al B Day di Minerbe.

I COSTI DI GESTIONE? QUASI NULLI Sul fronte dei consumi, il Bison 500 richiede 40 litri di gasolio per realizzare una produzione di 500 tonnellate all’ora. L’incidenza di costo, come si può evincere da questo dato, è quasi irrilevante rispetto alla produttività. Normalmente a un impianto di questa tipologia, in alimentazione da una rete elettrica, occorrono almeno 250 kW all’ora per arrivare agli stessi livelli di rendimento. Nel confronto, il Bison di Simem prevede un costo energetico di un decimo rispetto agli standard di un impianto comparabile.

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I MPIANTI MOBILI

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PRODUZIONE CREATIVA

Le imprese possono considerare il Bison 500 come un impianto di produzione interna e di posa dei materiali, oppure, in alternativa, come modulo da noleggiare ad altre aziende per le più diverse necessità di riciclo e produzione. In sostanza, il Bison è un impianto a miscelazione continua per argille, fanghi, materiali di recupero, inerti; con l’aggiunta di additivi e leganti si possono ottenere prodotti di qualsisi tipo: calcestruzzi ad alta resistenza secondo la norma EN-206, conglomerati bituminosi a freddo, conglomerati riciclati a freddo con emulsioni bituminose, conglomerati bituminosi con tecnologia dei bitumi schiumati. Inoltre, si può realizzare la stabilizzazione di terre con calce-cemento/additivi-cemento, procedere alla rigenerazione dei residui da costruzioni e demolizioni e inertizzare le terre e i fanghi inquinati.

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&Calcestruzzo

Cave UNA BASE FLESSIBILE Il Bison 500 è componibile a moduli in base alle esigenze del cliente ma già con l’allestimento base l’impianto coniuga la sua versatilità in numerose tipologie di applicazione. I progettisti Simem hanno pensato soprattutto al settore delle costruzioni stradali e a quello del riciclaggio dei materiali di risulta dalle demolizioni, con la necessità di trasformare un rifiuto in materia prima riutilizzabile. La tecnologia PLC, poi, è una dedica di flessibilità a tutto vantaggio dell’operatore ed è utilizzabile in abbinamento a qualsiasi personal computer attualmente sul mercato. Il programma di gestione è interamente sviluppato dalla divisione interna ricerca e sviluppo di Simem. Il sistema consente la stampa di documenti attestanti il rispetto delle ricette costituendo un archivio riguardante la produzione.

L’impianto mobile è montato su un semirimorchio di dimensioni standard. Con queste caratteristiche, l’impianto può essere trainato da mezzi di trasporto che non prevedono alcun limite di transito secondo le norme internazionali che regolano dimensioni, peso e circolazione dei veicoli pesanti. Il Bison 500 può essere allestito anche su un carro ferroviario ribassato (portata > 30 t).

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GUIDA AL

La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica

DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE EDILI IN ITALIA

CATEGO

MerceRIE ologiche 1 Abbigliamento tecnico 2 Accessori 3 Apripista (Dozer) 4 Argani e verricelli 5 Armature per strutture 6 Ascensori e montacarichi 7 Aspiratori 8 Atomizzatori 9 Attrezzature da cantiere 10 Autobetoniere 11 Autotobetonpompe 12 AutogrĂš fuoristrada 13 AutogrĂš idrauliche 14 Autospazzatrici 15 Autotrasporti eccezionali 16 Bagni chimici 17 Battipali e battipalancole 18 Benne frantoio 19 Benne miscelatrici 20 Benne vagliatrici 21 Benne 22 Betoniere 23 Betoniere a bicchiere 24 Betoniere autocaricanti 25 Blindaggi scavi 26 Box 27 Bracci stazionari calcestruzzo 28 Cannoni nebulizzatori 29 Caricatori gommati e cingolati 30 Carotatrici 31 Carrelli elevatori 32 Carrelli fuoristrada 33 Casseforme 34 Cassoni scarrabili 35 Centine ad assetto variabile 36 Centrali di betonaggio 37 Cesoie 38 Compattatori 39 Compressori 40 Container 41 Convogliatori di detriti 42 Costipatori e vibrocostipatori per calcestruzzo 43 Decespugliatori 44 Demolitori idraulici 45 Dumper 46 Elettroutensili professionali 47 Elevatori 48 Escavatori cingolati e gommati 49 Escavatori a risucchio 50 Finitrici e vibrofinitrici 51 Frattazzatrici

52 Fresatrici 103 Pompe calcestruzzo carrellate 53 Generatori aria calda 104 Pompe per il drenaggio 54 Gru a torre 105 Pompe per iniezioni di cemento 55 Gru automontanti 106 Pompe per sottofondi 56 Gruppi elettrogeni carrellati e fissi 107 Pompe reflui 57 Idropulitrici 108 Ponteggi 58 Idrosabbiatrici 109 Ponti per viabilitĂ provvisoria 59 Impastatrici 110 Posacavi 60 Impianti di betonaggio 111 Puntelli 61 Impianti di frantumazione 112 Quadri elettrici e centraline 62 Impianti di lavaggio 113 Radiocomandi 63 Impianti di vagliatura 114 Raschiato ri 64 Impianti per il calcestruzzo 115 Rimorchi e semirimorchi 65 Intonacatrici 116 Rulli compattatori 66 Laser 117 Sabbiatrici 67 Lavasciuga pavimenti 118 Scale 68 Lisciatrici 119 Scarificatrici 69 Livellatrici 120 Scavatrincee 70 Macchine da taglio 121 Segnaletica da cantiere 71 Macchine frantumazione mobili 122 Skid steer loader 72 Macchine per demolizione 123 Software-Gestione 73 Macchine per il sondaggio Flotte/Noleggi 74 Macchine per pulizia facciate 124 Sollevatori telescopici 75 Macchine riciclaggio bitume 125 Sondaggi 76 Martelli demolitori pneumat ici 126 Spazzatrici 77 Martelli elettrici 127 Spritz beton 78 Martelli idraulici 128 Spruzzatrici 79 Mescolatrici 129 Strumenti di misura e controllo 80 Microescavatori 130 Strutture di sostegno 81 Mini e midi escavatori cingolati 131 Taglia asfalto e calcestruzzo e gommati 132 Tagliagiunti 82 Miscelatori 83 Monoblocchi - Cantiere/Abitativi 133 Tagliamuro 134 Tagliasfalto 84 Montacarichi 135 Tavole per ponteggi 85 Motocarriole 136 Terne rigide e articolate 86 Nastri trasportatori 137 Torri faro autonome 87 Orbitali per pavimentazioni 138 Trabatell i 88 Palancole 139 Transenne-Reti 89 Pale cingolate e gommate 140 Transpallet 90 Pallinatrici 141 Trencher 91 Perforatori 142 Trivelle 92 Perforatrici di microtunnel 143 Troncatrici 93 Perforatrici di tunnel 144 Utensili da cantiere 94 Perforatrici per pozzi 145 Veicoli commerciali 95 Piastre vibranti 146 Veicoli industriali 96 Piattaforme aeree 147 Vibratori 97 Piattaforme semoventi 148 Vibroinfissori 98 Piegaferri 149 Varie: macchine per pulizia 99 Pinze parchi fotovoltaici 100 Pinze per demolizione 150 Varie: soluzioni per la sicurezza 101 Pinze per sollevamento tubi per veicoli commerciali 102 Pompe calcestruzzo autocarra te e macchine operatrici

La Guida si presenta anche in versione online sul sito

www.costruzioniweb.com Per informazioni: tel. 02 89421350 - guide@fiaccola.it Casa Editrice la fiaccola srl

Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel.02/89421350 | e mail abbonamenti@fiaccola.it | www.fiaccola.com


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Sollevamento Noleggio

&

Assicurazioni

Cesoie

Piattaforme

Garanzie Contratti

Martelli demolitori

Gru

Flotte

Autogrù

Casseforme

Idraulica Ponteggi Generatori

Tecnologia

Movimento terra

Servizi

Sicurezza

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Gru edili

La nuova serie L1 delle automontanti Liebherr in anteprima da Niederstätter

Gru multifunzione

La tecnologia di Klaas a porte aperte. Trasferta tecnica ad Ascheberg


NEWS

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&Noleggio

Sollevamento

Le virtù del controllo

www.gv3.it

highlights tecnologici hanno riguardato l’innovativo sistema di assistenza remota (Internet of Cranes-IOC), lo strumento di controllo automatico del verricello (Automatic Winch Control-AWC) e il dispositivo digitale di rilevazione del peso sollevato dal gancio della gru (Load Monitoring

Spazio agli investimenti Potenziamento in grande stile per la filiale VENPA3 di Villorba (TV). Il gruppo di noleggio ha deciso l’ampliamento dell’organico aziendale a partire dallo scorso 2 novembre, in vista di un impegno diffuso e concentrato sul territorio. Nell’occasione la filiale ha lanciato uno sconto eccezionale rispetto ai prezzi di listino sul noleggio di piattaforme autocarrate patente B e C per i clienti di Treviso. La filiale di Villorba, in via Thomas Alva Edison 2, all’interno dello stabile Giesse, dispone di un parco mezzi in continuo ampliamento, tra cui l’autocarrata Socage DA420 personalizzata dall’artista Alessandro Ferri, in arte Dado.

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System-LMS). A tutti è abbinato il radiocomando V7 con display a colori dotato di una nuova interfaccia grafica. Tra le principali caratteristiche di questi moduli di gestione (presentati all’ultimo Bauma), il display da 3,5”, l’interfaccia a 16 bit con, la gestione automatica del

contrasto in funzione della luce ambientale, i sei pulsanti per attivazione e navigazione a menu e tre pulsanti per funzioni rapide. www.fassi.com

Rinnovamento Nuova nomina nel novero delle cariche internazionali di TEREX CRANES. Jörg Müller è il nuovo Senior Sales Manager Middle East del gruppo. Il neoresponsabile delle attività commerciali in Medio Oriente arriva dalle file di Aurubis, gruppo specializzato nei prodotti laminati piani, dove ricopriva le cariche di General Manager e Senior Sales Manager per lo stesso mercato mediorientale. Prima di questo incarico, Jörg Müller è stato già Middle East Sales Manager per la divisione tower cranes di Liebherr. Apprezzamenti per la nomina del nuovo manager è stata espressa da Carsten von der Geest, Terex VP Sales & Service Cranes EMEAR, che ne ha sottolineato le capacità di focalizzazione strategica sui clienti dell’area.

www.terex.com

L

a fiera rimane nel novero degli appuntamenti più prestigiosi per trasporti e allestimenti su camion a livello mondiale e FASSI per questo, allo IAA di Hannover si è preparata per tempo, portando all’esposizione, in anteprima, ben quattro novità di prodotto e sei allestimenti su camion. Gli


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L’arte che solleva la città

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re settimane di arte per le strade cittadine, di colori che riqualificano la periferia e, naturalmente, di tecnologia a supporto del bene pubblico. Parliamo di “FestiWall 2016”, la rassegna di street art che si

è tenuta a Ragusa dal 12 al 27 settembre scorso. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa è considerata tra le dieci più importanti del settore a livello nazionale. Per due settimane i cieli di Ragusa hanno visto gli artisti

svettare su grandi piattaforme aeree per raggiungere le loro “tele” di mattoni e cemento. Le PLE protagoniste hanno portato in cielo i colori HAULOTTE nei modelli forniti dalla Tecnofly di Misterbianco (CT). Da un modello telescopico da 43 m a una 26 m, fino agli scissor da 12 m, la scelta delle macchine ha tenuto conto di una movimentazione da realizzarsi all’interno di condomini e rioni dalle connotazioni urbanistiche difficili. Inoltre, va sottolineato che le macchine dovevano essere azionate dagli artisti stessi: l’affidabilità e la semplicità di utilizzo delle piattaforme Haulotte ha consentito ai protagonisti di FestiWall

2016 di manovrare le macchine e di lavorare in base alle proprie specifiche esigenze, sempre in condizioni di massima sicurezza ed efficienza. www.haulotte.com

Rivoluzione leggera a 25 metri

N

ovità di prodotto per la gamma Ruthmann, nella classe delle 3,5 tonnellate, dove il costruttore tedesco annuncia per i primi mesi del 2017 il lancio della

nuova Steiger TBR 250, telescopica dotata di jib semovente Russell allestita su autocarro Euro 6. Frutto del programma di ottimizzazione denominato Weight Watcher, la nuova

creatura RUTHMANN Steiger presenta un’altezza di sollevamento fino a 25 m e vede una riduzione di peso sensibile della struttura aerea per compensare i 50 kg in più del veicolo, implementato con i nuovi dispositivi di riduzione degli inquinanti di scarico. Questa piattaforma patente B contempla uno sbraccio di 16,5 m con un carico in punta di 100 kg. La capacità massima in cesta è di 230 kg mentre l’angolo di rotazione consentito dal jib semovente è di 185°, con

un’inclinazione superiore di 5°. Il progetto della TBR 250 rappresenta un ulteriore punto di progresso sulla strada della conversione di modelli di piattaforma aerea originariamente adatti ad allestimenti su carro da 7,49 t, fino all’aprrodo “leggero” su veicolo da 3,5 t. Lo sguardo va agli operatori ma soprattutto alle potenzialità di mercato dei noleggiatori per macchine da affidare a freddo al cliente, seguendo tariffe inferiori di servizio, con ricavi più elevati, maggiore flessibiulità e minori costi operativi. www.ruthmann.de

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

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Lunga vita alla... fune

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a strategia service di JLG ha prolungato da otto a dodici anni l’intervallo di sostituzione obbligatoria delle funi e delle pulegge, purché il numero totale di ore lavoro della macchina non superi le 7.000. Gli intervalli prolungati si applicano ai modelli di piattaforme aeree a braccio JLG 600S,

600SJ, 600SC, 600SJC, 601S, 660SJ, 660SJC, 680S, 800S, 810SJ, 860SJ, 1100S, 1100SB, 1100SJP, 1200SJP, 1350SJP, 1500SJ, e 1850SJ. “La sostituzione delle funi rappresenta uno dei maggiori costi sostenuti dai proprietari nel corso della vita utile delle piattaforme aeree a braccio”, ha dichiarato Paul

Kreutzwiser, direttore globale della divisione piattaforme aeree. “Pur variando notevolmente, di solito gli interventi di sostituzione delle funi possono arrivare a costare migliaia di dollari ogni volta. Prolungare l’intervallo di sostituzione significa ridurre i costi di manutenzione e contribuire

a diminuire il costo totale di proprietà”. Il prolungamento degli intervalli di sostituzione è un’opzione reale per incrementare i redditi da noleggio dei clienti, mantenendo attive le piattaforme aeree a braccio più a lungo nel corso della vita utile della macchina. www.jlg.com

Prove di record in cima alla torre

U

ltimo mese di lavoro per l’avveniristica Torre di test Rottweil, nel BadenWürttemberg. La Torre, di 246 metri, sarà una delle costruzioni più alte di tutta

la Germania, il doppio del Big Ben di Londra (96 metri) e del Duomo di Milano (107 metri) e, una volta finita, peserà 40.000 tonnellate, pari a 5 volte la Torre Eiffel.

THYSSENKRUPP ELEVATOR inizierà, entro la fine dell’anno, le sue attività di ricerca e sviluppo. La torre di collaudo è stata progettata per le prove di mobilità urbana in elevazione più alte al mondo, in grado di testare impianti di ultimissima generazione, i velocissimi impianti hi-rise (in grado di raggiungere i 18 m/s) e il primo prototipo in scala 1:1 di Multi (a cui sono dedicati tre dei dodici vani della torre), il primo ascensore al mondo senza funi, capace di spostarsi in orizzontale e in verticale. thyssenkrupp-elevator.com


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NEWS A testa alta, verso Verona

Nei cieli d’oro

C

inque cupole dorate, per la magnificenza di una chiesa ortodossa nel centro di Parigi. Il sollevamento dei preziosi elementi architettonici è stata realizzata di recente dallo specialista francese Montagrues, fedelissimo delle gru Liebherr per le sue imprese di movimentazione eccezionale. 12 m di diametro e altezza per 8 t di peso: queste le misure della cupola maestra dell’edifico, a cui è stata dedicata la maestria tecnologica e la potenza dell’autogrù LIEBHERR LTM 1350-6.1. Con spazi di manovra angusti all’interno di un quartiere fitto di manufatti e vicoli stretti (senza contare le schiere alberate da contenere per consentire le operazioni di sollevamento), lo staff di Montagrues ha conferito precisione e alta professionalità alla Liebherr LTM 1350-6.1 nella gestione dell’impresa. L’esecuzione del tiro per la cupola maggiore della chiesa ha calamitato l’attenzione di un pubblico d’eccezione, con il vice primo ministro Russo e il segretario di Stato francese in prima fila ad assistere allo spettacolo di un prodigio dinamico ed estetico irripetibile. Per una volta, la pluralità religiosa ha messo d’accordo tutti, con l’utile apporto della grande scienza del sollevamento civile europeo. www.liebherr.com

Una nuova sede in provincia di Verona per corroborare l’offerta di servizio sul territorio. L’ha aperta Nacanco con una struttura moderna e funzionale situata nella zona industriale di San Giovanni Lupatoto, in via Monte Comun 64, nelle vicinanze della Strada statale 434 Transpolesana che collega Verona a Rovigo. La nuova filiale sorge a meno di un chilometro di distanza dall’autostrada A4 Milano-Venezia, fra svincoli autostradali di Verona Sud e Verona Est. L’impianto della sede NACANCO è costituito da un capannone-officina di 800 metri quadrati, destinato al servizio di assistenza tecnica per la manutenzione delle piattaforme e naturalmente alla consegna e al ritiro dei mezzinoleggiati. Sono stati attrezzati anche 90 metri quadrati di uffici commerciali e un’area riservata allo svolgimento dei corsi di sicurezza, comparto molto importante, gestito dalla consociata Nacanco Service. Una vera e propria missione quella che Nacanco vuole portare avanti: formare gli operatori di piattaforme al lavoro in sicurezza. Con l’apertura della nuova sede, anche i professionisti dell’area di Verona e del Triveneto potranno usufruire dell’offerta formativa di Nacanco Service.

www.nacanco.it

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G RU EDILI

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Il profilo della nuova L1-24 mostra tutta l’innovazione del design per l’automontante di ultima generazione Liebherr. In evidenza, la torre a parete piena saldata ermeticamente e il sistema di appoggio flessibile che adatta puntualmente la gru alle necessità logistiche del cantiere.

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&Noleggio

Sollevamento

N

ell’autunno di Niedersta ̈tter le gru si guardano bene dal migrare. Anzi, arrivano con una nuova generazione che comprende i modelli automontanti piu ̀ piccoli mai concepiti da Liebherr. Nel Safety Park di Bolzano - sede dei corsi di formazione organizzati dall’azienda di noleggio, servizi e vendita per macchine da costruzione e attrezzature - è stata presentata alla fine di ottobre, in anteprima per il mercato italiano, la gru L1-24, primo esemplare della linea L1 che sostituirà gradualmente l’attuale serie H. Niedersta ̈tter conta di ampliare il suo portafoglio clienti in virtù della notevole flessibilità di

questa nuova serie che nell’esemplare L1-24 mostra tutta la sua agilità di posizionamento, grazie al raggio di rotazione di soli 1,95 m (con sistema di appoggio flessibile). Lo sbraccio da 25 e 27 m della nuova gru (per un’altezza sottogancio di 19 m) è guidato da innovazioni degne di menzione come l’inedito sistema Micro Move per una movimentazione ai vertici della precisione operativa, attraverso dispositivi di azionamento progressivo. La serie L1 approda in Italia con il vento di una versatilità a tutto cantiere per la categoria delle gru automontanti, rivelando, nel puntuale design ergonomico, il profilo della modernità. ❙❚

SFIDA automontante A LANCIARLA È NIEDERSTÄTTER

CON L’ANTEPRIMA TUTTA ITALIANA DELLA NUOVA SERIE L1 DI LIEBHERR DI

ALBERTO FINOTTO

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G RU EDILI

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ALTA PRECISIONE La dinamica di rotazione della gru automontante L1-24 contempla nove velocità, tre per ogni modalità di controllo. Ogni modalità può essere scelta dall’operatore spostando semplicemente un selettore situato vicino al joystick. Per la funzione di sollevamento, invece, sono previste otto velocità, quattro standard e quattro relative al sistema di rallentamento millimetrico Micro Move. Si può lavorare con il braccio completamente esteso, oppure con i 2 m terminali ripiegati e in traslazione, con la sola prima sezione. Quando non è possibile movimentare carichi sospesi (vicino a tralicci con cavi ad alta tensione oppure in prossimità di linee ferroviarie), il raggio d’azione della gru automontante L1-24 viene escluso completamente con il sistema automatico di limitazione del campo operativo. Inoltre la nuova gru dispone di un sistema antipendolamento per impedire le oscillazioni del carico e di un dispositivo per superare il carico del vento.

Tante posizioni di impennamento possibili, per la nuova automontante della serie L1. Con questa varietà, i cantieri più affollati non sono più un problema e le gru possono lavorare in contemporanea anche negli spazi più ridotti.

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&Noleggio

Sollevamento

Sul display del radiocomando si possono controllare le variazioni di portata a seconda della scansione del braccio, la posizione e la capacità di tiro del carrello. Ogni elaborazione avviene grazie all’implementazione di un sensore assiale montato sulla carrucola.

DA PORTARE OVUNQUE! Il peso della macchina, zavorre centrali comprese, è di circa 11 tonnellate. Il servizio di trasporto offerto da Niedersta ̈tter ai propri clienti prevede il trasporto della gru automontante con assali di trasporto già omologati per il trasferimento su strada. Anche nel caso di non omologazione degli assali per il trasporto (nell’evenienza di normative territoriali più stringenti), Niedersta ̈tter è in grado di organizzare il carico dell’automontante con gru idraulica su bilico (pianale non ribassato, di 1,3 m). La stabilizzazione è basata su un’area di 3,80 x 3,80 m che a seconda delle necessità possono ridursi a 3,10 x 4,30 m, aggiungendo tre elementi di zavorra in più per assicurare la stessa capacità di sollevamento.

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G RU EDILI

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L’INNOVAZIONE È SERVIZIO L’interesse manifestato dalle imprese edili per la nuova gru automontante di Liebherr (disponibile da Niederstätter a partire dalla fine di ottobre) è stato notevole da subito. Decine di imprese edili del Triveneto hanno partecipato alle visite dimostrative organizzate dal concessionario e noleggiatore altoatesino nelle scorse settimane. Oggi Niederstätter distribuisce le gru a torre e automontanti Liebherr nel territorio dell’Alto Adige e del Trentino, nelle province di Verona, Vicenza, Padova e nel bellunese, offrendo l’importante corollario del servizio di trasporto e montaggio irreprebsibile, che si tratti di un cantiere a oltre 3.000 m di altitudine oppure degli spazi angusti di un cortile, all’interno di un palazzo storico. Dopo la fase di montaggio, il contatto con i clienti è costante, con dinamiche di pronto intervento 24 ore su 24 svolte da cinque officine mobili e, per sessioni di impiego particolarmente intense, con verifiche tecniche specifiche e approfondite, a intervalli regolari.

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&Noleggio

Sollevamento

Maria Niedersta ̈tter titolare Niedersta ̈tter

La nuova serie L1 è per noi la dedica ideale alla piccola impresa, all’operatore che vuole sviluppare la propria attività cantieristica in modo flessibile, coordinando e guidando dall’alto ogni fase di lavorazione. Si tratta di una linea di prodotto adatta al noleggio ma ancora più all’acquisto da parte di chi cerca una macchina durevole, innovativa, affidabile e dotata di polivalenza, nell’impiego dinamico come nel piazzamento in condizioni logistiche anche molto complesse.

La nuova L1-24 è disponibile, a scelta, con uno sbraccio alternativo di 25 o di 27 m. Nella prima versione la capacità di sollevamento arriva ai 950 kg in punta, nel secondo agli 800 kg. La semplice zavorra standard in calcestruzzo è fornita con la motrice per l’allestimento successivo (e rapido) in cantiere. La versione con zavorra completa in acciaio, invece, non richiede alcun intervento ulteriore di trasporto e montaggio.

La capacità offerta all’operatore da questa nuova serie automontante Liebherr è straordinaria. Aumentare il carico non è un problema, dal momento che la lunghezza del braccio della L1-24 può essere ridotta in modo flessibile, in qualsiasi momento. L’azionamento carrello nel braccio avviene con il semplice scorrimento della fune e l’adattabilità del braccio stesso prevede posizioni a 10° e 20° per altezze gancio elevate e posizione di scanso a 160°. Il montaggio? Rapido e senza problemi, con radiocomando e taratura per comando a memoria programMassimiliano mabile SPS. Altro dettaglio importante: la nuova gru funziona sia a 230 V che a 400 V. Garau

trainer tecnico gru edili Niedersta ̈tter

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G RU MULTIFUNZIONE

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LA FORZA

vestita d’alluminio N

ella bruma che circonda Ascheberg nel primo mattino, le sagome imponenti delle macchine Klaas risaltano come i profili di animali preistorici. Eppure, niente è più lontano dalla preistoria come questo produttore dell’alta Germania: la sua gamma di macchine polivalenti per il sollevamento di persone e materiali sta conquistando i protagonisti dell’edilizia e del noleggio più avanzati. La nostra visita alla fabbrica Klaas, immersa nel verde della più profonda (e laboriosa) Renania Settentrionale, è stata

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officiata dallo staff Cem Elevatori condotto da Loris Manocchia, in occasione di un open house tecnico sulle novità di prodotto più recenti. Cem distribuisce in Italia la serie Amak di gru multifunzione in alluminio, nuova frontiera di una “lifting versatility” calibrata sulle esigenza dell’utilizzatore finale. L’innovazione di questi modelli, nascosta nel materiale ad alta resistenza già impiegato con successo nel settore militare e aerospaziale, è applicato a strutture aeree che non potranno mai temere le quote e i carichi più elevati. ❙❚


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&Noleggio

Sollevamento

CON CEM, SIAMO ENTRATI NEL CUORE (LEGGERISSIMO) DELLE NUOVE GRU MADE IN GERMANY DI

ALBERTO FINOTTO

Lo stabilimento Klaas di Ascheberg produce le serie di gru multifunzione autocarrate e trainabili della gamma omonima e del marchio Amak. Oggi queste macchine sono molto richieste nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura, della manutenzione del verde e nella manutenzione di grandi coperture.

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G RU MULTIFUNZIONE

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Dallo stabilimento tedesco escono oltre 300 gru multifunzione ogni anno, seguendo una richiesta di mercato in continuo aumento. Il costruttore tedesco produce anche una serie di autoscale ed elevatori per l’edilizia e i traslochi.

IL BRACCIO CHE CONTA Il braccio delle gru multifunzione prodotte ad Ascheberg presentano alcune peculiarità che le differenziano dai modelli tradizionali del mercato attuale. I cilindri idraulici sono deputati soltanto alla funzione di elevazione del braccio principale, mentre le articolazioni e lo sfilo sono comandati da un sistema a funi che abbatte i costi di manutenzione per il cliente finale. Il sistema di controllo elettronico PLC/Can-Bus è una garanzia di regolazione raffinata dei movimenti, con il controllo in continuo sullo stato funzionale della macchina durante le operazioni di movimentazione e sollevamento. In ogni applicazione, la produttività è abbinata alla sicurezza d’impiego.

L’assetto della macchina è su autocarro a due assi, in modalità completamente idraulica con estensione laterale variabile degli stabilizzatori (a pistoni di sollevamento, per la regolazione millimetrica dell’altezza).

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&Noleggio

Sollevamento

Tra i valori delle gru-piattaforme multifunzionali carrellate Klaas e Amak, l’adattamento dinamico della portata (DRA) consente un adeguamento in continuo della capacità di sollevamento e una limitazione dell’area di rotazione a seconda della stabilità.

R IVOLUZIONE AL TRAINO Le gru-piattaforme multifunzione trainabili Klaas e Amak hanno conquistato l’attenzione più recente degli operatori di casa nostra. Le caratteristiche di queste macchine consistono innanzitutto in un impianto strutturale che offre notevoli vantaggi. Il materiale utilizzato per la costruzione consiste in una lega speciale di alluminio estremamente robusta e dal peso contenuto. L’innovazione del sistema di saldatura per attrito allo stato solido FSW (Friction Stir Welding) aumenta la solidità e la durata nel tempo di tutti i componenti della gru. Le oscillazioni provocate dal vento sono minimizzate dalle fessure praticate nel braccio mentre l’incurvamento è ridotto grazie alla previsione di un maggior spessore del materiale nei punti sotttoposti a maggiore sollecitazione.

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G RU MULTIFUNZIONE

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I clienti CEM Elevatori che hanno partecipato al training tecnico durante l’open house Klaas ad Aschemberg.

VOCAZIONE AL CARICO La gru si trasforma in piattaforma aerea con la massima rapidità di allestimento e senza l’ausilio di utensili. Il livellamento della piattaforma è automatico e l’orientabilità della cesta è di 45° a destra e a sinistra. Il carico sicuro di attrezzature di lavoro e altri accessori si può effettuare sul pianale del carro in totale sicurezza, grazie alle sponde fermacarico laterali che si possono aprire da entrambi i lati permettendo al contempo un facile accesso agli operatori. Il carico viene assicurato facilmente grazie agli appositi occhielli e l’accesso al pianale di carico si realizza agilmente e in modo sicuro tramite una scala fissa.

L’elettronica al servizio della sicurezza L’elettronica implementata sulle gru trainabili Klaas e Amak testimoniano, tra l’altro, l’attenzione alla sicurezza del costruttore tedesco. Il controllo della macchina è all’avanguardia, con sistemi di gestione SPS/Can-Bus. Lo sfruttamento delle potenzialità di ogni modello è ottimizzato e sempre consultabile dall’ampio display LCD sul radiocomando e sul pannello comandi della gru. Dal radiocomando si leggono indicazioni utili sulla calibratura degli stabilizzatori, del carico al gancio e dello sbraccio. Le funzioni gru possono essere frenate con modalità soft-touch per manovre a bassa oscillazione e più sicure.

Alcuni momenti della giornata di training organizzata dalla Cem Elevatori nello stabilimento Klaas di Ascheberg. Al centro, mentre spiega le dinamiche di un modello trainabile, il titolare, Loris Manocchia. Le trasferte tecniche e di formazione organizzate dall’azienda di Settimo Milanese sono molto frequenti e la richiesta di informazioni dei clienti italiani testimonia l’attuale fortuna delle gru multinfunzione in alluminio Amak nel nostro paese per diversi ambiti di impiego.


Abbonarsi VT 210x297_Abbonamenti 21/11/16 17:05 Pagina 64

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Mensile - Anno LXXXV Casa Editrice la fiaccola srl - euro 5,00

APP

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ATTUALITÀ

na L’altale

TUTTI I NUMERI DEL MERCATO TRE GENERAZIONI DI TRUCK A CONFRONTO LONDRA DOPO LA BREXIT STUDI DI SETTORE, SI CAMBIA

opa sull’Eur Finestra

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PRODOTTO

VOLKSWAGEN TRANSPORTER T6 IVECO Z TRUCK RENAULT T520 MAXISPACE SCANIA G320 HYBRID NISSAN NV300

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6.604

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M ERCEDES -B ENZ AROCS HAD

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A MAGIC

button DI GIANENRICO GRIFFINI

A

nche per i camion da cantiere è arrivato il momento della specializzazione per rispondere, in modo mirato, alle sempre più diversificate esigenze operative delle imprese di costruzioni. È il caso dei camion a trazione idraulica inseribile sul primo assale - battezzati da Mercedes-Benz Had, cioè Hydraulic Auxiliary Drive - che la Casa tedesca offre su numerosi modelli appartenenti alle gamme Antos, Actros e Arocs. Gli Had entrano in gioco per colmare il gap fra i mezzi off-road tradizionali e quelli d’impostazione stradale quando la missione di trasporto richiede, solo oc-

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casionalmente, l’impiego di un sistema ausiliario di trazione. Che serve per superare brevi tratti in salita oppure per affrontare fondi sterrati e non, resi insidiosi dalla pioggia, dal fango o dalla neve. Il tutto senza il ricorso a un camion a trazione integrale permanente, penalizzante dal punto di vista dell’incremento di tara e dell’aumento dei consumi di gasolio. Gli Arocs Had si affiancano alle altre versioni specializzate della gamma da cantiere MercedesBenz come i Loader, ottimizzati in funzione della capacità di carico, e i Grounder, pensati per le missioni off-road più esigenti. ❙❚


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Su strada asfaltata le versioni Had sono più efficienti dei modelli con trazione integrale permanente.

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M ERCEDES -B ENZ AROCS HAD

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PERCHÉ SCEGLIERE L’HAD L’impiego della trazione idraulica ausiliaria sul primo asse, inseribile on demand, garantisce molteplici vantaggi rispetto ai tradizionali mezzi 4x4 o 6x4. Con l’Had si ha, prima di tutto, un risparmio di tara pari a circa 400 kg, rispetto a un camion a trazione integrale permanente dotato di ripartitore di coppia, albero di trasmissione e differenziale anteriori. Inoltre, i dispendi di gasolio diminuiscono, in media, del 5% in confronto a un 4x4. Secondo i dati diffusi dalla Casa tedesca, un trattore Arocs 1843 Ls Had consuma su strada, con la trazione ausiliaria disattivata, circa l’1,5% in più di un Arocs 4x2 standard con secondo asse a singola riduzione.

Come funziona Il dispositivo di trazione ausiliaria Had è basato su una pompa ad alta pressione (che lavora a 45 MPa) collegata al motore del veicolo. La pompa, che ha una potenza massima di 112 kW, invia l’olio in pressione a dieci motori idraulici ai mozzi, con una potenza unitaria di 40 kW. Nel complesso, i motori idraulici sono in grado di generare una coppia massima pari a 6.250 Nm per ciascuna ruota dell’assale anteriore del

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veicolo. Un secondo circuito idraulico a bassa pressione (3 MPa) mantiene i motori in posizione di riposo, quando il dispositivo Had è disattivato, e pompa l’olio al radiatore del sistema montato lungo i longheroni del camion. La trazione idraulica sul primo asse è attiva fino alla velocità massima di 25 km/h. Oltre questo limite si disinserisce e diventa completamente inattiva quando il camion supera i 60 km/h.


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Provatiper Voi

L’INTEGRALE PERMANENTE CONSUMA DI PIÙ I 13 Arocs Had della flotta Fischer sono arancioni, mentre i trattori grigi hanno la trazione integrale. La grande differenza si riscontra in termini di consumo carburante. Gli Had consumano fino al 5% in meno.

Qui sopra, il pulsante d’inserimento della trazione nella parte centrale del cluster e il disegno dello schema del circuito dell’Had. Nella foto sotto, la pompa ad alta pressione flangiata al motore.

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UNA SOLUZIONE CHE PIACE Queste performance, unite alle capacità di disimpegno sui fondi difficili, hanno convinto numerose imprese europee - come la tedesca Fischer Weilheim, specializzata in opere di sbancamento funzionali alla realizzazione di grandi infrastrutture - a utilizzare estensivamente gli Arocs Had. Che hanno riscosso buoni successi di vendita, come testimoniano le oltre 750 unità (di tutti i tipi) messe in strada nel 2015 e i circa 700 pezzi acquistati dalle società di costruzione nei primo trimestre di quest’anno. L’utilizzo del dispositivo di trazione ausiliaria Had non richiede particolari abilità nella guida off-road da parte dei conducenti. È sufficiente, infatti, premere un pulsante sul cruscotto per attivare il sistema. Che è controllato da una centralina elettronica in grado di fornire alle ruote del primo assale solo la coppia aggiuntiva necessaria alla trazione. Ovviamente, è consigliabile adottare una strategia di guida predittiva, inserendo l’Had prima che la situazione del fondo stradale (e della trazione) diventi critica.

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Provatiper Voi LA GAMMA OGGI DISPONIBILE IN ITALIA Ampia e articolata è l’offerta per il mercato italiano di camion a trazione inseribile sul primo assale (Had) da parte di Mercedes-Benz. Comprende cabinati e trattori delle gamme Antos (da distribuzione a lungo raggio), Actros (stradali da linea) e Arocs (da cantiere) in configurazione 4x2 e 6x2. Due le motorizzazioni disponibili, entrambe a sei cilindri in linea: Om 470 da 10,7 litri di cilindrata e Om 471 da 12,8 litri. La prima è proposta con tarature da 330 a 430 Cv sui cabinati a due e a tre assi e, solo con potenza da 430, sui trattori delle serie Antos, Actros e Arocs. L’Om 471 è, invece, offerto sui carri e i trattori di tutte e tre le gamme, con tarature comprese fra 420 e 530 Cv.

L’IMPRESA MODELLO... TEDESCO

L’IMPRESA FISCHER IN NUMERI

In queste pagine i protagonisti sono i trattori Mercedes-Benz Arocs 1843 Ls Had utilizzati dall’impresa tedesca Fischer Weilheim, attiva nel trasporto di inerti provenienti dagli sbancamenti per la realizzazione di grandi opere pubbliche, come stazioni ferroviarie, linee dell’alta velocità e tratte autostradali. La Fischer, che ha nella propria flotta tredici Arocs Had (per la maggior parte trattori e alcuni cabinati 6x2 con attrezzatura scarrabile), opera prevalentemente su percorsi stradali. La trazione idraulica inseribile sul primo asse viene utilizzata soprattutto lungo gli itinerari off-road o dentro i cantieri. I mezzi sono stati acquistati per servire i cantieri funzionali alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Stoccarda - Ulm (vedi Costruzioni n. 685, pagina 48) che da calendario lavori sarà terminata entro il 2018.

-1927 - anno di fondazione: - 8 sedi - 320 addetti - 180 camion - 13 Mercedes-Benz Arocs Had - 80 semirimorchi ribaltabili - 110 macchine movimento terra - 2 milioni di tonnellate di materiali movimentati per la costruzione della stazione ferroviaria di Stoccarda - 1,5 milioni di tonnellate per l’autostrada Stoccarda-Ulm - 8 milioni di tonnellate per la costruzione di gallerie per l’alta velocità

Online www.fischer-weilheim.de

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