Costruzioni 661 luglio 2012

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Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

DAL 1952 al vostro fianco

1952 - 2 012

661 Anno LXI Luglio 2012

#ASA EDITRICE la fiaccola SRL

60


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Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

SOMMARIO 1952 2012

SPECIALE 60 ANNI

60

I ERI, OGGI, DOMANI

I nostri primi 60 anni

46

AGRES

8

48

BKT EUROPE

50

CANGINIBENNE

52

CGT

8

54

CTE

TECNOLOGIE

56

EFFER

58

HINOWA

60

IHIMER

62

IME

64

LOMBARDINI

66

MANITOWOC

68

MB

70

MERLO

72

METALGALANTE

74

PETRONAS LUBRICANTS

76

RENAULT TRUCKS

78

SIMAI

80

SOCAGE

82

TREVI BENNE

84

VEI

86

VENPA

88

VF VENIERI

90

VOLVO C.E.

92

VTN EUROPE

94

XYLEM

10

Editoriale Introduzione al numero speciale pensato per celebrare la nostra storia

PER IL

10

DOMANI

Il futuro non è più quello di una volta L’evoluzione si gioca a suon di efficienza e di consumi ridotti

26

LA VENDITA E OLTRE 26

Salvi nella rete! La ricetta per aziende reattive è aprire a nuove logiche di pre e post-vendita

C ULTURA DEL SICURO 32

Il domani? È al sicuro! La sicurezza si conquista con una maggiore attenzione alla formazione

36

32 WALL OF FACE 36

Decennio polaroid Ripercorriamo i “nostri” anni Novanta, l’era del full color


Segui questo logo! TI SEGNALA I COLLEGAMENTI CON IL MONDO WEB

ATTUALITĂ€&PRODOTTI

96

RETE VENDITA

126

La nuova filosofia distributiva di Terex Construction in Italia

Notizie Associazioni, mercato, prodotto, stabilimenti, motori, componenti

EVENTI

128 ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

112

Italia in rete

Entra nel club Volvo CE Italia ha lanciato il nuovo Club Operatori

L’Istituto informa Una sfida per il futuro

DEALER ATECAP

116

130

Rilancio con grinta

Realtà contro corrente Nel ravennate nuova sede per DMO, con un’ampia gamma di macchine

Oltre 300 imprenditori da tutto il mondo al congresso Ermco

DEALER CANALE DI PANAMA

118

A Panama i calcestruzzi li vogliono freddi

134

Riparte con le sue forze Maie torna sul campo con New Holland, Bomag, Sandvik e Fiori

Sveliamo il processo per produrre 5 milioni di m3 di calcestruzzo doc

PIATTAFORME AEREE

138

Carico superlativo Cte celebra i 25 anni di partnership con Genie lanciando la Zed 21 JH

130 118

)33. 0010 - 9665

661 LUG LIO 2012

DIRETTORE RESPONSABILE ,UCIA %DVIGE 3ARONNI LSARONNI FIACCOLA IT DIRETTORE EDITORIALE -ATTHIEU #OLOMBO MCOLOMBO FIACCOLA IT COORDINAMENTO %MILIA ,ONGONI REDAZIONE -AURO !RMELLONI #RISTIAN &URINI 6ALENTINO 6IALE COSTRUZIONI FIACCOLA IT SEGRETERIA /RNELLA /LDANI SEGRETERIA FIACCOLA IT COLLABORATORI 3ILVIO #OCCO

&EDERICO &ORNARA #LAUDIO -ARINI 5MBERTO .ARTELLI $ANIELA 3TASI IMPAGINAZIONE 3TUDIO 'RAFICO 0AGE AMMINISTRAZIONE #RISTINA 3CICCHITANO AMMINISTRAZIONE FIACCOLA IT ABBONAMENTI -ARIANA 3ERCI ABBONAMENTI FIACCOLA IT TRAFFICO E PUBBLICITĂ€ ,AURA #ROCI MARKETING FIACCOLA IT MARKETING E PUBBLICITĂ€ 3ABRINA ,EVADA SLEVADA FIACCOLA IT AGENTI 'IORGIO #ASOTTO 4 & PER &RIULI 6ENEZIA 'IULIA 4RENTINO !LTO !DIGE 6ENETO %MILIA 2OMAGNA OTTOADV TIN IT -ENSILE ,/ #/.6 2EG 4RIB -ILANO . DEL STAMPA 4EP SRL 3TRADA DI #ORTEMAGGIORE 0IACENZA

Nel prossimo numero

Presenteremo le novitĂ di prodotto anticipate lo scorso giugno presso lo stabilimento ,)%"(%22 di Ehingen in occasione dei Kundentage 2012, ovvero le giornate di festa che ogni tre anni vengono dedicate alla clientela delle autogrĂš tedesche di tutto il mondo. Segnaliamo la nuova autogrĂš multiterreno LTM 1750-9.1 da 750 tonnellate di portata massima con braccio telescopico da 52 m e la nuova gru cingolata LTR 1220 da 220 tonnellate di portata massima e braccio telescopico da 60 m.

Tra i vari articoli non mancherĂ il “reportageâ€? dell’evento del '2500/ -!.)4/5, The Festival, svoltosi tra maggio e giugno in Spagna. I numeri sono da capogiro: ben 12.000 metri quadri di esposizione suddivisi in aree tematiche e piĂš di 1.000 persone provenienti da 80 Paesi, tra clienti, concessionari, importatori, fornitori, analisti. Numerosi anche gli appuntamenti: 14 conferenze, 21 tavole rotonde e altri momenti di confronto sui valori del Gruppo.

)3#2):)/.% !, 2%')342/ .!:)/.!,% 34!-0! . 6OL &OGLIO 2OC PREZZI DI VENDITA ABB ANNUO )TALIA %URO ABB ANNUO %STERO %URO UNA COPIA %URO UNA COPIA %STERO %URO Âś VIETATA E PERSEGUIBILE PER LEGGE LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI ARTICOLI PUBBLICITĂŒ ED IMMAGINI PUBBLICATE SU QUESTA RIVISTA SIA IN FORMA SCRITTA SIA SU SUPPORTI MAGNETICI DIGITALI ECC ,A RESPONSABILITĂŒ DI QUANTO ESPRESSO NEGLI ARTICOLI FIRMATI RIMANE ESCLUSIVAMENTE AGLI !UTORI )L SUO NOME Ă’ INSERITO NELLA NOSTRA MAILING LIST ESCLUSIVAMENTE PER LgINVIO DELLE NOSTRE PUBBLICAZIONI ,EGGE SULLA 0ROTEZIONE DEI DATI 0ERSONALI 3E NON DESIDERA RICEVERLE INVII LA SUA RICHESTA SCRITTA A #ASA %DITRICE ,A &IACCOLA S R L /RGANO DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE 5NIONE #OSTRUTTORI )TALIANI DI -ACCHINE PER #ANTIERI %DILI 3TRADALI -INERARI E !FFINI 1UESTO PERIODICO Ă’ ASSOCIATO ALL 5NIONE 3TAMPA 0ERIODICA )TALIANA NUMERO DI ISCRIZIONE

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2

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104

www.ediltek.info

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www.carmix.com

82-83

www.trevibenne.it

56-57

www.effer.com

III Cop www.minitop.it

84-85

www.veigroup.com

106

www.esti.it

7

www.osapinze.it

86-87

www.gv3.it

102

www.fassi.com

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88-89

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62-63

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99

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Aziende citate Allison ...........................99 Armofer ..........................16 Atlas Copco .....................24 Bomag..........................134 Bosch Rexroth ..................14 Brigade Elettronica ............33 BU Power System ..............18 Canginibenne ...................17 Ceva Logistics ..................96 Cgt.........................11 - 106 Cifa ........................11 - 106 CNH CE ..........................18 CNH CE - CASE .................31 Comer Industries .............102

Cte.........................97 - 138 Dieci .............................20 Doka ............................100 Doosan .........................130 Effer.............................100 Esti..............................102 Fiori.............................134 FM Gru ...........................27 Gasparin Impianti..............21 General Smontaggi ............20 Gruppo Goodyear .............104 Holcim Aggregati ..............14 Ihimer............................22 Impregilo ......................118

Indeco............................16 IronPlanet .......................28 Italnolo ..........................34 Jcb ..........................27 - 95 Komatsu .........................23 Layher ...........................35 Liebherr ..................18 - 104 Lombardini......................22 Maie ............................134 Manitou Italia...................16 Manitowoc Crane Group Italia .....................34 MB................................15 Merlo ............................32 Nacanco .........................29 New Holland...................134 Omeco ...........................30 Promove .........................12

Rev ...............................22 Ruukki ...........................97 Sandvik .................. 13 - 134 Scai ..............................28 Scania ...........................98 Socage...........................28 Stratex ...........................94 Terex ......................96 - 126 Trevi Benne .....................24 Venpa ............................30 VF Venieri .......................12 Vitali .............................12 Volvo CE ..................14 - 129 Vtn Europe ......................20 Wacker Neuson ...............107 Xylem Water Solutions Italia .................19



SPECIALE 60° ANNIVERSARIO

1952 2012

60 I nostri primi 60 anni SONO PASSATI PIÙ DI SEI DECENNI da quando l’editore Giuseppe Saronni chiese a Guido Ferraresi il suo parere sulla pubblicazione di una rivista tecnica delle costruzioni e organizzazione dei cantieri. L’idea originale – citiamo Ferraresi, primo direttore della nostra rivista – “era di colmare una deficienza della letteratura tecnica italiana proprio in un settore in cui la genialità e l’operosità degli imprenditori italiani e la qualità delle macchine e tecnologie nostrane non ha confronto nel mondo.” Nell’editoriale del primo numero della rivista, datato marzo 1952, Ferraresi chiama a collaborare tutti gli operatori, progettisti, costruttori, fabbricanti di materiali e di macchinari per mettere nero su bianco la cultura del settore. Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti. Il nostro modo di fare stampa tecnica è cambiato e l’attenzione della redazione è progressivamente passata dalle metodologie costruttive delle imprese a quelle di macchine, componenti e attrezzature. In altre parole siamo stati al fianco del settore durante la meccanizzazione dei cantieri con l’obiettivo immutato di informare, spiegare, illustrare i prodotti, la manutenzione e le soluzioni tecniche. Negli anni la rivista COSTRUZIONI ha allargato i suoi orizzonti anche alla demolizione, al recupero di materiali, al noleggio declinato per i cantieri. In 60 anni abbiamo pubblicato oltre 660 numeri. Mettendo in fila il totale delle copie stampate si totalizza una distanza di 3.966 km, pari alla quella da Milano a Capo Nord. Pesandole si raggiungono le 5.280 t, come 40 treni ad alta velocità. Affiancando ogni pagina stampata si coprono 180 km2, pari alla superficie di Milano. Impilando tutti i numeri si raggiungono 66,1 km d’altezza, superando la metà della mesosfera. Oggi COSTRUZIONI corre anche sul web per garantire un costante aggiornamento al settore. Per celebrare questo traguardo abbiamo ideato questo numero speciale della rivista. Nelle prossime pagine diamo voce ai protagonisti del settore, alle immagini del passato, ai ricordi. LUCIA SARONNI

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Tecnologie per il domani Abbiamo domandato alle persone che operano nel nostro settore quali saranno secondo loro le future evoluzioni tecniche legate a macchine, componenti e attrezzature. Non vedremo a breve escavatori volanti ma di sicuro piĂš efďŹ cienti

La vendita e oltre Il mutare delle condizioni di mercato in Italia, come nel mondo, ha creato forti scompensi nelle reti distributive di macchine da cantiere. Coloro che hanno saputo rispondere in modo essibile e riorganizzarsi saranno vincitori

Cultura del sicuro Dopo anni di confusione sul riconoscimento dei sistemi formativi italiani per i professionisti del cantiere, le recenti normative impongono l’obbligo di un patentino per molte categorie di operatori. Il cambiamento sembra epocale luglio 2012 Costruzioni 9


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A CURA DELLA

REDAZIONE

Escavatori intelligenti guidati dal satellite, pale gommate-robot senza operatore, macchine modulari come fossero destinate a lavori su Marte. Macché. L’innovazione tecnologica nell’industria free e captive per il Construction è ancora guidata dal rapporto tra metri cubi mossi e litri di gasolio consumato: la vecchia e cara efficienza tiene ancora banco nell’evoluzione

Il futuro non è più quello di una volta utti gli addetti ai lavori si chiedono come sarà la tecnologia del futuro nella meccanica per il settore Construction. Se a questo quesito avessimo tentato di rispondere 10 anni fa, probabilmente si sarebbe parlato di automazione per compiere cicli di lavoro senza operatore, di modularizzazione delle macchine in grado di autoadeguare la propria struttura alle condizioni operative o di nanotecnologie capaci di modificare le proprietà tecniche e fisiche della superficie del mezzo riducendo, ad esempio, l’attrito tra attrezzo e terreno. Ma al 2012 la percezione è leggermente diversa! Innovazione ed evoluzione sono ancora molto ben radicate a problematiche quali abbattimento di consumi ed emissioni ed affidabilità delle macchine. Innovazione e trasferimento tecnologici sono dunque variabili dipendenti: è lo scenario economico “di contorno” a dettare le condizioni per l’introduzione di una nuova tecnologia. R ST

T

10 Costruzioni luglio 2012


TECNOLOGIE PER IL DOMANI PAOLO ANDREA VIVANI

Luogo e data di nascita Serevezza (LU) 24 marzo 1957 Ruolo, azienda Direttore attività movimento terra, CGT Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo 25 anni fa a Genova Sogno nel cassetto Intravedere la fine della crisi

L’efficienza delle macchine e di pari passo quella dei Servizi ad esse collegati, saranno sicuramente l’obiettivo principale che costruttori e dealer seguiranno in futuro. Le macchine dovranno inquinare e consumare sempre meno, senza per questo pregiudicare la produttività; essere “tecnologiche”, ma semplici da utilizzare e controllare. Mentre l’assistenza dovrà evitare fermi e costi imprevisti, garantendo la più alta disponibilità in cantiere delle macchine e mantenendo la produttività costante nel tempo. Caterpillar e CGT si stanno già muovendo in tal senso, basti pensare alle nuove Pale gommate Serie K ed agli Escavatori Serie, o al sistema AccuGrade. Efficienza del prodotto e del Servizio si sposano alla perfezione con il Product Link, un dispositivo disponibile su tutte le macchine Caterpillar che permette ai clienti di tenere la propria flotta sotto controllo, ricevendo anche una serie di informazioni elaborate da CGT per contribuire a contenere costi, consumi e migliorare le prestazioni.

NICOLA PIRRI

Luogo e data di nascita Milano, 24 aprile 1972 Ruolo, azienda Direttore ricerca e sviluppo, Cifa Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo nel novembre 2011, con l’arrivo in Cifa Sogno nel cassetto Viaggio in Tibet

Nel mercato europeo dei macchinari per il calcestruzzo, gli operatori chiedono prodotti sempre più ecologici, sicuri e affidabili. Il rispetto dei limiti di peso per gli allestimenti su autotelaio, l’attenzione ai consumi e il rispetto delle normative ambientali sta guidando l'evoluzione tecnica. Seguendo l’esperienza di successo del settore aerospaziale, anche sui macchinari per il calcestruzzo è in atto uno studio approfondito per l’applicazione e l’industrializzazione di nuovi materiali compositi che coniughino leggerezza, alta resistenza e sostenibilità ambientale, e abbiano risvolti innovativi anche sulla forma e sulla

geometria dei nuovi prodotti. Questo percorso tecnico innovativo ha ancora un alto potenziale di sviluppo: si potranno raggiungere performance sempre più elevate in merito al risparmio energetico e alla riduzione dell’usura, minimizzando sempre più il costo totale della macchina. Al fine di rispondere alla domanda di sicurezza, si stanno sviluppando sistemi di controllo automatici che garantiscano la stabilità della macchina in tutte le condizioni di lavoro presenti nei cantieri; dalla ridotta oscillazione del braccio di distribuzione ai sistemi e di allarme o di blocco che prevengano i contatti con le scariche elettriche delle linee ad alta tensione.

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FILIPPO MUCCINELLI VENIERI Luogo e data di nascita Lugo (RA), 26 gennaio 1984 Ruolo, azienda Managing director, VF Venieri Il primo contatto con il nostro settore Era inevitabile avendo entrambi i genitori dedicati interamente alle mmt Sogno nel cassetto Personale: mantenere quello che i miei predecessori hanno fatto; professionale: incrementare la nostra azienda

Il nostro settore, che sta vivendo un periodo di enormi difficoltà e di grandi cambiamenti, sarà guidato sicuramente dall'innovazione e dalla tecnologia applicata alle macchine. Lo conferma l'azienda VF Venieri, di cui faccio parte, che dal 1999 ha iniziato a studiare e prototipare nuove tecnologie applicate alle pale e alle terne arrivando al 2012 con alcuni brevetti, tra cui il più importante quello delle macchine a propulsione ibrida; crediamo fortemente in questo tipo di innovazione che ci permette di abbattere i consumi di carburante del 50%. Crediamo che aziende di piccole-medie dimensioni possano ricavarsi uno spazio sul mercato solo ed esclusivamente facendo qualità di prodotto e tecnologie innovative. Altresì credo che uno dei valori che può contribuire a sostenere le nostre imprese sia quello di fare qualità e non quantità (speculazione). Auspicando che il settore si risollevi andiamo avanti convinti più che mai nella nostra missione!

MASSIMO VITALI Luogo e data di nascita Bergamo, 13 gennaio 1969 Ruolo, azienda Presidente CdA, Vitali Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Da sempre siamo attivi nel settore demolizioni speciali e bonifiche ambientali Sogno nel cassetto Nd azienda

ANTONIO CANNAÒ

Luogo e data di nascita Casarano (LE), 16 marzo 1970 Ruolo, azienda Direttore commerciale, Promove Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1999 Sogno nel cassetto Nd


TECNOLOGIE PER IL DOMANI PAOLO VANDEN HEUVEL Data di nascita 25 aprile 1971 Ruolo, azienda Vice president construction Italy, Sandvik Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 2000 col movimento terra, nel 2010 con Sandvik Sogno nel cassetto Nd

Noi del Gruppo Vitali siamo consci che operare in un ambito così delicato come quello delle demolizioni e bonifiche ambientali richiede competenze di altissimo livello e un’organizzazione in grado di garantire qualità, rapidità di esecuzione, competenza e soprattutto sicurezza. I valori che da sempre ci guidano sono: tecnologia, puntualità, affidabilità e rispetto per l’ambiente. La disponibilità di aree vergini e ancora lottizzabili si fa sempre più rara, e sono numerose le zone periferiche abbandonate in stato di forte degrado, quindi in futuro la possibilità di costruire sarà strettamente connessa alla volontà di demolire e recuperare quella parte di patrimonio immobiliare privo di particolari pregi architettonici e destinato a un inesorabile abbandono per obsolescenza. Si tratta di operazioni che mirano a restituire funzionalità al tessuto urbano, a rendere vivibili interi quartieri spesso dominati dalla presenza spettrale di aree industriali dismesse.

Le attrezzature per demolizione sono caratterizzate principalmente da una forza distruttiva che ne costituisce al tempo stesso l’utilità e il fascino. Le prestazioni resteranno quindi il principale fattore su cui puntare, giacché rappresentano il primo parametro di selezione da parte dei clienti. Ritengo quindi che gli sforzi dei costruttori saranno costantemente tesi a migliorare in primo luogo le performance delle proprie attrezzature.

In generale la domanda dei clienti sta andando verso macchine sempre più polivalenti, in grado di affrontare diversi tipi di applicazioni. Allo stesso tempo, riscontriamo maggiore attenzione all’impatto ambientale, in particolare all’inquinamento acustico (per le perforatrici), e alle emissioni inquinanti (per le macchine che lavorano in sotterranea). Questi sono i fattori in cui Sandvik sta investendo grandi risorse per lo sviluppo delle macchine del futuro. Secondo noi, inoltre, diventerà strategica la specializzazione dei fornitori, che dovranno essere sempre meno tuttologi: il cliente richiede un interlocutore realmente preparato in grado di suggerire e fornire le attrezzature e il supporto ottimali per il progetto, soprattutto in termini di costi di gestione e operatività. Riteniamo che questo sia un valore aggiunto fondamentale per essere competitivi negli anni a venire, soprattutto nel mercato della perforazione e del trattamento inerti, due segmenti molto specialistici che pertanto richiedono un notevole bagaglio di conoscenze alle spalle.

” ” ” Per il resto, il settore appare decisamente maturo e caratterizzato da un elevatissimo grado di concorrenza che, specie nelle attuali condizioni di mercato, causa grandi pressioni al ribasso dei prezzi di vendita e, conseguentemente, dei margini di profitto. Grande attenzione andrà quindi prestata all’ottimizzazione dei processi produttivi e dell’organizzazione aziendale in modo da limitare inefficienze che appaiono oggi non più sostenibili e contenere i costi di produzione.

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CALOGERO SANTAMARIA

Luogo e data di nascita Agrigento 27 giugno1970 Ruolo in azienda Direttore generale Holcim Aggregati Calcestruzzo Srl Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo nel 2002 in Holcim Italia come project manager Sogno nel cassetto Nd

ELENA PALLICELLI Luogo e data di nascita Reggio Emilia, 31 marzo 1968 Ruolo, azienda Direttore marketing Volvo CE Italia Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 2005 a seguito dell’apertura di Volvo CE Italia SpA. Sogno nel cassetto Sviluppare ed innovare competenze in ambito marketing.

Il fatto di sapere che stiamo facendo la differenza viene apprezzato sempre più dai nostri clienti. Per i nostri clienti la sostenibilità è diventata sempre più importante e il fatto di poter realizzare il lavoro risparmiando tempo e consumando meno carburante li rende più responsabili dal punto di vista ambientale. Il nostro Impegno è incentrato sulla innovazione come driver per la riduzione delle emissioni e quindi dell’impatto ambientale. Consiste nell’apporto di migliorie nell’efficienza dei consumi che verranno applicate a tutta la gamma dei nostri prodotti in molti modi diversi, compreso in alcuni motori. Verranno apportate modifiche anche agli impianti idraulici, ad altre parti di ricambio in particolare la trasmissione, e in alcuni casi cambiamenti alle attrezzature di lavoro che consentiranno di migliorare l’efficienza del carico. Per i clienti le innovazioni tecniche si tradurranno in risparmio di denaro, di tempo e contribuiranno a salvare l’ambiente. In pratica si tratta di una soluzione di reciproco vantaggio.

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WALTER SCANDELLA Luogo e data di nascita Wettingen CH, maggio 1958 Ruolo, azienda Responsabile divisione mobile application Bosch Rexroth Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo : Nel 1980, con l’Hydromac (escavatori cingolati e gommati) Sogno nel cassetto contribuire alla crescita e alla trasformazione del nostro Paese in un centro di eccellenza per lo sviluppo di macchine mobili


TECNOLOGIE PER IL DOMANI

L’industria dei materiali da costruzioni, ed in particolare del calcestruzzo, è in evoluzione. I nuovi progetti, per opere pubbliche e private, richiedono un approccio integrato al costruire e lo sviluppo di competenze e soluzioni adeguate alle più svariante esigenze. È nel settore calcestruzzo che si sta ponendo lo sforzo maggiore di rinnovamento, innovazione e sostenibilità. Nuove miscele con alto contenuto di riciclato, prodotti con particolari caratteristiche di risparmio energetico, cal-

cestruzzi ad altissime prestazioni per ottenere strutture fino a pochi anni fa inimmaginabili dal punto di vista architettonico e strutturale fanno ormai parte stabile delle forniture, con importanza sempre crescente. I produttori di calcestruzzo devono trasformarsi da puri fornitori di materiali a partner dei propri clienti, interpretando le loro esigenze, trovando soluzioni, affiancandoli nell’applicazione ottimale al progetto, con attenzione alla qualità ed al controllo di tutti i processi.

È un periodo storico questo dove ogni giorno vengono veicolate notizie devastanti relative ad un settore che stenta a vivere il proprio tessuto industriale, perdendo ogni giorno molti specialisti. Ed è proprio in un’epoca come questa che vengono valorizzati prodotti come il nostro. Oggi la Benna Frantoio MB è uno strumento necessario per tutte quelle imprese che vogliono ridurre i costi di smaltimento e trasporto abbattendoi grandi investimenti in macchinari. Oggi le aziende hanno bisogno di macchinari versatili, facili da usare e mantenere, che consentano un risparmio di tempo e denaro. Il mercato di riferimento è in piena evoluzione e stiamo lavorando per migliorare e aumentare le performance dei nostri prodotti. È la nostra mission: sviluppare prodotti che “rivoluzionino” il lavoro in cantiere. Ogni successo raggiunto è un motivo in più per nuovi obiettivi e per creare vantaggio per i nostri clienti.

GUIDO AZZOLIN

Il futuro delle applicazioni mobili vede a breve la riduzione di emissioni e costi di gestione macchina, maggiori funzionalità e performance in termini di produttività e di sicurezza. Noi andiamo in questa direzione e, anche se è vero che il miglioramento del componente è ancora possibile e perseguito, l’approccio all’applicazione è fatto in modo sistemico per migliorarne l’architettura e l’efficienza. L’elettronica ci sta dando un grosso aiuto, grazie anche all’esperienza del Gruppo Bosch, per una gestione del sistema macchina nel suo insieme. Le nuove unità idrostatiche (ad alta densità di potenza) che i costruttori hanno già installato in diverse applicazioni, d’altro canto, evidenziano come l’oleodinamica ha ancora spazio per esprimere le proprie potenzialità, incrementare i rendimenti e la densità di potenza. Le nuove soluzioni sono tutte tese a rispondere alla normativa del Tier 4 Final. Per il futuro venturo scommetterei invece sul termine “ibrido”, quale combinazione di soluzioni meccanico-idrauliche o idraulicoelettriche.

Data di nascita 23 Maggio 1970 Ruolo, azienda Amministratore delegato MB Quando è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo 2001 Sogno nel cassetto Far diventare MB un esempio nel mondo di inventiva, tecnologia, professionalità, determinazione.

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MARCO IOTTI Luogo e data di nascita Novellara (RE), 16 luglio 1963 Ruolo, azienda Vice president Castelfranco Product Unit Managing director Manitou Italia Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1987 sono entrato in Pimespo, azienda di Luzzara (RE) oggi parte del gruppo Kion, occupandomi di prodotti per la movimentazione di merce pallettizzata; dal 1999 sono in Manitou Sogno nel cassetto Personale: gestione di un’azienda agricola con moderne tecnologie; professionale: ideare, sviluppare e produrre un prodotto innovativo per il settore della movimentazione

Per affrontare questo tema non basterebbe un trattato sociologico. Perché scomodare la sociologia? Perché da sempre l’evoluzione tecnologica è andata pari passo con le mutevoli esigenze dell’uomo.Di conseguenza l’attenzione delle nostre aziende non può che essere rivolta alle necessità “mutevoli” delle imprese utilizzatrici dei nostri manufatti. Le aziende italiane devono ritornare a essere sempre meno imitative e sempre più innovative, inseguendo le sfide che il mercato e i clienti richiedono. L’evoluzione tecnologica ha avuto un ruolo fondamentale per il mercato della demolizione e abbiamo assistito a uno sviluppo di una cultura sempre più ingegneristica dei produttori e delle imprese utilizzatrici. Per questo, la nostra azienda è condannata a perseguire la pluri-specializzazione, nei differenti settori delle demolizioni e in settori contigui. Si tratta di un processo continuo, uno sforzo immane di ricerca non supportato dalle università e dalle istituzioni governative. Chi sarà in grado di fornire il prodotto migliore, rispondente alle mutevoli necessità, sarà in grado di fronteggiare le sfide future, anche di bilancio.

MICHELE VITULANO Luogo e data di nascita Molfetta (BA), 24 maggio 1968 Ruolo, azienda Responsabile marketing e commerciale, Indeco Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Sin da bambino frequentavo l’azienda fondata e diretta da mio padre Sogno nel cassetto Consegnare alla terza generazione familiare un’impresa transnazionale sempre più leader sul mercato mondiale, con quella punta di creatività e diversità proprie di una “italianità positiva”. Produrre vino biologico di alta qualità

EMILIO CINERARI

Luogo e data di nascita Pavia, 14 marzo 1973 Ruolo, azienda Direttore generale, Armofer Cinerari Luigi Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Ci sono nato! Insieme a mio fratello e ai cugini dirigo l’azienda che fondò mio padre Luigi Cinerari nel 1961 insieme ai suoi fratelli Pietro e Angela Sogno nel cassetto Nd

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TECNOLOGIE PER IL DOMANI

Non v’è dubbio che il miglioramento del livello di sicurezza e dell’efficienza operativa siano le basi su cui lavorare per l’implementazione dell’offerta. Lavorare meglio, in modo più efficiente e in condizioni di maggiore sicurezza è la sfida quotidiana. Diventa estremamente utile ripensare di continuo a possibili nuove soluzioni tecniche per affrontare in modo aperto e costruttivo le esigenze dell’utilizzatore, rimettendo in discussione anche concetti apparentemente scontati. Tutto può essere mi-

gliorato e diventa un obiettivo del costruttore impegnarsi costantemente per capire se qualcosa può essere fatto meglio e con maggiori benefici per il cliente. Prevediamo che il tempo di utilizzo delle nostre macchine sarà in continuo aumento e per questo occorre dare un livello di comfort, ergonomia e semplicità d’uso superiore. Di pari passo infine deve ridursi l’impatto ambientale, per cui l’utilizzo di fonti di energia alternativa deve essere introdotto con decisione.

Il mercato sta diventando sempre più globale, pertanto è fondamentale diventare internazionali. Internazionalizzare però significa scontrarsi spesso con prodotti dal costo minore, quindi è importante offrire ai clienti attrezzature di qualità superiore rispetto a quelle più concorrenziali. Per essere competitivi è necessario puntare sulla ricerca e sull’innovazione, sull’impiego di nuovi materiali e tecnologie e sul lancio di nuove soluzioni. Insomma chi acquista un nostro prodotto deve toccare con mano la differenza sostanziale rispetto ad attrezzature più economiche. In un’ottica di internazionalizzazione è poi fondamentale contenere i costi, industrializzare il prodotto. Infine, per poter approcciare i mercati esteri, in futuro sarà sempre più importante fare squadra con le altre imprese italiane, soprattutto attraverso l’associazionismo: facendo sistema, si riesce a far conoscere il made in Italy con maggiore forza persuasiva.

GIORGIO CANGINI

Luogo e data di nascita Nd Ruolo, azienda Presidente, Canginibenne Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Dal 1990, provenivo da settori completamente diversi Sogno nel cassetto Nd azienda

Premesso che evoluzione e innovazione sono necessarie per far ripartire anche il nostro settore professionale, ritengo sia fondamentale la ricerca della qualità in tutti i suoi aspetti: disponibilità di mezzi d’opera e tecnologie performanti, idonei alle differenti operazioni da svolgere; capacità di gestire con personale proprio tutte le fasi delle operazioni di decommissioning; cultura della sicurezza in cantiere, quale obiettivo prioritario di qualsiasi intervento. Accanto a questi valori si è aggiunta da tempo, e oggi diviene un valore a mio giudizio prioritario per il settore, la responsabilità ambientale, ovvero la corretta gestione ambientale del cantiere, che va oltre il rispetto chiaramente dovuto delle normative vigenti. Essa prevede una modalità di approccio al lavoro che sia il meno impattante possibile durante la fase operativa (controllo/monitoraggio dei parametri ambientali) e che preveda, anche quando la legge non lo impone, il recupero e il riciclo della maggiore percentuale possibile dei materiali di risulta, preferibile rispetto al conferimento in discarica. Ritengo che questa sia una scelta di valore per un’azienda come la nostra. Solo con queste premesse è possibile confrontarsi con altre realtà europee e allargare il mercato verso uno scenario più ampio.

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GIAMPIERO BIGLIA Luogo e data di nascita Torino 18 ottobre 1973 Ruolo, azienda Business Director Italy Market CNH CE Il primo contatto con il nostro settore nel 2000 entrando nel settore Construction del Gruppo Fiat Sogno nel cassetto contribuire, con il mio team e di tutti i colleghi CNH, a far affermare sempre più in Italia i prodotti New Holland per il loro ottimo value for money per i clienti e perché simbolo del ”saper fare” italiano

In CNH Construction Equipment, e più in generale in Fiat Industrial (premiata con il Dow Jones Sustainability Award), siamo in una posizione di avanguardia dal punto di vista dell’innovazione e della sostenibilità ambientale sulle macchine movimento terra. Già dal 2011 produciamo escavatori e pale gommate Tier IV Interim (EU stage IIIB) e con il 2012 posiamo dire di avere l’intera gamma di escavatori e pale gommate completamente rinnovata ed ottemperante ai requisiti del Tier IV. Sugli escavatori e sulle pale più pesanti abbiamo introdotto la tecnologia SCR con AdBlue di FPT Industrial (riduzione catalitica selettiva con “urea”), una scelta d’avanguardia che ci permetterà di raggiungere la fase finale del Tier IV (dal 2014) senza nessun filtro anti particolato. Immagino un futuro in cui i sistemi telematici di monitoraggio permetteranno un’evoluzione sostanziale garantendo ai Clienti una maggiore efficienza sia nell’utilizzo di una singola macchina sia e soprattutto nella gestione di flotte.

SERGIO POLSELLI

Luogo e data di nascita Polla (SA) il 17 marzo 1967 Ruolo, azienda Key account manager, Product manager Grandi Escavatori Idraulici per Attività Estrattive, Demolizione ed Impieghi Speciali Liebherr EnTech Italia Responsabile Rapporti con la Stampa Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo 5 anni fa, provenendo da un’esperienza tecnico-commerciale nel settore degli esplosivi e delle macchine di perforazione per cave/miniere/gallerie Sogno nel cassetto Ad di là di specifiche posizioni di carriera raggiunte, voler giungere (anche con una certa caparbietà) alla comprensione delle esigenze della clientela in modo tale da poter fornire consulenze mirate in grado di assicurare un rapporto di partnership con il costruttore ed infondere fiducia nelle macchine e nel marchio.

STEFANO MENEGHINI Luogo e data di nascita Nd Ruolo, azienda Engine department manager, BU Power Systems Italia Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Era inevitabile avendo entrambi i genitori dedicati interamente al settore Sogno nel cassetto Nd


TECNOLOGIE PER IL DOMANI FABIO STEVANATO

Luogo e data di nascita Venezia 26 ottobre 1963 Ruolo in azienda Dewatering market manager, Xylem Water Solutions Italia Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo direttamente in Xylem, dal 2008 Sogno nel cassetto Nd

Dopo i picchi del 2007, si attraversa oggi un periodo di sostanziale contrazione del settore che, in misura più limitata, va ben oltre i confini nazionali; dal nostro osservatorio rileviamo difficoltà nel prevedere un’inversione di tendenza, ma l’auspicata ripresa avrà i connotati di un sobrio incremento, più che quelli di un boom, visto anche il progressivo spostarsi delle produzioni verso Paesi ormai decisamente più emersi che emergenti. L’innovazione nelle MMT avrà un ruolo cruciale in Europa vista l’esigenza di miglioramento delle condizioni di lavoro e la necessità di garantire maggiori produzioni compatibilmente con sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Liebherr ha sviluppato motori, in linea con le ultime norme sulle emissioni con Common Rail HP a perdite di carico minime, sistema d’iniezione proprietario, un’elettronica integrata a livello di sistema con un’idraulica, tradizionalmente di grande potenza, in grado di economizzare gasolio. L’economicità nel service e nella gestione della flotta è incrementata dal sistema Liebherr di trasmissione satellitare dei dati che permette di controllare parametri di lavoro, consumi o intervalli di manutenzione.

La costruzione di edifici civili, commerciali ed industriali, implica frequentemente l’esecuzione di profondi scavi in terreni permeabili, spinti al di sotto del livello della falda freatica. Xylem racchiude nel suo brand marchi storici (Flygt e Godwin solo per citarne due) che da più un secolo lavorano nella produzione e sviluppo di prodotti e soluzioni all’avanguardia nel settore specifico dell’allontanamento delle acque (e non solo). È proprio nel perseguire questo scopo, nel spingersi in applicazioni sempre più spinte e ingegneristicamente più complesse che è concentrato il nostro lavoro: supportare al meglio i nostri clienti con prodotti sempre più performanti nei processi della cantieristica. Proprio nella cantieristica osserviamo il continuo processo evolutivo delle tecnologie e delle tecniche pratiche impiegate. Di pari passo a questa evoluzione settoriale è spinta la continua ricerca di prodotti sempre più incentrati sulle prestazioni e nell’esercizio degli stessi.

” ” ”

I motori del futuro saranno estremamente puliti, con un miglior consumo di carburante (non dimentichiamo però che ci sarà da considerare il consumo dell’urea ) e con un efficienza migliore, con l’ausilio sempre più importante dell’elettronica di gestione; per raggiungere migliore efficienza sarà necessaria una maggiore integrazione tra il motore e la trasmissione/cambio, per sfruttare al massimo le caratteristiche di coppia/potenza del motore e di prestazioni della macchina. Nell’Industriale le macchine costeranno di

più e quindi dovranno essere più remunerative. In questa rivoluzione i Costruttori di motori hanno dovuto lavorare parecchio per progettare e proporre sul mercato prodotti puliti, cercando di ottenere un equivalente migliore efficienza, con prestazioni uguali o migliori dei prodotti precedenti. Non facile come obiettivo, tenendo presente che nel campo Industriale ci sono migliaia di differenti applicazioni, ognuna con priorità diverse.

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CIRO CORREGGI

Luogo e data di nascita Genova, 8 febbraio 1944 Ruolo, azienda Amministratore delegato, Dieci Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1997, in modo del tutto casuale Sogno nel cassetto Essere vicini ai clienti e dealer, e migliorare le condizioni dei nostri dipendenti. Sono soddisfatto se le persone vengono a lavorare con piacere

ANTONIO VACCARO Luogo e data di nascita Noventa Vicentina (VI) Ruolo, azienda Amministratore e responsabile marketing, Vtn Europe Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Azienda di famiglia Sogno nel cassetto Non sono un sognatore, ma quello che voglio lo ottengo

Il mercato delle macchine movimento terra e delle relative attrezzature, da troppo tempo ormai è penalizzato dagli effetti della crisi, che ancora si sta abbattendo con effetti a volte devastanti sul comparto dell’edilizia. Parlare quindi di innovazione e degli investimenti necessari per migliorare i prodotti, oggi è quasi irriverente. Tuttavia anche nella stagnazione della domanda, l’evoluzione della richiesta è continua e l’abilità di un’impresa si riconduce al saper individuare in anticipo le future esigenze della clientela al fine di poterle soddisfare in tempo reale. A mio avviso, valore aggiunto per il presente ma anche per il prossimo futuro sarà la capacità d’innovazione all’interno di tutte le attività aziendali, per realizzare attrezzature che, nel caso nostro, sappiano ancora distinguersi per le già riconosciute caratteristiche di qualità e affidabilità, ma anche e forse soprattutto per la competitività di prezzo!

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GIOVANNI CONTE Luogo e data di nascita Nd Ruolo, azienda General manager, General Smontaggi Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Si può dire che sono nato con il settore stesso ormai trent’anni or sono e, oggi come allora, il mio motto è “non segnare mai il passo” ma buttare il cuore oltre l’ostacolo a ogni nuova sfida Sogno nel cassetto Aver contribuito a lasciare ai miei figli un mondo migliore. È la società stessa che lo chiede e io vorrei, per quanto posso, dare una risposta a questo appello con il mio lavoro, fatto di impegno, innovazione tecnologica e serietà


TECNOLOGIE PER IL DOMANI

Questo è un momento di profondo cambiamento per i costruttori di macchine edili, per via dell’inserimento delle nuove motorizzazioni. Per il futuro, immagino mezzi per il sollevamento caratterizzati da maggiori portate e altezze più elevate, noi stiamo cercando di lanciare modelli sempre più performanti. L’attenzione sarà sempre più

rivolta ai sistemi di controllo per incrementare ulteriormente la sicurezza degli operatori; in quella direzione, l’evoluzione sarà notevole. Infine, per quanto riguarda l’impatto ambientale, saranno sviluppati motori meno inquinanti e più efficienti e si ricorrerà a materiali e soluzioni ad hoc di uno sviluppo più sostenibile.

Per quanto riguarda Gasparin impianti, la logica di evoluzione ed innovazione nel prossimo futuro sarà quella che ci ha sempre contraddistinto in questi anni: qualità del prodotto, ricerca tecnologia e un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente. In tutti questi anni infatti mi sono posto l’obbiettivo di creare un gruppo in grado di emergere nel panorama mondiale nel settore inerti. Gasparin Impianti oggi è uno dei principali costruttori europei di macchine mobili per la frantumazione e la vagliatura ( siamo presenti in più di 25 paesi nel mondo ) e, allora come oggi, la nostra attenzione è rivolta al cliente che chiede una gamma sempre più ampia di prodotti e minori costi di esercizio. Questo è reso possibile anche grazie ai nostri brevetti, tra tutti l’ H.C.S., che permette ai nostri impianti di ridurre al minimo l’intervento dell’operatore e tagliando così i costi operativi e di manutenzione. Alta qualità dei materiali e componentistica di eccellenza: il vero prodotto “made in Italy”.

MATTEO GASPARIN Luogo e data di nascita Treviso, Nd Ruolo, azienda Amministratore, Gasparin Impianti Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nd Sogno nel cassetto Nd

Guardiamo al futuro e vediamo sempre più progetti di recupero ambientale che re-integrino quegli spazi deturpati dalla disordinata industrializzazione ed edificazione degli anni ’60 e ’70. I nostri progetti vanno sostanzialmente nelle seguenti direzioni: sviluppo di una divisione aziendale specializzata nelle urbanizzazioni; acquisizione di nuove risorse umane specializzate nel settore del risanamento ambientale; progettazione e costruzione di nuovi impianti di trattamento di terreni contaminati; sviluppo delle relazioni con le istituzioni accademiche e con i centri di ricerca, rendendoci disponibili a testare nuove tecnologie. Ristabilire un equilibrio ambientale e ricostruire il mondo: questa è la nostra vision, che si riflette già oggi negli interventi di remediation nonché negli interventi di demolizione che eseguiamo, con lo scopo di rendere alle città nuove aree fruibili. Sviluppiamo tecnologie e metodologie di intervento d’avanguardia in collaborazione con i maggiori produttori di macchine e attrezzature per il decommissioning. L’innovazione è il motore che ci spinge verso il futuro: migliorare il settore grazie a un aggiornamento costante, degli strumenti e degli addetti al lavoro.

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PAOLO VENTURI Data di nascita 31 marzo1971 Ruolo, azienda Vice Presidente, Ihimer Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo 2008, con la Nomina CDA di Ihimer Sogno nel cassetto Nd

LINO ZACCHINI

Fin dalla sua nascita, 45 anni fa, Rev è sempre stata attenta alle esigenze dei clienti e al conseguente sviluppo dei prodotti. Basti pensare come Rev si sia distinta nella progettazione di macchine specializzate nel trattamento di materiali particolarmente impegnativi, “sporchi” e con elevate percentuali di componenti sterili umide e collose, da sempre la variabile che più di altre manda in crisi il ciclo produttivo. Oggi, continuiamo a guardare avanti. Ne è l’esempio tangibile il nuovo frantoio GCS 125/E elettrico che rispetta l’ambiente e può essere utilizzato tranquillamente anche all’interno o in prossimità dei centri abitati. Questa macchina, per garantire la massima flessibilità ai nostri clienti, può essere alimentata anche attraverso la rete elettrica urbana. Inoltre, va sottolineata la continua evoluzione dei motori CAT che equipaggiano le nostre macchine che si distinguono in termini di efficienza dei consumi, oltre a rispettare le normative sulle emissioni allo scarico.

Luogo e data di nascita S. Agata Feltria (RN), 15 Aprile 1948 Ruolo in azienda Direttore Generale, Rev Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nd Sogno nel cassetto Mantenere l’impronta di azienda flessibile che costruisce macchine mirate per le esigenze dei clienti

GIUSEPPE BAVA

Luogo e data di nascita Asti, 14 Aprile 1959 Ruolo, azienda Amministratore Delegato Lombardini Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo 2009 nuovo ruolo in Lombardini Sogno nel cassetto portare la Lombardini ad essere il leader del mkt non captive nella gamma fino a 100 kW

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TECNOLOGIE PER IL DOMANI

Non è facile interpretare il mercato MMT di oggi e, quindi, risulta difficile comprenderne gli sviluppi futuri. Troppi elementi esogeni concorrono all’incertezza. Ciò premesso, mi pare si possano indicare tre temi generalissimi. Il primo è il tema della “sostenibilità”, che include tutela ambientale, sicurezza operativa, costi di gestione. Questi tre “contenuti” dovranno essere sintetizzati nei prossimi anni in prodotti innovativi con costi che siano remunerativi per tutti gli stakeholders. Il secondo

tema è quello della “modularità”dei componenti per fare sinergie di scale ed efficienza nella supply-chain, migliorando i costi produttivi e finanziari. L’ultimo è quello dell’ “area di business”: l’innovazione dovrà consentire nuove applicazioni del prodotto, specie nei mercati tradizionali; applicazioni che dovranno essere valorizzate attraverso l’innovazione tecnologica, spostando il valore aggiunto sul prodotto sempre più su questo contenuto che sul costo della manodopera.

Komatsu ha negli ultimi anni sempre più investito in termini di sostenibilità nonché riduzione delle emissioni e dei consumi. Innanzitutto l’azienda ha proposto al mercato il primo escavatore ibrido al mondo: lanciato in Giappone nel 2008, l’ibrido è già presente nel mondo ed è approdato da poco più di un mese anche su territorio italiano. Equipaggiato con il Komatsu Hybrid System – che integra un motore elettrico di nuova generazione per la rotazione della struttura superiore, un motore per la generazione d’energia, un condensatore ed un motore diesel – l’HB215 offre circa il 25% di risparmio sul consumo di carburante rispetto al tradizionale escavatore idraulico PC2008. Inoltre, Komatsu ha di recente presentato i nuovi escavatori idraulici Serie 10 che, oltre ad offrire sicurezza al vertice, maggiore produttività, riduzione dei costi operativi e confort ulteriormente migliorato, garantiscono basse emissioni e riduzione dei consumi, grazie agli evoluti motori certificati in base alle normative EU Stage 3B ed EPA Tier 4 Interim. con dpf in grado di catturare più del 90% di particolato.

ANDREA PAVAN Luogo e data di nascita Dolo (VE), 29 aprile 1979 Ruolo, azienda Marketing manager, Komatsu Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Qualche anno fa ma la passione verso questo settore sono una costante sin dagli esordi del mio percorso professionale. Sogno nel cassetto Una lunga avventura in Komatsu, magari alla guida di qualche progetto, com’è già avvenuto con l’ibrido professionale.

Lo step final, in vigore in Europa sopra i 37kW a partire dal 2013, cambierà profondamente il settore della construction. L’impatto tecnologico sarà notevole per tutti i costruttori che si troveranno ad affrontare in ogni caso l’introduzione del common rail con incremento di costi e di sofisticatezza per tutti i motori. Questo di fatto svuoterà la fascia di motorizzazioni intorno ai 40kW al fine di evitare il passaggio normativo. In questo contesto il gruppo Kohler-Lombardini, presenta Kdi, una famiglia di motori completamente nuova, contraddistinta dall’utilizzo di una tecnologia estremamente all’avanguardia che permette una combustione pulita limitando le emissioni senza l’utilizzo del dpf. Grazie al common rail ad alta pressione (2.000 bar) all’egr, raffreddato Kdi consente, prestazioni di coppia e potenza uniche nel suo range a tal punto da poter sostituire motori di taglia superiore con risparmi sia in termini di costi, sia in termini di volumi. L’assenza del dpf incide sulla riduzione dei consumi di carburante (fino al 5%), di olio e sull’incremento degli intervalli di manutenzione fino a 500 ore.

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60 CHRISTIAN MAGGIONI Luogo e data di nascita Nd Ruolo, azienda Business line mgr construction tools, Atlas Copco Italia – Business Area “Costruzioni e Strade” Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Lavoro in Atlas Copco Italia dal 2008 Sogno nel cassetto Vedere anche in Italia una maggiore sensibilità delle aziende verso un più corretto rapporto tra innovazione tecnologica e tutela dell’ambiente

Non c’è dubbio che il nostro settore stia cambiando. È implicito che il prodotto continuerà a essere centrale ma dovrà essere sempre più corredato da conoscenze applicative e soprattutto da un servizio post-vendita puntuale e specializzato. I produttori si trasformeranno da meri fornitori a veri e propri “problem-solver”. Per quanto riguarda il trattamento degli inerti, come è noto la Direttiva Europea 98 stabilisce che almeno il 70% degli inerti provenienti dalle demolizioni debba essere riciclato entro il 2020. In Italia abbiamo ancora molta strada da fare in questa direzione, quindi le aziende attente alle tematiche di tutela dell’ambiente, di rispetto delle normative vigenti e di sviluppo sostenibile, saranno certamente avvantaggiate e premiate dal mercato. A questo proposito sono orgoglioso di poter affermare che Atlas Copco da sempre propone soluzioni in grado di rispondere alle esigenze del mercato presente e futuro, nei riguardi di uno sviluppo sostenibile.

LUCA VACCARO

Luogo e data di nascita Noventa Vicentina (VI), 11 aprile 1973 Ruolo, azienda Titolare, Trevi Benne Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Da giovanissimo, appena terminata la scuola dell’obbligo a 16 anni! Sogno nel cassetto A 39 anni, ho un’azienda mia, sempre in crescita, 65 dipendenti che formano una grande famiglia, un marchio conosciuto a livello mondiale... Non posso chiedere di più!a

Affidabilità e qualità saranno i valori su cui puntare e investire per le attrezzature per demolizione, riciclaggio e movimento terra del prossimo futuro. Affidabilità in ogni contesto lavorativo, in grado di far fronte alle richieste specifiche di demolizioni sempre più rivolte non solo all’abbattimento ma anche alla selezione e al recupero del materiale. Qualità perché senza di essa ogni investimento

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sarebbe vano. Tenderemo a proporre attrezzature maggiormente performanti cercando di contenere il peso operativo con una particolare attenzione a ridurre i costi di manutenzione e gestione per l’utilizzatore. Inoltre questi aspetti dovranno essere supportati da nuove soluzioni eco-sostenibili proposte dai costruttori di macchine operatrici per un futuro sempre più green.


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LA NOSTRA SELEZIONE

In parternariato con COSTRUZIONI Caterpillar - m313D - 2008 1063 h - 111500 € - 0292364378 (Milano)

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Caterpillar - m315 - 2007 5008 h - 59400 € - -0267333374 (Milano)

PALE Benati - 12sb - 1990 - 6400 h -0421244269 (Venezia)

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Euromec - EH-200 - 2000 - CARICATORE INDUSTRIALE GOMMATO - 02 90967205 (Milano)

Case - WX200 - 2004 - 4200 h 59000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) Case-Poclain - 488 - 1992 - 600 h - 10000 € - 335 392899 (Chieti)

Caterpillar - m 315 - 2002 28000 € - year 2002 - 5000 working hour - 054240078 (Bologna) Caterpillar - m313D - 2008 5741 h - 97500 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - D 5 B - 1985 3888715420 (Ogliastra)

Caterpillar - 910 E - 1990 0717451441 (Ancona)

Caterpillar - D 5 h SERIE II - 1990 - 3888715420 (Ogliastra)

Caterpillar - 914 G - 1996 - 300 h - 3888715420 (Ogliastra)

Caterpillar - D 6 D - 1985 3888715420 (Ogliastra)

Caterpillar - 914 G - 1996 3888715420 (Ogliastra)

Caterpillar - D 6R - 1999 - 8700 h - 67000 € - machine very beautiful , good carriaggi , ripper - 0444 1456479 (Rovigo)

011

TRASPORTO Benati - BEN 16.S - 1989 - 6500 h - 4000 € - -0733 292823 (Macerata)

Antonelli - C 90.2 R - Altri - 1993 - Altri - 200000 Km - Nessuno 6000 € - 335 5496022 Gianfranco (Taranto)

Caterpillar - D 8 h - 1985 3888715420 (Ogliastra) Caterpillar - D 8 h - 1990 3888715420 (Ogliastra) Caterpillar - D 8 h - 1991 - macchina ottima, ruspa CAT D8H, 3888715420 (Ogliastra)

Benfra - 1.25 - 1990 - 1000 h 9000 € - 031990442 (Como)

Caterpillar - D 9 G - 1990 - Caterpillar D9G, ripper Kelly, mat. 66A8*** - 3888715420 (Ogliastra)

Benfra - 215 - 1993 - 7000 € -320/5743863 (L'Aquila)

Caterpillar - D 9 G - 1990 3888715420 (Ogliastra)

Case - 321E - 2008 - 560 h 32000 € - 07331876442 (Macerata)

Case-Poclain - 888 CK - 1990 6661 h - 035 4188001 (Bergamo) Caterpillar - 308D CR - 2009 320 h - 55000 € - -0733 292823 (Macerata)

BULLDOZER

Caterpillar - 910 - 1980 - 050 98 36 35 (Pisa)

Caterpillar - 914G - 1996 9905108 (Cuneo)

Euromec - EH-150 - 2000 - CARICATORE INDUSTRIALE GOMMATO - 02 90967205 (Milano) Benati - 90r - 1985 - 6000 € 051945793 (Bologna)

Caterpillar - 910 - 1984 - 050 98 36 35 (Pisa)

Case - 821C - 2003 - 6000 h 45900 € - 388 3029011 (Macerata) FAI - 500 GTS - 1974 - 1 h 7000 € - 0425452000 (Rovigo) Fiat-Hitachi - FH 150WT-3 - 1998 - 7084 h - 27000 € - 075 8097 220 (Perugia) Fiat-Hitachi - FH 200 - 1993 3888715420 (Ogliastra) Fiat-Hitachi - W 150 A .2 - 2007 - 2064 h - 035.561757 (Bergamo)

Caterpillar - 908 - 2003 - 1500 h - Peso: 7800Kg Accessori: FULL OPTIONAL - 335 392899 (Chieti) Caterpillar - 908A - 2006 - 1900 h - -3356022079 (Belluno) Caterpillar - 908H - 2009 - 504 h - 47000 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 910 3888715420 (Ogliastra)

1985

-

Antonelli - condor - Piattaforma 1990 - 4x2 - Gru ausiliare - 13800 € - 335 5496022 Gianfranco (Taranto) Antonelli - condor - NC - 1999 NC - NC - 13000 € - 335 5496022 Gianfranco (Taranto) Astra - 8x4 420 cv - Altri - 2001 - 8x4 - 200000 Km - Gru ausiliare - 0444 440480 (Vicenza)

MB Diffusion, società editrice dei siti www.machineryzone.com e www.agriaffaires.com Tél : 0033.1.60.87.11.60 - Fax : 0033.1.60.87.17.61 - Email : contact-it@machineryzone.com

Caterpillar - D4E - 1984 - 7328 h 18000 € - 335 392899 (Chieti) Caterpillar - D4E-SA - 1986 6824 h - -0957500561 (Catania)


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Salvi nella rete! L’apertura verso nuove logiche di pre e post vendita rappresenta l’unico modo per conservare una struttura flessibile e reattiva in grado di reggere la congiuntura negativa di mercato. Il tutto con una costante attenzione al cuore pulsante del settore: concepire e fabbricare macchinari movimento terra.

A CURA DELLA

REDAZIONE

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assistenza al pre e al post-vendita e il monitoraggio tecnico sono elementi indispensabili per il corretto funzionamento degli strumenti di produzione, soprattutto in un settore industriale specifico come quello legato al movimento terra. In costante evoluzione, grazie alla comparsa di tecniche e strumenti innovativi come il web o la telemetria per citarne due, la vendita, l’assistenza e manutenzione industriale prescindono sempre di più da una solida polivalenza professionale umana. La rete è tanto importante che molte azienze più che ai prodotti specifici stanno in realtà pensando a servizi da predisporre per il mercato italiano. Servizi tecnici, commerciali, operativi oltre che finanziari sulla base dei quali tutti costruttori cercano di offrire alle imprese operanti nel settore delle macchine movimento terra un supporto utile e di convenienza nel lungo termine. RRST

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LA VENDITA E OLTRE CLAUDIO FIORENTINI Luogo e data di nascita Nd Ruolo in azienda Presidente JCB S.p.A. e Managing director European Sales Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo 25 anni fa, nel 1987, con JCB Sogno nel cassetto Poter dare chances professionali ai giovani talenti che lavorano per me in Europa

La situazione congiunturale velocizzerà il processo di consolidamento delle Concessionarie e la crescita delle aziende più professionali ed organizzate. La concessionaria del futuro sarà inoltre sicuramente più vocata all’offerta di servizi postvendita di quanto sia stata in passato. A mio avviso, inoltre, la domanda di noleggio, già più sviluppata nei paesi del nord Europa, è destinata ad aumentare anche in Italia. Le mutate condizioni del mercato richiedono infatti costi certi di gestione commisurati al reale utilizzo delle macchine e la ricerca delle case costruttrici è in questa direzione. Come esempi possiamo citare l’offerta di motorizzazioni più efficienti e con consumi contenuti, programmi di protezione e pacchetti di assistenza flessibili come l’Assetcare e la Premium Cover JCB. Queste possibilità si integrano con le ultime tecnologie di telecomunicazione che vedono l’adozione di sistemi telematici in grado di offrire ai clienti maggiore sicurezza, miglior controllo delle flotte e possibilità di effettuare manutenzione preventiva. JCB ha sviluppato il sistema LiveLink che permette ai clienti di gestire in remoto il proprio parco macchine, ricevendo informazioni sulla posizione, sullo spostamento e sull’effettivo impiego dei mezzi. LiveLink offre inoltre una serie di servizi di avviso tramite e-mail ed SMS che permettono, fra l’altro, di essere informati in anticipo su vari eventi che interessano i mezzi.

GIACOMO FUOCHI

Luogo e data di nascita Piacenza, 20 ottobre 1967 Ruolo, azienda Responsabile Commerciale, FMgru Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nd Sogno nel cassetto Superare la crisi, essere più competitivi e aprire nuovi mercati.

Causa la grave crisi che ha colpito il settore dell’edilizia, la nostra azienda deve evidentemente essere più attenta a tutti i segnali che provengono dal mercato; in particolare non possono essere date risposte standardizzate quando diverse sono le esigenze e le problematiche espresse dai clienti, italiani e stranieri. Ed è attraverso la collaborazione di una rete distributiva capillare sia sul territorio nazionale sia all’estero che ci attiviamo per soddisfare ogni dif-

ferente richiesta: dalle macchine per grandi opere, adatte ai climi rigidi o alle temperature altissime dei deserti, ai prodotti per centri storici, collocabili in spazi limitati, ovviamente conformi alle norme di sicurezza imposte dai differenti sistemi legislativi. Ma il valore aggiunto rispetto ad una concorrenza interna ed estera sempre più agguerrita, è l’assistenza post vendita, che viene sempre garantita da tecnici qualificati in ogni parte del mondo.

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CLAUDIO MARCHESI Luogo e data di nascita Milano, 27 giugno 1958 Ruolo, azienda Country manager Italia, IronPlanet Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Opero nel settore delle macchine movimento terra dal 1980, con IronPlanet dal 2009 Sogno nel cassetto Partire con mia moglie, otttima navigatrice, per un giro del mondo in fuoristrada

Il mercato dell’usato delle mmt sarà sempre più globalizzato, la ricerca di prodotti di alta qualità e rispondenti alle attuali tecnologie, in alternativa all’acquisto del nuovo sarà alla base delle decisioni di acquisto. Anche per la difficoltà di accesso al credito, l’usato avrà un ruolo maggiore. Gli acquirenti saranno sempre più attenti, oltre cha alle caratteristiche tecniche e allo stato d’uso, anche alle normative di sicurezza e alle emissioni, fondamentali per operare senza limitazioni. Le aste saranno sempre di più un anello della catena distributiva capace di far incontrare la domanda e l’offerta. Inoltre, vediamo nella vita di tutti i giorni come internet sia ormai parte integrante della nostra attività lavorativa. IronPlanet da oltre 14 anni è convinta che questo strumento permetta importanti risparmi sia economici sia di tempo e consenta di sfruttare tutte le opportunità di un mercato globale. Un tempo si andava al mercato, oggi il mercato mondiale viene in casa!

ERNESTO CESARETTI Luogo e data di nascita Assisi, il 6 gennaio 1942 Ruolo, azienda Presidente, Scai Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo fin dalla nascita, come seconda generazione ho portato avanti questo lavoro, con la passione nel sangue per il settore Sogno nel cassetto che il mercato si possa riprendere e fiorire come prima della crisi del 2008

FIORENZO FLISI

Luogo e data di nascita Pomponesco (MN), 24 ottobre 1958 Ruolo, azienda Amministratore delegato, Socage Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1983 come venditore di piattaforme aeree in Socage Sogno nel cassetto Esportare il marchio Socage in tutto il mondo e renderlo importante come lo è in Italia

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LA VENDITA E OLTRE

Uno dei valori dai quali ormai non possiamo più prescindere è la professionalità, e da sola non basta, perché credo che la serietà sia un valore ancora più importante. Noi di Nacanco stiamo lavorando moltissimo su questi aspetti, che fanno parte da sempre della nostra filosofia aziendale, e siamo convinti che i nostri clienti apprezzino molto tutto questo, anche se poi è difficile tramutare il loro apprezzamento in un riconoscimento economico. Oggi più che mai, il cliente deve sempre avere la possibilità di poter contare su un interlocutore che sia un vero e proprio consulente e non solo un venditore di noleggio o di prodotto. La consulenza è una caratteristica della qualità di un servizio, quindi il nostro compito è quello di essere sempre più idonei alle esigenze del cliente. Oggi, ma ancor più in futuro, il cliente ha bisogno di rapidità nelle risposte e di flessibilità nei rapporti. Ma non è un capriccio, bensì la conseguenza del cambiamento profondo che sta caratterizzando il lavoro: interventi immediati, necessità di avere le macchine senza preavviso, e così via. Noi ci dobbiamo adeguare, dobbiamo sempre essere pronti, anche per noleggi di pochi giorni che ormai sono i più frequenti. E questa è la sfida più grande.

In questo momento il futuro non è roseo. Viviamo un momento tragico per la recessione economica che ha colpito il nostro settore. L'Italia è uno tra i paesi d'Europa dove le infrastrutture non sono adeguate al suo sviluppo, per questo non si può non pensare ad un immediato sviluppo del nostro settore. E' importante essere presenti sull'intero territorio nazionale, soprattutto per i servizi, la logistica, per ridurre i costi e i tempi d'intervento per il cliente finale con il servizio post vendita. La rete ha bisogno di un profondo cambiamento dovuto al momento economico, perché non è più permesso mandare i nostri agenti a contattare tutti i nostri clienti: dobbiamo abbattere i costi e aumentare la produttività. Per questo la funzione dell'agente Scai potrebbe essere rivista, modificandone la mission: divenendo veri e propri consulenti a 360 gradi, su tutti i nostri servizi, dal pre al post-vendita, ampliando di conseguenza anche il territorio d’azione.

MARZIA GIUSTO Luogo e data di nascita Nd Ruolo, azienda Direttore generale, Nacanco Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nd Sogno nel cassetto Nd azienda

Per il sollevamento persone, prevedo un mercato sempre più in calo, quindi per il futuro penso che le aziende costruttrici dovranno iniziare a diventare perfino finanziatori per continuare a produrre e a vendere, anche se ciò non è possibile perché significherebbe essere costruttori e banchieri allo stesso tempo! Per quanto riguarda il prodotto, le parole chiave sono efficacia ed efficienza, cioè i costruttori dovrebbero produrre macchine più performanti a costi minori, grazie anche ai nuovi acciai che a breve saranno sul mercato e che daranno maggior qualità minimizzando le spese. Quali saranno le esigenze

del cliente e quali le risposte dei costruttori? La soluzione consiste nel creare macchine con sempre più prestazioni. Occorre diminuire le manutenzioni meccaniche periodiche, come nelle automobili: agli inizi si doveva fare il tagliando ogni 5.000 km, poi si è allungato a 10.000 e ora ogni 20.000; e si devono aumentare i controlli tecnici dell’attrezzatura, ovvero semestrali anziché annuali, per garantire prodotti più efficienti. Per il post-vendita, posso dire che Socage si sta attrezzando per far ordinare ai clienti i pezzi di ricambio via Internet, con un abbassamento dei costi e un controllo ricambi più preciso.

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MENDES MIGOTTO Luogo e data di nascita Motta di Livenza (TV), 12 febbraio 1960 Ruolo, azienda Amministratore delegato, Venpa Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1990, un felice incontro avvenuto quando “noleggio” era solo una parola straniera (rent) e “piattaforma” era solo un costo e non si associava all’idea di sicurezza e velocità. Un incontro entusiasmante che mi ha permesso di crescere e veder crescere questo comparto fin dall’inizio Sogno nel cassetto Professionalmente vorrei avere la possibilità di veder realizzate le nuove idee

A mio avviso il modo per affrontare le difficoltà di questi tempi è lavorare per il futuro. È pur vero che Venpa vive il noleggio da qualche decennio contribuendo in modo determinante alla crescita del comparto e, ancor oggi, è in continua ricerca di innovazione per offrire sempre il meglio al settore. Noleggio è sinonimo di servizio e il servizio può solo e sempre migliorare. Il futuro? Per noi il futuro è il presente! Con questi concetti diventa, senza presunzione, più facile pensare all’evoluzione del noleggio. Se dovessi dare priorità agli aspetti che devono necessariamente crescere nel settore metterei in cima alla lista la professionalità dell’offerta, seguita dalla trasparenza e dalla completezza delle informazioni alla clientela. Valori aggiunti, ancora oggi sottovalutati da alcuni operatori, ma che saranno la guida per il noleggio futuro. Efficienza, velocità, completezza di gamma, formazione, creatività, assistenza completa e il concetto di soluzione a ogni problema sono aspetti “storici” ma sempre prioritari per un noleggio di qualità. Le esigenze del cliente sono infinite, ma la capacità di proporre nuove idee è il futuro. La sfida prosegue…

PAOLO NAPOLEONI

Luogo e data di nascita Roma, 13 luglio 1966 Ruolo, azienda Responsabile estero vendite usato, Omeco Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo A sei anni mio nonno mi mise su una CAT 950 A e mi disse: “dai, portala in officina” Sogno nel cassetto Fare per sei mesi il primo ministro con i tre quarti della maggioranza del parlamento e poteri speciali


LA VENDITA E OLTRE

Case ha davvero una grande storia alle sue spalle, una storia all’avanguardia nel settore del movimento terra iniziata 170 anni fa. Gli investimenti nella tecnologia di prodotto non si sono mai fermati e hanno portato anche a rivoluzioni nella storia del movimento terra per soddisfare le reali esigenze dei clienti. Oggi nel nostro settore l’attenzione è anche focalizzata sulla sostenibilità ambientale delle macchine. Nel 2012 Case ha rinnovato il 90% della gamma introducendo motori più puliti, efficienti e con consumi inferiori. Gli escavatori della Serie C, le pale gommate della Serie F e gli ultimissimi skid steer loaders Case sono stati tutti citati nei “Top 100 Awards” della rivista americana Construction Equipment che ha premiato i migliori prodotti del 2012. Riconoscimenti che si vanno ad aggiungere a quelli ricevuti nel corso degli anni dalla prestigiosa Design Academy del Giappone e dal Ministero giapponese dell’economia. Quando penso al futuro penso al potenziamento della rete europea per essere sempre più vicini ai clienti e permettere loro di lavorare al meglio. Abbiamo già una rete professionale e appassionata, alla quale dedichiamo una formazione e un supporto costante, e che sosteniamo con un servizio di consegna ricambi tra i più veloci ed efficienti al mondo. In questo ambito i sistemi di monitoraggio satellitare e trasmissione dati delle nuove macchine giocheranno un ruolo determinante e incrementeranno l’efficienza complessiva del settore movimento terra.

State chiedendo a un paracadutista in volo come si immagini sarà l'atterraggio. Posso anche rispondere su quello che prevedo sarà il mio contatto con il suolo ma diamo per scontato che il Monti-Paracadute si aprirà. Parliamo quindi del futuro semplice del movimento terra dando per assodato che risolveremo i nostri problemi con il futuro anteriore della nostra congiuntura. Il movimento terra vero, quello che si contava in ettari e tonnellate l'ora, senz'altro si ridimensionerà. Le grandi opere sono state fatte e, le poche che mancano, sconteranno problemi di nimby, mancanza di finanziamenti, liti politiche, permessi ambientali, ecosostenibilità, ecc... I consolidamenti, la manutenzione, i cambi di destinazione e uso, insomma il

JEAN PATRICK YEKPE Luogo e data di nascita Francia, 15 luglio 1967 Ruolo, azienda Marketing Director Europe, CNH CE Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 2011, con la nomina a Marketing Director di CNH Construction Equipment, dopo aver lavorato per New Holland Agriculture come Responsabile Marketing di Prodotto Europa. Sogno nel cassetto Il mio obiettivo, è quello di rendere sempre più profondo e proficuo il legame tra clienti, concessionari e brand. Un legame la cui forza è alla base della storia Case. È un sogno che sono certo di poter realizzare.

movimento terra che si misurava in quintali e rampe in alluminio, manterrà le posizioni, intese come numeri, non come metodo. Si venderanno sempre migliaia di miniescavatori ma i clienti saranno più società di noleggio che utilizzatori finali. Il movimento terra dovrà marcare a uomo le energie rinnovabili, il solare, l'eolico, le biomasse e le relative opere. Altre nicchie saranno quelle dei lavori di manutenzione, ci sono sempre stati ma ora più che mai. Noi nell'ottica di precedere e non rincorrere, da diverso tempo oltre a fornire le macchine, mettiamo a disposizione un ampio e variegato campionario di attrezzature. E mentre precipitiamo, sperando si apra il paracadute, come un mantra recitiamo: per ora tutto bene!

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A CURA DELLA

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Il domani? È al sicuro! La sicurezza è uno degli argomenti che vengono “scomodati” più spesso nel declinare al futuro il settore delle macchine movimento terra e per il sollevamento. I costruttori continueranno a investire in innovazione con dispositivi e materiali più performanti. E grazie alle recenti normative, un ruolo crescente sarà giocato dalla formazione degli operatori uali saranno, nel prossimo futuro, i valori che guideranno l’evoluzione in ambito sicurezza nel nostro mercato di riferimento? Una domanda complessa, impegnativa, che mette in gioco molte variabili. Troppe. Le istituzioni innanzitutto, che da pochi mesi hanno compiuto un passo storico in materia di formazione degli operatori, con l’approvazione dell’Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano. Ma non solo: i co-

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PAOLO PERETTI Luogo e data di nascita Torino, 14 gennaio 1958 Ruolo, azienda Direttore del Centro Formazione e Ricerca, Merlo Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo alla fine degli anni ‘80 Sogno nel cassetto vedere l’Italia diventare protagonista della globalizzazione senza subirla, mettendo a frutto quell’immenso patrimonio umano e tecnologico che abbiamo in dote senza rincorrere le delocalizzazioni con il miraggio dei costi sempre più bassi ma accettando le sfide dei mercati più competitivi con un grande “sistema Paese”.

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struttori investono sempre più risorse per lo sviluppo di dispositivi o di materiali (per esempio nel caso dei produttori di ponteggi) che garantiscano una maggiore sicurezza di impiego. Importante anche il ruolo dei noleggiatori, chiamati in prima persona a rivedere le loro abitudini consolidate. Ogni attore del settore quindi sta ripensando il ruolo della sicurezza, per affrontare le normative vigenti e arrivare preparato a quelle di domani. RRST

Gli investimenti in ricerca e sviluppo nel mercato dei sollevatori telescopici sono sempre più finalizzati ad aumentare l’affidabilità, ridurre l’impatto ambientale e soprattutto incrementare la sicurezza. Non è infatti solo questione di prestazioni; è soprattutto un declinare la qualità del lavoro in tutti i suoi aspetti verso un mondo ancora troppo penalizzato dalla mancanza di sicurezza reale e dalla improvvisazione. I sollevatori telescopici sono, per definizione, macchine polivalenti per i settori e le attività più diverse. Proprio per questo motivo devono essere semplici da usare, sicuri e confortevoli, sia che operino alla base antartica dell’ENEA al Polo Sud o nei campi petroliferi siberiani o nell’infuocato deserto australiano. Senza dimenticare gli impieghi di tutti i giorni, quelli che li vedono protagonisti nei cantieri di tutto il mondo in un crescendo di utilizzi che richiedono velocità, prestazioni, potenza, forza e la certezza di disporre di uno strumento di lavoro stabile e soprattutto sicuro, anche quando affidato a mani non particolarmente esperte. E quello della formazione è certamente l’altro grande ambito di sviluppo.


CULTURA DEL SICURO GIOVANNI BERTOLINI

Luogo e data di nascita Quattro Castella (RE), 17 gennaio 1953 Ruolo, azienda Titolare, Scuola626 Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Sono nato in Emilia, terra di motori e macchine agricole, quindi nel mio sangue scorre qualche goccia di gasolio e olio idraulico. Per dieci anni ho avuto un’impresa di mmt, poi nel 2005 ho partecipato, vincendo, un concorso dedicato ai progetti innovativi di aspiranti imprenditori della provincia di Modena e Reggio Emilia. Da qui nasce la Scuola626 Sogno nel cassetto I sogni pazzi li ho fatti da giovane, ora è sufficiente consolidare quelli che sono riuscito a realizzare

Molti Paesi europei hanno elaborato strategie nazionali per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Allo stesso modo, numerose organizzazioni internazionali hanno fissato obiettivi strategici in materia di prevenzione. Si stanno dunque compiendo molti sforzi che vanno nella medesima direzione, ma senza la minima forma di coordinamento. Il nuovo accordo Stato Regioni del 22/02/2012 cerca di avvicinarsi alle normative di altri Paesi europei per quanto riguarda la formazione dei lavoratori ma secondo me è ancora lontana da un tipo di formazione valido per raggiungere in breve tempo i dati statistici delle migliori nazioni europee sulla questione morti infortuni. Oggi è sempre più importante il coordinamento delle attività nell’ambito della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute: l’elaborazione di un documento unico (almeno nell’area euro) è decisiva per far fronte al continuo mutare delle condizioni generali, alle nuove sfide poste dal mercato del lavoro e ai nuovi rischi professionali a esse correlati.

MAURO LANTSCHNER

Luogo e data di nascita Trieste, 25 novembre 1953 Ruolo, azienda Amministratore Unico e General manager Brigade Elettronica Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo nel 2004 in seguito all’inizio del mio rapporto di collaborazione con Brigade Electronics Plc Sogno nel cassetto Professionale, consolidare la posizione di leader sul mercato italiano di Brigade Elettronica per quanto riguarda i sistemi di sicurezza in manovra per veicoli commerciali ed industriali. Personale: riuscire a dedicare più tempo ai viaggi

Brigade Electronics Plc venne fondata nel 1976 in Inghilterra, ed è stata la prima azienda ad introdurre in Europa gli allarmi per la retromarcia, sistemi di retrovisione, sensori di rilevamento ad ultrasuoni e radar, gli allarmi vocali, gli allarmi per la retromarcia a regolazione automatica del volume, e gli allarmi a suono bianco, sui quali detiene il brevetto a livello mondiale. A conferma del successo ottenuto nella diffusione dei nostri dispositivi, nel corso degli anni sono state aperte

le filiali in Germania, Italia, Stati Uniti, Francia, Benelux e Sud Africa, mentre negli altri paesi dei 5 continenti siamo presenti con distributori specializzati. A seconda del paese le nostre vendite si concentrano verso Oem o l’Aftermarket. In Italia, per esempio, abbiamo trovato un campo fertile nel settore Oem. Dopo un inizio difficile, anche il settore dell’Aftermarket, negli ultimi anni, ha mostrato un trend di sviluppo consistente, che ci fa ben sperare per il futuro.

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LORENZO PERINO Luogo e data di nascita Torino, 24 ottobre 1975 Ruolo, azienda Segretario, Ipaf Italia Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Sono stato legale interno di un grande gruppo di noleggio macchinari per oltre due anni dal 2003 al 2005 e poi mi sono messo in proprio specializzandomi nella consulenza legale specifica per il mondo dei macchinari e attrezzature di lavoro Sogno nel cassetto Poter dare un contributo concreto per il migliorare l’effettività della sicurezza sui luoghi di lavoro

Quello che stiamo vivendo è un momento storico per la sicurezza nell’utilizzo delle attrezzature di lavoro e dei macchinari nel nostro Paese. Infatti è recentemente entrato in vigore il Decreto sulle Verifiche Periodiche degli apparecchi di sollevamento ed è stato approvato l’Accordo sulla formazione per l’utilizzo in sicurezza delle attrezzature di lavoro che coinvolge anche le macchine movimento terra e i macchinari per il sollevamento cose e persone. Il primo provvedimento dovrebbe portare ad avere nel giro di pochi mesi tutte le macchine presenti sul mercato effettivamente verificate. Questo non potrà che portare vantaggi in termini di effettività della sicurezza sui luoghi di lavoro. L’Accordo sulla formazione invece fissa parametri molto restrittivi per i soggetti che forniranno, a partire dal 13 marzo 2013, la formazione sull’utilizzo in sicurezza di attrezzature di lavoro e stabilisce i contenuti minimi dei percorsi formativi. Questo porterà nel giro di un paio di anni al miglioramento della consapevolezza degli operatori e non potrà che riflettersi positivamente sulla prevenzione degli infortuni. Ipaf Italia crede fermamente nella qualità dei processi formativi e, attraverso l’autorevolezza dei propri contenuti, è riuscita ad affermarsi come leader nella formazione sull’uso in sicurezza delle PLE in Italia e nel mondo.

SABINO RIEFOLI Luogo e data di nascita Trani (BA), 10 Luglio 1968 Ruolo, azienda Export sales & Key account manager Manitowoc Crane Group Italy Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Una passione quella delle gru nata a 16 anni circa, quando andavo a trovare mio padre in cantiere. Infatti negli anni ‘90 mio padre gestiva come direttore tecnico alcuni tra i più importanti cantieri a Milano Sogno nel cassetto I desideri non devono mai essere svelati…

EDMONDO COLLIVA

Luogo e data di nascita Nd, 22 luglio 1956 Ruolo, azienda Presidente del Consiglio di Amministrazione, Italnolo Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1985 quando mi resi conto, gestendo l’impresa di costruzioni di famiglia, che le attrezzature di cui ero dotato, non erano mai a sufficienza. La creazione del primo piccolo centro di noleggio risale al 1990 Sogno nel cassetto Che il noleggio generalista entri nelle abitudini degli italiani, di conseguenza vedere Italnolo arrivare a essere un network del noleggio nazionale, con sedi in tutti i comuni più importanti d’Italia


CULTURA DEL SICURO TERESA MAIETTA Luogo e data di nascita Germania, 6 giugno 1971 Ruolo, azienda Direttore vendite, Layher Quando e come è avvenuto il primo contatto con questo settore produttivo Nel 1994 quando ho iniziato in Layher Sogno nel cassetto Nd

Uno degli aspetti fondamentali che ha da sempre contraddistinto il gruppo Manitowoc in Italia (sin da quando esisteva solo Potain), è stato di individuare processi studio che hanno sempre come fulcro centrale il cliente, la sicurezza e la tecnologia nelle costruzioni. Il passaggio che si sta pian piano concretizzando in Italia è la consapevolezza da parte delle istituzioni di regolare anche in ambito legislativo il mondo delle costruzioni per dare a tale mercato una figura riconosciuta professionalmente come quella dell’operatore. Infatti, il DLgs 81/2008 articolo 73, comma 5, sancisce ancora di più l’importanza della sicurezza delegando a centri di formazione qualificati il percorso formativo con la prerogativa di portare una reale sensibilizzazione nei luoghi di lavoro. Manitowoc ha creato già da ottobre 2010 Up Crane, il centro di formazione presso lo stabilimento di Niella Tanaro (CN), che con un approccio pratico e innovativo sperimentato a livello mondiale da Potain e Grove, ha preparato un addestramento all’utilizzo di gru edili e autogrù di ogni marca e modello con metodologie didattiche certificate da Inail.

Quando si parla di sicurezza sui ponteggi, quasi sempre l’attenzione si concentra sulle fasi di smontaggio e montaggio; in realtà esiste una fase anteriore che è focale per il raggiungimento di tale scopo: la scelta dei materiali. Per quanto riguarda il primo aspetto, a oggi non vi è una soluzione che soddisfi pienamente; spesso si parla di sistemi che da un lato proteggono maggiormente i lavoratori, ma dall’altro rendono più faticoso il loro lavoro. L’affaticamento riduce la sicurezza. Mentre sulla scelta dei materiali, i vantaggi sono evidenti. Ad esempio, una protezione totale delle superfici per tutti gli accessori, permette oltre una lunga durata dei materiali, anche controlli sullo stato d’uso più agevoli e riduce la possibilità di incidenti per la loro improvvisa rottura. Altro esempio è l’utilizzo di prodotti realizzati con concezioni moderne, come i sistemi “a montanti e traversi prefabbricati” in luogo del datato “tubo e giunto”. In questo caso la modularità del sistema, che garantisce comunque la realizzazione di una qualsiasi struttura, e l’assenza di serraggio con bulloni, riducono notevolmente le possibilità di errori di costruzione e montaggio. Quindi, minore fatica, installazioni e modifiche codificate, controlli semplificati e verifiche rapide. A questa filosofia dovranno orientarsi anche i produttori per rendere la sicurezza un contenuto intrinseco del prodotto.

” ” “ ” L'evoluzione in ambito sicurezza nel noleggio deve assolutamente passare per dei controlli sulle attrezzature garantiti da chi noleggia, e con tracciabilità del controllo stesso. Anche perché per ottemperare al Decreto 81/2008 o si fa così o non si è in regola. Deve passare da quello che Italnolo fa già, ossia rilasciare un attestato di controllo garantito in cui si certifica che ogni macchina è controllata, sottolineo “ogni” macchina, dal trapano all’escavatore, alla gru. Abbiamo attuato una procedura che

prevede il registro degli attestati e la scheda di registrazione delle firme di chi esegue i controlli, e nel contratto di locazione è riportato il numero di controllo stesso. Abbiamo davvero creato una tracciabilità totale, a partire dai moduli che utilizziamo per certificare, numerati dalla tipografia che ce li fornisce. Per fare ciò è necessario un knowhow ben preciso, sicuramente impossibile per chi non ha un’organizzazione robusta. Quindi, in futuro, fare noleggio generalista sarà sempre più complesso.

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Decennio polaroid Per Costruzioni il passaggio dalla stampa in bianco e nero a quella a colori fu progressivo ma epocale. L’era dell’intera rivista a quattro colori arrivò negli Anni Novanta. In queste pagine di Wall of Face ripercorriamo i primi dieci anni “full color”, quando unire un volto a un nome era un servizio ostruzioni è nata nel 1952, ai tempi della stampa in bianco e nero. Sulle sue pagine i primi toni di colore sono arrivati negli anni Sessanta a supporto delle pagine pubblicitarie che erano stampate a “due colori”. In sostanza, oltre al nero, era possibile scegliere il tono giallo, ciano o magenta. La stampa di tutta la rivista a quattro colori arrivò agli inizi degli Anni Novanta. Fu un passaggio epocale, tanto da cambiare il modo di scrivere articoli, di visitare le aziende e di effettuare i sopralluoghi in cantiere. Sin da quegli anni, Costruzioni scelse di basare i propri approfondimenti tecnici sulle immagini di cantieri, macchine e particolari tecnici. In concomitanza a questa evoluzione iniziò quello che in redazione chiamiamo il “decennio polaroid”. Si tratta del periodo compreso tra il 1995 e il 2005 circa, anni in cui Costruzioni si fece carico di dare dei volti ai principali protagonisti del settore. La “funzione” di fare dei portrait ai personaggi del mondo movimento terra e delle costruzioni in generale venne meno con l’ascesa di internet e del relativo materiale iconografico. Non per questo la rivista non pubblicò più volti, ma iniziò a farlo per interviste e testimonianze raccolte sul campo. RRST

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WALL OF FACE

1995

Alfonso Marra, amministratore delegato della Vincent Tyroli, fa il punto sulla demolizione controllata in Italia. Ricordiamo che la Tyrolit ha acquisito la maggioranza delle azioni Vincent alla fine del 1992 e che l'acquisizione si è poi conclusa nel 1994.

Roger Penske, chaiman della Detroit Diesel Corporation, nella foto pubblicata quando l'azienda americana acquistò la VM Motori. Anthony Bamford con il padre Cyril, fondatore dell'azienda. Nel 1995 Anthony è stato insignito della carica di commendatore al merito della Repubblica Italiana.

1996 Snorre Dag Bronder, Presidente e Direttore generale di Montabert, spiega ai lettori come l'arrivo nell'azienda della Ingersoll Rand abbia variato dei processi produttivi e introdotto il sistema Total Quality Management. Afferma inoltre che il mercato italiano è unico in europa perché si vendono bene tutti i martelli: da quelli per miniescavatori a quelli da montare su escavatoricon peso operativo da 300 a 600 quintali.

Luca Belli è il direttore operativo Noloitalia e intervistato dichiara che “uno studio di mercato ha evidenziato come in Itali le macchine da cantiere siano sfruttat in termini temporali soltanto al 50%”. Corre l'anno 1996 e in Italia si punta a sviluppare il noleggio sulla scia di Francia e Inghilterra.

Wolfang Vogele, direttore divisione trasmissioni VI della ZF, comunica che il Gruppo nell'anno fiscale 1995 ha superato i 7 miliardi di marchi tedeschi di fatturato.

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Luigi Santoro e Mauro Vitulano (in ordine da sinistra) sono i soci fondatori della Indeco. Questa foto li ritrae al Samoter con la targa che li riconosce vincitori del Premio Internazionale Samoter per la categoria costruttori di macchine.

1997

Dopo essere stata direttore generale generale di JCB Francia, Francoise Rausch nel 1997 viene nominata direttore vendite e distribuzione di macchine movimento terra Case per l’Europa, Africa e Medio Oriente. Poi, ora lo sappiamo, farà carriera in JCB.

Francesco Paterna è il direttore generale della divisione compact line di Fiat Hitachi. In occasione del test macchine della terna FB110, testimonia come il mercato di queste macchine sia ancora d'interesse per il marcato Italia.

1998

Al Bauma del 1998 abbiamo incontrato K.W. Koo (sulla sinistra), allora vice president di Hyundai. Il quell’anno il Gruppo aveva 27.000 dipendenti di cui circa 1.000 dedicati al settore movimento terra.

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Paolo Peretti, già maketing manager di Merlo, spiega ai nostri lettori le peculiarità dello stabilimento di San Defendente di Cervasca (CN) sottolineando che si tratta di una struttura di progettazione e costruzione di macchine all’avanguardia e non di un centro d’assemblaggio.


WALL OF FACE Mario Axerio, presidente della Axeco, constata come l’inflazione e la svalutazione della lira abbiamo portato a dei listini prezzi delle macchine movimento terra “gonfiati” e auspica prezzi più vicini al valore effettivo dei prodotti. Gabriele Silvagni, è direttore generale della Maie. Corre l'anno 1998 e il dealer sta investendo per ampliare il parco di macchine a noleggio.

Alberto Caletti è responsabile commerciale Italia della Fai Komatsu Industries e prospetta al nostro collega Claudio Marini quali sono le prospettive di mercato dei midiescavatori.

Johann Strunz, consigliere delegato di Doka Italia, annuncia ulteriori investimenti a rafforzare i servizi dell'azienda in termini di noleggio consulenza tecnica e assistenza in cantiere.

Da sinistra: Henri Marchetta, allora presidente di Volvo Compact Service Equipment, e Franco Cecconi, direttore di Pel Job Italia società al 100% Volvo dal 1996.

Gabriele del Torchio, presidente di Fai Komatsu Industries Italia, durante l'inaugurazione della filiale di Assago (MI). Oggi del Torchio è Presidente di Ducati Motor Holding.

Loro & Parisini entra a fare parte del Gruppo Svedala. Nella foto i rispettivi rappresentatnti Dino Corbo (a sinistra) e augusto Chiellini si stringono la mano quale segno di unione.

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1998

Luigi Carrino, direttore commerciale di Fiat Hitachi, spiega a Costruzioni che le imprese in quegli anni tendono a contenere i costi acquistando usato e che a suo parere il noleggio è la soluzione ottimale per avere la macchina giusta al momento giusto e con costi certi.

Giuseppe Stringi, direttore attività noleggio e gru di CGT Noleggio, è uno dei pionieri del noleggio di macchine operatrici da cantiere.

Il responsabile della progettazione Fai Komatsu Umbero Muraro fotografato alla sua scrivania.

Sir Anthony Bamford, presidente e amministratore delegato di JCB, annuncia l'apertura dello stabilimento di Savannah, in Georgia - USA. In questo sito sono state prodotte terne dal 1999 e oggi sono costruiti i nuovi skid steel loader in joint venture con Volvo CE.

40 Costruzioni luglio 2012

Corre il 1997 e Gianni Cavaggioni, direttore commerciale Italia di Cifa, vede nel Sud Italia i numeri che possono aiutare a dimenticare la crisi di vendite post Tangentopoli.

Claudio Mori, direttore commerciale divisione mmt di Liebherr Italia, fotografato allo stabilimento tedesco di Bischofshofen durante il nostro test macchine del caricatore gommato L554.

1999

Nel 1999 Riccardo Magni, è il presidente della Manitou Costruzioni Industriali. La foto è stata scattata in Marocco a Marrakech, durante una presentazione di prodotto.


WALL OF FACE Fiorenzo Busso, amministratore delegato Dana Italia, intervistato alla presentazione dell'ultimata struttura di Ricerca e Sviluppo in Italia (40 persone dedicate su 850 dipendenti). Il giovane Marco Villa che nel '99 era responsabile marketing della divisione noleggio di CGT.

Edoardo Marcon, direttore commerciale di Idroservice. Oggi, dopo anni di lavoro in Cappellotto, è amministratore delegato del Gruppo Ormet.

Da utilizzatore a ideatore. Giorgio Manara fotografato nel 1999. Allora era titolare delle cave di Pilcante, oggi è uno dei soci della Ma-Estro, società specializzata in automazione cave, impianti inerti e controllo produzione.

Giancarlo Meneghini, direttore generale Perkins Italia, illustra ai nostri lettori le strategie after market della Casa.

2000

Martino Carrieri, responsabile commerciale Italia per Kubota, durante la presentazione del modello U-45 con toretta girosagoma.

Nel 1999 Marco Martella era responsabile della distribuzione Yanmar per l'Austria e l'Italia, oggi è direttore commerciale di Yanmar Equipment Europe.

Maurizio Calchi, nel 2000 è ispettore vendite per Ammann Yanmar in Italia. In precedenza ha lavorato in CGT (per anni distributore della macchine Yanmar in Italia) e oggi è responsabile rete Italia per Yanmar Equipment Europe. Una vita professionale dedicata agli escavatori compatti giapponesi!

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2000

Pierre Saubot, presidente della Pinguerly Haulotte. Siamo alle porte del 2001 e il costruttore francese di piattaforme aeree semoventi inaugura il suo terzo stabilimento. La percentuale di Pinguerly Haulotte esportate fuori dalla Francia cresce dal 53% del 1999 al 70% dell’anno 2000.

Giuseppe Ferrulli, responsabile commercial operations Fiat-Hitachi, presenta le novità della Casa all'Edil Levante: l'escavatore cingolato EX455LCH, il caricatore W170PL e il dozer D180.

Il gruppo Venpa 3 celebra vent’anni di attività con ben 1.500 macchine nel suo parco noleggio. Emanuela Pege Amministratore Delegato Venpa 3 sottolinea l’importanza della formazione e della qualità dei servizi.

Vincenzo Scardigno, responsabile gamma veicoli leggeri per Iveco. Corre l'anno 2000 e il Daily da 3,5 di ptt guadagna il suo spazio nel segmento degli autotelaio allestiti con cassone.

2001

Simone Francese, della Sogenol di Borgo Vercelli, fotografato davanti alle macchine Fiat Hitachi del suo parco noleggio composto anche da piattaforme aeree e macchine stradali.

Mauro Mollo del Gruppo Mollo specializzato nel noleggio di piattaforme gru e macchine operatrici. Sono gli anno in cui lo slogan aziendale è: Noleggio=Risparmio.

42 Costruzioni luglio 2012

Nel 2000 Roberto Marangoni (cravatta) diventa il neo responsabile di JLG per l'Italia. Con il nuovo millennio, infatti, il Gruppo americano ha deciso di aprire una sede commerciale diretta nel Belpaese.


WALL OF FACE Luca Gersony (a sinistra) e Antonio Colombo sono i soci della Agres: società che ha la distribuzione esclusiva per l'Italia delle Mortelmaschinen Putzmeister.

Salvatore Campo e Antonio Belcastro di Atlas Copco in occasione della presentazione del nuovo perforatore Roc D7.

Alberto Mantovani di antovanibenne (a destra) con Giuseppe Panseri della Despe.

Antonio Conte, direttore generale di Komatsu Italia, presenta ai nostri lettori le novità del Saie 2001.

2002 Silvano Bencini, presidente di Imer International è intervistato. Tema: la joint venture tra il Gruppo Imer e la giapponese IHI.

Mauro Potrich è responsabile assicurazione qualità della CTE e scrive un articolo sulla normativa EN280 per la nostra rivista. Luigi Fogliani, presidente del gruppo FAE, la società di Terni che ha cambiato il settore del noleggio moduli prefabbricati in Italia.

luglio 2012 Costruzioni 43


1952 2012

60

2003

Franco Mandelli direttore responsabile delle bonifiche nel cantiere dell'ex Autobianchi di Desio (MB).

Giandomenico Martini, presidente del dealer MAIE. Guardando al 2004 l'imprenditore punta a vendere 4.000 macchine in Italia per un fatturato di oltre 200 milioni di euro.

Luca Vaccaro della Trevi Benne fotografato al Saie 2003 accanto alla nuova benna frantumatrice BM20.

Rocco Tripodi della Triger alla consegna della nuova pompa autocarrata Putzmeister con braccio M52 da 52 metri.

2004

Massimo Vecchi, direttoregenerale Betonrossi e Michele Valente, Ad Betonrossi presentano il nuovo impianto di Lazise.

Il presidente onorario di CGT Sandra BÜhm taglia la torta del 70° anniversario dell'azienda. Al suo fianco Amedeo Esposito direttore pianificazione strategica e sviluppo.

Emanuele Greppi, capo progettazione e direttore tecnico della Carlo Raimondi, fotografato durente un sopralluogo in cantiere a San Fruttuoso.


Giovanni Bonvicini, Presidente JBC Italia, con Lorenzo Palazzo della Palazzo Macchine per festeggire i 20 anni di lavoro fianco a fianco.

Ennio Dedé della Rev assieme a Fausto e Marco Lavatelli della Cava di Trezzano (MI).

Giorgio Lupi, fondatore della Liebherr Italia di Monfalcone. Nell’ambiente delle autogrù non ha bisogno di presentazioni. È stato assieme a Matteo Jung il fondatore della Liebherr Italia. Con Liebherr ha iniziato nel 1974 come agente per le gru navali e portuali (ai tempi prodotte a Ehingen), ma la svolta è arrivata all'inizio degli anni Ottanta con l'introduzione sul mercato del prodotto autogrù.

Il titolare di Emilcamion Marco Bettini presenta al Samoter il ‘Sicurcarico’ un sistema che permette agli operatori di rilevare il raggiungimento della massa limite dei camion cassonati.

2005

"Durante la visita agli stabilimenti di Konz in Germania Chris Rees, Presidente di Volvo Construction Equipment Europe, non esita a dichiarare: "Per noi il mercato italiano è di certo quello che oggi ha il maggiore potenziale di crescita livello europeo."

Siamo sui piazzali di collaudo della Liebherr Ehingen. A guidarci è Massimo Donda (sinistra), dell’Ufficio vendite autogrù della Liebherr Italia di Monfalcone (GO). Al suo fianco Luigi Senatore (destra) il collaudatore di origini italiane della Liebherr-Werk Ehingen.

Il noleggiatore Rent Up acquista 100 piattaforme da CTE. Posani per Costruzioni (da sinistra) Dario Giro, oggi titolare della MinoEge, Fulvio Borgogno, allora Presidente Rent-UP e Paolo Troni allora Ad Rent-UP. Sono gli anni in cui il noleggio di ple conosce un vero e proprio boom. Seguirà presto una fase di ridimensionamento.

Accordo storico per la fornitura di 2.000 macchine Jcb a Venpa in quattro anni. Il nostro articolo iniziava così: il Gruppo Venpa entra con prepotenza nel settore del noleggio di macchine movimento terra.

luglio 2012 Costruzioni 45


AGRES

Un partner solido e affidabile La società Agres si è distinta negli anni per la commercializzazione, il noleggio e l’assistenza di macchine da cantiere, continuando ad ampliare i propri orizzonti. La grande esperienza maturata è alla base dell’attuale servizio di consulenza tecnica per i cantieri ogliamo l’occasione dei 60 anni della nostra rivista per ripercorrere la storia di Agres, un’azienda seria che abbiamo seguito sul campo sin dalla sua nascita nel 1987. Fondata da Luca Gersony e suo padre Guido, con alle spalle un’esperienza ultra trentennale nel settore delle macchine e delle attrezzature edili, la Agres sas è diventata una società a responsabilità limitata nel 1988 con l’ingresso in società di Antonio Colombo, anch’egli forte di una grande esperienza nel settore della commercializzazione di macchinari per edilizia.

C

JOLLY BY AGRES. Queste intonacatici sono state realizzate dal Costruttore tedesco Giema espressamente per Agres sul mercato Italia.

Tra le prime macchine che l’azienda, oggi basata a Cavenago Brianza (MB), si impegna a distribuire ricordiamo le pompe autocarrate per calcestruzzo della tedesca Putzmeister Werk per cui Agres ha ancora oggi l’esclusiva in

Lombadia e Liguria. In principio, Agres vende pompe per calcestruzzo autocarrate con bracci di distribuzione e pompe carrellate, ma l’offerta si completa presto con una vasta serie di macchine, che poi verrà battezzata Putzmeister Mörtelmaschinen e che include spritz-beton, intonacatrici, pompe per malta, per gesso e

KEESTRACK e OMTRACK. La gamma di frantoi OM e quella di vagli Keestrack sono complementari e offrono soluzioni per i settori estrattivi come per quelli dei processi di riciclaggio.

PUTZMEISTER. Le pompe autocarrate di Aichtal si distinguono per la qualità dei materiali costruttivi e la raffinata e affidabile gestione elettronica studiata per ottenere il migliore compromesso tra produttività, sicurezza e consumi.

46 Costruzioni luglio 2012


1952 2012

trasportatori per sottofondi. Nel 1995 $*5(6 viene scelta dal Costruttore tedesco come importatore esclusivo per l’Italia della gamma Putzmeister Mörtelmaschinen GmbH e in parallelo prosegue l’attività di vendita e assistenza in Lombardia e

Liguria delle Putzmeister autocarrate. Nel 1996 viene presa una decisione importante per Agres: ampliare la gamma di prodotti offerti. Sono introdotti i frantoi mobili e gli impianti di frantumazione firmati OM e le casseforme per calcestruzzo Cams. Nel 2000 Agres inaugura l’attuale sede di Cavenago di Brianza (MB) e decide di potenziare la propria rete commerciale costituendo nel 2001 la IN.GE.CO con sede a Bologna, una seconda società per meglio seguire l’Emilia Romagna, la Toscana, le Marche,

l’Umbria, il Molise, il Lazio e l’Abruzzo. La nuova realtà è fondata in collaborazione con Gianluca Giordani, che ne è nominato responsabile. Sono gli anni in cui i prodotti sul mercato non mancano e la clientela inizia ad apprezzare la competenza tecnica e la

preparazione del personale Agres. Non a caso la società diventa sede di corsi di aggiornamento per i rivenditori italiani dei prodotti Putzmeister Mörtelmaschinen. Gamma che del 2004 si allarga con l’introduzione delle idropulitrici ad alta pressione professionali Dynajet adatte anche a impieghi differenti da quelli

Da sinistra: Luca Gersony e Antonio Colombo, attuali soci di Agres in un ritratto di fine anni Novanta.

60

del settore edile. Nel 2005 Agres allarga ulteriormente la gamma offerta e diventa il distributore italiano dei motocompressori della Atmos e nel 2006 ufficializza anche la collaborazione con il Costruttore tedesco Giema per la realizzazione in esclusiva per l’Italia dell’intonacatrice “Jolly by Agres”. Sempre nel 2006, inizia la distribuzione per la Lombardia della gamma di miniescavatori e minipale Cams e l’offerta delle Mörtelmaschinen Putzmeister si arricchisce delle macchine Strobl per la proiezione d’intonaco fine e

PUTZMEISTER MÖRTELMASCHINEN. Tra i modelli distribuiti da Agres la M740 è una macchina versatile che si distingue nel trasporto del massetto grazie alla potenza adeguata a grandi cantieri. Anche la pompa a coclea S5EV/EVTM può essere definita “tuttofare” e lavora con intonaci da fondo, intonaci a spruzzo e strutturali, tra gli impieghi speciali malte per murature, malte ignifughe, per iniezioni e adesive.

colore. Nel 2010, in seguito all’acquisizione di OMTrack da parte del Gruppo belga Keestrack, l’azienda segna un accordo per proseguire la commercializzazione dei frantoi OM e introdurre quella dei vagli sgrossatori Keestrack per parte del Centro-Nord Italia. Agres, supportata da una rete capillare di rivenditori e officine autorizzate presenti per tutto il territorio nazionale, è tutt’oggi un riferimento per le aziende specializzate in messa in opera di intonaco e calcestruzzo, frantumazione e vagliatura di materiali e offre soluzioni per aria compressa e idropulizia. ^^^ HNYLZ P[

DYNAJET. I Trolly Dynajet sono le idropulitrici professionali ad alta pressione compatte adatte a: pulizia di macchine, pulizia di facciate, rimozione graffiti, pulizia casseformi, idrosabbiatura e altro ancora.

luglio 2012 Costruzioni 47


1952 2012

B KT

60 1987 stabilimento Aurangabad

La crescita di BKT Il costruttore di pneumatici festeggia il traguardo dei cinque lustri costruendo il quarto impianto di produzione indiano a Bhuj, nella regione del Gujarat. L’obiettivo a breve termine è raggiungere il 10 per cento del mercato globale di pneumatici per il settore delle costruzioni e mmt alla costruzione del primo insediamento produttivo nel 1987 ad Aurangabad, India, la BKT ha fatto molta strada in termini di qualità, produzione e gamma. E lo ha fatto puntando sempre alla massima sostenibilità ambientale per processi e logistica. Cogliamo l’occasione di questo numero speciale della nostra rivista per ripercorrere assieme a voi le tappe fondamentali della storia di questo costruttore di pneumatici. L’attività di BKT inizia nel 1987 ad Aurangabad, nell’ovest dell’India, con la produzione di pneumatici per veicoli a 2 e 3 ruote. Dall’inizio degli anni 90 produce anche pneumatici per auto, jeep e light truck. Il 1995 è l’anno in cui l’azienda decide di puntare al settore dei prodotti off highway, dapprima con spedizioni negli Stati Uniti e successivamente in Europa, che negli anni diventa il suo mercato principale.

D

Lucia Salmaso, Managing Director BKT Europe.

Arvind Poddar Chairman and Managing Director.

2002 stabilimento Bhiwadi

48 Costruzioni luglio 2012

2004 stabilimento Dombivali

Il secondo stabilimento inizia la produzione nel 2002 a Bhiwadi e nel 2004 è inaugurato il sito di produzione stampi a Dombivali, a nord di Mumbai, in modo che l’azienda possa avere maggiore autonomia e controllo della produzione, della qualità e del prodotto finito. Nello stesso anno BKT installa le pale eoliche che oggi generano il 40 per cento dell’energia necessaria agli impianti del nord India e lancia sul mercato Agrimax, il primo radiale per i trattori che va ad affiancare i pneumatici convenzionali già in produzione. Nel 2006 segue l’apertura dello stabilimento di Chopanki e la costituzione, in Italia, della filiale Europea. La filiale %.7 americana è fondata nel 2008 e nel 2009 sono lanciate sei nuove famiglie di pneumatici: Multimax, Agrimax Teris, Agrimax Fortis, Ridemax, Forestech e Earthmax. BKT diventa il primo costruttore indiano di

2006 stabilimento Chopanki

radiali “all steel” per il movimento terra, cui l’azienda dedica interamente una nuova area dello stabilimento di Chopanki. Sempre nel 2009, l’azienda è premiata dal governo indiano con il National Energy Conservation Award per la ricerca della massima autonomia mediante energia eolica prodotta in loco, per il trattamento delle acque, l’assenza di scarichi di residui nel terreno e altre attenzioni che caratterizzano tutte le strutture produttive. Nel mercato globale di pneumatici per utilizzi non stradali, stimato oggi in circa 11 miliardi di dollari, BKT ha una quota del 5 per cento ma punta a raggiungere i dieci punti percentuali entro il 2014 passando da un fatturato 2011 di 611 milioni di dollari all’obiettivo fatturato 2014 di 1,36 miliardi di dollari. A supportare questa crescita sarà chiamata la capacità produttiva del nuovo stabilimento di Bhuj, nella regione del Gujarat, che inizierà la produzione nel 2012 con una capacità produttiva del 25% entro 12 mesi dall’inizio della produzione, del 75% entro i primi 24 mesi e del 100% entro i 30 mesi. In parallelo saranno anche introdotti nuovi modelli studiati per soddisfare anche esigenze specifiche dei mercati come, per esempio, i radiali giant per macchine movimento terra con ruote di diametro tra i da 49 e i 51 pollici o pneumatici dedicati alla movimentazione portuale. ^^^ IR[ [PYLZ JVT





Costruzioni agosto 1984



Una storia, appena iniziata

1991 – alla base dello sviluppo CTE (da sinistra): Mauro Potrich, Giampaolo Piovan, Lorenzo Cipriani, Paolo Pege, Gianfranco Cipriani.

1996 – Torre di collaudo per piattaforme ed elevatori CTE.

1990 – la sede CTE di Rovereto (TN).

2004 – la sede di Rovereto viene completamente rinnovata.

2002 - la prima sede produttiva di Sequani ad Affi, poi trasferitasi nel nuovo stabilimento di Rivoli Veronese nel 2004.


Work Becomes Easy attività di CTE e la gamma di prodotti offerti sul mercato concorrono all’ottenimento di un unico obiettivo: semplificare il lavoro delle imprese che operano nel campo del sollevamento di persone e cose. Sul mercato da oltre 30 anni, il costruttore è oggi presente nei 5 continenti. Tra le gamme di prodotto &7( più innovative, quella delle piattaforme semoventi cingolate Traccess è stata sviluppata per soddisfare le esigenze operative all’interno di strutture, all’aria aperta ma in zone difficilmente accessibili per caratteristiche del terreno o accessi ristretti. La gamma è composta da quattro modelli: il Traccess 135 da 13 m di altezza operativa, il 135.1 da 13,3 m, il Traccess 170 da 17 m (disponibile anche elettrico: Traccess 170E) e il Traccess 230 da 23 m, caratterizzato dal notevole sbraccio orizzontale di 12 m. Tutti 1952 2012 i modelli hanno una portata portata in cesta che va dai 120 kg ai 200 kg su tutta l’area di lavoro e hanno bracci con cavi e tubazioni protette, interne alle parti strutturali. ^^^ J[LSPM[ JVT

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60

Sullo sfondo il CTE Traccess 135 da 13 m, mentre in basso il modello di punta 230 da 23 m.


Costruzioni gennaio 1969


1952 2012

Dalla Edilis 55 alla 2655

60 lifting every day

ono trascorsi quasi 50 anni, dalla progettazione e realizzazione delle prime gru idrauliche per autocarro a marchio Effer, come la Edilis 55, già all’epoca dotata di snodo supplementare, per il carico e lo scarico di materiale edile anche ai piani più alti. Una “piccola grande” gru al servizio dell’edilizia. L’azienda si è spostata dalla storica sede di Castel Maggiore, ma nella nuova struttura di Minerbio vengono ancora progettate e viene concentrata la produzione della vasta gamma di gru ())(5, capaci di rispondere, adesso come allora, alle esigenze e richieste del mercato internazionale. I nuovi modelli della gamma medio grande sono in grado di combinare un’elevata capacità di sollevamento con un’operatività gestita in piena sicurezza e stabilità, in tutte le configurazione di lavoro, grazie all’innovativo sistema di controllo elettronico Progress. Queste sono le caratteristiche ad esempio del modello Effer 2655, di cui solo negli ultimi mesi, sono stati venduti 2 esemplari in Israele e 3 in Svizzera. Questo modello, tra i più prestazionali offerti dalla Casa, potrebbe essere comparato ad un’autogrù, ma con il vantaggio di avere una maggiore versatilità, garantita dalle diverse applicazioni (attrezzature come la piattaforma “porta uomo”e il verricello con tiro su snodo e su macchina base) e il contenuto peso su strada (allestita su veicolo rientra nei limiti delle 32 ton di ptt). La Effer 2655 è disponibile nella versione 7s+6s (ma anche con ulteriore attrezzatura in fondo allo snodo: jib 3s), con diverse applicazioni di falso telaio: con 6 appoggi in versione classica oppure con 4 appoggi in versione CroSStab. Punti di forza del modello Effer 2655 sono l’elevata velocità operatività garantita anche da una portata olio che arriva fino a 220 litri/minuto, la grande stabilità davanti cabina (fino al 90%) e le sezione decagonale autocentrante degli elementi braccio, per ottimizzazione la distribuzione dei carichi, il peso struttura e la sua flessione. ^^^ LMMLY JVT

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Un traguardo importante Il Costruttore di Nogara festeggia i 25 anni di attività lanciando la semovente cingolata Lightlift 17.75 Performance IIIS, ossia la prima di una innovativa e versatile serie di macchine

1952 2012

60 nche per il Costruttore Hinowa il 2012 è un anno importante, perché segna i primi 25 anni di produzione. Tra le novità introdotte in concomitanza con il

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Telematica votata all’affidabilità Il telecomando della versione Performance IIIS prevede semplici e comodi comandi quali auto stabilizzazione, movimentazione bracci e traslazione. Un pratico display dona importanti informazioni all’ operatore. Il sistema è stato arricchito di nuovi parametri: l’icona service informa l’operatore quando arriva il momento in cui è necessario programmare la revisione secondo i termini di legge, mentre l’icona download, permette all’operatore di scaricare l’ultima versione software disponibile per la macchina direttamente dalla macchina grazie al modem integrato. Segnaliamo inoltre il sistema RAHMino che permette il costante monitoraggio della macchina da remoto incrementando l’affidabilità complessiva delle nuove macchine.

58 Costruzioni luglio 2012

venticinquesimo anniversario, dedichiamo attenzione al primo modello di piattaforma aerea cingolata della nuova serie Performance IIIS battezzato Lightlift 17.75. Con le Performance IIIS +,12:$ ha puntato a sviluppare macchine ancora più sicure, leggere ma in grado di garantire una portata in cesta di due persone e 230 chili utili in tutta l’area di lavoro. “Siamo estremamente soddisfatti della nuova linea Performance IIIS - spiega Davide Fracca, direttore marketing Hinowa - le prove effettuate tramite i nostri distributori hanno dato esito molto positivo. La proporzionalità nei movimenti, la grande capacità di carico su tutto l’arco di lavoro unita a caratteristiche di trazione e velocità eccezionali la rendono una macchina molto interessante per una larga fascia di clientela”. Caratterizzata da un braccio a doppio pantografo con jib in punta, la parte aerea di questa nuova serie garantisce la massima versatilità operativa. Tra le caratteristiche di base segnaliamo il nuovo impianto idraulico Performance dotato di componentistica d’ultima

Veloce e sicuro Il nuovo modello 17.75 introduce l’innovativo sistema di trazione Auto2Speed che permette di raggiungere la velocità di traslazione di 3,5 Km/h e, grazie al controllo sull’ inclinazione, la macchina decelera automaticamente in condizioni estreme, a tutto vantaggio della sicurezza per l’ operatore.

generazione assemblata in modo da velocizzare e ottimizzare i movimenti di lavoro. Compatta, potente ed efficiente, la nuova piattaforma 17.75 è stata sviluppata per essere semplice e sicura da utilizzare, quindi ideale per il settore del noleggio a freddo. Tra i dettagli apprezzati dai professionisti del noleggio, in quanto a riduzione dei tempi di manutenzione, segnaliamo le boccole in fibra di vetro senza ingrassatori che garantiscono una durata a vita elevata e non devono essere lubrificate. Per soddisfare ogni esigenza il nuovo modello è disponibile con tre motorizzazioni: • benzina Honda Igx440 con controllo automatico del numero dei giri • diesel Hatz con sistema HD Autorev con acceleratore automatico per il massimo confort di lavoro • elettrica AC 110-230V per utilizzo in interni o in luoghi che richiedono il silenzio • elettrica alimentata con Sistema Hinowa lithium Ion con pacco batterie al litio 48V 90Ah per situazioni che richiedono silenzio, nessuna emissione gassosa e nessun collegamento elettrico. ^^^ OPUV^H JVT



I HIMER

L’unione fa la forza Hanno le idee ben chiare in Ihimer su come affrontare la congiuntura negativa di mercato. Sinergie di gruppo per nuove quote di mercato e per una crescita sempre più competitiva per le consolidate. E poi innovazione tecnica mirata, per rimanere leader nei compatti

Sopra, i nuovi skid AS30 e AS34 lanciati lo scorso aprile all’Intermat 2012.

Paolo Venturi, Vice presidente di Ihimer.

60 Costruzioni luglio 2012

uell’osservatorio privilegiato che è il settore dei produttori di macchine movimento terra indica che non si può ancora parlare di segnali sostanziali di ripresa dalla crisi, soprattutto tracciando un parallelo tra Italia e resto del mondo. È il primo pensiero di Paolo Venturi, Vice presidente di Ihimer, intervistato da Costruzioni, per spiegare come una tra le eccellenze italiane nella meccanica industriale, stia affrontando questo periodo di forte recessione. Due le aree di intervento principali: l’ampliamento di gamma e di mercati legati indissolubilmente allo sviluppo mirato di sinergie di gruppo. Tutta la strategia di Ihimer è stata sicuramente condizionata dalla “fisionomia” di una crisi che in Europa è iniziata

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pesantemente nel 2008, mentre in Italia è scoppiata due anni dopo quando, oltre confine, l’andamento fortemente discendente (con picchi di meno 50%) era ormai stabilizzato. Alla luce di questa premessa Ihimer in Italia ha concentrato molte energie innanzitutto sul rafforzamento della rete distributiva che, più forte nel Centro-Sud, necessitava di un irrobustimento nel Nord Italia. Qui l’azienda ha di fatto investito su risorse umane con l’acquisizione di nuovi dealer, soprattutto in Piemonte, Lombardia, Veneto, oltre che in Emilia Romagna. Parallelamente Ihimer si è indirizzata su nuovi mercati, europei ed extra, sfruttando al meglio una rete consolidata dei due partner Ihi e Imer Group. Chiara la motivazione. Negli ultimi

quattro anni è radicalmente cambiata la geografia commerciale dell’azienda toscana e, conseguentemente, lo scacchiere delle aree più sensibili a divenire i nuovi mercati di riferimento su cui incentrare l’export. In Germania, ad esempio, l’azienda ha ricostruito una nuova rete che si basa sostanzialmente su due regional dealer con un risultato, tra 2010 e 2011, che parla di un raddoppio netto di fatturato. Mirati anche gli investimenti su penisola scandinava, che meno di altri paesi ha sofferto della crisi e dove ,+,0(5 non era presente, in particolare nel bacino mediorientale: in Turchia, grazie all’appoggio della filiale di Imer Group e in Israele, dove Ihimer è diventata il secondo costruttore più grande per volume di macchine vendute. Passi da gigante anche al di fuori del continente europeo, in Cina e in America soprattutto, sfruttando filiali e partecipate di Ihi. È la conquista di nuovi mercati, basata su di un piano di avanzamento in quote grazie all’offerta integrale di prodotti su gran parte della filiera. La base produttiva, a livello globale, resta Ihi, il partner che meglio è in grado di gestire mercati internazionali e inesplorati. È con queste premesse che si è plasmata la politica industriale di Ihimer degli ultimi 10 anni, incentrata fino al 2009 sull’integrazione dell’offerta e mirata, nei due anni successivi, al completamento della gamma con nuove


1952 2012

macchine ( il 12WXE per gli escavatori, il 105 nei minidumper). Dallo scorso anno la strategia è invece quella del lancio di nuovi prodotti progettati a quattro mani con la Casa madre, prima fra tutti l’intera gamma dei nuovi skid steer loader, di cui entro la fine dell’anno verranno lanciati due nuovi modelli a completamento della gamma, che saranno presentati al Bauma 2013. Paolo Venturi sottolinea quanto Ihimer punti ad una crescita sostenibile attraverso l’incremento dei volumi e della redditività

grado sia di operare in complementarietà sia di cambiare lo schema produttivo di ognuno in funzione dell’andamento e della competitività dei mercati. Agli inizi di giugno, tra l’altro, è stato firmato l'accordo per il rinnovo della joint-venture europea (Ihimer SpA) proprio tra Imer Group e Ihi che prelude a nuovi scenari di sviluppo delle attività industriali e commerciali sopra citate. Le principali linee guida per assicurare lo sviluppo del fatturato della rinnovata joint-venture

12 WXE o lo skid AS12, pensati per unire la facilità di trasporto a caratteristiche standard uniche rispetto ai competitors. Grandi sforzi andranno poi nella direzione di rafforzare la collaborazione tra tecnici italiani e giapponesi in materia di ricerca e sviluppo, logistica e approvvigionamenti, oltre

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A destra, il nuovo miniescavatore 12WXE. A sinistra, l’ultra compatto skid AS12.

dell’azienda. Nel corso dei prossimi tre anni, infatti, l’entrata dell’azienda in questi nuovi mercati richiederà prodotti ad hoc per soddisfare le esigenze delle singole aree geografiche. Progettazione, produzione e distribuzione verranno gestite in “casa” grazie anche ai tre siti produttivi (Giappone, Cina e Italia) in

italiana si baseranno innanzitutto sulla delocalizzazione dal Giappone all’Italia delle linee di produzione di alcune macchine nella fascia dei 25, 30 e 35 q. Parallelamente Ihimer si è focalizzata sul lancio di nuovi prodotti espressamente pensati per il mercato italiano. Ne sono un esempio il mini

che sull’attenzione agli allestimenti dedicati e idonei ad ogni bacino d’utenza. Inoltre una grossa parte degli investimenti punterà sulle tecnologie innovative, l’elettrico puro ad esempio rendendolo finanziariamente sostenibile, soprattutto nella gestione del pacchetto batterie. ^^^ POPTLY JVT

Il minidumper elettrico della serie 105.

luglio 2012 Costruzioni 61


Costruzioni gennaio 1969


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PETRONAS LUBRICANTS

1952 2012

Ambra Unitek, 60 l’olio top per mmt La Petronas Lubricants International rappresenta l’unione di FL Selenia e Petronas. Forte di oltre un secolo d’esperienza, l’azienda offre anche prodotti per mmt sviluppati in costante collaborazione tecnica con CNH. L’ultimo nato è l’olio motore sintetico Ambra Unitek 10W40 riprova della costante collaborazione tecnica con CNH, 3(7521$6 /8%5,&$176 ha realizzato Ambra Unitek 10W-40, un lubrificante synthetic-based per i motori di nuova generazione a basse emissioni delle macchine movimento terra e agricole New Holland. La sua speciale formula

A

Produttori di lubrificanti da 100 anni Le origini storiche dell’attuale Petronas Lubricants risalgono al 1912, quando il Gruppo Fiat ha creato la Divisione Lubrificanti per produrre i fluidi necessari alle prime auto prodotte in serie. Dalle sue origini agli anni Sessanta, la Divisione Lubrificanti di Fiat arrivò a guadagnare una quota di mercato nazionale superiore al 20%. Dagli anni Ottanta la divisione del Gruppo diventò azienda indipendente con il nome Fiat Lubrificanti e intraprese una politica di internazionalizzazione con le prime sedi estere in Brasile, in Spagna e in Francia. Negli anni Novanta nacquero anche società e filiali in Inghilterra, nei paesi scandinavi, in Germania, in Austria, in Portogallo, in Polonia e Turchia. Con il nuovo secolo la società venne poi ceduta dal Gruppo Fiat agli investitori indipendenti Doughty Hanson & Co. ed assunse il nome di FL Selenia, dove FL vuole significare Fluids and Lubricants ma al tempo stesso ricorda le storiche radici di Fiat Lubrificanti.

74 Costruzioni luglio 2012

risponde in pieno alle severe esigenze tecniche di CNH che ha attribuito ad Ambra Unitek la specifica MAT 3521. Grazie alla sua speciale addittivazione ed alla bassa volatilità delle sue basi Ambra Unitek ottimizza, ove necessario, la protezione del filtro antiparticolato (DPF) mantenendone elevata l’efficienza e preservandone la durata. Ciononostante l’olio Unitek è adatto anche per i motori dotati di altri sistemi di post-trattamento, con ricircolo dei gas di scarico o di tecnologia tradizionale. Tra le caratteristiche peculiari di Ambra Unitek segnaliamo: la gradazione SAE 10W40 che migliora l’avviamento del motore

alle basse temperature (startability) e che, rispetto ad un olio SAE 15W-40, allarga l’intervallo di temperature ambiente nel quale può essere usato (da -25°C a + 40 °C) un TBN di 10 contro valori più bassi degli oli motore standard di livello API CJ-4. Ricordiamo che il TBN è l’indice della capacità di un lubrificante di neutralizzare gli acidi che si formano con i prodotti della combustione durante il funzionamento del motore e che sono dannosi per i suoi componenti una resistenza all’ossidazione molto elevata (oxydation stability) grazie alla particolare formula ottenuta grazie all’uso di additivi selezionati per resistere all’aumento della viscosità, mantenendola sempre entro parametri ottimali. Elenchiamo infine le sue specifiche tecniche: SAE 10W-40, MAT 3521, API CJ-4, ACEA E9/E7, MB-Approval 228.31, Cummins CES 20081, Cat ECF-3 / ECF-2 / ECF-1 ^^^ WSP WL[YVUHZ P[

Negli stessi anni, l’acquisto di FL Argentina da Magneti Marelli e, soprattutto, l’acquisizione in USA di Viscosity Oil da Pennzoil-Quaker State, consente a FL Selenia di essere presente, con proprie consociate nei principali paesi del mondo occidentale. Nel 2003 FL Selenia acquisisce anche Rondine Azienda Petrochimica, secondo produttore italiano non petrolifero nel settore degli oli lubrificanti. Tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 si perfeziona l’acquisizione di FL Selenia da parte di Petronas, multinazionale malese, e tutte le attività relative ai lubrificanti Petronas sono riunite sotto una società di nuova costituzione denominata Petronas Lubricants International o PLI. Alla sua nascita, PLI è già tra le prime 20 aziende al mondo nel settore degli oli lubrificanti con un volume di vendita mondiale stimato intorno ai 650 milioni di litri all’anno. Oggi l’azienda vanta oltre 30 marchi differenti, tra cui Syntium, Syntium Moto, Selenia, Selenia Moto Rider, Urania, Paraflu, Tutela, Ambra, Akcela e Arbor.



© Costruzioni

Nel 2012 non smette di crescere la gamma francese Construction: nessun inedito ma nuove versioni con tanta robustezza e trazione in più, per quelle applicazioni che impongono di non fermarsi mai © Costruzioni

e attività edili non si fermano all'ingresso del cantiere, ecco perché la gamma Construction di 5(1$8/7 758&.6 si articola sulla complementarità dell'offerta: Renault Premium Lander con un carico utile ed un comfort eccezionali per l'approvvigionamento dei cantieri e Renault Kerax con il massimo di motricità e robustezza per tutti i lavori, anche i più difficili ed il Midlum 4x4, il piccolo mezzo d’opera da 16 t

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apprezzato per la sua maneggevolezza. “Costruita per costruire” è lo slogan della Losanga per la sua linea Construction che, per il 2012 si è ampliata con il Premium Lander Tridem 8x4*4 e propone cinque versioni per il Premium Lander OptiTrack (trattore 4x2, motrice 4x2, 6x2, 6x4 e trattore 6x4). Dal canto suo, la gamma Kerax viene completata da una versione 8x8 e dal Kerax XTREM per rispondere ad estremi bisogni di mobilità. Gran parte dei veicolo off road

1952 2012

76 Costruzioni luglio 2012

© Costruzioni

60 © Costruzioni

R ENAULT

Fucina d’off road

francesi beneficiano delle Optifuel Solutions, un’offerta di strumenti tecnologici e di servizi volti a ridurre sensibilmente il consumo dei veicoli su qualsiasi suolo. Ma la vera novità di quest’anno è l’estensione dell’offerta di veicoli per adattarsi ai bisogni di ogni applicazione. Col Premium Lander Tridem 8x4*4 ad esempio, dotato di un asse posteriore sterzante e sollevabile, può portare un carico di 10 t. Cinque le nuove versioni per il Premium Lander OptiTrack (il modulo che consente di disporre temporaneamente di una trasmissione integrale rendendo l’asse anteriore motore), che si declina ora in cinque versioni: motrici 4x2, 6x2, 6x4 e trattori 4x2 e 6x4. Novità anche nei Kerax con la serie Xtrem, una versione ancora più robusta, destinata al trasporto di minerali o ai lavori nelle cave più difficili e con il Kerax 8x8, una versione destinata alle zone di lavoro difficilmente accessibili e alle situazioni più gravose grazie alle sue otto ruote motrici ed al suo telaio rinforzato per le esigenze più hard come attività di sterro, di ricerche petrolifere o minerarie. ZZZ UHQDXOW WUXFNV LW



Costruzioni marzo 1952

SIMAI S.p.A. - da 60 anni sempre all’avanguardia nella progettazione e produzione di mezzi per movimentazione orizzontale



LA NOSTRA ESPERIENZA

PER IMBARCARTI IN OGNI SFIDA

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TREVI B ENNE

Orgoglio italiano

Una serata di festa, divertimento, musica e sport per celebrare i primi 20 anni di Trevi Benne. Più di 1.500 le persone presenti, tra dipendenti, clienti e fornitori, che hanno condiviso insieme ai titolari l’importante traguardo raggiunto. E hanno brindato al futuro na vera festa, come quelle che si fanno in famiglia e tra amici per celebrare un momento importante. Questa l’atmosfera che si respirava il 7 luglio all’evento organizzato da Trevi Benne, nella propria sede di Noventa Vicentina (VI), per celebrare i suoi primi 20 anni di storia. Più di 1.500 persone

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82 Costruzioni luglio 2012

presenti tra dipendenti, clienti, fornitori, dealer (italiani ed esteri) e professionisti che hanno voluto condividere questo significativo traguardo. Ad accogliere gli ospiti, le “3 V” che danno nome all’azienda, i tre figli del fondatore, Luca, Lucia e Michela Vaccaro. Numerose anche le autorità intervenute, tra cui

ricordiamo: l’europarlamentare Sergio Berlato, il sindaco di Noventa Vicentina, Marcello Spigolon, il sindaco di Sossano (VI), Flavio Alberto Caoduro, il


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60

Spazio alla solidarietà “Il tempo è prezioso... il tuo aiuto di più”. Queste le parole che campeggiavano sulla teca per la raccolta donazioni organizzata da Trevi Benne nel corso dell’evento a favore del Comune di Finale Emilia, colpito dal recente terremoto. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto con bonifico bancario direttamente sul conto corrente dell’amministrazione comunale emiliana, e la ricevuta del versamento sarà pubblicata online sul sito dell’azienda. Insomma, una festa solidale.

d’artificio. Ad allietare i presenti anche un campo da beach volley e deejay fino a notte fonda. Al di là della convivialità, l’iniziativa ha mostrato come Trevi Benne sia

sindaco di Albettone (VI), Joe Formaggio, il presidente Unionmeccanica di Vicenza, Paolo Rizzato, e infine, in rappresentanza del Comune di Finale

Emilia (MO), il consigliere Gianluca Borgatti. Momenti clou, la cena (con ben 1.100 persone), lo spettacolo di un gruppo di ballo cubano e, verso mezzanotte, i fuochi

un’azienda in salute, con una rete commerciale internazionale, e ben radicata al territorio, dove dà lavoro a più di 60 famiglie. ^^^ [YL]PILUUL P[ luglio 2012 Costruzioni 83


1952 2012

VEI

60 Pesatura a bordo dal 1986 Sono trascorsi 26 anni da quando VEI percorreva il Po, da foce a delta, per diffondere l’idea di trasformare una pala gommata in una bilancia a 4 ruote. L’utopia è diventata realtà e oggi VEI è sinonimo di efficienza el 1986 le aziende estrattive con pesa a ponte erano poche e la vendita degli inerti avveniva “a palate” anche se definita vendita a metro cubo. VEI immaginava di trasformare le pale gommate in vere e proprie bilancie tramite un sistema di pesatura a bordo. Erano i tempi in cui l’azienda, per sondare il mercato, domandava ai cavatori operativi lungo il Po: “e se la pala gommata montasse una pesa elettronica a bordo per sapere quante tonnellate vengono caricate sui camion?” Gli occhi si facevano increduli di fronte ad una domanda che sapeva di presa in giro. Ma gli ostacoli non fermarono l’attività di promozione VEI. In poco tempo il passa parola, quasi fosse trasmesso dalla corrente del fiume, fece il suo corso. L’idea di una pala gommata con sistema di pesatura a bordo iniziò a prendere piede, fino ad arrivare al costruttore di pale gommate Fiat che iniziò a offrire ai propri clienti il sistema di “pesatura a bordo”. Da quel momento il mercato pretese presto dal

N 1986 – lancio del sistema ID2

1990 – sistema Helper P3

1996 – prima inserzione VEI su Costruzioni

2009 – Controllo d’accesso alla cava vkiosk

84 Costruzioni luglio 2012

sistema funzionalità aggiuntive e VEI seppe dare riscontro. Iniziò il cammino tecnologico verso lo sviluppo del primo strumento a microprocessore, Helper P3, con stampante integrata e in grado di rilasciare il resoconto di carico al conduttore dell’automezzo caricato. Nel 1994 arrivò l’evoluzione del sistema battezzato Helper P5, uno strumento con anagrafiche clienti e prodotti e trasferimento dati con memory card o wireless. La stampante integrata diventò uno standard apprezzato, tanto che dal 1988 l’Helper P5 fu omologato come sistema di pesatura idoneo per la vendita a terzi, di riferimento quindi per emettere fatture con il peso rilevato. Dopo essersi affacciata al mercato europeo, 9(, allargò i propri orizzonti al Nord America e fece tesoro dei suggerimenti raccolti oltreoceano. Con il nuovo secolo l’avventura tecnologica VEI decolla verso la realizzazione di modelli sempre all’avanguardia e per molteplici applicazioni: escavatori, dumper da miniera, carrelli elevatori, dumper articolati, caricatori con ragni, camion stradali, scarrabili, caricatori telescopici e rimorchi agricoli. Il mercato estero si espande in ogni continente. Nel 2000 nasce Millennium, un prodotto semplice,

2005 - Helper 21 touchscreen con stampante per Ddt

robusto, di facile utilizzo. Nel 2005 nasce Helper 21, il primo sistema di pesatura a bordo con tecnologia PC e display tattile per la gestione dei carichi in cava che nel frattempo è diventata più complicata e richiede il corredo al carico di molti dati legati al rilascio del Ddt. Due anni dopo nasce il compatto Helper mini per gli skid steers loader, trattori agricoli e carreli elevatori. Oggi, dopo 26anni d’esperienza, VEI è un riferimento per il settore estrattivo, attenta come nei primi anni alle necessità del cliente in un tessuto economico e legislativo in continuo cambiamento. La dinamicità operativa e amministrativa delle società estrattive ha anche portato l’azienda veneta a sviluppare software di gestione anagrafiche con invio delle stesse in tempo reale sulla pala gommata che deve caricare il mezzo. Dal 2009 è anche disponibile “vkiosk”, un sistema automatico per la gestione di ingressi ed uscite nelle cave non sorvegliate che permette un collegamento wireless tra chioschi d’ingresso-uscita e la pala gommata; in questo modo si riducono i costi di gestione di un sito, gestiscono al meglio i flussi, quindi evitano sovraccarichi e tempi morti tra carico e fatturazione. ^^^ ]LPNYV\W JVT



Costruzioni aprile 1997


Il noleggio elevato alla massima potenza

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Costruzioni agosto 1975



Costruzioni novembre 1975



Costruzioni agosto 1994



Costruzioni gennaio 1965


Perché comprare una pompa se si può noleggiare il pompaggio?

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Con il sistema di noleggio delle pompe e delle attrezzature Xylem non vi sono problemi di manutenzione e si ha la certezza di avere sempre a disposizione la pompa giusta e tutti i suoi accessori, per la soluzione di ogni problema specifico. Noleggiare un’attrezzatura con Xylem è una reale alternativa all’acquisto e vuol dire disporre di una macchina solo quando serve, sfruttando il vasto patrimonio tecnologico e applicativo, con la garanzia del nostro servizio.

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NEWS

ATTUALITĂ€&PRODOTTI

Rilancio dall’urbano

C

Federcostruzioni, rappresentante della filiera che raccoglie oltre ottanta settori industriali legati a edilizia e infrastrutture a cui corrispondono 3 milioni di addetti su tutto il territorio nazionale. Buzzetti aggiunge: “Apprezziamo la politica di assoluto rigore del Governo Monti che molto sta facendo, anche in Europa, per cercare soluzioni efficaci contro la

Trasmissione logistica Si chiama CEVA LOGISTICS ed è uno dei principali operatori logistici al mondo. Ha recentemente ha siglato un contratto della durata di sei anni con Carraro Drive Tech, leader nel settore dei sistemi per la trasmissione di potenza per applicazioni movimento terra. Ceva metterĂ a disposizione di Carraro le proprie soluzioni logistiche all’interno del proprio magazzino di Monselice (Pd) presso il quale Carraro Drive Tech ha aperto la propria nuova sede centrale Ricambi.

^^^ JL]HSVNPZ[PJZ JVT Costruzioni luglio 2012

grave crisi economica. Ma pur con tutta la cautela necessaria non è piĂš il momento di perseguire solo logiche contabili. Serve una politica sicuramente coraggiosa in grado di dare un segnale positivo a tutto il Paeseâ€?. In questo senso le norme contenute nel decreto sviluppo fortemente sostenute dal Ministro Passera e dal Viceministro Ciaccia sono, secondo

^^^ Z[YH[L_ P[

i sono iniziative, quali il piano di riqualificazione delle cittĂ , la messa in sicurezza dei territori e gli incentivi a sostegno del risparmio energetico, che possono aiutare ad attivare leve economiche importanti, realizzando, al contempo, iniziative indispensabili per tutto il Paese. Ăˆ la sintesi del pensiero di Paolo Buzzetti, Presidente di

Federcostruzioni, la miccia necessaria per far ripartire un settore traino per tutta l’economia e a vantaggio dell’occupazione. In particolare, sempre secondo Buzzetti, le misure in esso contenute sono espressione di un modo virtuoso di concepire la fiscalitĂ , intesa come leva per lo sviluppo al servizio della riqualificazione delle cittĂ italiane; inoltre è indispensabile dare attuazione a quei progetti di manutenzione e messa in sicurezza del territorio piĂš volte sollecitati dal ministro Clini, cosĂŹ come ai provvedimenti per il risparmio energetico. “Il nostro auspicioâ€?, conclude Buzzetti, “è che tutto il Governo, a partire dal Presidente Monti, sostenga in maniera convinta e decisa il decreto sviluppo in modo da approvarlo in tempi assolutamente rapidi e con le giuste risorse a disposizioneâ€?. ^^^ MLKLYJVZ[Y\aPVUP P[

Chiavi in mano! $IVERSIFICARE PER CRESCERE Ă’ IL SEGRETO DELLA FRIULANA STRATEX CHE HA VISTO AUMENTARE DEL IL PROPRIO FATTURATO IN UN SETTORE PARTICOLARMENTE COLPITO DALLA CRISI COME QUELLO EDILE , AZIENDA SPECIALIZZATA NELLgAMBITO DELLE STRUTTURE E ARCHITETTURE IN LEGNO LAMELLARE HA INFATTI CHIUSO IL CON UN FATTURATO PARI A MILIONI DI EURO ,A CARTA VINCENTE Ă’ STATA LA COMPLETA DIVERSIFICAZIONE DI PRODOTTO ,A CONTRAZIONE DEL MERCATO TRADIZIONALE E IL KNOW HOW NELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO HANNO RAPPRESENTATO LA SPINTA PER LA NASCITA DELLA DIVISIONE 3TRATEX ,IVING DEDICATA ALLA REALIZZAZIONE DI CASE IN LEGNO /LTRE ALLE TEMATICHE GREEN

QUESTO RAMO AZIENDALE VANTA COLLABORAZIONI CON ARCHITETTI AFFERMATI CHE HANNO DATO VITA A LINEE DI CASE hA CATALOGOv


ATTUALITÀ&PRODOTTI

Un acciaio è per sempre Si chiama Certified partners il programma di Ruukki che include società di distribuzione di acciai speciali a livello mondiale. Dalla certificazione traggono benefici sia RUUKKI che l'azienda partner: in cambio del supporto tecnico e della collaborazione a livello di assistenza e marketing assicurata alle aziende partner, Ruukki ottiene una conoscenza più profonda delle esigenze e delle preferenze dei clienti, potendo così sfruttare le nuove informazioni acquisite nello sviluppo dei nuovi prodotti. “L'idea alla base del programma è quella di sviluppare una rete di distributori e di potenziare il livello di competenze dei partner riguardo ai nostri prodotti, alla loro applicazione e al loro utilizzo", afferma Olli Hurskainen, Vicepresidente Ruukki per l'Europa occidentale. ^^^ Y\\RRP P[

N EWS

Iraq punta in alto no dei più importanti partner di CTE, Ster Group, ha coordinato un ingente accordo commerciale con la Regione del Kurdistan in territorio iracheno per l’acquisto di una imponente flotta di 266 piattaforme telescopiche autocarrate brand B-LIFT prodotte e allestite da &7( dai 15 ai 27 m di altezza di lavoro. Questo importante accordo è stato siglato direttamente dal ministero dell’elettricità iracheno per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. L’acquisto ha come obiettivo il raggiungimento di alcuni cantieri del Kurdistan situati nelle principali città di Erbil, Sulaymaniya e Duhok per far fronte a complessi lavori infrastrutturali. ^^^ J[LSPM[ JVT

U


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Cambia tutto. Non cambia nulla Clona l’esperienza maturata sull’automotive e la applica all’industrial per raggiuntere lo step “final” del 2014. Servono Egr, Scr, Vgt e un common rail da 2.400 bar per scongiurare l’impiego del filtro antiparticolato

i siamo quasi. Il 2014 è già alle porte, pur essendo passato pochissimo tempo dalla rigorosa applicazione della normativa sulle emissioni 2011 che ha messo a dura prova tutti i costruttori di motori. Con lo step “final”, i livelli di NOx saranno

C 98 Costruzioni luglio 2012

drasticamente più bassi (0,4 g per kWh). Ma il comparto off road di Scania è già pronto per recepire i nuovi limiti. La strategia svedese ha una certezza: quella dei gas ripuliti senza l’impiego di Fap. Non solo. I motori Scania avranno lo stesso ingombro, con tanti ringraziamenti da parte dei costruttori Oem che non saranno costretti a stravolgere il disegno del vano motore, e quindi dell’intera macchina. Scania sta impegando infatti la stessa piattaforma modulare di basamento per tutte le fasi della normativa. È il vantaggio di aver sviluppato il prodotto dalla A alla Z,

(anche se a tratti in collaborazione con Cummins), inclusa la gestione elettronica del motore, l’iniezione del carburante (è il common rail Xpi da 2.400 bar) e i sistemi di controllo delle emissioni. La nuova gamma di propulsori presenta un riveduto rapporto tra alesaggio e corsa, oltre ad un turbocompressore a geometria variabile e a allo Scania Saver (una sorta di anello che sulla canna del cilindro impedisce che si formino depositi carboniosi alla sommità del pistone). Da quanto finora detto si deduce che 6&$1,$ ha lavorato molto “in camera” per massimizzare la combustione e produrre gas di scarico “magri” in particolato. Ma per scongiurare l’impiego del Fap questo non è sufficiente. Per il Tier IV final Scania adotterà sia l’Egr che l’Scr (catalisi selettiva con iniezioni di urea direttamente sui gas di scarico). Il consumo di soluzione di urea (AdBlue), si aggira sul 2-7% del consumo totale di carburante. Poche le controindicazioni. Trattandosi di soluzione salina risulta corrosiva per alcuni metalli quali acciaio non legato, rame, rame contenente leghe e acciai zincati e congela a -11°C (+12°F). Non ci sono invece limitazioni per il trasporto fino in cava. Standard la frequenza di manutenzione che per i motori industriali ammonta ad intervalli di circa 500 ore. ^^^ ZJHUPH JVT


ATTUALITÀ&PRODOTTI

I test in automatico

o scorso mese è stato inaugurato a Szentgotthárdil, in Ungheria, il nuovo Allison Customer Experience (ACE) Center e Drive Track. All’evento hanno preso parte clienti, impresari locali e fornitori, tutti ospiti nei 6 ettari del

L

campus, dove hanno potuto testare in concreto le trasmissioni $//,621. Tanti i feedback positivi. Joel Andersson, responsabile di una flotta di 1.400 veicoli Ragn-Sells, in Svezia, conosceva già i prodotti Allison: “Ho sempre saputo che le

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trasmissioni automatiche Allison sono prodotti di qualità.”. “L’apertura del Centro ACE e della sua pista di prova, accanto all’impianto produttivo europeo, dà agli ospiti l’opportunità di conoscere meglio Allison, la nostra società, i nostri prodotti e la nostra tecnologia, sperimentando di persona le caratteristiche dell’ automatico” ha affermato

Lawrence Love, Executive Director International Marketing di Allison Transmission. “Qui si possono trovare provare veicoli stradali e fuoristrada, per dare ai clienti di tutto il mondo la possibilità di valutare i benefici di un automatico Allison in diverse condizioni e dal sedile di guida”. ^^^ HSSPZVU[YHUZTPZZPVU JVT

SINCE 1863

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RAIMONDI CRANES propone alle imprese edili una gamma di gru senza cuspide progettate per specifiche esigenze d’esercizio. Il vantaggio oltre all’aspetto economico è l’efficiente programmazione del lavoro da pianificare in cantiere tenendo conto della caratteristica semplicità di trasporto, montaggio e smontaggio in conformità alle norme vigenti.


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bbiettivo raggiunto. Effer ha superato il test di controllo da parte dei tecnici del Ministero dei Trasporti dell’Iraq, conquistando il primo di una serie di tender, che prevedevano un ordine di 16 Effer modello 440 4S. La presentazione delle prime unità, avvenuta nella sede ())(5 a Minerbio, ha avuto grande successo, superando anche le aspettative della delegazione del Ministero intervenuta. Le gru Effer 440, dotate di ralla e motoriduttore, sono state installate su autocarro Iveco Trakker e sono state ordinate dalla MTT, Machine Technology Trading Company, con sede a Baghdad. MTT è uno dei più importanti fornitori di mezzi pesanti, camion, mezzi speciali, attrezzature e macchine movimento terra, rivolti a quel mercato iracheno oggi in crescente evoluzione. L’azienda è impegnata da anni su tutto il territorio iracheno, fornendo attrezzature di elevata qualità, al servizio della lenta e difficile ricostruzione, tra tensioni politiche e difficoltà economiche. ^^^ LMMLY JVT

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Velocità

Fruibilità

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Grafica

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Da grande farò la ruspa.. Si chiama Ernest Van Den Heuvel l’inventore di un gioco che sta spopolando negli Usa. L’ha chiamato HandTrux e si tratta di un’appendice in plasticone giallo articolata in due punti, in grado di trasformare il vostro bambino in un mini escavatore da 30 kg. Adattissimo al lavoro stagionale, soprattutto costiero. L’HandTrux è perfetto per realizzare fondamenta per castelli di sabbia, per tracciare piste per biglie o per scavare, in men che non si dica, pericolosissime trappole per gli ignari bagnanti.

100 Costruzioni luglio 2012

Download

Doka lancia anche in lingua italiana il nuovo portale web dedicato a prodotti, applicazioni, case history e cultura della sicurezza. Aprendo per la prima volta la pagina web colpisce il costante dinamismo grafico della pagina e il numero di nozioni e imput presenti fino dall’home page. In sostanza, spiega Doka, si tratta di uno strumento pensato per semplificare il lavoro di tecnici e imprese italiane. Da notare la funzione di ricerca interattiva e veloce che permette di trovare soluzioni in pochi clik. Davvero ricche le sezioni dedicate alle referenze di cantiere e alla documentazione tecnica. Online è presente anche il calcolatore della pressione del calcestruzzo fresco in conformità alla norma DIN 18218 e/o la pressione massima del calcestruzzo fresco.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

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ATTUALITÀ&PRODOTTI

Il locale globale orna Ediltek. Si svolgerà a MalpensaFiere la 13° edizione della Fiera dell’Edilizia il 28-29-30

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settembre 2012. Ambizioso l’obiettivo per questa edizione: guardare al futuro del mercato, superare insieme il momento di

N EWS

difficoltà che sta vivendo il settore edile, promuovendo chi propone una lungimirante politica di riqualificazione del patrimonio esistente, un’infrastrutturazione del territorio ed una promozione della sostenibilità e della qualità nelle costruzioni perché questi, insieme all’obiettivo di migliorare l’offerta di edilizia abitativa, sono gli strumenti per garantire uno sviluppo della competitività. Ediltek 2012 punta su un nuovo tipo di edilizia fatta di formazione, tutela dell’ambiente, innovazione, ricerca e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. ^^^ LKPS[LR PUMV www.hilti.it

[30] costruzioni febbraio 2010

luglio 2012maggio Costruzioni costruzioni 2010 103 [35]


tutta nuova la serie di ponti differenziali S228 della &20(5 ,1'8675,(6, sviluppata sulla base dello stesso schema del ponte di taglia piĂš piccola S128 che sta incontrando un notevole successo presso Oem di tutto il mondo. La linea S228 è stata progettata e realizzata per spaziare dalle macchine movimento terra fino ad applicazioni agricole. Le principali caratteristiche del nuovo ponte riguardano maggiori prestazioni a paritĂ di peso complessivo, grazie all'incremento di carico dinamico, ottenuti tramite l’ottimizzazione spinta del progetto e la selezione dei materiali con programmi avanzati di simulazione CAD. Presentano una maggiore compattezza, per facilitare l'installazione dell'assale all'interno della macchina e la migliore efficienza, per far fronte alle crescenti esigenze dei costruttori in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni. Tutte le soluzioni sono flessibili e modulari. ^^^ JVTLYPUK\Z[YPLZ JVT

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ATTUALITĂ€ & PRODOTTI

Il ponte sullo stretto

Sorriso per i denti 5NACEA HA UN NUOVO SOCIO 3I TRATTA DI ESTI

AZIENDA DELLA PROVINCIA DI "RESCIA ATTIVA NELLA PRODUZIONE DI DENTI E LAME PER LE MACCHINE MOVIMENTO TERRA CHE HA GIĂŒ PARTECIPATO AL PADIGLIONE ITALIANO ORGANIZZATO DA -ONACOFIERE E 5NACEA A #44 DI -OSCA hÂś L INTERNAZIONALIZZAZIONE UNO DEI PRINCIPALI TERRENI SUL QUALE LA NOSTRA ASSOCIAZIONE DEVE MISURARSI n DICHIARA 'IOVANNI %STI PRESIDENTE DELL OMONIMA SOCIETĂŒ Âś FONDAMENTALE CHE ALLE PMI DI SETTORE SIA OFFERTA LA POSSIBILITĂŒ DI PRESENTARSI UNITE AD ALCUNI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI )N QUESTO MODO SI PUĂ› BENEFICIARE DI UNA MAGGIORE VISIBILITĂŒ POSIZIONI MIGLIORI ED ECONOMIE DI SCALA CONTRASTANDO CON SUCCESSO LA CRISI SUL MERCATO NAZIONALE v

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La gomma si espande! à prova di forte impegno a guadagnare quote di mercato il *58332 *22'<($5 7,5( 58%%(5 &203$1<, soprattutto nell’attività globale Otr annunciando una grande espansione della sua presenza in Giappone. L’azienda ha infatti rilevato il 100% della proprietà della sua consociata Nippon Giant Tire (NGT) a Tatsuno, in Giappone. Goodyear, azionista di maggioranza di NGT dal 1985, ha acquistato le azioni possedute dai suoi partner della joint-venture: Toyo Tire & Rubber Co., Ltd. e Mitsubishi Corporation, per un importo che è rimasto segreto. Inoltre, Goodyear ha annunciato che investirà 250 milioni di dollari americani per ammodernare e ampliare lo stabilimento di produzione degli pneumatici della NGT, al fine di aumentare la sua fornitura globale di pneumatici Otr ai principali clienti. Questa espansione favorirà anche l’incremento dell’attività Otr dell’azienda nella regione Asia-Pacifico, soprattutto in Australia, uno dei maggiori mercati per gli pneumatici Otr. ^^^ NVVK`LHY L\

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Cambi al timone Nell’ambito della direzione di Liebherr-EMtec GmbH di Kirchdorf an der Iller (Germania), società controllante del ramo movimento terra del GRUPPO LIEBHERR, si sono verificati due cambiamenti: alla fine del mese di giugno 2012, Karl-Heinz Knor e Hermann Moll sono andati in pensione, dopo una lunga collaborazione insieme a Liebherr. Come successori sono stati nominati Wolfgang Remlinger (che collabora con Liebherr dal 1987) e Joachim Strobel (il quale è entrato nell’impresa già nel 1997 e, a partire dal 2002, ha assunto diverse mansioni direttive all'interno del Gruppo) che continuano anche a rimanere direttori di LiebherrHydraulikbagger GmbH, ubicata nello stesso luogo. ^^^ SPLIOLYY JVT


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Legante del calcestruzzo Risale allo scorso giugno la sponsorizzazione di Cifa del XVI Congresso Ermco, tenutosi a Verona. Nell’area esterna del Centro Congressi, CIFA ha esposto una pompa autocarrata K45H della gamma Carbotech (la seconda ordinata dal cliente tedesco Heilderberger Beton), un esemplare della betoniera SLX9, in consegna sul mercato francese, e il mescolatore DNA 3.0 per impianti di calcestruzzo wet. L’essere presenti in quel contesto per Cifa ha rappresentato l’occasione per rinsaldare i rapporti con i produttori di calcestruzzo ready-mix a livello europeo. ^^^ JPMH JVT

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N EWS Da sinistra Johannes Mahringer, (AD Wacker Neuson Linz GmbH), Gunter Kastler (Sindaco di Hörsching), Martin Lehner (Membro del consiglio di amministrazione e responsabile delle macchine compatte Wacker Neuson SE), Gert Reichetseder (AD Wacker Neuson Linz GmbH).

La fabbrica dei piccoli ono passati undici mesi dalla cerimonia di inaugurazione dei lavori del nuovo stabilimento e il trasferimento della produzione è già stato completato. :$&.(5 1(8621 Linz possiede oggi a Hörsching uno degli impianti di

S

costruzione più moderni e più grandi per le macchine compatte. La produzione è stata lanciata il 10 maggio scorso con il primo escavatore compatto, che la Wacker Neuson ha reso disponibile per la comunità di Hörsching , in presenza dei

rappresentanti della direzione e della comunità del paese. “La crescente richiesta per i nostri prodotti più la collaborazione con Caterpillar per la produzione di escavatori fino a 3 t, ci hanno fatto raggiungere presto i nostri limiti di capacità”, ha

detto Martin Lehner, amministratore delegato della Wacker Neuson SE responsabile del settore delle macchine compatte. Con un volume di investimenti pari a 65 milioni di euro, il nuovo stabilimento diventa la sede di sviluppo e produzione per macchine compatte fino 14 t. Una sede in cui verranno prodotti escavatori mobili e compatti, minipale, caricatrici compatte e dumper su ruote e cingolati. ^^^ ^HJRLYUL\ZVU JVT


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Peso piuma per pesi maxi Cresce la gamma dei mini inglesi con il lancio dell'8026 Cts da 2,7 t che va ad affiancare l'8025 ZTS nella gamma 2-3 t, offrendo un peso di trasporto ridotto ma con grandi capacità di sollevamento. i amplia la gamma Jcb di mini escavatori con il lancio dell'8026 Cts. La macchina da 2,7 t va ad affiancare l'8025 Zts nella gamma 2-3 t, offrendo una configurazione tradizionale con un peso di trasporto ridotto ma grandi capacità di sollevamento. Il Jcb 8026 Cts da 2,7 t si affianca all’8025 Zts giro sagoma, offrendo ai clienti della categoria 2-3 t una soluzione dal design compatto e dalle maggiori capacità di scavo. Tra le novità introdotte dal -&% 8026 Cts segnaliamo i cingoli con rulli

S

108 Costruzioni luglio 2012

d’appoggio a passo corto, motori con funzione di Kickdown automatico per contenere i consumi di carburante, l’aumento della velocità di trasferimento dell’11% rispetto al modello precedente, il nuovo distributore con corsa degli steli allungata del 17% per garantire una maggiore precisione e controllabilità, e un nuovo carro progettato per dare più stabilità alla macchina e trattenere meno materiale. Questo modello utilizza un braccio e avambraccio appositamente studiati per offrire prestazioni di

scavo e sollevamento elevate. La maggiore efficienza consente all'8026 Cts di utilizzare la stessa famiglia di motori dell'8025 Zts, con una coppia simile, ma una potenza nominale inferiore, permettendo così un guadagno del 14% in termini di efficienza. Questo è in parte dovuto all'introduzione della suddetta funzione di Kickdown automatico. Segnaliamo inoltre che l’impianto idraulico presenta ora un sistema di esclusione totale dei comandi che interviene quando si solleva il bracciolo sinistro migliorando la sicurezza passiva della macchina. La torretta è stata abbassata di 35 mm per garantire una maggiore stabilità. Per chi sceglie la versione con cabina, rispetto al passato il beneficio in termini di abitabilità e accesso risulterà evidente: lo spazio per le gambe è aumentato la corsa del sedile ha guadagnato 50 mm. Non mancano anche nuovi vani portaoggetti e, a richiesta, è disponibile l’aria condizionata. Si possono inoltre richiedere i comandi ausiliari elettroproporzionali e sistema idraulico per il cambio rapido delle attrezzature. ^^^ QJI JVT


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Tutto esaurito al Bauma onostante l’ampliamento di 15.000 metri quadrati, per gli espositori resta la lista d’attesa per il Bauma. A meno di un anno dall’apertura delle iscrizioni, chiuse lo scorso mese di marzo, il Salone Internazionale di macchine per edilizia, materiali da costruzione e industria estrattiva di Monaco di Baviera ha dichiarato che gli spazi espositivi sono esauriti, nonostante la superficie espositiva record di 570.000 metri quadrati. La più grande fiera di settore del mondo, che si svolgerà a Monaco dal 15 al 21 aprile 2013, è quindi ben avviata per battere i

N

risultati dell’edizione 2010, quando parteciparono complessivamente 3.256 espositori da 53 Paesi e più di 420.000 visitatori provenienti da oltre 200 nazioni. E ricordiamo che nel 2010 molte persone non riuscirono a giungere a

Monaco di Baviera a causa della nube di cenere proveniente dall’Islanda. Per il prossimo anno è quindi attesa un’affluenza record di visitatori: un gruppo di lavoro di 40 esperti sta lavorando alla gestione logistica e l’ente fiera ha perfezionato nuovi

accordi per ampliare le aree di sosta. Ricordiamo alle aziende che desiderano partecipare ai Bauma Innovations Awards che il termine per presentare la documentazione è il 31 agosto 2012. Per maggiori informazioni consultate il sito: ^^^ IH\TH KL

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PER IL FUTURO VI PRESENTIAMO IL PIANO OPERATIVO DELL’ISTITUTO ITALIANO DELL’EDILIZIA ECOSOSTENIBILE A TECNOLOGIA AVANZATA. IL DOMANI SI FA CONCRETO

112 Costruzioni luglio 2012

ul numero scorso vi abbiamo presentato l’Istituto Italiano dell’Edilizia Ecosostenibile a Tecnologia Avanzata, la nuova unità operativa di cui fa parte anche l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo. In queste pagine continuano a illustrarvi il Piano operativo della nuova realtà. Per raggiungere gli obiettivi (di cui abbiamo già parlato sul numero di giugno), l’Istituto elaborerà una serie di strumenti. Entriamo nei dettagli.

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Gli strumenti L’Istituto Italiano dell’Edilizia Ecosostenibile a Tecnologia Avanzata svilupperà uno strumento informatico per il progetto degli edifici che permetta, nell’ambito di un unico modello 3D, di elaborare i progetti architettonici, strutturali e di tutte le tecnologie di edifici ecosostenibili con consumo energetico tendente allo zero in modo integrato con l’utilizzo molto spinto di “oggetti parametrizzati” con


conseguente sostanziale semplificazione dei processi di progetto e drastica riduzione dei rispettivi tempi e costi. È molto importante inoltre integrare nello strumento un applicativo per il calcolo online delle prestazioni d’isolamento termico ed acustico dell’edificio che permetta di intervenire in modo interattivo sul progetto in corso di elaborazione. Detto strumento, avendo integrato tutte le librerie delle tecnologie proposte dai Partner, è di fondamentale importanza per la diffusione delle conoscenze e quindi della relativa commercializzazione perché semplifica i processi di progetto e la loro installazione. Tra le altre azioni: definire una metodologia che permetta di dimostrare in modo professionale, con dati analitici, i reali vantaggi competitivi della propria proposta; disporre, nella prima fase, di un certo numero di progetti di edifici già realizzati dei quali si possano conoscere tutti i dati della

realizzazione a consuntivo, reingegnerizzarli in modo completo con l’integrazione di tutte le tecnologie disponibili ricavandone i dati necessari per dimostrare, con la metodologia di cui sopra, i vantaggi competitivi della soluzione proposta; disporre di alcuni edifici realizzati con tutte le tecnologie dell’Istituto, per dimostrare sul campo quanto sopra; formare il maggior numero possibile di ingegneri per edifici ecosostenibili che possano essere disponibili a collaborare stabilmente con chi decide di adottare le tecnologie proposte; essere in condizione di fornire ai potenziali clienti, a costi relativamente bassi, ampia assistenza tecnica commerciale; sviluppare progetti di Ricerca & Sviluppo nelle di-

luglio 2012 Costruzioni 113


L’ISTITUTO I NFORMA

verse tecnologie in modo da incrementare il livello qualitativo dell’Istituto e conseguentemente i vantaggi competitivi; infine, fare adeguata azione promozionale. Quasi tutti i Partner, se operano da soli, trovano molti concorrenti; solo se sono Partner di soluzioni “chiavi in mano” possono avere sostanziali vantaggi competitivi non essendoci sul mercato nessuno che, oggi, offra soluzioni complete. TECOBuilding ha già in parte sviluppato gli strumenti di progetto e l’integrazione delle tecnologie dei Partner risulterà semplificata. TECOBuilding ha inoltre sponsorizzato la presentazione di tre progetti di R & S (per attività strettamente collegate con le tematiche di cui sopra con fulcro la tecnologia TECOBuilding), presentati sul bando MIUR/Regione Lombardia a novembre 2011 ed uno, complementare, presentato sul bando Ergon. Nel caso di approvazione di qualcuno di detti progetti, l’attività potrà, con le modalità da definire, rientrare nell’ambito dell’Istituto. Le metodologie dimostrative In collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale della Facoltà di Ingegneria dell’Uni-

114 Costruzioni luglio 2012

versità di Bergamo e TECOBuilding, è in programma di elaborare un modello per la valutazione economica, finanziaria ed ecologica di nuove soluzione progettuali di edifici in confronto con soluzioni tradizionali. Il modello prevede: • lo sviluppo di modelli “Lyfe Cycle” per la determinazione dell’impatto atteso dell’innovazione e degli equilibri competitivi derivanti, l’individuazione e l’analisi di tutti i possibili utenti delle applicazioni tecnologiche; • la determinazione dei parametri economici e finanziari per la valutazione del costo di realizzazione dell’intero processo di costruzione di un edificio (dalla progettazione al collaudo dell’edificio completo) e della relativa gestione; • la raccolta dei dati di tempi, costi e prestazioni diverse con particolare riferimento ai consumi energetici; • l’analisi di sensitività dei parametri di tempi, costi e prestazioni diverse al variare dei diversi parametri; • lo sviluppo di un modello per la valutazione ecologica, riferita all’emissione di CO2, dell’intero processo di costruzione di edifici dalla produzione dei componenti alla gestione dell’edificio realizzato. Si prevede inoltre: • un’azione incisiva verso il Po-


I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

litecnico di Milano e sezioni staccate, le Università di Bergamo, Brescia e Pavia per promuovere, con incentivi finanziari, lavori per dottorandi di ricerca, tesi di laurea e borse di studio che trattino le tecnologie dell’Istituto e permettere contemporaneamente la selezione dei più meritevoli per l’azione di cui al punto seguente; • organizzare stage presso la struttura dell’Istituto, con borse di studio per almeno 10 neolaureati per 12 mesi per far loro sviluppare, dopo adeguata formazione, progetti completi per edifici ecosostenibili utilizzando gli strumenti di cui sopra e diventare quin-

successo commerciale dei Partner è la formazione del massimo numero possibile di tecnici specializzati nel progetto, nell’installazione, nel collaudo e nel rilevamento dei parametri che caratterizzano le diverse tecnologie. È necessario organizzare una scuola di formazione dell’Istituto che, con l’utilizzo delle più innovative metodologie e tecnologie, sia in grado di formare non solo i tecnici utilizzatori ma soprattutto i “formatori” per formare a loro volta, in Italia e all’estero, tecnici utilizzatori ed in lingue diverse. Si ritiene opportuno proporre la collaborazione, in un

di ingegnere di edifici ecosostenibili; • tale attività di formazione ad alto livello potrà essere ripetuta per qualche anno facendo una vera scuola di formazione sulle tecnologie dei Partner; • sponsorizzare, presso l’Università di Bergamo ed il Politecnico di Milano, la formazione di un Master la formazione di ingegnere di edifici ecosostenibili. Si nota che tra l’altro detta attività può, di fatto, assorbire una parte sostanziale dell’attività tecnico commerciale che le singole aziende devono comunque sostenere, ma, in questo modo, con un’efficacia certamente superiore.

primo tempo, alla Scuola Edile di Bergamo e in seguito ad altre scuole professionali complementari.

La scuola di formazione Uno dei punti fondamentali per il

L’azione promozionale Sono previste due tipologie di attività promozionali: una, verso l’estero, basata sul trasferimento di tecnologia con la costituzione, nei diversi Paesi, di Istituti dell’Edilizia Ecosostenibile a Tecnologia Avanzata (sono già state attivate iniziative di questo tipo in Tunisia, Ucraina, Algeria) e con la realizzazione di progetti di R & S con università ed enti di ricerca locali e l’Università di Bergamo, il Politecnico di Milano ed i Partner; l’altra tipicamente commerciale e tecnico-commerciale sia in Italia sia all’estero. luglio 2012 Costruzioni 115


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116 Costruzioni luglio 2012

RILANCIO

CON GRINTA

uesti ultimi mesi sono stati estremamente negativi per l’industria edile: il volume dell’attività legata alle costruzioni è sceso di circa il 30% e soltanto progetti ambiziosi potranno migliorare la situazione”. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi al Congresso ERMCO (l’associazione che riunisce l’industria del calcestruzzo preconfezionato dei Paesi europei e intrattiene relazioni con i rappresentanti di Israele, Turchia, India, Sud America, Stati Uniti, Russia e Giappone), organizzato a giugno a Veronafiere in collaborazione con Ance e Atecap. Squinzi ha sottolineato la necessità di “sostenere i programmi europei Ten T relativi alle infrastrutture dei trasporti che sono stati recentemente aggiornati con nuovi corridoi che attraversano tutta l’Europa e in particolare l’Italia”. “I programmi infrastrutturali strategici”, ha dichiarato il presidente ERMCO Andrea Bolondi, “possono costituire il potenziale maggior mercato per la nostra industria e rappresentano una leva fondamentale per la ripresa dell’economia”. Bolondi, analizzando i dati di mercato, ha rilevato che il mercato del calcestruzzo preconfezionato risente pesantemente delle dinamiche economiche che hanno caratterizzato l’Europa negli ultimi anni. In termini generali nell’UE la produzione manifesta un calo del 4,3% tra il 2009 e il 2010, parzialmente recuperato da un lieve aumento del 2,7% nel 2011. “Ma si tratta di una medaglia a due facce che vede l’Europa divisa tra Paesi delle zone Nord-Ovest e Sud-Est con dinamiche del tutto diverse. In particolare la Germania, la Francia crescono mentre i Paesi Mediterranei come l’Italia, la Spagna e la Grecia arretrano e quindi bisogna saper coniugare politiche di riequilibrio finanziario con politiche di crescita”, ha concluso il presidente di ERMCO. Per quanto riguarda la situazione nazionale, il presidente di Atecap Silvio Sarno (nella foto) ha affermato che “siamo di fronte a un mercato la cui offerta è sovradimensionata rispetto alla domanda attuale e futura. Il settore, così come è strutturato attualmente, non è in grado di fronteggiare gli effetti devastanti connessi al perdurare della crisi. L’internazionalizzazione delle imprese non è certamente la strada per risolvere la crisi nel mercato del calcestruzzo. Le nostre imprese sono legate al territorio in cui operano”. Rispetto alle possibili soluzioni per fronteggiare la crisi economica Sarno ha proposto “una razionalizzazione della struttura produttiva affinché l’industria sia pronta ad affrontare il mercato del futuro. È necessario studiare e promuovere forme di aggregazione e pensare quindi a strumenti come i contratti di rete e i consorzi”. “Per rilanciare le costruzioni serve una politica industriale unitaria, è necessario offrire certezza e continuità alle imprese e garantire aspettative di medio-lungo periodo che giustifichino una concreta ripresa degli investimenti nel settore”, ha ribadito il vicepresidente dell’Ance, Gianluigi Coghi.

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A PANAMA i calcestruzzi li vogliono LA “TERZA CORSIA MAGGIORATA” DEL CANALE DI PANAMA È OGGI LA PIÙ IMPORTANTE OPERA INFRASTRUTTURALE IN COSTRUZIONE AL MONDO.

ILLUSTRIAMO IL PROCESSO TECNOLOGICO CHE SERVE A PRODURRE 5 MILIONI DI METRI CUBI DI OTTIMO CALCESTRUZZO DI

FEDERICO GERVASO

ono in corso ormai da tre anni i lavori per il “raddoppio” del Canale di Panama. Questa definizione della maggiore opera infrastrutturale in costruzione nel mondo è alquanto imprecisa, anche se giornalisticamente fa sicuramente effetto. In realtà si tratta di aggiungere alle attuali due corsie di chiuse una “terza corsia” largamente maggiorata. Mentre le chiuse attuali possono ospitare navi portacontainer di dimensioni in pianta di 30 m su 300, con una capacità di trasporto pari a 4.200 container, le nuove chiuse potranno ospitare navi con dimensioni di 50 m su 450, che portano a spasso per gli oceani 12.000 container. Tanto per estendere il confronto sul lato economico, le prime pagano attualmente circa 200.000 dollari per traghettare tra i due oceani, le seconde pagheranno, a partire dal 2015, quando i nuovi lavori

S

118 Costruzioni luglio 2012

saranno terminati, una cifra vicina al mezzo milione di dollari, versati cash nelle casse del canale con almeno 48 ore di anticipo sull’inizio della traversata. Se non gradisci, gira al largo di Capo Horn con 5.000 miglia di navigazione supplettiva. L’investimento complessivo vale circa 7 miliardi di dollari, di cui la metà per l’appalto delle opere civili ed elettromeccaniche assegnato, dopo una gara internazionale, ad un raggruppamento di cui fa parte Impregilo. Con gli incassi previsti, l’investimento sarà interamente ripagato in 8 anni! Gli aspetti interessanti dei lavori che visitiamo abitualmente sono molteplici. Ma 50 milioni di metri cubi di scavi e 5 milioni di metri cubi di calcestruzzi sono cifre imponenti, considerando anche la relativa ristrettezza dei tempi, 1.800 giorni e l’inclemenza del clima tropicale. Dedichiamo ai calcestruzzi queste nostre note di cantiere. RRST


ATTUALITÀ&PRODOTTI

freddi

Il rendering prefigura la terza corsia del Canale di Panama dal lato Oceano Pacifico. La nuova opera permetterà anche il passaggio di navi con 12.000 container a bordo contro quelle da 4.200 che possono transitare oggi.

TERZA CORSIA DEL CANALE Calcestruzzi da produrre Opere di movimento terra Totale inerti da trattare Inerti provenienti dallo scavo delle chiuse Inerti dei primi scavi americani del 1939

5,1 milioni di m3 50 milioni di m3 12,9 milioni di t 7,6 milioni di t 5 milioni di t

I MPIANTI DI FRANTUMAZIONE E BETONAGGIO Gli impianti montati nei cantieri di Panama sono sostanzialmente di due tipi, quelli di frantumazione e quelli di betonaggio. Il primo è propedeutico al secondo, in quanto lo nutre. Sono doppi, una coppia per il cantiere del Pacifico ed una quasi uguale per l’Atlantico. Detto questo, mettiamo subito in chiaro i numeri che caratterizzano i lavori del canale di Panama, sia per coloro che hanno una vasta esperienza sia per i profani dei getti, numeri che fanno veramente paura. Premesso che il fabbisogno di calcestruzzo è quasi identico sia per le chiuse sull’Atlantico sia per quelle sul Pacifico (la differenza sostanziale tra i due cantieri sta nella reperibilità del materiale da frantumazione, che è limitata al solo basalto presente nella zona delle chiuse lato Pacifico e che quindi deve garantire il necessario fabbisogno per tutta l’opera) diamo i numeri complessivi: calcestruzzi da produrre: 5 milioni e 100 mila metri cubi; inerti da trattare: 12 milioni e 900 mila tonnellate; di cui 7 milioni e 900 mila provenienti dagli scavi necessari per le chiuse e 5.000.000 dagli scavi effettuati dagli americani nel 1939. Se non basteranno, sarà necessario aprire una cava di prestito prima del termine dei lavori. Vediamo ora in dettaglio il processo tecnologico che serve a produrre 5 milioni di metri cubi di ottimo calcestruzzo.

luglio 2012 Costruzioni 119


CANALE DI PANAMA

A lato una foto aerea degli impianti di frantumazione e betonaggio operativi sul versante dell’Oceano Atlantico. Impianti quasi identici sono operativi anche sul fronte dell’Oceano Pacifico.

SI COMINCIA CON LA FRANTUMAZIONE PRIMARIA Il basalto non è poi tanto male per produrre inerti per calcestruzzi ma ha sicuramente un paio di gravi difetti per poter soddisfare norme decisamente restrittive in merito ai coefficienti di forma ed ai moduli di finezza delle sabbie. Infatti il basalto è sporco e con la frantumazione produce un sacco di inerte finissimo che dobbiamo forzatamente eliminare e la cosa non è facile. Il basalto viene perforato e fatto brillare negli scavi del Pacifico con ritmi di produzione davvero importanti: la roccia frantumata che ne esce viene caricata con escavatori cingolati sui dumper rigidi Caterpillar 777. Questi dumper portano a spasso su qualsiasi terreno e con notevoli pendenze fino a 100 tonnellate di materiale dirigendosi verso l’impianto di frantumazione, e salendo una rampa che li porta alla bocca dei frantoi. L’impianto parte con tre frantoi primari a mascelle con un’apertura della bocca da 1.500 mm e con una potenzialità fino a 3.000 tonnella-

120 Costruzioni luglio 2012

te/ora: da questa prima frantumazione escono dei grossi sassi con una pezzatura media da 50 fino a 350 mm. Subito dopo il passaggio dai frantoi primari, uno dei difetti riscontrati all’inizio della produzione viene già corretto: infatti il frantumato viene passato attraverso un primo impianto di lavaggio per evitare fastidiosi blocchi di produzione nei processi successivi. Sono stati montati dei vagli con reti di 10 mm: ciò che passa attraverso le maglie viene lavato e inviato ad un impianto di trattamento. Il fango se ne va in enormi vasche di decantazione, l’acqua ritorna ai vagli per essere nuovamente utilizzata e gli inerti lavati proseguono il loro percorso nell’ impianto, con il

grande vantaggio che tutto il processo di frantumazione successivo sarà quasi libero da materiali fini e quindi molto più pulito, anche perché si sarà liberato del limo che spesso blocca i successivi vagli ed alimentatori. I tre frantoi scaricano il loro prodotto su tre enormi cumuli da 18.000 mc con ripresa automatica del materiale sottocumulo: vengono presi in carico da due grossi nastri sotterranei che alimentano due linee di produzione parallele ed indipendenti. Prima di passare alla frantumazione secondaria quattro grossi vagli con reti da 38 e 75 mm dividono tutto il frantumato in tre grosse classi: lo 0-38 mm, il 38-75 mm ed il supero del 75 mm, materiali che hanno destini diversi.


ATTUALITÀ&PRODOTTI

Segue quella secondaria L’inerte 38-75 mm viene indirizzato in un cumulo a parte e sarà utilizzato per i dreni, cioè per i materiali che verranno posati a tergo dei muri in calcestruzzo delle conche e delle chiuse (probabilmente ne serviranno circa 400.000 tonnellate) prima del reinterro definitivo. Il materiale con pezzatura maggiore di 75 mm viene indirizzato nei quattro frantoi secondari a cono da 350 kW ciascuno, i Cone Crusher dell’americana Terex Cedarapids. I frantoi secondari sono in grado di trattare 500 tonnellate all’ora di inerti cadauno, riducendone la pezzatura da 350 a 75 mm. Ai dreni sono destinati circa il 15% degli inerti, mentre il rimanente 85% viene suddiviso praticamente a metà tra i fabbisogni dell’Atlantico e quelli del Pacifico. Con un gioco di nastri e di vagli l’impianto garantisce la possibilità di suddividere secondo le necessità. Ma resta fissata la suddivisione principale, quindi il supero dei 75 mm passa attraverso i frantoi secondari mentre il 50% dello 0-75 mm viene indirizzato verso un enorme cumulo destinato all’Atlantico, cumulo che rilancia il materiale verso una tramoggia di carico per i dumper rigidi Cat che a loro volta lo trasportano ad una non troppo vicina banchina portuale (che si trova già a monte delle chiuse e quindi alla quota del Lago Gatún). Qui viene caricato su enormi chiatte che lo trasportano all’impianto di frantumazione del cantiere Atlantico, impianto che, salvo per la frantumazione primaria che non c’è, è identico a quello del Pacifico.

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CANALE DI PANAMA

LA TERZIARIA NEL DETTAGLIO Le pezzature rimaste, la 0-38 mm e la 0-75 mm che non abbiamo inviato al cantiere Atlantico, alimentano due linee parallele che vanno alla frantumazione terziaria, dove transita circa il 60% di tutto il frantumato. Dalla frantumazione terziaria escono finalmente le quattro classi di inerti per il nostro impianto di betonaggio: la 0-5 mm che va all’impianto di trattamento delle sabbie e le 5-19 mm, 19-38 mm e 38-75 mm che vengono tutte e tre destinate ai rispettivi cumuli di inerti per il calcestruzzo. Nella frantumazione terziaria sono presenti dei frantoi a cono simili ai secondari e dei VSI (Vertical Shaft Impactor) da noi più comunemente conosciuti come correttori di forma. A cosa servono? A produrre sabbia e smussare gli angoli. Sono provvisti di un rotore centrale ad asse verticale dove arriva l’inerte che viene lanciato, meglio sparato, per forza centrifuga contro le pareti della macchina. Per un più formale dettaglio, queste sono macchine che hanno motori da 400 kW, portate da 300 tonnellate/ora e pareti rivestite di piccoli incudini in manganese. Qui gli inerti perdono spigolosità ed acquistano una rotondità di forma. Questo è un bene per rispettare la normativa sui coefficienti di forma, ma capita male per il finissimo che viene prodotto, circa il 18% del totale. Se si aggiunge il 5% di finissimo naturale già presente si ottiene un 23% di finissimi che proprio non vogliamo. Non resta che ritrattarli dopo la frantumazione terziaria ed inviarli alle vasche di decantazione. Comunque i vagli, gli alimentatori ed i rispettivi ricircoli possono in questa fase quasi finale variare le diverse percentuali di aggregati in funzione delle richieste degli impianti di betonaggio, richieste che spaziano tra i calcestruzzi cosiddetti di massa per i grandi spessori dei muri delle conche, che prediligono il 38-75 mm, ed i calcestruzzi più pregiati, i cosiddetti calcestruzzi marini a contatto con l’acqua, che hanno una preponderanza di 19-38 mm. In questo punto dell’impianto c’è la netta separazione tra la produzione ed il consumo: qui entra in funzione il grande direttore d’orchestra che sta nella cabina di comando, come se fosse alla direzione di un immenso parco ferroviario, dove manovrando gli scambi (tramogge, nastri ed alimentatori) smista i vagoni di un treno infinito sui diversi binari, dove sono composti i treni in partenza per l’impianto di betonaggio. In pratica il direttore d’orchestra riceve dal betonaggio la partitura settimanale e regola la produzione e lo smistamento dei treni, al fine di mantenere sempre pieni i diversi cumuli di inerti, le cui quantità a stock vengono costantemente pesate con bilance a lettura continua.


ATTUALITÀ&PRODOTTI

WET BELT COOLING SYSTEM PER RAFFREDDARE GLI INERTI Abbiamo tralasciato le sabbie che hanno un destino differente. Ma dobbiamo terminare prima con le tre pezzature di inerti che dopo la separazione vengono nuovamente prelevati con un unico nastro, secondo percentuali chiaramente comandate dal direttore d’orchestra. Questo nastro porta ad un fin troppo famoso nastro lento di grossa dimensione, lungo 220 m che viaggia a soli 25 cm al secondo, cioè circa 15 m al minuto. Tenendo conto della sua lunghezza è evidente che i nostri inerti passeggiano sul nastro per circa 15 minuti. Cosa succede su questo nastro che è completamente inscatolato in una struttura chiusa? L’inerte viene continuamente spruzzato con acqua fredda la cui tempera-

tura è stata ridotta a 4 gradi in un impianto di raffreddamento. Gli inerti entrano a 30-32 gradi ed escono rigorosamente a 7 gradi: questo trattamento viene pomposamente chiamato “wet belt cooling system”. Sul nastro ci sono sempre 150-200 mc di materiale in ogni istante, materiale che al termine del viaggio viene rivagliato nelle tre classi ed inviato direttamente all’impianto di betonaggio con tre nastri diversi contenuti in una struttura chiaramente chiusa per mantenere la temperatura a 7 gradi. Qui vengono depositati in tre tramogge da 100 mc ciascuna, pronti per l’ultimo viaggio nella turbo betoniera dove l’inerte con sabbia, ghiaccio (sì!), cemento ed acqua perde la sua personalità distinta e viene elevato al rango di calcestruzzo.

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CANALE DI PANAMA

Il 35-38% degli inerti sono sabbie Le abbiamo lasciate nella frantumazione terziaria, dove arrivano a due gruppi di idroseparatori a coni con sfioro del finissimo in modo da togliercelo dai piedi ancora una volta, cioè subiscono un altro trattamento defillerizzante dove i finissimi che rimangono nel nastro 0-5 mm sono inferiori al 7%. Questa sabbia purificata viene a sua volta suddivisa in due classi: lo 0-1,5 mm e lo 1,5-5 mm, quindi segue la stessa logica degli inerti. Ma se la sabbia grossa è troppa rispetto alla richiesta, allora la facciamo passare attraverso due mulini a barre che provvedono ad una ulteriore frantumazione in modo da ottenere la corretta percentuale tra la sabbia fine e la sabbia grossa (in genere 60% di 0-1,5 mm e 40% di 1,5-5 mm). Ricordiamo che il fabbisogno della sabbia non è poco, vale circa il 35-38% del totale degli inerti. La sabbia si incammina verso il gruppo di trattamento delle sabbie (otto cicloni e quattro vagli per il gruppo primario, un vaglio con due cicloni per il gruppo terziario che riceve solo lo 0-1,5 mm). Questi cicloni funzionano in pratica da asciugatori. L’acqua con i finissimi va nelle filtropresse e le mattonelle che ne escono sono in pratica formate solo da limo finissimo: da qui le mattonelle vengono inviate in discarica mentre l’acqua viene nuovamente utilizzata in circuito chiuso: nel processo non si spreca nulla! Questo trattamento estremo, questa lotta continua per eliminare prima lo sporco e poi i limi finissimi è conseguenza di stringenti specifiche per la composizione e la qualità dei calcestruzzi ma anche per una esasperata ed in questo caso superflua guerra ad un inquinamento che non esiste. Le mattonelle sono fatte di materiale frantumato presente in natura e di acqua pulita con cui è lavato, non è certo un materiale inquinante da inviare in discarica! Ma torniamo alle nostre due classi 0-1,5 e 1,5-5 mm. Le sabbie tramite due nastri salgono verso un distributore orizzontale, una specie di navetta sopraelevata che si sposta su binari lunghi 150 metri in modo da poter realizzare 6 cumuli diversi, 3 per ogni classe. Perché? Perché qui si avvia automaticamente un drenaggio del tutto naturale che riduce l’umidità delle sabbie dal 15-20% iniziale ad un 7% finale. Le sabbie che verranno inviate all’impianto di betonaggio saranno quindi prelevate dal cumulo più vecchio e quindi più secco. A questo punto però le sabbie ce le ritroviamo calde, e vanno raffreddate. Entrano in due grossi scambiatori di calore dove circola aria raffreddata ad un solo grado. Le sabbie, che entrano a 30 gradi, escono a 11 gradi, vengono inviate finalmente alle due turbobetoniere dell’impianto dove incontrano gli inerti, il cemento e l’acqua. Le turbobetoniere possono produrre circa 4,5 mc di calcestruzzo ogni 50 secondi e quindi in teoria oltre 500 mc/ora. Diciamo che una media ragionevole nelle 16 ore di lavoro può attestarsi intorno ai 370 mc/ora quindi in totale 6.000 mc per ogni giorno lavorativo.

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ATTUALITÀ&PRODOTTI

BILANCIO TERMICO Ora che abbiamo visto la destinazione e la lavorazione di tutti gli inerti cerchiamo di fare un bilancio termico: - gli inerti oltre i 5 mm arrivano a 7-8 gradi - le sabbie sotto i 5 mm arrivano a 10-11 gradi - il cemento purtroppo arriva a 60 gradi. Generalmente si hanno 300 kg di cemento sui 2.000 kg di impasto e quindi solo il 15%. La temperatura di 60 gradi è quella di riferimento nei calcoli, ma la mattina presto e la sera tardi è sicuramente molto meno. L’acqua d’impasto, diciamo 150-180 litri per ogni mc è sicuramente a 4 gradi perché proviene da vasconi raffreddati alimentati da un impianto dedicato , e quando le temperature ambienti sono più gravose verrà parzialmente sostituita da ghiaccio prodotto in impianti con capacità di 12 tonnellate/ora (200 kg di ghiaccio in scaglie al minuto, hai voglia di cocktails per l’happy hour!). L’impasto prodotto dalle turbobetoniere ha quindi una temperatura massima di 14 gradi ed è a questa temperatura che viene caricato sugli agitatori Maxon che, come disciplinate formichine, si muovono veloci in fila indiana verso le attrezzature di getto del calcestruzzo. Uno spettacolo: la visita ai cantieri del canale vale da sola il viaggio a Panama. Il contorno delle spiagge sui due oceani e della giungla tra di essi completeranno sicuramente una non comune esperienza di viaggio.

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TL 310

R ETE VENDITA

TC-75

DI

CRISTIAN FURINI

ITALIA in rete NUOVA FILOSOFIA DISTRIBUTIVA DI TEREX CONSTRUCTION IN ITALIA. DALLA SEDE CENTRALE A DEALER E CONCESSIONARI PER FORMARE UNA RETE DI VENDITA E ASSISTENZA SU TUTTO IL TERRITORIO n cambio di direzione per migliorare la presenza sul mercato. È in un periodo di crisi come questo che Terex Construction si riassetta passando da una logica distributiva centralizzata ad una più incentrata su dealer e rete di vecchi e nuovi concessionari, capaci di solidificare il rapporto con i clienti storici fidelizzandone di nuovi, in maniera da ascoltare ed esaudire sempre di più le esigenze specifiche di ogni singola im-

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presa. La sfida arriva nel momento in cui è stata forte la presenza di Terex all’Intermat di Parigi, lo scorso aprile. Durante la kermesse si sono viste novità di rilievo quali il nuovo skid PT-80, i mini TC10, TC-15 e TC-19 o il midi TC-75, i caricatori gommati TL 80 e TL 310 oltre alla nuova gamma di dumper articolati. Abbiamo intervistato Guido Peveri, dealer manager di Terex Construction, per chiarire l’assett distributivo Terex nel Bel Paese. RRST


ATTUALITÀ&PRODOTTI Guido Peveri Dealer manager di Terex Construction

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Come cambia la distribuzione Terex in Italia

Una premessa: dal 2007 fino a dicembre 2011 Terex Construction per l’Italia aveva una sua struttura distributiva diretta con sede a Roma. A inizio 2012 il cambio di politica aziendale. Si passa da una realtà centralizzata ad un distributore in grado di sviluppare meglio la strategia sul territorio nazionale così caratterizzato da esigenze specifiche. A gennaio è stato siglato un accordo con la piacentina PMI per tutta la gamma Construction (escavatori cingolati e gommati, pale, terne e skid gommati e cingolati), ed esclusione dei dumper articolati che, grazie ad un accordo risalente al 2010, vengono distribuiti in esclusiva dalla piacentina Hitesca. La distribuzione dei dumper rigidi avviene invece tramite sede centrale.

Quali sono i prodotti che non vedremo mai in Italia? Momentaneamente non importeremo quelle macchine che nell’imminente hanno difficoltà ad ottenere il marchio Ce, a causa di lungaggini dell’iter di omologazione. Parlo dei side dumper, ad esempio, o dei rulli, ma per entrambi l’omologazione arriverà entro la fine dell’anno. Prossima all’omologazione anche la nuova Pt 100 da 50 q, una mini pala cingolata già ampiamente commercializzata in diverse parti del mondo. Stessa cosa la nuova linea di sei minipale gommate già in fabbricazione e in uso negli Stati Uniti.

L’importanza del servizio post vendita e assistenza. In questo ambito Terex è stata sempre forte sotto il profilo dei ricambi grazie all’efficienza logistica della fabbrica tedesca per i prodotti Schaeff, sia con la fabbrica inglese per i prodotti Fermec per cui viene garantito l’approvvigionamento del pezzo entro 24 ore dall’ordine. Ma Terex vuole incrementare ulteriormente la sfera del post vendita e assistenza, potenziando la rete dei concessionari storici Terex presenti sul territorio italiano e in diretto contatto con la Casa madre, grazie alla partnership con PMI presso cui, in futuro, sarà presente un magazzino di rifornimento ricambi completo. Al momento la rete totale vendita si basa su venti concessionari, ma verrà presto incrementata. In tal senso è prezioso l’impegno di PMI, nella mediazione per l’incremento della rete dei dealer. Questo dà l’idea di come sia diventato importante rispetto alle iniziali idee di Terex la presenza territoriale della concessionaria, in modo da dare pronta risposta alle singole esigenze del cliente. E in questo senso la scelta del partner piacentino sembra quanto mai azzeccata, vista la tradizionale esperienza dell’azienda nel settore delle macchine tradizionali e specializzate.

Quali le aspettative sul mercato nazionale Vanno al di là dei numeri. Mediamente l’anno scorso per ogni macchina prodotta dalla Schaeff, a livello mondiale, c’erano almeno due richieste di acquisto a valle. La base di partenza a livello globale è questa. Terex Construction lavora per migliorare ulteriormente questo risultato. Ma a Terex interessa moltissimo anche il mercato italiano. E l’obiettivo numero uno per il Bel Paese, ancora una volta, è quello di essere presente sul territorio nazionale rafforzando, se ce ne fosse bisogno, la buona nomea qualitativa delle macchine e sviluppando una rete efficace e di elevata portata, al di là delle vendite.

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Ci saranno iniziative per l’accesso al credito?

Stiamo lavorando per venire incontro alle esigenze delle imprese per offrire, anche grazie alla PMI, soluzioni finanziarie in partnership con Terex Finance. L’importante è riuscire a strutturarsi, ancora una volta, per arrivare fino al cliente finale per agevolarlo nell’accesso al credito. PT-80

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EVENTI

ENTRA nel

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club

IL PORTE APERTE ORGANIZZATO DA VOLVO CE ITALIA È STATA L’OCCASIONE PER ANNUNCIARE IL NUOVO CLUB OPERATORI. MA ANCHE DI PROVARE MOLTE NUOVE MMT E I TRUCK VOLVO DI

MATTHIEU COLOMBO

o scorso 19 e 20 maggio Volvo CE Italia ha organizzato un Porte Aperte a Castel Bolognese (RA), nell’ampio campo prove della concessionaria Carmi, per dare la possibilità ai clienti italiani di provare e toccare con mano le nuove macchine lanciate all’Intermat di Parigi. Ma la due giorni è stata anche l’occasione per presentare il servizio post-vendita che il Costruttore garantisce sul nostro territorio e proporre soluzioni per garantire continuità operativa come il noleggio, l’usato selezionato o servizi finanziari dedicati. Sul campo erano presenti ben 28 macchine Volvo CE. Tra queste i nuovi escavatori serie D, le ultimissime pale gommate che completano verso il basso la nuova serie G, ma soprattutto le nuove minipale multifunzione gommate e cingolate serie C. La minipala cingolata MCT 125C e quella gommata MC 115C hanno conquistato l’attenzione degli oltre 600 visitatori registrati. Durante l’evento di Castel Bolognese gli operatori che hanno provato macchine Volvo CE e Volvo Truck sono stati ben 450. RRST

L Uniti sul territorio All’evento Volvo CE Italia erano anche presenti Volvo Trucks, con la concessionaria di zona AVI di Rimini, e importanti partner come il costruttore di pneumatici Goodyear e quello di attrezzature Romea Equipment che hanno presentato le ultime novità riguardanti le loro soluzioni applicative per il settore delle costruzioni e movimento terra.

I L C LUB OPERATORI VOLVO È ANCHE ONLINE È nato il Club Operatori Volvo CE Italia con l’obiettivo di creare una comunità formata da appassionati che utilizzano o apprezzano le macchine movimento terra e le macchine stradali svedesi. Con la costituzione del “nostro” club, anche gli italiani possono quindi partecipare a competizioni e prove d’abilità a

livello italiano ed eventualmente europeo. Coloro che non si sono registrati al Club Operatori durante il Porte Aperte di Castel Bolognese possono farlo direttamente sul sito: www.volvo-cluboperatori-italia.it

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DEALER

REALTÀ


ATTUALITÀ&PRODOTTI DI

MATTHIEU COLOMBO

contro corrente DMO, UNO DEI PIÙ IMPORTANTI DEALER DOOSAN BOBCAT D’ITALIA, HA INAUGURATO A MAGGIO LA NUOVA SEDE DI RUSSI (RA) DOVE I CLIENTI HANNO POTUTO PROVARE UN’AMPIA GAMMA DI MMT due anni dalla costituzione della DMO, la concessionaria inaugura un nuovo quartier generale in provincia di Ravenna, a Russi. La nuova sede si affianca alla filiale di Milano e alla struttura operativa di Crespellano (BO) completando il disegno di Gabriele Silvagni per garantire alla clientela Doosan e Bobcat un servizio di prim’ordine alle circa 10.000 macchine operative presenti sul territorio di competenza. Ricordiamo che attualmente DMO è concessionaria per le macchine Doosan in Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia ad esclusione delle provincia di Como,

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Lecco e Sondrio. Per le macchine Bobcat in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia e Giulia, Trentino Alto Adige e Lombardia. Dynapac in Lombardia ed Emilia. Tutto questo avviene in un momento particolarmente delicato dato che il primo semestre del 2012 ha fatto segnare un calo di vendite di mmt in Italia come mai nel passato. Ciò nonostante, Silvagni e tutta la squadra di DMO hanno scelto di presentare la nuova sede al settore con il D Day del 19 maggio scorso, un evento durante il quale gli operatori hanno potuto provare la completa gamma di macchine del Gruppo Doosan, inclusi alcuni nuovi modelli appena presentati all’Intermat 2012. RRST


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Il settore mmt sta subendo una profonda trasformazione. Per investire in questo momento ci vuole coraggio o strategia? Entrambi e non bastano. Il mercato è cambiato, ma credo che esista davvero lo spazio per un nuovo modello distributivo. Forse, anche per questo, DMO ha già ottenuto il riconoscimento di molti utilizzatori che, oltre al nostro modo di operare, hanno senz’altro apprezzato prodotti dai forti contenuti tecnologici, caratterizzati da una grande affidabilità e produttività. Purtroppo, se il mercato continua a tenere questi ritmi sono certo che alla fine del 2012 saremo in meno a fare questo mestiere. Ci saranno meno clienti e meno distributori. Sono però altrettanto convinto, che il nostro mondo non morirà mai.

Quali le basi del nuovo modello distributivo Diciamo che le reti di vendita devono essere sempre proporzionate al mercato. Negli ultimi anni le realtà molto strutturate hanno

sofferto non poco. Partire in questo momento, avendone la forza, è sicuramente più semplice. Soprattutto se si ha alle spalle una squadra esperta formata da professionisti di grandi capacità commerciali e tecniche. Questa professionalità, così come la solidità dei marchi rappresentati, pone le basi perché DMO possa davvero comprendere le esigenze degli utilizzatori da un punto vista della vendita, del noleggio e di tutti i servizi post vendita.

La difficoltà più grande? L’accesso al credito. Molti nostri clienti lavorano e avrebbero bisogno di macchine nuove per lavorare bene, ma non riescono a trovare finanziamenti nemmeno per piccoli importi nonostante siano realtà sane e operative da anni. In alcuni casi proprio questo limite alimenta il mercato del noleggio. In altri porta a compiere interventi di manutenzione straordinaria su macchine che pochi anni fa avremmo indirizzato verso i mercati esteri.

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UN’AREA DEMO DEDICATA ALLE ATTREZZATURE DI SARSINA dove operavano le altre attrezzature. In particolare, l’attenzione degli spettatori è stata carpita dalla pinza da demolizione con booster, studiata per escavatori con peso operativo compreso tra le 2,5 a 12 ton. Dotata di moltiplicatore di pressione che permette di raggiungere forze di serraggio in punta notevoli, questa pinza della gamma PD risulta molto versatile grazie alla rotazione idraulica continua a 360°.

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All’interno della manifestazione D DAY, organizzata dalla DMO per l’inaugurazione della nuova sede, il costruttore di attrezzature Cangini Benne ha messo in mostra ai visitatori le peculiarità di alcuni suoi prodotti. Al fianco dell’area demo Doosan Bobcat, infatti, il costruttore di Sarsina (FC) ha dato prova dell’efficienza della lama dozer con sensori Gps per skid steer loader livellando costantemente l’area

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DEALER

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Gabriele Silvagni, da anni nel settore mmt, è l’Amministratore delegato della concessionaria DMO.


& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO

0 0 5I 2 5 5 19 0 ANN

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DEALER

RIPARTE con le sue forze LO STORICO CONCESSIONARIO

MAIE HA AFFRONTATO UN LUNGO PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE E RISTRUTTURAZIONE.

OGGI TORNA SUL CAMPO CON NEW HOLLAND, BOMAG, SANDVIK E FIORI DI

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olitamente, quando si associa la terminologia “concordato preventivo” al nome di un’azienda si pensa immediatamente – non sempre a ragione – a un fallimento. Lo storico dealer di Ravenna, purtroppo, ha dovuto portare con sé quest’etichetta per qualche mese, ma oggi è pronto a ricominciare il lavoro di sempre, forte delle risorse umane e delle competenze che hanno saputo fare crescere Maie dal 1971 al 2008. Il cammino che la concessionaria ha intrapreso per restare in piedi e rimanere un punto di riferimento per i clienti di una vita è stato lungo diversi anni. Ma lo scorso 7 maggio la camera di consiglio del Tribunale di Ravenna ha deliberato l’omologa della Proposta Concordataria. Detto in altre parole il “Concordato Preventivo volto alla continuazione

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dell’attività d’impresa ed alla ristrutturazione del debito” ha funzionato: la proposta fatta da Maie è stata accettata dall’83% dei creditori e il 17% di essi si sono astenuti dal voto. Oggi Maie, grazie all’apporto di ingenti valori patrimoniali degli azionisti (in particolare al conferimento in Maie dei beni di Maie Real Estate) ha un patrimonio netto accresciuto rispetto al 2008. Il ridimensionamento è evidente. Oggi Maie concentra le sue attività di vendita, assistenza e noleggio in Emilia Romagna, Veneto, Friuli e Marche. Oltre alla sede di Ravenna, ha filiali ad Ancona, Padova e Udine. I funzionari commerciali sono 23, i tecnici specializzati sono 30. Al loro fianco 22 officine autorizzate con oltre 80 meccanici e 10 centri noleggio. RRST


ATTUALITÀ&PRODOTTI

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Al porte aperte MAIE del 19 maggio I Oltre 1.000 partecipanti I 345 imprese registrate I 155 prove dimostrative I 105 partecipanti al Granx Prix NH

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Antonio Conte Managing director Maie

Lo storico rapporto del dealer con Fiat non è messo in discussione. Uno dei partner commerciali primari di Maie è infatti la New Holland sia con la gamma di macchine Heavy Line, sia con quella Compact Line. Altra conferma di rilievo arriva da parte di Sandvik per l’intera gamma di macchine operatrici, da perforazione e attrezzature. Per le macchine stradali, il concessionario ha perfezionato un nuovo accordo con il prestigioso marchio Bomag, ancora quando il superamento della fase di ristrutturazione era distante. Il quarto partner è nuovamente italiano, come il primo. Si tratta del costruttore di betoniere fuoristrada, centrali di betonaggio mobili e dumper compatti Fiori.

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Non abbiamo fatto semplici tagli. Il percorso di Maie per tornare forte sul mercato è servito a migliorare la nostra efficienza senza perdere le competenze acquisite in anni d’esperienza. Basti dire che nella fase di restart il nostro personale ha continuato a fare corsi di formazione tecnica. Siamo più forti di prima e per questo dobbiamo anche ringraziare i nostri partner industriali, per aver avuto fiducia in noi ed essere rimasti al nostro fianco.

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A lato un momento della conferenza stampa dello scorso 19 maggio. Da sinistra Roberto Tunioli, conduttore del piano di rilancio, Antonio Conte, ad di Maie, Paola Martini, azionista di riferimento Maie, ed Henrik Starup, vice president CNH CE Europe.

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DEALER In alto da sinistra: la signora Paola Martini, azionista di riferimento di Maie, Roberto Tunioli, “vero regista” del piano di rilancio dell’azienda, ed Henrik Starup, vice presidente CNH CE Europe.

I partner industriali di Maie


2012 © www.roccofontana.it

Il tuo impianto inerte è ottimizzato?

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superlativo DI

MATTHIEU COLOMBO

CTE HA ORGANIZZATO UN OPEN DAY PRESSO UN KARTODROMO PER CELEBRARE I 25 ANNI DI PARTNERSHIP CON GENIE E PRESENTARE LA NUOVA ZED 21 JH DA 300 KG DI PORTATA

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PIATTAFORME AEREE

CARICO

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a nuova piattaforma aerea autocarrata CTE ZED 21 JH unisce le migliori caratteristiche delle “patente B” prodotte in Sequani. Presentata in anteprima mondiale a Intermat 2012 e in anteprima ai clienti italiani durante l’Open Day organizzato lo scorso 4 maggio in provincia di Mantova, la nuova macchina merita il primo gradino del podio tra le ultime novità presentate dal Costruttore. I punti di forza del nuovo modello sono il versatile braccio da 21 m con antenna jib che richiuso permette una altezza del mezzo allestito di 2,6 m, la stabilizzazione ad H con bielle (brevetto CTE) e la portata in cesta di ben 300 kg su tutta l’area di lavoro, senza limitazioni. RRST

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ATTUALITÀ&PRODOTTI

Altezza operativa max 20,7 m Altezza max piano cesta 18,7 m Carico in cesta 300 kg Altezza max sbraccio orizz. 9m Sbraccio max 10 m Largh. stabilizzazione min. 2.930 mm Largh. stabilizzazione max 2.960 mm Lunghezza totale su Cabstar 6.800 mm Altezza in trasferimento su Cabstar 2.600 mm Dimensioni cesta 1.400x700x1.100 mm

Online: www.ctelift.com

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CTE ZED 21 JH


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Altezza massima su strada allestita su Nissan Cabstar: 2.600 mm.

In confronto alla precedente stabilizzazione ad A della 21J, quella della 21 JH permette di guadagnare qualche centimetro in larghezza di stabilizzazione ma risulta soprattutto più pratica e versatile. Con il nuovo schema non si rischia più di rovinare le pavimentazioni dove si effettua un piazzamento a causa del tipico scivolamento dei piedi stabilizzanti sul terreno. Non solo. Con la stabilizzazione ad H si possono posizionare le piastre per la distribuzione del carico in modo preciso, senza che vengano spostate dal peso della macchina, ed è più facile stabilizzare vicino a barriere architettoniche come un muretto.

Braccio tanto compatto quanto versatile

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Rispetto alla precedente ZED 21J la nuova JH si differenzia per la stabilizzazione (vedi sopra) e per il braccio completamente ridisegnato per ottenere massime prestazioni con il minimo ingombro. Basti dire che a macchina chiusa si guadagnano 250 mm d’altezza. Merito di una nuova disposizione del braccio telescopico ora parallelo al più compatto doppio pantografo. Per ottenere la portata di 300 kg su tutta l’area di lavoro, contenendo il peso dell’allestimento, sono stati usati nuovi acciai ad elevate prestazioni. Il cestello ruota a destra e sinistra di 65 gradi. Per il resto, come in passato, tutte le tubazioni sono interne ai bracci.

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PIATTAFORME AEREE

STABILIZZAZIONE AD H

Nelle foto a lato (da sinistra) la piattaforma d’accesso alla cesta in alluminio con trattamento antiscivolo, il nuovo ponte di comando inclinato verso l’operatore e dotato di copertura chiudibile. Infine un nuovo profilo in gomma montato sulla traversa posteriore per evitare danni dovuti a piccoli impatti con il braccio della piattaforma.


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ATTUALITÀ&PRODOTTI

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Il gruppo di comando stabilizzazione è sul lato destro della macchina (più sicuro) e sotto il livello del pianale per essere protetti da materiali in caduta dalla cesta. Con i comandi di stabilizzazione alla mano si controlla la livella ottica e si vedono anche i duomi degli stabilizzatori del lato sinistro. Il quadro d’emergenza è ben protetto e la sua chiusura resiste al lavaggio con solventi in pressione (IP69).

300 KG DI PORTATA SU TUTTA L’AREA

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Abbiamo già in flotta una CTE ZED 21 J di cui siamo soddisfatti. Per questo abbiamo comprato sulla carta l’esemplare numero uno della nuova JH. Rispetto al modello precedente è più compatta in trasferimento, veloce da stabilizzare e vanta un carico massimo in cesta di ben 300 kg. Questa caratteristica la rende unica tra gli allestimenti entro le 3,5 ton di ptt. Sono certo che il mercato premierà questo modello.

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Daniele Martinella

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Responsabile noleggio MB Menabue

luglio 2012 Costruzioni 141


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resentato all’Apex 2012, il nuovo GS-4047 è largo 1,19 m e offre una altezza massima di lavoro di 11,93 m. Totalmente nuovo, è stato sviluppato per offrire il massimo in termini di prestazioni di carico e altezza operativa in rapporto alle sua dimensioni. Diversi gli accorgimenti adottati per semplificare la manutenzione. Tra questi merita attenzione l’introduzione dell’interfaccia SmartLink che permette una rapida diagnosi della macchina tramite codici alfanumerici o direttamente da pc collegandolo alla macchina con un normale cavo Ethernet 10/100. Il GS-4047 pesa 3.221 kg e vanta una capacità di sollevamento di 350 kg. Le batterie a 24 V 300 Ah offrono più potenza per l'elevazione e più autonomia. RRST

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Le novità semoventi © Costruzioni

Nelle foto il modello fuoristrada GS-3369 RT e relativi dettagli. Sopra, da sinistra, l’accessibilità al distributore idraulico e relativo serbatoio dell’olio, il motore Kubota montato su slitta estraibile e la livella elettronica utile per segnalare inclinazioni eccessive.

ltra novità introdotta nella gamma Genie è la serie GS69RT di semoventi a pantografo fuoristrada larghi 1,75 m composta dai modelli GS-2669 RT, GS-3369 RT e GS-4069 RT sviluppati sull’esperianza fatta con la serie GS 68. In termini di prestazioni segnaliamo la maggiore capacità di sollevamento rispetto ai GS68: sul GS -2669 RT è cresciuta del 20%, da 567 kg a 680 kg, il GS 3369 RT arriva a 454 kg e il GS 4069 RT a 363 kg. “La nuova piattaforma a pantografo GS-4069 RT ha affermato Jeff Weido, senior product manager di Terex AWP - è la prima al mondo con piano di calpestio a 12,2 m e altezza di lavoro a 14,2 m”. Da settembre 2012 saranno disponibili anche le versioni DC con motori elettrici AC che non richiedono manutenzione (sono senza spazzole). RRST

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PIATTAFORME AEREE

Sopra, alcuni dettagli della semovente elettrica Genie GS-4047 che introduce il sistema di diagnosi SmartLink consultabile con qualsiasi pc. Da notare le longeve boccole senza manutenzione, la consolle di comando riposizionabile e le batterie interconnesse.


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11.12.13 OTTOBRE 2012

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