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V DOPO LA BUFERA
La Grande Guerra lascia spossato il Paese e pone il Fascismo al centro della scena politica. Per i giovani coscritti isolesi, in questo periodo, almeno non sussisteva la paura della trincea, anche se i problemi restavano: i nostri monti erano pur sempre la disperazione di chi viveva di un'agricoltura povera. Giuseppe Crocco di Montessoro, farà per tutta la vita il contadino e il commerciante di bestiame; per lui il militare è negli alpini, 2° reggimento, battaglione "Ceva", 4a compagnia: «Con me c'erano Marchin Sangiacomo di Vobbietta, Pippo Repetto del Guasone e G.B. Affranchino; sono partito l'8 gennaio del '22 e ritornato il 16 aprile del 1923. A Cuneo una domenica c'è l'adunata generale e viene una donna con una bambina a vederci; passa davanti a tutti e a sei di noi il capitano Nisio Varrone dà un biglietto con scritto che alle ore 15 ci dobbiamo presentare nel suo ufficio. Andiamo, io ero l'ultimo, e ci fa un sacco di domande. A me chiede se sono figlio unico: "No, ho otto sorelle". "Cosa fanno?".