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Ponti sull’Arno

per quel che riguarda la Resistenza a livello locale, non esistono ancora resoconti dettagliati, condotti da studiosi di rilievo. Questa è la lacuna che alcuni ex partigiani vogliono colmare. In conclusione, questi scritti si pongono di fronte alla cultura alta su una linea non più difensiva e rivendicativa, ma di collaborazione.

Ponti sull’Arno

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Un esempio illuminante di questo nuovo approccio è il testo di Orazio Barbieri, Ponti sull’Arno, pubblicato da Editori Riuniti nel 1958. In questo volume è ricostruita la Resistenza fiorentina, in tutte le sue ramificazioni: i Gap, i gruppi partigiani in montagna, gli scioperi nelle fabbriche, l’opera del Ctln (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale), la stampa clandestina. L’autore racconta anche la storia di Aligi Bartucci, come esempio della gioventù tradita di Firenze che ha saputo riscattarsi dopo la crisi del 25 luglio. Il testo è introdotto da una prefazione di Ferruccio Parri. Parri è rimasto troppo legato al clima di rivendicazioni post-Liberazione, non riuscendo a cogliere il cambiamento di rotta del mondo politico e culturale verso i temi legati alla Resistenza, la cui importanza è stata ormai riconosciuta. Per rendersi conto di questa mancanza di prospettive, bastano poche righe della sua introduzione, dal cui stile non scompare il tono magniloquente:

Non abbiamo il gusto dei rituali commemorativi, non ci erigiamo a custodi da museo di venerande memorie. Ma questo nostro paese è facile all’oblio, ha scarsa ed incerta difesa dalla pigrizia di spirito e dalla ipocrisia, che ne è l’altra faccia: bisogna che questo antico grido di un popolo insorto, possa sempre raggiungere nell’avvenire più lontano le energie generose, gli spiriti giovani, che sono la forza di un società e la garanzia dell’avvenire. 234

Un tono del tutto diverso si coglie nella nota introduttiva scritta dall’autore stesso, che ritorna ai motivi di ricostruzione storica per i quali ha intrapreso questa ricerca:

[…] ho preferito allora incominciare a lavorare ad una rapida, popolare sintesi della storia della Resistenza fiorentina, la quale, come è noto, per il momento in cui avvenne e per l’originalità delle esperienze della guerra partigiana e del governo della Resistenza, fu di

234 ORAZIO BARBIERI, Ponti sull’Arno, Roma, Editori Riuniti, 1958, p. VIV.

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