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MEGALOMANIA JUGO-SLAVA

Ci. è giunto il sesto opuscolo pubblicato dalla Libreria Jugo-slava di Londra e abbiamo sott'occhio anche il The ;outhern Slavs Bulletin , numero deUo scorso giugno. L'opuscolo è intitolato: Politica/ and Socù:I conditions in Slovene .Land11 cioè - lo si Jegge in un sottotitolo fra parentesi - in Carniola, Carinzia, Litorale Illirico e Stiria. Una carta geografica pubblicata dal B u/leJin comprende come territorio jugo•slavo. non solo la D almazia, ma tutta l'Istria, compresa Trieste, tutta la contea. di Gorizia e perfino la va.Ile del N atisene -n el regno d 'Italia - dove, a senti re )1 Bulletin, vivono 40 mil a jugo-slavi.

Dichiariamo subito, tanto per intenderci, che noi non abbiamo nessun preconcetto antipatico contro i l movimento jugo -slavo, che ha i suoi quartieri generali a Ginevra, a Parigi e a Londra. Noi comprendiamo che gli jugo-slavi tendano a realizzare la loro uniti che dovrebbe raccogliere i cro;iti, gli :sloveni e i serbi . Non vogliamo nemmeno p rendere, ora, in esame le condizioni pregiudiziali per la creazione di questa Slavia del Sud: cioè, il d isfacimento dell'Impero austro-ungarico e un' intesa leale e duratura fra gli elementi che la dovrebbero comporre. Quello che non possiamo tollera~e, ciò che noi den unciamo all'opinione pubblica italiana è la megalomania imperial istica di q uesti sig no ri. Trascurare la loro p ropaganda, non metterla in rilievo e sopratutto non osteggiarla colla propaganda ne i paesi amici e neutrali dell~ nostre le· g ittime rivendicazioni è pessimo metodo, che può condurre a più deplorevoJi risultati. Il paragrafo 5° dell'opuscolo succitato, dice che dopo quello tedesco, il fronte naturale e strategico più importante della fu. tu ra Jugo-Slavia è il meridionale, cioè quello contro l'Italia. Però-- dichiara l'autore - « la lotta degli sloveni contro gli italiani non ha lo ·stesso carattere della lotta contro i tedeschi. Una rkonciliazione coi tedeschi è impossibile, questione di vita o di morte. La posizione nel Sud è totalmente diversa. Nella · conÌ:ea di Gorizia e nell' Istria gli sloveni costituiscono la maggioranza numerica.... ».

Più oltre l'autore .dell'opuscolo pone il quesito : il litorale ad riatico appartiene veramente agli italiani ?

S'indovina la risposta.

I.a regione occidentale, - tr.aduciuno fedelmente dal testo ingleseGorizia, è formata da due di stretti, i guaii sono economicamente, geograficamente e nazionalmente distinti l'uno da ll'altro ed è la con. più faci le del mondo tirare fra di essi una linea di confine. La pianura appartiene agli italiani ; · le montag ne, la valle del Vipacco e il Carso agli sloveni ».

E Gorizia?

Per gli jugo-slavi non esistono dubbi. Gorizia, secondo loéo, è slovena Sin dalle origini. La popolazione urbana italiana f'siste e gli jugo,..slavi non osano negarlo. Ma si tratta - dicono - di gente iffimig rata da poco. · Vediamo Trieste.

Ma gli jugo-slavi vi hanno "già posto la loro ipote<=:à, Per fortuna, si tratta di una ipoteca puramente illusoria. L'ipoteca reale sulla città di Oberdan, l'hanno posta - e solenne e incancellabile - g li eserciti italiani che hanno dato la scalata alle rocce sassose del Carso

Dopo un accenno fugace alla rivalità fra Trieste e Venezia, l'autore dice testua lmente che : chiaro. Ma l'autore insiste ancora:

« Trieste è stata sempre anti-italiana sapendo che senza i l suo retroterra cadrebbe presto a l livello di·un semplice vill aggio di pescatori. Per coloro -che hanno fondato la ricchezza e la prosperi tà d i Trieste 'è un a.5sioma che la separazione di Trieste dal suo retroterra equivarrebbe a ll a rovina economi(a d e lla città ».

« L'unione de l litorale illirico coll' It;1lia, sarebbe un terribi le colpo itgli s lavi del Sud e una inaudita neg azion e del principio di naziona lità Per g li sloveni l'focorpotazione d i Trieste coll'Jta lia sarebbe un co lpo morta le • »

Tuttavia l'opuscolo non contiene u na dichiaraiione categorie~ che Trieste sia slovena, come Gorizia. Gira la posizione. Affermando che l'Istria e il litorale illirico sono sJoveni , è chiaro che anche Trieste dovrebbe diventare la Trst degli slavi. Voi non trovate in tutfo l'opuscolo nenimeno un accenno alle basi d i quella possibile intesa fra italiani e sloveni che l'autore ritiene possibile. Nulla. Gli jugo-slavi reclamano tutto. L'Italia non ha diritti. 1 duecentomila italiani di Trieste sono dunque anch'essi «immigrati » di data recente? L'at!'.tore non si pone questa domanda, per non avere l'imbarazzo della risposta. O non è vero piuttosto, storicamente vero, che gli elementi sloven i del G ori, ziano e dell'Istria rappresentano un elemento d'immigrazione . recente e artificiosa? Sulla falsariga di una citazione di un libro di André Chéradame - pubblicato n el 19 01 - l'opuscolo jugo slavo cerca di far. credere che l'Austria ha risparmiato, protetto l'elemento italiano.... Quest'affermazione è cosl grottescamente falsa che basta enunciarla p er qualificarla come una ignobile menzogna Dalla continua e pe rfida repressione di ogni movimento d ' itali anità, a lle forche di Rismondo e di Sau ro, la c ronaca recente della politica imperiale absburgica è stata sempre diretta a sabotare e sopprimere l a stirpe e la lingua italiana .. .. E se gli sloveni hanno subìto allo scopp io della guerra p ersecuzioni dall'Austria, esse sonO infinitamente m inori di quelle inflitte all'elemento italiano.

Trieste sarà italiana. Lo sarà malgrado tutti i Supilo, tutti i Trumbié e tutti i Comitati jugo-slavi dèll'universo . Il digrignamento dei dent i degli jugo-slavi, i quali dichiarano che « lo stabilirsi di u n monopolio commerciale-politico sull'Adriatico susciterebbe irrefrenabili collere fra gl i slav i », è semplicemente r idicolo. Non me no ridicolo è il compito ch e si assegna no di << resist ere con successo alle mire german iche su Trieste». A questo ci penserà e bene l'Italia.

Abbiamo volutO dare un n ostro cenno d ell"ultima pùbblicazione jugo· slava, perché ci sembra sia n ecessario fa r conoscere il p ensiero di questi nemici che lavorano contro dì noi nelle capitali dell'Intesa. Non si svaluti - per carità - l"impoctanza di questa propaganda, col d ire ch e si tratta di « circoli irresponsabili » , etc., etc. Sono cent inaia dì migliaia di opuscoli diffusi gratuita mente .e sì è già visto che certe correnti dell'opinione pubblica, specialmente in Inghilterra, sono rima· ste influenzate dalla tesi jugo-slava. In questa che non è - bisogn a rip eterlo sino alla sazietà - guerra di Stati, ma guer ra d i popoli , il fatto re « op inione ·pubblica » deve essere te nuto nel massimo conto. D ire che la pt'opaganda jugo-slava non « guasta» è dar p rova dj un superficialismo lamentevole. Il Time!, ch e non è l 'u ltimo, ma il primo giornale del mondo,. pubblicando una recensione d i un lib ro jµgo-slavo

- A Bufwark against €Yermany (U n bastione contro la German ia )ha trovato modo di stampare ch e « la g ente slovena forma la massa d ella popolazione della Stiria, della Carinzia, della Carnio la, di Gorizia, Gradisca e Trieste» . Capite? Per il T im es Trieste è slovena.

Signori della Consulta, vi si chiede un po' di azione e un po· di propag anda!

M ,

Da Il Popol o d'Italia, N . 189, 10 luglio 19 17. IV.