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LA LOTIA AMMINISTRATIVA

Altre Elezioni A Forli

b m ci scrive da Forlì, 4:

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La lotta per la nomina di tre consiglieri provinciali, si è svolta· tra l'apatia generale.

[ candidati repubblicani non avevano competitori, quindi il concorso alle urne fu insignificante.

In certe sezioni all'una pomeridiana rion si erano ancora giunti a formare i St'ggi. I voti raccolti non superano i 500 su parecchie migliaia di elcttod.

N. 186, 6 luglio 19 10 , XJ V.

Per Il Possesso Delle Trebbiatrici

VERSO L'ACCORDO NEL FORLIVESE

b. m . ci u rive ' dd Forlì, .5: La Lega macchinisti del circondario di Forlì ha p ubbl icato il seguente s intomatico manifesto:

« A tutti sono note le vicende della lotta i mpegnata fra due categorie di lavoratori dell a terra. Questa lotta si va accentuando per la conqu ista del possesso Jelle trebbiatrici. La Lega macchinisti potrebbe d ire scn~ esagerare, che il diritto a tale conquista deve essere suo Se al contadino s pdta la terra, al. l'operaio l'utensile e al meccanico la macch ina Qu esto. diritto d i affermazione del possesso delle macchine trebbiatrici, se l'incuranza e l'inenia oon avessero sempre battuto alle porte della nostra l ega, doveva già da tempo essere conquistato, fin dai primi anni, cioè, che incominciarono le discussioni in seno alle diverse categorie che ora sono in lotta per éontendeni wt diritto che d'altrui. La civiltà del luoro che va man mano progredendo, è anche opera continua e perSC"Verante della meccanica, sicché i macchinisti, pur considerando che un'a ltra categoria di lavoratori presta l'opera propria al fum:ionameoto delle trebbiatrici, ritengono questa categoria debba associa.rsi per la cooqtiista della macchina.

« A tale scopo, pur sentt?ndo tutta la gravità della situaiiont!, i macchinisti adunati nel pomeriggio del 29 giugno, dopo esaur~ente discussioru!, ad :maJ1imùJ deliberavano il seguente ordine del giorno:

• " I macchinisti del circondario di Forll, nella loto adunanza, discutendo

DALLA FONDAZIONE DE « LA LOITA DI C LASSE >), ECC, 2 27

in merito al possesso delle macchine ud>biatrici, nel mentre riafferro.ano il principio di possesso che le macchine debbano nscre di proprietà di chi le fa fu nzionare - cioè personale macchina e personale braccianti - dclibrrano di dare tutta la loro solidarietà alla Cooperativa braccianti del ciccondario di Porli, affinché il deliberato relativo al possesso delle macchine trebbiatrici sia tradouo in fatto, fanno obbligo a tutti i macchinisti organizzati a non prestare l'opera propria a lla gestione di que lle macchine che no n sì uniformeranno ai deliberati stabiliti, cioè, o gestione macchine Cooperativa braccianti, o gestione di coope· rativa mista coloni e braccianti, senza impegno definitivo - invitano tutti i macchinisti patentati a non violare qudle nor~ di d isciplina alle quali sono affidate la strietà e l'e5istenza delle organizzazioni interessate alle rivendicazioni per il possesso de lle macchine trebbiatrici ".

o La deliberazione è o bbligatoria per t utti gli inscritti, come vinco lo di solidarietà e di fratellanza verso una classe che non ha a ltro mezzo di lavoro e di risorsa per b vita che quello naturale delle proprie braccia. ·

« Ma si ricordi che la deliberazione sar~ tanto più seria, quanto più seriamente attuata con quello spirito cioè di educazione e <li amore, che, nemici d'ogni insano conflitto, assicurano nella concordia e n el ri~petto, il risulcato ci vile della mutua assistenza fraterna.

« U1 commi uione: SERVADE! SEBASTIANO • ZAcCHEKONI GIULIO - VITALI O LINDO - GARAVINI - C\SADEI fERDINANOO

« Il U,&rela,io: QUINTO GAUOENZI ».

Questo manifesto è stato approvato anche dai repubblicani e due dei firmatari sono repubblicani.

L'atto di solidarietà dei macchinisti ha reso ancor più insostenibile la posizione dei mezzadri gialli.

Alla Camera del lavoro continuano ·1e t rattative per addivenire ad un accordo.

Projbizion I Poliziesche

Ora che l' agitazione agraria è ent~ ta nella sua fase più acuta, la locale polizia va raddoppiando il suo zelo.

Difatti ha p roibito a Fodl l'affissione dei manifesti delJa Camera del lavoro di Ravenna e del Partito Socialista riguardanti l'assassinio di Mandriole.

Si noti che detti manifesti furono liberamente affissi a Ravenna cittì e in tutte Je campagne.

Il sopruso è evidente ed è anche evidente che si vuol mèttere Forll al d i fuori della legge.

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