4 minute read

[UN ANARCHICO E UN SOOALISTA CONTRO LA COOPERATIVA MATTONAI]

Col titolo Un anarchico e un socialista w n!Yo la Coopermiva mattonai - t itolo che rivela subito il fedele discepolo di Loyola - il cagnetto 1ing hioso che sta a guardia delJa repubblica forlivese, esce dalla cuccia e abbaia. Abbaia e latra e gonfia l'angusto p etto e vuol sembrare terribile, No, p iccolo bulldogh! Frena pure i tuoi gesti ! Un pugno di sabbia fe' tacere le bramose canne di Cerbero - W1a leggera pedata ba.steri per ricondurti mogio mog ìo al canile.

t inutile che tu vada saccheggiando il dizionario delle ingiurie. La tua prosa r ivela. comunque il gioco. Tu vorresti farmi passare per calunniatore, diJfamatore, denig ratore, pugnalatore della nuova Cooperativa, ma nessuno ti crede. Non ti manca la Ji!bouette guerciamente inquisitoriale del pubblico ministero; il .fiele del settarismo trabocca dal tuo fegato malato. Eppure la tua accusa mi fa ridere. Solo i tuoi pari possono prenderti sul serio. Non congestionarti dunque in una posa tragica. Non far l'idrofobo pur essendo un cane. Non posare a letterato. Non crederti qualche cosa di fondamentalmente diverso da noi <e emeriti scribacchia.tori>). Rinunciamo del resto volentieri al tuo stile e anche alla tua g rammatiéa. Tu gridi: al tradimento! come talvolta il Jadro g rida: al ladro! per trarre in inganno g li imbecilli e fuggire, T i conosciamo, va' e sappiamo bene chi sei e q uanto va.lì, Se tutti ì repubblicani t i rassomigliassero, avremmo una repubblica colla forca. Ed ora, piccolo cagnetto rossiccio, abbaia, ringhia, latra a tuo piacimento. Farti l'onore di una polemica? Abbassarci alla paglia della tua cuccia? Non ancora e non mai. Scrivi dunque quello che vuoi. I tuoi padroni ti allentano il guinzaglio e sfogati. Tanto. non è il pu· dore che t i trattiene. Ne sei privo come tutti gli ·animali che appartengono alfa tua zoologica famiglia. Trova altri t itoli e p iù impressionanti. G rida: « Morte alla Lott.t di Cla.rse » come si gridav_a a Ospedaletto - oppure : « il traditore alla lanterna! ». Io mi d iverto, rido e passo oltre.

Advertisement

li signor Felice De Cieco, in un articolo ritagliato dal Pensiero Romagnolo, lamenta col tono del Geremia in ritardo la decadenza, la crisi, la metamorfosi del Partito Socialista Un altro signore che ci canta il De profundis. Dopo tanti funerali i socialisti dovrebbero essere non solo morti, ma putrefatti. Le idealità socialiste sono cambiate da cima a fondo, dice il signor Cieco. E se jnche fosse vero che male ci sa· rebbe? Il socialismo è forse un Vangelo, o un dogma immutato e immutabile ? In questi tempi di critica quale ideologia è rimasta intatta? Qual sistèma non è stato battuto in breccia? 11 darwinismo, il positivismo, l'evolu2ionismo, concezioni sulle quali hanno giurato due generazioni, non bastan più. Nuovi dubbi agitano le menti, nuovi metodi dirigono la ricerca, nuovi tentativi si fanno per rispondere agli eterni «perch é» della vita e dell'universo.

Attorno al .marxismo, il lavoro d' esegesi, d i critica, di commento è stato febbrile, feroce G li stessi socialisti hanno rigettato le parti manchevoli e superate della dottrina e nel sistema marxista hanno selezionato iJ vivo da ciò ch'è perituro. Anche il marxismo si è metamorfosato mediante l'opra dei discepoli e degli studiosi.

Metamorfosi sign ifica anzitutto movimento ·e nel movimento è la vita. L'immobilità, diceva Disraeli, è dei morti e dei .pazzi.

Noi non siamo affatto impressionati dalle metamorfosi del Partito Socialista, poiché siamo anche rassegnati a vederlo sparire quando avrà compiuto la sua funzione storica Quale <lei partiti moderni non si è trasformato? Il Partito Repubblicano non ha forse de-posto la famos::. pregiudiziale? Non bisogna confondere, come fa il De Cieco, la « volubilità » degli uoinini, colle trasformazioni dei ~istemi dottrinali. E non bisogna attribuire « solamente » al P artito Socialista la responsabilità. dell' attuale situazione politica.

Ci son~ caus~ più complesse e più profonde l'articolo si chiude con: una lamentazione. Mancano - grida il Dt Cieco - gli uomini che sappiano sacrificarsi per lo « scarno » dovere! Questa frase puua d i saccestia . 1 dominatori in tutte le epoche hanno sempre ~fruttato i miserabili in nome del « dovere ». T u dcvi, dice il prete al bigotto, tu devi, d iceva il barone a.J servo, tu devi, diceva il patriiìo allo schiavo, tu devi , dice oggi il capitalista al salariato, hl devi, comanda il gallonato al soldato. B una vecchia nen ia quella del dovere, più o meno socìa1e, e come tutte le nenie addormentatrice

NON C'~ PEGGIOR SORDO ...

del Penriero Romagnol<>. Rispondiamo al suo trafiletto Minh l erialite Ci accusa di non veder .... il marcio in casa nostra. Accusa in fondata poiché se il nostro avversario h a seguito, come dice, tutte le <e puntate >) della L otta di Cla.ue avrà notato che abbiamo documentato il marcio e non abbiamo avuto rispetto né pei deputati né per la Direzione, né pei pontefici più o meno massimi del Partito Soc ialista Sulla non omogeneità dei ·gruppi d'Estr ema Sinist ra siamo d'accordo. La candidatura Barz.ilai è stata per lo meno una gaffe, come fu una gdffe q uella che portò a llo -scanno presidenziale A. Costa. Se il signo r Carmine non arrivava primo al t raguardo, avremmo ved uto Barzila i presiedere e dirigere le discussioni di una Camera a grande maggioranza hu.zattiana e gio littiana. Del resto molti repubbl icani hanno protestato contro la can didatura Barzila i.

Sulle accuse alla Ragfone ripetiamo quanto dicemmo : che cioè queste accuse non partono da noi, ma dalla Propaganda di Napoli. La. Propaganda si chiedeva : Perché il quotidiano di Ghisler i non poté vivere, mentre Ja Ragio ne di Comandini prospera? E rispondeva : q uest' ultima vive mercé l'appoggio della Massoneria.

t: dunque la Propt1ganda che accusa, non noi. Voi citasl e il g iornale napoletano per giustificare i vostri attacchi a uomini e q uot id iani social isti, no i dallo stesso g iornale prendiamo le a ccuse contro la Ragione. Se queste accuse no n sono serie e attendibili nel vostro caso, perché dovrebbero esserlo nel nostro senza almeno un tenue beneficio d'jnventario ? Voi non ignorate che i meridionali sono di fervida immaginazione.

Il resto del vostro articolo non « attacca ». Lo avete agganciato alla prima parte per ribattere il mio t rafiletto Pazzeuo . Non disturbate Dante e lasciate in p ace Victor Hugo. Non applicate la grande filosofia alle piccole questioni. Le mie pretese sono una vostra.... invenzione. I ncensamenti non ne ho mai chiesti, né « lauri » in Campidoglio, neppure un -modesto seggio in qualche Consiglio comunale e rinuncio alla fa ma posl m ortem.

DALLA FONDAZIONE DE « LA LOTTA DI CLASSE )), ECC. 117

La vostra ironia saputella fa pensare alla scimmia che si veste di velluto o di porpora. o all'asiqo che crede di esser grande sol perché porta i libri del filosofo.

Ciò detto punto e basta.

Da LA Lott" di Clasu, N. 24, 18 giugno 1910, I•.

• Pazeuo l (101).

This article is from: