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LO SPROLOQUIO DI DON CHISOOTIE

ULTIMA RISPOSTA AL « PENSIERO ROMAGNOLO »

Lo scrittore anonimo incaricato di difendere la cooperazione .integrale, mi ha battezzato. Mi chiama Sancio Pancia. Grazie! 2 un complimento. Sane.io Pancia rappresenta nel racconto di Cervantes il buoo senso, in antjtesi con Don Chiscìotte che ha la fantasia malata e rappresenta il cavaliere scervellato in ritardo di qualche secolo. Ma non occupiamoci di leUe tatura spagnuola. Veniamo alle macchine.

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Secondo l'ineffabile Don Chisciotte sarei incaricato regolarmente di difendere « i pasticcetti che Mazzoni e compagnia hanno fatto a B0logm1 in danno della classe mezzadrica ». Questa è una insinuazione cretina. Mauoni non ha bisogno delle niie difese e pasticcetti non se ne fecero né a Bologna, né altrove. Fuori le prove, Don Chisciotte !

Continuiamo. Nel mio ·articolo precedente ho detto che « nelle cooperative miste d Sarebbero due parti: i braccianti e personale tecnico rhe lavorano e i mezzadri che guardano a Javorare ». Credete voi che Don Chisciotte mi dimostri o provi a dimostrarmi il contrario?

No. Si pone a recitare il suo rosario che va da Graziadei a Vergnanini. Per lui tutto il socialismo sta nella cooperazione integrai~. C itando le opinioni degli altri socialisti, Don Chisciotte crede di porsi sopra un teueno sicuro. Ma se noi volessimo seguirlo in questi miserevoli rip ic-ghi polemici potremmo citargli tutti i socialisti favorevoli alla nostra tesi e anch e tutti i repubblicani, dal giornale Apo1loia10 Mazziniano, a Ungania.

Nel mio articolo precedente rassiruravo Don Chisciotte che temeva una progressione geometrica delle tariffe dei braccianti con conseguente ..sfrnttamerito del contadino dicendogli ch e « le richieste dei braccianti sarebbero in relazione con le condizioni generali dell'economia e cori quelle particolari dell'economia agricola».

Don Chisciotte è rimasto muto su questo punto, Ha linto d'ignorarlo. Aggiungevo che « le tariff~ non si aumentano per capriccio o per rappresaglia» e che« ad ogni modo il mezzadro può soddisfare le legittime richieste del braccj.ante migliorando le colture del suolo e limitando con nuovi patti colonici la quota del profitto padronale l">.

Nessuna risposta a questo periodo. .

Don Chisciotte vaga e. divaga da Reggio Emilia all'Inghilterra, da Verg naninì a .Mazzini. E n oi lo inch iodiamo al muro ancora con una domanda : :e giusta o non è giusta la formula che « Io strumento del lavoro deve appartenere a chi lo fa funzionare e ognuno deve avere integrali i frutti delle proprie fatiche?», L'ammettete o no nel vostro programma. economico? E se è giusta e se è vero che tutte le cooperative di lavoro hanno non solo l'esercizio, ma iJ possesso dei me22:i di produzione, perché solo i braccianti devono esserne esdusi? Lo si comprende. Possono danneggiare il mezzadro, que!Jo che Don Chisciotte chiama « consumatore » poiché ha il grano da trebbiare. Don Chisciotte dimentica che v'è anche la metà padronale del barco e che anche il padrone potrebbe reclamare dei diritti di possesso come « consllmatore » ! La vedtà è che si vuole salvare il mezzadro, per salvare il padrone.

Don Chisciotte continua distinguendo eurcizio da pouesso. Se il proletariato si accontentasse solo _ di avere in esercizio i mezzi di produzione borghese, i borghesi non avrebbero grandi difficoltà a cederli. Ma gli è che i lavoratori mirano al pouesso dei mezzi di produzione e allora i borghesi ·si difendono. I lavoratori sanno bene che l'esercizio senza il poueuo dei rriezzi di produzione, non significa emancipazione del proletat/ato, poiché iJ padrone rimane e comanda. Aprite bene le lunghe orecchie, o Don Chisciotte: l'e!propriazione e non la cooperazione è la parola che riasswne oggi la nozione socialista nel suo pieno significato. E in Francia, dove ìl movimento sindacale è più intenso che a Reggio Emilia, in Francia è quasi ignorata la cooperazione più o meno socialista, più o meno integrale.... In Franc ia gli operai serrati nei sindacati di mestiere non parla no di cooperazione ma di espropriazione e si preparano a espropriare la borghesia, non a chiedere umilmente l'eurdzio dei suoi mezzi di. sfruttamento.

Don Chisciottedifende i diritti dei mezzadri e chiede:« in qu al modo i mezzadri tuteleranno i loro diritti di consumatori?». Associandosi fra loro e discutendo coi braccianti. Il movimento ascensionale dei bracci anti detetminerà i mezzadri a rovesciarsi sul padrone e la mezzadria scomparici perché scomparirà il padrone.

Noi vogliamo che il mezzadro non faccia da cuscinetto al padrone. 2 costui che noi vogliamo allo scoperto, per meglio colpirlo. La solidarietà dei padroni e dei mezzadri, l' acco rdo commovente fra ag rari e repubblicani è assai significativo. I padroni spronano i mezzadri alla resistenza. e s.i capisce. n nel loro inte resse. L'eternità della mezzadria significa l'eternità dello sfruttamento padronale.

Ho scritto che « per giungere alla collettivizzazione di tutti gli strumenti di produzione bisogna darli alla sola categoria produttrice». QU;esta affermazione sembra. eretica a Don Chisciotte il quale ride e smorfia. Vorreste forse lasciare gli strumenti di produzione alle « categorie parassitarie »? Sareste coerente al vostro programma di conservazione sociale, ma ci permetterete di dirvi « borghese ».

Don Chisciotte domanda :

• Chi ci impedirebbe di effettuatt subito il posses.so collettivo delle trebbiatrici Q,.. pule di t utte le ca.tegoric' interessate? i,

N essuno. Lo ,potete? Accomodatevi. Datecì un saggio della vostra cooperazione integrale e determinateci senza divagazioni quali sarebbero le categorie interessate. Comoda questa parola !... Tutte le categorie possono dirsi più o meno interessate.... Ma quali sono le categorie che lavorano attorno alla macchina? I trebbiatori (personale tecnico e braccianti) non sono forse i più interessati, gli un ici interessati dal momento che sudano attorno alla macchina? Comandini t rattando la questione ha stabilito una specie di graduator ia del diritto al possesso · della macchina e ha posto in prima fila il personale t«niro, poi i h rac. cianti, in ultimo i mezzadri. Sono gli ultimi interessati i mezzadri, anche per il vostro Oflorevol e, e voi li mettete per primi. Nel mio articolo riportavo un brano di prosa detron. Comandini. Il deputato r epubblicano per Cesena scriveva : è una questione di giustizia!

« La maa:hina nelle mani del mezzadro è l'ostacolo insormontabile che deve fiaccare gli sforzi del bracciantato».

Don Chisciotte ha saltato a piè pari'·"questo periodo. Ebbene fermatevi. Vo i che mi schiacciate di citazioni socialiste, perché non rispondete al vostro Comandini? 1:: vero o non è vero quanto egli a fferma? Li avete letti gli articoli sulla Ragione? Anche Comandini fa dunque un « tenue» omaggio ai principt sindacalisti?

No, egregio amico, la mia campagna contro le vostre idee non mi è inspirata da « principi sindacalistici » i quali del resto sono infin itamente superiori a tutte le ideologie repubblicane.

Il Partito Repubblicano in ROmagna h a rivelato finalmente la sua essenza borghese, a nzi piccolo borghese. Nella questione delle macchine i profili dei partiti si sono delineati nettamente: sotto al berretto frig io c'è un cervello di reazionario e di conservatore. Qualche repubblicano ha visto che quella delle trebbiatrici è una <( giocata 1> disastrosa per il Partito Repubblicano e consiglia il << macchina indietro ! » . Ah ! no. Troppo tardi. Ed io voglio, come al solito, squarciarmi la gola , a gridare che i repubblicani difendono i mezzadri, perché vogliono salvare i pa droni. Via, nel mazzo insieme coi preti e coll'Agraria!

SANCIO PANCIA

D a LI Lnua di Cl111u, N 17, 30 :tpril, 1$110, I"·

• li D ow Chiuiot1' J,lla m1zu dri11 ( 77).

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