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L'ANTIMILITARISMO IN AUSTRIA

I nostri patriotti vanno affeunando essere l'antimilitarismo un fenomeno localizzato alle razze neo-latine ormai degenerate e sprovviste di sentimenti bellicosi - e aggiungono che f ca i popoli del nord la propaganda antimilitarfatica non esiste. Tutto ciò è falso,

In Boemia - terra soggetta all'Austria e popolazione a fondo slavotedesco - l'antimilitarismo ha incontrato il favore della m usa operaia.

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·L'anno scorso venne scoperta a Praga una forte associazion e antimilitarista che contava fra i suoi membri giornalisti e anche sotto-ufficiali del!'esercito austriaco. Fu una rivelazione dolorosa per tutte le classi parassitarie e militaresche che si annodano attoi:no ali' impero deB:li Absbur,go ! Si fecero 46 arresti con conseguente rinvio in giudizio.

Nel p rimo processo furono 30 i condannati a pene relativamente miti e 16 gli assolti.

Il Procuratore di Stato appellò contro la sentenza del T ribunale presso la Corte di Cassazione di Vienna la quale ha emesso di recente il suo verdetto partigiano e gravissimo.

Dei 16 assolti nel primo processo ben 14 furono condanna.ti a 3 mesi di carcere. Gli accusati principali Hattyn e Spatny ebbero aumentata la pena da 4 mesi a due anni. L'impiegato Jezcte invece di 5 mesi è stato condannato a 13 ffiesi. Gli imputati Kulpan, Kolna e T eichmann che orig inariamente avevano avuto 5 Q1esi, ne ebbeco in ultima istanza 15; a un altro condannato si aumentò la pena da 4 a 10 mesi. Di 46 imputati solo 2 sono stati assolti.

Queste sentenze barbariche non ci devono tuttavia stupire. In primo luogo perché pronunciate in Austria dove si condanna in base a un codice penale negazione di qualsiasi più elementare concetto di uman ità, e secondariamente perché i tribunali della borghesia, mentre sanno assolvere i grandi tmffatori e i grandi criminali, sono spietati quando debbono giudicare di atti che minacciano 1'integrità della Patria riassumentesi nell'Esercito. La borghesia non tollera attacchi all'Esercito. Per questo noi dobbiamo intensificare la nostra propaganda antimilitarista.

Il Pericolo Nero Le Congregaz10ni

In Italia, dove pure si fa a scadenza fusa, con beneplacito ddla Massooeria, l'anticlericalismo più · chiassoso, sbandieratore e isterico del mondo - in Italia manca una Biblioteca di Propaganda Anticlericale che fornisca le armi per le battaglie. Podcecca: e Galantara vogliono colmare questa deplorevole lacuna e dopo al primo volume su Giordano Bruno, hanno lanciato di questi siorni sul Mercato librario il sccoodo volumetto che tratta delle Congregazioni religiou. Soggetto di palp itante attualità!

Poiché la ,·ongi:egazione espulsa dalla Francia, minacciata in Spagna, fiorisce impunemente sul bel suolo d'Italia. Con un'azione metodica, pratica, diretta al supremo fine di sostenere la plutocrazia clericale - le congregazioni hanno diffuso i loro tent acoli come. piovre immonde e invadono il campo scolastico e avvelenano le nuove generazioni. Malg [ado tutte le turpitudini dei collegi clericali che la stampa va denunciando, ci sono ancora migliaia e migliaia di genitori impre•iden.t i e idioti. che abbandonano la loro prole alla mercé di uomini che nella vita negano, viol entano, sopprimono la natura.

Il pericolo congregazionista esiste dunque anche per l'Italia ed è imminente pill di quel che si cre da Il libro edito dalla Casa Podrecca e Galantara ce lo dimostra. L'Autore, competent issimo in materia, obiettivo, semplice e chiaro, esamina da p rima - rapidamente la storia della chiesa e sulla guida del Labanc - l'eminente stodco del cristianesimo·- ci fa assistere alla decomposizione dell'evangelismo giudaico-àistiano e alla formazione della chiesa. cattolica dominatrice feroce di anime e corpi1 intollerante, omicida Poi ci descrive gli strwneoti tip ici della chiesa di Roma - e sono i conventi, le congregazioni, i gesuiti, 8 colla. S!Jprema2ia. dei gesuiti che la. « chiesa incomincia ad opporsi al mondo, alla storia, alla civiltà».

n colla congregazione che la Chiesa arricchisce, è colla vita mona,tica. che fa. chiesa spezza gli uomini, è cQlla scuola che la chiesa. modella. le anime dei fanciulli sul tipo dell' obbedienza servile, della r inuncia volontaria, del fanatismo intollerante.

OPERA OMNIA DI B1iN1TO MUSSOLINI

La Francia, figlia primogenita della chiesa, dopo un ventei1nio di re,gime repubblicano s'avvide ch e le congregazioni - accresciute di numero e di potenza - le minacciavano l'esistenza.

41: Fu u.na rivelazione. La Francia popolare vide d'un tratto l'immensa tumefazione che sul suo corpo aveva prodotto il bacillo clericale, ma vide a tempo per compiere la necessa.ri,: operazione chirurgica. S'ingaggiò la lotta a fondo. Da una parte lo spirito della chiesa, dall'altra lo spirito della rivolu:zioae; è indispensabi le che il male si risolva, se ne dovesse soffrire .6.oo all'estremo,.

Cosl esclamava nel '98 il senatore Rane.

E il male si è risolto. Nello stesso anno Waldeck-Rousseau- pose in moto il macchinario l egislativo contro le congreguioni politiche e com. mercianti. Di quest'ultime ne esistevano 5650 che esercitavano 138 commerci: « vendib. d'alcool, coloniali , prodotti farmaceutici, commercio di suini, esercizio di bagni pubblici, fabbrica di profumerie e perfino di perle false.... ». Combes e Clemenceau continuarono l'opera. Oggi Briand difende la scuola laica che il clericalismo di Francia vortebbe soffocare.

E in Italia ? Abbiamo dei buoni precedenti legislativi. Infatti nel '66 da Firenze fu promulgata la « legge sulla soppressione delle corporazioni religiose», nel '67 « soppressi glì enti ecclesiastici secolari in tutto il regno e l iquidato l'asse c<:d_esiastico », dal '59 al '60 fu sciolta in tutta Italia la Compagnia dei Gesuiti e ne ful'ono sequestrati i beni. •

In quei tempi si «osava » Jottare contro l'invadenza clericale. N el '5!i Camilla Cavour dichiarava in pieno parlamento che doVe « ci sono molti frati, ivi è maggior miseria» e lo stesso Vitt. Em. II nel 1865 chiamava la Camera a deliberare sulla « soppressione delle corporazioni religiose ». Ma dopo la presa di Roma « la. borghesia conservatrice ita• liana cominciò a tergiversare ». La « legge delle guarentigie» è una solenne abdicazione del potere civile dinanzi al potere ecclesiastico.

In questa legge promulgata nel maggio del 1871 sì riconosce « sa· cra·e inviolabile l a persona del sommo ponte.6ce, gli si concede una dotazione annua di 3,225.000 lire, dotazione continua ed altri minori d_i• .. ritti ». Tutte li:: disposizioni legislative anticlericali restarono lettera morta. E le congregazioni disciolte si ricost~tuirono. Oggi il loro numero è impressionante. I frati che nel censimento ufficiale del 1882 erano 7191 sono oggi aument;1.ti a 8424. Le monache da. 28 mila a 31 mill più 10 mila professe. I monasteri sono ,010. I collegi clericali in un deèennio sono aumentati da 1342 a 2078, con oltre 55.000 alunni e 100·ooo alunne. :B. Wl avvelenamento a grandi dosi! A Roma lo si può vedere da una pianta topografica della città annessa a.1 volume: le ca5e clericali, collegi, conventi, asili, hanno invaso tutti i quartieri . G li stabili occupati dai religiosi sono 361 con un totale di 36.000 camere che ogsì

DALLA l-'ONOAZlONE DE « LA LOITA m CLASSE », ~cc. 57 servono a ;ooo privilegiati della gerarchia ca.ttolica. Oltre alle congregazioni, vi è un movimento economico-sociale dei cattolici degno di rilievo e in aumento continuo, Movimento che comprende : società di mutuo soccorso, casse rurali, unioni rurali, società di assicurazioni, di assistenza.

Io. 2783 istituzioni economiche s'irreggimentano 387.706 soci. I go\•erni guardano con simpatia e appoggiano questo movimento a fondo conservatore e reazionario. I capitalisti vi trovano i crumiri, il governo gli agenti elettorali.

Dopo queste cifre, questi dati, che deve fare un anticlericalismo meno balordo del solito? Iniziare e condurre un'agitazione ostinata. per ottenere l'abolizione del fondo dei culti (28 milioni che potrebbero passare al bilancio dell'istruzione) e la soppressione di «tutte» le congregazioni religiose.

Invece di commemorare i morti, pensiamo ai vivi. Ed è tempo!

Consiglio vivamente ai veri anticlericali di leggere il volume edito da Podrecca e Galantara. Non costa che 80 centesimi. Ed è un ottimo vademecum per quanti animati da fervido spirito di proselitismo son desideros.i e impazienti di portare colla parola. nei comizi, colle discus · sioni nelle associazioni, nei ritrovi, nelle case, cogli scritti nella stampa, valido contributo di propaganda viva, documentata, jrrefutabile alle battaglie di oggi e di domani.

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