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lL SERVIZIO INFORMAZIONI E L'OFFENSIVA AVVERSARIA

IN A.O.I. - LA CAMPAGNA DI RUSSIA

Mentre alacre attività era dedicata al controllo delle situazioni in Mediterraneo e in Nord Africa dove gli avveni90 menti presentavano aspetti di più premente interesse e di maggiore complessità, il S.I.M. perseguiva anche gli obiettivi informativi lontani e in certo modo interdipendenti che si rivelavano ai confini dell'A.0.1.

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Ivi, all'inizio del 1941, l'azione graduale dell'avversario rivolta alla preparazione di operazioni offensive andava delineandosi e rivelando il maturare di un piano di invasio ne. Pur nel difficile e malagevole campo di ricerca su cui negativamente influivano la grande distanza, il vasto territorio, il tempo necessario per ottenere notizie, il S.I. M., bene coadiuvato dall'Ufficio Informazioni di quel teatro di operazioni, poté essere al corrente di movimenti di truppe, concentramenti di unità, costituzione di gruppi di riserva e, dall'esame dello schieramento, desumere intendimenti e direttrici di azione avversari.

Dal Sudan, da Aden, dal Kenia segnalazioni aggiornate e attendibili concordavano nell'apprezzamento di prossimo inizio di operazioni offensive, con sforzo principale dalle direzioni del Kenia e del Sudan. Giornalieri scambi di notizie fra la Centrale del S.I.M. e l'Ufficio I. del Comando Superiore A.O.I. permisero di mantenersi aggiornati sull'evolversi della situazione avversaria, di prevedere nel tempo e nei modi l'azione e di apprezzarla nel suo sviluppo con chiarezza ed efficacia durante tutta la fase operativa .

Nel corso della campagna in Russia, il Servizio Infor ~ mazioni italiano nel settore e nell'ambito di competenza operativo assegnati alle truppe italiane non esplicò azione direttiva. Per evidenti ragioni tale azione era di pertinenza del Servizio germanico sul quale si innestava, collaborando, l'Ufficio Informazioni del nostro Corpo di Spedizione.

Il S.I.M. provvide alla costituzione con personale e mezzi degli organi informativi dello C.S.I.R., offensivi e difen - sivi e ne seguì e assistette l'attività.

I n un primo tempo, appena giunto in Russia, l'Ufficio Informazioni venne privato dei mezzi necessari e parte del suo personale fu impiegato in altri compiti vari.

Nei primi mesi della campagna il Servizio non poté quindi funzionare; non vennero compilati né documenti, né situazioni informative; non furono curati né collegamenti né scambi di notizie con le Sezioni Informazioni divisionali, né contatti cogli Uffici In formazioni dei Comandi tedeschi.

Successivamente, di fronte alle esigenze operative che richiedevano la presenza del Servizio Informazioni, fu sostituito il Capo dell'ufficio con altro ufficiale superiore e si addivenn e a un'opera di riorganizzazione.

Aggiornata la situazione avversaria di fronte alle nostre truppe, realizzata una attiva corrente di scambio con gli organi informativi avanzati, stretti i necessari rapporti di collaborazione cogli organi delle unità germaniche viciniori, l'Ufficio incominciò a lavorare.

Venne sviluppata una rete di informatori, messa a punto coi mezzi necessari l'attività di interrogazione dei prigionieri, organizzato il complesso delle intercettazioni radio, cosicché i primi frutti già potevano maturare per la battaglia di Natale 1941.

Grazie alla stretta collabora zi one con le Sezioni divisionali e con gli Organi germanici e mercè le segnalazioni di fidati informatori, l'Ufficio Informazioni dello C.S.I.R. fu in condizioni di rendere noto al Comando, alle ore 23 del 23 dicembre, che il giorno di Natale, alle ore 6, i Ru ssi avrebbero attaccato con sei divisioni il nostro schieramento, tra le ali interne della 3 ' Divisione celere e la 198a Divi. . s10ne germarnca.

La notizia si rivelò esatta poiché all'ora riferita i Ru ssi attaccarono veramente e si accese la battaglia che con al- terne vicende durò tre giorni e si chiuse con una nostra vittoriosa affermazione.

I prigionieri fatti e i documenti catturati permisero la raccolta di pregevole materiale informativo.

Nell'inverno 1941-42, dopo la battaglia di Natale, approfittando della stasi delle operazioni che non impediva consistente attività di pattuglie e alcuni combattimenti difensivi, fu continuata la messa a punto dell'Ufficio I nformazioni e delle Sezioni "I." divisionali.

Il personale fu impiegato per il rilevamento delle posizioni avversarie e furono compilati documenti riportanti anche i dettagli dello schieramento nemico. Con un piano di addestramento fu migliorata la preparazione tecnica del personale in vista del proseguimento delle operaz ioni offensive.

Nel mese di luglio 1942, l'Armir (8 3 Armata italiana), con le divisioni dipendenti fece un grande sbalzo in avanti dal bacino del Donetz per attestarsi sulle posizioni rivierasche del Don.

In principio di agosto, dopo circa 20 giorni di marce forzate, il grande movimento di avvicinamento era compiuto.

Nel nuovo ambiente operativo il Servizio Informazioni ebbe, fra gli altri, il preminente compito di ri levare l'andamento e i particolari dello schieramento e dell'occupazione nemica su estesissimo fronte.

I Sovietici la notte sul 20 agosto iniziarono l'operazione di forzamento del D on nella zona difesa dall'Armata italiana. Dopo nove giorni di dura lotta l'attacco nemico si infranse contro la resistenza delle Divisioni "Sforzesca", "Pasubio" e 3a Celere, coadiuvate da reparti alpini.

Fu proprio in queste operazioni che l'Ufficio I. diede il massimo rendimento col tenere costantemente informato il Comando su forze, mezzi, contegno e attività del nemico e sui suoi intendimenti operativi .

9.3

Ai primi di novembre le nostre truppe ebbero ordine di occupare altre posizioni sul Don, cambiando settore.

Si rinnovava perciò per l'Ufficio Informazioni la necessità di aggiornare la situazione avversaria e di penetrare contegno e attività nemica che col sopraggiungere dell'inverno andavano via via rivelandosi gravi di incognite.

Il cambiamento del settore imponeva di affrontare anche il problema della sicurezza delle retrovie che dava fondate preoccupazioni. Anche negli altri settori precedentemente occupati erano state adottate le necessarie misure per la sicurezza delle linee di comunicazione, depositi, stabilimenti dell'Intendenza dislocati nelle retrovie.

Insieme con tale compito di vigilanza informativa nelle retrovie, caratteristico del fronte russo e notevolmente oneroso, il Servizio Informazioni ebbe nella campagna di Russia due altre complesse mansioni.

E cioè la raccolta e il concentramento dei prigionieri in appositi campi e la propaganda verso l'esercito nemico allo scopo di convogliare numerosi disertori verso le nostre linee. Entrambe furono assolte con palese rendimento. Il trattamento dei prigionieri fu umano, improntato a bontà e rispondente alle norme della Convenzione Internazionale di Ginevra.

L'efficacia delle sollecitazioni alla diserzione effettuate in appropriati momenti e situazioni, ravvalorate da notizie che fra i soldati russi circolavano dell'umano trattamento da noi usato, è dimostrato dal fatto che durante il periodo agosto -settembre 1942 si presentarono alle nostre linee 800 soldati disertori.

Il sopraggiungere dell'inverno 1942-43 trovava le grandi unità dell'Armir attestate sul Don: nello schieramento su ampio fronte delle nostre divisioni erano state inserite divisioni germaniche alle dipendenze dei Comandi di Corpo di Armata italiani.

Della grande offensiva che i Russi stavano per scatenare scarse notizie erano pervenute sia ai nostri organi informativi, sia a quelli germanici. Dati di conferma mancavano causa l'insufficienza dei normali mezzi a disposizione delle nostre grandi unità, ostacolati nel loro funzionamento dalla presenza di un grande nume quale il Don e dalla debole attività nostra e del nemico sull'intero fronte dell'Armu.

In sintesi anche sul fronte russo la presenza del Servizio I nformazioni fu attiva e costante. La speciale natura del terreno e dell 'ambie nte di lotta gli posero co mpiti gravi e complessi e ne resero talora più difficile l'azione, causa il rapido mutare delle situazioni e l'ampiezza dei fronti. Altre volte la facilitarono per la permeabilità maggiore degli schieramenti e per il migliore rendimento delle fonti di contatto.

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