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° Battaglione Trasporti "Flavia" 10° Autogruppo di Manovra Interforze "Salaria" ............................. . 11 ° Autogruppo di Manovra "Flaminia" . . ..... . ......................... . .. .
Non è prevista la rappresentazione delle medaglie ricevute "in temporanea consegna" (formula questa alla quale, a volte, viene fatto ricorso per tenere vive le tradizioni di reparti non più in vita); l'onorificenza relativa alla Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, (già Ordine Militare di Savoia), quando compete, rjportata accollata alla punta dello scudo, la cui insegna è al centro del nastro con i colori di competenza; - la lista bifida sulla quale compare il motto concesso al reparto unitamente allo stemma e nel cui decreto è compreso.
Poiché la simbologia usata per realizzare l'insieme di uno scudo può risultare di non facile interpretazione, per ogni singolo stemma si è ritenuto oppo1tuno riportare in aggiunta al decreto di concessione una sintesi della blasonatura, ridotta in forma il più possibile semplificata.
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Per gli iniziati si precisa che al fine di una completa e minuziosa interpretazione della composizione degli stemmi, specie quelli dei Corpi di più antica origine, è indispensabile risalire agli studi storicoaraldici e alle deduzioni per la blasonatura che accompagnano ogni richiesta di concessione.
Nello specifico settore di valido aiuto è la pubblicazione "Elementi di Araldica" edita recentemente a cura dell'Ufficio Storico dello SME.
Un ringraziamento particolare viene rivolto al Cap. Amedeo Chiusano ed al Mar. Magg. Maurizio Saporiti, per l'attiva e preziosa collaborazione offerta nella realizzazione di questo tomo, nonché al Mar. Magg. Aiutante Daniele Prinari che ha curato le riproduzioni fotografiche.
Gli Autori
STEMMI DEI CORPI INSERITI NEL TOMO I

ESERCITO ITALIANO
Stemma Araldico
Decreto 22 luglio 1991. a. SCUDO: di rosso alla granata d'oro, infiammata al naturale, attraversante i due cannoni di bronzo al naturale, decussati abbassati, con la culatta all'ingiù; essi cannoni e granata attraversanti il trofeo d'armi, formato da due lance di nero, decussate con le punte di argento all'insù e con i puntali dello stesso, munite di _ banderuola bifida svolazzante, di azzurro; da due sciabole d'argento con l'impugnatura di nero e con le punte all'ingiù, decussate; da due fucili d'argento, con la cassa di nero e con le baionette all'insù, decussati; da due saette d'argento, poste sopra le asce e sotto la volata dei cannoni; da due asce d'argento, con i manici di nero, poste orizzontalmente, con le lame all'ingÌll. b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "SALUS REI PUBLICAE SUPREMA LEX ESTO".

Sintesi della blasonatura
Lo smalto rosso simboleggia l'audacia, il coraggio ed il sacrificio cruento espressi in tutte le guerre combattute dall'Esercito Italiano.
Il trofeo caratterizza le varie Armi che compongono la Forza Armata; le due sciabole ricordano il valore e l'impegno profusi da tutti i Corpi dell'Esercito nel corso delle campagne risorgimentali.
La granata con fiamma costituisce rappresentazione grafica dell'Arma dei Carabinie1i e di tutte le truppe di terra.

STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
Stemma Araldico
Decreto 27 dicembre 1952 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 del 9.2.1987 -Giornale Ufficiale del 14.2.19$7). a. SCUDO: d'azzurro all'aquila spiegata, caricata in petto da uno scudetto di rosso, bordato con le iniziali R.I. intrecciate, poggiante su un bastone da maresciallo posto in fascia, il tutto d'oro. b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: (1) lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il Il}Otto: ,· "INGENlO VI V,JRTUTE". (2) Scudo accollato ad un ramo d'alloro a destra i ad uno di quercia a sinistra, al naturale.

Sintesi della blasonatura
Lo scudo pieno rappresenta la palese e manifesta ininterrotta continuità di azione di questo supremo organo di coordinamento e di comando.
L'aquila è espressione visiva della sintesi di tante alte virtù racchiuse nel motto; sullo scudo le iniziali R.I. (Repubblica Italiana).
Il bast<me di maresciallo è emblema dell'elevata funzione di comando del Corpo.
Il ramo di alloro e quello di quercia sono simboli della gloria conseguita dal Corpo stesso attraverso le innumeri attestazioni dì valore e gli eroismi dei suoi componenti.
INGENIO VI VIRTlìTE

SCUOLA DI GUERRA
Stemma Araldico
Decreto 10 dicembre 1964 (aggiornato in base a guanto disposto dallo SME con circ. 121 del 9.2.1987 - Giornale Ufficiale del 14.2.1987). a. SCUDO: d'azzurro, trinciato da un filetto d'oro; il primo all'aquila d'oro dal volo spiegato reggente con gli artigli il bastone di comando dello stesso; il secondo al destrocherio di carnagione uscente dal cantone destro della punta e tenente nella mano una teda pure d'oro accesa posta in palo e caricata da una daga d'argento con la punta in alto. b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "ALERE FLAMMAM".

Sintesi della.blasonatura
Lo scudo pieno rappresenta la continuità di funzione intesa come adesione costante ed ininterrotta ai principi profondi e sostanziali costituenti l'essenza stessa dell'Istituto.
Lo smalto d'azzurro, di antico uso da parte dello Stato Maggiore, è simbolo di fedeltà, giustizia, nobiltà, amor di patria, valor militare.
L'aquila è il riferimento alla meta finale della Scuola che è quella di fare dell'Ufficiale un Comandante.
Il destrocherio con teda sono la rappresentazione grafica del motto, la fiaccola è simbolo del sapere militare.

SCUOLA MILITARE "NUNZIATELLA"
Stemma Araldico
Decreto 2 marzo 1954 (aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 del 9.2.1987 - Giornale Ufficiale del 14.2.1987). a. SCUDO: trinciato. Nel p1imo d'oro al puledro allegro cli nero; nel secondo di rosso alla mano cli carnagione uscente dalla destra, impugnante una daga di argento manìcata d'oro posta in palo, poggiata su un libro aperto al naturale; alla banda d'azzurro, sulla partizione, caricata da tre fiordalisi d'oro. b. CORONA TURRITA. c. ORNAMENTI: lista bifida: d'oro, svolazzante, colJocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "PREPARO ALLA VITA ED ALLE ARMI".

Sintesi della blasonatura
Gli smalti d'oro e di rosso sono tratti dall'anne della città di Napoli a testimonianza del vincolo territoriale fra la Scuola e la città.
Il puledro allegro di nero è stato inserito quale simbolo classico e specifico della città partenopea.
Il destrocherio e la daga sono la rappresentazione grafica della finalità di preparazione scolastica e militare propria dell'Istituto.
La banda con i fiordalisi ricorda l'antica origine della "Nunziatella" che risale al periodo del Regno delle Due Sicilie sul cui trono erano i Borboni
