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Il giovane Kobayashi Hideo: l'influenza francese e l'ambiente letterario

HAYASHI NAOMI

Il giovane Kobayashi Hideo: l’influenza francese e l’ambiente letterario

Kobayashi Hideo 小林秀雄 (1902 – 1983) è una figura rilevante e molto influente nella storia della letteratura giapponese del Novecento, che ha goduto di una grande fama ben oltre l’ambiente accademico e letterario per la varietà dei suoi scritti che, oltre che di critica letteraria, trattavano anche di musica, di pittura, di ceramica e di antiquariato. Tra questi, di particolare rilevanza sono: Samazamanaru ishō 様々なる意 匠 (Vari modelli, 1929), Watakushishōsetsu-ron 私小説論 (Saggio sul romanzo dell’io, 1935), Dosutoefusukī no seikatsu ドストエフスキイの生活 (La vita di Dostoevskij, 1939), Mujō to iu koto 無常という事 (Sulla transitorietà, 1942), Mōtsuaruto モオ ツァルト (Mozart, 1946), Gohho no tegami ゴッホの手紙 (Lettere di Van Gogh, 1952), Kindai kaiga 近代絵画 (La pittura moderna, 1958), Kansō 感想 (Pensieri, 1958 – 1963) e Motoori Norinaga 本居宣長 (Motoori Norinaga, 1977).

Kobayashi si può definire il fondatore della critica letteraria moderna come disciplina indipendente nell’ambito della letteratura contemporanea giapponese. Kobayashi, infatti, ha creato uno stile di critica o saggistica che si può apprezzare a prescindere dalle opere analizzate. In altre parole, i suoi saggi sono “opere” non meno delle opere artistiche come romanzi o poesie. Sarebbe opportuno anche precisare che è il primo hihyōka 批評家 (critico) in Giappone nel senso in cui il termine viene usato da Karatani Kōjin,1 secondo il quale hihyō 批評 (critica) è da intendersi anche come “messa in discussione della propria posizione”, in base all’uso kantiano del termine “Kritik”.2 Quando si vuole esprimere il concetto di “critica” mantenendo salda la propria posizione, invece, il termine da usare sarebbe hihan 批判, che in italiano viene sempre tradotto col termine “critica".

1 Karatani Kōjin 柄谷行人 (pseudonimo di Karatani Yoshio 柄谷善男, 1941 – ) Filosofo e critico letterario di valore internazionale. Lo stile asciutto ed esplicito della sua scrittura decostruzionista è lontano dall’ essere “artistico” o “estetico”, forse anche per distinguersi soprattutto da quello di Kobayashi. Tra i numerosi scritti, Kindai nihon bungaku no kigen 近代日本文学の起源 (Le origini della letteratura giapponese moderna), Marukusu sono kanōsei no chūshin マルクスその可能性の中心 (Marx: Il centro delle possibilità), In’yu toshiteno kenchiku 隠喩としての建築 (Architettura come metafora), Toransukuritīku – Kanto to marukusu トランスクリティーク – カントとマルクス (Transcritique – Kant e Marx). Ultimamente promuove il “New Associationist Movement”. 2 SI veda Karatani Kōjin (a cura di), Kindai nihon no hihyō I, Kōdansha, Tokyo 1997, pp. 8-9.

Kobayashi è diventato un imprescindibile punto di riferimento nel mondo letterario dagli anni Trenta del Novecento3 in poi. Gli esponenti di critica letteraria successivi quali Nakamura Mitsuo,4 Yoshimoto Takaaki,5 Etō Jun6 e Karatani Kōjin, hanno dedicato diversi scritti, non sempre favorevoli, a Kobayashi, come se fossero atti dovuti verso il padre: un miscuglio di rispetto, amore, gratitudine, ma anche odio e spirito ribelle.Non essendo, però, ancora stata presentata la maggior parte delle sue opere in Italia, qui mi limiterò ad una breve introduzione alla sua vita e alla sua attività letteraria, soffermandomi, in particolare, sugli anni della sua formazione giovanile come traduttore e scrittore fortemente influenzato dalla cultura europea, soprattutto da quella francese.

Kobayashi nacque nel cuore di Tokyo, nel 1902, dove frequentò ottime scuole, la Tōkyō Furitsu Daiichi chūgakkō (La Scuola Media N.1 di Tokyo), abbreviato come Icchū 一中, e la Daiichi kōtōgakkō (La Scuola Superiore N.1), abbreviato come Ikkō 一高, del vecchio ordinamento.7 Poi continuò gli studi all’Università Imperiale di Tokyo. In poche parole ha completato il cosiddetto percorso “Icchū – Ikkō – Tōdai”, tipico dell’élite dell’epoca.

Prima di essere ammesso all’università, Kobayashi aveva già conosciuto diversi personaggi importanti: – Tominaga Tarō,8 autore di poesie fortemente influenzate dai simbolisti francesi che morirà di tubercolosi a soli ventiquattro anni. Tominaga scriveva poesie anche in francese ed era autore di dipinti che si ispiravano al cubismo e al fauvismo. – Kawakami Tetsutarō,9 critico letterario e musicale, famoso per il libro Nihon no autosaidā 日本のアウトサイダー (L’outsider del Giappone),10 traduttore di Verlaine, Gide, Baudelaire, Bauvoir e Shestov.

3 Kobayashi operò durante quasi tutto l’arco dell’epoca Shōwa (1926-1989). 4 Nakamura Mitsuo 中村光夫 (pseudonimo di Koba Ichirō 木庭一郎, 1911 – 1988) Ha uno stile semplice ma erudito, altamente etico ma profondamente disilluso. Famoso soprattutto per i suoi saggi su Futabatei Shimei e per Fūzokushōsetsuron 風俗小説論, in cui critica duramente il genere di watakushi shōsetsu 私小説 rappresentato da Tayama Katai 田山花袋. È anche traduttore di Madame Bovary di Flaubert e Bel-Ami di Maupassant. 5 Yoshimoto Takaaki 吉本隆明 (1924- ) Filosofo, critico letterario e poeta. I suoi numerosi scritti trattano non solo la letteratura ma anche la politica, le religioni, la società e le sotto-culture. Tra i numerosi scritti, sono famosi soprattutto Gengo ni totte bi towa nanika 言語にとって美とは何か (Che cosa è la bellezza per la lingua?), Kyōdōgensō ron 共同幻想論 (L’illusione comune). Yoshimoto Banana è sua figlia. 6 Etō Jun 江藤淳 (pseudonimo di Egashira Atsuo 江頭淳夫, 1932 – 1999). Critico letterario molto influente dopo Kobayashi. Famoso per i saggi su Natsume Sōseki e per i suoi scritti di orientamento conservatore. 7 Equivalente al primo biennio formativo dell’Università di Tokyo di oggi. Il vecchio ordinamento dell’istruzione giapponese prevedeva più anni di formazione prima dell’accesso all’università e il curriculum scolastico era simile a quello del biennio universitario odierno. 8 富永太郎 (1901-1925) 9 河上徹太郎 (1902-1980) 10 Il titolo è una parodia del libro scritto da Colin Wilson, The Outsider (1956), in cui sono trattati diversi personaggi tra i quali H. G. Wells, Kafka, Camus, Sartre, T.S. Eliot, Hemingway, Van Gogh,

– Nagai Tatsuo,11 saggista e redattore che per molti anni aveva fatto parte della giuria di importanti premi letterari come il Naoki e l’Akutagawa.12 – Ishimaru Jūji,13 critico d’arte, nipote del filosofo e studioso di estetica Yanagi Muneyoshi.14 – L’indimenticabile Aoyama Jirō,15 critico d’arte e grande conoscitore di antiquariato, che introdurrà Kobayashi al mondo della ceramica e dell’antiquariato, il cui raffinato salotto era frequentato da scrittori, artisti e intellettuali, tra cui lo stesso Kobayashi, Kawakami Tetsutarō, Nagai Tatsuo, e famosi poeti e scrittori come Nakahara Chūya,16 Ōoka Shōhei,17 Uno Chiyo18 e Shirasu Masako.19

Negli anni universitari i suoi compagni del corso di letteratura francese erano personaggi come lo scrittore Kon Hidemi,20 Nakajima Kenzō,21 Satō Masaaki22 e

Nietzsche, Dostoevskij e Gurdjieff. Nel libro di Kawakami vengono trattati Nakahara Chūya, Hagiwara Sakutarō, Miyoshi Tatsuji, Kajii Motojirō, etc.. 11 永井龍男 (1904-1990) 12 Nagai è famoso anche per aver presentato le dimissioni dalla giuria quando fu premiato Murakami Ryū per il suo romanzo Kagirinaku tōmei ni chikai burū 限りなく透明に近いブルー (Blu quasi trasparente); e per essersi definitivamente dimesso in occasione della premiazione di Ikeda Masuo per il suo Ēgekai ni sasagu エーゲ海に捧ぐ (Dedicato al Mar Egeo). 13 石丸重治 (1902-1968) 14 Yanagi è famoso per il movimento mingei (folk art) 15 青山二郎 (1901-1979) 16 中原中也 (1907 – 1937) Uno dei poeti giapponesi più importanti del Novecento. Influenzato dal dadaista Takahashi Shinkichi 高橋新吉 e dai simbolisti francesi, Le sue poesie con parole semplici e piene di lirismo sono amate da sempre. Autore delle antologie Yagi no uta 山羊の歌 (il titolo, che può essere tradotto “Odi del capro”, allude al significato etimologico del termine “tragedia”), Arishihi no uta 在りし日の歌 (traducibile sia come “Canti dei giorni passati” sia come “Canti di quando ero in vita”), e traduttore delle poesie di Arthur Rimbaud. 17 大岡昇平 (1900 – 1988) Oltre ad essere famoso per i racconti come Furyoki 俘虜記 (Diario di un prigioniero) e Nobi 野火 (La guerra del soldato Tamura), basati sulle sue esperienze belliche come soldato, è traduttore di autori francesi, soprattutto Stendhal. Il suo bestseller Musashino fujin 武蔵野夫人 (La signora di Musashino) è una trasposizione di Madame Bovary di Flaubert. È anche autore di Nakahara Chūya (1974) dedicato all’amico poeta. 18 宇野千代 (1897 – 1996) Scrittrice e designer di kmono. Tra le sue opere: Ohan おはん (Ohan), Kōfuku 幸福 (La felicità) e Ikiteiku watashi 生きていく私 (Io andrò avanti). Famosa anche per la sua vita privata ricca di storie d’amore e matrimoni. 19 白洲正子 (1910 – 1998) Saggista. Ha scritto numerosi saggi raffinati sul teatro nō e sull’antiquariato giapponese. 20 今日出海 (1903 – 1984) Scrittore, saggista, regista teatrale e traduttore di letteratura francese. È stato il primo direttore generale dell’Agenzia governativa per gli Affari Culturali istituita nel 1968. 21 中島健蔵 (1903 – 1979) Studioso di letteratura francese, scrittore, e uno dei primi promotori di Miyazawa Kenji 22 佐藤正彰 (1905 – 1975) Studioso e traduttore di numerose opere francesi soprattutto di Proust e Valéry, e anche delle Mille e una notte. Ha scritto anche dei saggi importanti su Baudelaire.

il poeta Miyoshi Tatsuji;23 in particolare con Kon Hidemi furono amici per tutta la vita.

Gli insegnanti erano celebri studiosi come Tatsuno Yutaka24 e Suzuki Shintarō,25 che hanno molto contribuito alla divulgazione della letteratura francese in quegli anni. Il corso di letteratura francese dell’Università di Tokyo successivamente si arricchì con la presenza del prof. Watanabe Kazuo,26 altro grande studioso alla cui scuola si formeranno personaggi del calibro di Mori Arimasa,27 Kanno Akimasa,28 Hasumi Shigehiko29 e scrittori come Tsuji Kunio,30 Nakamura Shin’ichirō31 e Ōe Kenzaburō.32Kobayashi non frequentava molto il corso, ma spesso prendeva libri in prestito dal prof. Tatsuno, restituendoglieli puntualmente pieni di capelli e forfora.33 Era un ambiente molto privilegiato per accedere alle opere francesi che non si trovavano né nelle librerie né nelle biblioteche pubbliche. Diciamo che ha ragione Hasumi Shigehiko quando ridicolizza un brano del saggio di Kobayashi intitolato Rimbaud III34 che comincia così:

僕が、はじめてランボオに出くわしたのは、廿三歳の春であった。その 時、僕は、神田をぶらぶら歩いていた、と書いてもよい。向うからやって 来た見知らぬ男が、いきなり僕を叩きのめしたのである。僕には、何の準 備もなかった。ある本屋の店頭で、偶然見付けたメルキュウル版の「地獄

23 三好達治 (1900 – 1964) Autore dell’antologia di poesie Sokuryōsen 測量船 (La nave idrografica), traduttore di Le Spleen de Paris di Baudelaire. Ha scritto diversi saggi su Hagiwara Sakutarò 萩原朔太 郎, il poeta da lui più stimato. 24 辰野隆 (1888 – 1964) 25 鈴木信太郎 (1895 – 1970) 26 渡辺一夫 (1901 – 1975) 27 森有正 (1911 – 1976) Studioso di letteratura e filosofia francese. Ha vissuto a lungo a Parigi e scritto numerosi saggi su Pascal e Descartes. 28 菅野昭正 (1930 – ) Studioso e critico letterario, famoso per il suo saggio su Stéphane Mallarmé. 29 蓮實重彦 (1936 – ) Studioso di letteratura e filosofia francese, famoso soprattutto come critico cinematografico. Autore di Han nihongo ron 反=日本語論 (Anti-lingua giapponese), Foucault – Deleauze – Derrida, Hyōsōhihyō sengen 表層批評宣言 (Dichiarazione della critica superficiale), Eiga: miwaku no ekurichūru 映画 魅惑のエクリチュール (Il cinema: una “écriture” d’incanto), ecc., e traduttore di Flaubert, Foucault, Deleuze, Bartes, ecc.. 30 辻邦生 (1925 – 1999) Studioso di letteratura francese e scrittore di numerosi romanzi e racconti, tra i quali Azuchi ōkanki 安土往還記 (La cronaca del viaggio per Azuchi), Haikyōsha Yurianusu 背教 者ユリアヌス (Giuliano l’apostata). 31 中村真一郎 (1918 – 1997) Critico letterario, poeta, scrittore. Tra i suoi numerosi scritti: la tetralogia Shiki 四季 (Le quattro stagioni), Kakizaki Hakyō no shōgai 蠣崎波響の生涯 (La vita di Kakizaki Hakyō). Traduttore di opere francesi e anche giapponesi dell’epoca Heian, in lingua moderna, come l’Ise monogatari e il Torikaebaya monogatari. 32 大江健三郎 (1935 – ) Scrittore. Tra le sue numerose opere: Shisha no ogori 死者の奢り(L’orgoglio dei morti), Shiiku 飼育 (L’animale d’allevamento), Man’en gannen no futtobōru 万延元年のフッ トボール (Il grido silenzioso). Premio Nobel per la letteratura nel 1994. 33 Si veda Gonda Kazuhito, “Kobayashi Hideo o meguru hitobito, 2”, Bessatsu Taiyō, 162 (Kobayashi Hideo), Heibonsha, Tokyo 2009, p.17. 34 Uscito nel 1947 col titolo Ranbō no mondai ランボオの問題 sulla rivista Tenbō 展望.

の季節」の見すぼらしい豆本に、どんなに烈しい爆薬が仕掛けられていた か、僕は夢にも考えてはいなかった。35 Era primavera ed avevo 23 anni quando, per la prima volta, mi sono imbattuto in Rimbaud. Potrei scrivere che in quel momento passeggiavo nel quartiere di Kanda senza meta quando fui travolto da uno sconosciuto che mi mise letteralmente K.O. Io ero totalmente impreparato. E non immaginavo minimamente l’esplosivo potenziale contenuto nel piccolo e misero libro di Una stagione all’inferno delle edizioni Mercure trovata per caso all’entrata di una libreria.

A Hasumi, anch’egli studente dello stesso corso tanti anni dopo, non sfugge la sfumatura di quel condizionale “potrei scrivere che...”, e sottolinea dettagli come “per caso” e “edizione Mercure”, lasciando intendere che un così melodrammatico episodio non avrebbe assolutamente potuto verificarsi se Kobayashi realmente non avesse conosciuto Rimbaud.36

Come tanti scrittori e filosofi giapponesi a partire dall’epoca Meiji, anche Kobayashi ha subito una notevole influenza europea, e nel suo caso si tratta evidentemente soprattutto di quella francese. Si può dire che ha rappresentato uno dei primi esempi di una importante realtà culturale del Giappone moderno, di derivazione francese, che continua tuttora ad esistere.

Kobayashi è noto anche come traduttore di Une saison en enfer di Rimbaud, Monsieur Teste di Valéry, e Quatre-vingt-un Chapitres sur l’esprit et les passions di Alain, nonché per la sua opera incompiuta Kansō (Pensieri) ispirata dalla filosofia di Bergson.

Era molto attratto dai simbolisti francesi, Rimbaud in particolare, ma aveva anche amici poeti giapponesi fortemente influenzati dall’esperienza simbolista: Tominaga Tarō e Nakahara Chūya, che saranno colpiti entrambi da una morte precoce.

Nel 1925 poco dopo l’iscrizione all’università, conosce Nakahara tramite Tominaga. Nello stesso anno, comincia la convivenza con Hasegawa Yasuko 長谷川泰 子, 37 l’amante di Nakahara. Nonostante la complessità della relazione, una sorta di ménage à trois, Kobayashi e Nakahara mantennero un rapporto sincero e un serio e leale confronto tra artisti.

Alla morte dei due giovani poeti, Kobayashi dedicò loro belle parole di elogio e di commiato. Per Tominaga scrisse: 彼は、洵に、この不幸なる世紀に於い て、卑陋なる現代日本の産んだ唯一の詩人であつた (È stato veramente l’unico Poeta che l’odierno ignobile Giappone ha prodotto in questo disgraziato secolo).38 E alla morte di Nakahara, …詩の出来不出来なぞ元来この詩人に

35 Kobayashi Hideo zenshū (citato d’ora in avanti come KHZ), IV, Shinchōsha, Tokyo 2001, p 105. Le traduzioni dei brani riportati nel testo sono di chi scrive. 36 Cfr. Hasumi Shigehiko, “Kotoba no yume to ‹hihyō›”, Hyōsōhihyō sengen, Chikuma shobō, Tokyo 1985, pp. 11-52. 37 Yasuko era un’aspirante attrice, vincitrice del concorso di fotografia “La donna che assomiglia a Greta Garbo” 38 KHZ, I, p. 97.

は大した意味はない。それほど、詩は彼の生ま身の様なものになつて ゐた。どんな切れつぱしにも彼自身があつた (...per apprezzare questo poeta, valutare la buona o la cattiva riuscita delle sue poesie non è poi così tanto importante, dal momento che la poesia stessa si era incarnata in lui. In ogni verso c’era lui stesso).39

Nel 1928 Kobayashi si laurea con una tesi su Arthur Rimbaud, e poco dopo tronca la difficile convivenza con Yasuko andandosene ad Osaka. Si ritira per un po’ nel tempio buddhista Myōkōji 妙光寺 nel quartiere Tanimachi, poi va a Kyoto a trovare suo zio, poi a Nara dove frequenta Shiga Naoya 志賀直哉, 40 per il quale nutre una profonda stima. Fu un anno consacrato alla riflessione e al recupero delle energie.

L’anno dopo, all’età di ventisette anni, con Samazama naru ishō (Vari modelli) si classifica secondo al concorso nella sezione di critica letteraria sponsorizzato dalla rivista Kaizō 改造 debuttando come critico. A dicembre dello stesso anno, scrive il saggio Shiga Naoya, molto probabilmente anche come segno di ringraziamento per l’accoglienza e le premure ricevute a Nara.

Nel 1933 fonda la rivista letteraria Bungakukai 文学界41 con Kawabata Yasunari, Hayashi Fusao e Takeda Rintarō, dove finalmente può esprimersi con la massima libertà.

Queste, a grandi linee, le principali tappe degli anni della formazione giovanile di Kobayashi, in particolare fino al periodo che ha preceduto l’inizio della seconda guerra mondiale.42

Debutta nel 1929 con Samazama naru ishō, e dopo circa sei mesi comincia una brillante carriera scrivendo una serie di recensioni letterarie intitolate Ashiru to kamenoko アシルと亀の子 (Achille e la tartarughina43) sulla prestigiosa rivista Bun-

39 Ivi, V, p. 282. È interessante notare che un’osservazione analoga (cioè, la poesia immedesimata con il poeta,) è di Emilio Cecchi a proposito di un poeta italiano che viene spesso paragonato a Rimbaud: Dino Campana. “Accanto a Campana, che non aveva affatto l’aria d’un poeta (...) si sentiva la poesia (...)”. Emilio Cecchi, “Dino Campana”, Di giorno in giorno, Garzanti, Milano 1977, p. 318. 40 Autore dei romanzi An’ya kōro 暗夜行路 (Viaggio in una notte buia), Wakai 和解 (Riconciliazione), Kinosaki nite 城の崎にて (A Kinosaki). Per la sua maestria descrittiva, è stato definito “Shōsetsu no kamisama (il Dio del romanzo)”, parodia del titolo del suo racconto Kozō no kamisama 小僧の神 様 (Il Dio di un garzone). Analogamente, Kobayashi è stato chiamato “Hihyō no kamisama (il Dio della critica)” 41 All’inizio viene pubblicata dalla casa editrice Bunpodō 文圃堂, e dal 1936 da Bungeishunjūsha 文 芸春秋社. La rivista è tutt’ora una pubblicazione di notevole importanza. 42 Molti dei dati finora esposti sono presi dal numero della rivista Bessatsu Taiyō dedicato a Kobayashi, Heibonsha, Tokyo 2009, dal volume “Kobayashi Hideo”, Shinchō nihon bungaku arubamu, XXXI, Shinchōsha, Tokyo 1986, e da KHZ, appendice II. 43 Il titolo va chiaramente associato a uno dei famosi paradossi di Zenone, “Achille e la tartaruga”. Kobayashi ha usato il nome Achille come metafora di “teoria”, e la tartaruga come metafora di “realtà”. Cfr. KHZ, I, p. 240.

gei Shunjū44 e pubblicando traduzioni di opere francesi, a cominciare da Une saison en enfer di Rimbaud e Monsieur Teste di Valéry, e vari saggi su riviste letterarie.

Trattando sia la letteratura europea che quella giapponese, ma anche la pittura, la musica e altre espressioni artistiche, col suo stile tagliente, appassionato, sincero, arbitrario, convinto e carismatico, mirando soprattutto a cogliere l’anima dell’autore, Kobayashi affascinava e abbagliava i lettori del primo periodo Shōwa, e la sua fama si ampliava anche grazie all’arrivo dell’epoca della “riproducibilità tecnica”.45 Possiamo dire che l’epoca Taishō, in cui la letteratura era ancora per pochi eletti, finisce culturalmente nel 1927, con la morte di Akutagawa e la nascita delle edizioni tascabili della casa editrice Iwanami (Iwanami Bunko). Non possiamo negare che il mito di Kobayashi fosse dovuto anche al fatto che in quegli anni molti avevano cominciato a leggere libri occidentali, ascoltare musica occidentale e guardare cataloghi di pittura occidentale.

Dopo la seconda guerra mondiale la sua autorità comincia ad essere messa in discussione: quasi una sorta di ribellione dei figli nei confronti del “padre”. Sakaguchi Ango 坂口安吾 (1906 – 1955), scrittore della scuola Buraiha 無頼派, nel 1947 scrive Kyōso no bungaku 教祖の文学 (La letteratura del Gran Maestro) nel quale accusa Kobayashi di essersi arroccato su solide posizioni e, con un misto di affetto e rabbia, afferma:

彼の昔の評論、志賀直哉論をはじめ他の作家論など、今読み返してみる と、ずゐぶんいゝ加減だと思はれるものが多い。然し、あのころはあれ で役割を果してゐた。彼が幼稚であつたよりも、我々が、日本が、幼稚 であつたので、日本は小林の方法を学んで小林と一緒に育つて、近頃で はあべこべに先生の欠点が鼻につくやうになつたけれども、実は小林の 欠点が分るやうになつたのも小林の方法を学んだせゐだといふことを、 彼の果した文学上の偉大な役割を忘れてはならない。46 Molti dei suoi saggi di una volta come quelli su Shiga Naoya e altri scrittori, letti oggi sembrano discorsi abbastanza grossolani. Però, devo dire che in quell’epoca avevano la loro ragion d’essere. Più che Kobayashi, eravamo immaturi noi e tutto il paese. Il Giappone ha imparato il metodo di Kobayashi ed è cresciuto con lui. Ora invece ci danno fastidio i difetti del maestro, ma non dobbiamo dimenticare il grande contributo che ha dato nella nostra letteratura e che siamo arrivati a questo livello proprio perché abbiamo imparato il suo metodo.

44 La rivista Bungei Shunjū è stata fondata dallo scrittore e imprenditore Kikuchi Kan 菊池寛 (1888 – 1948), molto stimato da Kobayashi. 45 Bisogna ricordare che il suo celebre saggio su Mozart implicitamente presuppone la musica riproducibile col grammofono e deve l’enorme successo tra i lettori anche alla diffusione dei dischi fonografici. 46 Sakaguchi Ango, “Kyōso no bungaku”, in Daraku ron, Kadokawa shoten, Tokyo 1986, p. 196. La traduzione del brano riportato nel testo è di chi scrive.

Nel 1979 esce il volume Kobayashi Hideo o koete 小林秀雄をこえて (Oltre Kobayashi Hideo) che raccoglie i dialoghi tra il critico Karatani Kōjin e lo scrittore Nakagami Kenji47 e alcuni loro saggi.

Nello stesso anno, Yoshimoto Takaaki nel suo Higeki no kaidoku 悲劇の解読 (Decodificazione della tragedia) non nasconde la sua irritazione e sembra che voglia distruggere Kobayashi trattandolo come un uomo che dà troppa importanza alla propria coscienza e che non riesce mai a trovare altro interlocutore se non se stesso. Sembra un figlio oppresso e irritato. Invece, pochi anni prima (1975), Hasumi Shigehiko, come abbiamo già visto, nel suo Kotoba no yume... aveva mostrato elegantemente e con nonchalance i trucchi retorici che usava Kobayashi e “svelato” le bugie che ingannavano i lettori. Con affettuoso distacco, come un figlio cresciuto ed equilibrato che forse ha anche superato il padre, Karatani scrive:

彼の批評の飛躍的な高さは、やはり、ヴァレリー、ベルクソン、アラン を読むこと、そしてそれらを異種交配してしまうところにあった。公平 にいって、彼の読みは抜群であったばかりでなく、同時代の欧米の批評 家に比べても優れているといってよい。今日われわれが小林秀雄の批評 の古さをいうとしたら、それなりの覚悟が要る。たとえば、サルトル、 カミュ、メルロー=ポンティの三人組にいかれた連中が、いま読むに耐 えるテクストを残しているか。あるいは、フーコー、ドゥルーズ、デリ ダの新三人組を、小林秀雄がかつて読んだほどの水準で読みえている か。なにより、それが作品たりえているか。そう問えば、問題ははっ きりするだろう。根本的には何も変わってはいないのだ。inter-courseが 本当は欠けている。小林秀雄に対する嫌悪は、いつも自己嫌悪に似てい る。48 Il livello straordinariamente alto della sua critica scaturiva dalla capacità di leggere Valéry, Bergson e Alain e ibridarli. A essere imparziali, le sue interpretazioni erano non solo eccellenti ma direi anche superiori a quelle dei critici occidentali dell’epoca. Per definire obsoleta la critica di Kobayashi oggi, bisognerebbe avere una buona cognizione di causa. Per esempio, tra gli scritti di coloro che si sono lasciati infatuare da quei tre, cioè, Sartre, Camus e Merleau-Ponty, c’è qualche testo che meriti di essere letto ancora oggi? O siamo veramente in grado di interpretare i nuovi tre, cioè, Foucault, Deleuze e Derrida, al livello che dimostrava Kobayashi nelle sue interpretazioni all’epoca? Soprattutto, queste nuove interpretazioni di oggi, sono degne di essere chiamate “opere”? Se si pone la questione in questi termini, il problema è evidente. Fondamentalmente non è cambiato nulla da allora. In realtà, anche oggi manca “l’inter-course”. L’odio per Kobayashi assomiglia sempre all’odio per noi stessi.

47 中上健次 (1946 – 1992) Ha scritto molte opere ambientate nella regione Kumano di cui è originario, come Misaki 岬 (Il promontorio), Karekinada 枯木灘 (Il mare degli alberi morti), Chi no hate, shijō no toki 地の果て、至上の時 (Il termine della terra, momento supremo). Fino alla sua morte è stato legato da profonda amicizia e solidarietà a Karatani Kōjin. 48 Karatani Kōjin, “Kōtsūni tsuite”, in Hihyō to posutomodan, Fukutake shoten, Tokyo 1989, p. 186.

In ogni caso dobbiamo ammettere che Kobayashi ha notevolmente influenzato le generazioni successive. A questo proposito Donald Keene dice:

It is hard to imagine what Shōwa criticism would have been like without Kobayashi, though we can be fairly sure that it would not have developed so greatly, nor would it have come to command the attention not only of persons professionally interested in literature but of the general public.49

Nel 1980, infatti, un altro colosso della critica letteraria Nakamura Mitsuo, ha curato un volume che raccoglie i lavori giovanili del nostro critico (degli anni 1929–1935), e nei commenti ha sottolineato il grande contributo che Kobayashi ha dato alla diffusione della letteratura francese in Giappone e anche a smuovere tutto il terreno letterario giapponese (dove dettava legge la scuola “naturalista” col suo linguaggio moderno e parlato) reintroducendo l’uso frequente di kanji e andando consapevolmente contro corrente.50

In ogni caso non è affatto casuale che molti in quegli anni abbiano scritto contro Kobayashi. Erano grossomodo gli anni della pubblicazione del volume Motoori Norinaga uscito nel 1977, il suo ultimo lavoro importante al quale dedicò circa dodici anni, pubblicato a puntate sulla rivista Shinchō, nel quale tratta il filologo e medico del XVIII secolo famoso per i commenti sul Genji monogatari e per aver decifrato il testo del Kojiki. Kobayashi ha cominciato questo lavoro subito dopo l’improvvisa sospensione dell’interessante pubblicazione a puntate sempre su Shinchō intitolata Kansō (Pensieri), che è durata cinque anni, dedicata principalmente a riflessioni sulla filosofia di Henri Bergson. Questa sua “svolta” inaspettata da Bergson a Motoori sembra abbia deluso molti lettori non conservatori, i quali l’hanno interpretata come un chiaro segno di una presa di posizione decisamente tradizionalista.

Fino al 1982, anno precedente la sua morte, Kobayashi ha continuato a scrivere una grande quantità di opere, finendo per essere, nel bene e nel male, un indispensabile punto di riferimento per il mondo letterario giapponese.

49 Donald Keene, Dawn to the West, vol. 2, Holt, Rinehart & Winston, New York 1984, pp. 581582. 50 Cfr. Nakamura Mitsuo, “Kaisetsu”, in Kobayashi Hideo shoki bungei ronshū, Iwanami shoten, Tokyo 1980, pp. 431-443.

Brevi cenni biografici

1902 (Meiji 35) 11 aprile nasce a Tokyo, primogenito di Kobayashi Toyozō e Seiko.

1915 (Taishō 4) Dopo le elementari, frequenta la Tokyo Furitsu Daiichi chūgakkō 東京府立第一中 学校 (La scuola media inferiore N.1 di Tokyo), dove conosce il poeta Tominaga Tarō (autore di poesie fortemente influenzate dai simbolisti francesi) e il futuro critico letterario Kawakami Tetsutarō.

1920 (Taishō 9) Finite le medie inferiori, si presenta all’esame d’ammissione al triennio della scuola media superiore Daiichi kōtōgakkō 第一高等学校 (La scuola superiore N.1), ma viene respinto.

1921 (Taishō 10) Il 20 marzo muore il padre a 46 anni. Ad aprile viene ammesso alla Prima scuola superiore, indirizzo “Lettere III” Ad ottobre interrompe gli studi per un anno perché sofferente di paratiflite e nevrosi. La madre si ammala e si trasferisce a Kamakura per curarsi.

1922 (Taishō 11) Pubblica il primo romanzo Tako no Jisatsu 蛸の自殺 (Il suicidio del polipo) sulla rivista dōjinshi 同人誌 Kyōon 跫音 e lo manda allo scrittore Shiga Naoya, dal quale riceve una lettera di elogio.

1924 (Taishō 13) Collabora alla rivista dōjinshi Seidō jidai 青銅時代 e a luglio pubblica il romanzo breve Hitotsu no nōzui 一つの脳髄 (Un cervello). A dicembre con gli amici Ishimaru Jūji, Nagai Tatsuo e Tominaga Tarō fonda la rivista Yamamayu 山繭. In questo stesso anno conosce Aoyama Jirō.

1925 (Taishō 14) A febbraio pubblica Ponkin no warai ポンキンの笑い (Il sorriso di Ponkin) su Yamamayu. A marzo si diploma alla scuola superiore. Ad aprile viene ammesso al corso di letteratura francese nella Facoltà di Lettere dell’Università Imperiale di Tokyo. Nella stessa classe trova Kon Hidemi, Nakajima Kenzō, Miyoshi Tatsuji. Nello stesso mese conosce il poeta Nakahara Chūya tramite Tominaga Tarō. Ad ottobre va a Izu Ōshima e al ritorno si sottopone ad un intervento chirurgico all’intestino. A novembre muore Tominaga Tarō, a 24 anni.

Comincia la convivenza con Hasegawa Yasuko, amante del suo caro amico Nakahara Chūya.

1926 (Taishō 15 / Shōwa 1) A maggio si trasferisce a Kamakura. Ad ottobre pubblica il primo saggio su Arthur Rimbaud sulla rivista accademica Furansu bungaku kenkyū 仏蘭西文学研究 (Studi di letteratura francese). Nell’inverno va a vivere a Zushi.

1927 (Shōwa 2) In autunno ritorna a Tokyo (nel quartiere Shirokanedai). A settembre pubblica un saggio su Akutagawa e a novembre un saggio su Les fleurs du mal di Baudelaire.

1928 (Shōwa 3) A febbraio si trasferisce al quartiere di Nakano. Conosce Ōoka Shōhei. A marzo si laurea con una tesi su Arthur Rimbaud. A maggio lascia la casa dove conviveva con Yasuko e va da solo ad Osaka. Poi va a Nara dove frequenta Shiga Naoya. Chiude il rapporto con Yasuko.

1929 (Shōwa 4) A gennaio torna a Tokyo. A settembre con Samazama naru ishō si classifica secondo al concorso nella sezione di critica letteraria sponsorizzato dalla rivista Kaizō e debutta come critico letterario. A dicembre pubblica un saggio su Shiga Naoya sulla rivista Shisō 思想..

1930 (Shōwa 5) Ad aprile comincia a scrivere la serie di critica e recensioni letterarie Ashiru to kamenoko sulla rivista Bungei Shunjū, continuando a scrivere regolarmente fino a marzo dell’anno successivo e confermandosi definitivamente come critico letterario. Ad ottobre pubblica la traduzione di Une saison en enfer di Rimbaud. Conosce Nakamura Mitsuo.

1931 (Shōwa 6) Si trasferisce a Kamakura con la madre. A novembre pubblica la traduzione di Le Bateau Ivre di Rimbaud.

1932 (Shōwa 7) Comincia ad insegnare lingua e letteratura francese all’Università Meiji.

1933 (Shōwa 8) A maggio pubblica il saggio Kokyō o ushinatta bungaku (Letteratura della patria perduta) su Bungei shunjū. A ottobre Fonda la rivista letteraria Bungakukai con gli scrittori Kawabata Yasunari, Hayashi Fusao, Takeda Rintarō.

1934 (Shōwa 9) A maggio si sposa con Mori Kiyomi 森喜代美. A ottobre pubblica la traduzione di Monsieur Teste di Valéry.

1935 (Shōwa 10) A gennaio diventa il redattore responsabile della rivista Bungakukai e comincia a pubblicare a puntate Dosutoefusukī no seikatsu (La vita di Dostoevskij) fino a marzo 1937, e a maggio Watakushi shōsetsu ron (Saggio sul romanzo dell’io) sulla rivista Keizai ōrai 経済往来. A settembre pubblica la traduzione di Paludes di André Gide.

1936 (Shōwa 11) A luglio pubblica la traduzione del saggio su Edgar Alain Poe di Baudelaire e a dicembre pubblica la traduzione di Quatre-vingt-un Chapitres sur l’esprit et les passions di Alain (Émile Auguste Chartier).

1937 (Shōwa 12) A marzo nasce la prima figlia Haruko 明子. A ottobre muore Nakahara Chūya. A novembre pubblica un’antologia di poesie di Rimbaud tradotte da Nakahara su Bungakukai e a dicembre pubblica la poesia Shinda Nakahara (Nakahara morto) insieme a degli scritti postumi del poeta su Bungakukai.

1938 (Shōwa 13) A marzo va in Cina come inviato speciale della rivista Bungei Shunjū e consegna il premio letterario Akutagawa a Hino Ashihei 火野葦平 per il suo Funnyōtan 糞尿

譚. A giugno diventa professore ordinario all’Università Meiji. Comincia a interessarsi di antiquariato.

1939 (Shōwa 14) A maggio pubblica la traduzione di Mes poisons di Sainte-Beauve.

Finisce qui il periodo oggetto della nostra comunicazione. Per gli anni dal 1939 al 1983 (anno della sua morte) si rimanda ad una biografia più esauriente.

I dati biografici sono basati su quelli riportati in “Kobayashi Hideo”, Bessatsu Taiyō, CLXII, Heibonsha, Tokyo 2009 ed in Shinchō Nihon bungaku arubamu – Kobayashi Hideo, Shinchōsha, Tokyo 2003.

Kobayashi Hideo: His Early Works under French Influence and the Literary Environment

Kobayashi Hideo (1902-1983), who established modern literary criticism in Japan, is definitely one of the most influential figures in Japanese literature and criticism of the twentieth century to this day. His editorials enjoyed widespread popularity covering a broad range of subjects beyond academic and literary environments including music, fine art, pottery and antiques. This paper aims to be an introduction to this remarkable critic, illustrating his academic background, his fellow writers, his early works which were greatly influenced by the European writers, poets and philosophers, especially those from France, such as Arthur Rimbaud, Paul Valéry, Alain and Bergson, and also the criticism toward him after the World War II, especially around the late 1970’s.

若き日の小林秀雄:フランスの影響と文学的環境

林直美

日本の近代文芸批評の創始者といえる小林秀雄は、20世紀以降の日本 の文学と批評を語る上で避けて通れない、最も影響力を持った文学者 に数えられる。その評論は、文学のみならず音楽、美術、陶器、骨董 等の様々な題材に及び、大学知識人や文学関係者の枠を超えた読者層 に広く読まれてきた。 本論は、イタリアにおいては未だあまり知られていないこの批評家の 紹介的なものであり、小林の学生時代からの知的環境、様々な文学者 との交流、その文芸活動の初期にみられるヨーロッパ、特にフランス の文学・思想(ランボー、ヴァレリー、アラン、ベルクソン等)の影 響、および、戦後特に1970年代後半頃の小林秀雄批判について、解説 する。