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CONSIDKIIAZIOX I
linfatici sot to la forma di piccole mandorle. <;i ritrorano i gangli epitroclei, non cosi i cervicali .
L'infermo non a\ verte di sturbi nella digest io ne. la lingua è leggermente ìmpatinata. poco rossa ai bordi. umida e tremul a.
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L' e;;ame del san!.(ue. pratic:\lo dal dottor J>asquale. (l} non ha fatto riscontrare gli omatozoarii della malaria, JH; in prepar.•ti a fr·e:;co. nt'• in preparati colorati. Le emazie hanno a:-;pollo normale, 1\e ne contano .. per mill. c.: i leUL'O:iti so no nel rapporto di i per ogni 2 1H globuli ro8si. Non ,i t' potuto Yalutare l'emoglobina, pe1· la mancanza del re la ti ,·o apparecchio.
L'esame delle urine, pr·atic.1to dallo stes:;o dottor Pasquale . non ha fatto notare pi)!menti biliari. nè alhumina. nè elementi morfologici.
La fehbre ha mante nuto sempre lo 1'Lesso tipo intermittente. restio ai chinacei. a titolo di esperimento, per due giorni. un grammo di fenacetina, questa inverti il tipo fehhrile. per cui s i ebLe apiressia nelle ore serotin o. i perpi res si a al mattino. Si ricorse al calomelano. alla dose di centigrammi 30 per tre giorni, e:questo, ollre a produne una lieve purgagione, determinò diminuzione nell 'e levaziOne termica serotina, che sì limit ò a 38",!).
Tale di'minuzione restò per vari giorni, anche dopo la sospensione del rimedio
I ntnnto i fatti articolari aumentarono rl'inlensitit. al gonfiore e dolore notllrrno delle ginocchia e clelia spalla sinistra si accoppiò tumefazion e H dolenzia del manubrio dello sterno, per cui non si duhitò più della natura sililitica di e;;si. S' iniziò quindi il trauamento mercuriale, co n iniezioni ipodermich e bJlleriolo.;ico.
SUI.I.\ fKIIB!tE BS5E 'Z JAI.E i-73 di snblinnto , la febbre anzitutto, sehhene ridotta a minimi termi ni 3'7° mattina. 3H0 :l8°/) :;era. caddP. m\ più comparve: le locali affezioni migliorarono, ed essendo soddi:;.far.ente lo stato generale dell'infermo, questo fu inviato in licenza di convalescenza il 2 ottobre p. a.
I ntanto. cessala questa. e ripre sentatasi la fehhre il P. r iPntmra all'o:>pedale il 7 dicembre p. a. e ripresa la cura mer·curiale, non ebbe a soffrire più recidiva. Storia ::2•.
G. furiere nel corpo reali equipaggi pre5enta note gen · tilizie negative. ed ha sempre goduto huona salute sino all'april e 18n l. in cui, imbarcatosi sulla regia nave 11/mvlntorl' si contagiò di blenorragia acuta. Questa durò cinque mesi: ed un dopo la l?narigione l'infermo cominciò a notare un gonfiore limitato sinistro. che :111dò mun mano con poca dolenzia e ness una reazione infiammatoria. Pt•rò vi si accompagnò leggero morimento feb'brile. a preval enza uelle ore serotine. e fu co:; tretto nell' osped ale del '2Gdipartimento militare marillimo.
L'individu o si presenta ili coi·H·ito pallido, piuttosto denutrito. accusa nlcuua sofferenza da parte deK ii organi tora rici etl addominali. solo richiama la no stra attenzioni' sulla febb 1·e che lo tor·menta, e sin i<.t ro. l n tale regione si nota un tumore della grandezza di una gro:>sa noce, duro e spostahile, la pelle, senza alc un a reazione inliammator·ia, è aderente ai te:< 5nti !'Oitostant i. l·: indolente alla palpazion e.
All'esame torace non rinYiene nulla di note,·ole. La milza, nell'osserntre l'addome, si mostra ingrandita, ed ar- lli1KVI CO:iSIOERAZlONl rira col suo bordo anteriore alla linea ascellare anteriore. L'infermo non soffrì mai malaria.
:X otasi poliadenite spelica all'inguine destro eJ alle regioni latero·cervicali, non cosi nelle epitroclee.
In terrogato più volte il paziente sulla blenorragia sofferta non sa precisare bene nè la natura della secrezione. ni• la cura fntla
La febbre ha presentato sempre il tipo continuo remillf'nte. con esacerbazione nelle ore serotine, accompagnata da cefalea. Però nel suo decorso :-.i è notata anche completa apire sia durante un paio di gior·oi, ed una cert.1 intermittenza. Si r·iporta la tabella clin ica: l 7 mattino 37,9. Pom eriggio :l8,S. Sera 38,H. z.t » » » >> )) » AJIÌ?'t'.<;s ia.
16 novembre 9 1 data d'entrata dell'infermo. Sera :11\". 8.

18 )} 37,:). )) 37,0. » 38.
Hl :31 ,:>. )) 37.8. » :J8.
:w » 37. )) 38,0. » 38.
» :37.6. » » 3/.il.
21· maltinù 38.ij, Pomeriggio ::Hl,ij, Sera 39,7.
2:> » 31.3. !17 ,3. » 3/.3.
26 )) 36,:1. )} 30,3. )) 36,4·.
27 )) 36,3. )) :17. )} :n.;..
28 » 36.5. )) 38.6. » !19,1. 29 » 37, l . »
))
SULLA Fli.llllRE SlFII.ITICA
rncominciato il trallamento mcrcuriale, per via ipodermica, non si è notal<• più a:rmento febbrile, salvo qualche lieve recidi\ a. l i tumore inguinale, con le locali frizioni di pomata andò sempre diminuendo di volume , e l'infermo nel suo generale. Indubbinmeote la cennata blenorragia dovelle essere la causa etiologica sifilitica. 3 febbraio 0:2. Bordo ref!ia nave Curtatune. Lell•'l'll/ urn.
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Rivista Medica

•lotta ùa bacilli. Solamente nel 25 p. 100 di ca si la malattia non pre$entò complicazioni. La stagione estiva ebbe un 'influen:.w favorevole sul regolare decorso.