GARIBALDI DUECENTO ANNI DI STORIA PATRIA

Page 119

- il fattore materiale, che per la sua costante deficienza è una vera e continua preoccupazione: l’operazione di Laveno nel 1859; lo sbarco a Talamone nel 1860 luminosamente lo affermano; - il fattore intellettuale, indiscutibilmente riconoscibile nella meditazione che precede ogni atto e nella consapevolezza che l’atto accompagna. A questa meditazione Garibaldi giunge non solo per i valori di capacità che egli indubbiamente possiede, ma anche per la pressione della necessità, che esige dei mezzi, sempre scarsi, un impiego al massimo rendimento; - il fattore morale che domina in tutto l’ambiente garibaldino; ma se è esaltato, non è mai dagli altri distaccato. Napoleone diede rilievo al fattore intellettuale, e la sua arte, che soprattutto desta ammirazione, si precisa in linee nette, ben marcate, ben sagomate, ben riconoscibili. Garibaldi, invece, tenne nel più alto conto il fattore morale, e lo valorizzò esaltando i sentimenti migliori Campagna di Francia 1870-71. L’attacco di Chatillon. del combattente, come l’amor di patria, la fede, il senso dei sacrificio; la sua arte, quindi, dà anche essa contorni netti, ma capaci di prendere particolarissimi rilievi per gli sfondi psicologici, sui quali sono tracciati, ed una classificazione di chiari e scuri, e di sfumature, che genera uno serie di elementi caratteristicamente garibaldini. Ond’è che se l’arte napoleonica meglio vien intesa dagli studiosi, che possono più razionalmente penetrarla, quella di Garibaldi parla allo spirito di tutti e commuove; perché si vale di elementi e di argomenti che non muoiono, non mutano, ma saranno in eterno dagli uomini compresi. Napoleone fu soprattutto epico, ma Garibaldi all’epica seppe aggiungere la lirica; nell’uno

117


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.