
2 minute read
QUANDO TUTTO HA INIZIO
Inizia tutto con due semplici lineette. Che siano cercate o a sorpresa, dal momento in cui compaiono sul test di gravidanza, cambia tutto. Le emozioni che si scatenano vanno dallo stupore, al puro terrore, alla felicità più intensa. I genitori con le stellette non sono esenti da questo terremoto emotivo. Che la gravidanza sia cercata o meno, dal momento in cui si diventa consapevoli del suo inizio, tutto cambia. Improvvisamente, la donna si trova a non essere più solo di se stessa, ma a dover ricalibrare le proprie scelte in base Il periodo iniziale è caratterizzato spesso da un bisogno più forte di introspezione, ma anche da sintomi come nausea e sonnolenza che possono essere piuttosto invadenti. Nel secondo trimestre, le energie perse nel primo ritornano ed preparare “il nido” per accogliere la nuova creatura. Tutti questi cambiamenti, cadenzati da sbalzi ormonali notevoli, come è intuitivo che sia, sono veramente importanti da gestire, in particolar modo in un contesto lavorativo, come può succedere alle donne militari. Anche se felici, ci si può sentire molto fragili e spaventate. Ma non dimentichiamoci che anche i papà hanno bisogno del loro spazio in un momento tanto delicato. I paradigmi sociali sono cambiati e, ad oggi, la gravidanza e la cura del bebè non sono più faccende “da donne” e quest’ultimi nuova vita, l’uomo può farlo nella presenza, diventando un punto di riferimento saldo in un momento tanto stravolgente, come un “caldo contenitore esterno”, che accoglie la potente trasformazione che sta avvenendo. Detta così, sembra facile, ma sappiamo tutti quanto non lo sia! Gli uomini non possono contare sulla trasmissionecesso era molto diversa, come le aspettative sia sociali sia personali nei loro confronti. Anche loro vivono emozioni potentissime e sentirsi maldestri, confusi, impotenti quindi, è perfettamente normale.

Advertisement
In tale contesto emotivo, uno dei bisogni più frequenti è quello della condivisione, ampliato dal fatto che spesso le iniziative a favore delle coppie in gravidanza, come i corsi pre-parto, iniziano dall’ultimo trimestre. Insomma, nella società attuale, caratterizzata da ritmi veloci e alquanto frenetici, un tempo più lento e morbido come quello gestazionale dei primi mesi, sembra avere poco ascolto.
Per rispondere a questa necessità, si possono trovare varie soluzioni:

• le ostetriche domiciliari, che assistono la donna durante tutto il percorso e con le quali si può instaurare un rapporto

• la doula - tivo e pratico, dalla gravidanza al post-partum.



• “cerchi di mamme”, ossia gruppi di sostegno alla genitorialità. Ormai si possono trovare in ogni città e ce ne sono molti ai quali partecipano anche i papà. Sia le ostetriche che le doule possono indirizzarvi verso quelli che fanno maggiormente al caso vostro.
Anche la lettura può dare grande supporto. Per prepararsi al momento del parto un grande classico è “Per una nascita senza violenza” di Frederyck Leboyer, mentre testi utili che parlano della relazione con il neonato, che io consiglio, Michel Odent, famoso chirurgo e ostetrico, noto per essere pioniere dei parti in acqua e del rispettodei bisogni primari delle donne incinte dice, parlando di queste ultime: “Le donne incinte non dovrebbero leggere di libri che trattano di gravidanza e parto. Il loro tempo è troppo prezioso. Esse dovrebbero, piuttosto, guardare la luna e cantare per il loro bambino nel grembo materno”. Sembra un’affermazione assurda, molto lontana dalle possibilità che la società ci potenza della capacità delle donne di creare il fondamentale legame con il loro bambino permettendo la nascita di una nuova vita, e a quella indiscussa e rivoluzionaria degli uomini di fare in modo che questa magia possa accadere.
Alice Sciucchino nasce a Orvieto nel 1985. Dopo aver lavorato come tata per dieci anni, l’amore per questa professione e per i bambini l’ha spinta a studiare, presso il Centro Nascite Montessori, il metodo Montessori per la fascia di età 0-3 anni, che ha poi messo a frutto come strumento di sostegno pratico alla genitorialità. Con il desiderio di stare accanto alle mamme e ai papà con più efficacia nei loro primi momenti, nel 2017 si è formata come Doula (figura professionale, in grado di potenziare le capacità genitoriali, che assiste emotivamente e praticamente la famiglia durante la gravidanza e dopo il parto). È laureanda in Scienze dell’educazione.





