Marche a 5 Cerchi - Volume 1 - Atene 1896 - Vancouver 2010

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Andrea Carloni


Per la realizzazione de “Le Marche a 5 Cerchi” si ringraziano: Archivio statistico e fotografico del CONI Federazioni Sportive Italiane delle discipline Olimpiche Edizioni de “La Gazzetta dello Sport” Danilo Di Tommaso, Direttore della Comunicazione CONI Claudio Mele, CONI Servizi Roma Germano Peschini, Vice Presidente CONI Marche, Fabio Luna, Presidente CONI Ancona Aldo Sabatucci, Presidente CONI Ascoli Piceno Giuseppe Illuminati, Presidente CONI Macerata Alberto Paccapelo, Presidente CONI Pesaro Urbino Nico Coppari, Addetto Stampa CIP Marche Vittorio Cassiani, Addetto Stampa CONI Pesaro Urbino Giorgio Galeazzi, autore de "La Boxe nelle Marche" Augusto Bizzi, fotografo Luca Pambianco Roberta Pugnaloni tutti gli operatori degli Uffici Anagrafe che hanno contribuito all’acquisizione dei dati le fonti editoriali e i fotografi che non abbiamo avuto la possibilità di individuare.

Edizione limitata gratuita, senza fini di lucro

Grafica Studio GIO.COM - Ancona Edizioni Tecnoprint s.r.l. - Ancona Stampa Tecnoprint s.r.l. - Ancon © Andrea Carloni, CONI regionale Marche Tutti i diritti riservati Finito di stampare dicembre 2011


di Andrea

Carloni


con il contributo di:


Indice Prefazione 6 Saluti 8 Giochi Olimpici Estivi

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Campioni a 5 Cerchi

171

Giochi Olimpici Invernali

218

Giochi Paralimpici

222

Tecnici Olimpici

236

Indimenticabili 240 Giornalisti 242 Curiosità 243 Partecipazioni 244 Autore 247

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L

e Marche hanno regalato così tante gioie allo Sport olimpico italiano, che ci sarebbe da scrivere un libro. Già, un libro. Perché non c’è un libro che sia lì a raccontare le imprese dei nostri atleti? Eppure Mazzarocchi, Rossini, Cerioni, Trillini, Lo Iacono, Gallucci, Vezzali e tutti gli altri nostri campioni olimpionici, e giudici, e tecnici e dirigenti, medici, fisioterapisti e giornalisti lo meriterebbero. Dicembre 1998, dirigo il settimanale “Sport Marche News”. Chiamo al telefono Terzo Censi, presidente del CONI regionale. Mi conosce dal 1965, quando da Segretario nella Palestra di via Persiani, ad Ancona, mi iscrisse ai Pulcini del CONI, dicendo a mia madre: “Se corre sempre così, può diventare un buon velocista”… Gli chiedo un appuntamento e tre giorni dopo sono nel suo Ufficio. “Fra poco entreremo in un secolo nuovo: vorrei scrivere un libro sui 100 anni dello Sport marchigiano …”. Il presidente m’interrompe e con quella sua aria ferma e decisa mi dice: “Ma dove hai sbattuto la testa prima di venire qui?”. “E perché?”, faccio io. “Non c’è un libro che parli degli sportivi marchigiani, magari c’è qualcosa in ogni provincia, ma non uno che unisca nel racconto tutte le Marche. Possibile che ci si metta tutto alle spalle, senza lasciare ai giovani alcuna traccia delle imprese dei marchigiani che si fanno onore in tutto il mondo?”. E lui: “Ma come pensi di fare a trovare il materiale? Guarda che il volontariato – vero motore del nostro Sport – sta sempre più diminuendo e le raccolte dei dati richiedono passione, cuore e tanto tempo. Non ci sono molte pubblicazioni da poter consultare …”. “Ma insomma mi aiuti o no?”, gli feci. “Sentiamoci fra una settimana”, mi disse nel congedarmi. Dopo tre giorni mi chiamò lui. “Vieni al CONI, ti sto preparando una trentina di libri, ma sappi che il più dovrai andartelo a cercare”. Quella pubblicazione uscì, nei primi mesi del 2000. Ma, come aveva previsto Censi, parlava dei primi anni del Novecento come dei primi successi di Valentino Rossi, ma era parziale, nonostante l’impegno. Agosto 2004. Sto guardando le Olimpiadi di Atene in tivù. Giocano i nostri dell’Italvolley, a caccia di medaglia. Nei sei abbiamo Papi e Tofoli. Durante un time out la telecamera stacca sul pubblico e fa un primo piano sul sindaco di Ancona, Fabio Sturani. Lo chiamo al telefono. Mi chiede in quale settore io sia seduto. Gli rispondo quello della sala di casa. Sembra incredulo. Gli chiedo cosa si provi a stare lì. Una gioia che non si può descrivere, mi risponde. Gli chiedo cosa farà nei prossimi giorni. Ricorda che ci sono così tanti atleti marchigiani a quei Giochi (record di partecipazioni con 15 convocati ad Atene) che non saprebbe dove andare. Il time out è finito e prima di salutarci sussurra, “le imprese di tutti gli olimpionici bisognerebbe raccontarle in un libro”… Dal 2006, trenta anni dopo l’insediamento di Francesco D’Alessio a Delegato regionale del CONI, a pochi mesi dalla scomparsa prima di Luciano Fagnani (altro indimenticabile promotore dei valori dello sport) e poi di Censi, Sturani diviene presidente del CONI. Passa qualche anno e quel libro è qui, davanti ai nostri occhi. Racconta che in 115 anni di Olimpiadi le Marche hanno visto convocati (nati o vissuti nella nostra regione): 100 atleti, 13 giudici, 11 tecnici, 13 dirigenti, 6 fra medici e terapisti, 3

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giornalisti, un regista cinematografico (autore del film “La Grande Olimpiade” di Roma) e un assistente religioso. Non possiamo sapere quante e quali dimenticanze avremo commesso, nonostante l’impegno ed il prezioso contributo di una serie di personaggi che ringrazio e abbraccio affettuosamente per la disponibilità che mi hanno dimostrato. Ma se questo non è il quadro completo della partecipazione marchigiana ai Giochi Estivi ed Invernali, Olimpici e Paralimpici, ci saremo andati molto vicini. Di sicuro potremo migliorare la ricerca in futuro, quando “le Marche a 5 Cerchi” saranno on line sul sito del CONI Marche, per la disponibilità di tutti, ma in particolare per le nuove generazioni, alle quali è dedicata questa opera. Al di là dei dati sulle partecipazioni che abbiamo reperito e fornito, almeno quanto il numero degli atleti (100), colpisce quello delle medaglie ufficiali ottenute: 50. In realtà sarebbero una o due di più (lasciamo ai lettori il gusto di scoprire quali e perché), ma nel carattere di noi marchigiani c’è - insito - il rispetto prima di tutto di noi stessi, quel rispetto (che a volte si trasforma un limite) che ci fa calcolare sempre più per difetto che per eccesso. Questa forma del nostro carattere si esprime anche nella pubblicazione, in cui abbiamo cercato di limitare al massimo l’uso degli aggettivi, pure di fronte a straordinari interpreti di discipline che hanno regalato all’Italia medaglie pesanti e copiose. In molti casi abbiamo pensato fosse meglio lasciar parlare numeri e risultati. Chi si aspetta una trattazione diversa tra i protagonisti dei vari Giochi, non la troverà. Olimpici e Paralimpici, Estivi ed Invernali sono la stessa cosa. Solo che nel caso dei Giochi più famosi e partecipati, quelli aperti ad Atene 1986 (dove siamo stati pochi mesi fa per respirare il profumo dello Stadio Panathinaiko, simbolo dell’inizio della nostra ricerca), abbiamo pensato fosse doveroso raccontare il contesto in cui sono stati protagonisti. Per la realizzazione di questo contenitore dei tanti valori che lo Sport veicola e promulga, si avverte forte il desiderio di ringraziare sinceramente chi “le Marche a 5 Cerchi” ha voluto e sostenuto, dal CONI alla Regione Marche, a cominciare dal presidente, Gian Mario Spacca, non dimenticando partner e sponsor. Il nostro cuore dice “grazie” a tutti i protagonisti di questa pubblicazione, ma anche a tutti coloro - certamente molto più numerosi - che sono stati e sono alle loro spalle, spesso nell’ombra, ma di fondamentale importanza per l’ottenimento di tante imprese. Oggi sappiamo che ne è stata compiuta un’altra, più piccola, ma della sua importanza: una pubblicazione dove le nostre amatissime Marche sono unite sotto la bandiera dei 5 Cerchi Olimpici, raccontate in una manifestazione planetaria che per tanti anni è riuscita - unica - ad interrompere le Guerre, ad ogni latitudine. Chi sa se potrà accadere ancora? Intanto aspettiamo Londra 2012 e sognamo Roma 2020.

Andrea Carloni 7


8


Giovanni Petrucci

Gianmario Spacca

Presidente Nazionale Coni

Presidente Regione Marche

Le emozioni olimpiche vivono per sempre. Sono frammenti di gloria senza tempo, destinati a rimanere scolpiti nell'immaginario collettivo a dispetto degli anni che scorrono inesorabili. Questa iniziativa editoriale è certamente meritevole di risalto perché sa attribuire il giusto rilievo agli azzurri della Regione Marche capaci di scrivere, a tinte forti, la storia a cinque cerchi. Partecipare ai Giochi Olimpici ha un valore simbolico di grande rilevanza. Premia sacrifici, costanza, serietà e talento, schiudendo scenari di gloria e prestigio. Ritengo quindi doveroso rivolgere un plauso al Presidente Sturani per questa brillante idea, che si propone di celebrare chi ha contribuito a conferire prestigio al Paese e alla Regione con i propri risultati agonistici. Dietro ai grandi campioni ci sono infatti uomini di riconosciuta rettitudine e professionalità, un esempio per le nuove generazioni e per chiunque si avvicini al nostro movimento. Le Marche possono vantare un ricco patrimonio a livello culturale e sportivo, grazie a una scuola che ha vissuto negli anni all'insegna della continuità, senza disperdere i principi etici, morali e tecnici che sono alla base di ogni successo. L'occasione mi consente quindi di salutare idealmente tutti i campioni del passato, con l'auspicio che riescano a trasferire il loro bagaglio di classe e qualità alle giovani leve. La speranza è che ci siano tanti nuovi capitoli da aggiungere a questa meravigliosa storia, a partire dall'ormai imminente XXX edizione dei Giochi Olimpici Estivi di Londra 2012.

Dalla poesia alla musica, dalla pittura alla scienza, le Marche “esportano” da sempre talenti eccezionali in tutto il mondo. A questo straordinario “movimento” non fa eccezione lo sport. Ricordare tutti i campioni che nel corso di oltre un secolo hanno tenuto alti i colori delle Marche nelle competizioni internazionali, a partire dalle Olimpiadi, non è impresa semplice. Il giornalista Andrea Carloni ci è riuscito e in questo prezioso libro pubblicato con il sostegno del CONI e della Regione, offre un’inedita ricognizione della partecipazione marchigiana alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, dai primi Giochi del 1896 a quelli di Vancouver del 2010. Un omaggio alle virtù che la comunità marchigiana ha saputo e sa esprimere, un doveroso riconoscimento ai grandi campioni, ma anche a chi lavora “dietro le quinte”: dirigenti, tecnici, medici, giudici, giornalisti, figure cui spetta un ruolo importantissimo nel successo di un atleta. “Le Marche a 5 Cerchi” è un regalo che Carloni ha voluto fare al talento marchigiano: grazie a un lavoro certosino di ricerca di documenti e di raccolta di materiale spesso raro, si è ricostruita la storia gloriosa delle Marche olimpioniche, che soprattutto i più giovani potranno finalmente conoscere nella loro interezza. E’ con entusiasmo, quindi, che la Regione ha voluto sostenere questo progetto che racconta un passato di grandi successi, nella consapevolezza che anche le nuove generazioni sapranno regalare alla nostra terra nuovi exploit mondiali.

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Andrea Cardinaletti

Serenella Moroder

Presidente ICS Istituto per il Credito Sportivo

Assessore allo Sport e Turismo Regione Marche

Saluto con gioia e partecipazione la realizzazione di questo importante documento che, nelle corde della regione Marche, vuole delineare un percorso storico di tutti i successi dei campioni marchigiani che nel tempo hanno raggiunto i vertici dello sport. L’importanza di ricordarli nasce dall’esigenza di rinverdirne il significato, carpirne gli esempi e tramandarne le valenze storiche, comprenderne i percorsi per poter rinnovare e riattualizzare gli stessi valori che ne sono stati alla base. Perdere, rialzarsi, riprovarci ancora, prendersi l’oro e qualche volta il record del mondo, e poi piangere, come i campioni veri, per l’emozione. E quante sfumature di fatica e di riscatto hanno assunto per tanti di loro i colori dei cerchi olimpici. Perché ciascuno di questi atleti ha la forza e la determinazione di chi dimostra che tutto si può fare, se si possiede un sorriso con vista sul futuro. Sono storie di sport e di vita quelle descritte in questo libro, di sacrifici, impegno, volontà e tanta passione; di chi dà l’anima per inseguire un sogno ed ha un cuore grande così, pieno di valori autentici, sani e puliti. La partecipazione a questa importante opera di memoria è l’occasione per dimostrare che non bisogna mollare mai su nessuno dei valori che lo sport rappresenta; nei suoi principi di lealtà, pari opportunità e integrazione sociale risiedono i germogli di una possibile aggregazione sociale in chiave positiva. L’ICS attraverso un impegno tenace e convinto di sviluppo dello sport è fortemente concentrato su di una prospettiva di crescita culturale e sociale del nostro Paese, convinto che, anche nei momenti di difficoltà, c’è sempre un nuovo inizio e una sfida da riprendere.

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Riscoprire e rivivere le imprese degli atleti marchigiani nel corso dei Giochi Olimpici, dalla loro rinascita in epoca moderna fino ai giorni nostri, è la maniera più significativa per avvicinare la nostra comunità alla XXX edizione delle Olimpiadi, che si svolgeranno nel 2012 a Londra. Tanti sono i Marchigiani che hanno partecipato ai Giochi, come atleti competitori nelle più varie discipline, ma anche come professionisti a supporto delle gare. Le loro storie e le loro esperienze testimoniano quanto lo sport sia un elemento fondamentale della società, perché educa nell’impegno costante e spinge alla sfida per superare i propri limiti e dare il meglio di sé. Le Marche sono una regione in cui è possibile praticare tutti gli sport, sia indoor che outdoor, grazie a un sistema di impianti sportivi diffusi anche nei centri minori, e che spesso sono di alta qualità tecnica, e grazie a un territorio vario che, tra montagne, colline e mare, permette di potersi cimentare in ogni pratica sportiva in un ambiente piacevole e armonioso. La Regione Marche da sempre profonde il massimo impegno per favorire la pratica dello sport a tutti i livelli, amatoriale e professionista. Dunque sono sicura che questo libro infonderà ancora di più negli abitanti delle Marche il desiderio di dedicarsi al proprio sport preferito: molti sono i campioni che verranno, e tante sono ancora le pagine da scrivere negli annali olimpici!


Luciano Goffi

Fabio Sturani

Direttore generale UBI Banca Popolare Ancona

Presidente Coni Regione Marche

Nata come Cooperativa di Jesi nel 1891, la Banca Popolare di Ancona, oggi parte integrante del Gruppo UBI Banca, compie 120 anni di vita proprio nel 2011. Qualche anno prima che Atene ospitasse i Giochi della prima Olimpiade moderna, la nostra Banca aveva già aperto i suoi primi sportelli, che avrebbero dato inizio ad una progressiva presenza su sette regioni italiane. La storia della nostra Banca è, dunque, anche un po’ la storia delle Olimpiadi, capaci di affrontare e vincere le tante sfide della modernità, senza mai perdere di vista i valori che le hanno fondate. Soprattutto la nostra è la storia di un Istituto bancario che ha sempre fatto della vicinanza al territorio e della sua valorizzazione l’elemento distintivo. In particolare, una vicinanza al mondo sportivo, espressa principalmente con il sostegno – ormai ventennale – al Club Scherma Jesi, ma rivolta anche a tanti altri sodalizi della regione, specie nei confronti di quelli che manifestano una cura particolare dei Settori Giovanili. Ma ciò che alimenta la nostra azione anche in momenti congiunturali così difficili, è la volontà di promuovere i tanti valori che lo Sport contiene e veicola. Per questo ad ognuna delle Società sportive che la Banca sostiene abbiamo chiesto il rispetto dei Valori del nostro “Codice AtlETICO”. Si spiega anche così la scelta della Banca Popolare di Ancona di sostenere la pubblicazione de “Le Marche a 5 Cerchi”, frutto della lungimiranza del CONI delle Marche, della sensibilità dimostrata dalla Regione Marche e dell’opera di ricerca svolta da Andrea Carloni, nostro consulente ormai da anni. L’auspicio é che questa pubblicazione rappresenti uno stimolo al’intero movimento sportivo marchigiano, affinché agli allori già conseguiti, impegno, spirito di sacrificio e determinazione sappiano farne seguire molti altri.

Che le Marche avessero dato tanto allo sport, lo sapevamo. Che continuino a dare molto, è sotto gli occhi di tutti. Adesso però abbiamo la certezza dell'importanza del contributo della nostra Regione alla storia dello sport italiano. Una certezza tangibile, fatta di numeri, di date, di biografie, emerse dalla memoria e dai documenti, grazie al lavoro minuzioso di Andrea Carloni. Un lavoro importante, che va a colmare un vuoto: è infatti la prima volta che la storia dell’impegno olimpico marchigiano viene indagata in maniera sistematica e facilmente consultabile. Si tratta, e ne va reso merito, di uno sforzo che ha trovato l'adesione convinta della Regione Marche e dell’Istituto di Credito Sportivo, insieme a sponsor come la UBI Banca Popolare di Ancona e la Edilcost, entrambi vicini al mondo dello sport, senza il cui sostegno non sarebbe stato possibile arrivare al termine dell'impresa. Quello che emerge dall'opera “le Marche a 5 Cerchi” è, certamente, un riconoscimento del grande lavoro fatto, ma anche una forte responsabilità per il futuro: adesso sappiamo, nero su bianco, di cosa dovremo essere all'altezza negli anni che verranno, a partire dal 2012, con i Giochi Olimpici di Londra. E ci prendiamo fin da subito, come CONI Marche, un impegno: quello di proseguire negli anni a venire il lavoro di Andrea Carloni, con degli annali che fissino di volta in volta i risultati ottenuti dai nostri atleti. Perché la storia dello sport olimpico marchigiano ci conferma che la nostra regione rappresenta un piccolo, grande modello di eccellenza, nello sport di vertice come in quello di base: da Serafino Mazzarocchi, il ginnasta primo marchigiano olimpico (e olimpionico, con un oro e un bronzo) a Stoccolma 1912, ai trionfi della scherma a Pechino 2008, in questi anni le Marche hanno portato a casa 50 medaglie, comprese quelle conquistate dai nostri atleti paralimpici. E abbiamo intenzione di non fermarci qui.

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Giochi Olimpici Estivi



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Atene 1896 I olimpiade durata periodo di svolgimento

10 giorni dal 6 al 15 Aprile 1896 (dal 25 Marzo al 3 Aprile secondo il calendario Giuliano a quel tempo in vigore in Grecia)

città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L.

Atene, Baia di Zea (Nuoto) e Kallithea (Tiro) Londra, Parigi principe Costantino

dichiarazione d’apertura

Re Giorgio I

membri italiani del CIO

duca Riccardo d’Andria Carafa

rappresentative presenti

Australia (1), Austria (3), Cipro (1), Danimarca (3), Egitto (1), Francia (13), Germania (19), Gran Bretagna e Irlanda (10), Grecia (167), Italia (1), Smirne (2)*, Stati Uniti (14), Svezia (1), Svizzera (3), Ungheria (7) * * Cipro e Smirne fanno parte dell’Impero Turco. Per partecipare alle gare a squadre, alcuni Paesi si sono uniti, come dimostra la composizione del medagliere

atleti uomini in gara atlete donne in gara

246 (di cui 69, tutti greci, sconosciuti)

nessuna

atleti italiani in gara

1

sport in programma

Atletica, Ciclismo, Ginnastica, Lotta, Nuoto, Scherma, Tennis, Tiro, Sollevamento Pesi

gare disputate

43

Nessuna Federazione sportiva italiana dell’epoca si organizzò per iscrivere e portare propri atleti ai Giochi della prima Olimpiade moderna di Atene. Ufficialmente l’Italia negò la partecipazione. In realtà un tentativo di partecipazione ci fu, ma quando il maratoneta, Carlo Airoldi, raggiunta la Grecia, provò a partecipare, si vide costretto ad abbandonare l’idea di gareggiare, perché ritenuto un professionista, dal momento che qualche mese prima (1895) aveva ricevuto in premio 2.000 pesetas per aver vinto la Torino - Barcellona. L’unico italiano a gareggiare, il primo nella storia ai Giochi Olimpici, fu così Giuseppe Rivabella, che risiedeva ad Atene già da una quindicina di anni. Rivabella (8 aprile) prese parte, con altri 41 iscritti, alla gara individuale di Tiro con carabina militare libera 200 m, ma rimase fuori dalla finale.

16


Sopra, Atene 1896 , veduta degli impianti Olimpici Sotto, partenza della gara dei 100 m maschili. Vincerà l'americano Thomas Burke, il secondo atleta a partire da sinistra

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Medagliere per Nazioni

Atene 1896

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Grecia Germania Francia G. Bretagna/Irlanda Ungheria Austria Australia Danimarca Svizzera G.Bretagna-Irlanda-Germania Egitto Grecia/Egitto G.Bretagna-Australia

11 10 6 5 2 2 2 2 1 1 1 -

7 16 5 4 3 1 1 2 2 1 1 -

2 19 2 2 2 3 2 3 1

20 45 13 11 7 6 5 2 6 3 1 1 1 1

Totale (43 gare)

43

43

36

122


19


Parigi 1900 II olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L.

168 giorni dal 14 Maggio al 28 Ottobre 1900 Parigi, Compiegne (Golf), Le Havre e Meulan (Vela) nessuna Daniel Mérillon

membri italiani del CIO

conte Eugenio Brunetta d’Usseaux

rappresentative presenti

Argentina (1), Australia (2), Austria (14), Belgio (84), Boemia (7)*, Canada (2), Cuba (1), Danimarca (13), Francia (937), Germania (77), Gran Bretagna (110), Grecia (3), Haiti (1), India (1), Iran (1), Italia (26), Lussemburgo (1), Messico (4), Norvegia (7), Olanda (34), Perù (1), Romania (1), Russia (4), Spagna (9), Stati Uniti (84), Svezia (10), Svizzera (16), Ungheria (17) * La Boemia faceva parte dell’Impero austro -ungarico; la Gran Bretagna comprende atleti

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara sport in programma

gare disputate

1.448

22 nessuno Arco, Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Cricket, Croquet, Equitazione, Ginnastica, Golf, Nuoto, Pallanuoto, Pelota Basca, Polo, Rugby, Scherma, Tennis, Tiro, Tiro alla Fune, Vela 95 (75 maschili, 2 femminili e 18 miste)

Soltanto un paio di organizzazioni sportive italiane possono dire di aver preso parte “ufficialmente” ai Giochi di Parigi; si tratta dell’Unione Velocipedistica (si presentò con una propria squadra) e dell’associazione Ginnastica. Resta infatti difficile stabilire l’esatta partecipazione degli italiani alle Olimpiadi in Francia. Di sicuro non vi parteciparono né donne né atleti marchigiani. L’Italia conquistò 3 ori e due argenti. Sul gradino più alto del podio, salirono: Ernesto Mario Brusoni (Ciclismo, corsa a punti, 15 settembre); Antonio Conte (Scherma, sciabola maestri, 27 giugno) e il conte Gian Giorgio Trissino (Equitazione su “Oreste”, salto in alto, 1.85 m, il 2 giugno). Proprio quest’ultimo, aveva già conquistato anche l’argento nell’Equitazione su “Oreste”, salto in lungo, 5.70 m (31 maggio). Medaglia per il secondo posto anche a Italo Santelli (Scherma, sciabola maestri, 27 giugno).


A destra, competizioni di ginnastica artistica In basso, Italo Santelli (a sinistra) medaglia d'argento per la scherma Sotto, partecipanti alla competizione ciclistica ripongono le biciclette

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Medagliere per Nazioni

Parigi 1900

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Francia Stati Uniti Gran Bretagna Belgio Svizzera Germania ITALIA Francia-G. Bretagna Australia Danimarca Ungheria G. Bretagna-Stati Uniti Cuba Canada Spagna Lussemburgo Svezia-Danimarca Austria G. Bretagna-Irlanda Norvegia India Boemia Francia-Stati Uniti Boemia-G. Bretagna Messico Svezia

28 19 17 6 6 4 3 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 -

43 14 5 6 2 3 2 1 2 2 1 1 3 2 2 2 1 1 -

38 15 6 5 1 2 1 3 3 2 1 1 3 3 3 1 1 1 1

109 48 28 17 9 9 5 4 5 6 5 3 2 2 1 1 1 6 5 5 2 2 1 1 1 1

Totale (95 gare)

96

96

93

285

22


23


Saint Louis 1904 III olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L.

146 giorni dal 1 Luglio al 23 Novembre 1904 Saint Louis (Louisiana, oggi Missouri, USA) Buffalo, Chicago, Filadelfia James Edward Sullivan

dichiarazione d’apertura

David Francis, presidente dell’Esposizione Internazionale Louisiana.

membri italiani del CIO

conte Eugenio Brunetta d’Usseaux

rappresentative presenti

Australia (2), Austria (2), Canada (54), Cuba (3), Francia (1), Germania (17), Gran Bretagna-Irlanda (3), Grecia (14), Sudafrica (8), Svizzera (1), Ungheria (4), Stati Uniti (522)

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara sport in programma gare disputate

625

6 (tutte statunitensi) nessuno Arco, Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Ginnastica, Golf, Lacrosse, Lotta, Nuoto, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tennis, Tiro alla fune, Tuffi 91 (89 maschili, 2 femminili) Per capire se questa edizione dei Giochi fu o no partecipata da italiani, è necessaria un’interpretazione. E’ certo, infatti, che Louis Handley detto “Lou” (1874-1956) in origine si chiamava Luigi de Breda. Era nato a Roma, suo padre lavorava in Vaticano, ma all’età di 22 anni si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti. Luigi partecipò alla gara del Miglio nel nuoto stile libero, ma non riuscì a concludere la gara. Successivamente divenne, sempre negli Stati Uniti, uno stimatissimo tecnico di nuoto, tanto da essere designato a guidare la squadra olimpica a stelle e strisce di nuoto (1924 a Parigi).


In alto, Prinstein Myer (USA) medaglia d'oro nel salto In basso, il tiro alla fune era una delle competizioni olimpiche del tempo

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Medagliere per Nazioni

St Louis 1904

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Germania Canada Cuba Ungheria Austria G. Bretagna - Irlanda Grecia Svizzera Cuba - Stati Uniti Francia

75 4 4 3 2 1 1 1 1 1 -

82 4 1 1 1 1 1

82 4 1 1 1 1 1 -

239 12 6 3 4 3 2 2 2 1 1

Totale (91 gare)

93

91

91

275

26


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Londra 1908 IV olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L.

188 giorni dal 27 Aprile al 31 Ottobre 1908 Londra, Bisley (Tiro), Glasgow (Vela), Henley sul Tamigi (Canottaggio), Isola di Wight (Vela), Southampton (Motonautica), Uxendon (Tiro al piattello - fossa) Berlino, Milano, Roma (benché scelta, rinuncia nel 1906) William Henry Grenfell, Lord Desborough of Taplow

dichiarazione d’apertura

re Edoardo VII

membri italiani del CIO

conte Eugenio Brunetta d’Usseaux, principe Scipione Borghese

portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

Pietro Bragaglia (Atleta della Palestra Ferrara, non in gara) marchese Carlo Compans di Brichanteaux Argentina (1), Australia (27), Austria (7), Belgio (70), Boemia (18), Canada (87), Danimarca (78), Finlandia (62), Francia (208), Germania (82), Gran Bretagna (735), Grecia (20), Islanda (1), Italia (67), Norvegia (69), Nuova Zelanda (3), Olanda (113), Russia (6), Stati Uniti (122), Sudafrica (14), Svezia (168), Svizzera (1), Ungheria (65). * La Boemia faceva parte dell’Impero austro -ungarico; la Gran Bretagna comprende atleti di Galles, Scozia e Irlanda. Il Sudafrica partecipa come nazione, ma in realtà è formato da quattro colonie britanniche: Cape Colony, Natal, Orange River e Transvaal. Australia e Nuova Zelanda partecipano sotto la denominazione comune di “Australasia”.

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara sport in programma

gare disputate

1980

44 nessuno Arco, Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Ginnastica, Hockey su prato, Jeu de Paume, Lacrosse, Lotta, Motonautica, Nuoto, Pallanuoto, Pattinaggio di figura, Polo, Pugilato, Racquets, Rugby, Scherma, Tennis, Tiro, Tiro alla Fune, Tuffi, Vela.91 (89 maschili, 2 femminili) 110 (98 maschili, 4 femminili e 8 miste) L’Italia costituì un apposito Comitato per i Giochi Olimpici di Londra, che arrivò a presentare una lista di azzurri composta da 115 candidati alle Olimpiadi. In realtà, i partecipanti - tutti uomini - furono 67. Segretario della spedizione è Franco Ballerini. L’Italia conquista due medaglie d’oro con Alberto Braglia nella ginnastica, completo individuale (15 luglio) e con Enrico Porro nella lotta greco romana, pesi leggeri (25 luglio). Da Londra arrivano anche due medaglie d’argento con Emilio Lunghi nell’atletica leggera, 800 metri (21 luglio) e con la Squadra di Scherma nella sciabola (24 luglio), composta da Marcello Bertinetti, Sante Ceccherini, Riccardo Nowak, Abelardo Olivier, Alessandro Pirzio Biroli.


Il drammatico arrivo di Dorando Pietri che vinse la maratona dei giochi olimpici di Londra, ma fu squalificato per l’assistenza ricevuta negli ultimi metri. Per compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premierà con una coppa d'argento dorato, un premio proposto dallo scrittore Arthur Conan Doyle Enrico Porro, vincitore della medaglia d'oro per la Lotta greco romana, in una foto ricordo.

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Medagliere per Nazioni

Londra 1908

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Gran Bretagna Stati Uniti Svezia Francia Germania G. Bretagna-Irlanda Ungheria Canada Norvegia ITALIA Belgio Australia Russia Finlandia Sudafrica Grecia Danimarca Boemia Olanda Austria Nuova Zelanda Scozia Galles

53 23 8 5 3 3 3 3 2 2 1 1 1 1 1 -

46 12 6 5 5 5 4 3 3 2 5 2 2 1 1 3 2 -

34 12 11 9 5 3 2 10 3 2 1 3 3 2 2 1 1 1 1

133 47 25 19 13 11 9 16 8 4 8 4 3 5 2 3 5 2 2 1 1 1 1

110

107

106

323

Totale (110 gare)

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31


Stoccolma 1912 V olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L.

79 giorni dal 5 Maggio al 22 Luglio 1912 Stoccolma, Lago Malar (Ciclismo), Nynashamn (Vela). Sollentuna (Maratona) Berlino Col. Viktor Gustav Siegfried Balck

dichiarazione d’apertura

re Gustavo V

membri italiani del CIO

conte Eugenio Brunetta d’Usseaux, Attilio Brunialti

portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

Alberto Braglia (Ginnasta) marchese Carlo Compans di Brichanteaux Australia (22), Austria (85), Belgio (35), Boemia (42), Canada (36), Cile (14), Danimarca (152), Finlandia (164), Francia (109), Germania (183), Giappone (2), Gran Bretagna (271), Grecia (22), Islanda (2), Italia (62), Lussemburgo (21), Norvegia (190), Nuova Zelanda (3), Olanda (33), Portogallo (6), Russia (158), Serbia (2), Stati Uniti (174), Sudafrica (21), Svezia (444), Svizzera (1), Turchia (2), Ungheria (123) *Australia e Nuova Zelanda partecipano sotto la denominazione comune di “Australasia”.

atleti uomini in gara atlete donne in gara

2.326

53

atleti marchigiani in gara

Serafino MAZZAROCCHI (Montegranaro, Ap 7/2/1890 - Bologna 21/4/1961) - Ginnastica artistica individuale e a squadre

sport in programma

Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Lotta, Nuoto, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Scherma, Tennis, Tiro, Tiro alla Fune, Tuffi, Vela

gare disputate competizioni d’arte

102 (91 maschili, 5 femminili e 6 miste) 5, con una partecipazione di 35 atleti

Per la prima volta, per accedere ai Giochi vengono disputate in Italia gare di selezione. Al termine, nel giugno 1912, viene diramata una lista comprendente 62 nomi di atleti, solo uomini. Della spedizione fanno parte anche 9 membri del Comitato italiano, di cui Romano Guerra è segretario. L’Italia si aggiudica in tutto tre medaglie d’oro. Con Alberto Braglia nella ginnastica, completo individuale e nella gara di completo a Squadre, sistema europeo con l’Italia composta da Pietro Bianchi, Guido Boni, Alberto Braglia, Giuseppe Domenichelli, Alfredo Gollini, Carlo Fregosi, Francesco Loi, Luigi Maiocco, Giovanni Mangiante, Lorenzo Mangiante, Serafino MAZZAROCCHI, Guido Romano, Paolo Salvi, Luciano Savorini, Adolfo Tunesi, Giorgio Zampo-


Sotto, Alberto Braglia, medaglia d'oro per la ginnastica nel completo individuale e nella gara di completo a squadre A destra, Stoccolma 1912, la squadra Olimpica di Ginnastica artistica, di cui fa parte anche Serafino Mazzarocchi, vince la medaglia d'oro

ri, caposquadra Cornelio Cavalli. Oro anche per Nedo Nadi, che nella scherma, fioretto individuale, in una finale tutta italiana (8 luglio), piega Pietro Speciale che conquista la medaglia d’argento. Agli azzurri anche due medaglie di bronzo; una vinta da Serafino MAZZAROCCHI nella ginnastica, completo individuale e l’altra da Fernando Altimani, nell’atletica leggera, marcia 10 km.

SERAFINO MAZZAROCCHI Ginnastica artistica individuale e a squadre È l’atleta che si aggiudica la prima medaglia d’oro e, più ampiamente, le prime medaglie per le Marche. Serafino Mazzarocchi sale sul gradino più alto del podio nella gara di completo a squadre l’11 luglio, quando l’Italia (265.75 punti) precede nettamente Ungheria (227.25) e Gran Bretagna (184.50). Partecipano 91 atleti, in rappresentanza di 5 nazioni. Con Mazzarocchi, della squadra italiana fanno parte: Pietro Bianchi, Guido Boni, Alberto Braglia, Giuseppe Domenichelli, Alfredo Gollini, Carlo Fregosi, Francesco Loi, Luigi Maiocco, Giovanni Mangiante, Lorenzo Mangiante, Guido Romano, Paolo Salvi, Luciano Savorini, Adolfo Tunesi, Giorgio Zampori, Umberto Zanolini, Angelo Zorzi. Caposquadra: Cornelio Cavalli. Il giorno dopo, nel completo individuale (44 atleti di 9 Paesi), disputato il 12 luglio, Serafino conquista la medaglia di bronzo con 131.50 punti, alle spalle di Alberto Braglia (ITA) oro (135.00 punti) e Louis Ségura (FRA) argento (132.50 punti). Particolare insolito e curioso, il fatto che il ginnasta di Montegranaro sia stato inserito nella gara individuale all’ultimo momento. La decisione viene presa dal “leader” della squadra italiana, Alberto Braglia, che schiera Mazzarocchi al posto di Adolfo Tunesi, che per errore risulta nel Rapporto Ufficiale dei Giochi svedesi. La sua scelta risulterà vincente.

33


Medagliere per Nazioni

Stoccolma 1912

Nazione

Oro

Stati Uniti Svezia Gran Bretagna Finlandia Francia Germania Sudafrica Norvegia Ungheria Canada ITALIA Belgio Danimarca Australia Grecia Australia - Nuova Zelanda Russia Austria Olanda Austria Nuova Zelanda

25 23 10 9 7 5 4 3 3 3 3 (1) 1 1 1 1 -

Totale (110 gare)

110

N.B. fra parentesi le medaglie vinte da atleti marchigiani

34

Argento 18 24 15 9 4 13 2 2 2 2 1 2 2 1 1 3 2 107

Bronzo 20 17 16 9 3 7 5 3 2 2 (1) 1 3 3 2 2 1 1 106

Totale 63 64 41 26 14 25 6 10 8 7 6 (2) 4 3 5 2 3 5 2 2 1 1 323


35


Berlino 1916 VI olimpiade

Pur restando nella numerazione ufficiale dei Giochi Olimpici, Berlino 1916 è l’Olimpiade annullata (di fatto) per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Già in passato (1908 e 1912) Berlino aveva chiesto di ospitare i Giochi, ma si era vista ­chiudere la strada da Roma (che poi rinunciò), Londra e Stoccolma. Stavolta Willibald­Gebhardt, membro tedesco del CIO, sembra riuscire nell’impresa, battendo la concorrenza di Budapest e Alessandria d’Egitto. Il 4 luglio 1912, Berlino riceve l’imprimatur per l’organizzazione dei Giochi. Presidente onorario è il principe ereditario, Guglielmo di Prussia. Alla guida del Comitato organizzatore viene nominato Victor von Podbielski. Sono 14 le discipline sportive selezionate: Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo (incluso ciclo-palla), Ginnastica, Golf, Hockey, Nuoto, Pentathlon moderno, Scherma, Tennis, Tiro, Vela. Il 28 giugno 1914 un attentato in Serbia causa la morte dell’arciduca austriaco, Francesco Ferdinando, assassinato da un ginnasta anarchico, Gavrilo Princip. Ricevuto l’appoggio della Germania, il 23 luglio l’Austria intima alla Serbia di arrendersi entro 48 ore. Passano cinque giorni e gli austriaci danno l’assalto alla Serbia, segnando l’inizio della Prima Guerra mondiale. In un primo momento il conflitto non sembra interrompere la preparazione ai Giochi; alcuni fra gli impianti appositamente realizzati sono già stati inaugurati, ma nell’estate del 1914, il barone Pierre de Coubertin (Parigi 1/1/1863 - Ginevra 2/9/1937), lascia la presidenza del CIO al conte svizzero, Godefroy de Blonay e si arruola nell’esercito. I Giochi Olimpici di Berlino 1916 non vengono mai dichiaratamente annullati, ma l’atto di de Coubertin lascia intendere che non se ne farà nulla, come in effetti avviene.


37


Anversa 1920 VII olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

143 giorni dal 23 Aprile al 12 Settembre 1920 Anversa, Gent e Saint Gilles (Calcio), Amsterdam e Ostenda (Olanda, Vela), Kiel (Pentathlon moderno, prova di tiro), Anversa, Bruxelles, Vilvorde e Marly (Canottaggio) Amsterdam, Atlanta, Budapest, Cleveland, Filadelfia, L’Avana, Lione conte Henri de Baillet-Latour re Alberto I Victor Boin (Schermidore belga) Carlo Compans de Brichanteau poi Carlo Montù (commissario) marchese Giorgio Guglielmi, Carlo Montù Nedo Nadi (Scherma) Carlo Montù. Argentina (1), Australia (13), Belgio (330), Brasile (16), Canada (52), Cecoslovacchia (119), Cile (2), Danimarca (154), Egitto (18), Estonia (14), Finlandia (63), Francia (303), Giappone (15), Gran Bretagna (233), Grecia (48), India (6), Italia (172), Jugoslavia (15), Lussemburgo (26), Monaco (4), Norvegia (193), Nuova Zelanda (4), Olanda (130), Portogallo (13), Stati Uniti (287), Sudafrica (39), Svezia (260), Svizzera (77) *La Gran Bretagna comprende atleti di Inghilterra, Scozia e Galles. Il Sudafrica partecipa come nazione, ma in realtà è formato da quattro colonie britanniche: Cape Colony, Natal, Orange River e Transvaal.

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara sport in programma

gare disputate competizioni d’arte

2.594 77 nessuno Arco, Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Hockey su ghiaccio, Lotta, Nuoto, Pallanuoto, Pattinaggio di figura, Pentathlon moderno, Polo, Pugilato, Rugby, Scherma, Sollevamento pesi, Tennis, Tiro, Tiro alla Fune, Tuffi, Vela. 155 (131 maschili, 8 femminili e 16 miste) 5, (Architettura, Letteratura, Musica, Scultura, Pittura) con 11 partecipanti.

L’Italia partecipa con 171 atleti uomini e una donna, la tennista Rosetta Gagliardi. Il bottino azzurro ai Giochi di Anversa è di 13 ori, 5 argenti e 5 bronzi. Nell’atletica leggera, Ugo Frigerio sale due volte sul gradino più alto del podio nella marcia 3000 m. e marcia 10 km.. Oro nel canottaggio (due con) con


Ugo Frigerio si aggiudica la vittoria in entrambe le gare di marcia in programma, i 3.000 m e i 10 km La squadra di scherma, che comprende Aldo Nadi e Nedo Nadi (al centro), medaglia d'oro ai Giochi Olimpici ad Antwerp, Belgio.

Ercole Olgeni, Giovanni Scatturin, timoniere Guido De Filippo. Nel ciclismo, arriva l’oro nell’inseguimento a squadre 4.000 m. per merito di Arnaldo Carli, Ruggero Ferrario, Francesco “Franco” Giorgetti, Primo Magnani. Tommaso Lequio di Assaba trionfa nell’equitazione, salto ad ostacoli individuale. L’Italia conferma la sua tradizione nella ginnastica con gli ori di Giorgio Zampori (completo individuale) e della Squadra azzurra (completo sistema europeo) composta da: Arnaldo Andreoli, Ettore Bellotto, Pietro Bianchi, Fernando Bonatti, Luigi Cambiaso, Luigi Contessi, Carlo Costigliolo, Luigi Costigliolo, Giuseppe Domenichelli, Roberto Ferrari, Carlo Fregosi, Romualdo Ghiglione, Ambrogio Levati, Francesco Loi, Vittorio Lucchetti, Luigi Maiocco, Ferdinando Mandrini, Lorenzo Mangiante, Antonio Marovelli, Michele Mastromarino, Giuseppe Paris, Manlio Pastorini, Ezio Roselli, Paolo Salvi, Giovanni Battista Tubino, Giorgio Zampori, Angelo Zorzi. Cinque ori arrivano dalla scherma con Nedo Nadi (fioretto e sciabola individuale), dall’Italia nel fioretto (squadra composta da Baldo Baldi, Tommaso Costantino, Aldo Nadi, Nedo Nadi, Abelardo Olivier, Oreste Puliti, Pietro Speciale e Rodolfo Terlizzi), nella spada (squadra composta da Aldo Nadi, Nedo Nadi, Abelardo Olivier, Tullio Bozza, Giovanni Canova, Andrea Marrazzi, Dino Urbani, Antonio Allocchio, Tommaso Costantino, Paolo Thaon di Revel) e nella sciabola (squadra formata da Aldo Nadi, Nedo Nadi, Oreste Puliti, Baldo Baldi, Francesco Gargano, Giorgio Santelli, Dino Urbani). Infine, oro nel sollevamento pesi firmato da Filippo Bottino (open). Quanto alle medaglie d’argento, portano la firma di Erminio Dones e Pietro Annoni (canottaggio, due di coppia); di Alessandro Valerio (equitazione, salto ad ostacoli individuale); della Squadra di equitazione, completo, composta da Ettore Caffaratti, Garibaldi Spighi e Giulio Cacciandra. Un argento se lo aggiudicano anche Nedo Nadi (sciabola individuale) e Pietro Bianchi nel sollevamento pesi (medi). Infine, ottengono le cinque medaglie di bronzo Ernesto Ambrosini (atletica, 3.000 m. siepi); Valerio Arri (atletica, maratona); Ettore Caffaratti (equitazione, completo individuale); l’Italia nell’equitazione salto ad ostacoli (squadra composta da Ettore Caffaratti, Alessandro Alvisi, Giulio Cacciandra, Carlo Asinari di San Marzano); Edoardo Garzena, pugilato (pesi piuma). 39


Medagliere per Nazioni

Anversa 1920

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Svezia Finlandia Gran Bretagna Belgio Norvegia ITALIA Francia Olanda Danimarca Sudafrica Canada Svizzera Estonia Brasile Australia Spagna Giappone Grecia Lussemburgo Cecoslovacchia Nuova Zelanda

41 19 15 14 14 13 13 9 4 3 3 3 2 1 1 -

27 20 10 15 11 9 5 19 2 9 4 3 2 2 1 2 2 2 1 1 -

27 25 9 13 11 9 5 13 5 1 3 3 7 1 1 2 1

95 64 34 42 36 31 23 41 11 13 10 9 11 3 3 3 2 2 1 1 2 1

155

147

136

438

Totale (155 gare)

40


41


Parigi 1924 VIII olimpiade durata periodo di svolgimento

85 giorni dal 4 Maggio al 27 Luglio 1924

città ospitanti

Parigi, Chalons-sur-Marne (Tiro grosso calibro), Colombes (Atletica, Pentathlon moderno - prova di corsa campestre, Equitazione dressage e prove di salto, Ginnastica, Calcio, Pentathlon moderno, Scherma, Rugby e Tennis), Fontainebleau (Pentathlon moderno - prova di equitazione), Le Havre (Vela classe 8 m. e 6m.) Meulan les Mureaux (Vela Finn monotipo), Reims (Tito piccolo calibro), Tourelles (Pentathlon moderno - prova di nuoto, Nuoto, Tuffi e Pallanuoto), Versailles (Tiro al bersaglio mobile, Pentathlon moderno - prova di tiro), Vincennes (Ciclismo su pista)

altre città candidate

Amsterdam, Atlantic City, Barcellona, Boston, Budapest, Chicago, Halifax, L’Avana, Lione, Los Angeles, Praga, Reims, Roma.

presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

conte Justinien de Clary Gaston Doumergue, sindaco di Parigi Geo André (Atletica, francese) Aldo Finzi marchese Giorgio Guglielmi, Carlo Montù Ugo Frigerio (Atletica leggera) Aldo Finzi Argentina (77), Australia (35), Austria (47), Belgio (168), Brasile (11), Bulgaria (24), Canada (65), Cecoslovacchia (128), Cile (13), Cuba (9), Danimarca (73), Ecuador (3), Egitto (23), Estonia (37), Filippine (1), Finlandia (120), Francia (321), Giappone (19), Gran Bretagna (258), Grecia (39), Haiti (8), India (12), Irlanda (41), Italia (202)**, Jugoslavia (39), Lettonia (37), Lituania (13), Lussemburgo (43), Messico (15), Monaco (6), Norvegia (59), Nuova Zelanda (4), Olanda (152), Polonia (65), Portogallo (31), Romania (35), Spagna (96), Stati Uniti (296), Sudafrica (29), Svezia (159), Svizzera (127), Turchia (21), Ungheria (89), Uruguay (27). *La Germania anche questa volta è assente, per non essere stata invitata dopo la Prima Guerra Mondiale. La Gran Bretagna comprende atleti di Inghilterra, Scozia e Galles. Il Sudafrica partecipa come nazione, ma in realtà è formato da quattro colonie britanniche: Cape Colony, Natal, Orange River e Transvaal. ** Inclusi due atleti eritrei.

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara

2.937

135 Gianni PATRIGNANI (Pesaro, PU 31/1/1906 - 2/8/1991) - Nuoto, staffetta 4x200 sl; Emilio BONFIGLI (Ancona 23/8/1902 - 19/8/1987) - Pugilato, pesi medi (72,6 kg.); Gastone PIERINI (Ancona 27/9/1899 - San Paolo, Brasile 1967) - Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.); Enrico PUCCI (Fano, PU


1900) - Sollevamento pesi, pesi medi (75 kg). Emilio PIERSANTELLI (Ascoli Piceno 1888) - Tiro a Segno, pistola automatica Individuale 25 m.

ritirati senza combattere

Michele CANDELARI (Ancona 26/12/1902 - 25/1/1977) - Pugilato, pesi welter (66.7 kg); Mario GALEAZZI (Ancona 19/1/1905 - 10/3/1969) Pugilato, pesi gallo (53,5 kg.). I due pugili anconetani non salgono sul ring per la protesta della Federazione Pugilistica Italiana, in seguito ad alcuni arbitraggi giudicati penalizzanti per i colori dell'Italia. Per questo entrambi devono rinunciare ai loro incontri, nelle rispettive categorie.

sport in programma

Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Lotta, Nuoto, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Polo, Pugilato, Rugby, Scherma, Sollevamento pesi, Tennis, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

Parigi 1924 , Sollevamento pesi: al centro Gabetti Pierino Gabetti medaglia d'oro, a sinistra Athur Reinman (SUI) 3° classificato, a destra, Stadler Andreas (AUT) 2° classificato

126 (111 maschili, 11 femminili e 4 miste)

La squadra tricolore prende parte ai Giochi con 202 atleti, fra i quali tre donne e due partecipanti provenienti dall’Eritrea, all’epoca colonia italiana. Sono invece 13 le riserve al seguito, 9 per il calcio e 4 per la squadra di pallanuoto. L’Italia conquista 8 medaglie d’oro, di cui tre nel Sollevamento pesi con Pierino Gabetti (piuma), Carlo Galimberti (medi), Giuseppe Tonani (open). Due ori arrivano dalla Ginnastica, per merito di Francesco Martino (anelli) e dell’Italia nel completo (squadra formata da Luigi Cambiaso, Mario Lertora, Vittorio Lucchetti, Luigi Maiocco, Francesco Martino, Ferdinando Mandrini, Giuseppe Paris, Giorgio Zampori). Un oro anche dall’Atletica leggera, con Ugo Frigerio (marcia 10 km.) e dal Ciclismo (inseguimento a squadre) con Angelo De Martini, Alfredo Dinale, Aleardo Menegazzi, Francesco Zucchetti. Sul gradino più alto del podio l’Italia della Scherma, sciabola a squadre, con Renato Anselmi, Guido Balzarini, Marcello Bertinetti, Bino Bini, Vincenzo Cuccia, Oreste Moricca, Oreste Puliti, Giulio Sarrocchi.

43


In alto: Emilio Bonfigli In basso a sinistra: Gianni “Gabanen” Patrignani In basso a destra: Enrico Pucci

44


Da Parigi arrivano anche tre medaglie d’argento: nell’Atletica, maratona, con Romeo Bertini; nel Canottaggio, due con, grazie ad Ercole Olgeni, Giovanni Scatturin, timoniere Gino Sopracordevole e nell’Equitazione, salto a ostacoli individuale, con Tommaso Lequio di Assaba. A completare il medagliere italiano, anche 5 bronzi. Sul terzo gradino del podio, l’otto di Canottaggio composto da Vittorio Gliunich, Pietro Ivanov, Simeone Cattalinich, Antonio Cattalinich, Francesco Cattalinich, Carlo Toniatti, Giuseppe Crivelli, Bruno Sorich, timoniere Latino Galasso. Bronzo anche per l’Italia dell’Equitazione nel completo con Alessandro Alvisi, Emanuele Beraudo di Pralormo, Alberto Lombardi. Terzo posto e medaglia per Giorgio Zampori nella Ginnastica, parallele; per Umberto Luigi De Morpurgo nel tennis e per l’Italia della Scherma, spada, con Giulio Basletta, Marcello Bertinetti, Giovanni Canova, Vincenzo Cuccia, Virgilio Mantegazza, Oreste Moricca.

GIANNI “GABANEN” PATRIGNANI Nuoto, staffetta 4x200 sl Dal 18 luglio partecipa alla gara come terzo frazionista con Renato Bacigalupo, Agostino Frassinetti ed Emilio Polli. A contendersi le medaglie, 56 atleti di 13 nazioni. Secondi in batteria con 11’05”2 il 18 luglio, gli italiani - nonostante un sensibile miglioramento cronometrico - vengono eliminati nella seconda semifinale, chiusa al 4° posto (con 11’00”4). EMILIO BONFIGLI Pugilato, pesi medi (72,6 kg.) La sua partecipazione - dal 17 luglio - non ha fortuna. Nella competizione fra 23 atleti di 14 Paesi, l’anconetano è eliminato al primo turno, battuto per KO. al 3° round dal pugile transalpino Daniel Daney (FRA). GASTONE PIERINI Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.) Il 22 luglio chiude la sua gara (tra 22 atleti di 12 nazioni) al 12° posto con 392,5 kg.. ENRICO PUCCI Sollevamento pesi, pesi medi (75 kg.) Fra i 25 partecipanti di 13 nazioni, il 22 e 23 luglio si piazza al 14° posto con 397,5 kg.). EMILIO PIERSANTELLI Tiro a Segno, pistola automatica Individuale 25 m. Con 14 punti, il 28 giugno chiude la gara (55 atleti di 17 Paesi) al 37° posto.

45


Medagliere per Nazioni

Parigi 1924

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Finlandia Francia Gran Bretagna ITALIA Svizzera Norvegia Svezia Olanda Belgio Australia Danimarca Ungheria Jugoslavia Cecoslovacchia Argentina Estonia Sudafrica Uruguay Austria Canada Polonia Haiti Giappone Nuova Zelanda Portogallo Romania

45 14 13 9 8 7 5 4 4 3 3 2 2 2 1 1 1 1 1 -

27 13 15 13 3 8 2 13 1 7 1 5 3 4 3 1 1 3 3 1 -

27 10 10 12 5 10 3 12 5 3 2 2 4 5 2 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1

99 37 38 34 16 25 10 29 10 13 6 9 9 2 10 6 6 3 1 4 4 2 1 1 1 1 1

126

127

125

378

Totale (126 gare)

46


47


Amsterdam 1928 IX olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara

88 giorni dal 17 Maggio al 12 Agosto 1928 Amsterdam, Zeeburg (Pentathlon moderno, prova di tiro), Hilversum (Pentathlon moderno, prova di corsa, Equitazione), Amersfoort (Pentathlon moderno, prova di equitazione), Canale di Sloten (Canottaggio), Zuiderzee e Buiten-Y (Vela) Los Angeles barone Alphert Schimmelpenninck van der Oye principe Hendrik d’Olanda Henri Dénis (Calcio, olandese) Lando Ferretti conte Alberto Bonacossa, marchese Giorgio Guglielmi, colonnello Carlo Montù Carlo Galimberti (Lotta) Lando Ferretti Argentina (79), Australia (18), Austria (52), Belgio (170), Bulgaria (5), Canada (68), Cecoslovacchia (70), Cile (38), Cuba (1), Danimarca (78), Egitto (32), Estonia (20), Filippine (4), Finlandia (69), Francia (228), Germania (213), Giappone (40), Gran Bretagna (192), Grecia (24), Haiti (2), India (21), Irlanda (29), Italia (164), Jugoslavia (34), Lettonia (15), Lituania (11), Lussemburgo (45), Malta (9), Messico (29), Monaco (7), Norvegia (49), Nuova Zelanda (10), Olanda (217), Panama (1), Polonia (67), Portogallo (31), Rodesia (2), Romania (21), Spagna (79), Stati Uniti (234), Sudafrica (24), Svezia (100), Svizzera (115), Turchia (32), Ungheria (104), Uruguay (17) 2.596 (oltre a 60 uomini negli sport dimostrativi) 272 Romeo SISTI (Ancona 9/2/1902 - 13/10/1971) - Canottaggio, due senza; Gastone PIERINI (Ancona 27/9/1899 - San Paolo, Brasile 1967) - Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg)

giudici marchigiani

Terenzio “Renzo” GIAMPAOLI (Pesaro PU) - Nuoto

sport in programma

Atletica, Calcio, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tuffi, Vela

gare disputate competizione d'arte

109 (92 maschili, 14 femminili e 3 miste) 13 (Architettura, Letteratura, Musica, Disegno, Grafica, Pittura, Scultura e loro varianti) con 124 lavori presentati


La spedizione italiana è formata da 162 atleti, di cui 16 donne. Al seguito ci sono anche altri 9 atleti come riserve: uno nell’atletica e nel nuoto, 5 nel calcio e due (donne) nella ginnastica. Queste ultime ricevono comunque la medaglia d’argento ottenuta dall’Italia, come pure le riserve del calcio, che tornano in patria con la medaglia di bronzo. In tutto sono 47 i dirigenti accompagnatori, alloggiati, con la squadra, sulla nave “Solunto”, attraccata a Coehaven (5 Km da Amsterdam). Complessivamente l’Italia si aggiudica 7 ori, 5 argenti e 7 bronzi. Vincono la medaglia d’oro: Carlo Orlandi (pesi leggeri), Vittorio Tamagnini (pesi gallo) e Piero Toscani (pesi medi) nel Pugilato; l’Italia della Scherma nel fioretto con Ugo Pignotti, Giulio Gaudini, Giorgio Pessina, Gioacchino Guaragna, Oreste Puliti, Giorgio Chiavacci; l’Italia della Scherma nella spada con Giulio Basletta, Marcello Bertinetti, Giancarlo Cornaggia Medici Peterbelli, Carlo Agostoni, Renzo Minoli, Franco Riccardi; Valerio Perentin, Giliante D’Este, Nicolò Vittori, Giovanni Delise, Renato Petronio (timoniere) nel canottaggio, quattro con; Luigi Tasselli, Giacomo Gaioni, Cesare Facciani, Mario Lusiani nel ciclismo, inseguimento a squadre, 4.000 m. Le medaglie d’argento arrivano dalla Ginnastica, con Romeo Neri (sbarra) e con l’Italia femminile nel completo, squadra composta da Bianca Ambrosetti, Lavinia Gianoni, Luigina Giavotti, Clara Marangoni, Luigina Perversi, Diana Pizzavini, Anna Tanzini, Carolina Tronconi, Ines Vercesi, Rita Vittadini. Italia d’argento anche con Pierino Gabetti (pesi piuma) e Carlo Galimberti (pesi medi) nel Sollevamento pesi e con la squadra di sciabola nella Scherma, con Bino Bini, Oreste Puliti, Giulio Sarrocchi, Renato Anselmi, Emilio Salafia, Gustavo Marzi. Da Amsterdam arrivano anche 7 bronzi, vinti nella lotta greco - romana da Giovanni Gozzi (pesi gallo) e Gerolamo Quaglia (pesi piuma); nella scherma da Giulio Gaudini (fioretto individuale) e Bino Bini (sciabola individuale); nel pugilato da Carlo Cavagnoli (Pesi mosca); nel calcio con la squadra composta da Adolfo Baloncieri, Elvio Banchero, Delfo Bellini, Fulvio Bernardini, Umberto Caligaris, Giampiero Combi, Giovanni De Prà, Pietro Genovesi, Antonio Janni, Virgilio Felice Levratto, Mario Magnozzi, Silvio Pietroboni, Alfredo Pitto, Entrico Rivolta, Virginio Rosetta, Gino Rossetti, Angelo Schiavio; nel canottaggio con Cesare Rossi, Pietro Freschi, Umberto Bonadè, Paolo Gennari (quattro senza). ROMEO SISTI Canottaggio, due senza In coppia con Nino Bolzoni, sfiora il podio, perdendo la finale per il bronzo (con 7’24”4) il 10 agosto contro gli Stati Uniti (7’20”4). In precedenza, Sisti e Bolzoni avevano vinto primo (8’12”2) e secondo turno (7’21”4), chiudendo secondi in semifinale (7’16”8). Alla gara, iniziata il 2 agosto, iscritti 16 atleti, in rappresentanza di 8 nazioni. GASTONE PIERINI Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.) Al centro Romeo Sisti, durante i festaggiamenti per il titolo Italiano del 1927

Migliora il piazzamento rispetto a Parigi, visto che chiude all’8° posto con 282,5 kg. Alla gara, disputata il 28 luglio, partecipanto 16 atleti di 11 Paesi.

49


Medagliere per Nazioni

Amsterdam 1928

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Germania Finlandia Svezia ITALIA Svizzera Francia Olanda Ungheria Canada Gran Bretagna Argentina Danimarca Cecoslovacchia Giappone Estonia Egitto Austria Australia Norvegia Polonia Jugoslavia Sudafrica Spagna India Irlanda Nuova Zelanda Uruguay Belgio Cile Haiti Filippine Portogallo

22 10 8 7 7 7 6 6 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 -

18 7 8 6 5 4 10 9 5 4 10 3 1 5 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 -

16 14 9 12 7 4 5 4 7 7 1 2 2 1 2 1 1 1 1 3 3 2 2 1 1

56 31 25 25 19 15 21 19 9 15 20 7 6 9 5 5 4 3 4 4 5 5 3 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1

110

108

109

327

Totale (109 gare) 50


51


Los Angeles 1932 X olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

atleti uomini in gara atlete donne in gara

dal 30 Luglio al 14 Agosto 1932 Los Angeles, Long Beach, Moorpark, Pasadena, San Pedro, Santa Monica nessuna William May Garland Charles Curtis, vice presidente degli Stati Uniti George Calnan (Scherma, statunitense) Leandro Arpinati conte Alberto Bonacossa, generale Carlo Montù Ugo Frigerio (Atletica Leggera) Cesare Grattarola Argentina (32), Australia (12), Austria (9), Belgio (59), Brasile (58), Canada (100), Cecoslovacchia (7), Cina (1), Colombia (1), Danimarca (24), Estonia (2), Filippine (8), Finlandia (40), Francia (65), Germania (82), Giappone (117), Gran Bretagna (72), Grecia (10), Haiti (2), India (16), Irlanda (8), Italia (102), Jugoslavia (1), Lettonia (2), Messico (72), Norvegia (5), Nuova Zelanda (21), Olanda (24), Polonia (20), Portogallo (6), Spagna (6), Stati Uniti (281), Sudafrica (12), Svezia (52), Svizzera (5), Ungheria (46), Uruguay (1) 1.203 (oltre a 60 uomini negli sport dimostrativi) 126

atleti marchigiani in gara

Francesco PACINI (Fermo 1906) - Pentathlon Moderno individuale; Gastone PIERINI (Ancona 27/9/1899 - San Paolo, Brasile 1967) - Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.); Amedeo BRUNI (Acquaviva Picena, Ap 18/10/1906) Tiro a segno, carabina piccolo calibro pos. 50 m. a terra

giudici marchigiani

Terenzio “Renzo” GIAMPAOLI (Pesaro, PU) - Nuoto; Bruno ZAULI (Ancona 18/12/1902 - Grosseto 7/12/1963) - Ciclismo

sport in programma

Atletica, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate competizione d'arte

52

16 giorni

117 (99 maschili, 14 femminili e 4 miste) 5 (Architettura, Letteratura, Musica, Grafica, Pittura, Scultura e loro varianti) con oltre 1.100 lavori presentati da rappresentanti di 31 Paesi. Fra questi, anche l’italiano Ercole Drei, che riceve la Honorable Mention per la scultura intitolata “Football Players”


L’Italia iscrive a Los Angeles una squadra di 102 atleti e nessuna riserva. La delegazione raggiunge gli Stati Uniti a bordo della nave “Conte Biancamano”. L’Italia conquista 12 ori, 12 argenti e 12 bronzi. Sul gradino più alto del podio Luigi Beccali (atletica leggera, 1500 m). Conquistano l’oro, nella ginnastica: Romeo Neri (completo individuale e parallele), Savino Guglielmetti (volteggio a cavallo) e l’Italia composta da Romeo Neri, Mario Lertora, Oreste Capuzzo, Savino Guglielmetti, Franco Tognini (completo a squadre). Oro a squadre anche nel ciclismo (inseguimento 4.000 m.) con Nino Borsari, Marco Cimatti, Alberto Ghilardi, Paolo Pedretti e nella 100 km. su strada a squadre con Giuseppe Olmo, Attilio Pavesi, Guglielmo Segato. Attilio Pavesi trionfa nella 100 km. su strada individuale. Due ori dalla scherma con Gustavo Marzi (fioretto individuale) e con Giancarlo Cornaggia Medici Peterbelli (spada individuale). Oro anche per Giovanni Gozzi (lotta) e per Renzo Morigi nel tiro (pistola automatica individuale 25 m.). Le medaglie d’argento arrivano dalla scherma con Giulio Gaudini (sciabola individuale), dal fioretto a squadre con Giulio Gaudini, Gioacchino Guaragna, Gustavo Marzi, Giorgio Pessina, Ugo Pignotti, Rodolfo Terlizzi; dalla sciabola a squadre con Renato Anselmi, Arturo De Vecchi, Giulio Gaudini, Gustavo Marzi, Ugo Pignotti, Emilio Salafia; dalla spada a squadre con Carlo Agostoni, Giancarlo Cornaggia-Medici, Renzo Minoli, Saverio Ragno, Franco Riccardi. Due medaglie d’argento vengono conquistate nel pugilato, per merito di Gino Rossi (mediomassimi) e Luigi Rovati (open). Altre due medaglie per il secondo posto arrivano dal canottaggio (quattro con), formato da Riccardo Divora, Bruno Parovel, Giovanni Plazzer, Bruno Vattovaz, Giovanni Scherl (timoniere) e dall’otto, composto da Mario Balleri, Renato Barbieri, Dino Barsotti, Renato Bracci, Vittorio Cioni, Guglielmo Del Bimbo, Enrico Garzelli, Roberto Vestrini, Cesare Milani (timoniere). Argento anche per Guglielmo Segato nel ciclismo (100 km. su strada); Omero Bonoli, nella ginnastica (cavallo con maniglie); Marcello Nizzola nella lotta (greco romana, pesi gallo) e Carlo Galimberti nel Sollevamento pesi (medi). Alla “regola del 12 a Los Angeles” non si sottraggono neppure i bronzi. Sul podio vanno: Ugo Frigerio (marcia 50 km.) e l’Italia della staffetta 4x100 con Giuseppe Castelli, Ruggero Maregatti, Gabriele Salvati e Edgardo Toetti. Due bronzi anche dalla ginnastica, con Giovanni Lattuada (anelli) e Mario Lertora (corpo libero); dalla lotta: Ercole Gallegati (welter greco romana) e Mario Gruppioni (mediomassimi greco romana) e dalla scherma: Giulio Gaudini (fioretto individuale) e Carlo Agostoni (spada individuale). All’ottima spedizione del canottaggio italiano contribuisce il bronzo (nel quattro senza) di Antonio Ghirardello, Francesco Cossu, Giliante D’Este, Antonio Provenzani Garzoni. Terzo gradino del podio anche per Bruno Pellizzari (clclismo, velocità 1.000 metri), Gastone PIERINI nel sollevamento pesi (leggeri) e Domenico Matteucci (pistola automatica individuale, 25 m.).

53


54


Nella pagina a fianco: In alto a sinistra, Romeo Neri, oro nel completo individuale, alle parallele e nella competizione a squadre;

GASTONE PIERINI Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.)

A destra, Ugo frigerio, bronzo nella marcia 50 km, Giulio Gaudini, argento nella sciabola idividuale, nel fioretto a squadre e bronzo nel fioretto individuale, Rodriguez Edelweiss, pugile riminese

Alla sua terza partecipazione olimpica corona il sogno di salire sul podio. Il 30 luglio si aggiudica la medaglia di bronzo con 302,5 kg., alle spalle di Renè Duverger (FRA) con 325,0 kg. e di Hans Haas (AUT) con 307,5 kg.. Alla gara iscritti 6 atleti di 7 nazioni.

Sotto, Mussolini saluta la squadra olimpica in partenza per Los Angeles

FRANCESCO PACINI Pentathlon Moderno individuale Chiude al 20° posto con 84,5 punti la gara disputata dal 2 al 6 agosto, ed alla quale partecipano 25 atleti di 14 nazioni. AMEDEO BRUNI Tiro a segno, carabina piccolo calibro posizione 50 m. a terra Nella gara disputata il 13 agosto, con la partecipazione di 26 atleti di 9 nazioni, chiude al 17° posto (286 punti).

55


Medagliere per Nazioni

Los Angeles 1932

Nazione

Oro

Argento

Stati Uniti ITALIA Francia Svezia Giappone Ungheria Finlandia Gran Bretagna Germania Australia Argentina Canada Olanda Polonia Sudafrica Irlanda Cecoslovacchia Austria India Danimarca Messico Lettonia Nuova Zelanda Svizzera Filippine Spagna Uruguay

41 12 10 9 7 6 5 4 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 -

32 12 5 5 7 4 8 7 12 1 1 5 5 1 2 1 3 2 1 1 1 -

116

116

Totale (117 gare)

N.B. fra parentesi le medaglie vinte da atleti marchigiani

56

Bronzo 30 12 (1) 4 9 4 5 12 5 5 1 8 4 3 1 3 3 3 1 1 114

Totale 103 36 (1) 19 23 18 15 25 16 20 5 4 15 7 7 5 2 4 5 1 6 2 1 1 1 3 1 1 346


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Berlino 1936 XI olimpiade durata periodo di svolgimento

17 giorni dall’1 al 16 Agosto 1936

città ospitanti

Berlino, Doberitz (Equitazione, completo individuale e a squadre, prova di Pentahlon moderno), Grunau (Canottaggio, canoa e Kayak), Kiel (Vela)

altre città candidate

Alessandria d’Egittto, Barcellona, Budapest, Buenos Aires, Colonia, Dublino, Francoforte, Helsinki, Losanna, Norimberga, Roma, Rio de Janeiro

presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO

Theodor Lewald Adolf Hitler Rudolf Ismayr (Sollevamento pesi, tedesco) Achille Starace conte Alberto Bonacossa, generale Carlo Montù, conte Paolo di Revel

portabandiera italiano

Giulio Gaudini (Scherma)

capo delegazione italiano

generale Giorgio Vaccaro

rappresentative presenti

atleti uomini in gara atlete donne in gara

Afghanistan (15), Argentina (51), Australia (32), Austria (174), Belgio (119), Bermuda (5), Bolivia (1), Brasile (73), Bulgaria (24), Canada (96), Cecoslovacchia (164), Cile (40), Cina (54), Colombia (5), Costa Rica (1), Danimarca (116), Egitto (53), Estonia (33), Filippine (28), Finlandia (107), Francia (201), Germania (348), Giappone (152), Gran Bretagna (208), Grecia (39), India (27), Islanda (12), Italia (182), Jugoslavia (90), Lettonia (24), Liechtenstein (6), Lussemburgo (44), Malta (11), Messico (32), Monaco (6), Norvegia (70), Nuova Zelanda (7), Olanda (128), Perù (40), Polonia (112), Portogallo (19), Romania (53), Stati Uniti (310), Sudafrica (25), Svezia (150), Svizzera (173), Turchia (48), Ungheria (209), Uruguay (37) 3.625 (oltre a 60 uomini negli sport dimostrativi) 329

atleti marchigiani in gara

Adolfo MAZZINI (Macerata 1/9/1911) - Pallacanestro; Umberto PITTORI (Trieste 4/5/1913 - Ancona 13/10/1964) - Pugilato, pesi welter (-66,7 kg.); Gastone PIERINI (Ancona 27/9/1899 - San Paolo, Brasile 1967) - Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.);

sport in programma

Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Polo, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela.

gare disputate competizione d'arte

129 (110 maschili, 15 femminili e 4 miste) 15 (Architettura, Letteratura, Musica, Grafica, Pittura, Scultura e loro varianti)


In Germania, la spedizione italiana è formata da 182 atleti, di cui 13 donne. Ci sono poi 28 riserve, fra le quali due donne. Nel medagliere finale spiccano: 8 ori, 9 argenti e 5 bronzi. Quattro primi posti arrivano dalla Scherma con Giulio Gaudini (fioretto individuale); Franco Riccardi (spada individuale); la squadra di fioretto composta da Giorgio Bocchino, Manlio Di Rosa, Giulio Gaudini, Gioacchino Guaragna, Gustavo Marzi, Ciro Verratti; la squadra di spada formata da Giancarlo Brusati, Giancarlo Cornaggia Medici Peterbelli, Alfredo Pezzana, Edoardo Mangiarotti, Saverio Ragno e Franco Riccardi. Oro nell’atletica da Valla “Ondina” Trebisonda (80 hs) e, nel pugilato, da Sergio Ulderico (pesi gallo). E’ d’oro anche la Nazionale di calcio, formata da Giuseppe Baldo, Sergio Bertoni, Carlo Biagi, Giulio Cappelli, Alfredo Foni, Annibale Frossi, Francesco Gabriotti, Ugo Locatelli, Libero Marchini, Alfonso Negro, Achille Piccini, Pietro Rava, Luigi Scarabello, Bruno Venturini. Oro anche nella vela (classe 8 m.) con il marchese Giovanni Leone Reggio, Domenico Mordini, Enrico Massimo Poggi, Luigi Mino Poggi, Bruno Bianchi, Luigi De Manincor. Dalla scherma anche 3 argenti con Saverio Ragno (spada individuale), Gustavo Marzi (sciabola individuale) e la sciabola a squadre con Giulio Gaudini, Gustavo Marzi, Aldo Masciotta, Aldo Montano, Vincenzo Pinton, Athos Tanzini. Mario Lanzi (800 m.), Orazio Mariani, Gianni Caldana, Elio Ragni e Tullio Gonnelli (staffetta 4x100) sono gli argenti dell’atletica leggera. Secondo posto e medaglia anche per il “due con” di Almiro Bergamo, Guido Santin e Luciano Negrini (timoniere) e per l’”otto con” formato da Guglielmo Del Bimbo, Dino Barsotti, Oreste Grossi, Enzo Bartolini, Mario Checcacci, Dante Secchi, Ottorino Quaglierini, Enrico Garzelli, Cesare Milani (timoniere), nel canottaggio. Gavino Matta è argento nel pugilato (pesi mosca) e l’Italia del ciclismo è seconda nell’inseguimento a squadre 4.000 con Bianco Bianchi, Mario Gentili, Armando Latini, Severino Rigoni. Ci sono poi i bronzi. Due arrivano dall’atletica con Luigi Beccali (1.500 m.) e Giorgio Oberweger (lancio del disco); altri due dalla scherma con Giorgio Bocchino (fioretto individuale) e Giancarlo Cornaggia Medici Peterbelli (spada individuale) e il quinto dal pentathlon moderno, grazie a Silvano Abbà.

59


In alto: La squadra di basket di cui fa parte Adolfo Mazzini A sinistra: Ancona, Umberto Pittori (a destra) con nell'ordine, Bruzzesi, Travaglini e l'allenatore Fernando Cerusico. In basso a sinistra: Ancona, Umberto Pittori, Fernando Cerusico, Gino Giacomelli In basso a destra: Umberto Pittori.

60


ADOLFO MAZZINI Pallacanestro L’Italia chiude al 7° posto il primo torneo di pallacanestro in una Olimpiade, disputato dal 7 al 14 agosto da 199 atleti, in rappresentanza di 21 Paesi. Della squadra, con il maceratese Mazzini, fanno parte: Gino Basso, Ambrogio Bassi, Michele Pelliccia, Enrico Castelli, Galeazzo Dondi, Livio Franceschini, Emilio Giassetti, Giancarlo Marinelli, Sergio Paganella, Egidio Premiani, Mario Novelli, Remo Piana. Questo il cammino del team tricolore: Italia - Polonia: 4428; Italia - Germania: 58-16; Italia - Cile: 27-19; Italia - Messico 17-34; Italia - Filippine: 14-32. UMBERTO PITTORI Pugilato, pesi welter (-66,7 kg.) Il pugile vissuto sempre ad Ancona, dove faceva il vigile del fuoco, combatte il 10 agosto ed è eliminato al primo turno dall’ungherese Màndi. Sul ring 24 pugili della categoria, uno per nazione. GASTONE PIERINI Sollevamento pesi, pesi leggeri (67,5 kg.) Alla quarta partecipazione all’Olimpiade, chiude al 10° posto con 300,0 kg. Alla gara, disputata il 2 agosto, partecipano 16 atleti di 12 nazioni.

61


Medagliere per Nazioni

Berlino 1936

Nazione Germania

Oro 33

Argento 26

Bronzo 30

Totale 89

Stati Uniti

24

20

12

56

Ungheria ITALIA Finlandia Francia Svezia Giappone Olanda Gran Bretagna Austria Cecoslovacchia Argentina Estonia Egitto Svizzera Canada Norvegia Turchia India Nuova Zelanda Polonia Danimarca Lituania Romania Sudafrica Jugoslavia Messico Belgio Australia Filippine Portogallo

10 8 7 7 6 6 6 4 4 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 -

1 9 6 6 5 4 4 7 6 5 2 2 1 9 3 3 3 2 1 1 1 1 1 -

5 5 6 6 9 8 7 3 3 3 3 2 5 5 2 1 3 3 1 3 2 1 1 1

16 22 19 19 20 18 17 14 13 8 7 7 5 15 9 6 2 1 1 6 5 2 1 1 1 3 2 1 1 1

130

128

130

388

Totale (117 gare)

62


63


Tokyo/Helsinki 1940/44 XII olimpiade/ XIII olimpiade (annullate)

Come deciso dal CIO a Los Angeles (1932), i Giochi della XII Olimpiade si sarebbero dovuti svolgere a Tokyo (Giappone), dal 21 settembre al 6 ottobre 1940. Vincendo prima la concorrenza di Alessandria d’Egitto, Barcellona, Budapest, Buenos Aires, Dublino, Rio de Janeiro, Toronto - Montreal, Roma e poi soprattutto di Helsinki, la capitale giapponese venne scelta, come città organizzatrice dei Giochi, il 31 luglio 1936. In seguito allo scoppio della Seconda Guerra cino-giapponese, l'organizzazione venne riassegnata l'anno successivo ad Helsinki, che avrebbe ospitato i Giochi dal 20 luglio al 4 agosto 1940. Il 1° settembre 1939, Adolf Hitler invade la Polonia e lo scoppio della Seconda guerra mondiale porta all'annullamento definitivo sia dei Giochi della XII (deciso dal presidente del CIO, Latour De Baillet, il 2 maggio 1940) che della XIII Olimpiade, così come alla sospensione a tempo indeterminato delle attività del CIO. Nonostante la riassegnazione e la successiva cancellazione, il Comitato organizzatore giapponese pubblicò comunque il bilancio, con un ammontante complessivo di 20,1 milioni di yen (un terzo dei quali finanziato direttamente dal Comune metropolitano di Tokyo). Nel programma olimpico, avrebbe dovuto essere incluso anche il Volo a vela come sport ufficiale, dopo il successo dell'evento dimostrativo ai Giochi di Berlino 1936. L'idea non venne però più ripresa, dopo il 1945. Tornado all’edizione in programma nel 1944, vale la pena ricordare che, candidate ad ospitare la XIII Olimpiade, erano Losanna, Atene, Budapest, Detroit, Roma e Londra, che alla fine era stata preferita a Roma (con votazione 20-11, in favore della capitale inglese)


65


Londra 1948 XIV olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

17 giorni dal 29 Luglio al 14 Agosto 1948 Londra, Bisley (Tiro, Pentathlon moderno - prova di tiro a segno), Aldershot (Pentathlon moderno - prove di scherma e nuoto, equitazione), Fleet (Pentathlon moderno - prova di equitazione), Henley-on Thames (Canoa e kayak, canottaggio), Torquay (Vela), Brighton (Calcio), Portsmouth (Calcio), Sudbury (Hockey su prato) Baltimora, Filadelfia, Losanna, Los Angeles, Minneapolis lord David Burghley re Giorgio VI Finlay Donald Osborne (Atletica, britannico) Giulio Onesti conte Alberto Bonacossa, conte Paolo di Revel, Giorgio Vaccaro Giovanni Rocca (Atletica) Giulio Onesti Afghanistan (25), Argentina (199), Australia (75), Austria (114), Belgio (148), Bermuda (12), Birmania (4), Brasile (70), Canada (104), Cecoslovacchia (76), Ceylon (7), Cile (53), Cina (26), Colombia (6), Corea (46), Cuba (53), Danimarca (159), Egitto (85), Filippine (24), Finlandia (123), Francia (283), Giamaica (13), Gran Bretagna (313), Grecia (57), Guyana Britannica (4), India (77), Iran (35), Iraq (11), Irlanda (62), Islanda (10), Italia (183), Jugoslavia (86), Libano (8), Liechtenstein (2), Lussemburgo (45), Malta (1), Messico (88), Monaco (4), Norvegia (80), Nuova Zelanda (7), Olanda (137), Pakistan (35), Panama (1), Perù (41), Polonia (23), Portogallo (47), Portorico (9), Singapore (1), Siria (1), Spagna (64), Stati Uniti (300), Sudafrica (32), Svezia (174), Svizzera (171), Turchia (57), Ungheria (126), Uruguay (59), Venezuela (1) *La Germania anche questa volta è assente, per non essere stata invitata dopo la Prima Guerra Mondiale. 3.678

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara sport in programma

393 Livio ISOTTI (Pesaro, PU 29/6/1927 - Hamilton, Canada 19/9/1999) - Ciclismo su strada Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela 136 (112 maschili, 19 femminili e 5 miste)

gare disputate competizione d'arte

14 (Architettura, Letteratura, Musica, Grafica, Pittura, Scultura e loro varianti) con 300 artisti in gara


L’Italia partecipa con 183 atleti, di cui 19 donne. Della spedizione, accompagnata da 86 dirigenti, fanno parte anche 26 atleti come riserve, che non saranno mai in gara. Alla fine il medagliere parla di: 8 ori, 11 argenti e 8 bronzi. Due ori sono firmati nel ciclismo da: Mario Ghella (1.000 m.); Ferdinando Terruzzi e Renato Perona (tandem 2.000 m.). Uno ciascuno da: Adolfo Consolini (atletica, lancio del disco); Giuseppe Moioli, Elio Morille, Giovanni Invernizzi e Franco Faggi (canottaggio, quattro senza); Pietro Lombardi (lotta greco romana, pesi mosca); Ernesto Formenti (pugilato, pesi piuma), Luigi Cantone (Scherma, spada individuale); Italia della pallanuoto con Pasquale Buonocore, Emilio Bulgarelli, Mario Maioni, Cesare Rubini, Gianfranco Pandolfini, Tullio Pandolfini, Geminio Ognio, Ermenegildo Omegna, Aldo Ghira. Degli 11 argenti, quattro arrivano dalla scherma: Vincenzo Pinton (sciabola individuale); fioretto a squadre con Renzo Nostini, Manlio Di Rosa, Edoardo Mangiarotti, Giuliano Nostini, Giorgio Pellini, Saverio Ragno; spada a squadre con Luigi Cantone, Antonio Mandruzzato, Dario Mangiarotti, Edoardo Mangiarotti, Fiorenzo Marini, Carlo Agostoni; sciabola a squadre con Gastone Darè, Carlo Turcato, Vincenzo Pinton, Mauro Racca, Aldo Montano, Renzo Nostini. Altri tre secondi posti olimpici sono conquistati nell’atletica leggera da Giuseppe Tosi (lancio del disco), Amelia Piccinini (getto del peso), Edera Cordiale Gentile (lancio del disco). Due argenti dal pugilato vengono ottenuti da Spartaco Bandinelli (pesi mosca) e Giovanni Battista Zuddas (pesi gallo). Infine, argento nel canottaggio con Giovanni Steffè, Aldo Ralao, Alberto Radi (timoniere) nel “due con” e per l’Italia del ciclismo grazie a Arnaldo Benfenati, Guido Bernardi, Anselmo Citterio e Rino Pucci (inseguimento a squadre). Due medaglie di bronzo arrivano dal canottaggio con Romolo Catasta (singolo) e con Bruno Boni e Felice Fanetti (sue senza); due dalla lotta con Ercole Gallegati (greco romana, medi) e Guido Fantoni (greco-romana, open); due anche dal pugilato grazie a Alessandro D’Ottavio (pesi welter) e Ivano Fontata (pesi medi). Bronzo anche per Edoardo Mangiarotti nella scherma (spada individuale) e per la staffetta 4x100 dell’atletica con Michele Tito, Enrico Perucconi, Antonio Siddi e Carlo Monti.

LIVIO ISOTTI Ciclismo su strada (194,63 km) Nella gara disputata il 13 agosto, si classifica 20° (5h21’45”0) su 101 partecipanti, in rappresentanza di 29 paesi

In alto: il passaggio della fiamma Olimpica ad Ancona, partecipa Romeo Sisti, ex olimpionico In basso: un primo piano di Livio Isotti

67


Medagliere per Nazioni

Londra 1948

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Svezia Francia

28 16 10

27 11 6

19 17 13

84 44 29

Ungheria ITALIA Finlandia Turchia Cecoslovacchia Svizzera Danimarca Olanda Gran Bretagna Argentina Australia Belgio Egitto Messico Sudafrica Norvegia Giamaica Austria India Perù Jugoslavia Canada Portogallo Uruguay Ceylon Cuba Spagna

10 8 8 6 6 5 5 5 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 -

5 11 7 4 2 10 7 2 14 3 6 2 2 1 1 3 2 2 1 1 1 1 1 1

12 8 5 2 3 5 8 9 6 1 5 3 1 2 1 3 3 2 1 1 -

27 27 20 12 11 20 20 16 23 7 13 7 5 5 4 7 3 4 1 1 2 3 2 2 1 1 1

138

135

138

411

Totale (136 gare)

68


69


Helsinki 1952 XV olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

16 giorni dal 19 Luglio al 3 Agosto 1952 Helsinki, Westend (Scherma), Malm (Tiro a segno), Huopalahti (Tiro a volo), Meilahti (Canottaggio), Taivallahti (Canoa e kayak), Hameenlinna (Pentathlon moderno), Harmaja (Vela), Kapyla (Ciclismo su strada), Tampere, Turku, Lahti, Kotka (Calcio) Amsterdam, Minneapolis, Los Angeles, Detroit, Chicago, Filadelfia Erik von Frenckell Juho Kusti Paasikivi, presidente della Finlandia Heikki Ilmari Savolainen (Ginnastica, finlandese) Giulio Onesti conte Alberto Bonacossa, conte Paolo di Revel, Giorgio De Stefani. Miranda Cicognani (Ginnastica) Giulio Onesti Antille Olandesi (11), Argentina (123), Australia (81), Austria (112), Bahamas (7), Belgio (134), Bermuda (6), Birmania (5), Brasile (97), Bulgaria (63), Canada (107), Cecoslovacchia (99), Ceylon (5), Cile (59), Cina (1), Corea (19), Costa d’Oro (7), Cuba (29), Danimarca (129), Egitto (106), Filippine (25), Finlandia (258), Francia (245), Germania Ovest (205), Giamaica (8), Giappone (69), Gran Bretagna (257), Grecia (48), Guatemala (21), Guyana Britannica (1), Hong Kong (4), India (64), Indonesia (3), Iran (22), Irlanda (19), Islanda (9), Israele (25), Italia (231), Jugoslavia (87), Libano (9), Liechtenstein (2), Lussemburgo (44), Messico (64), Monaco (8), Nigeria (9), Norvegia (102), Nuova Zelanda (14), Olanda (104), Pakistan (38), Panama (1), Polonia (125), Portogallo (71), Portorico (21), Romania (114), Saar (36), Singapore (5), Spagna (27), Stati Uniti (286), Sudafrica (64), Svezia (206), Svizzera (157), Turchia (51), Ungheria (189), Unione Sovietica (293), Uruguay (32), Venezuela (38), Vietnam (8). *L’Unione Sovietica partecipa per la prima volta, rappresentando le repubbliche di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Georgia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Kazakistan, Kirghisistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Ucraina. Tornano ai Giochi, Germania e Giappone. La Saar è parte della Germania occupata dalla Francia. Nel 1957 la Costa d’Oro assumerà il nome di Ghana

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara

4.410

521 Carlo VITTORI (Ascoli Piceno 10/3/1931) - Atletica leggera, 100m e staffetta 4x100; Amos MATTEUCCI (Jesi, An 20/3/1915 - Roma 26/12/2008) - Atletica Leggera, lancio del giavellotto; Angelo ROMANI (Pesaro, PU 12/4/1934 - Milano 8/1/2003) - Nuoto, 400 m. sl e staffetta 4x200 sl; Galliano “Liano”


ROSSINI (Ancona 17/5/1927 - 13/11/1987) - Tiro a Volo, fossa individuale olimpica

dirigenti marchigiani

Bruno ZAULI (Ancona 18/12/1902 - Grosseto 7/12/1963) Presidente FIDAL

sport in programma

Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

149 (119 maschili, 25 femminili e 5 miste) Della squadra italiana ad Helsinki fanno parte 231 atleti, di cui 23 donne e 25 riserve. L’Italia conquista: 8 ori, 9 argenti e 4 bronzi. Due ori sono firmati nel ciclismo da: Enzo Sacchi (1.000 m.) e Guido Messina, Mino De Rossi, Loris Campana, Marino Morettini (inseguimento a squadre 4.000 m.). Tre ori arrivano dalla scherma: Edoardo Mangiarotti (spada individuale); Irene Camber (fioretto individuale); squadra di spada con Roberto Battaglia, Franco Bertinetti, Giuseppe Delfino, Dario Mangiarotti, Edoardo Mangiarotti, Carlo Pavesi. Vincono l’oro anche: Giuseppe Dordoni (atletica, marcia 50 km.); Aureliano Bolognesi (Pugilato, pesi leggeri) e nella vela, Tino Straulino e Nicolò Rode (classe Star). Quattro delle 9 medaglie d’argento arrivano dalla scherma con Edoardo Mangiarotti (fioretto individuale); Dario Mangiarotti (spada individuale); fioretto a squadre con Giancarlo Bergamini, Manlio Di Rosa, Edoardo Mangiarotti, Renzo Nostini, Giorgio Pellini, Antonio Spallino; sciabola a squadre con Gastone Darè, Roberto Ferrari, Renzo Nostini, Giorgio Pellini, Vincenzo Pinton, Mauro Racca. Due secondi posti arrivano dal ciclismo con Marino Morettini (cronometro individuale 1.000 m) e gara a squadre su strada con Dino Bruni, Vincenzo Zucconelli, Gianni Ghidini. Medaglie d’argento anche per Adolfo Consolini (atletica, lancio del disco); Ignazio Fabra (lotta grecoromana, pesi mosca); Sergio Caprari (pugilato, pesi piuma). Le medaglie di bronzo sono conquistate da Antonio Maspes e Cesare Pinarello (ciclismo, tandem 2.000 m.); Bruno Visintin (pugilato, pesi welter jr.); Manlio Di Rosa (scherma, fioretto individuale); squadra di pallanuoto composta da Raffaello Gambino, Cesare Rubini, Maurizio Mannelli, Geminio Ognio, Ermenegildo Arena, Renato De Sanzuane, Carlo Peretti, Renato Traiola, Vincenzo Polito, Salvatore Gionta, Lucio Ceccarini.

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CARLO VITTORI Atletica leggera, 100 m. e staffetta 4x100 Nella gara dei 100 m. (20 luglio) è secondo (10”9) in batteria e 5° nei quarti di finale sempre con 10”9, venendo eliminato, in una gara con 72 iscritti di 33 Paesi. Nella staffetta (26 luglio), con Antonio Siddi, Giorgio Sobrero e Franco Leccese è secondo in batteria (41”5), ma poi l’Italia non si presenta alla partenza della semifinale. Al via 88 atleti di 22 Paesi. AMOS MATTEUCCI Atletica Leggera, lancio del giavellotto Dopo essersi qualificato per la finale con 64,50 m., chiude la gara al 17° posto con 61,67 m.. In corsa per le mdaglie 26 atleti di 16 nazioni. ANGELO ROMANI Nuoto, 400 m. sl e staffetta 4x200 sl Nella gara individuale (48 atleti di 29 Paesi), il 28 luglio è 4° in batteria con 5’05”1 e viene eliminato. Il 28 luglio, in staffetta con Carlo Pedersoli (al secolo “Bud Spencer”), Egidio Massaria e Giovanni Paliaga, l’Italia è quinta in batteria con 9’17”9 ed è eliminata. Nella gara di staffetta, 74 atleti di 17 nazioni. GALLIANO “LIANO” ROSSINI Tiro a Volo, fossa individuale olimpica Il 25 e 26 luglio chiude al 7° posto la gara con 187 punti (su 200). Partecipanti 40, in rappresentanza di 22 Stati.

Nella pagina a fianco: In alto a sinistra: Amos Matteucci In alto a destra: Carlo Vittori In basso: Angelo Romani A destra: Galliano "Liano" Rossini

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Medagliere per Nazioni

Helsinki 1952

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Stati Uniti Unione Sovietica Ungheria

40 22 16

19 30 10

17 19 16

76 71 42

Svezia ITALIA Cecoslovacchia Francia Finlandia Australia Norvegia Svizzera Sudafrica Giamaica Belgio Danimarca Turchia Giappone Gran Bretagna Argentina Polonia Canada Jugoslavia Romania Brasile Nuova Zelanda India Lussemburgo Germania Ovest Olanda Iran

12 8 7 6 6 6 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 -

13 9 3 6 3 2 2 6 4 3 2 1 6 2 2 2 2 2 1 7 5 3

10 4 3 6 13 3 6 4 3 1 2 8 2 1 2 2 2 1 17 4

35 21 13 18 22 11 5 14 10 5 4 6 3 9 11 5 4 3 3 4 3 3 2 1 24 5 7

138

135

138

411

Totale (136 gare)

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Melbourne/Stoccolma 1956 XVI olimpiade durata

25 giorni

periodo di svolgimento

dal 10 al 17 Giugno (in Svezia) e dal 22 Novembre all’8 Dicembre e 1956 in Australia

città ospitanti

Melbourne, Ballarat (Canotaggio), Port Philip Bay (Vela), Laverton (Tiro a volo), Oakland (Pentathlon moderno - prova di equitazione corsa campestre), Stoccolma (Equitazione), Williamstown (Tiro a segno, pentathlon prova di tiro)

altre città candidate

Buenos Aires, Los Angeles, Detroit, Città di Messico, Minneapolis, Filadelfia, Chicago, San Francisco, Montreal

presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

(a Melbourne) Robert Gordon Menzies, primo ministro australiano (a Stoccolma) principe Bertil di Svezia (a Melbourne) principe Filippo di Edimburgo (a Stoccolma) re Gustavo VI di Svezia (a Melbourne) John Landy (Atletica, svedese) (a Stoccolma) Henry Saint Cyr (Equitazione, francese) Giulio Onesti conte Paolo di Revel, Giorgio De Stefani. Edoardo Mangiarotti (Scherma) Giulio Onesti Afghanistan (12), Argentina (35), Australia (292), Austria (34), Bahamas (4), Belgio (57), Bermuda (3), Birmania (11), Borneo del Nord (2), Brasile (47), Bulgaria (47), Cambogia (2), Canada (96), Cecoslovacchia (63), Ceylon (3), Cile (33), Colombia (26), Corea (35), Cuba (16), Danimarca (37), Egitto (3), Etiopia (12), Fiji (5), Filippine (39), Finlandia (71), Francia (145), Germania (167), Giamaica (6), Giappone (112), Gran Bretagna (197), Grecia (13), Guyana Britannica (4), Hong Kong (2), India (59), Indonesia (22), Iran (17), Irlanda (18), Islanda (2), Israele (3), Italia (135), Jugoslavia (35), Kenya (25), Liberia (4), Lussemburgo (11), Malesia (32), Messico (24), Nigeria (10), Norvegia (22), Nuova Zelanda (51), Olanda (1), Pakistan (55), Perù (8), Polonia (64), Portogallo (12), Portorico (10), Romania (50), Singapore (49), Spagna (6), Stati Uniti (305), Sudafrica (50), Svezia (97), Svizzera (9), Turchia (19), Uganda (3), Ungheria (111), Unione Sovietica (281), Uruguay (21), Venezuela (22), Vietnam (6). L’Unione Sovietica partecipa per la prima volta, rappresentando le repubbliche di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Georgia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Kazakistan, Kirghisistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Ucraina. Tornano ai Giochi, Germania e Giappone. La Saar è parte della Germania occupata dalla Francia. Nel 1957 la Costa d’Oro assumerà il nome di Ghana.

atleti uomini in gara atlete donne in gara

2.962 (145 a Stoccolma per le sole gare di Equitazione) 383 (13 a Stoccolma)


atleti marchigiani in gara

Angelo ROMANI (Pesaro, PU 12/4/1934 - Milano 8/1/2003) - Nuoto, 400 m. sl e staffetta 4x200 sl; Adriano FACCHINI (Pesaro, PU 6/2/1927 - Stintino, Ss 1967) - Pentathlon Moderno Individuale; Galliano “Liano” ROSSINI (Ancona 17/5/1927 - 13/11/1987) - Tiro a Volo, fossa individuale olimpica

riserve non in gara

Luciano PAOLONI (Ancona 20/5/1922 - 15/10/2006) - Tiro a Volo, fossa individuale olimpica

tecnici marchigiani

Osvaldo “Moro” BERTI (Pesaro, PU 23/2/1912 - Ancona 30/9/1985) - Nuoto

dirigenti marchigiani

Bruno ZAULI (Ancona 18/12/1902 - Grosseto 7/12/1963) - Presidente FIDAL

sport in programma

Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione (a Stoccolma), Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

149 (119 maschili, 25 femminili e 5 miste) Le rigide leggi australiane sull’importazione degli animali, costringono il CIO ad assegnare a Stoccolma le gare di Equitazione, che vengono disputate quattro mesi prima dell’apertura dei Giochi a Melbourne. L’Italia partecipa con 135 atleti, di cui 15 donne, oltre a 5 sole riserve. La spedizione è contenuta, per via degli elevati costi di trasferimento in Oceania. L’Italia conquista 8 ori, 8 argenti e 9 bronzi. Sul gradino più alto del podio salgono, nel ciclismo: Leandro Faggin (cronometro individuale 1.000 m.), Ercole Baldini (strada individuale), la squadra di inseguimento (4.000 m.) formata da Leandro Faggin, Virginio Pizzali, Franco Gandini, Antonio Domenicali, Valentino Gasparella. A completare il tris di vittorie individuali, l’oro di Galliano “Liano” ROSSINI, nella fossa individuale. Tre altri ori arrivano dalla scherma con Carlo Pavesi (spada individuale), l’Italia del fioretto con Giancarlo Bergamini, Luigi Carpaneda, Manlio Di Rosa, Vittorio Lucarelli, Edoardo Mangiarotti, Antonio Spallino; l’Italia della spada con Giorgio Anglesio, Franco Bertinetti, Giuseppe Delfino, Edoardo Mangiarotti, Carlo Pavesi, Alberto Pellegrino. Oro a squadre anche nel canottaggio “quattro con”, grazie a Franco Trincavelli, Angelo Vanzin, Romano Sgheiz, Alberto Winkler e Ivo Stefanoni (timoniere). Due medaglie d’argento sono conquistate a Stoccolma nell’Equitazione da Raimondo D’Inzeo (salto ad ostacoli individuale) e dall’Italia composta dallo stesso Raimondo D’Inzeo, Piero D’Inzeo, Salvatore Oppes (salto ad ostacoli a squadre). Due secondi posti anche nella scherma, con Giancarlo Bergamini (fioretto individuale) e Giuseppe Delfino (spada individuale). Gli altri argenti sono firmati da: Franco Nenci nel pugilato (pesi welter jr.); Guglielmo Pesenti nel ciclismo (velocità 1.000 m.); Ignazio Fabra nella lotta (greco-romana, pesi mosca); Nicolò Rode e Agostino Straulino, nella vela (classe Star). Arricchiscono il medagliere i 9 bronzi con Antonio Spallino (fioretto individuale) ed Edoardo Mangiarotti (spada individuale) nella scherma; Ermanno Pignatti (medi) e Alberto Pigaiani (open) nel sollevamento pesi; Giacomo Bozzano (pugilato, open); Giuseppe Ogna e Cesare Pinarello (ciclismo, tandem 2.000 m.); Piero D’Inzeo (equitazione, salto a ostacoli individuale); Adelmo Bulgarelli (lotta greco-romana, open); Alessandro Cicero (tiro, fossa individuale).

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Nella pagina a fianco: in alto, Galliano Rossini mostra la medaglia d'oro; in basso, il momento della premiazione a Williamstown, Australia Sopra: a sinistra, Angelo Romani con Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer; a destra, Adriano Facchini

ANGELO ROMANI Nuoto, 400 m. sl e staffetta 4x200 sl Il 1° dicembre si classifica 3° in batteria con 4’37”6 e centra la finale (4 dicembre), dove chiude all’8° posto (4’41”7). In gara 32 atleti di 19 nazioni. Nella staffetta con Federico “Fritz” Dennerlein, Paolo Galletti e Guido Elmi, l’Italia è quinta in batteria (8’43”1) ma entra in finale dove chiude al 7° posto con 8’46”2. In gara 50 atleti di 11 Stati. ADRIANO FACCHINI Pentathlon Moderno Individuale Dal 23 al 28 novembre, con 40 atleti in rappresentanza di 16 nazioni, chiude la prova al 15° posto (4.035.5). GALLIANO “LIANO” ROSSINI Tiro a Volo, fossa individuale olimpica Dal 29 novembre al 1° dicembre, alla sua seconda partecipazione olimpica, si aggiudica l’oro con 195 punti (su 200), lasciandosi alle spalle il polacco Adam Smelczynski (190 punti) e l’italiano Alessandro Ciceri (188). In gara 32 atleti in rappresentanza di 18 Paesi.

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Medagliere per Nazioni

Melbourne/Stoccolma 1956

Nazione

Oro

Argento

Bronzo

Totale

Unione Sovietica Stati Uniti Australia

37 32 13

29 25 8

32 17 14

76 74 35

10 8 5 13 7 3 10

7 9 6 7 11 5 5

26 25 (1) 19 26 24 13 19

Ungheria ITALIA Svezia Germania (Ovest/Est) Gran Bretagna Romania Giappone

9 8 (1) 8 6 6 5 4

Francia Turchia Finlandia Iran Canada Nuova Zelanda Polonia Cecoslovacchia Bulgaria Danimarca Irlanda Norvegia

4 3 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1

4 2 1 2 1 4 4 3 2 1 -

6 2 11 1 3 4 1 1 1 3 2

14 7 15 5 6 2 9 6 5 4 5 3

Messico Brasile India Jugoslavia

1 1 1 -

3

1 -

2 1 1 3

Cile Belgio Argentina Corea

-

2 2 1 1

2 1 1

4 2 2 2

153

153

163

469

Totale (136 gare)

N.B. fra parentesi le medaglie vinte da atleti marchigiani

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Roma 1960 XVII olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

18 giorni dal 25 Agosto all’11 Settembre 1960 Roma, Castel Gandolfo (Canotaggio, Canoa e kayak), Firenze (Calcio), Grosseto (Calcio), L’Aquila (Calcio), Livorno (Calcio), Napoli (Calcio, vela), Pescara (Calcio) Bruxelles, Budapest, Città di Messico, Detroit, Losanna, Tokyo onorevole Giulio Andreotti Giovanni Gronchi, presidente della Repubblica Adolfo Consolini (Atletica, italiano) Giulio Onesti conte Paolo di Revel, Giorgio De Stefani. Edoardo Mangiarotti (Scherma) Fabjan Giordano Afghanistan (12), Antille Olandesi (5), Argentina (91), Australia (189), Austria (103), Bahamas (13), Belgio (101), Bermuda (9), Birmania (10), Brasile (72), Bulgaria (97), Canada (85), Cecoslovacchia (116), Ceylon (5), Cile (8), Colombia (16), Corea (35), Cuba (12), Danimarca (100), Etiopia (10), Federazione Indie Occidentali (13), Fiji (2), Filippine (40), Finlandia (117), Francia (237), Germania (293), Ghana (13), Giappone (162), Gran Bretagna (253), Grecia (48), Guyana Britannica (5), Haiti (1), Hong Kong (4), India (45), Indonesia (22), Iran (23), Iraq (21), Irlanda (49), Islanda (9), Israele (23), Italia (280), Jugoslavia (116), Kenya (27), Libano (19), Liberia (4), Liechtenstein (5), Lussemburgo (52), Malesia (9), Malta (10), Marocco (47), Messico (69), Monaco (11), Nigeria (12), Norvegia (40), Nuova Zelanda (37), Olanda (110), Pakistan (44), Panama (6), Perù (31), Polonia (185), Portogallo (65), Portorico (27), Repubblica Araba Unita (74), Rodesia (14), Romania (98), San Marino (9), Singapore (5), Spagna (144), Stati Uniti (292), Sudafrica (55), Sudan (10), Svezia (134), Svizzera (149), Taipei/Taiwan (27), Thailandia (20), Tunisia (43), Turchia (49), Uganda (10), Ungheria (182), Unione Sovietica (283), Uruguay (34), Venezuela (36), Vietnam (3). *La Federazione delle Indie Occidentali comprende atleti di Giamaica, Trinidad e Tobago e Barbados. Sotto la dicitura Repubblica Araba Unita partecipano atleti di Egitto e Siria.

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara

4.734

612 Antonio “Tony” DE GAETANO (Ancona 18/5/1934 - 22/8/2007) - Atletica leggera, marcia 50 km.; Giuseppe TONUCCI (Fano, PU 9/3/1938) - Ciclismo su strada (175,38 km.); Giovanni CARMINUCCI (San Benedetto del Tronto, Ap 14/11/1939 - 16/2/2007) - Ginnastica artistica individuale parallele e a


squadre; Pasquale CARMINUCCI (San Benedetto del Tronto, Ap 29/8/1937) Ginnastica artistica individuale e a squadre; Quarto PIANESI (Macerata 18/5/1940) - Hockey su prato; Angelo ROMANI (Pesaro, PU 12/4/1934 - Milano 8/1/2003) - Nuoto, staffetta 4x200 sl; Alessandro RIMINUCCI (Tavoleto, PU 26/6/1935) - Pallacanestro, ala; Adriano FACCHINI (Pesaro, PU 6/2/1927 - Stintino, Ss 1967) - Pentathlon Moderno individuale; Giulio GIUNTA (Pesaro, PU 8/1/1935 - Luglio 2010) - Pentathlon Moderno; Primo ZAMPARINI (Fabriano An 9/2/1939) - Pugilato, pesi gallo (54 kg.); Galliano “Liano” ROSSINI (Ancona 17/5/1927 - 13/11/1987) - Tiro a Volo, fossa individuale olimpica.

riserve non in casa

Carlo PUTZ (Pesaro, PU 7/1/1935) - Pentathlon moderno

giudici marchigiani

Giovanni Matteo RINALDI (Ancona 28/6/1911 - 6/1/1975) - Segretario alle Giurie; Mario MORICONI (Ancona 3/2/1921 - 10/7/1978) - Addetto Segreteria Giurie; Luciano FAGNANI (Ancona 2/11/22 - 23/2/2005) - Atletica leggera, cronometrista; Luigino PATRIZI, (Ancona16/12/1922 - 8/7/2008) - Atletica Leggera, Giudice di controllo 2^ sezione; Carlo EUGENI, (Ascoli Piceno 10/12/1911 - Teramo, 24/1/1999) - Atletica Leggera, lanci; Cesare JONNI (Macerata 21/1/1917 - 11/7/2008) - Calcio, arbitro; PAOLO PERUGINI (Macerata 9/11/1922) - Hockey su prato

tecnici marchigiani

Osvaldo “Moro” BERTI (Pesaro, PU 23/2/1912 - Ancona 30/9/1985) - Nuoto; Amos MATTEUCCI (Jesi, An 20/3/1915 - Roma 26/12/2008) - Responsabile Ufficio Allenamenti

dirigenti marchigiani

Bruno ZAULI (Ancona 18/12/1902 - Grosseto 7/12/1963) - Comitato organizzatore (IAAF); Livio LUCIANETTI (Paterno di Ancona 7/11/1908) - Addetto Segreteria Nazioni; Guido CANALETTI (Macerata 8/7/1906) - Pallacanestro, Delegato tecnico; Luciano PAOLONI (Ancona 20/5/1922 - 15/10/2006) - Tiro a Volo, Commissario tecnico

promozione evento

Romolo MARCELLINI (Montecosaro, Mc 6/10/1910 - Civitanova Marche, Mc 3/6/1999) - Regista film “La Grande Olimpiade”

sport in programma

Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

150 (111 maschili, 29 femminili e 10 miste) G­iocando in casa, la partecipazione italiana ai Giochi è la più alta mai registrata. Gli atleti sotto il vessillo tricolore sono 280, di cui 34 donne. Ci sono poi 22 riserve, di cui 4 donne. L’Italia conquista 13 ori, 10 argenti e 13 bronzi. Cinque ori nel ciclismo: Sante Gaiardoni (velocità 1.000 m., cronometro individuale 1.000 m.); Sergio Bianchetto e Giuseppe Beghetto (tandem 2.000 m.); Luigi Arienti, Franco Testa, Mario Vallotto, Marino Vigna (inseguimento a squadre 4.000 m.); Antonio Bailetti, Ottavio Cogliati, Giacomo Fornoni, Livio Trapè (cronometro a squadre 100 km). Tre ori nel pugilato: Francesco Musso (piuma); Nino Benvenuti (welter); Francesco De Piccoli (massimi). Due ori nella scherma: Giuseppe Delfino (spada individuale); Edoardo Mangiarotti, Giuseppe Delfino, Fiorenzo Marini, Carlo Pavesi, Alberto Pellegrino, Gian Luigi Saccaro (spada a squadre). Oro per Livio Berruti (atletica leggera, 200 m.); Raimondo D’Inzeo (equitazione, salto a ostacoli individuale); Amedeo Ambron,

83


In alto a sinistra, Antonio "Tony" De Gaetano In alto a destra, Galliano Rossini (a destra) medaglia d'argento, con il rumeno Ion Dumitrescu, medaglia d'oro, e il sovietico Sergey Kalinin, medaglia di bronzo Sopra, Giuseppe Tonucci In basso a destra, Primo Zamparini e Natalino Rea in un incontro di selezione.

84


Danio Bardi, Giuseppe D’Altrui, Salvatore Gionta, Giancarlo Guerrini, Franco Lavoratori, Gianni Lonzi, Luigi Mannelli, Rosario Parmegiani, Eraldo Pizzo, Dante Rossi, Brunello Spinelli (pallanuoto). Le medaglie d’argento vengono conquistate nel pugilato da Primo ZAMPARINI (gallo); Sandro Lopopolo (leggeri) e Carmelo Bossi (medi jr.); nella canoa e kayak da Aldo Dezi e Francesco La Macchia (C2 1.000 m.); nel canottaggio da Tullio Baraglia, Renato Bosatta, Giancarlo Crosta, Giuseppe Galante (quattro senza); nel ciclismo da Livio Trapè (individuale su strada); nell’equitazione da Piero D’Inzeo (salto a ostacoli individuale); nella ginnastica da Giovanni CARMINUCCI (parallele); nella scherma da Aldo Aureggi, Luigi Arturo Carpaneda, Mario Curletto, Edoardo Mangiarotti, Alberto Pellegrino (fioretto a squadre); nel tiro a volo da Galliano ROSSINI (fossa individuale). Ma ecco i vincitori delle 13 medaglie di bronzo. Nella scherma: Wladimiro Calarese (sciabola individuale); Irene Camber, Welleda Cesari, Bruna Colombetti, Claudia Pasini, Antonella Ragno (fioretto a squadre); Gianpaolo Calanchini, Wladimiro calarese, Pierluigi Chicca, Roberto Ferrari, Mario Ravagnan (sciabola a squadre). Nell’atletica leggera: Giuseppina Leone (100 m.), Abdon Pamich (marcia km. 50). Nella ginnastica: Giovanni CARMINUCCI, Pasquale CARMINUCCI, Gianfranco Marzolla, Franco Menichelli, Orlando Polmonari, Angelo Vicardi (completo a squadre); Franco Menichelli (corpo libero). Nel pugilato: Giulio Saraudi (mediomassimi); nel canottaggio: Fulvio Balatti, Romano Sgheiz, Franco Trincavelli, Giovanni Zucchi, Ivo Stefanoni (timoniere) nel “quattro con”. E ancora, nel ciclismo: Valentino Gasparella, (velocità 1.000 m.); nell’equitazione: Piero D’Inzeo, raimondo D’Inzeo e Antonio Opes (salto a ostacoli); nel sollevamento pesi: Sebastiano Mannironi (piuma) e nella vela con Antonio Ciciliano, Antonio Cosentino, Giulio D Stefano (classe Dragoni).

ANTONIO “TONY” DE GAETANO Atletica leggera, marcia 50 km. Nella gara disputata il 7 settembre, si classifica 10° (4h41’01”6) su 39 partecipanti, in rappresentanza di 20 nazioni. GIUSEPPE TONUCCI Ciclismo su strada (175,38 km.) In corsa il 30 agosto, si classifica 19° (4h20’57”) su 142 partecipanti, in rappresentanza di 42 Stati. GIOVANNI CARMINUCCI Ginnastica artistica individuale parallele e a squadre Nella gara delle parallele (5-9 settembre) conquista la medaglia d’argento con il punteggio di 19.375, alle spalle del sovietico Boris Shaklin (19.400) e davanti al giapponese Ono Takashi (19.350). Nel completo individuale, conclude al 14° posto con 112.30 punti. In gara 130 atleti di 28 nazioni. Nella stessa gara a squadre, l’Italia conquista il bronzo (559,05) alle spalle di Giappone (575,20) e Unione Sovietica (572,70). Con Giovanni, anche il fratello Pasquale Carminucci, Gianfranco Marzolla, Franco Menichelli, Orlando Polmonari e Angelo Vicardi. In gara 20 squadre con 120 atleti.

85


PASQUALE CARMINUCCI Ginnastica artistica individuale e a squadre Nel completo individuale, disputato dal 5 al 9 settembre, si piazza al 24° posto con 110.90 punti. In gara 130 atleti di 28 Paesi. Nella stessa gara a squadre, l’Italia conquista il bronzo (559,05) alle spalle di Giappone (575,20) e Unione Sovietica (572,70). Con Pasquale, anche il fratello Giovanni Carminucci, Gianfranco Marzolla, Franco Menichelli, Orlando Polmonari e Angelo Vicardi. In gara 20 squadre con 120 atleti. QUARTO PIANESI Hockey su prato

In alto, Quarto Pianesi e Antonio Lenza della Squadra Nazionale di Hockey su Prato a Roma In basso, Giulio Giunta

86

L’Italia chiude al 13° posto il torneo disputato dal 26 al 9 settembre da 236 atleti, in rappresentanza di 16 nazioni. Della squadra, con il maceratese Pianesi, fanno parte: Giovanni Anni, Sergio Ballesio, Enrico Bisio, Claudio Candotti, Giampaolo Farci, Luigi Farci, Bruno Figliola, Antonio Lenza, Claudio Libotte, Tullio Marchiori, Giovanni Mazzalupi, Giampaolo Medda, Felice Salis, Luciano Soli, Alessandro Vannini, Antonio Vargiu, Ugo Zorco. Questo il cammino della squadra: Francia - Italia 2-0; Kenya - Italia 7-0; Germania - Italia 5-0; Italia - Svizzera 1-1; Italia - Giappone: 2-1.


ANGELO ROMANI Nuoto, staffetta 4x200 sl. Il 29 agosto, con Federico “Fritz” Dennerlein, Bruno Bianchi e Paolo Galletti, l’Italia è sesta in batteria (8’38”1) e viene eliminata. In gara 67 atleti di 15 nazioni. ALESSANDRO RIMINUCCI Pallacanestro, ala L’Italia resta ai piedi del podio (4° posto) nel torneo disputato - dal 26 agosto al 10 settembre - da 192 atleti di 16 nazioni. Della squadra trascinata dall’”angelo biondo” pesarese fanno parte anche: Mario Alesini, Antonio Calebotta, Achille Canna, Alessandro Gamba, Giovanni Gavagnin, Augusto Giomo, Gianfranco Lombardi, Gianfranco Pieri, Gianfranco Sardagna, Gabriele Vianello, Paolo Vittori. Questo il cammino dell’Italbasket: Stati Uniti - Italia 88-54; Italia - Ungheria: 72-67; Italia - Giappone: 100-92; Italia - Brasile: 7578; Italia - Cecoslovacchia 77-70; Italia - Polonia: 74-68; Stati Uniti - Italia ADRIANO FACCHINI Pentathlon Moderno individuale Chiude al 23° posto con 4.412 punti la gara disputata dal 26 al 31 agosto, ed alla quale partecipano 60 atleti di 23 Paesi. GIULIO GIUNTA Pentathlon Moderno individuale Conclude la sua prova al 41° posto (su 60 atleti rappresentanti 23 nazioni) con 3.883 punti. PRIMO ZAMPARINI Pugilato, pesi gallo (54 kg.) Il 29 agosto si aggiudica la medaglia d’argento, perdendo in finale (3-1 ed un pari il verdetto dei cinque giudici) contro il sovietico Olyeg Grigoryev. In precedenza, il fabrianese aveva passato il primo turno senza combattere per poi superare Kostarellos (GRE), Haga (JPN), Armstrong (USA) e Taylor (AUS). Iscritti 32 atleti, uno per nazione. GALLIANO “LIANO” ROSSINI Tiro a Volo, fossa individuale olimpica Alessandro Riminucci

Dal 5 al 9 settembre, per un solo punto non riesce a bissare Melbourne e, con 191, si deve “accontentare” della medaglia d’argento, alle spalle del rumeno Ion Dumitrescu (192 punti) e davanti al sovietico Sergey Kalinin (190). In gara 66 concorrenti, provenienti da 38 nazioni

87


Medagliere per Nazioni

Roma 1960

Nazione

Oro

Argento

Unione Sovietica Stati Uniti ITALIA

43 34 13

29 21 10 (2)

31 16 13 (1)

Germania (Ovest/Est) Australia Turchia Ungheria

12 8 7 6

19 8 2 8

11 6 7

42 22 9 21

Giappone Polonia Cecoslovacchia

4 4 3

7 6 2

7 11 3

18 21 8

Romania Gran Bretagna Danimarca Nuova Zelanda Bulgaria Svezia Finlandia Austria Jugoslavia Pakistan Etiopia

3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1

1 6 3 3 2 1 1 1 -

6 12 1 1 3 3 3 1 -

9 20 6 3 7 6 5 2 2 2 1

Grecia Norvegia

1 1

-

-

1 1

Svizzera Francia Belgio

-

3 2 2

3 3 2

6 5 4

Iran Olanda Sudafrica Argentina

-

1 1 1 1

3 2 2 1

4 3 3 2

152

149

160

461

Totale (136 gare)

N.B. fra parentesi le medaglie vinte da atleti marchigiani

88

Bronzo

Totale 103 71 36 (3)


89


Tokyo 1964 XVIII olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

15 giorni dal 10 al 24 Ottobre 1964 Tokyo, Asaka (Tiro a segno, pentathlon moderno - prova di tiro), Tokorozawa (Tiro a volo), Karuizawa (Equitazione dressage e completo) Hachioji (Ciclismo), Toda (Canottaggio), Baia di Sagami (Canoa e Kayak), Baia di Sagami - Isola di Enoshima (Vela), Yokohama (Calcio, pallavolo), Omiya (Calcio) Detroit, Vienna, Bruxelles Daigoro Yasukawa imperatore Hirohito Ono Takashi (Ginnastica, giapponese) Giulio Onesti conte Paolo di Revel, Giorgio De Stefani Giuseppe Delfino (Scherma) Giulio Onesti Afghanistan (8), Algeria (1), Antille Olandesi (4), Argentina (102), Australia (243), Austria (56), Bahamas (11), Belgio (61), Bermuda (4), Birmania (11), Brasile (61), Bulgaria (63), Cambogia (13), Camerun (1), Canada (115), Cecoslovacchia (104), Ceylon (6), Ciad (2), Cile (14), Colombia (20), Congo (2), Corea del Sud (154), Costa d’Avorio (9), Costa Rica (2), Cuba (27), Danimarca (60), Etiopia (12), Filippine (47), Finlandia (89), Francia (138), Germania (336), Ghana (33), Giamaica (21), Giappone (328), Gran Bretagna (204), Grecia (18), Guyana Britannica (1), Hong Kong (39), India (53), Iran (62), Iraq (13), Irlanda (25), Islanda (4), Israele (10), Italia (169), Jugoslavia (75), Kenya (37), Libano (5), Liberia (1), Liechtenstein (2), Lussemburgo (12), Madagascar (3), Malesia (61), Mali (2), Marocco (20), Messico (94), Monaco (1), Mongolia (21), Nepal (6), Niger (1), Nigeria (18), Norvegia (26), Nuova Zelanda (64), Olanda (125), Pakistan (41), Panama (10), Perù (31), Polonia (140), Portogallo (20), Portorico (32), Repubblica Araba Unita (73), Repubblica Dominicana (1), Rodesia del Nord (12), Rodesia del Sud (29), Romania (138), Senegal (12), Spagna (51), Stati Uniti (346), Svezia (94), Svizzera (66), Taipei/Taiwan (40), Tanganika (4), Thailandia (54), Trinidad e Tobago (13), Tunisia (9), Turchia (23), Uganda (13), Ungheria (182), Unione Sovietica (317), Uruguay (23), Venezuela (16), Vietnam (16). *La Repubblica Araba Unita è formata solo dall’Egitto, visto l’abbandono della Siria nel 1961

atleti uomini in gara atlete donne in gara atleti marchigiani in gara

4.454

680 Giovanni CARMINUCCI (San Benedetto del Tronto, Ap 14/11/1939 16/2/2007) - Ginnastica artistica individuale e a squadre; Pasquale CAR-


MINUCCI (San Benedetto del Tronto, Ap 29/8/1937) - Ginnastica artistica individuale e a squadre; Gianfranco BERTINI (Pesaro, PU 28/8/1938) - Pallacanestro, play; Gianfranco PAOLUCCI (Pesaro, PU 18/2/1934) - Scherma, spada a squadre; Galliano “Liano” ROSSINI (Ancona 17/5/1927 13/11/1987) - Tiro a Volo, fossa individuale olimpica; Massimo MINERVINI, (Potenza Picena, Mc 30/3/1939) - Vela, Grifone classe 5,5 (manovratore)

sport in programma

Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

sport in programma

163 (119 maschili, 33 femminili e 11 miste) Sono 169, di cui 11 donne, gli italiani che partecipano alle gare dell’Olimpiade di Tokyo. Ci sono poi 11 riserve. L’Italia colleziona 10 ori, 10 argenti e 7 bronzi. Tre ori nel ciclismo con Giovanni Pettenella (velocità 1.000 km.); Sergio Bianchetto e Angelo Damiano (tandem 2.000 m.); Mario Zanin (corsa su strada individuale). Due ori dal pugilato: Fernando Atzori (mosca) e Cosimo Pinto (medio massimi). Due nell’equitazione: Mauro Checcoli (completo individuale) e completo a squadre con Mauro Checcoli, Paolo Angioni, Giuseppe Ravano. Oro anche per Abdon Pamich (atletica, marcia 50 km.); Franco Menichelli (ginnastica, corpo libero); Ennio Mattarelli (Tiro a volo, fossa individuale). Dal ciclismo arrivano anche 5 argenti con Sergio Bianchetto (velocità 1.000 m.); Giovanni Pettenella (cronometro individuale 1.000 m.); Giorgio Ursi (inseguimento individuale 4.000 m.); Severino Andreoli, Luciano Dalla Bona, Pietro Guerra, Ferruccio Manza (cronometro a squadre 100 km.); Luigi Roncaglia, Vincenzo Mantovani, Carlo Rancati, Franco Testa (inseguimento a squadre 4.000 m.). Due argenti arrivano dalla scherma grazie a Giovanni Breda, Giuseppe Delfino, Gianfranco PAOLUCCI, Alberto Pellegrino, Gianluigi Saccaro (spada a squadre); Wladimiro Calarese, Giampaolo Calanchini, Pierluigi Chicca, Mario Ravagnan, Cesare Salvadori (sciabola a squadre). Argento nel canottaggio con Renato Bosatta, Giuseppe Galante, Emilio Trivini, Franco De Pedrina, Giovanni Spinola (timoniere) nel “quattro con”. Secondo gradino del podio anche per Franco Menichelli (ginnastica, anelli) e Klaus Dibiasi (piattaforma). Tre delle 7 medaglie di bronzo vengono conquistate nel pugilato da Silvano Bertini (welter); Franco Valle (medi) e Giuseppe Ros (open). Bronzo nell’atletica per Salvatore Morale (400 m. hs); Piero D’Inzeo, Raimondo D’Inzeo e Graziano Mancinelli (equitazione, salto ostacoli a squadre); Franco Menichelli (ginnastica, parallele) e Antonella Ragno (scherma, fioretto individuale).

GIOVANNI CARMINUCCI Ginnastica artistica individuale anelli e a squadre Nel completo individuale, disputato dal 18 al 20 ottobre, conclude al 27° posto con 111.80 punti. In gara 130 atleti di 30 Paesi. Nella stessa gara a squadre, l’Italia chiude al 4° posto. Con Giovanni, anche il fratello Pasquale Carminucci, Luigi Cimnaghi, Bruno Franceschetti, Franco Menichelli e Angelo Vicardi. In gara 18 squadre con 108 atleti.

91


In alto a sinistra, Gianfranco Bertini ai tempi in cui militava nella Victoria Libertas Pesaro A sinistra: Tokyo 1964, Galliano Rossini scherza con la banda Olimpica Sopra, Gianfranco Paolucci in posa da schermitore

92


PASQUALE CARMINUCCI Ginnastica artistica individuale e a squadre Nel completo individuale (18-20 ottobre), chiude la prova al 42° posto con 110.70 punti. In gara 130 atleti di 30 Paesi. Nella stessa gara a squadre, l’Italia chiude al 4° posto. Con Pasquale, anche il fratello Giovanni Carminucci, Luigi Cimnaghi, Bruno Franceschetti, Franco Menichelli e Angelo Vicardi. In gara 18 squadre con 108 atleti. GIANFRANCO BERTINI Pallacanestro, play L’Italia chiude il torneo (disputato dall’11 al 23 ottobre) al 5° posto. In campo 189 cestisti di 16 stati. Della squadra con il “Ragno di Pesaro” fanno parte: Sauro Bufalini, Ottorino Flaborea, Giovanni Gavagnin, Augusto Giomo, Gianfranco Lombardi, Massimo Masini, Giusto Pellanera, Gianfranco Pieri, Gianfranco Sardagna, Gabriele Vianello, Paolo Vittori. Questo il cammino azzurro: Italia Messico 85-80; Italia - Portorico 74-64; Polonia - Italia 61-58; Italia - Canada: 66-54; Italia - Ungheria 77-73; Giappone - Italia 72-68; Unione Sovietica - Italia 76-67: Italia - Jugoslavia 75-63; Italia - Polonia 79-59. GIANFRANCO PAOLUCCI Scherma, spada a squadre L’Italscherma sale sul podio, battuta soltanto dall’Ungheria 8-3, con una vittoria di Paolucci. Al terzo posto la Francia. Per la nostra squadra, il 20 e 21 ottobre, vanno in pedana: Giovanni Breda, Giuseppe Delfino, Alberto Pellegrino e Gianluigi Saccaro. Nel primo turno, l’Italia batte l’Iran 16-0 (4 v. di Paolucci); nel secondo Italia - Giappone 9-2 (2 v. di Paolucci); poi Italia - Polonia 9-6; Italia - Svezia 8-2 (2 v. di Paolucci). In gara 84 atleti di 18 Paesi.

GALLIANO “LIANO” ROSSINI Tiro a Volo, fossa individuale olimpica Fra il 15 e il 17 ottobre si consuma una grande beffa per “Liano”. Lui chiude la prova alle spalle di Ennio Mattarelli (198 punti su 200) con 194, alla pari del sovietico Pavels Senitsev e dell’americano William Morris. Ma dopo un drammatico spareggio, Rossini è fuori dalle medaglie, chiudendo al 4° posto. In gara 51 tiratori, rappresentanti 28 Paesi. MASSIMO MINERVINI Vela, Grifone classe 5,5 (manovratore) Dal 12 al 15 ottobre, l’equipaggio italiano resta fuori dal podio. Con il potentino, in barca: Agostino Straulino e Bruno Petronio. Insieme totalizzano 4.738 punti, a fronte dei 5.106 necessari per il bronzo. In gara 46 velisti di 15 stati.

93


Medagliere per Nazioni Nazione Stati Uniti Unione Sovietica Giappone Germania (Ovest e Est) ITALIA Ungheria Polonia Australia Cecoslovacchia Gran Bretagna Bulgaria Finlandia Nuova Zelanda Romania Olanda Turchia Svezia Danimarca Jugoslavia Belgio Francia Canada Svizzera Bahamas Etiopia India Corea Trinidad e Tobago Tunisia Argentina Totale (163 gare)

94

Tokyo 1964 Oro 36 30 16 10 10 10 7 6 5 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 163

Argento 26 31 5 22 10 (1) 7 6 2 6 12 5 4 4 3 2 1 1 8 2 2 2 1 1 1 167

Bronzo 28 35 8 18 7 5 10 10 3 2 2 2 2 6 4 1 4 3 2 1 6 1 1 1 2 1 174

Totale 90 96 29 50 27 (1) 22 23 18 14 18 10 5 5 12 10 6 8 6 5 3 15 4 4 1 1 1 3 3 2 1 504


95


Città di Messico 1968 XIX olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI

16 giorni dal 12 al 27 Ottobre 1968 Città di Messico, Xochimilco (Canottaggio, canoa e kayak), Baia di Acapulco (Vela), Guadalajara (Calcio), Leòn (Calcio), Puebla (Calcio), Valle de Bravo (Equitazione, concorso completo) Detroit, Lione, Buenos Aires Pedro Ramirez Vazquez presidente Gustavo Diaz Ordaz Pablo Garrido Lugo (Atletica, messicano) Giulio Onesti

membri italiani del CIO

Giorgio De Stefani, Giulio Onesti

portabandiera italiano

Raimondo D’Inzeo (Equitazione)

capo delegazione italiano rappresentative presenti

Giordano Bruno Fabjan Afghanistan (5), Algeria (3), Antille Olandesi (5), Argentina (89), Australia (128), Austria (43), Bahamas (16), Barbados (9), Belgio (82), Belize (7), Bermuda (6), Birmania (4), Bolivia (4), Brasile (76), Bulgaria (112), Camerun (5), Canada (138), Cecoslovacchia (121), Ceylon (3), Ciad (3), Cile (21), Colombia (44), Congo (5), Corea del Sud (54), Costa d’Avorio (10), Costa Rica (18), Cuba (115), Danimarca (64), Ecuador (15), El Salvador (60), Etiopia (18), Fiji (1), Filippine (49), Finlandia (66), Francia (200), Germania Est (226), Germania Ovest (275), Ghana (31), Giamaica (25), Giappone (171), Gran Bretagna (225), Grecia (44), Guatemala (48), Guinea (15), Guyana Britannica (5), Honduras (6), Honduras Britannico (8), Hong Kong (11), India (24), Indonesia (6), Iran (14), Iraq (3), Irlanda (32), Islanda (8), Isole Vergini Americane (6), Israele (29), Italia (167), Jugoslavia (69), Kenya (39), Kuwait (2), Libano (11), Libia (1), Liechtenstein (2), Lussemburgo (5), Madagascar (4), Malesia (31), Mali (2), Malta (1), Marocco (24), Messico (275), Monaco (2), Mongolia (16), Nicaragua (11), Niger (2), Nigeria (36), Norvegia (46), Nuova Zelanda (52), Olanda (107), Pakistan (15), Panama (16), Paraguay (1), Perù (28), Polonia (177), Portogallo (20), Portorico (58), Repubblica Araba Unita (30), Repubblica Centrafricana (1), Repubblica Dominicana (18), Romania (82), San Marino (4), Senegal (21), Sierra Leone (3), Singapore (4), Siria (2), Spagna (122), Stati Uniti (357), Sudan (5), Suriname (1), Svezia (98), Svizzera (85), Taipei/ Taiwan (43), Tanzania (4), Thailandia (41), Trinidad e Tobago (19), Tunisia (7), Turchia (29), Uganda (11), Ungheria (167), Unione Sovietica (312), Uruguay (27), Venezuela (23), Vietnam (9), Zambia (7). *Si tratta della prima partecipazione della Germania con atleti divisi tra Est e Ovest. L’Honduras Britannico in seguito diventerà Belize


atleti uomini in gara atlete donne in gara

4.771 784

atleti marchigiani in gara

Gianni DEL BUONO (Ancona 1/10/1947) - Atletica leggera, 800 m. e 1500 m.; Giovanni CARMINUCCI (San Benedetto del Tronto, Ap 14/11/1939 Roma 16/2/2007) - Ginnastica artistica individuale anelli e a squadre; Pasquale CARMINUCCI (San Benedetto del Tronto, Ap 29/8/1937) - Ginnastica artistica individuale e a squadre; Gianfranco PAOLUCCI (Pesaro, PU 18/2/1934) - Scherma, spada a squadre; Galliano “Liano” ROSSINI (Ancona 17/5/1927 - 13/11/1987) - Tiro a Volo, fossa individuale olimpica

riserve marchigiane

Carlo PASSIATORE (San Benedetto del Tronto, Ap 13/2/1945) - Equitazione

dirigenti marchigiani

Luciano FILENI (Monte San Vito, An 30/8/1923) - Pugilato, dirigente accompagnatore

sport in programma

Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

172 (115 maschili, 39 femminili e 18 miste) L’Italia partecipa con 167 atleti (di cui 15 donne), oltre a 13 riserve. Il medagliere parla di 3 ori, 4 argenti e 9 bronzi. Oro di Klaus Dibias (Tuffi, piattaforma); Pierfranco Vianelli (Ciclismo individuale su strada); Primo Baran, Renzo Sambo, Bruno Cipolla (timoniere) nel canottaggio, due con. Gli argenti sono conquistati da Giordano Turrrini (Ciclismo, velocità 1.000 m.); Wladimiro Calarese, Pierluigi Chicca, Michele Maffei, Rolando Rigoli, Cesare Silvestri (scherma, sciabola a squadre); Romano Garagnani (Tiro, skeet individuale); Klaus Dibiasi (Tuffi, trampolino). Due dei 9 bronzi arrivano dall’atletica leggera per merito di: Eddy Ottoz (110 hs) e Giuseppe Gentile (triplo). Altri due dal ciclismo: Lorenzo Bosisio, Giorgio Morbiato, Luigi Roncaglia, Cipriano Chemello e Gino Pancino (inseguimento a squadre 4.000 m.); Vittorio Marcelli, Mauro Simonetti, Pierfranco Vianelli, Giovanni Bramucci (cronometro a squadre 100 km.). Due bronzi anche dalla vela con Fabio Albarelli (Finn monotipo Dinghy); Franco Cavallo, Camillo Gargano (classe Star). Bronzo nel pugilato con Giorgio Bambini (open); nel canottaggio con Renato Bosatta, Tullio Baraglia, Pier Angelo Conti Manzini, Abramo Albini (quattro senza); nella scherma con Gianluigi Saccaro (spada individuale).

97


In alto a sinistra, Gianni del Buono In a lto a destra, Giovanni Carminucci si appresta ad eseguire una gara Sopra, Galliano Rossini A sinistra, Mexico City1968, Galliano Rossini durante la competizione Olimpica

98


GIANNI DEL BUONO Atletica leggera, 800 m. e 1500 m. In entrambe le gare chiude le batterie del primo turno al 6° posto venendo eliminato con il tempo di 1’50”23 (il 13 ottobre negli 800, con 43 concorrenti di 32 nazioni) e di 3’48”41 (il 18 ottobre nei 1500, con 54 partecipanti di 37 Paesi). GIOVANNI CARMINUCCI Ginnastica artistica individuale e a squadre Nel completo individuale, disputato dal 22 al 24 ottobre, conclude al 56° posto con 108.05 punti. In gara 117 atleti di 28 Paesi. Nella stessa gara a squadre, l’Italia chiude al 12° posto. Con Giovanni, anche il fratello Pasquale Carminucci, Luigi Cimnaghi, Bruno Franceschetti, Franco Menichelli e Vincenzo Mori. In gara 16 squadre con 95 atleti. PASQUALE CARMINUCCI Ginnastica artistica individuale e a squadre Nel completo individuale (22-24 ottobre), chiude la prova al 84° posto con 104.80 punti. In gara 117 atleti di 28 stati. Nella stessa gara a squadre, l’Italia chiude al 12° posto. Con Pasquale, anche il fratello Giovanni Carminucci, Luigi Cimnaghi, Bruno Franceschetti, Franco Menichelli e Vincenzo Mori. In gara 16 rappresentative con 95 atleti. GIANFRANCO PAOLUCCI Scherma, spada individuale e a squadre Il pesarese si qualifica (21 ottobre) al secondo turno dopo quattro vittorie, ma qui si arrende (dopo due vittorie) chiudendo al quinto posto la pool, in una gara con 72 atleti di 28 Paesi. Nella gara a squadre (20 per 91 atleti), l’Italia chiude al 6° posto. Questo il suo cammino (il 24 e 25 ottobre): Italia - Stati Uniti 10-6; Italia - Portogallo 15-1; Unione Sovietica - Italia 10-4; Italia - Austria 8-2; Unione Sovietica - Italia 7-0; Italia - Gran Bretagna 9-4; Germania Ovest - Italia 9-6. GALLIANO “LIANO” ROSSINI Tiro a Volo, fossa individuale olimpica Il 18 e 19 ottobre chiude la gara al 13° posto con 193 punti su 200. In gara 55 tiratori, rappresentanti 34 nazioni.

99


Medagliere per Nazioni Nazione Stati Uniti Unione Sovietica Giappone Ungheria Germania Est Francia Cecoslovacchia Germania Ovest Australia Gran Bretagna Polonia Romania ITALIA Kenya Messico Jugoslavia Olanda Bulgaria Iran Svezia Turchia Danimarca Canada Finlandia Etiopia Norvegia Nuova Zelanda Tunisia Pakistan Venezuela Totale (174 gare)

100

Città di Messico 1968 Oro 45 29 11 10 9 7 7 5 5 5 5 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 174

Argento 28 32 7 10 9 3 2 11 7 5 2 6 4 4 3 3 3 4 1 1 4 3 2 1 1 170

Bronzo 34 30 7 12 7 5 4 10 5 3 11 5 9 2 3 2 1 3 2 1 3 1 1 2 1 183

Totale 107 91 25 32 25 15 13 26 17 13 18 15 16 9 9 8 7 9 5 4 2 8 5 4 2 2 3 2 1 1 527


101


Monaco 1972 XX olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

17 giorni dal 26 Agosto all’11 Settembre 1972 Monaco, Lindau (Ciclismo, 100 km. a squadre), Hochbruck (Tiro, pentathlon moderno prova di tiro), Oberschleissheim - Feldmoching (Canottaggio, canoa e kayak), Bacino di Kiel (Vela), Augsburg (Calcio, canoa slalom, pallamano), Ingolstadt (Calcio), Passau (Calcio), Norimberga (Calcio), Regensburg (Calcio), Ulm (Pallamano), Boblingen (Pallamano), Goppingen (Pallamano), fiume Lech (Canoa, slalom) Montreal, Madrid, Detroit Willi Daume presidente Gustav Heinemann Heidi Schuller (Atletica, tedesco); Heinz Pollay (Giudice equitazione) Giulio Onesti Giorgio De Stefani, Giulio Onesti Abdon Pamich (Atletica) Mario Saini Afghanistan (8), Albania (5), Algeria (5), Alto Volta (1), Antille Olandesi (2), Arabia Saudita (10), Argentina (92), Australia (168), Austria (111), Bahamas (20), Barbados (13), Belgio (88), Belize (1), Bermuda (9), Birmania (18), Bolivia (11), Brasile (81), Bulgaria (130), Camerun (11), Canada (208), Cecoslovacchia (181), Ceylon (4), Ciad (4), Cile (11), Colombia (59), Congo (6), Corea del Nord (37), Corea del Sud (42), Costa d’Avorio (11), Costa Rica (3), Cuba (137), Dahomey (3), Danimarca (126), Ecuador (2), Egitto (23), El Salvador (11), Etiopia (31), Fiji (2), Filippine (53), Finlandia (96), Francia (227), Gabon (1), Germania Est (297), Germania Ovest (423), Ghana (35), Giamaica (33), Giappone (184), Gran Bretagna (284), Grecia (60), Guatemala (8), Guyana Britannica (3), Haiti (7), Hong Kong (10), India (41), Indonesia (6), Iran (48), Irlanda (59), Islanda (25), Isole Vergini Americane (16), Israele (14), Italia (224), Jugoslavia (126), Kenya (57), Kuwait (4), Lesotho (1), Libano (19), Liberia (5), Libia (2), Liechtenstein (6), Lussemburgo (11), Madagascar (11), Malesia (45), Malawi (16), Mali (3), Malta (5), Marocco (35), Messico (174), Monaco (5), Mongolia (39), Nepal (2), Nicaragua (8), Niger (4), Nigeria (25), Norvegia (112), Nuova Zelanda (89), Olanda (119), Pakistan (25), Panama (7), Paraguay (3), Perù (20), Polonia (290), Portogallo (29), Portorico (53), Repubblica Dominicana (5), Repubblica Khmer- Cambogia (9), Romania (159), San Marino (7), Senegal (38), Singapore (7), Siria (5), Somalia (3), Spagna (123), Stati Uniti (400), Sudan (26), Suriname (2), Svezia (131), Svizzera (151), Swaziland (2), Taipei/Taiwan (21), Tanzania (15), Thailandia (33), Togo (7), Trinidad e Tobago (19), Tunisia (35), Turchia (43), Uganda (33), Ungheria (232),


Unione Sovietica (371), Uruguay (13), Venezuela (23), Vietnam (2), Zambia (11). *Il Dahomey in seguito diventerà Benin; l’Alto Volta si chiamerà Burkina Faso.

atleti uomini in gara

6.054

atlete donne in gara

1.059.

atleti marchigiani in gara

tecnici marchigiani

Antonio BRUTTI (Grottammare, Ap 2/5/1945) - Atletica leggera, maratona; Gianni DEL BUONO (Ancona 1/10/1947) - Atletica leggera, 1500 m; Armando DE VINCENTIIS (Ascoli Piceno 11/10/1943) - Atletica leggera, lancio del disco; Dino COSTANTINI (San Ginesio, Mc 18/10/1940) - Equitazione, completo individuale e a squadre; Gaetano CARBONI (Sant’Elpidio a Mare, Ap 11/6/55) - Nuoto, 200 m. farfalla; Ivan BISSON (Macerata 21/4/1946) - Pallacanestro; Damiano LASSANDRO (Bari 18/12/1947) - Pugilato, pesi welter (67 kg.) Carlo VITTORI (Ascoli Piceno 10/3/1931) - Atletica leggera

dirigenti marchigiani

Pietro GIUNTA (Pesaro, PU 1944) - Pentathlon moderno, dirigente accompagnatore; Luciano FILENI (Monte San Vito, An 30/8/1923) - Pugilato, dirigente accompagnatore

sanitari marchigiani

Nazareno ROCCHETTI (Filottrano, An 6/1/1947) - Atletica leggera, fisioterapista

sport in programma

Arco, Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

195 (140 maschili, 43 femminili e 20 miste) I Giochi Olimpici di Monaco 1972 si aprono in un clima di grande serenità. Messa alle spalle la militarizzazione del regime nazista, la Germania ha chiesto ed ottenuto questi Giochi perché vuole darsi una nuova immagine: democratica ed aperta. Per questo decide di non investire troppo sulle misure di sicurezza da adottare a tutela dei partecipati all’evento e la sorveglianza è molto soft, gestita perlopiù da volontari. Abbassare la guardia si rivela però un grave errore. Le Olimpiadi si bagneranno di sangue. Il pretesto nasce dalla decisione del CIO di ignorare la richiesta formulata dalla Federazione Giovanile della Palestina di poter inviare una propria delegazione di atleti ai Giochi. La risposta è micidiale e sconvolgente. Alle 4.30 del 5 settembre, nel bel mezzo dei Giochi, un commando di otto guerriglieri dell’organizzazione palestinese “Settembre Nero”, fa irruzione nel Villaggio Olimpico di Monaco, uccide due atleti israeliani e ne prende in ostaggio altri nove. Scatta l’allarme ed iniziano le trattative, che si protraggono per tutto il resto della giornata. Il gruppo terroristico, per rilasciare gli atleti israeliani chiede in cambio la liberazione di 200 palestinesi, detenuti in Israele. Dopo un'interminabile giornata di negoziati, i palestinesi ottengono di essere trasferiti all’aeroporto, da dove intendono raggiungere Il Cairo. Ma qui la polizia tedesca, verso mezzanotte, tenta con un blitz di liberare gli ostaggi, senza riuscirci. Il bilancio degli scontri è tragico: perdono la vita 11 atleti israeliani, 5 terroristi ed un poliziotto tedesco, mentre altri tre palestinesi vengono catturati.

103


Il massacro non basta a fermare le Olimpiadi, che vengono sospese solo per un giorno di commemorazione delle vittime allo Stadio Olimpico; vi partecipano 80 mila spettatori e 3.000 atleti. Israele si ritira dai Giochi ed altri atleti decidono di lasciare Monaco, temendo nuovi attentati. Tutte le nazioni partecipanti, tranne l'Unione Sovietica e gli Stati Arabi, osservano la disposizione di mettere le bandiere a mezz'asta. C’è chi chiede lo stop ai Giochi, ma la risposta degli organizzatori è che “il Comitato Olimpico non può farsi ricattare da un pugno di terroristi”. La spedizione italiana é formata da 224 atleti, di cui 27 donne. Le riserve sono 16. L’Italia conquista 5 ori, 3 argenti e 10 bronzi. Due ori nella scherma, grazie ad Antonella Ragno (fioretto individuale); Michele Maffei, Mario Aldo Montano, Cesare Salvadori, Mario Tullio Montano, Rolando Rigoli (sciabola a squadre). Oro anche per Graziano Mancinelli (equitazione, salto a ostacoli); Angelo Scalzone (tiro, fossa individuale); Klaus Dibiasi (tuffi, piattaforma). Sul secondo gradino del podio salgono: Alessandro Argenton (equitazione, completo individuale); Novella Calligaris (nuoto, 400 m. sl); Giorgio “Franco” Cagnotto (tuffi, trampolino). Due delle medaglie di bronzo vengono dall’atletica con Pietro Mennea (200 m.) e Paola Pigni (1.500 m.); due dalla lotta con Giuseppe Bognanni (grecoromana, mosca) e Gian Matteo Ranzi (greco-romana, leggeri); altre due dal nuoto con Novella Calligaris (800 m. sl. e 400 m. misti). Bronzo nel sollevamento pesi con Anselmo Silvino (medi); nell’equitazione con Vittorio Orlandi, Raimondo D’Inzeo, Graziano Mancinelli, Piero D’Inzeo (salto a ostacoli a squadre); nel tiro con Silvano Basagni (fossa individuale) e nei tuffi con Giorgio “Franco” Cagnotto (piattaforma).

ANTONIO BRUTTI Atletica leggera, maratona Nella gara del 10 settembre (74 concorrenti di 39 nazioni) risulta il migliore degli italiani, chiudendo al 21° posto con 2h 22’12”0. GIANNI DEL BUONO Atletica leggera, 800 m. e 1500 m. L’8 settembre, supera il primo turno con il 5° posto (3’40”8) in batteria. Nei quarti di finale (9 settembre) è 6° con 3’42”0 e viene eliminato. In gara 66 concorrenti di 46 nazioni. ARMANDO DE VINCENTIIS Atletica leggera, lancio del disco Gara senza fortuna. Nella qualificazione del 1° settembre é tradito dalla grande emozione ed è eliminato, dopo tre nulli. In gara 29 atleti di 18 Paesi.

Sopra, Antonio Brutti

104

DINO COSTANTINI Equitazione, completo individuale e a squadre Nelle gare del 29 e 30 agosto, su “Lord Jim”, si classifica 29° con 98.18 penalità. Alla partenza 73 cavalieri di 19 stati.


GAETANO CARBONI Nuoto, 200 m. farfalla Il 28 agosto partecipa alla batteria vinta dal grande Mark Spitz. Chiude al 6° posto con 2’12”16 e viene eliminato. In gara 30 atleti di 20 Paesi. IVAN BISSON Pallacanestro, ala Con l’Italia conclude il torneo (dal 27 agosto al 9 settembre) al 4° posto, dopo aver perso il bronzo contro Cuba per un punto. In campo 190 cestisti di 16 stati. Del team, con il forte maceratese fanno parte: Renzo Bariviera, Giuseppe Brumatti, Mauro Cerioni, Ottorino Flaborea, Massimo Masini, Dino Meneghin, Luigi Serafini, Giorgio Giomo, Giulio Iellini, Pierluigi Marzorati, Marino Zanatta. Questo il cammino tricolore: Jugoslavia - Italia 85-78; Italia Senegal 92-56; Unione Sovietica - Italia 79-66; Italia - Germania Ovest 68-57; Italia - Polonia 71-59; Italia - Portorico 71-54; Italia - Filippine 101-81; Stati Uniti - Italia 68-38; Italia - Cuba 66-65. DAMIANO LASSANDRO Pugilato, pesi welter (67 kg.) Il pesarese d’adozione passa il primo turno del 27 agosto senza combattere e al primo incontro è battuto ed eliminato dal cubano Correa, che poi si aggiudicherà l’oro. In gara 37 pugili di altrettanti stati. In alto a sinistra, Ivan Bisson In alto a destra, si riconoscono da sinistra Gianni del Buono, Armando De Vincentiis, Antonio Brutti Sopra, Damiano Lassandro durante un incontro

105


Medagliere per Nazioni Nazione Unione Sovietica Stati Uniti Germania Est Germania Ovest Giappone Australia Polonia Ungheria Bulgaria ITALIA Svezia Gran Bretagna Romania Cuba Finlandia Olanda Francia Cecoslovacchia Kenya Jugoslavia Norvegia Corea del Nord Nuova Zelanda Uganda Danimarca Svizzera Canada Iran Belgio Grecia Totale (195 gare)

106

Monaco 1972 Oro 50 33 20 13 13 8 7 6 6 5 4 4 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1

Argento 27 31 23 11 8 7 5 13 10 3 6 5 6 1 1 1 4 4 3 1 1 1 1 1

Bronzo 22 30 23 16 8 2 9 16 5 10 6 9 7 4 4 1 7 2 4 2 1 3 1 -

Totale 99 94 66 40 29 17 21 35 21 18 16 18 16 8 8 5 13 8 9 5 4 5 3 2

1 -

3 2 2 2 2

3 1 -

1 3 5 3 2 2

195

195

210

600


107


Montreal 1976 XXI olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

16 giorni dal 17 Luglio al 1° Agosto 1976 Montreal, Bromont (Equitazione, pentathlon moderno - prova di equitazione), Joliette (Arco), Kingston, Ontario (Vela), Laval (Pallamano), Ottawa (Calcio), Sherbrooke (Calcio, pallamano), Toronto (Calcio) Los Angeles, Mosca Roger Rousseau regina Elisabetta II d’Inghilterra Pierre Saint Jean (Sollevamento pesi, canadese), Maurice Forget (Giudice lotta) Giulio Onesti Giorgio De Stefani, Giulio Onesti Klaus Di Biasi (Tuffi) Mario Pescante Andorra (3), Antigua e Barbuda (10), Antille Olandesi (4), Arabia Saudita (14), Argentina (69), Australia (180), Austria (60), Bahamas (11), Barbados (11), Belgio (101), Belize (4), Bermuda (16), Bolivia (4), Brasile (79), Bulgaria (158), Camerun (4), Canada (385), Cecoslovacchia (162), Cile (7), Colombia (35), Corea del Nord (38), Corea del Sud (50), Costa d’Avorio (8), Costa Rica (5), Cuba (156), Danimarca (66), Ecuador (5), Egitto (26), Fiji (2), Filippine (14), Finlandia (83), Francia (206), Germania Est (267), Germania Ovest (290), Giamaica (20), Giappone (213), Gran Bretagna (242), Grecia (36), Guatemala (28), Haiti (13), Honduras (3), Hong Kong (25), India (26), Indonesia (7), Iran (84), Irlanda (44), Islanda (13), Isole Cayman (2), Isole Vergini Britanniche (21), Israele (26), Italia (211), Jugoslavia (88), Kuwait (15), Libano (3), Liechtenstein (6), Lussemburgo (8), Malesia (23), Marocco (9), Messico (97), Monaco (8), Mongolia (32), Nepal (1), Nicaragua (16), Norvegia (66), Nuova Zelanda (80), Olanda (108), Pakistan (24), Panama (8), Papua Nuova Guinea (6), Paraguay (4), Perù (13), Polonia (207), Portogallo (19), Portorico (80), Repubblica Dominicana (10), Romania (157), San Marino (10), Senegal (21), Singapore (4), Spagna (113), Stati Uniti (396), Suriname (3), Svezia (117), Svizzera (50), Thailandia (42), Trinidad e Tobago (13), Tunisia (14), Turchia (27), Ungheria (178), Unione Sovietica (410), Uruguay (9), Venezuela (32). *Ventisei nazioni africane (più altre 10 ritirate) boicottano i Giochi fin dall’inizio, altre quattro li lasceranno dopo che loro atleti avevano partecipato per pochi giorni alle gare. Si ritirano anche Iraq e Guyana

atleti uomini in gara

4.812

atlete donne in gara

1.262

atleti marchigiani in gara

Armando DE VINCENTIIS (Ascoli Piceno 11/10/1943) - Atletica leggera,


lancio del disco; Ivan BISSON (Macerata 21/4/1946) - Pallacanestro; Luigi MINCHILLO (San Paolo Civitate, Fg 17/3/1955) Pugilato, pesi welter (67 kg.); Susanna BATAZZI (Chiaravalle, An 29/8/1957) - Scherma, fioretto a squadre; Doriana PIGLIAPOCO (Jesi, An 25/11/1957) - Scherma, fioretto a squadre

tecnici marchigiani

Carlo VITTORI (Ascoli Piceno 10/3/1931) - Atletica leggera

dirigenti marchigiani

Romano DE ANGELIS (Ancona 7/5/1936) - Atletica Leggera, capo delegazione marcia; Luciano FILENI (Monte San Vito, An 30/8/1923) - Pugilato, dirigente accompagnatore

sanitari marchigiani

Nazareno ROCCHETTI (Filottrano, An 6/1/1947) - Atletica leggera, fisioterapista

sport in programma

Arco, Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

198 (130 maschili, 49 femminili e 19 miste)

A Montreal, l’Italia schiera 221 atleti di cui 28 donne. Ci sono poi 10 riserve. La squadra italiana colleziona 2 ori, 7 argenti e 4 bronzi. Vincono l’oro: Fabio Dal Zotto (scherma, fioretto individuale) e Klaus Dibiasi (tuffi, piattaforma). Tre delle 7 medaglie d’argento arrivano ancora dalla scherma con Attilio Calatroni, Gian Battista Coletti, Fabio Dal Zotto, Carlo Montano, Stefano Simoncelli (fioretto a squadre); Angelo Arcidiacono, Michele Maffei, Mario Aldo Montano, Mario Tullio Montano, Tommaso Montano (sciabola a squadre); Maria Consolata Collino (fioretto individuale). Argenti anche da Sara Simeoni (atletica, salto in alto); Giuseppe Martinelli (ciclismo, individuale su strada); Alberto Alberani, Silvio Baracchini, Luigi Castagnola, Vincenzo D’Angelo, Gianni De Magistris, Riccardo De Magistris, Marcello Del Duca, Alessandro Ghibellini, Sante Marsili, Umberto Panerai, Roldano Simeoni (pallanuoto); Giorgio “Franco” Cagnotto (tuffi, trampolino). Due delle quattro medaglie di bronzo arrivano dal tiro con Roberto Ferraris (pistola automatica individuale 25 m.) e Ubaldesco Baldi (fossa individuale). Gli altri due bronzi sono firmati da Giancarlo Ferrari (arco individuale) e Felice Mariani (judo, leggeri).

109


110


In alto a sinistra, Luigi Minchillo In alto a destra, Armando De Vincentiis In basso a sinistra, le schermitrici Annarita Sparaciari, Susanna Batazzi e Doriana Pigliapoco. In basso a destra, Doriana Pigliapoco

ARMANDO DE VINCENTIIS Atletica leggera, lancio del disco Dopo il quarto posto nelle qualificazioni con m. 62,26 (24 luglio), in finale si ferma a m. 55,86 e chiude al 15° posto (25 luglio). In gara 30 atleti di 20 nazioni. IVAN BISSON Pallacanestro, ala Nelle file dell’Italia conclude il torneo (dal 18 al 27 luglio) al 5° posto. In campo 141 cestisti di 12 Paesi. Dell’Italia, con Ivan Bisson, fanno parte: Renzo Bariviera, Gianni Bertolotti, Giuseppe Brumatti, Fabrizio Della Fiori, Giulio Iellini, Pierluigi Marzorati, Dino Meneghin, Carlo Recalcati, Luigi Serafini, Luciano Vendemini, Marino Zanatta. Ecco il cammino italiano: Stati Uniti - Italia 106-86; Italia batte Egitto per forfait; Italia - Cecoslovacchia 7969; Jugoslavia - Italia 88-87; Italia - Portorico 95-81; Italia - Australia 79-72; Italia - Cecoslovacchia 98-75. Luigi MINCHILLO Pugilato, pesi welter (67 kg) Il pesarese d’adozione supera il primo turno senza combattere (22 luglio), poi batte l’ugandese Bbege, ma negli ottavi è battuto dal tedesco Skricek (FRG) e viene eliminato. Sul ring un atleta per ciascuna delle 31 nazioni partecipanti a questa specialità. SUSANNA BATAZZI Scherma, fioretto a squadre Con l’Italia composta anche dalla conterranea Doriana Pigliapoco e da Maria Consolata Collino, Giulia Lorenzoni e Carola Mangiarotti chiude al 5° posto la gara svolta il 27 e 28 luglio. Questo il cammino: Italia - Iran 13-3 (Batazzi 3 vittorie); Italia - Stati Uniti 14-2; Italia - Gran Bretagna 9-2 (Batazzi 2 v.); Germania Ovest - Italia 9-2; Italia – Romania 9-5 (Batazzi 1 v.); Italia Polonia 9-7 (Batazzi 4 v.). DORIANA PIGLIAPOCO Scherma, fioretto a squadre Nelle file dell’Italia formata anche dalla chiaravallese Batazzi e da Maria Consolata Collino, Giulia Lorenzoni e Carola Mangiarotti conclude al 5° posto gli assalti del 27 e 28 luglio. Ecco il cammino delle azzurre: Italia - Iran 13-3 (Pigliapoco 3 vittorie); Italia - Stati Uniti 14-2 (Pigliapoco 4 v.); Italia - Gran Bretagna 9-2; Germania Ovest - Italia 9-2 (Pigliapoco 1 v.); Italia - Romania 9-5 (Pigliapoco 2 v.); Italia - Polonia 9-7 (Pigliapoco 1 v.).

111


Medagliere per Nazioni Nazione Unione Sovietica Germania Est Stati Uniti Germania Ovest Giappone Polonia Bulgaria Cuba Romania Ungheria Finlandia Svezia Gran Bretagna ITALIA Francia Jugoslavia Cecoslovacchia Nuova Zelanda Corea del Sud Svizzera Giamaica Norvegia

Montreal 1976 Oro 49 40 34 10 9 7 6 6 4 4 4 4 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1

Argento 41 25 35 12 6 6 9 4 9 5 2 1 5 7 3 3 2 1 1 1 1 1

Bronzo 35 25 25 17 10 13 7 3 14 13 5 4 4 3 4 1 4 2 -

Totale 125 90 94 39 25 26 22 13 27 22 6 5 13 13 9 8 8 4 6 4 2 2

Corea del Nord Danimarca Messico Trinidad e Tobago Canada Belgio Olanda Portogallo

1 1 1 1 -

1 5 3 2 2

2 1 6 3 3 -

2 3 2 1 11 6 5 2

Totale (198 gare)

198

199

216

613

112


113


Mosca 1980 XXII olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI delegato CONI Marche membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

16 giorni dal 19 Luglio al 3 Agosto 1980 Mosca, Tallinn (Vela), Minsk (Cronometro a squadre 100 km., calcio), Leningrado (Calcio), Kiev (Calcio) Los Angeles Sergey Pavlov, poi Ignaty Novikov Leonid Breznev Nikolay Andrianov (Ginnastica, sovietico); Alexander Medved (Giudice lotta) Franco Carraro Francesco D’Alessio (10/12/1922) Giorgio De Stefani, Giulio Onesti per il boicottaggio, l’Italia sfila senza bandiera Mario Pescante Afghanistan (11), Algeria (54), Andorra (2), Angola (11), Australia (121), Austria (82), Belgio (59), Benin (16), Birmania (2), Botswana (7), Brasile (106), Bulgaria (269), Camerun (25), Cecoslovacchia (209), Colombia (23), Congo (23), Corea del Nord (47), Costa Rica (29), Cuba (207), Cipro (14), Danimarca (58), Ecuador (12), Etiopia (41), Finlandia (105), Francia (121), Germania Est (345), Giamaica (18), Giordania (4), Gran Bretagna (219), Grecia (41), Guatemala (10), Guinea (9), Guyana Britannica (8), India (72), Iraq (43), Irlanda (47), Islanda (9), Italia (159), Jugoslavia (164), Kuwait (56), Laos (19), Lesotho (5), Libano (15), Libia (29), Lussemburgo (3), Madagascar (11), Mali (7), Malta (8), Messico (45), Mongolia (43), Mozambico (14), Nepal (10), Nicaragua (5), Nigeria (44), Nuova Zelanda (4), Olanda (75), Perù (28), Polonia (306), Portogallo (11), Portorico (3), Repubblica Dominicana (6), Romania (228), San Marino (16), Senegal (32), Seychelles (11), Sierra Leone (14), Siria (67), Spagna (155), Sri Lanka (4), Svezia (145), Svizzera (73), Tanzania (41), Trinidad e Tobago (9), Uganda (13), Ungheria (263), Unione Sovietica (488), Venezuela (37), Vietnam (30), Zambia (37), Zimbabwe (42). *A causa dell’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Unione Sovietica (25 Dicembre 1979), 61 Paesi, a cominciare dall’Arabia Saudita, seguita dagli Stati Uniti, respingono l’invito a partecipare ai Giochi di Mosca

atleti uomini in gara

4.134

atlete donne in gara

1.120

atleti marchigiani in gara

Marco MARCHEI (Castignano, Ap 2/8/1954) - Atletica leggera, maratona; Marco TAMBERI (Ancona 30/7/1957) - Atletica leggera, salto in alto; Mauro DI BERNARDO (Grottammare, Ap 24/3/56) - Pallavolo, universale; Susanna


BATAZZI (Chiaravalle - An 29/8/1957) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Annarita SPARACIARI (Ancona 3/3/1969) - Scherma, fioretto individuale e a squadre.

giudici marchigiani

Riccardo LATTANZI (Ancona 10/4/1934 - Roma 13/7/1991) - Arbitro di calcio

tecnici marchigiani

Carlo VITTORI (Ascoli Piceno 10/3/1931) - Atletica leggera

dirigenti marchigiani

Luciano FILENI (Monte San Vito, An 30/8/1923) - Pugilato, dirigente accompagnatore

sanitari marchigiani

Nazareno ROCCHETTI (Filottrano, An 6/1/1947) - Atletica leggera, fisioterapista

sport in programma

Arco, Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

203 (134 maschili, 50 femminili e 19 miste) Considerato il boicottaggio statunitense, la partecipazione italiana ai Giochi è dimezzata, nel senso che agli atleti militari viene vietato di partecipare. La squadra è composta da 159 atleti, di cui 38 donne. Della comitiva fanno parte anche 11 riserve. L’Italia ottiene 8 ori, 3 argenti e 4 bronzi. Tre ori arrivano dall’atletica con Pietro Mennea (200 m.), allenato dall’ascolano, prof. Carlo VITTORI; Sara Simeoni (salto in alto) e Maurizio Damilano (marcia 20 km.). Gli altri ori arrivano da: Patrizio Oliva (pugilato, welter jr.); Euro Federico Roman (equitazione, completo individuale); Ezio Gamba (judo, leggeri); Claudio Pollio (lotta libera, minimosca); Luciano Giovannetti (tiro, fossa individuale). Le tre medaglie d’argento vengono conquistate in altrettanti giochi di squadra. Nella pallacanestro, con Marco Bonamico, Roberto Brunamonti, Fabrizio Della Fiori, Pietro Generali, Enrico Gilardi, Pierluigi Marzorati, Dino Meneghin, Romeo Sacchetti, Michael Silvester, Marco Solfrini, Renzo Vecchiato, Renato Villalta; nell’equitazione con Anna Casagrande, Euro Federico Roman, Mauro Roman, Marina Sciocchetti (completo a squadre); nella scherma con Michele Maffei, Ferdinando Meglio, Mario Aldo Montano, Marco Romano, Giovanni Scalzo (sciabola a squadre). Le 4 medaglie di bronzo vengono vinte da Giancarlo Ferrari (arco); Stefano Malinverni, Mauro Zuliani, Roberto Tozzi, Pietro Mennea (staffetta 4x400 m.); Giorgio “Franco” Cagnotto (tuffi, trampolino); Giorgio Gorla e Alfio Peraboni (vela, classe Star).

MARCO MARCHEI Atletica leggera, maratona Nella gara disputata il 1° agosto, con il tempo di 2h 23”21 chiude al 35° posto su 74 partecipanti, in rappresentanza di 40 nazioni.

115


116


In alto a sinistra, Susanna Batazzi, Doriana Pigliapoco, Annarita Sparaciari In alto a destra, Marco Marchei In basso a sinistra, Annarita Sparaciari In basso a destra, Marco Tamberi si prepara per il salto Sotto, la Nazionale Italiana di volley ai mondiali di Roma 1978. In piedi da sinistra: Dall'Olio, Di Bernardo, Di Coste, Negri, Scilipoti, Coscetti. In basso da sinistra: Lanfranco, Greco, Lazzeroni, Innocenti, Nassi, Alessandro.

MARCO TAMBERI Atletica leggera, salto in alto Gareggiando ben al di sotto delle sue possibilità, l'atleta anconetano conclude al 15° posto con 2.15 m.. MAURO DI BERNARDO Pallavolo, universale In maglia azzurra chiude il torneo (dal 20 luglio al 1° agosto) al 9° posto. In campo 114 pallavolisti di 10 nazioni. Dell’Italia, con Mauro Di Bernardo, fanno parte: Giulio Belletti, Franco Bertoli, Antonio Bonini, Francesco Dall’Olio, Giancarlo Dametto, Claudio Di Coste, Nello Greco, Fabio Innocenti, Gianni Lanfranco, Fabrizio Nassi, Stefano Sibani. Questo il cammino italiano: Cuba - Italia 3-0; Italia - Cecoslovacchia 3-2; Unione Sovietica - Italia 3-0; Bulgaria - Italia 3-1; Italia - Libia 3-0. SUSANNA BATAZZI Scherma, fioretto individuale e a squadre Nell’individuale (23 e 24 luglio), dopo il 5° posto (1 vittoria) nella pool, chiude al 27° posto. Nella gara a squadre (26-27 luglio) con Anna Rita Sparaciari, Dorina Vaccaroni, Clara Mochi e Carola Mangiarotti si clssifica al 5° posto. Questo il cammino italiano: Italia - Romania 9-7; Unione Sovietica - Italia 9-4; Ungheria - Italia 9-6 (Batazzi 1 v.); Italia - Cuba 9-6 (Batazzi 3 v.). ANNARITA SPARACIARI Scherma, fioretto individuale e a squadre Nell’individuale (23-24 luglio), supera il primo turno da seconda (3 vittorie) e nella fase successiva chiude quinta la pool, finendo al 19° posto. Nella gara a squadre (26-27 luglio) con Susanna Batazzi, Dorica Vaccaroni, Clara Mochi e Carola Mangiarotti chiude al 5° posto. Questo il cammino italiano: Italia Romania 9-7 (Sparaciari 2 vittorie); Unione Sovietica - Italia 9-4 (Sparaciari 2 v.); Ungheria - Italia 9-6 (Sparaciari 2 v.); Italia - Cuba 9-6 (Sparaciari 3 v.).

117


Medagliere per Nazioni Nazione Unione Sovietica Germania Est Bulgaria Cuba ITALIA Ungheria Romania Francia Gran Bretagna Polonia Svezia Finlandia Cecoslovacchia Jugoslavia Australia Danimarca Brasile Etiopia Svizzera Spagna Austria Grecia India Zimbabwe Belgio Corea del Nord Mongolia Tanzania Messico Olanda Totale (203 gare)

118

Mosca 1980 Oro 80 47 8 8 8 7 6 6 5 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 204

Argento 69 37 16 7 3 10 6 5 7 14 3 1 3 3 2 1 3 2 3 2 2 1 1 204

Bronzo 46 42 17 5 4 15 13 3 9 15 6 4 9 4 5 2 2 2 2 1 2 2 2 3 2 223

Totale 195 126 41 20 15 32 25 14 21 32 12 8 14 9 9 5 4 4 2 6 4 3 1 1 1 5 4 2 4 3 631


119


Los Angeles 1984 XXIII olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI delegato C.O.N.I. Marche membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

16 giorni dal 28 Luglio al 12 Agosto 1984 Los Angeles, Santa Monica (Maratona), Long Beach (Arco, pallavolo, scherma, vela), Anaheim (Lotta), Coto de Caza (Pentathlon moderno), Irvine (Pentathlon moderno – prova di nuoto), Arcadia (Equitazione), Dominguez Hills (Ciclismo su pista), Artesia Freeway (Ciclismo cronometro a squadre 100 km.), Malibu (Pallanuoto), Lake Casitas (Canottaggio, canoa e kayak), Pasadena (Calcio), Palo Alto (Calcio), Annapolis (Calcio), Boston (Calcio), Inglewood (Pallacanestro), Pomona (Pallamano), Fullerton (Pallamano) nessuna Peter V. Ueberroth Ronald Reagan, presidente USA Edwin Moses (Atletica, statunitense); Sharon Weber (Giudice lotta) Franco Carraro Terzo Censi (Ancona 19/5/1927 - 29/8/2006) Giorgio De Stefani, Franco Carraro Sara Simeoni (Atletica leggera) Mario Pescante Algeria (33), Andorra (2), Antigua e Barbuda (14), Antille Olandesi (8), Arabia Saudita (37), Argentina (83), Australia (242), Austria (102), Bahamas (22), Bahrein (10), Bangladesh (1), Barbados (16), Belgio (63), Belize (11), Benin (3), Bermuda (12), Bhutan (6), Birmania (1), Bolivia (11), Botswana (7), Brasile (146), Camerun (46), Canada (407), Ciad (3), Cile (52), Cina (216), Cipro (10), Colombia (39), Congo (9), Corea del Sud (173), Costa d’Avorio (15), Costa Rica (28), Danimarca (60), Ecuador (11), Egitto (114), El Salvador (10), Emirati Arabi Uniti (7), Fiji (14), Filippine (19), Finlandia (86), Francia (238), Gabon (4), Gambia (10), Germania Ovest (390), Ghana (21), Giamaica (45), Giappone (225), Gibouti (3), Giordania (13), Gran Bretagna (337), Granada (6), Grecia (62), Guatemala (24), Guinea (1), Guinea Equatoriale (4), Guyana Britannica (10), Haiti (3), Honduras (10), Hong Kong (47), India (48), Indonesia (16), Iraq (23), Irlanda (42), Islanda (30), Isole Cayman (8), Isole Salomone (3), Isole Vergini Americane (29), Isole Vergini Britanniche (9), Israele (32), Italia (270), Jugoslavia (138), Kenya (61), Kuwait (23), Lesotho (4), Libano (22), Liberia (7), Liechtenstein (7), Lussemburgo (5), Madagascar (5), Malawi (15), Malesia (21), Mali (4), Malta (7), Marocco (34), Mauritania (2), Mauritius (4), Messico (99), Monaco (8), Mozambico (9), Nepal (10), Nicaragua (5), Niger (4), Nigeria (32), Norvegia (103), Nuova Zelanda (130), Olanda (108), Oman (16), Pakistan (31), Panama (8), Papua Nuova Guinea (7), Paraguay


(14), Perù (35), Portogallo (38), Portorico (51), Qatar (24), Repubblica Centrafricana (3), Repubblica Dominicana (19), Romania (124), Ruanda (3), Samoa (8), San Marino (19), Senegal (24), Seychelles (9), Sierra Leone (7), Singapore (5), Siria (9), Somalia (7), Spagna (178), Sri Lanka (4), Stati Uniti (521), Sudan (7), Suriname (5), Svezia (174), Svizzera (129), Swaziland (8), Taipei/ Taiwan (38), Thailandia (35), Togo (6), Tonga (7), Trinidad e Tobago (16), Tunisia (23), Turchia (46), Uganda (26), Uruguay (18), Venezuela (26), Yemen (2), Zaire (8), Zambia (16), Zimbabwe (15).(27), Venezuela (23), Vietnam (9), Zambia (7). *Dopo il boicottaggio statunitense a Mosca, la reazione dell’Unione Sovietica non si fa attendere e, dopo una serie di schermaglie, l’URSS dichiara la sua impossibilità a partecipare ai Giochi di Los Angeles

atleti uomini in gara

5.226

atlete donne in gara

1.570

atleti marchigiani in gara

tecnici marchigiani

Marco MARCHEI (Castignano, Ap 2/8/1954) - Atletica leggera, maratona; Carlo MATTIOLI (Pergola, PU 23/10/1954) - Atletica leggera, marcia 20 km.; Claudio PATRIGNANI (Fano, PU 9/1/1959) - Atletica leggera, 1500 m.; Vincenzo CECI (Ascoli Piceno 21/4/1964) - Ciclismo su pista individuale, velocità 1.000 m.; Juri FAZI (Pesaro, Pu 3/7/1961) - Judo, pesi massimi (-95 kg.); Carla LASI (Riolo Terme, Ra 18/5/1965) - Nuoto 800 sl.; Walter MAGNIFICO (San Severo, Fg 18/6/1961) - Pallacanestro, ala grande - centro; Stefano CERIONI (Madrid, Spagna 24/1/1964) - Scherma, fioretto individuale e a squadre Carlo VITTORI (Ascoli Piceno 10/3/1931) - Atletica leggera.

dirigenti marchigiani

Luciano FILENI (Monte San Vito, An 30/8/1923) - Pugilato, dirigente accompagnatore

sanitari marchigiani

Nazareno ROCCHETTI (Filottrano, An 6/1/1947) - Atletica leggera, fisioterapista

sport in programma

Arco, Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

221 (144 maschili, 62 femminili e 15 miste) L’Italia vola in America con una squadra composta da 270 atleti, di cui 46 donne. Le riserve sono 13. La spedizione tricolore ottiene 14 ori, 6 argenti e 12 bronzi. Tre ori arrivano dall’atletica con Gabriella Dorio (1.500 m.), Alberto Cova (10.000 m.) e Alessandro Andrei (getto del peso). Altri 3 ori vengono conquistati dalla scherma con Mauro Numa (fioretto individuale); Andrea Borella, Stefano CERIONI, Mauro Numa, Andrea Cipressa, Angelo Scuri (fioretto a squadre); Gianfranco Dalla Barba, Giovanni Scalzo, Marco Marin, Angelo Arciddiacono, Ferdinando Meglio (sciabola a squadre). Due medaglie d’oro arrivano dal pentathlon moderno con Daniele Masala (individuale); Daniele Masala, Carlo Massullo e Pierpaolo Cristofori (a squadre). Oro anche dal canottaggio con Carmine Abbagnale, Giuseppe Abbagnale e Giuseppe Di Capua (timoniere) nel “due con”. Oro a squadre nel ciclismo con Marcello Bartalini, Marco Giovannetti, Eros Poli, Claudio Vandelli (cronometro 100

121


km.); oro nella lotta con Vincenzo Maenza (greco-romana, minimosca); oro nel sollevamento pesi con Norberto Oberburger (massimi II classe); oro nel pugilato con Maurizio Stecca (gallo) e nel tiro con Luciano Giovannetti (fossa individuale). Due delle 6 medaglie d’argento arrivano dal pugilato con Salvatore Tudisco (minimosca) e Francesco Damiani (open). Completano il quadro: Sara Simenoni (atletica, salto in alto); Ezio Gamba (judo, medioleggeri); Marco Marin (scherma, sciabola individuale); Edith Gufler (tiro, carabina ad aria compressa individuale 10 m.). Dei 12 bronzi, tre sono firmati dall’atletica leggera con Maurizio Damilano (marcia 20 km.); Sandro Bellucci (marcia 50 km.), Giovanni Evangelisti (salto in lungo). Tre bronzi anche dalla scherma con Dorina Vaccaroni (fioretto individuale); Stefano CERIONI (fioretto individuale); Angelo Mazzoni, Stefano Bellone, Sandro Cuomo, Cosimo Ferro, Roberto Manzi (spada a squadre). Due bronzi dal pugilato, grazie a Luciano Bruno (welter) e Angelo Musono (massimi). Bronzo alla squadra di pallavolo composta da Franco Bertoli, Francesco “Pupo” Dall’Olio, Giancarlo Dametto, Guido De Luigi, Giovanni Errichiello, Gianni Lanfranco, Andrea Lucchetta, Pier Paolo Lucchetta, Marco Negri, Piero Rebaudengo, Paolo Vecchi, Fabio Vullo. Sul terzo gradino del podio anche Carlo Massullo (pentathlon moderno, individuale); Luca Scribani Rossi (tiro, skeet individuale); Giorgio Gorla e Alfio Peraboni (vela, classe Star).

MARCO MARCHEI Atletica leggera, maratona Nella gara del 12 agosto, con il tempo di 2h22”38 chiude al 43° posto su 107 partecipanti, in rappresentanza di 59 stati. CARLO MATTIOLI Atletica leggera, marcia 20 km Il 3 agosto si classifica al 5° posto, con il tempo di 1h25’07”. In gara 38 marciatori di 22 Paesi. CLAUDIO PATRIGNANI Atletica leggera, 1500 m Disputa la sesta batteria (9 agosto) e conclude con il tempo di 3’52”63, venendo eliminato. In gara 59 atleti di 40 Paesi. VINCENZO CECI Ciclismo su pista individuale, velocità 1.000 m. Vince la batteria del 1° turno (12.01) e anche la seconda con 11.52 (31 agosto), battendo il cileno Urquijo. Negli ottavi è squalificato e nel recupero successivo è sconfitto ed eliminato. In corsa 33 velocisti di 24 nazioni.

Claudio Patrignani

122

JURI FAZI Judo, pesi massimi (-95 kg) Il 4 agosto passa il primo turno senza combattere. Nel secondo batte Kosten-


Sotto, Walter Magnifico In basso a sinistra, Vincenzo Ceci In basso a destra Stefano Cerioni esulta con la sua squadra per la medaglia d'oro

berger (AUT) e nel terzo è sconfitto dal brasiliano Vieira. Nel recuperto batte Daffe (SEN) per poi arrendersi all’islandese Fridriksson e chiudere 5°. Sul tatami 22 atleti della categoria, uno per nazione. CARLA LASI Nuoto 800 m sl. Il 2 agosto accede alla finale con il 2° posto in batteria (8’41”84). Nella gara decisiva del 3 agosto, la pesarese d’adozione è quinta con 8’42”45. In vasca 20 atlete di 14 Stati. WALTER MAGNIFICO Pallacanestro, ala grande - centro In maglia azzurra conclude il torneo (dal 29 luglio al 10 agosto) al 5° posto. In campo 142 cestisti di 12 Paesi. Dell’Italia, con il Walter… pesarese, fanno parte: Marco Bonamico, Roberto Brunamonti, Carlo Caglieris, Enrico Gilardi, Pierluigi Marzorati, Dino Meneghin, Roberto Premier, Antonello Riva, Romeo Sacchetti, Renzo Vecchiato, Renato Villalta. Questo il cammino italiano: Italia - Egitto 110-62; Italia - Germania Ovest 80-72; Italia - Brasile 89-78; Italia - Australia 93-82; Jugoslavia - Italia 69-65; Canada - Italia 78-72; Italia - Germania Ovest 98-71; Italia - Cecoslovacchia 111-102. STEFANO CERIONI Scherma, fioretto individuale e a squadre Nella gara individuale (1-2 agosto) conquista la medaglia di bronzo, alle spalle di Mauro Numa e del tedesco Matthias Behr (FRG). Nel primo e secondo turno è terzo, sempre con 2 vittorie. Nel terzo turno è secondo con 4 vittorie. Nella fase ad eliminazione diretta batte Umezawa (JPN) 10-5 e Omnes (FRA) 10-6. Nei quarti piega Gey (FRG) 11-9 e in semifinale cede al connazionale Numa 11-9. Nella finale per il 3° posto batte Pietruszka (FRA) 10-5. Nella gara a squadre (4-5 agosto), nell’Italia composta anche da Andrea Cipressa, Andrea Borella, Angelo Scuri e Mauro Numa chiude con la conquista della medaglia più ambita, al termine di un esaltante cammino: Italia - Egitto 9-1 (Cerioni 2 vittorie); Italia - Stati Uniti 9-3 (Cerioni 2 v.). Nei quarti di finale Italia - Gran Bretagna 9-2 (Cerioni 2 v.); in semifinale Italia - Francia 9-7 (Cerioni 1 v.); in finale per l’oro Italia - Germania Ovest 8-7 (Cerioni 3 v.).

123


Medagliere per Nazioni Nazione Stati Uniti Romania Germania Ovest Cina ITALIA Canada Giappone Nuova Zelanda Jugoslavia Corea del Sud Gran Bretagna Francia Olanda Australia Finlandia Svezia Messico Marocco Brasile Spagna Belgio Austria Kenya Portogallo Pakistan Svizzera Danimarca Giamaica Norvegia Grecia Totale (221 gare)

124

Los Angeles 1984 Oro 83 20 17 15 14 (1) 10 10 8 7 6 5 5 5 4 4 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 226

Argento 61 16 19 8 6 18 8 1 4 6 11 7 2 8 2 10 3 5 2 1 1 5 3 1 1 1 219

Bronzo 31 17 23 9 12 (1) 16 14 2 7 7 21 16 6 12 6 6 1 2 2 2 1 2 2 3 3 2 2 1 243

Totale 175 53 59 32 32 44 32 11 18 19 37 28 13 24 12 18 6 2 8 5 4 3 3 3 1 8 6 3 3 2 688


125


Seoul 1988 XXIV olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI delegato CONI Marche membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

17 giorni dal 17 Settembre al 2 Ottobre 1988 Seul, Seongnam (Lotta, calcio), Misari (Canottaggio, canoa e kayak), Pusan (Vela, calcio) Nagoya Park Seh Jik Roh Tae Woo, presidente della Repubblica Hur Jae (Pallacanestro, coreano); Son Min Ah (Pallamano femminile, coreana); Lee Hak Rae (Giudice lotta) Franco Carraro Terzo Censi (Ancona19/5/1927 - 29/8/2006) Giorgio De Stefani, Franco Carraro, Primo Nebiolo Pietro Mennea (Atletica leggera) Mario Pescante Afghanistan (5), Algeria (42), Andorra (3), Angola (24), Antigua e Barbuda (15), Antille Olandesi (3), Arabia Saudita (9), Argentina (118), Aruba (8), Australia (252), Austria (73), Bahamas (16), Bahrein (7), Bangladesh (6), Barbados (17), Belgio (59), Belize (10), Benin (7), Bermuda (12), Bhutan (3), Birmania (2), Bolivia (7), Botswana (8), Brasile (160), Bulgaria (171), Burkina Faso (6), Camerun (15), Canada (328), Cecoslovacchia (163), Ciad (6), Cile (17), Cina (273), Cipro (9), Colombia (40), Congo (7), Corea del Sud (401), Costa d’Avorio (28), Costa Rica (16), Danimarca (78), Ecuador (13), Egitto (49), El Salvador (6), Emirati Arabi Uniti (12), Fiji (23), Filippine (31), Finlandia (78), Francia (266), Gabon (2), Gambia (6), Germania Est (259), Germania Ovest (347), Ghana (16), Giamaica (35), Giappone (255), Gibouti (6), Giordania (7), Gran Bretagna (345), Grecia (56), Grenada (6), Guam (19), Guatemala (28), Guinea (6), Guinea Equatoriale (6), Guyana Britannica (8), Haiti (4), Honduras (8), Hong Kong (48), India (46), Indonesia (29), Iran (23), Iraq (27), Irlanda (61), Islanda (32), Isole Cayman (8), Isole Cook (7), Isole Salomone (4), Isole Vergini Americane (22), Isole Vergini Britanniche (3), Israele (19), Italia (253), Jugoslavia (155), Kenya (74), Kuwait (25), Laos (3), Lesotho (6), Libano (21), Liberia (8), Libia (6), Liechtenstein (12), Lussemburgo (8), Malawi (16), Maldive (7), Malesia (9), Mali (6), Malta (6), Marocco (27), Mauritania (6), Mauritius (8), Messico (83), Monaco (9), Mongolia (28), Mozambico (8), Nepal (16), Niger (6), Nigeria (69), Norvegia (70), Nuova Zelanda (83), Olanda (147), Oman (8), Pakistan (30), Panama (6), Papua Nuova Guinea (11), Paraguay (10), Perù (21), Polonia (143), Portogallo (64), Portorico (47), Qatar (10), Repubblica Centrafricana (15), Repubblica Dominicana (16), Romania (68), Ruanda (6),


Saint Vincent e le Grenadine (6), Samoa (11), Samoa Americane (6), San Marino (11), Senegal (23), Sierra Leone (12), Singapore (8), Siria (13), Somalia (5), Spagna (229), Sri Lanka (6), Stati Uniti (527), Sudan (8), Suriname (6), Svezia (185), Svizzera (99), Swaziland (11), Taipei/Taiwan (61), Tanzania (10), Thailandia (14), Togo (6), Tonga (5), Trinidad e Tobago (6), Tunisia (41), Turchia (41), Uganda (24), Ungheria (188), Unione Sovietica (481), Uruguay (15), Vanuatu (4), Venezuela (17), Vietnam (9), Yemen del Nord (8), Yemen del Sud (5), Zaire (15), Zambia (29), Zimbabwe (29).

atleti uomini in gara

6.252

atlete donne in gara

2.202

atleti marchigiani in gara

Carlo MATTIOLI (Pergola, PU 23/10/1954) - Atletica leggera, marcia 20 km.; Dino COSTANTINI (San Ginesio, Mc 18/10/1940) - Equitazione, completo individuale e a squadre; Juri FAZI (Pesaro, PU 3/7/1961) - Judo, pesi massimi (-95 kg.); Giuseppe IACHINI (Ascoli Piceno 7/5/1964) - Calcio; Giorgio CAMPANELLA (Crotone 20/2/1970) - Pugilato, pesi leggeri (-60 kg.); Andrea MAGI (Pesaro, PU 14/7/1966) - Pugilato, pesi medio massimi (-81 kg.); Stefano CERIONI (Madrid, Spagna 24/1/1964) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Massimo COSTANTINI (Senigallia, An 28/3/1958) - Tennistavolo individuale

riserve non in gara

Annalisa GAMBELLI (Ancona 24/10/1963) - Atletica leggera, staffetta 4x100

giudici marchigiani

Luciano FAGNANI (Ancona 2/11/1922 - 23/2/2005) - Atletica leggera, cronometrista; Giuseppe ILLUMINATI (Corridonia, Mc 24/1/1937) - Atletica leggera, giudice di gara al seguito della Nazionale

tecnici marchigiani

Carlo PASSIATORE (San Benedetto del Tronto, Ap 13/2/1945) Equitazione

dirigenti marchigiani

Romano DE ANGELIS (Ancona 7/5/1936) Atletica Leggera, capo delegazione marcia; Luciano FILENI (Monte San Vito, An 30/8/1923) - Pugilato, dirigente accompagnatore

sanitari marchigiani

Nazareno ROCCHETTI (Filottrano, An 6/1/1947) - Atletica leggera, fisioterapista

giornalisti marchigiani

Massimo CARBONI (Ancona 29/7/1943) - Inviato RAI, pallacanestro, calcio, pugilato, baseball e scherma

sport in programma

Arco, Atletica, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tennis, Tennistavolo, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

237 (153 maschili, 72 femminili e 12 miste) La squadra italiana a Seoul è composta da 253 atleti in gara di cui 41 donne, oltre a 17 riserve. L’Italia conquista 6 ori, 4 argenti e 4 bronzi. Un solo oro dalla scherma, ma porta la firma di Stefano CERIONI (fioretto individuale). Due ori arrivano dal canottaggio con Carmine Abbagnale, Giuseppe Abbagnale e Giuseppe Di Capua (timoniere) nel “due con” e con Piero Poli, Gianluca Farina, Davide Tizzano e Agostino Abbagnale nel quattro di coppia. Oro nell’atletica leggera con Gelindo Bordin (maratona); oro per Vincenzo Maenza (lotta grecoromana, minimosca) e per Giovanni Parisi (pugilato, piuma).

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Sotto, Carlo Mattioli In basso a sinistra, Giuseppe Iachini nei panni di allenatore della Sampdoria In basso a destra, Massimo Costantini Nella pagina a fianco: in alto, Juri Fazi sotto, Giorgio Campanella in basso, Andrea Magi

Due delle 4 medaglie d’argento arrivano dal pentathlon moderno con Carlo Massullo (individuale) e Carlo Massullo, Daniele Masala, Gianluca Tiberti (squadre). Argento anche dalla scherma con Francesca Bortolozzi, Annapia Gandolfi, Lucia Traversa, Dorina Vaccaroni e Margherita Zalaffi (fioretto a squadre). Sul secondo gradino del podio sala Salvatore Antibo, atletica, 10.000 m.). I quattro bronzi arricchiscono il medagliere grazie alla scherma con Giovanni Scalzo (sciabola individuale) e Massimo Cavaliere, Gianfranco Dalla Barba, Marco Marin, Ferdinando Meglio e Giovanni Scalzo (sciabola a squadre). Sul terzo gradino del podio anche Maurizio Damilano (atletica, maria 20 km.) e Stefano Battistelli (nuoto, 400 m. misti).

CARLO MATTIOLI Atletica leggera, marcia 20 km. In gara il 23 settembre, chiude al 19° posto, con il tempo di 1h22’58”. Di scena 53 marciatori di 28 Stati. GIUSEPPE IACHINI Calcio Dal 17 settembre al 1° ottobre, l’Italia chiude il torneo al 4° posto. La squadra è allenata da Francesco Rocca e ne fanno parte: Stefano Tacconi, Ciro Ferrara, Mauro Tassotti, Massimo Brambati, Stefano Carobbi, Massimo Crippa, Pietro Paolo Virdis, Ruggiero Rizzitelli, Massimo Mauro, Alberigo Evani, Roberto Cravero, Andrea Carnevale, Luigi De Agostini, Angelo Colombo, Luca Pellegrini, Giuliano Giuliani, Roberto Galìa, Stefano Desideri, Gianluca Pagliuca. Gli azzurri cominciano battendo il Guatemala 5-2, ma poi sono protagonisti di un clamoroso tonfo con lo Zambia (0-4). Nella terza gara del girone, l’Italia batte l’Iraq 2-0 e nei quarti supera la Svezia (2-1 dts). In semifinale si arrende all’Unione Sovietica (1-2 dts) e nella finale per il bronzo (con Iachini in panchina) perde 3-0. In campo 270 giocatori di 16 squadre.

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DINO COSTANTINI Equitazione, completo individuale e a squadre Decisamente sfortunato nella gara del 19 settembre, visto che su “Boardmans Beauty” è costretto al ritiro. Al via 50 cavalieri di 16 nazioni. Non vanno meglio le cose nella gara a squadre: Bartolo Ambrosione, Francesco Girardi, Ranieri Campello e Costantini si ritirano. Dal 19 al 22 settembre, in gara 40 cavalieri di 10 nazioni. JURI FAZI Judo, pesi massimi (-95 kg.) Il 30 settembre, nel primo turno batte Wulew (BUL) e nel secondo turno piega Meli (CAN). Nel terzo turno si arrende a Fernandez (BRA) e nel recupero è battuto da Stewart (GBR) ed è eliminato. In gara 21 atleti, uno per nazione. GIORGIO CAMPANELLA Pugilato, pesi leggeri (-60 kg.) Il pugile della Colonia Galeazzi trapiantato a Tavullia (Pu), combatte tra il 19 e il 23 settembre, nel primo turno batte Freitas (URU) e nel secondo è eliminato da Zulow (GDR). Sul ring 39 pugili della categoria, uno per nazione. ANDREA MAGI Pugilato, pesi medio massimi (-81 kg.) Sul ring dal 21 al 25 settembre, nel primo turno batte Ulberg (SAM) e negli ottavi Kosolofski (CAN). Nei quarti di finale è battuto da Mercer (USA) ed è eliminato. In corsa per l’oro 18 pugili della categoria, uno per nazione. STEFANO CERIONI Scherma, fioretto individuale e a squadre Dopo l’oro a squadre di Los Angeles, trionfa nella gara individuale (20-21 settembre, con 68 atleti di 29 Paesi). Colleziona 4 vittorie nei primi due turni e tre nel terzo. Nella fase ad eliminazione diretta perde da Kim (KOR) 10-7, poi batte Szekeres (HUN) 10-4, Behr (FRG) 10-8, Gey /FRG) 10-8, Romankov (URS) 10-5. In finale conquista l’oro battendo il tedesco Wagner (GDR) 10-7. Nella gara a squadre (26-27 settembre), l’Italia con Cerioni, Andrea Borella, Stefano Cervi, Andrea Cipressa e Mauro Numa si ferma al 7° posto. Questo il cammino dei fiorettisti azzurri: Italia - Giappone 9-2 (Cerioni 2 vittorie); Italia - Corea del Sud 9-5 (Cerioni 1 v.); Italia - Ungheria 9-6 (Cerioni 3 v.); Germania Ovest - Italia 9-6 (Cerioni 2 v.); Polonia - Italia 9-7 (Cerioni 3 vittorie); Italia - Cina 9-4. In pedana 76 fiorettisti di 16 nazioni. MASSIMO COSTANTINI Tennistavolo individuale Nel primo torneo di tennistavolo nella storia delle Olimpiadi (dal 23 settembre al 1° ottobre), chiude al 6° posto (il gruppo H) con due vittorie ed è eliminato. In gara 64 giocatori di 35 stati.

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Medagliere per Nazioni Nazione Unione Sovietica Germania Est Stati Uniti Corea del Sud Germania Ovest Ungheria Bulgaria Romania Francia ITALIA Cina Gran Bretagna Kenya Giappone Australia Jugoslavia Cecoslovacchia Nuova Zelanda Canada Polonia Norvegia Olanda Danimarca Brasile Spagna Finlandia Turchia Marocco Austria Portogallo Totale (237 gare)

130

Seoul 1988 Oro 55 37 36 12 11 11 10 7 6 6 (1) 5 5 5 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 241

Argento 31 35 31 10 14 6 12 11 4 4 11 10 2 3 6 4 3 2 2 5 3 2 1 2 1 1 1 234

Bronzo 46 30 27 11 15 6 13 6 6 4 12 9 2 7 5 5 2 8 5 9 5 1 3 2 2 2 264

Totale 132 102 94 33 40 23 35 24 16 14 (1) 28 24 9 14 14 12 8 13 10 16 5 9 4 6 4 4 2 3 1 1 739


131


Barcellona 1992 XXV olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI delegato CONI Marche membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

17 giorni dal 25 Luglio al 9 Agosto 1992 Barcellona, Badalona (Pugilato, pallacanestro), Mollet del Valles (Tiro), El Montanya (Equitazione completo), Velodromo municipale d’Horta (Ciclismo su pista), Circuito di Sant Sadurnì d’Anoia (Ciclismo individuale su strada), Lago Banyoles (Canotaggio), Castelldefels (Canoa e kayak), Seu d’Urguell (Canoa), Valle d’’Hebron (Tennis, tiro, pallavolo), Sabadell (Calcio), Saragozza (Calcio), Valencia (Calcio), Terrassa (Hockey su prato), Granollers (Pallamano), Hospitalet de Llobregat (Baseball), Viladecans (Baseball), Mataro-BadalonaBarcellona (Maratona) Amsterdam, Belgrado, Birmingham, Brisbane, Parigi Pasqual Maragall i Mira re Juan Carlos Luis Doreste Blanco (Vela, spagnolo); Eugeni Asencio (Giudice lotta) Arrigo Gattai Terzo Censi (Ancona 19/5/1927 - 29/8/2006) Giorgio De Stefani, Franco Carraro, Primo Nebiolo Giuseppe Abbagnale (Canottaggio) Mario Pescante Algeria (35), Andorra (8), Angola (28), Antigua e Barbuda (13), Antille Olandesi (4), Albania (7), Arabia Saudita (9), Argentina (84), Aruba (5), Australia (279), Austria (103), Bahamas (14), Bahrein (10), Bangladesh (6), Barbados (17), Belgio (68), Belize (10), Benin (6), Bermuda (20), Bhutan (6), Bolivia (13), Bosnia-Erzegovina (10), Botswana (6), Brasile (182), Bulgaria (138), Burkina Faso (4), Camerun (8), Canada (295), Cecoslovacchia (208), Ciad (6), Cile (12), Cina (244), Cipro (17), Colombia (49), Comunità Stati Indipendenti (475), Congo (7), Corea del Nord (64), Corea del Sud (226), Costa d’Avorio (13), Costa Rica (16), Croazia (39), Cuba (176), Danimarca (110), Ecuador (13), Egitto (75), El Salvador (4), Emirati Arabi Uniti (13), Estonia (37), Etiopia (20), Fiji (18), Filippine (26), Finlandia (88), Francia (339), Gabon (5), Gambia (5), Germania (463), Ghana (34), Giamaica (36), Giappone (256), Gibuti (8), Giordania (4), Gran Bretagna (371), Grecia (70), Grenada (4), Guam (22), Guatemala (14), Guinea (8), Guinea Equatoriale (7), Guyana Britannica (6), Haiti (7), Honduras (10), Hong Kong (38), India (52), Indonesia (42), Iran (37), Iraq (7), Irlanda (58), Islanda (27), Isole Cayman (10), Isole Cook (2), Isole Salomone (1), Isole Vergini Americane (25), Isole Vergini Britanniche (4), Israele (30), Italia (304), Kenya (49), Kuwait (34), Laos (6), Lesotho (6), Lettonia (34), Libano (12), Libia (5), Liechtenstein (7), Lituania (47), Lussemburgo


(6), Madagascar (13), Malawi (4), Maldive (7), Malesia (26), Mali (5), Malta (6), Marocco (44), Mauritania (6), Mauritius (13), Messico (102), Monaco (2), Mongolia (33), Mozambico (6), Myanmar (4), Namibia (6), Nepal (2), Nicaragua (8), Niger (3), Nigeria (55), Norvegia (83), Nuova Zelanda (134), Olanda (201), Oman (5), Pakistan (27), Panama (5), Papua Nuova Guinea (13), Paraguay (27), Partecipanti Olimpici Indipendenti (58), Perù (16), Polonia (201), Portogallo (90), Portorico (71), Qatar (27), Repubblica Centrafricana (15), Repubblica Dominicana (32), Romania (172), Ruanda (10), Saint Vincent e le Grenadine (6), Samoa (5), Samoa Americane (3), San Marino (17), Senegal (20), Seychelles (11), Sierra Leone (11), Singapore (14), Siria (8), Slovenia (35), Spagna (422), Sri Lanka (11), Stati Uniti (545), Sudafrica (93), Sudan (5), Suriname (6), Svezia (187), Svizzera (102), Swaziland (6), Taipei/Taiwan (31), Tanzania (9), Thailandia (46), Togo (6), Tonga (5), Trinidad e Tobago (7), Tunisia (13), Turchia (41), Uganda (8), Ungheria (217), Uruguay (15), Vanuatu (6), Venezuela (26), Vietnam (7), Yemen (8), Zaire (17), Zambia (9), Zimbabwe (19). *La Comunità di Stati Indipendenti è formata da 11 Paesi dell’ex Unione Sovietica. Si tratta di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghisistan, Moldova, Russia, Tagikistan, Ucraina e Uzbekistan. Dalla disgregazione della Jugoslavia nasce la rappresentativa dei Partecipanti Olimpici Indipendenti, composta da atleti di Serbia, Montenegro e Macedonia

atleti uomini in gara

6.662

atlete donne in gara

2.723

atleti marchigiani in gara

Alessandro CORONA (Ortona, Ch 9/1/1972) - Canottaggio, quattro di coppia; Roberto MASCIARELLI (Ancona 5/9/1963) - Pallavolo, centrale; Paolo TOFOLI (Fermo 14/8/1966) - Pallavolo, palleggiatore; Stefano CERIONI (Madrid, Spagna 24/1/1964) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Giovanna TRILLINI (Jesi, An 17/5/1970) - Scherma, fioretto individuale e a squadre

Sport dimostrativi

Luca MASSACCESI (Fabriano, An 27/2/1965) Taekwondo, pesi piuma -64 kg. (5 agosto, medaglia di bronzo); Sabrina AGARBATI (Ancona 16/1/1971) Taekwondo, pesi mini mosca (-43 kg.)

dirigenti marchigiani

Benito MONTESI (Serra San Quirico, An 25/5/1936) - Pallavolo, capo delegazione; Vittorio SALVADORI (Pedaso, Ap 1933) - Pallacanestro, capo delegazione; Alessandro PICA, (Macerata 24/12/1946) - Calcio, team manager

sanitari marchigiani

Marcello FAINA (Ascoli Piceno 9/9/1950) - Ciclismo, medico

giornalisti marchigiani

Massimo CARBONI (Ancona 29/7/1943) - Inviato RAI, pallacanestro, calcio, pugilato, baseball e scherma; Nicoletta GRIFONI (Ancona 13/2/1959) - Inviata RAI; Andrea ELEFANTE (Rimini 26/2/1964) - Corrispondente Corriere Adriatico, scherma

sport in programma

Arco, Atletica, Badminton, Baseball, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tennis, Tennistavolo, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

257 (159 maschili, 86 femminili e 12 miste)

133


La spedizione italiana in Spagna è composta da 304 atleti gara, di cui 76 donne. Le riserve sono 18. L’Italia si aggiudica 6 medaglie d’oro, 5 d’argento e 8 di bronzo. Due ori arrivano dalla scherma con Giovanna TRILLINI (fioretto individuale) e Diana Bianchedi, Dorina Vaccaroni, Francesca Bortolozzi, Giovanna TRILLINI e Margherita Zalaffi (fioretto a squadre). Altri due ori dal ciclismo con Fabio Casartelli (individuale su strada) e Giovanni Lombardi (corsa a punti). Ora nella canoa e kayak da Pierpaolo Ferrazzi (K1 slalom); oro dalla pallanuoto con Francesco Attolico, Alessandro Bovo, Paola Caldarella, Alessandro Campagna, Marco D’Altrui, Massimiliano Ferretti, Mario Fiorillo, Ferdinando Gandolfi, Amedeo Pomilio, Francesco Porzio, Giuseppe Porzio, Carlo Silipo. Le medaglie d’argento vengono conquistate da Giuseppe Abbagnale, Carmine Abbagnale, Giuseppe Di Capua (timoniere) nel canottaggio “due con”; Emanuela Pierantozzi (judo, mediomassimi); Vincenzo Maenza (lotta greco-romana, minimosca); Marco Marin (scherma, sciabola individuale); Flavio Anastasia, Luca Colombo, Gianfranco Contri, Andrea Peron (ciclismo, cronometro a squadre 100 km). Due delle 8 medaglie di bronzo arrivano dal nuoto con Stefano Battistelli (200 m. dorso) e Luca Sacchi (400 m. misti). Due bronzi dal tiro con Bruno Mario Rossetti (skeet) e Marco Venturini (fossa individuale). Bronzo per Giovanni De Benedictis (atletica, marcia 20 km.); Bruno Dreossi e Antonio Rossi (canoa e kayak, K2 500 m.); Alessandro CORONA, Gianluca Farina, Rossano Galtarossa, Filippo Soffici (canotaggio, quattro di coppia); Roberto Bomprezzi, Carlo Massullo, Gianluca Tiberti (pentathlon moderno a squadre). ALESSANDRO CORONA Canottaggio, quattro di coppia Dal 28 luglio al 3 agosto, conquista la medaglia di bronzo, alle spalle di Germania e Norvegia. L’anconetano d’adozione, con Gianluca Farina, Rossano Galtarossa e Filippo Soffici chiude al secondo posto la prima batteria (5’46”47), vince la semifinale con 5’48”72 per poi chiudere con il bronzo in finale (5’47”33). In gara 60 atleti per 15 equipaggi. ROBERTO MASCIARELLI Pallavolo, centrale In azzurro conclude il torneo (dal 26 luglio al 9 agosto) al 5° posto. In campo 142 pallavolisti di 12 nazioni. Dell’Italia, con “Mascia”, fanno parte: Lorenzo Bernardi, Marco Bracci, Luca Cantagalli, Claudio Galli, Andrea Gardini, Andrea Giani, Andrea Lucchetta, Michele Pasinato, Paolo Tofoli, Fabio Vullo, Andrea Zorzi. Questo il cammino tricolore: Italia - Francia 3-1; Italia - Spagna 3-0; Italia - Giappone 3-0; Italia - Canada 3-1; Stati Uniti - Italia 3-1; Olanda - Italia 3-2; Italia - Spagna 3-0; Italia - Giappone 3-0.

Sopra, Roberto Masciarelli, ai tempi in cui militava nella Lube Sotto, Giovanna Trillini mostra le due medaglie d'oro vinte a Barcellona

134

PAOLO TOFOLI Pallavolo, palleggiatore Chiuse il torneo (26 luglio - 9 agosto) al 5° posto. In campo 142 pallavolisti di 12 nazioni. Dell’Italia, con l’alzatore fermano, fanno parte: Lorenzo Bernardi, Marco Bracci, Luca Cantagalli, Claudio Galli, Andrea Gardini, Andrea Giani,


Andrea Lucchetta, Roberto Masciarelli, Michele Pasinato, Fabio Vullo, Andrea Zorzi. Questo il cammino degli azzurri di Julio Velasco: Italia - Francia 3-1; Italia - Spagna 3-0; Italia - Giappone 3-0; Italia - Canada 3-1; Stati Uniti - Italia 3-1; Olanda – Italia 3-2; Italia - Spagna 3-0; Italia - Giappone 3-0. STEFANO CERIONI Scherma, fioretto individuale e a squadre Nel primo turno (il 31 luglio, con 59 fiorettisti di 25 Paesi) colleziona 6 vittorie. Nella fase ad eliminazione diretta batte Lo M.T. (HKG) 5-2 e 5-2 ed è poi battuto da Gregory Gil (CUB) 5-3 e 5-3. Nel recupero è battuto da Garcia Delgado (ESP) 5-1, 4-6 e 6-4 ed è eliminato. Senza sussulti anche la gara a squadre (chiusa al 6° posto) con Andrea Borella, Marco Arpino, Mauro Numa e Alessandro Puccini: Italia - Polonia 8-8/63-61; Italia - Cina 9-1; Ungheria Italia 9-5 (Cerioni 2 vittorie); Italia - Francia 9-6 (Cerioni 1 v.); Comunità Stati Indipendenti - Italia 9-5 (Cerioni 3 v.). In pedana (4-5 agosto) 59 fiorettisti per 12 squadre. GIOVANNA TRILLINI Scherma, fioretto individuale e a squadre Il 30 agosto si aggiudica la medaglia d’oro. Dopo 3 vittorie nella prima fase, in quella ad eliminazione diretta batte Mincza (HUN) 5-3, 1-5 e 5-1 e Szewczyk (POL) 5-0, 5-2. Poi è battuta dalla Szabo (ROM) 5-1 e 5-2, ma nel recupero piega Sobczak (POL) 6-4 e 5-2. Nei quarti supera Bau (GER) 5-3 e 6-4 e in semifinale batte Sadovskaya (CSI) 5-2, 3-5 e 5-3. In finale conquista l’oro nell’assalto all’ultima stoccata con Wang (GHN) 5-6, 5-3, 6-5. In pedana 46 fiorettiste di 19 nazioni. Nella gara a squadre (3-4 agosto) la “Trilla” fa il bis. Con Diana Bianchedi, Dorica Vaccaroni, Francesca Bortolozzi e Margherita Zalaffi conquista l’oro davanti a Germania e Romania. Questo il cammino tricolore: Italia - Polonia 9-1; Italia - Corea del Sud. Nei quarti, Italia - Ungheria 9-2 (Trillini 2 vittorie); in semifinale, Italia - Romania 9-3 (Trillini 1 v.); in finale Italia - Germania 9-6. LUCA MASSACCESI Taekwondo È nato a Fabriano (An) il 27 febbraio 1965. Ai Giochi Olimpici di Barcellona - da capitano della squadra azzurra - si aggiudica la medaglia di bronzo, nel taekwondo, pesi piuma, -64 kg. Battuto nella corsa per l’oro dal turco, Ekrem Boyali (2-1), per conquistare il bronzo (5 agosto) piega il greco Spyros Badas (3-2). Perché conquistato in uno sport ancora dimostrativo, il suo alloro non figura nel medagliere dei Giochi di Barcellona. In carriera Luca ha conquistato il bronzo sia in Coppa del Mondo che ai Mondiali Universitari (1990). Nell’88 aveva vinto l’oro ai Giochi del Mediterraneo e nel suo palmares ci sono anche 10 titoli italiani.

In alto, Luca Massaccesi conquista il podio nella disciplina dimostrativa del Taekwondo Sotto, Sabrina Agarbati

SABRINA AGARBATI Taekwondo Nata ad Ancona il 16 gennaio 1971. Prima marchigiana nel Taekwondo (sport dimostrativo) ad una Olimpiade, si classifica al 5° posto. 135


Medagliere per Nazioni Nazione Comunità Stati Indipendenti Stati Uniti Germania Cina Cuba Spagna Corea del Sud Ungheria Francia Australia Canada ITALIA Gran Bretagna Romania Cecoslovacchia Corea del Nord Giappone Bulgaria Polonia Olanda Kenya Norvegia Turchia Indonesia Brasile Grecia Svezia Nuova Zelanda Finlandia Danimarca Totale (257 gare)

136

Barcellona 1992 Oro 45 37 33 16 14 13 12 11 8 7 7 6 (2) 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 260

Argento 38 34 21 22 6 7 5 12 5 9 4 5 3 6 2 8 7 6 6 4 4 2 2 1 7 4 2 1 257

Bronzo 29 37 28 16 11 2 12 7 16 11 7 8 (1) 12 8 1 5 11 6 10 7 2 1 2 1 4 5 2 4 298

Totale 112 108 82 54 31 22 29 30 29 27 18 19 (3) 20 18 7 9 22 16 19 15 8 7 6 5 3 2 12 10 5 6 815


137


Atlanta 1996 XXVI olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI

17 giorni dal 20 Luglio al 4 Agosto 1996 Atlanta, Miami, Florida (Calcio), Orlando, Florida (Calcio), Birmingham, Alabama (Calcio), Contea di Polk, Tennessee (Calcio), Washington, Washington D.C. (Calcio), Wolf Creek (Tiro, pentathlon moderno – prova di tiro), Atlanta Beach (Beach volley), Conyers (Mountain bike, equitazione, pentathlon moderno – prove di equitazione e corsa campestre), Columbus (Softball), Lago Lanier (Canoa e kayak, canottaggio), Athens (Calcio, ginnastica ritmica, pallavolo), Savannah (Vela) Atene, Belgrado, Manchester, Melbourne, Toronto William Porter Paine William Jefferson “Bill” Clinton, presidente USA Teresa Edwards (Pallacanestro, statunitense), Hobie Billingsley (Giudice tuffi) Mario Pescante

presidente CONI Marche

Terzo Censi (Ancona 19/5/1927 - 29/8/2006)

membri italiani del CIO

Franco Carraro, Primo Nebiolo, Mario Pescante

portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

Giovanna TRILLINI (Scherma) Raffaele Pagnozzi Afghanistan (2), Algeria (45), Andorra (8), Angola (28), Antigua e Barbuda (13), Antille Olandesi (6), Albania (7), Arabia Saudita (29), Argentina (178), Armenia (32), Aruba (3), Australia (417), Austria (72), Azerbaigian (23), Bahamas (26), Bahrein (5), Bangladesh (4), Barbados (13), Belgio (61), Belize (5), Benin (5), Bermuda (9), Bhutan (2), Bielorussia (157), Bolivia (8), BosniaErzegovina (9), Botswana (7), Brasile (220), Brunei (1), Bulgaria (110), Burkina Faso (5), Burundi (7), Cambogia (5), Camerun (15), Canada (303), Capo Verde (3), Ciad (4), Cile (21), Cina (294), Cipro (17), Colombia (48), Congo (5), Corea del Nord (24), Corea del Sud (300), Costa d’Avorio (11), Costa Rica (11), Croazia (84), Cuba (164), Danimarca (119), Dominica (6), Ecuador (19), Egitto (29), El Salvador (8), Emirati Arabi Uniti (4), Estonia (43), Etiopia (18), Fiji (17), Filippine (12), Finlandia (76), Francia (299), Gabon (7), Gambia (9), Georgia (34), Germania (465), Ghana (35), Giamaica (46), Giappone (306), Gibuti (5), Giordania (5), Gran Bretagna (300), Grecia (121), Grenada (5), Guam (8), Guatemala (26), Guinea (5), Guinea Bissau (3), Guinea Equatoriale (5), Guyana Britannica (7), Haiti (7), Honduras (7), Hong Kong (23), India (49), Indonesia (40), Iran (18), Iraq (3), Irlanda (78), Islanda (9), Isole Cayman (9), Isole Comore (4), Isole Cook (3), Isole Salomone (4), Isole Vergini Americane (12), Isole Vergini Britanniche (7), Israele (25), Italia (340), Jugoslavia (68), Kazakistan (96), Kenya (52), Kirghizistan (33), Kuwait (25), Laos (5), Lesotho


(9), Lettonia (47), Libano (1), Liberia (5), Libia (5), Liechtenstein (2), Lituania (61), Lussemburgo (6), Macedonia (11), Madagascar (11), Malawi (2), Maldive (6), Malesia (35), Mali (3), Malta (7), Marocco (34), Mauritania (4), Mauritius (26), Messico (97), Moldova (40), Monaco (3), Mongolia (16), Mozambico (3), Myanmar (3), Namibia (8), Nauru (3), Nepal (6), Nicaragua (26), Niger (3), Nigeria (65), Norvegia (97), Nuova Zelanda (95), Olanda (239), Oman (4), Pakistan (24), Palestina (1), Panama (7), Papua Nuova Guinea (11), Paraguay (7), Perù (29), Polonia (165), Portogallo (107), Portorico (69), Qatar (12), Repubblica Ceca (115), Repubblica Centrafricana (5), Repubblica Dominicana (16), Romania (165), Ruanda (4), Russia (390), Saint Lucia (6), Saint Kitts e Nevis (10), Saint Vincent e le Grenadine (8), Samoa (5), Samoa Americane (7), San Marino (7), Sao Tome e Principe (2), Senegal (11), Seychelles (9), Sierra Leone (14), Singapore (14), Siria (7), Slovacchia (71), Slovenia (37), Somalia (4), Spagna (289), Sri Lanka (9), Stati Uniti (646), Sudafrica (84), Sudan (4), Suriname (7), Svezia (177), Svizzera (114), Swaziland (6), Tagikistan (8), Taipei/Taiwan (74), Tanzania (7), Thailandia (37), Togo (5), Tonga (5), Trinidad e Tobago (12), Tunisia (51), Turchia (53), Turkmenistan (7), Ucraina (231), Uganda (10), Ungheria (212), Uruguay (14), Uzbekistan (71), Vanuatu (4), Venezuela (39), Vietnam (6), Yemen (4), Zaire (14), Zambia (8), Zimbabwe (13)

atleti uomini in gara

6.817

atlete donne in gara

3.511

atleti marchigiani in gara

riserve non in gara

Pierpaolo ILLUMINATI (Macerata 11/8/1970) - Baseball; Annamaria SOLAZZI (Ancona 10/12/1965) - Beach volley; Alessandro CORONA (Ortona, Ch 9/1/1972) - Canottaggio, quattro di coppia; Manuela MANNA BOCCHINI (Fano, PU 26/7/1980) - Ginnastica ritmica completo a squadre; Sara PAPI (Urbino, PU 5/8/1980) - Ginnastica ritmica completo a squadre; Samuele PAPI (Ancona 20/5/1973) - Pallavolo, schiacciatore; Paolo TOFOLI (Fermo 14/8/1966) - Pallavolo, palleggiatore; Cristian GIANTOMASSI (Badia Polesine, Ro 22/4/1973) - Pugilato, pesi leggeri (-60 kg.); Stefano CERIONI (Madrid, Spagna 24/1/1964) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Giovanna TRILLINI (Jesi, An 17/5/1970) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Valentina VEZZALI (Jesi, An 14/2/1974) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Marcello TITTARELLI (Sassoferrato, An 14/4/1962) - Tiro a volo, fossa individuale olimpica Umberto MAZZINI (Fano, Pu 19/10/1966) - Pentathlon Moderno

giornalisti marchigiani

Massimo CARBONI (Ancona 29/7/1943) - Inviato RAI, pallacanestro, calcio, pugilato, baseball e scherma; Nicoletta GRIFONI (Ancona 13/2/1959) - Inviata RAI

sport in programma

Arco, Atletica, Badminton, Baseball, Beach Volley, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Softball, Sollevamento pesi, Tennis, Tennistavolo, Tiro, Tuffi, Vela

gare disputate

271 (164 maschili, 96 femminili e 11 miste)

139


L’Italia partecipa con 340 atleti gara di cui 104 donne. Trenta le riserve. Il medagliere italiano conta 13 ori, 10 argenti e 12 bronzi. Quattro ori arrivano dal ciclismo: Andrea Colinelli (inseguimento individuale 4.000 m.); Silvio Martinello (corsa a punti); Antonella Bellutti (inseguimento individuale 3.000 m.); Paola Pezzo (mountain bike). Tre medaglie d’oro dalla scherma con Giovanna TRILLINI, Valentina VEZZALI, Francesca Bortolozzi (fioretto a squadre); Alessandro Puccini (fioretto individuale); Sandro Cuomo, Angelo Mazzoni, Maurizio Randazzo (spada a squadre). Due ori da canoa e kayak, grazie ad Antonio Rossi (K1 500 m.); Antonio Rossi e Daniele Scarpa (K2 1.000 m.). Due ori anche nel tiro con Roberto Di Donna (pistola ad aria compressa individuale 10 m.) e Ennio Falco (skeet). Oro nel canottaggio: Davide Tizzano e Agostino Abbagnale (due di coppia); oro nella ginnastica: Juri Chechi (anelli). Due dei 10 argenti vengono ancora dalla scherma con Valentina VEZZALI (fioretto individuale); Laura Chiesa, Elisa Uga e Margherita Zalaffi (spada a squadre). Due argenti dall’atletica con Elisabetta Perrone (marcia 10 km.) e Fiona May (salto in lungo); altri due nella canoa kayak da Beniamino Bonomi e Daniele Scarpa (K2 500 m.) ed inoltre Imelda Chiappa (ciclismo, individuale su strada); Girolamo Giovinazzo (judo, piuma); Albano Pera (tiro, fossa doppia); Lorenzo Bernardi, Vigor Bovolenta, Marco Bracci, Luca Cantagalli, Andrea Gardini, Andrea Giani, Pasquale Gravina, Marco Meoni, Andrea Sartoretti, Samuele PAPI, Paolo TOFOLI, Andrea Zorzi (pallavolo). Si aggiudicano il bronzo: Alessandro Lambruschini (3.000 m. siepi) e Roberta Brunet (5.000 m.) nell’atletica; Giovanna TRILLINI (fioretto individuale), Raffaello Caserta, Tonhi Terenzi, Luigi Tarantino (sciabola a squadre) nella scherma; Michele Frangilli, Matteo Bisiani e Andrea Parenti nell’arco a squadre; Josefa Idem (K1 500 m.) nella canoa e kayak; Ylenia Scarpin (massimi) nel judo; Emanuele Merisi (200 m. dorso) nel nuoto; Alberto Angelini, Francesco Attolico, Fabio Bencivenga, Alessandro Bovo, Alessandro Calcaterra, Roberto Calcaterra, Roberto Calcaterra, Marco Gerini, Alberto Ghibellini, Luca Giustolisi, Amedeo Pomilio, Francesco Postiglione, Carlo Silipo, Leonardo Sottani nella pallanuoto; Roberto Di Donna (pistola libera individuale 50 m.) e Andrea Benelli (skeet) nel tiro; Alessandra Sensini classe Mistral) nella vela.

PIERPAOLO ILLUMINATI Baseball Con la nazionale, dal 20 luglio al 2 agosto, chiude il torneo al 6° posto su 8 nazioni partecipanti (con 160 atleti). Suoi compagni di squadra: Ruggero Bagialemani, Marco Barboni, Fabio Betto, Roberto Cabalisti, Dante Carbini, Luigi Carrozza, Francesco Casolari, Paolo Ceccaroli, Rolando Cretis, Alberto D’Auria, Roberto De Franceschi, Andrea Evangelisti, Massimo Fochi, Massimiliano Masin, Alessandro Parri, Paolo Passerini, Davide Rigoli, Marco Ubani, Enrico Vecchi. Questo lo score azzurro: Italia - Corea del Sud 2-1; Nicaragua - Italia 7-2; Stati Uniti - Italia 15-3; Italia - Australia 12-8; Cuba – Italia 20-6; Olanda Italia 8-7; Giappone - Italia 12-1.

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Annamaria Solazzi alla battuta

ANNAMARIA SOLAZZI Beach volley Al debutto olimpico per la disciplina (23-28 luglio), in coppia con Consuelo Turetta passa il primo turno senza giocare. Nel secondo turno la coppia esce di scena, eliminata (17-15) dalla coppia Monica Rodrigues/Adriana Ramos (BRA) che conquisterà l’argento. In gara 36 pallavoliste di 13 Paesi. ALESSANDRO CORONA Canottaggio, quattro di coppia Dal 22 al 28 luglio, chiude al 4° posto in finale, a mezzo secondo dal bronzo. Con Massimo Paradiso, Alessio Sartori e Rossano Galtarossa, Alessandro aveva vinto la prima batteria (6’05”75) e vinto la semifinale (5’57”10), ma in finale il tempo è il quarto (6’02”12). In gara 56 atleti di 14 nazioni. MANUELA MANNA BOCCHINI Ginnastica ritmica completo a squadre Nella qualificazione (1° agosto), la squadra italiana con Manuela, la sua conterranea Sara Papi, Valentina Marino, Sara Pinciroli, Valentina Rovetta e Nicoletta Tinti conclude le prove al 7° posto (38.016) ed è eliminata. In gara 53 ginnaste, in rappresentanza di 9 squadre. SARA PAPI Ginnastica ritmica completo a squadre La squadra italiana (1° agosto) manca la conquista della finale. Il team tricolore formato da Sara, Manuela Manna Bocchini, Valentina Marino, Sara Pinciroli, Valentina Rovetta e Nicoletta Tinti chiude al 7° posto (38.016): eliminata. In gara 53 ginnaste, in rappresentanza di 9 squadre.

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A sinistra, Cristian Giantomassi A destra, Samuele Papi sottorete contro l'Olanda nella partita che vede svanire il sogno della medaglia d'oro per la Nazionale di Volley Italiana Nella pagina a fianco, la squadra tutta d'oro della scherma Italiana: Francesca Bortolozzi, Valentina Vezzali, Diana Bianchedi e Giovanna Trillini

SAMUELE PAPI Pallavolo, schiacciatore Con l’Italia (21 luglio - 4 agosto) sfiora la medaglia d’oro, perdendo in finale dall’Olanda. In campo 140 pallavolisti di 12 Paesi. Dell’Italia, con “il Fenomeno”, fanno parte: Lorenzo Bernardi, Marco Bracci, Vigor Bovolenta, Luca Cantagalli, Andrea Gardini, Andrea Giani, Pasquale Gravina, Marco Meoni, Andrea Sartoretti, Paolo Tofoli, Andrea Zorzi. Questo il cammino della squadra di coach Julio Velasco: Italia - Corea del Sud 3-0; Italia - Tunisia 3-0; Italia - Olanda 3-0; Italia - Russia 3-0; Italia - Jugoslavia 3-0; Italia - Argentina 3-1 (quarti); Italia - Jugoslavia 3-1 (semifinale); Olanda - Italia 3-2. PAOLO TOFOLI Pallavolo, palleggiatore Dopo un cammino strepitoso, (21 luglio - 4 agosto) deve accontentarsi della medaglia d’argento, perdendo in finale con l’Olanda. In campo 140 pallavolisti di 12 nazioni. Dell’Italia, con Paolo fanno parte: Lorenzo Bernardi, Marco Bracci, Vigor Bovolenta, Luca Cantagalli, Andrea Gardini, Andrea Giani, Pasquale Gravina, Marco Meoni, Samuele Papi, Andrea Sartoretti, e Andrea Zorzi. Questo lo score degli azzurri: Italia - Corea del Sud 3-0; Italia - Tunisia 3-0; Italia - Olanda 3-0; Italia - Russia 3-0; Italia - Jugoslavia 3-0; Italia - Argentina 3-1 (quarti); Italia - Jugoslavia 3-1 (semifinale); Olanda - Italia 3-2. CRISTIAN GIANTOMASSI Pugilato, pesi leggeri (-60 kg) In corsa per le medaglie dal 20 luglio, perde al primo turno con Kopenkiz (KAZ) ed è eliminato. Nella categoria, salgono sul ring 31 pugili, uno per nazione. STEFANO CERIONI Scherma, fioretto individuale e a squadre Passa il primo turno (22 luglio) senza tirare. Poi è battuto dal polacco Kielpikowski e chiude al 18° posto. In pedana 45 atleti di 19 Stati. Nella gara a squadre, Alessandro Puccini, Marco Arpino e Stefano chiudono all’8° posto, dopo questi risultati: Austria - Italia 45-36 (Cerioni 17-13); Corea del Sud - Italia 45-34 (Cerioni 5-10). In pedana 33 atleti di 11 squadre.

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GIOVANNA TRILLINI Scherma, fioretto individuale e a squadre Costretta a rinunciare alla finale per l’oro per una stoccata, si aggiudica il bronzo (22 luglio). Nel primo turno passa senza combattere. Nel secondo batte Georgijewa (BUL) 15-8. Negli ottavi supera la Scarlat (ROM) 15-11 e nei quarti batte la Xiao (CHN) 15-7. In semifinale è battuta dalla Badea (ROM) 15-14 e nella finale per il bronzo batte Modaine-Cesac (FRA) 15-9. Nella gara a squadre (33 atlete di 11 nazioni) l’Italia domina. La squadra composta da “Trilla”, Valentina Vezzali e Francesca Bortolozzi batte Cina 45-24 (Trillini 1613); Ungheria 45-42 (Trillini 17-10) e Romania in finale 45-33 (Trillini 16-15): è oro. VALENTINA VEZZALI Scherma, fioretto individuale e a squadre Alla sua prima olimpiade, “Vale” dimostra tutto il suo talento. Nel primo turno (22 luglio) passa senza tirare. Nel secondo batte Chun M.K. (KOR) 15-12. Negli ottavi piega la Welitschko (RUS) 15-13 e nei quarti batte la Marsh (USA) 1510. In semifinale batte la Modaine-Cesac (FRA) 15-7 e in finale perde con la Badea (ROM) 15-10 conquistando la medaglia d’argento. Argento che diventa oro nella gara a squadre (33 atlete di 11 Paesi). L’Italia di Vezzali, Giovanna Trillini e Francesca Bortolozzi mette in fila Cina 45-24 (Vezzali 14-5); Ungheria 45-42 (Vezzali 14-14) e Romania in finale 45-33 (Vezzali 14-9). MARCELLO TITTARELLI Tiro a volo, fossa individuale olimpica In gara il 20 e 21 luglio, chiude classificandosi al 20° posto, con 119 punti. In gara 58 tiratori di 41 stati.

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Medagliere per Nazioni Nazione Stati Uniti Russia Germania Cina Francia ITALIA Australia Cuba Ucraina Corea del Sud Polonia Ungheria Spagna Romania Olanda Grecia Repubblica Ceca Svizzera Danimarca Turchia Canada Bulgaria Giappone Kazakistan Brasile Nuova Zelanda Sudafrica Irlanda Svezia Norvegia Totale (271 gare)

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Atlanta 1996 Oro 44 26 20 16 15 13 (1) 9 9 9 7 7 7 5 4 4 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 271

Argento 32 21 18 22 7 10 (2) 9 8 2 15 5 4 6 7 5 4 3 3 1 1 11 7 6 4 3 2 1 4 2 273

Bronzo 25 16 27 12 15 12 (1) 23 8 12 5 5 10 6 9 10 4 1 1 8 5 5 4 9 1 1 1 2 3 298

Totale 101 63 65 50 37 35 (4) 41 25 23 27 17 21 17 20 19 8 11 7 6 6 22 15 14 11 15 6 5 4 8 7 842


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Sidney 2000 XXVII olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI presidente CONI Marche membri italiani del CIO portabandiera italiano capo delegazione italiano rappresentative presenti

19 giorni dal 13 Settembre al 1° Ottobre 2000 Sydney, Blacktown (Softball), Brisbane (Calcio), Canberra (Calcio), Adelaide (Calcio) Berlino, Pechino, Manchester, Istanbul, Milano, Brasilia, Tashkent Alexander “Sandy” Holloway sir William Deane, governatore Rechelle Hawkes (Hackey su prato, australiana), Peter Kerr (Giudice pallanuoto) Giovanni Petrucci Terzo Censi (Ancona 19/5/1927 - 29/8/2006) Gianni Agnelli, Franco Carraro, Bruno Grandi, Manuela Di Centa, Ottavio Cinquanta, Mario Pescante Carlton Myers (Pallacanestro) Raffaele Pagnozzi Algeria (47), Albania (4), Andorra (5), Angola (30), Antigua e Barbuda (3), Antille Olandesi (7), Arabia Saudita (18), Argentina (143), Armenia (25), Aruba (5), Atleti Olimpici Individuali (4), Australia (617), Austria (92), Azerbaigian (31), Bahamas (25), Bahrein (4), Bangladesh (5), Barbados (18), Belgio (68), Belize (2), Benin (4), Bermuda (6), Bhutan (2), Bielorussia (139), Bolivia (5), Bosnia-Erzegovina (9), Botswana (7), Brasile (198), Brunei (2), Bulgaria (91), Burkina Faso (4), Burundi (6), Cambogia (4), Camerun (34), Canada (294), Capo Verde (2), Ciad (2), Cile (50), Cina (271), Cipro (22), Colombia (44), Congo (5), Corea del Nord (31), Corea del Sud (281), Costa d’Avorio (14), Costa Rica (7), Croazia (88), Cuba (229), Danimarca (97), Dominica (4), Ecuador (10), Egitto (89), El Salvador (8), Emirati Arabi Uniti (4), Eritrea (3), Estonia (33), Etiopia (26), Fiji (7), Filippine (20), Finlandia (70), Francia (336), Gabon (5), Gambia (2), Georgia (36), Germania (422), Ghana (22), Giamaica (48), Giappone (266), Gibuti (2), Giordania (8), Gran Bretagna (310), Grecia (140), Grenada (3), Guam (7), Guatemala (15), Guinea (6), Guinea Bissau (3), Guinea Equatoriale (4), Guyana Britannica (4), Haiti (5), Honduras (20), Hong Kong (31), India (65), Indonesia (47), Iran (33), Iraq (4), Irlanda (64), Islanda (18), Isole Cayman (3), Isole Comore (2), Isole Cook (2), Isole Salomone (2), Isole Vergini Americane (9), Isole Vergini Britanniche (1), Israele (39), Italia (361), Kazakistan (130), Kenya (56), Kirghizistan (48), Kuwait (29), Laos (3), Lesotho (6), Lettonia (45), Libano (6), Liberia (8), Libia (3), Liechtenstein (2), Lituania (61), Lussemburgo (7), Macedonia (10), Madagascar (11), Malawi (2), Maldive (4), Malesia (40), Mali (5), Malta (7), Marocco (55), Mauritania (2), Mauritius (20), Messico (78), Moldova (34), Monaco (4), Mongolia (20), Mozambico (4),


Myanmar (7), Namibia (11), Nauru (2), Nepal (5), Nicaragua (6), Niger (4), Nigeria (83), Norvegia (93), Nuova Zelanda (147), Olanda (231), Oman (6), Pakistan (27), Palau (5), Palestina (2), Panama (6), Papua Nuova Guinea (5), Paraguay (5), Perù (21), Polonia (187), Portogallo (61), Portorico (29), Qatar (17), Repubblica Ceca (119), Repubblica Centrafricana (3), Repubblica Dominicana (13), Romania (145), Ruanda (5), Russia (435), Saint Lucia (5), Saint Kitts e Nevis (2), Saint Vincent e le Grenadine (4), Samoa (5), Samoa Americane (4), San Marino (4), Sao Tome e Principe (2), Senegal (26), Serbia e Montenegro (109), Seychelles (9), Sierra Leone (3), Singapore (14), Siria (8), Slovacchia (108), Slovenia (74), Somalia (2), Spagna (321), Sri Lanka (18), Stati Federati della Micronesia (5), Stati Uniti (586), Sudafrica (127), Sudan (3), Suriname (4), Svezia (150), Svizzera (102), Swaziland (6), Tagikistan (4), Taipei/Taiwan (55), Tanzania (4), Thailandia (52), Togo (3), Tonga (3), Trinidad e Tobago (19), Tunisia (47), Turchia (57), Turkmenistan (8), Ucraina (230), Uganda (13), Ungheria (178), Uruguay (15), Uzbekistan (70), Vanuatu (3), Venezuela (50), Vietnam (7), Yemen (2), Zaire (2), Zambia (8), Zimbabwe (16).

atleti uomini in gara

6.579

atlete donne in gara

4.068

atleti marchigiani in gara

Alessandro ATTENE (Recanati, Mc 10/9/1977) - Atletica leggera, 400 m.; Daniele CAIMMI (Jesi, An 17/12/1972) - Atletica leggera, 10.000 m.; Andrea RAFFAELLI (San Benedetto del Tronto, Ap 19/12/1969) - Beach volley; Annamaria SOLAZZI (Ancona 10/12/1965) - Beach volley; Massimo AMBROSINI (Pesaro, PU 29/5/1977) - Calcio, centrocampista; Alessandro CORONA (Ortona, Ch 9/1/1972) - Canottaggio, otto; Samuele PAPI (Ancona 20/5/1973) - Pallavolo, schiacciatore; Paolo TOFOLI (Fermo 14/8/1966) - Pallavolo, palleggiatore; Fabiana FARES (San Benedetto del Tronto, Ap 28/5/1972) - Pentathlon moderno, concorso completo; Giovanna TRILLINI (Jesi, An 17/5/1970) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Valentina VEZZALI (Jesi, An 14/2/1974) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Francesca FRANCOLINI (Fano, PU 27/12/1979) - Softball; Marta GAMBELLA (Macerata 7/6/1974) - Softball, capitana; Edith CIGANA (Conegliano,Tv 15/2/1968) - Triathlon

dirigenti marchigiani

Romano DE ANGELIS (Ancona 7/5/1936) Atletica Leggera, revisore conti Alessandro PICA (Macerata 24/12/1946) Baseball, capo delegazione

sanitari marchigiani

Stefano VANDINI (Piobbico, PU 19/6/1970) Scherma, massofisioterapista

giornalisti marchigiani

Massimo CARBONI (Ancona 29/7/1943) - Inviato RAI, pallacanestro, calcio, pugilato, baseball e scherma

sport in programma

Arco, Atletica, Badminton, Baseball, Beach Volley, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Softball, Sollevamento pesi, Tennis, Tennistavolo, Tiro, Triathlon, Tuffi, Vela

gare disputate

300 (168 maschili, 120 femminili e 12 miste)

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La spedizione in Australia dell’Italia è composta da 361 atleti gara (oltre ad 11 riserve), di cui 115 donne. Nel medagliere si contano: 13 ori, 8 argenti e 13 bronzi. Tre ori sono firmati dalla scherma con Valentina VEZZALI (fioretto individuale); Angelo Mazzoni, Paolo Milanoli, Alfredo Rota e Maurizio Randazzo (spada a squadre); Valentina VEZZALI, Diana Bianchedi, Giovanna TRILLINI e Annamaria Giacometti (riserva, ma premiata) nel fioretto a squadre. Altri tre ori arrivano dal nuoto con Domenico Fioravanti (100 m. e 200 m. rana) e Massimiliano Rosolino (200 m. misti). Due ori nella canoa e kayak per merito di Josefa Idem (K1 500 m.) e Beniamino Bonomi e Antonio Rossi (K2 1.000 m.; due ori nel ciclismo con Antonella Bellutti (corsa a punti) e Paola Pezzo (mountain bike); un oro nel canottaggio con Agostino Abbagnale, Rossano Galtarossa, Simone Raineri e Alessio Sartori (quattro di coppia); un oro nel judo con Giuseppe Maddaloni e un oro nella vela con Alessandra Sensini (classe Mistral). Quanto agli argenti, due vengono dall’atletica con Fiona May (salto in lungo) e Nicola Vizzoni (lancio del martello); due dal canottaggio con Elia Luini e Leonardo Pettinari (due di coppia, pesi leggeri); Lorenzo Carboncini, Riccardo Dei Rossi, Carlo Mornati, Valter Molea (quattro senza); uno dal nuoto con Massimiliano Rosolino (400 m. sl.); uno dal tiro con l’arco a squadre con Matteo Bisiani, Ilario Di Buò e Michele Frangilli; un argento nel tiro con Deborah Gelisio (fossa doppia) e nella vela con Luca Devoti (Finn Monotipo Dinghy). Delle 13 medaglie di bronzo, tre vengono conquistate nel judo: Girolamo Giovinazzo (leggeri); Ylenia Scarpin (medio massimi), Emanuela Pierantozzi (massimi). Due bronzi dal nuoto: Massimiliano Rosolino (200 m. sl.); Davide Rummolo (200 m. rana); due dalla scherma: Giovanna TRILLINI (fioretto individuale); Salvatore Sanzo, Matteo Zennaro, Daniele Crosta, Gabriele Magni (fioretto a squadre). Bronzo nel pugilato per Paolo Vidoz (open); nella canoa e kayak per Pierpaolo Ferrazzi (K1 slalom); nel canottaggio con Giovanni Calabrese e Nicola Sartori (due di coppia); nel ciclismo con Silvio Martinello e Marco Villa (madison); nel tiro con Giovanni Pellielo (fossa individuale) e nella pallavolo con Marco Bracci, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Andrea Gardini, Andrea Giani, Pasquale Gravina, Luigi Mastrangelo, Marco Meoni, Samuele PAPI, Simone Rosalba, Andrea Sartoretti, Paolo TOFOLI.

ALESSANDRO ATTENE Atletica leggera, 400 m Il 22 settembre si classifica terzo in batteria (45”79”) e terzo nei quarti (45”35). In semifinale chiude in 46”41 col 7° posto ed è eliminato. In gara 68 atleti di 44 nazioni. DANIELE CAIMMI Atletica leggera, 10.000 m Corre la prima batteria (22 settembre) e chiude al 15° posto con 29’01”26, restando fuori dalla finale. In gara 34 fondisti di 19 Stati.

Andrea Raffaelli

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A sinistra, Alessandro Attene A destra, Danile Caimmi

ANDREA RAFFAELLI Beach volley In coppia con Maurizio Pimponi, nel primo turno sono battuti 15-7 dagli argentini Martinez/Conde (17 settembre) e nel secondo turno si arrendono agli austriaci Stamm/Berger 15-9. Sulla sabbia, 48 atleti di 17 Paesi. ANNAMARIA SOLAZZI Beach volley Con al fianco Laura Bruschini (16-25 settembre), nel primo turno le italiane battono Karadasiou/Sfyri (GRE) 15-2. Negli ottavi battono Schmidt/Staub (GER) 15-12. Le azzurre si fermano ai quarti, perdendo con Cook/Pottharst (AUS) 15-11. In corsa per le medaglie 48 atlete di 15 Paesi. MASSIMO AMBROSINI Calcio, centrocampista Con l’Italia di Marco Tardelli, chiude il torneo al 5° posto. Con il pesarese, Christian Abbiati, Roberto Baronio, Bruno Cirillo, Gianni Comandini, Matteo Fer-

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stian Abbiati, Roberto Baronio, Bruno Cirillo, Gianni Comandini, Matteo Ferrari, Gennaro Gattuso, Alessandro Grandoni, Massimo Margiotta, Luca Mezzano, Andrea Pirlo, Claudio Rivalta, Igli Vannucchi, Nicola Ventola, Gianluca Zambrotta, Marco Zanchi, Cristiano Zanetti. Questo il cammino degli azzurri: Italia - Australia 1-0; Italia - Honduras 3-1 (Ambrosini 18’ p.t.); Italia - Nigeria 1-1. Nei quarti l’Italia è eliminata dalla Spagna 1-0. In campo 267 calciatori di 16 squadre. ALESSANDRO CORONA Canotaggio, otto Dell’armo italiano (18-23 settembre), con il vigile del fuoco anconetano fanno parte: Gioacchino Cascone, Franco Berra, Mario Palmisano, Marco Penna, Valerio Pinton, Raffaello Leonardo, Luca Ghezzi, Gaetano Iannuzzi (timoniere). All’esordio, in batteria chiudono al 5° posto (5’39”69). Nel recupero l’otto azzurro è 2° (5’41”23) e centra la finale, dove si ferma ai piedi del podio (5’35”37), mancando il bronzo per 52 centesimi. In acqua 9 equipaggi con 82 atleti. SAMUELE PAPI Pallavolo, schiacciatore Partita ancora favorita (17 settembre - 1° ottobre), l’Italia resta di bronzo, alle spalle di Jugoslavia e Russia. In campo 140 pallavolisti di 12 Paesi. Dell’Italia, con “Samu”, fanno parte: Marco Bracci, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Andrea Gardini, Andrea Giani, Pasquale Gravina, Luigi Mastrangelo, Marco Meoni, Simone Rosalba, Andrea Sartoretti e Paolo Tofoli. Questo lo score azzurro: Italia - Corea del Sud 3-0; Italia - Serbia/Montenegro 3-2; Italia - Argentina 3-0; Italia - Russia 3-1; Italia - Stati Uniti 3-1; Italia - Australia 3-1 (quarti); Italia Serbia Montenegro 0-3 (semifinale); Italia - Argentina 3-2 (3° posto). PAOLO TOFOLI Pallavolo, palleggiatore

In alto, Massimo Ambrosini Sotto, Fabiana Fares

L’Italia ci riprova, ma anche stavolta l’oro olimpico non arriva. In campo 140 pallavolisti di 12 Paesi. Della rosa, con Paolo fanno parte: Marco Bracci, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Andrea Gardini, Andrea Giani, Pasquale Gravina, Luigi Mastrangelo, Marco Meoni, Samuele Papi, Simone Rosalba e Andrea Sartoretti. Questo lo score azzurro: Italia - Corea del Sud 3-0; Italia - Serbia/ Montenegro 3-2; Italia - Argentina 3-0; Italia - Russia 3-1; Italia - Stati Uniti 3-1; Italia - Australia 3-1 (quarti); Italia - Serbia Montenegro 0-3 (semifinale); Italia - Argentina 3-2 (3° posto). FABIANA FARES Pentathlon moderno, concorso completo È l’esordio (30 settembre) della sua disciplina ai Giochi, ma per la sambenedettese non c’è gloria: chiude al 24° posto con 2.863 punti. In gara 24 atlete di 18 nazioni.

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GIOVANNA TRILLINI Scherma, fioretto individuale e a squadre La portabandiera di Atlanta conquista altre due medaglie: bronzo individuale e oro a squadre. Nella gara singola (40 atlete di 21 nazioni) salta il primo turno e poi batte Smith (GBR) 15-2 e Zimmerman (USA) 15-4. Nei quarti batte Xiao Alhua (CHN) 9-8 e in semifinale si arrende alla Koenig (GER) 15-10. Per il bronzo, batte la Badea (ROM) 15-9. Nella gara a squadre (29 atlete di 9 nazioni), con Vezzali e Diana Bianchedi, l’Italia passa ai quarti senza combattere (23 settembre) e poi battere Ucraina 45-39 (Trillini 17-12); Stati Uniti in semifinale 45-38 (Trillini 15-13) e Polonia in finale 45-36 (Trillini 15-12). VALENTINA VEZZALI Scherma, fioretto individuale e a squadre L’argento di Atlanta si trasforma in oro. Vanno in pedana 40 atlete di 21 Paesi. “Vale” supera il primo turno senza combattere. Nel secondo batte Seo Mi-Jung (KOR) 15-3 e nel terzo Gruchala (POL) 15-8. Nei quarti piega Lazar-Szabo (ROM) 9-8 e in semifinale sconfigge la Badea (ROM) 15-8 per poi vincere l’oro individuale (21 settembre) contro la Konig (GER) 15-5. E arriva anche la conferma dell’oro a squadre (29 atlete di 9 nazioni). L’Italia di Vezzali, Giovanna Trillini e Diana Bianchedi passa ai quarti senza combattere (23 settembre) e poi batte Ucraina 45-39 (Vezzali 16-16); Stati Uniti in semifinale 45-38 (Vezzali 15-4) e Polonia in finale 45-36 (Vezzali 20-8). FRANCESCA FRANCOLINI Softball L’Italia chiude al 5° posto con 2 vittorie e 5 sconfitte. Con la fanese, in squadra: Clelia Ailara, Loredana Auletta, Susan Bugliarello, Daniela Castellani, Marina Cergol, Sabrina Comberlato, Nicole Di Salvio, Marta Gambella (cap.), Alessandra Gorla, Jie Hua, Jue-Fen Sun, Giovanna Palermi, Verusca Paternoster e Claudia Petracchi. Questo il cammino delle azzurre: Cina – Italia 5-0; Australia - Italia 7-0; Italia - Cuba 1-0; Canada - Italia 7-1; Italia - Nuova Zelanda 1-0; Giappone - Italia 2-0; Stati Uniti - Italia 6-0. In campo (dal 17 al 26 settembre) 120 atlete di 8 nazioni. MARTA GAMBELLA Softball, capitana In alto, Annamaria Solazzi Sotto, Edith Cigana

L’Italia è quinta. Con la forte interbase maceratese sono in rosa: Clelia Ailara, Loredana Auletta, Susan Bugliarello, Daniela Castellani, Marina Cergol, Sabrina Comberlato, Nicole Di Salvio, Alessandra Gorla, Jie Hua, Jue-Fen Sun, Giovanna Palermi, Verusca Paternoster e Claudia Petracchi. Questo il cammino delle azzurre: Cina - Italia 5-0; Australia - Italia 7-0; Italia - Cuba 1-0; Canada - Italia 7-1; Italia - Nuova Zelanda 1-0; Giappone - Italia 2-0; Stati Uniti - Italia 6-0. Sul diamante (17-26 settembre) 120 atlete di 8 nazioni. EDITH CIGANA Triathlon La specialità debutta ai Giochi e la pesarese d’adozione chiude le gare del 16 settembre, davanti a duecentomila spettatori, al 27° posto, con 2h07’06”81. 151


Medagliere per Nazioni Nazione Stati Uniti Russia Cina Australia Germania Francia ITALIA Olanda Cuba Gran Bretagna Romania Corea del Sud Ungheria Polonia Giappone Bulgaria Grecia Svezia Norvegia Etiopia Ucraina Kazakistan Bielorussia Canada Spagna Turchia Iran Repubblica Ceca Kenya Danimarca Totale (300 gare)

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Sidney 2000 Oro 40 32 28 16 13 13 13 (2) 12 11 11 11 8 8 6 5 5 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 301

Argento 24 28 16 25 17 14 8 9 11 10 6 10 6 5 8 6 6 5 3 1 10 4 3 3 3 3 3 3 299

Bronzo 33 28 15 17 26 11 13 (2) 4 7 7 9 10 3 3 5 2 3 3 3 3 10 11 8 5 2 1 3 2 1 328

Totale 97 88 59 58 56 38 34 (4) 25 29 28 26 28 17 14 18 13 13 12 10 8 23 7 17 14 11 5 4 8 7 6 928


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Atene 2004 XXVIII olimpiade durata periodo di svolgimento

17 giorni dal 13 al 29 Agosto 2004

città ospitanti

Atene, Salonicco (Calcio), Heraklion (Calcio), Patrasso (Calcio), Volos (Calcio), Ellinikon (Scherma, pallacanestro, pallamano), Nikaia (Sollevamento pesi), Monte Parnitha (Mountain bike), Peristeri (Pugilato), Maratona (Canoa e kayak, canottaggio), Baia di Agios Kosmas (Vela)

altre città candidate

Roma, Città del Capo, Stoccolma, Buenos Aires, Istanbul, Lille, Rio de Janeiro, San Juan, San Pietroburgo, Siviglia

presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI presidente CONI Marche

Gianna Daskalaki-Angelopoulos Costis Stephanopoulos, presidente Zoi Dimoschaki (Nuoto, greca), Lazaros Voreadis (Giudice pallacanestro) Giovanni Petrucci Terzo Censi (Ancona 19/5/1927 - 29/8/2006)

membri italiani del CIO

Franco Carraro, Bruno Grandi, Manuela Di Centa, Ottavio Cinquanta, Mario Pescante, Francesco Ricci Bitti

portabandiera italiano

Juri Chechi (Ginnastica) in apertura; Carmela Allucci (Pallanuoto) in chiusura.

capo delegazione italiano rappresentative presenti

Raffaele Pagnozzi Afghanistan (5), Albania (7), Algeria (61), Andorra (6), Angola (30), Antigua e Barbuda (5), Antille Olandesi (3), Arabia Saudita (16), Argentina (152), Armenia (18), Aruba (4), Australia (470), Austria (74), Azerbaigian (36), Bahamas (22), Bahrein (10), Bangladesh (4), Barbados (10), Belgio (50), Belize (2), Benin (4), Bermuda (10), Bhutan (2), Bielorussia (151), Bolivia (7), Bosnia-Erzegovina (9), Botswana (11), Brasile (243), Brunei (1), Bulgaria (95), Burkina Faso (5), Burundi (7), Cambogia (4), Camerun (17), Canada (262), Capo Verde (3), Ciad (1), Cile (22), Cina (383), Cipro (20), Colombia (53), Congo (5), Corea del Nord (36), Corea del Sud (264), Costa d’Avorio (5), Costa Rica (20), Croazia (81), Cuba (151), Danimarca (92), Dominica (2), Ecuador (16), Egitto (97), El Salvador (7), Emirati Arabi Uniti (4), Eritrea (4), Estonia (42), Etiopia (26), Fiji (8), Filippine (16), Finlandia (53), Francia (308), Gabon (5), Gambia (2), Georgia (32), Germania (441), Ghana (26), Giamaica (47), Giappone (306), Giordania (8), Gran Bretagna (264), Grecia (426), Grenada (5), Guam (4), Guatemala (18), Guinea (3), Guinea Bissau (3), Guinea Equatoriale (2), Guyana Britannica (4), Haiti (8), Honduras (5), Hong Kong (32), India (73), Indonesia (38), Iran (37), Iraq (24), Irlanda (46), Islanda (26), Isole Cayman (5), Isole Comore (3), Isole Cook (3), Isole Salomone (2), Isole Vergini Americane (6), Isole Vergini Britanniche (1), Israele (36), Italia (364), Kazakistan (114), Kenya (46), Kirghizistan (29), Kiribati (3), Kuwait (11), Laos (5), Lesotho (3), Lettonia (32), Libano (5), Liberia (2), Libia (8), Liechtenstein (1), Lituania (59), Lussem-


burgo (10), Macedonia (10), Madagascar (8), Malawi (4), Maldive (4), Malesia (26), Mali (21), Malta (7), Marocco (55), Mauritania (2), Mauritius (9), Messico (109), Moldova (33), Monaco (3), Mongolia (20), Mozambico (4), Myanmar (2), Namibia (8), Nauru (3), Nepal (6), Nicaragua (5), Niger (4), Nigeria (70), Norvegia (52), Nuova Zelanda (148), Olanda (210), Oman (2), Pakistan (26), Palau (4), Palestina (3), Panama (4), Papua Nuova Guinea (4), Paraguay (22), Perù (12), Polonia (194), Portogallo (81), Portorico (43), Qatar (15), Repubblica Ceca (142), Repubblica Centrafricana (4), Repubblica Dominicana (33), Romania (108), Ruanda (5), Russia (446), Saint Lucia (2), Saint Kitts e Nevis (2), Saint Vincent e le Grenadine (3), Samoa (3), Samoa Americane (3), San Marino (5), Sao Tome e Principe (2), Senegal (16), Serbia e Montenegro (85), Seychelles (9), Sierra Leone (2), Singapore (16), Siria (6), Slovacchia (64), Slovenia (79), Somalia (2), Spagna (316), Sri Lanka (7), Stati Federati della Micronesia (5), Stati Uniti (533), Sudafrica (106), Sudan (4), Suriname (4), Svezia (115), Svizzera (98), Swaziland (3), Tagikistan (9), Taipei/Taiwan (88), Tanzania (8), Thailandia (42), Timor Est (2), Togo (3), Tonga (5), Trinidad e Tobago (19), Tunisia (54), Turchia (64), Turkmenistan (9), Ucraina (239), Uganda (11), Ungheria (209), Uruguay (15), Uzbekistan (69), Vanuatu (2), Venezuela (48), Vietnam (11), Yemen (3), Zaire (4), Zambia (6), Zimbabwe (12)

atleti uomini in gara

6.257

atlete donne in gara

4.301

atleti marchigiani in gara

Daniele CAIMMI (Jesi, An 17/12/1972) - Atletica leggera, maratona; Clarissa CLARETTI (Fermo 7/10/1980) - Atletica leggera, lancio del martello; Giovanni PANTALEONI (Cupramontana, An 16/3/1978) - Baseball; Alessandro CORONA (Ortona, Ch 9/1/1972) - Canotaggio, quattro di coppia; Laura ZACCHILLI (Fano, PU 2/10/1980) - Ginnastica ritmica, completo individuale; Lucia MORICO (Fano, PU 12/12/1975) - Judo, (-78 kg.); Filippo MAGNINI (Pesaro 02/02/1982) - Nuoto, 100 m. sl. e staffette 4x100 sl. e 4x200 sl.; Rodolfo ROMBALDONI (Sant’Elpidio a Mare, Ap 15/12/1976) Pallacanestro, play - guardia; Samuele PAPI (Ancona 20/5/1973) - Pallavolo, schiacciatore; Paolo TOFOLI (Fermo 14/8/1966) - Pallavolo, palleggiatore; Giovanna TRILLINI (Jesi, An 17/5/1970) - Scherma, fioretto individuale; Valentina VEZZALI (Jesi, An 14/2/1974) - Scherma, fioretto individuale; Francesca FRANCOLINI (Fano, PU 27/12/1979) - Softball; Marta GAMBELLA (Macerata 7/6/1974) - Softball, capitana

riserve non in gara

Luca VERDECCHIA (Porto San Giorgio, Ap 24/5/1978) - Atletica leggera, staffetta 4x100 e 200 m.

giudici marchigiani

Luciano GASPARI (Ancona 27/11/1952) - Pallavolo, arbitro

tecnici marchigiani

Nicola SILVAGGI (Pescara 27/1/1956) - Atletica Leggera, lanci; Marco MENCARELLI (Orvieto, Tr 23/2/1963) - Pallavolo, femminile; Lorenzo MICELLI (Urbino, PU 24/10/1970) - Pallavolo, femminile; Stefano CERIONI (Madrid, Spagna 24/1/1964) - Scherma, fioretto; Massimo COSTANTINI (Senigallia, An 28/3/1958) - Tennistavolo - Commissario tecnico maschile

dirigenti marchigiani

Lucio FELICITA (Pesaro PU 5/3/1956) - Pentathlon moderno, Presidente federale; Luca ACACIA SCARPETTI (Pesaro, PU 1/6/1962) - Pentathlon moderno, dirigente federale; Carlo PASSIATORE (San Benedetto del Tronto Ap 13/2/1945) - Pentathlon moderno, dirigente accompagnatore; Alessandro

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PICA (Macerata 24/12/1946) - Ciclismo, segretario generale

sanitari marchigiani

Stefano VANDINI (Piobbico - PU 19/6/1970) - Scherma, fisioterapista

giornalisti marchigiani

Massimo CARBONI (Ancona 29/7/1943) - Inviato RAI, pallacanestro, calcio, pugilato, baseball e scherma; Andrea ELEFANTE (Rimini 26/2/1964) - Inviato Gazzetta dello Sport, calcio

sport in programma

Arco, Atletica, Badminton, Baseball, Beach Volley, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Softball, Sollevamento pesi, Taekwondo, Tennis, Tennistavolo, Tiro, Trampolino, Triathlon, Tuffi, Vela

gare disputate

In alto, Atene 2004, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini in un momento di pausa A sinistra, Daniele Caimmi in gara ad Atene A destra, Giovanni Pantaleone in fase di lancio

301 (166 maschili, 125 femminili e 10 miste) Nella vicina Grecia, l’Italia si presenta con 364 atleti gara, di cui 135 donne, oltre a 10 riserve. Il medagliere finale parla di: 10 ori, 11 argenti e 11 bronzi. Tre ori sono conquistati dalla scherma con Valentina VEZZALI (fioretto individuale); Aldo Montano (sciabola individuale); Andrea Cassarà, Salvatore Sanzo, Simone Vanni (fioretto a squadre). Due ori arrivano dall’atletica, grazie a Ivano Brugnetti (marcia 20 km.) e Stefano Baldini (maratona). Salgono sul gradino più alto del podio anche: Marco Galiazzo (arco, individuale); Paolo Bettini (ciclismo su strada); Igor Cassina (ginnastica, sbarra); Andrea Benelli (tiro, skeet) e l’Italia della pallanuoto femminile con Carmela Allucci, Alexandra Araujo, Silvia Bosurgi, Francesca Conti, Tania Di Mario, Elena Gigli, Melania Grego, Giusy Malato, Martina Miceli, Maddalena Musumeci, Cinzia Ragusa, Noemi Toth, Emanuela Zanchi. Tre delle medaglie d’argento arrivano ancora dalla scherma con Salvatore Sanzo (fioretto individuale); Giovanna TRILLINI (fioretto individuale); Aldo Montano, Giampiero Pastore e Luigi Tarantino (sciabola a squadre). Due argenti nella canoa e kayak con Josefa Idem (K1 500 m.); Beniamino Bonomi e Antonio Rossi (K2 1.000 m.). Due anche nel tiro con Valentina Turisini (carabina piccolo calibro, 50 m. tre posizioni) e Giovanni Pellielo (fossa individuale). Completano il quadro: Elisa Blanchi, Fabrizia D’Ottavio, Marinella Falca, Daniela Masseroni, Elisa Santoni, Laura Vernizzi (ginnastica ritmica, completo a squadre); Federica Pellegrini (nuoto, 200 m. sl.); Gianluca Basile, Massimo Bulleri, Roberto Chiacig, Giacomo Galanda, Luca Garri, Denis Marconato, Michele Mian, Gianmarco Pozzecco, Nikola Radulovic, Alex Righetti, Rodolfo ROMBALDONI, Matteo Soragna (pallacanestro); Matej Cernic, Alberto Cisolla, Paolo Cozzi, Alessandro Fei, Andrea Giani, Luigi Mastrangelo, Samuele PAPI, Damiano Pippi, Andrea Sartoretti, Ventzislav Simeonov, Paolo TOFOLI, Valerio Vermiglio. Tre degli 11 bronzi arrivano dal canottaggio con Rossano Galtarossa e Alessio Sartori (due di coppia); Luca Agamennoni, Dario Dentale, Lorenzo Porzio e Raffaello Leonardo (quattro senza); Catello Amarante, Salvatore Amitrano, Lorenzo Bertini e Bruno Mascarenhas (quattro senza, pesi leggeri). Le altre medaglie bronzee portano la firma di Lucia MORICO (judo, massimi); Juri Chechi (ginnastica, anelli); Giuseppe Gibilisco (atletica, salto con l’asta); Roberto Cammarelle (pugilato, open); Andrea Cassarà (scherma, fioretto individuale); Alessandra Sensini (vela, classe Mistral); Emiliano Brembilla, Federico Cappellazzo, Simone Cercato, Filippo MAGNINI, Matteo Pelliciari, Massimiliano Rosolino (nuoto, staffetta 4x200 m); Andrea Barzagli, Daniele Bonera, Cesare Bovo, Giorgio Chiellini, Daniele De Rossi, Simone Del Nero, Marco Donadel, Matteo Ferrari, Andrea

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Gasbarroni, Alberto Gilardino, Giandomenico Mesto, Emiliano Moretti, Angelo Palombo, Giampiero Pinzi, Ivan Pelizzoli, Andrea Pirlo, Giuseppe Sculli (calcio).

DANIELE CAIMMI Atletica leggera, maratona Nelle gara dominata e vinta da Stefano Baldini (29 agosto), chiude al 52° posto (2h23’07”). In gara 101 maratoneti di 59 Paesi. CLARISSA CLARETTI Atletica leggera, lancio del martello In qualificazione (23 agosto) lancia m. 65,06 ed è eliminata. In gara 48 lanciatrici di 27 Stati. GIOVANNI PANTALEONI Baseball L’Italia chiude all’ottavo e ultimo posto nel torneo (15-25 agosto) con 181 atleti. Con Giovanni, scendono sul diamante: Luca Bischeri, Jim Buccheri, Francesco Casolari, Mario Chiarini, Davide Dallospedale, Riccardo De Santis, David Francia, Daniele Frignani, Seth La Fera, Claudio Liverziani, William Lucena, Marcello Malagoli, Michael Marchesano, Anthony Massimino, Giuseppe Mazzanti, Fabio Milano, Peter Nyari, Kasey Olemberger, Vincent Parisi, Jairo Ramos Gizzi, Carlo Richetti, David Rollandini e Igor Schiavetti. L’Italia è battuta da Giappone - 12-0; Canada 9-3; Australia 6-0; Olanda 10-4. L’onore è salvo con l’unica vittoria, ottenuta con Taipei - Taiwan 5-4. Poi le ultime sconfitte con Grecia (12-7) e Cuba (5-0). ALESSANDRO CORONA Canotaggio, quattro di coppia Tornato al suo primo armo, chiude al 10° posto. Con Alessandro, Simone Venier, Federico Gattinoni e Simone Raineri. L’Italia (dal 15 al 22 agosto) è terza nella prima batteria (5’45”84) e quinta in semifinale (5’47”38). Nella finalina (7°-12° posto) chiude con 6’06”91. In acqua 22 equipaggi da 4 atleti ciascuno. LAURA ZACCHILLI Ginnastica ritmica, completo individuale In qualificazione (26-27 agosto) chiude al 13° posto con 94.100 punti ed é eliminata. In gara 24 ginnaste di 19 Paesi. LUCIA MORICO Judo, (-78 kg.) In alto, Clarissa Claretti in fase di lancio Sotto, Lucia Morico esulta dopo aver vinto un incontro ad Atene Nella pagina a fianco, Laura Zacchilli

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L’atleta di Marotta conquista il bronzo (19 agosto). Passa il primo turno senza combattere, poi batte Cotton (CAN). Nel terzo turno è battuta dalla giapponese Anno, ma nel recupero piega Mayerlin Pinto (VEN) e poi Da Silva (BRA). Nella finale per il terzo posto batte l’ucraina Matrosova. Sul tatami 21 atlete, una per nazione.


FILIPPO MAGNINI Nuoto, 100 m. sl. e staffette 4x100 sl. e 4x200 sl. Nella gara individuale (17-18 agosto) chiude al 5° posto (tra 69 velocisti di 62 Paesi). In precedenza, terzo in batteria (49”58) e terzo in semifinale (48”91), in finale nuota in 48”99. Nella 4x100 stile “Filo” partecipa soltanto alla finale (15 agosto), dove l’Italia chiude al 5° posto (3’15”75). Della staffetta avevano fatto parte anche: Alessandro Calvi, Christian Galenda, Michele Scarica e Lorenzo Vismara. Il risultato di prestigio arriva (il 17 agosto) dalla staffetta 4x200, dove l’Italia conquista la medaglia di bronzo con Emiliano Brembilla, Massimiliano Rosolino, Simone Cercato e Magnini (7’11”83). In precedenza, per l’Italia avevano nuotato in staffetta anche Matteo Pellicciari e Federico Cappellazzo che con Cercato e Rosolino avevano centrato la finale con 7’18”26. Nelle due staffette, in acqua 75 atleti di 16 squadre. RODOLFO ROMBALDONI Pallacanestro, play - guardia L’Italbasket torna ai Giochi dopo una lunga assenza. In maglia azzurra Rodolfo conclude il torneo (15 - 28 agosto) con una splendida medaglia d’argento. In campo 144 cestisti di 12 Paesi. Dell’Italia, con “Rombo”, fanno parte: Gianluca Basile, Massimo Bulleri, Roberto Chiacig, Giacomo Galanda, Luca Garri, Dennis Marconato, Michele Mian, Gianmarco Pozzecco, Nikola Radulovic, Alex Righetti e Matteo Soragna. Questo il cammino italiano: Italia - Nuova Zelanda 71-69; Italia - Serbia/Montenegro 72-74; Italia - Spagna 6371; Italia - Cina 89-52; Italia - Argentina 76-75. Nei quarti batte Porto Rico 83-70 e in semifinale piega la Lituania 100-91. In finale per l’oro è battuta dall’Argentina 84-69.

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In alto, la Vezzali e la Trillini durante la premiazione

SAMUELE PAPI Pallavolo, schiacciatore. Anche stavolta l’Italia fallisce l’assalto all’oro, perdendo in finale con il Brasile. Dal 15 al 29 agosto, in campo vanno 143 pallavolisti di 12 nazioni. Dell’Italia, con Papi, fanno parte: Matej Cernic, Alberto Cisolla, Paolo Cozzi, Alessandro Fei, Andrea Giani, Luigi Mastrangelo, Damiano Pippi, Andrea Sartoretti, Ventzislav Simeonov, Paolo Tofoli e Valerio Vermiglio. Nella prima fase, l’Italia batte gli Stati Uniti 3-1 e viene battuta dal Brasile 3-2. Poi piega Australia (30) e Olanda (3-0) e viene battuta dalla Russia 3-2. Nei quarti batte l’Argentina 3-1 e in semifinale s’impone alla Russia 3-0. In finale perde 3-1 dal Brasile e conquista l’argento. PAOLO TOFOLI Pallavolo, palleggiatore Per lui il torneo (15-29 agosto) si chiude con un'altra medaglia d’argento. Sotto rete 12 nazioni con 43 atleti. Dell’Italia, con l’alzatore di Fermo, fanno

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parte: Matej Cernic, Alberto Cisolla, Paolo Cozzi, Alessandro Fei, Andrea Giani, Luigi Mastrangelo, Samuele Papi, Damiano Pippi, Andrea Sartoretti, Ventzislav Simeonov e Valerio Vermiglio. Nella prima fase, l’Italia batte gli Stati Uniti 3-1 e perde col Brasile 3-2. Poi piega Australia e Olanda (3-0) ed é battuta dalla Russia 3-2. Nei quarti ha la meglio sull’Argentina 3-1 e in semifinale batte la Russia 3-0. In finale perde 3-1 contro il Brasile ed è medaglia d’argento. GIOVANNA TRILLINI Scherma, fioretto individuale Al termine di una finale olimpica tutta jesina (prima volta nella storia), perde contro la Vezzali (18 agosto). Passato il primo turno senza combattere (presenti 25 atlete di 20 nazioni), aveva battuto Sugawara (JPN) 15-2; Varga (HUN) 15-11 e Gruchala (POL), in semifinale, 15-13. Perde l’oro contro Valentina 1511. Anche se nessuno lo affermerà ufficialmente, per via dello strapotere delle azzurre, il CIO decide di non far disputare la gara a squadre. VALENTINA VEZZALI Scherma, fioretto individuale. Valentina è ancora tutta d’oro e stavolta in finale (18 agosto) batte la sua compagna di sala, Trillini. In pedana 25 fiorettiste di 20 Paesi. “Vale” salta il primo turno e nel secondo batte Gonzales (VEN) 15-4. Nei quarti batte Wuilleme (FRA) e in semifinale la Mohamed (HUN) 15-7. Come detto, in finale chiude 15-11 e conquista il secondo oro individuale olimpico consecutivo. Per “manifesta superiorità“ del “Dream Team” italiano, niente medaglie dalla gara a squadre, semplicemente perché la specialità è clamorosamente cancellata dal programma. FRANCESCA FRANCOLINI Softball

In alto, Marta Gambella Sotto, Francesca Francolini

L’Italia chiude all’8° e ultimo posto (14-20 agosto) con 1 vittoria e 7 sconfitte. Con la fanese sono in squadra: Natalie Anter, Samanta Bardini, Susan Bugliarello, Daniela Castellani, Natalia Cimin, Sabrina Del Mastio, Nicole Di Salvio, Marta Gambella (cap.), Leslie Malerich, Ilaria Pino, Jennifer Spediacci, Eva Trevisan, Annalisa Turci e Stefania Vitaliani. L’Italia perde contro Stati Uniti 7-0; Grecia 2-1; Australia 8-0; Taipei/Taiwan 1-0; Giappone 1-0 e Canada 1-0. L’unica vittoria delle azzurre viene ottenuta contro la Cina (7-5). Sul diamante 8 squadre per 118 atlete. MARTA GAMBELLA Softball, capitana. L’Italia è ottava. Con la maceratese giocano: Natalie Anter, Samanta Bardini, Susan Bugliarello, Daniela Castellani, Natalia Cimin, Sabrina Del Mastio, Nicole Di Salvio, Francesca Francolini, Leslie Malerich, Ilaria Pino, Jennifer Spediacci, Eva Trevisan, Annalisa Turci e Stefania Vitaliani. L’Italia è battuta da Stati Uniti 7-0; Grecia 2-1; Australia 8-0; Taipei/Taiwan 1-0; Giappone 1-0 e Canada 1-0. L’unica vittoria italiana si registra contro la Cina (7-5). In campo 8 nazioni e 118 giocatrici.

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Medagliere per Nazioni Nazione Stati Uniti Cina Russia Australia Giappone Germania Francia ITALIA Corea del Sud Gran Bretagna Cuba Ucraina Ungheria Romania Grecia Norvegia Olanda Brasile Svezia Spagna Canada Turchia Polonia Nuova Zelanda Thailandia Bielorussia Austria Etiopia Iran Slovacchia Totale (301 gare)

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Atene 2004 Oro 36 32 27 17 16 13 11 10 (1) 9 9 9 9 8 8 6 5 4 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 301

Argento 39 17 27 16 9 16 9 11 (3) 12 9 7 5 6 5 6 9 3 1 11 6 3 2 2 1 6 4 3 2 2 301

Bronzo 27 14 38 16 12 20 13 11 (2) 9 12 11 9 3 6 4 1 9 3 2 5 3 4 5 5 4 7 1 2 2 2 327

Totale 102 63 92 49 37 49 33 32 (6) 30 30 27 23 17 19 16 6 22 10 7 19 12 10 10 10 8 15 7 7 6 6 924


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Pechino/Hong Kong 2008 XXIX olimpiade durata periodo di svolgimento città ospitanti

altre città candidate presidente C.O.L. dichiarazione d’apertura giuramento dell’atleta presidente CONI presidente CONI Marche

17 giorni dall’8 al 24 Agosto 2008 Pechino, Qinhuangdao (Calcio), Shangai (calcio), Shenyang (Calcio), Tiantin (Calcio), Hong Kong (Equitazione, pentathlon moderno – prova di equitazione), Quingdao (Vela) Toronto, Parigi, Istanbul, Osaka Liu Qi Hu Jintao, presidente della Repubblica Popolare di Cina Zhang Yining (Tennistavolista cinese); Huang Liping (Giudice Ginnastica). Giovanni Petrucci Fabio Sturani (Ancona 15/2/1958)

membri italiani del CIO

Franco Carraro, Mario Pescante, Ottavio Cinquanta, Manuela Di Centa, Francesco Ricci Bitti

portabandiera italiano

Antonio Rossi (Canoa e kayak) in apertura; Clemente Russo (Pugilato) in chiusura

capo delegazione italiano rappresentative presenti

Raffaele Pagnozzi Afghanistan (4), Albania (11), Algeria (8), Andorra (5), Angola (26), Angola (26), Antille Olandesi (3), Arabia Saudita (16), Argentina (138), Armenia (25), Aruba (2), Australia (433), Austria (72), Azerbaigian (39), Bahamas (19), Bahrein (11), Bangladesh (5), Barbados (8), Belgio (94), Belize (3), Benin (3), Bermuda (6), Bhutan (2), Bielorussia (208), Birmania (4), Bolivia (6), BosniaErzegovina (5), Botswana (2), Brasile (277), Bulgaria (72), Burundi (3), Cambogia (6), Camerun (3), Canada (332), Capo Verde (3), Ciad (2), Cile (27), Cina (639), Cipro (17), Colombia (64), Congo (3), Corea del Nord (63), Corea del Sud (267), Costa Rica (6), Croazia (106), Cuba (149), Danimarca (83), Ecuador (25), Egitto (103), El Salvador (11), Emirati Arabi Uniti (5), Eritrea (11), Estonia (47), Etiopia (36), Fiji (6), Filippine (15), Finlandia (55), Francia (323), Gabon (4), Gambia (3), Georgia (35), Germania (439), Ghana (9), Giamaica (56), Giappone (351), Gibuti (4), Giordania (7), Gran Bretagna (312), Grecia (159), Grenada (1), Guam (5), Guatemala (12), Guinea (1), Guinea Bissau (3), Guinea Equatoriale (3), Guyana (4), Haiti (1), Honduras (25), Hong Kong (34), India (57), Indonesia (24), Iran (55), Iraq (4), Irlanda (54), Islanda (26), Isole Cayman (3), Isole Comore (3), Isole Cook (4), Isole Marshall (5), Isole Salomone (3), Isole Vergini Americane (5), Isole Vergini Britanniche (2), Israele (43), Italia (347), Kazakistan (132), Kenya (56), Kirghizistan (21), Kiribati (3), Kuwait (6), Laos (4), Lesotho (4), Lettonia (49), Libano (5), Liberia (3), Libia (7), Liechtenstein (2), Lituania (69), Lussemburgo (12), Macedonia (7), Madagascar (4), Malawi (4), Maldive (4), Malesia (33), Mali (12), Malta (6), Marocco


(49), Mauritania (2), Mauritius (3), Messico (85), Moldova (31), Monaco (2), Mongolia (29), Montenegro (17), Mozambico (6), Myanmar (6), Namibia (9), Nauru (1), Nepal (7), Nicaragua (6), Nigeria (33), Norvegia (85), Nuova Zelanda (182), Olanda (245), Oman (4), Pakistan (21), Palau (4), Palestina (4), Panama (3), Papua Nuova Guinea (7), Paraguay (5), Perù (12), Polonia (268), Portogallo (78), Portorico (22), Qatar (22), Repubblica Ceca (130), Repubblica Centrafricana (3), Repubblica del Congo (2), Repubblica Dominicana (23), Romania (102), Ruanda (4), Russia (467), Samoa (6), Samoa Americane (4), San Marino (4), Sao Tome e Principe (3), Senegal (8), Serbia (92), Seychelles (8), Sierra Leone (2), Singapore (25), Siria (7), Slovacchia (57), Slovenia (62), Somalia (2), Spagna (287), Sri Lanka (8), Stati Uniti (595), Sudafrica (136), Sudan (9), Suriname (4), Svezia (97), Svizzera (84), Swaziland (4), Tagikistan (13), Taipei/Taiwan (80), Thailandia (25), Timor Est (2), Togo (1), Tonga (3), Trinidad e Tobago (28), Tunisia (32), Turchia (68), Turkmenistan (10), Tuvalu (3), Ucraina (254), Uganda (11), Ungheria (171), Uruguay (12), Uzbekistan (58), Vanuatu (3), Venezuela (109), Vietnam (21), Yemen (5), Zambia (7), Zimbabwe (13)

atleti uomini in gara

6.294

atlete donne in gara

4.609

atleti marchigiani in gara

Clarissa CLARETTI (Fermo 7/10/1980) - Atletica leggera, lancio del martello; Salvatore BOCCHETTI (Ascoli Piceno 30/11/1986) - Calcio, difensore; Lucia MORICO (Fano, PU 12/12/1975) - Judo, (78 kg); Filippo MAGNINI (Pesaro, PU 2/2/1982) - Nuoto, 100 m. sl, staffetta 4x100 sl. e staffetta 4x200 sl.; Emanuele BIRARELLI (Senigallia, An 8/2/1981) - Pallavolo, centrale; Alessandro PAPARONI (San Severino Marche, Mc 17/8/1981) - Pallavolo, schiacciatore; Giovanna TRILLINI (Jesi, An 17/5/1970) - Scherma, fioretto individuale e a squadre; Valentina VEZZALI (Jesi, An 14/2/1974) - Scherma, fioretto individuale e a squadre

riserve non in gara

Michele MAGGIOLI (Pesaro, Pu 15/7/1977) - Pallacanestro, centro

giudici marchigiani

Pierluigi DE LUISE (Ancona 28/2/1947) - Vela, giudice di gara

tecnici marchigiani

Nicola SILVAGGI (Pescara 27/1/1956) - Atletica leggera, direttore tecnico Nazionali; Marco MENCARELLI (Orvieto, Tr 23/2/1963) - Pallavolo, femminile; Lorenzo MICELLI (Urbino, PU 24/10/1970) - Pallavolo, femminile; Matteo CARANCINI (Macerata 6/4/1982) - Pallavolo, scoutman squadra femminile; Umberto MAZZINI (Fano, PU 19/10/1966) - Pentathlon moderno; Stefano CERIONI (Madrid, Spagna 24/1/1964) - Scherma, commissario tecnico fioretto

dirigenti marchigiani

Lucio FELICITA (Pesaro, PU 5/3/1956) Pentathlon moderno, presidente federale; Carlo PASSIATORE (San Benedetto del Tronto, Ap 13/2/1945) - Pentathlon moderno, dirigente accompagnatore

sanitari marchigiani

Piero BENELLI (Pesaro, PU 12/10/1955) - Pallavolo maschile, medico; Alessandro GARGIULO (Osimo, An 2/5/1969) - Pallavolo maschile, fisioterapista; Marcello FAINA (Ascoli Piceno 9/9/1950) - Ciclismo, medico; Stefano VANDINI (Piobbico, PU 19/6/1970) - Scherma, massofisioterapista

assistenza religiosa giornalisti marchigiani

Don Mario LUSEK (Petritoli, Fm 30/11/1951) Andrea ELEFANTE (Rimini 26/2/1964) - Inviato Gazzetta dello Sport, calcio

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e atletica leggera

sport in programma

gare disputate

Arco, Atletica, Badminton, Baseball, Beach Volley, Calcio, Canoa e Kayak, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Judo, Lotta, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallacanestro, Pallamano, Pallanuoto, Pallavolo, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Softball, Sollevamento pesi, Taekwondo, Tennis, Tennistavolo, Tiro, Trampolino, Triathlon, Tuffi, Vela 302 (165 maschili, 127 femminili e 10 miste) L’Italia si presenta con 347 atleti gara, di cui 134 donne. Il medagliere conta: 8 ori, 9 argenti e 10 bronzi. Due degli 8 ori arrivano dalla scherma, grazie a Valentina VEZZALI (fioretto individuale) e Matteo Tagliarol (spada individuale). Vincono l’oro anche: Federica Pellegrini (nuoto, 200 m. sl.); Alex Schwazer (marcia 50 km.); Roberto Cammarelle (pugilato, supermassimi); Chiara Cainero (tiro a volo, skeet); Giulia Quintavalle (judo, 57 kg.) e Andrea Minguzzi (lotta greco romana, kg 84.). Vincono l’argento: Alessia Filippi (nuoto, 800 m. sl.); Alessandra Sensini (vela, rsx); Mauro Sarmiento (taekwondo, 80 kg.); Josefa Idem (canoa e kayak, K1 500 m.); Clemente Russo (pugilato, massimi); Giovanni Pellielo (tiro a volo, trap); Francesco D’Aniello (tiro a volo, double trap); Luca Agamennoni, Rossano Galtarossa, Simone Raineri, Simone Venier (canottaggio, quattro di coppia); Ilario Di Buò, Mauro Nespoli e Marco Galiazzo (tiro con l’arco a squadre). Dei 10 bronzi ottenuti, cinque arrivano grazie alla scherma con Margherita Granbassi (fioretto individuale); Salvatore Sanzo (fioretto individuale); Valentina VEZZALI, Margherita Granbassi, Giovanna TRILLINI, Ilaria Salvatori (fioretto a squadre); Diego Confalonieri, Alfredo Rota, Matteo Tagliariol, Stefano Carozzo (spada a squadre); Aldo Montano, Luigi Tarantino, Giampiero Pastore, Diego Occhiuzzi (sciabola a squadre). Bronzo anche per Elisa Rigaudo (atletica, marcia km. 20); Vincenzo Picardi (pugilato, pesi mosca); Andrea Facchin e Antonio Scaduto (canoa e kayak, K2 1.000 m.); Tatiana Guderzo (ciclismo su strada); Diego Romero (vela, laser Radial) CLARISSA CLARETTI Atletica leggera, lancio del martello In qualificazione (18 agosto) lancia 71,82 m. e si qualifica per la finale, dove conclude (19 agosto) al 7° posto con la misura di 71.33 m.. In gara 50 lanciatrici di 24 Paesi. SALVATORE BOCCHETTI Calcio, difensore

In alto, Clarissa Claretti Sotto a sinistra, Lucia Morico durante la cerimonia di apertura A destra, Alessandro Paparoni

Dal 6 al 16 agosto (16 nazioni presenti), l’Italia esce ai quarti eliminata dal Belgio. Con l’ascolano, della rosa azzurra fanno parte: Ignazio Abate, Robert Acquafresca, Antonio Candreva, Luca Cigarini, Andrea Coda, Andrea Consigli, Domenico Criscito, Paolo De Ceglie, Lorenzo De Silvestri, Daniele Dessena, Sebastian Giovinco, Claudio Marchisio, Riccardo Montolivo, Marco Motta, Antonio Nocerino, Andrea Ranocchia, Tommaso Rocchi, Giuseppe Rossi, Andrea Russotto, Salvatore Sirigu, Emiliano Viviano. Questo il cammino degli azzurri: Italia - Honduras 3-0; Italia - Corea del Sud 3-0; Camerun - Italia 0-0. Nella

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seconda fase, eliminati dal Belgio (2-3). LUCIA MORICO Judo, (-78 kg.) Salta il primo turno senza combattere (14 agosto), poi batte Nakazawa (GIA) e perde con la spagnola Miguel. Nel primo turno di recupero perde con l’ermafrodita, Edinanci Silva (BRA) ed è eliminata. Sul tatami 21 atlete, una per nazione. FILIPPO MAGNINI Nuoto, 100 m. sl., staffetta 4x100 sl. e staffetta 4x200 sl. Il 12 agosto esordisce nei 100 stile (3° in batteria) e con 48”30 entra in semifinale con il decimo tempo. In semifinale è 4° con 48”11 ed è il primo degli esclusi dalla finale, col nono tempo. In vasca 64 atleti di 56 Stati. Nella staffetta 4x100 stile, in gara 16 Paesi. In batteria (10 agosto), l’Italia con Alessandro Calvi (48”58), Christian Galenda (47”67), Michele Santucci (49”56) e Filippo Magnini (46”84) chiude quarta con 3’12”65. Anche in finale (11 agosto), gli azzurri Calvi (48”49), Galenda (47”49), Marco Belotti (48”23) e Magnini (47”27) restano ai piedi del podio, nonostante il nuovo record italiano 3”11”48. Nella 4x200 stile (12 agosto), “Magno” salta la batteria dove l’Italia centra la finale con Cassio, Belotti, Brembilla e Rosolino (7’07”84). In finale (13 agosto), l’Italia è quinta con 7’05”35, grazie a Marco Belotti (1’47”37), Emiliano Brembilla (1’47”33), Massimiliano Rosolino (1’46”53) e Magnini che fa registrare un sensazionale 1’44”12. In gara 16 nazioni. EMANUELE BIRARELLI Pallavolo, centrale Del team guidato da Andrea Anastasi, oltre a “Biro” fanno parte: Vigor Bovolenta, Alberto Cisolla, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Mauro Gavotto, Matteo Martino, Luigi Mastrangelo, Marco Meoni, Alessandro Paparoni, Valerio Vermiglio, Hristo Zlatanov. Il 10 agosto l’Italia debutta con un 3-1 al Giappone, poi si arrende agli Stati Uniti (1-3). Per conquistare i quarti arrivano tre vittorie consecutive contro Venezuela (3-0), Bulgaria (3-0) e Cina (3-2). Nei quarti, sempre al quinto set, l’Italia piega la Polonia (17-15). In semifinale, gli azzurri perdono dal Brasile (3-1) e per il terzo posto si arrendono alla Russia (0-3). In campo 16 rappresentative. ALESSANDRO PAPARONI Pallavolo, schiacciatore

In alto, Salvatore Bocchetti Sotto, Filippo Magnini

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Nell’Italvolley, con Paparoni, sono in squadra: Emanuele Birarelli, Vigor Bovolenta, Alberto Cisolla, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Mauro Gavotto, Matteo Martino, Luigi Mastrangelo, Marco Meoni, Valerio Vermiglio, Hristo Zlatanov. Il 10 agosto l’Italia apre con un 3-1 sul Giappone, poi si arrende agli Stati Uniti (1-3). Per conquistare i quarti, l'Italia centra tre vittorie di seguito con Venezuela (3-0), Bulgaria (3-0) e Cina (3-2). Nei quarti, gli azzurri battono la Polonia (3-2). In semifinale, l’Italia si arrende al Brasile (3-1) e per il bronzo perde nettamente con la Russia (0-3). Titolo agli Stati Uniti, davanti a Brasile e Russia.


GIOVANNA TRILLINI Scherma, fioretto individuale e a squadre In pedana nell’individuale l’11 agosto (41 atlete in gara per 24 nazioni), salta le qualificazioni e poi batte la cubana Company (15-7), la russa Sanaeva (15-3), la tedesca Wachter (15-8). In una semifinale con decisioni arbitrali contestate, Giovanna si innervosisce e deve arrendersi alla sud coreana Nam (10-15). Per il bronzo, la Trillini perde poi la sfida con Margherita Granbassi (12-15) ed è quarta. Nella gara a squadre (16 agosto, 8 Paesi a confronto), con Margherita Granbassi e Valentina Vezzali batte la Cina (37-24) e perde al supplementare con la Russia (22-21). Dopo aver dato il proprio contributo allo sfortunato cammino del "Dream Team", la Trillini non partecipa alla finale per il bronzo vinta contro l’Ungheria (32-23), dando così la possibilità ad Ilaria Salvatori (riserva) di ricevere la medaglia e salire sul podio.

Sopra, Emanuele Birarelli Sotto, Giovanna Trillini nella sfida con Margherita Granbassi

VALENTINA VEZZALI Scherma, fioretto individuale e a squadre Ai vertici del ranking mondiale salta il primo turno di qualificazione (con 41 fiorettiste di 24 Paesi) e poi batte una dopo l’altra la polacca Mroczkiewicz (15-3), la cinese Zhang (10-7) e l’ungherese Knapek (15-3). In semifinale trova la connazionale Granbassi (12-3) e in finale conquista il suo terzo oro olimpico consecutivo individuale (11 agosto), superando la sud coreana Nam Hyunhee (6-5) nel minuto supplementare. Nella gara a squadre (8 Paesi a confronto), con Margherita Granbassi, Giovanna Trillini e Ilaria Salvatori piega la Cina (3724) ma si arrende al supplementare contro la Russia (22-21). Per l’Italia e Valentina c’è il bronzo (16 agosto), dopo la sfida vinta con l’Ungheria (32-23).

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Medagliere per Nazioni Nazione Cina Stati Uniti Russia Gran Bretagna Germania Australia Corea del Sud Giappone ITALIA Francia Ucraina Olanda Giamaica Spagna Kenya Bielorussia Romania Etiopia Canada Polonia Norvegia Ungheria Brasile Repubblica Ceca Slovacchia Nuova Zelanda Georgia Cuba Kazakistan Danimarca Totale (302 gare)

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Pechino - Hong Kong 2008 Oro 51 36 23 19 16 14 13 9 8 (1) 7 7 7 6 5 5 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 302

Argento 21 38 21 13 10 15 10 6 9 16 5 5 3 10 5 5 1 1 9 6 5 5 4 3 2 1 11 4 2 304

Bronzo 28 36 28 15 15 17 8 10 10 (1) 17 15 4 2 3 4 10 3 2 6 1 2 2 8 1 5 3 11 7 3 353

Totale 100 110 72 47 41 46 31 25 27 (2) 40 27 16 11 18 14 19 8 7 18 10 10 10 15 6 6 9 6 24 13 7 959


Campioni a 5 Cerchi


Medagliere marchigiano

dal 1896 al 2008

Nome

Oro

Argento

Bronzo

Valentina VEZZALI (Scherma)

5 (3/2)

1/-

-/1

7

Giovanna TRILLINI (Scherma)

4 (1/3)

1/-

3 (2/1)

8

Stefano CERIONI (Scherma)

2 (1/1)

-

1/-

3

Galliano ROSSINI (Tiro a Volo)

1

1

-

2

Serafino MAZZAROCCHI (Ginnastica)

-/1

-

1

2

Samuele PAPI (Pallavolo)

-

2

1

3

Paolo TOFOLI (Pallavolo)

-

2

1

3

Giovanni CARMINUCCI (Ginnastica)

-

1/-

-/1

2

Primo ZAMPARINI (Pugilato)

-

1

-

1

Rodolfo ROMBALDONI (Pallacanestro)

-

1

-

1

Gianfranco PAOLUCCI (Scherma)

-

-/1

-

1

Lucia MORICO (Judo)

-

-

1

1

Gastone PIERINI (Sollevamento Pesi)

-

-

1

1

Pasquale CARMINUCCI (Ginnastica)

-

-

-/1

1

Filippo MAGNINI (Nuoto)

-

-

-/1

1

Alessandro CORONA (Canotaggio)

-

-

-/1

1

Totale

13

11

14

38

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Totale


Serafino Mazzarocchi Montegranaro (Ap), 7/2/1890 - Bologna, 21/4/1961

Ginnastica Artistica individuale e a squadre Stoccolma 1912 - Oro a Squadre - Bronzo Individuale

È l’atleta che si aggiudica la prima medaglia d’oro e, più ampiamente, le prime medaglie per le Marche. La sua famiglia, per motivi di lavoro del padre, era soggetta a diversi trasferimenti. Serafino nacque a Montegranaro, ma poi si trasferì in Emilia, dove vinse il suo primo Concorso di ginnastica a Piacenza (1908). Negli anni seguenti si mise in luce nelle gare di Losanna e Lussemburgo (1909) e nel 1910 a Genova. Un anno dopo venne chiamato alle armi, come istruttore sportivo del 36° Fanteria. All’epoca tesserato per la Reale Società Ginnastica Torino, selezionato per la squadra olimpica per i Giochi di Stoccolma 1912, Serafino Mazzarocchi sale sul gradino più alto del podio nella gara di Completo a squadre l’11 luglio, quando l’Italia (265.75 punti) precede nettamente Ungheria (227.25) e Gran Bretagna (184.50). La squadra del Regno d’Italia scende in pedana in maglia bianca, pantaloncini neri e scarpe morbide nere. Con Mazzarocchi, della squadra italiana fanno parte: Pietro Bianchi, Guido Boni, Alberto Braglia, Giuseppe Domenichelli, Alfredo Gollini, Carlo Fregosi, Francesco Loi, Luigi Maiocco, Giovanni Mangiante,

In alto, un primo piano di Serafino Mazzarocchi A destra, la squadra olimpica di Ginnastica artistica in una foto ricordo

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Lorenzo Mangiante, Guido Romano, Paolo Salvi, Luciano Savorini, Adolfo Tunesi, Giorgio Zampori, Umberto Zanolini, Angelo Zorzi. Caposquadra: Cornelio Cavalli. Il giorno dopo, nel completo individuale, Serafino conquista la medaglia di bronzo con 131.50 punti, alle spalle di Alberto Braglia (ITA) oro (135.00 p.) e Louis Ségura (FRA) argento (132.50). Particolare insolito e curioso, il fatto che il ginnasta ascolano sia stato inserito nella gara individuale all’ultimo momento. La decisione viene presa dal “leader” della squadra italiana, Alberto Braglia, che schiera Mazzarocchi al posto di Adolfo Tunesi, che per errore risulta (ancora) nel Rapporto Ufficiale dei Giochi svedesi. La sua scelta sarà vincente. Mazzarocchi era uno degli allievi prediletti da Braglia alla Panaro Modena, dove cessata l’attività agonistica, Mazzarocchi rimase come tecnico e dirigente. Vinceva ancora con la Panaro il concorso di Genova nel 1913 e, diventato insegnante di Educazione Fisica, per molti anni è stato Istruttore e Giurato federale, nonché fondatore della rivista “Educazione Fisica nella Scuola”. Mazzarocchi è stato autore anche di altre, numerosissime pubblicazioni di carattere sportivo e scolastico, dal 1923 al 1948.

In alto, un momento della gara a squadre A destra, la squadra olimpica di Ginnastica artistica durante la premiazione

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Gastone Pierini Ancona, 27/9/1899 - San Paolo, Brasile, 1967

Sollevamento pesi Parigi 1924 - 12° classificato Pesi leggeri Amsterdam 1928 - 12° classificato Pesi leggeri Los Angeles 1932 - Bronzo Pesi leggeri Berlino 1936 - 10° classificato Pesi leggeri

Nella categoria 67,5 kg. è stato uno dei pesisti di maggior prestigio nel panorama del sollevamento pesi nazionale ed internazionale. Gastone ha partecipato a ben quattro edizioni dei Giochi Olimpici: Parigi 1924, Amsterdam 1928, Los Angeles 1932 e Berlino 1936. La sua partecipazione ai Giochi è andata in crescendo: 12° sotto la torre Eiffel (con 392,5 kg.), 8° nei Paesi Bassi (282,5 kg.) e bronzo in California (302,5 kg), per poi finire al 10° posto, in Germania. Alle Olimpiadi di Los Angeles, Pierini fu uno dei quattro pesisti selezionati (in tutte le categorie) per la Rappresentativa italiana. Una scelta vincente, considerato che Gastone conquista il podio alle spalle del francese Renè Duverger (325,0 kg.) e dell’austriaco Hans Haas (307,5 kg.). La Seconda Guerra Mondiale pose fine alla sua brillante carriera. Come racconta con orgoglio sua figlia Roberta, Pierini lasciò l’Italia e trascorse cinque lunghi anni in un campo di concentramento a Fayed (oggi amena località di villeggiatura), in Egitto, insieme con migliaia di altri civili italiani. Non avendo visto riconosciuto dalle Istituzioni il suo valore, nonostante l’attribuzione di una Medaglia al Merito, pur amando infinitamente il proprio Paese, Gastone non fece mai più ritorno in Italia e dall’Egitto, nel 1957, si trasferì in Brasile, dove morì 10 anni dopo.

Berlino 1936, Gastone Pierini, sullo sfondo con la divisa della nazionale Olimpica italiana, durante gli allenamenti di sollevamento pesi

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Galliano Rossini Ancona, 17/5/1927 - 13/11/1987

Tiro a volo fossa olimpica Helsinki 1952 - 7° classificato individuale Melbourne 1956 - Oro individuale Roma 1960 - Argento individuale Tokyo 1964 - 4° classificato individuale Messico 1968 - 13° classificato individuale

Sopra, un immagine del giovanissimo Galliano Rossini A fianco, 1982, Galliano Rossini in tenuta olimpica

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Nato ad Ancona, nel quartiere di Torrette, il 17 maggio 1927 è scomparso nella sua città il 13 novembre 1987, a causa di una polmonite al ritorno da una trasferta in Grecia. Nel capoluogo delle Marche faceva l’imprenditore. Galliano Rossini vanta cinque partecipazioni ai Giochi Olimpici (Helsinki 1952, Melbourne 1956, Roma 1960, Tokyo 1964 e Messico 1968). Autentico pioniere del tiro al piattello italiano, dopo il settimo posto in Finlandia, ha conquistato l'oro in Australia, l'argento a Roma e sfiorato il podio in Giappone, nella specialità fossa olimpica individuale. Si appassionò al tiro andando a caccia con il papà Enrico ed i suoi zii, a 7 anni. A 14 era già Campione italiano del Centro – Sud (65 su 65). Galliano, per tutti “Liano”, era mancino naturale, ma i suoi familiari lo sottoposero a talmente tanti esercizi da farlo diventare ambidestro. Potenza del braccio, nervi d’acciaio e una capacità di concentrazione non comune, i segreti della sua straordinaria carriera di tiratore a volo, primo italiano a salire sul gradino più alto del podio in una Olimpiade. Infatti, dopo aver preso … la mira ad Helsinki, si aggiudicò con pieno merito l’oro alla sua seconda Olimpiade, centrando 195 piattelli su 200. “Quando mio padre tornò da Melbourne, alcuni nostri amici di famiglia organizzarono un comitato d’accoglienza formato perlopiù da cacciatori che erano sparsi sulla strada Statale fra Torrette e la Stazione di Ancona e che sparavano colpi in aria per festeggiare il successo olimpico di mio padre. Io non ero ancora nato – racconta ancora il figlio del campione olimpico, Massimo - ma questa storia è documentata dall’album dei suoi ricordi e fu un gesto di grande stima ed amicizia nei confronti di mio padre, al quale come premio per l’oro, donarono una Fiat 600 ed un orologio d’oro”. Il successo australiano gli diede grande popolarità. Rossini venne invitato a partecipare come ospite d’onore al “Musichiere” di Mario Riva ed al programma “Il braccio e la mente”, condotto da Enzo Tortora. In quegli anni Rossini fu anche testimonial pubblicitario, con il pilota pluri iridato, Giacomo Agostini, di un noto marchio di carburanti, con una raffineria a nord di Ancona. Quattro anni dopo, sulla fossa olimpica di Roma, Rossini sfiora il bis, perdendo l’oro (andato al rumeno, Ion Dumitrescu) per un solo piattello (192 a 191). Le cose vanno in maniera ancora più sfortunata a Tokyo. Rossini è secondo, ma si distrae per incoraggiare l’amico Ennio Mattarelli (che, nonostante un attacco febbrile, poi vincerà l’oro) e viene costretto ad un drammatico spareggio a tre,


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Sopra, Galliano Rossini Nella pagina a fianco: Rossini con Mario Riva al Musichiere; La mitica figurina n.531 dedicata al campione; La copertina dell'Intrepido con un ritratto di Rossini sul retro; La copertina della rivista Diana. In alto, un ritratto del campione olimpico dopo la medaglia d'oro di Melbourne Ancona 1956, una folla festante accoglie Rossini alla stazione dopo l'oro olimpico

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dal quale esce ultimo, finendo così a quarto posto. Alla sua quinta partecipazione, migliora la performance centrando 193 piattelli, ma questo gli vale soltanto il 13° posto. Dopo 25 anni in azzurro, lasciò la Nazionale italiana e nel 1981 a Montecatini diede l’addio all’attività agonistica, con un palmares molto significativo. Oltre ai successi olimpici: 4 ori, due argenti e un bronzo mondiali, 8 titoli Europei (1954 individuale, 1959, 1961, 1962, 1965, 1969, 1971 a squadre); 6 argenti e due bronzi continentali, oltre a due ori ai Giochi del Mediterraneo (1955 e 1963) ed 8 titoli italiani (1953, 1956, 1957, 1958, 1959, 1961, 1965, 1966). Dal 1993, la città di Ancona gli ha intitolato il palazzo dello Sport che si trova nella cittadella dello Sport di Passo Varano, a pochi chilometri dal centro città. Un palasport che da allora ha ospitato ed ospita alcuni fra i più importanti eventi sportivi e musicali di carattere nazionale ed internazionale. La signora Franca Montevecchi, vedova di “Liano” e il loro unico figlio Massimo, proseguono l’attività di famiglia, producendo macchine per il lancio dei piattelli.


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Giovanni Carminucci San Benedetto del Tronto (Ap), 14/11/1939 - Roma, 16/2/2007

Ginnastica Artistica Individuale e a Squadre Roma 1960 - Argento Parallele Roma 1960 - Bronzo Concorso a squadre Tokyo 1964 - 4° classificato Concorso a squadre Tokyo 1964 - 27° classificato Concorso individuale Messico City - 12° classificato Concorso a squadre Messico City - 56° classificato Concorso individuale

Ginnasta di grande talento, ha partecipato a tre Olimpiadi (Roma 1960, Tokyo 1964 e Messico City 1968), conquistando un argento individuale ed un bronzo a squadre al suo debutto ai Giochi. Nella gara delle parallele é battuto soltanto dal sovietico Boris Anfyanovich Shaklin, che a Roma vincerà quattro ori olimpici. Nella gara a squadre, l’Italia chiude alle spalle di Giappone e Unione Sovietica. Con Giovanni, formò una mitica squadra composta dal fratello Pasquale Carminucci, Gianfranco Marzolla, Franco Menichelli, Orlando Polmonari e da Angelo Vicardi. Quella stessa Italia della ginnastica artistica sfiorò il podio ai Giochi di Tokyo 1964, chiudendo al quarto posto, mentre a Città del Messico dimostrò che un grande ciclo si stava concludendo, non andando oltre il 12° posto. Giovanni, 169 cm per 68 kg., iniziò a praticare la ginnastica all’età di 10 anni. Vera forza della natura, dieci anni dopo era finalista al suo primo Campionato Europeo (Copenaghen 1959). Due anni ancora e si aggiudica l’oro nel volteggio a cavallo e due bronzi (classifica generale e parallele) agli Europei in Lus-

Giovanni Carminucci (al centro) in posa con due colleghi

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semburgo. Il suo secondo titolo continentale arriva dopo essere stato finalista ai mondiali di Praga (1962). Agli Europei del ’63, Giovanni vince l’oro alle parallele e sempre lo stesso anno conquista 3 ori, due argenti e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Napoli. Dopo essere stato finalista all’Europeo di Anversa 1965, conquista il bronzo continentale alle parallele nel 1967 a Tampere (Finlandia). Nel 1967 ottiene un oro e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi. In tutto conquisterà quattro titoli italiani individuali Assoluti (1961, 1967, 1968 e 1970). Chiude la carriera con il terzo titolo europeo a Madrid 1971, con uno splendido oro alle parallele. Per l’occasione, Giovanni Carminucci presenta un nuovo movimento che lo vedrà giustamente premiato dalla giuria. Sposato con la signora Anna, padre di Roberto e Federico, prima di annunciare l’addio all’attività agonistica (dopo 17 anni di maglia azzurra), nel 1970, con Luigi Cimnaghi, suo compagno di Nazionale, Giovanni aveva fondato l’AS Dilettantistica Roma 70 di Ginnastica, che sotto la sua guida si rivelerà una fucina di nuovi talenti. Giovanni Carminucci diviene uno dei tecnici ed educatori più quotati nel panorama internazionale e si rivela un vero scopritore di talenti nell'Artistica, nella Ritmica e nell'Aerobica, tanto che Alessandro Viligiardi, azzurro alle Olimpiadi di Barcellona ‘92, venne scoperto proprio da lui. Dopo la sua scomparsa, è il figlio Roberto ad occuparsi di dare continuità all’attività della palestra romana, così da non disperdere il grande patrimonio lasciato dal padre Giovanni.

Alcuni fotogrammi tratti da "Recital di un atleta" di Renato Mazzoli

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Pasquale Carminucci San Benedetto del Tronto (Ap), 29/8/1937

Ginnastica Artistica Individuale e a Squadre Roma 1960 - Bronzo Concorso a squadre Tokyo 1964 - 4° classificato Concorso a squadre Tokyo 1964 - 42° classificato Concorso individuale Messico City - 12° classificato Concorso a squadre Messico City - 84° classificato Concorso individuale

Nasce a San Benedetto del Tronto (Ap) il 29 agosto 1937. Ginnasta fra i migliori del periodo, ha preso parte a due Campionati del Mondo (Mosca 1958 e Praga 1962) ed a tre Giochi Olimpici (Roma 1960, Tokyo 1964 e Messico City 1968). Nel 1958 si è aggiudicato il titolo italiano Assoluto e ciò gli è valso l’ingresso nella Nazionale che conquistò ottimi risultati negli anni Sessanta e della quale faceva parte con suo fratello, Giovanni (argento individuale alle parallele a Roma ‘60). Nella gara a squadre, l’Italia chiuse dietro a Giappone e Unione Sovietica. Oltre a Giovanni, di quella Nazionale facevano parte: Gianfranco Marzolla, Franco Menichelli, Orlando Polmonari e Angelo Vicardi. Quella stessa Italia si fermò a pochi punti dal podio anche ai Giochi di Tokyo 1964 (4° posto), mentre a Città del Messico ’68 con il fratello Giovanni, Luigi Cimnaghi, Bruno Franceschetti, Franco Menichelli e Vincenzo Mori non riuscì a fare meglio della dodicesima posizione. Fra i successi di Pasquale Carminucci (163 cm. per 65 kg.) la medaglia d’oro nel Concorso completo a squadre, ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi (1963). Il ginnasta sambenedettese, abbandonata l’attività agonistica ha abbracciato un’altra sua grande passione, quella per l’arte e per la poesia. Autore di scritti e di canzoni, Pasquale è riuscito a coniugare il suo grande amore per la ginnastica e la passione per il linguaggio delle parole, allestendo spettacoli che hanno toccato vari teatri e location del nostro Paese. Pasquale Carminucci non ha però trascurato neppure la sua attività di tecnico e, in particolare, seguendo l’atleta romana Special Olimpics, Roberta Battistoni, che da tanti anni stupisce tutti fin da quando era appena nata (a quattro mesi praticava nuoto), come ginnasta con disabilità intellettiva, ma una tenacia ed una determinazione da vendere. Tutte attività che dimostrano le grandi doti tecniche, umane e di educatore di Pasquale, che con l’organizzazione di spettacoli e di eventi (a San Benedetto del Tronto come a Roma) ha contribuito a raccogliere fondi da destinare in beneficienza.

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Roma 1960. Foto di gruppo della squadra nazionale di Ginnastica artistica. In ordine da sinistra: J. Gunthard (all. federale), Giovanni Carminucci, G. Marzolla, A.Vicardi, G. Zampori (D.T.), O. Polmonari, F. Menichelli, Pasqaule Carminucci, A. Monetti (istruttore) Sotto Pasquale Carminucci

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Primo Zamparini Fabriano (An), 9/2/1939

Pugilato Roma 1960 - Argento Pesi Gallo

Nato a Fabriano (An), per motivi di lavoro della sua famiglia, all’età di 17 anni si trasferisce a Genova ed è qui che, raggiunta la maggiore età, comincia ad appassionarsi al pugilato, frequentando la palestra del maestro Bensi. Il pugile fabrianese, che nel 1960 si aggiudicherà la medaglia d’argento dei pesi gallo (-54 kg.) ai Giochi Olimpici di Roma, si mette subito in evidenza e già pochi mesi dopo conquista a Milano il suo primo titolo italiano Assoluto (1959) nei pesi mosca II e III Serie. Dal 1959 al 1961, passato di categoria (ai pesi gallo) è sempre Campione italiano Assoluto. In mezzo, la grande avventura alle Olimpiadi romane, dove conquista la medaglia d’argento, perdendo in finale contro il fortissimo sovietico Olyeg Grigoryev. Il match è drammatico ed entrambi i pugili toccano il tappeto. Alla fine trionfa il sovietico: 3-1 ed un pari, il verdetto dei cinque giudici. In precedenza, il fabrianese aveva passato il primo turno senza combattere per poi superare Kostarellos (GRE), Haga (JPN), Armstrong (USA) e Taylor (AUS). Lo stesso anno, è Campione mondiale militare dei pesi gallo a Wiesbaden, in Germania. Dopo le Olimpiadi, circa 200 pugili dilettanti passano al professionismo, ma “Primetto” no. Lui preferisce restare dilettante e continuare a vincere. La “macchina da pugni”, così come era soprannominato, riconquista il titolo italiano ed è medaglia di bronzo agli Europei di Belgrado (1961). Poco dopo, sempre nel 1961, sotto la guida del famoso manager, Steve Klaus, “Zampa” passa al professionismo, ma con poca fortuna. Dopo alcuni incontri vinti, fra i quali molti prima del limite, nel 1963 sfida Federico Scarponi per il titolo italiano, ma per i giudici il combattutissimo match è pari e Zamparini resta a bocca asciutta. Anche in questo caso il verdetto non convince del tutto i giudici e Zamparini subisce la prima, cocente delusione. Vorrebbe mandare tutto all’aria, ma poi decide di tentare fortuna in Australia, dove Klaus gli procura una tournèe con tre incontri. Nel primo match affronta lo stesso Oliver Taylor che Primo aveva già sconfitto in semifinale alle Olimpiadi, ma stavolta deve arrendersi, al termine di 12 tiratissime riprese, culminate anche in questo caso con un giudizio sfavorevole al fabrianese, e contestato anche da parte del pubblico australiano. Il secondo ed il terzo

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incontro sono troppo ravvicinati. I segni del match con Taylor lo condizionano anche contro il pugile di casa, Males. E’ ancora sconfitta. E quando prova a salvare l’onore con il giovane ghanese, Bob Allotey (che 11 anni dopo diventerà campione europeo con passaporto spagnolo), gli si riaprono le ferite dei precedenti incontri e viene fermato al 7° round, quando si trovava in vantaggio ai punti. Al rientro di quella sfortunata avventura, “Primetto” non era più lui. Aveva perso stimoli e motivazioni. Combatterà ancora 7 volte, ottenendo soltanto due vittorie.. Il meglio di sé, lo aveva già dato, mettendo insieme un favoloso palmares personale: 22 volte in Nazionale, 128 incontri disputati, con 114 vittorie, 7 pari e 7 sconfitte. Soltanto da professionista: 28 incontri con 16 vittorie (7 per ko), 6 pari e 6 sconfitte. Appesi i guantoni al chiodo nei primi mesi del 1966, Zamparini resta però nel mondo del pugilato come Maestro.

Alcune foto ricordo di Primo Zamparini

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Gianfranco Paolucci Pesaro (PU), 18/2/1934.

Scherma - Spada Individuale e a Squadre Tokyo 1964 - Argento Spada a squadre Città del Messico 1968 - Eliminato Spada individuale Città del Messico 1968 - 6° classificato Spada a squadre

Nato a Pesaro il 18 febbraio 1934. Spadista, 190 cm. per 85 kg, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Roma, aggiudicandosi la medaglia d’argento a squadre, alle spalle dell’Ungheria e davanti alla Francia. La sua infanzia non è stata facile. Per gli impegni di lavoro dei suoi genitori (suo padre, Pier Maria, lavorava in Africa Orientale, mentre sua madre era impegnata come modella in varie città), quando aveva appena 18 mesi venne affidato ai suoi zii paterni. Quando ritrovò la sua famiglia aveva 15 anni. Alla scherma è arrivato tardi (1953), dopo aver frequentato il Liceo di Pesaro e sul punto di iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, dove conseguirà la Laurea. Il primo contatto con la spada, per frequentare la Sala superiore di Palazzo Baldassini, sede dei corsi di scherma tenuti dal Maestro, Arturo Mattioli, che verso la fine del ‘56 lascerà a Ciro Renganeschi. Il primo incoraggiante successo per Paolucci arriva nel 1957, quando si aggiudica il campionato di Terza categoria. Nel 1958 vince il titolo italiano universitari e conquista l’oro a squadre ai Giochi Universitari di Parigi. Tre anni dopo si trasferisce a Milano per motivi di lavoro. Qui si allena sotto la guida dei Maestri Mangiarotti e Volpini e si classifica al nono posto nel campionato italiano di “Prima categoria”. Nel 1962 sposa Rosanna Catolfi, insegnante di Educazione Fisica, che gli darà due figli: Flavio e Laura. Il suo anno d’oro resterà il 1964, quando conquista il titolo italiano individuale che gli vale la convocazione per i Giochi Olimpici di Tokyo e la medaglia al valore atletico (che gli sarà assegnata dal CONI nel 1965). Come detto, con la squadra di spada, ai Giochi conquista la medaglia d'argento, dando un contributo importante alla squadra italiana e divenendo al tempo stesso il primo atleta pesarese a conseguire un alloro olimpico. Paolucci è convocato anche per le Olimpiadi del Messico (1968), ma nella gara individuale, dopo aver superato il primo turno, viene eliminato. Partecipa anche alla gara a squadre, ma l’Italia stavolta non centra il podio, chiudendo la gara al sesto posto. Nel suo palmares ci sono poi buoni risultati in competizioni internazionali. Dopo aver preso parte ad un quadrangolare con Francia, Ungheria e Russia nelle file azzurre, nel 1971 decide di appendere la spada al chiodo per divenire un imprenditore di successo nel campo dei tubi d’acciaio che la sua azienda esporta in vari Paesi del mondo.

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Stefano Cerioni Madrid, Spagna 24/1/1964

Scherma - Fioretto Individuale e a squadre da atleta: Los Angeles 1984 - Bronzo Fioretto individuale Los Angeles 1984 - Oro Fioretto a squadre Seoul 1988 - Oro Fioretto individuale Seoul 1988 - 7° classificato Fioretto a squadre Barcellona 1992 - 6° classificato Fioretto a squadre Atlanta 1996 - 18° classificato Fioretto individuale Atlanta 1996 - 8° classificato Fioretto a squadre

Nasce a Madrid (SPA) il 24 gennaio 1964, dove vivono i suoi genitori, trasferitisi in Spagna per motivi di lavoro. A 7 anni rientra nella città di Federico II e si avvicina alla scherma. Qui il magico incontro con un amico di famiglia: il maestro Ezio Triccoli, di cui diventerà l’erede con “investitura ufficiale” nel marzo 1996. Forte di carattere, fisico statuario (191 cm. per 90 kg.), da atleta vanta quattro partecipazioni alle Olimpiadi (Los Angeles 1984, Seoul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996). All’esordio olimpico vince il bronzo piegando il francesce Pietruszka (10-5), dopo aver perso in semifinale con Mauro Numa (9-11), col quale ha un acceso diverbio in pedana, venendo recuperato da un vantaggio iniziale di 6-1. Soltanto cinque giorni dopo vince con l’oro a squadre, trascinando l’Italia al successo sulla Germania (8-7) grazie alle sue 3 vittorie su 4 assalti. Per il suo carattere esuberante ed esplosivo si ferma un anno per squalifica dovuta ale proteste nel mondiale ’86, ma poi torna più forte di prima. E nel 1988 è il trionfo, nonostante la sconfitta nel turno ad eliminazione diretta con il coreano Kim Seung Pyo (7-10). Passato ai recuperi (10-8 su Enkelmann), in semifinale piega il russo Romankov (10-5) e in finale batte il

Los Angeles 1984, foto di gruppo della squadra dei fiorettisti, da sinistra: Numa, Scuri, Cerioni e Borella Nella pagina a fianco, Stefano Cerioni ad Atlanta

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Seoul 1988, Stefano Cerioni vince la medaglia d'oro. Nella pagina a fianco, Errigo, Salvatori, il maestro Giulio Tomassini, il ct Stefano Cerioni, Vezzali e (in giallo) Di Francisca festeggiano una delle tante vittorie del "Dream team"

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tedesco Udo Wagner (10-7) ed è oro. Partecipa poi alla gara a squadre, ma per l’Italia ci sarà solo il 7° posto. Quattro anni dopo, a Barcellona, inizia bene ma non ha continuità nell’individuale e nella gara a squadre l’Italia chiude sesta. Nel 1984 aveva vinto la Coppa del Mondo Giovani e nel 1988 anche quella assoluta. E' sposato con la signora Roberta che lo ha reso due volte padre di Angelo e di Silvia. Nel palmares del “figlio maschio di Ezio Triccoli” (come amava definirlo il Maestro) ci sono poi tanti altri successi in tornei internazionali, fra i quali: oro a squadre alle Universiadi di Sheffield (dove è il portabandiera dell’Italia), oro a squadre ai mondiali di Atene 1994, oro individuale ai Giochi del Mediterraneo di Bari (1997) e argento a squadre ai mondiali di Essen (1993) e bronzo a squadre a quelli di Città del Capo (1997). A 35 anni, Cerioni si ritira dall’attività agonistica per dedicarsi a tempo pieno a quella di maestro. Caposcuola a Jesi, tecnico delle Fiamme Oro Roma (la sua società di appartenenza dal 1982), Assistente capo della Polizia di Stato, Cerioni è Commissario Tecnico del fioretto maschile azzurro nel 2005. Nel biennio 2000-2001 è stato maestro di Valentina Vezzali e dal 2005 segue Giovanna Trillini. Ha cresciuto le jesine


Elisa Di Francisca, già campionessa mondiale (2010) ed europea individuale (2011) e a squadre (2010-11) e Claudia Pigliapoco, campionessa mondiale Giovani (2003). Nel 2004 Cerioni è stato anche l'allenatore di Andrea Cassarà, medaglia di bronzo individuale e oro a squadre alle Olimpiadi di Atene. Alla guida del fioretto maschile e femminile azzurri, Stefano Cerioni ha vinto tutti i titoli più prestigiosi.

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Alessandro Corona Ortona (Ch), 9/1/1972

Canottaggio Barcellona 1992 - Bronzo Quattro di coppia Atlanta 1996 - 4° classificato Quattro di coppia Sydney 2000 - 4° classificato Otto Atene 2004 - 10° classificato Quattro di coppia

E’ nato ad Ortona (Ch) il 9 gennaio 1972, ma si è ben presto trasferito con la sua famiglia ad Ancona. Ha partecipato a quattro edizioni delle Olimpiadi: Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004. Già all’esordio a … cinque cerchi, conquista la medaglia di bronzo nel quattro di coppia con Gianluca Farina, Rossano Galtarossa e Filippo Soffici, alle spalle di Germania e Norvegia. Dotato di un gran fisico (arriverà a 191 cm per 95 kg.) si iscrive al Gruppo Sportivo “Vigili del Fuoco” Ancona e comincia a praticare canottaggio, sotto la guida del tecnico, Guido Guidi. “Ale” non ci mette molto ad attirare l’attenzione dei vertici Federali e già a 17 anni è sesto ai Mondiali juniores nel quattro di coppia. Soltanto l’anno dopo vince il Mondiale Juniores nel due di coppia ad Aiguebelette ed è bronzo ai Mondiali Assoluti. Ormai in Nazionale in pianta stabile, seguito da tecnici La Mura e Polti, infila una sequela di prestigiosi risultati: nel 1991 è argento ai Mondiali Assoluti nel quattro di coppia. Dopo il bronzo iridato del 1993 (Roudnice), arrivano altri quattro titoli mondiali: Indianapolis (USA) 1994, Tampere (FIN) 1995, Aguibelette (FRA) 1997 e Colonia (GER) 1998. In Francia, con lui in barca, oltre a

Barcellona 1992, Gianluca Farina, Rossano Galtarossa Alessandro Corona e Filippo Soffici mostrano il bronzo appena conquistato.

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Galtarossa, ci sono Giovanni Calabrese e Agostino Abbagnale. Non aveva avuto fortuna, invece, la partecipazione ai Giochi di Atlanta ‘96, dove il quattro di coppia formato da Corona, Massimo Paradiso, Alessio Sartori e Rossano Galtarossa è solo quarto, a mezzo secondo dal podio. Nel ’99, ai Mondiali in Canada, con Sartori, Galtarossa e Abbagnale come compagni di remo è settimo. All’indomani di questo risultato, Corona comincia ad avere problemi di rapporti con lo staff tecnico Federale. E’ ancora fra i migliori canottieri azzurri, ma resta fuori dall’armo vincente – il quattro di coppia – alle Olimpiadi di Sydney, dove viene dirottato nell’otto, con Gioacchino Cascone, Franco Berra, Mario Palmisano, Marco Penna, Valerio Pinton, Raffaello Leonardo, Luca Ghezzi e Gaetano Iannuzzi (timoniere). “Ale” si impegna al massimo, cercando anche una propria rivincita personale, ma in finale l’armo azzurro si ferma al quarto posto, a soli 52 centesimi dalla medaglia. Nel 2004 ai Giochi di Atene, Corona torna al suo primo armo, ma in un quattro di coppia completamente rinnovato (con Simone Venier, Federico Gattinoni e Simone Raineri) e non va al di là del 10° posto. Ritiratosi dall’attività all’indomani della sua quarta Olimpiade, a livello nazionale vanta 9 titoli assoluti e di categoria. Sposato con la signora Nicoletta, attualmente è vigile permanente al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona ed istruttore dei giovani canottieri del Gruppo Sportivo “Maggi”.

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Giovanna Trillini Jesi (An), 17/5/1970

Scherma - Fioretto Individuale e a Squadre Barcellona 1992 - Oro individuale Barcellona 1992 - Oro a squadre Atlanta 1996 - Oro a squadre Atlanta 1996 - Bronzo individuale Sydney 2000 - Oro a squadre Sydney 2000 - Bronzo individuale Atene 2004 - Argento individuale Pechino 2008 - Bronzo a squadre

Nata a Jesi (An) il 17 maggio 1970. Fiorettista del G.S. Corpo Forestale dello Stato, è sposata con Giovanni Battista Rotella ed ha due figli: Claudia e Giovanni. Nel 2001 si è laureata in Scienze Motorie con 110 e lode. Attualmente é membro di Giunta del CONI. Prima donna italiana a vincere due medaglie d’oro nella stessa Olimpiade, con un record (sempre femminile) di 8 medaglie ai Giochi. Giovanna è anche la prima atleta marchigiana ad essere nominata “portabandiera” azzurra (Atlanta 1996) e - fra i marchigiani - vanta il maggior numero di partecipazioni ai Giochi Olimpici (5), come Galliano Rossini. Si iscrive al Club Scherma Jesi già a 7 anni ed è allenata dal maestro Ezio Triccoli, che aveva appreso questa disciplina in Sudafrica, durante un campo di prigionia britannico, dove si tirava con bastoni di legno. A 16 anni, la Trillini è la più giovane campionessa italiana assoluta e conquista anche la sua prima medaglia internazionale: l’argento mondiale nella gara a squadre. Il suo esordio olimpico, conquistato a suon di risultati, avviene in condizioni tutt’altro che favorevoli. A Barcellona ’92, Giovanna (164 cm. per 62 kg.) si presenta con una lesione al crociato anteriore del ginocchio, riportata soltanto cinque mesi prima. Ma con classe e tenacia conquista l’oro, nono-

Giovanna Trillini attacca la Granbassi a Pechino

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In alto a sinistra, Giovanna Trillini ad Atene, 2004 A destra, Giovanna Trillini portata in trionfo a Barcellona, 1992, dopo la vittoria della sua prima medaglia d'oro Sotto una giovane piccola campionessa

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stante 3 sconfitte su 6 incontri nel turno eliminatorio e la successiva battuta d’arresto (1-5 e 2-5) con la romena Szabo nel terzo turno dell’eliminazione diretta. Quando tutto sembrava più difficile, emerge la classe. Ripescata, Giovanna batte la polacca Sobczak, nonostante sia inizialmente sotto 0-3. Poi, nei quarti, pur partendo dallo 0-3, batte anche la tedesca Bau (5-3 e 6-4). In semifinale piega la russa Sadovskaya (5-3 nel terzo) e in finale supera la cinese Wang, vincendo 6-5 la bella. Soltanto cinque giorni dopo, la Trillini diviene la prima atleta marchigiana a vincere due ori nella stessa olimpiade, grazie al successo nella gara a squadre. L’Italia batte l’Ungheria nei quarti per 9-2 (2 vittorie della “Trilla”), piega in semifinale (9-3) la Romania (1 vittoria di Giovanna) e in finale, senza la Trillini (stiramento alla coscia destra), la Germania 9-6. Il doppio oro le vale il titolo di “portabandiera” italiana ad Atlanta ’96, dove nell’individuale è eliminata dalla rumena, Laura Badea, perdendo 14-15 al supplementare e dopo essere stata in vantaggio 6-0 e 13-8. Persa questa chance, si deve accontentare del bronzo, ma nel concorso a squadre l’Italia è ancora sul gradino più alto del podio (45-33 in finale sulla Romania), con la Trillini in vantaggio nei suoi assalti 18-15. A Sydney 2000 conquista il bronzo individuale e centra un altro oro a squadre: l’Italia batte in finale la Polonia 45-36, con la Trillini protagonista di un 15-12 personale. Ad Atene 2004, non c’è posto per la gara a squadre, cancellata dal programma “per manifesta superiorità del Dream Team azzurro”. Così Giovanna gareggia solo nell’individuale, e al termine degli assalti si disputa la prima, storica finale per l’oro tra due atlete jesine, cresciute nello stesso


Club. E che per giunta sono compagne di stanza al Villaggio Olimpico, in un periodo di tregua ad una rivalità che vive da sempre fra alti e bassi. La Trillini inizia bene e si porta sul 4-1, ma poi si fa recuperare. Torna in vantaggio 11-9, ma da questo momento in poi è solo Vezzali, che chiude 15-11. Nel 2005, la Trillini diventa mamma di Claudia, ma a meno di sei mesi dal lieto evento torna in pedana in Coppa del Mondo e nel 2008 a Pechino, nell’individuale esce dalle sfide per il podio, anche a causa di alcune decisioni arbitrali assai discutibili e tutte a lei sfavorevoli. Nella gara a squadre, stavolta l’Italia deve accontentarsi del bronzo, ma per Giovanna (che rinuncia a disputare la finale per consentire alla compagna, Ilaria Salvatori, di ricevere la medaglia) c’è un nuovo record: l’ottavo trofeo olimpico in 5 partecipazioni ai Giochi. In carriera la Trillini ha collezionato anche 9 titoli mondiali (2 individuali, 1991 e 1997) e 7 a squadre (1990-‘91‘95-’97-‘98-2001-‘04), 5 argenti, 5 bronzi iridati e 4 Coppe del Mondo (1991-‘94-‘95-‘98). Nel palmares anche 2 ori europei, un argento e 3 bronzi. Pur avendo annunciato tante volte il suo ritiro, Giovanna, oltre che ad insegnare scherma alle giovani leve, ha ripreso ad allenarsi e…

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Paolo Tofoli Fermo, 14/8/1966

Pallavolo Barcellona 1992 - 5° classificato Atlanta 1996 - Argento Sydney 2000 - Bronzo Atene 2004 - Argento

Nasce a Fermo il 14 agosto 1966 dove il papà Antonio, impiegato in un’azienda che faceva capo a quella che sarebbe diventata l’ENI, si trasferisce per qualche tempo. Poi, con la mamma Maria e la sorella Lucilla va a vivere a Fano (PU), dove dopo un primo approccio al baseball, si dedicherà alla sua grande passione: la pallavolo. Dall’83 all’85 è nelle Giovanili della Virtus Volley Fano e proprio nel 1985 è il palleggiatore della squadra che, vincendo il titolo di vice campione del mondo juniores, dà vita alla famosa “generazione di fenomeni”, trascinata ai più grandi successi dal coach argentino, Julio Velasco, che puntò ben presto su di lui come palleggiatore titolare della Nazionale più vincente della storia italiana. Sposato con Valentina, padre di Alessandro e di Andrea, con l’Italia Tofoli (188 cm.) si è aggiudicato tre medaglie olimpiche: argento ad Atlanta ’96 (sconfitta in finale dall’Olanda 3-2) e Atene 2004 (battuta in finale dal Brasile 3-1), a ca-

Nella pagina a fianco, Tofoli ad Atlanta 1996 Sopra un giovanissimo Paolo Tofoli agli esordi A destra Paoli nell'ultima sua stagione agonistica

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vallo del bronzo di Sydney 2000, conquistato nella “finalina” contro l’Argentina (3-2). Ogni volta l’Italia si presenta ai Giochi da favorita, ma per una sorta di incantesimo non riesce mai a mantenere fede ai pronostici, vista la straordinaria serie di successi ottenuti in campo internazionale. Nel palmares di Paolo Tofoli, che alla fine vestirà 342 volte la maglia azzurra (esordio in Nazionale il 22 maggio 1987 a Montichiari, Italia – Polonia 3-0), ci sono infatti due titoli mondiali (1990 e 1994), quattro ori (1989, 1993, 1995 e 1999) e un argento (1991) europei, e 5 World League (1990, 1991, 1992, 1994 e 2000). Dopo l’avvio di carriera a Fano, nella vita di club dall’85 al ‘90 passa al Petrarca Padova in A1, poi apre un lungo ciclo alla Sisley Treviso, dove resta dal 1990 al 1997, vincendo i suoi primi due scudetti, una Coppa Campioni, due Coppe CEV, una Supercoppa Europea e una Coppa Italia. Un anno al 4 Torri Ferrara e poi a Roma dal 1998 al 2001, vincendo ancora il campionato italiano ed una Coppa CEV. Le stagioni successive lo vedono al Trentino Volley (dal 2001 al 2005), a Perugia (2005/06) e ancora a Roma (dove vince un’altra CEV), dal 2006 al 21 luglio 2009, quando annuncia il suo ritiro dall’attività.

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Al fenomenale palleggiatore fermano - fanese (“a Fermo ci sono amici e parenti, a Fano ci vivo da una vita…”) il giornalista romano, Silio Rossi, ha dedicato una pubblicazione, in occasione dei suoi 25 anni di attività pallavolistica, dal titolo “Paolo Tofoli, il fuoco e la poesia” (2010). Diventato uno dei giocatori che hanno segnato la storia della pallavolo italiana e mondiale (con 27 medaglie - di cui 17 d’oro - in competizioni internazionali), dal 2010 Paolo ha intrapreso la carriera di allenatore, alla guida della Scavolini Pesaro femminile, con la quale ha subito vinto una Supercoppa italiana.

Nella Pagina a fianco, Paolo Tofoli festeggia insieme ai tifosi lo scudetto vinto con la M. Roma Volley A destra, Paolo Tofoli in azione con la RPA Perugia

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Samuele Papi Ancona, 20/5/1973

Pallavolo Atlanta 1996 - Argento Sydney 2000 - Bronzo Atene 2004 - Argento

Nasce ad Ancona il 20 maggio 1973. Schiacciatore – ricevitore, ha partecipato a 3 Giochi Olimpici, conquistando due medaglie d’argento (Atlanta 1996 ed Atene 2004) ed una di bronzo (Sydney 2000). All’inizio è stato il calcio. Ad appassionarlo, la pallavolo è arrivata tardi, a 13 anni. Ma Samuele, anche per la bravura dei suoi tecnici falconaresi, a cominciare dal professor Marco Paolini, si è ben presto messo in evidenza, grazie al suo talento: velocità d’esecuzione dei colpi, capacità difensiva non comune, straordinaria visione di gioco. A 17 anni è già nella “rosa” della prima squadra nella Pallavolo Falconara, con la quale esordisce in serie A (Falconara - Santal Parma 3-2, febbraio 1991). Per essere uno schiacciatore, i suoi 191 centimetri sono davvero pochi, ma “Samu” ha una grandissima elevazione, che migliora continuamente grazie agli allenamenti ai quali si sottopone, saltando con in dosso un giubbotto con pallini di piombo. Nell’anno del suo passaggio al Cuneo per un miliardo di lire (1994), Papi, che dimostra una tecnica sopraffina anche in ricezione (il suo bagher viene portato ad esempio nelle Scuole di pallavolo), disputa con la Nazionale il suo primo Mondiale. Resterà in azzurro per 12 anni, divenendo anche capitano dell’Italia più vincente della storia pallavolistica italiana, quella della "generazione di

Atene, 2004 Samuele Papi in azione A destra, la nazionale di Volley si è aggiudica l'argento in seguito alla sconfitta con il Brasile

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fenomeni". Anzi, visto il soprannome che gli affibbiano i suoi compagni: “O’ Fenomeno”, unitamente a Lorenzo Bernardi i due si possono definire i più grandi giocatori di sempre della pallavolo italiana. Alla fine Papi, il numero 6 più famoso dell’Italvolley, giocherà 339 partire in maglia azzurra, collezionando 3.543 punti. Il suo palmares è semplicemente straordinario. Protagonista della grande Italia di Julio Velasco, oltre alle tre medaglie olimpiche (argento ad Atlanta, Italia sconfitta in finale dall’Olanda 3-2; bronzo a Sydney, battuta l’Argentina per il podio 3-1; argento ad Atene, azzurri battuti in finale dal Brasile 3-1), Papi ha vinto due Mondiali (Atene 1994 e Tokyo 1998) e tre titoli Europei (1995, 1999, 2003) e quattro World League (1994, 1995, 1999, 2000), una Coppa 204


Nella pagina a fianco, Atene 2004, una bella azione di Samuele Papi contro la Russia A destra, un giovane Samuele Papi ad Atlanta

del Mondo (1995). A Falconara dal 1990 al 1994, a Cuneo dal ’94 al ’98 (due Coppe delle Coppe, due Supercoppe Europee, una Coppa CEV, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana), è rimasto 13 anni a Treviso e con la Sisley ha vinto un numero incredibile di altri trofei: 6 scudetti, 3 Champions League, una Supercoppa Europea, 4 Coppe Italia, 7 Supercoppe Italiane. Sposato con la signora Patrizia e padre di Gaia e di Lucrezia, a 38 anni ha sottoscritto un nuovo contratto biennale con Piacenza in A1, il che lo renderà uno dei giocatori dalla carriera più longeva della pallavolo mondiale. Al talentuoso schiacciatore – ricevitore, il giornalista e scrittore falconarese, Adelio Pistelli, ha dedicato un libro dal titolo “Samuele Papi, il fenomeno” (2005). Fra i desideri del giocatore, quando avrà smesso di andare in campo, c'è quello di restare nel mondo della pallavolo, anche se non da allenatore.

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Valentina Vezzali Jesi (An), 14/2/1974

Scherma - Fioretto Individuale e a Squadre Atlanta 1996 - Oro a Squadre Atlanta 1996 - Argento Individuale Sydney 2000 - Oro a Squadre Sydney 2000 - Oro Individuale Atene 2004 - Oro Individuale Pechino 2008 - Oro Individuale Pechino 2008 - Bronzo a Squadre

Nata a Jesi (An) il 14 febbraio 1974. E’ unanimemente considerata la schermitrice più forte di tutti i tempi. Fiorettista del G.S. Fiamme Oro della Polizia di Stato, è sposata (dal 2002) con il calciatore, Domenico Giugliano, ed ha un figlio: Pietro. Diplomata in Ragioneria, nel 2009 ha partecipato – come concorrente – alla trasmissione televisiva di Rai 1, “Ballando con le stelle” e da anni è testimonial pubblicitaria di alcuni prestigiosi marchi. Attualmente é membro di Giunta del CONI regionale delle Marche. Prima donna italiana a vincere tre medaglie d’oro consecutive nella gara individuale dei Giochi Olimpici (Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008). Valentina vanta anche numerosi altri primati: 11 Coppe del Mondo (con 76 vittorie nella competizione) e 5 ori olimpici. Seguendo le orme di sua sorella Nathalie, entra nel Club Scherma Jesi a 6 anni e viene subito notata dal maestro Ezio Triccoli, che ben presto le prefigura un futuro di successi. Mai previsione fu più azzeccata. Considerata troppo giovane per partecipare ai Giochi di Barcellona, nel 1995 conquista il primo oro Assoluto mondiale. Un anno dopo debutta alle Olimpiadi con l’argento nell’individuale ad Atlanta ’96, battuta in finale dalla rumena Badea (15-10) e con l’oro a squadre, visto che l’Italia batte in finale la Romania (45-33) con un

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parziale di 14-9 della Vezzali, e nonostante un 2-5 con la stessa Badea. Già nel 1996, strappa alla Trillini il primo posto nel ranking mondiale che, infortuni e stato interessante a parte, conserva quasi ininterrottamente per poco meno di quindici anni. A Sydney arriva il primo oro individuale. Fatica nei quarti contro la rumena Szabo e dopo averla piegata nel supplementare, batte la Badea in semifinale (15-8) e non dà scampo alla tedesca Rita Koenig (15-5) salendo così sul gradino più alto del podio. Qualche ora e arriva il bis nella gara a squadre, dove Valentina trascina l’Italia al successo con un 20-8 (10-3 alla Gruchala nel match decisivo) del 45-36 rifilato alla PoloSopra la Vezzali in un assalto contro la Granbassi A sinistra, Valentina Vezzali scherza con la medaglia d'oro vinta ad Atene. Nella pagina a fianco Valentina Vezzali in un grido liberatorio alla fine di un incontro.

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nia in finale. Ad Atene 2004, “orfana” della gara a squadre, dove l’Italia non ha rivali, la Vezzali conquista i suo secondo oro consecutivo nell’individuale, battendo in finale l’eterna rivale di sala (e compagna di stanza al Villaggio Olimpico greco), Giovanna Trillini: 15-11. Soltanto un anno più tardi diventa mamma di Pietro, e 4 mesi dopo averlo dato alla luce, Valentina vince il suo quarto titolo mondiale a Lipsia! Nel 2006, a fermarla per lungo tempo è la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Ciò nonostante, “Vale” disputa ugualmente il mondiale di Torino, dove perde in finale da Margherita Granbassi. Valentina é di nuovo pronta a riprendersi lo scettro dell'Olimpiade e a "riscattare" lo sgarbo subìto dalla Granbassi. A Pechino la Vezzali trionfa nuovamente nell'individuale, piegando in semifinale proprio l'azzurra Granbassi e battendo in finale la sud coreana Nam (6-5). E' di bronzo nella gara a squadre. Dopo gli ultimi Giochi, la campionessa jesina sembra avere un altro momento di appannamento, cedendo titolo Europeo (2011) e Mondiale (2009) alla compagna di sala e nuova rivale, Elisa Di Francisca. Ma a Catania 2011 conquista il suo sesto titolo iridato, battendo in finale proprio Elisa.

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Lucia Morico Fano (PU), 12/12/1975

Judo Atene 2004 - Bronzo individuale Cat. -78 kg. Pechino 2008 - 7° classificata individuale Cat. -78 kg.

E’ nata a Fano (Pu) il 12 dicembre 1975. Ha cominciato a praticare judo all’età di 9 anni, nella palestra “Kodokan” di Marotta di Mondolfo (a 200 metri da casa sua), dove il suo primo allenatore, Aldo Enea, ne ha subito individuato le doti di tenacia, forza e determinazione. Affinata la tecnica, la carriera sportiva della Morico ha compiuto un nuovo salto con i primi risultati e comunque dopo molti anni di impegno e di sacrifici. La judoka di Marotta vince il primo titolo italiano nel 1993 (cat. -66 kg.) ed è seconda nell’europeo di Wroclaw (cat. Open class) nel 2000. Sempre lo stesso anno infila una serie di titoli italiani assoluti: 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2006. Ma i successi più importanti arrivano prima. Grazie ai duri allenamenti e ad una dieta ipercalorica, Lucia (180 cm.) cresce di peso fino a raggiungere la categoria -78 kg., con la quale si toglie le più importanti soddisfazioni, a cominciare dal titolo europeo di Dusseldorf (2003), che segue di un anno il secondo argento continentale di Maribor (2002). Ma l’anno della consacrazione e della notorietà è il 2004. Dopo l’argento agli Europei di Bucarest, c’è la qualificazione ai Giochi Olimpici di Atene, dove Lucia conquista una meritatissima medaglia di bronzo, piegando una dopo l’altra la venezuelana Pinto, la brasiliana Silva e l’ucraina Matrosova per il podio.

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Tesserata per le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, seguita dal tecnico della Nazionale, Felice Mariani, Lucia entra nel ghota mondiale della sua categoria e nel 2005 è bronzo agli Europei di Rotterdam e quinta ai Mondiali de Il Cairo, dove a 7” dalla fine dell’incontro stava assaporando la medaglia di bronzo, salvo ricevere un fatale richiamo “per inattività” dai giudici e la conseguente sconfitta. Stesso piazzamento nel Campionato del mondo di Rio de Janeiro (2007), che le vale la qualificazione ai Giochi di Pechino. Qui la Morico salta la prima eliminatoria poi batte Nakazawa (GIA) e perde con la spagnola Miguel. Nel primo turno di recupero perde con l’ermafrodita brasiliana, Edinanci Silva (che invece aveva eliminato ad Atene) ed è costretta alla resa. Il 19 è il suo numero fortunato: 19 come il giorno della medaglia olimpica ad Atene, 19 come il giorno della nascita di sua figlia Julia, frutto dell’amore per il judo e per il papà della piccola, Winston Gordon, nazionale judoka inglese, candidato a partecipare alle Olimpiadi di Londra (-90 kg.). Dalla nascita di sua figlia, Lucia si è completamente dedicata a lei, decidendo di ritirarsi. Oggi è impiegata come Appuntato della Guardia di Finanza presso il Comando Regionale di Ancona e al termine dell’attuale “quadriennio olimpico sabbatico”, ha già deciso che farà l’istruttrice di judo, possibilmente insegnando ai bambini.

Nella pagina a fianco, un bel ritratto di Lucia Morico, (foto Vanda Biffani)

Sotto, Lucia Morico mostra il bronzo vinto ad Atene A destra, Lucia Morico in azione In basso, Pechino 2008, la Morico combatte con la brasiliana Silva

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Filippo Magnini Pesaro (PU), 2/2/1982

Nuoto - Stile libero Atene 2004 - Bronzo 4x200 stile libero Atene 2004 - 4° classificato staffetta 4x100 stile libero Atene 2004 - 5° classificato 100 stile libero Pechino 2008 - 9° classificato 100 stile libero Pechino 2008 - 4° classificato staffetta 4x100 stile libero Pechino 2008 - 4° classificato staffetta 4x200 stile libero

E’ nato a Pesaro il 2 febbraio 1982. Nello stile libero é certamente il miglior nuotatore italiano di tutti i tempi. A 22 anni esordisce ai Giochi olimpici di Atene piombando nel ghota della gara regina (100 stile) con il 5° posto in finale, una medaglia di bronzo nella staffetta 4x200 e il 4° posto nella 4x100! Le cose vanno meno bene a Pechino 2008. E anche se, trascinata da “Filo”, l’Italstaffetta 4x100 è da record mondiale, le altre avversarie fanno ancora meglio e l’avventura cinese, dopo il 9° posto nell’individuale (48”11), si chiude sfiorando il podio sia nella gara a squadre breve che nella 4x200. “Filo”, attuale capitano della Nazionale italiana di Nuoto, ha vinto due titoli mondiali (2005 Montreal e 2007 Melbourne) e due in vasca corta (Shanghai 2006), divenendo il terzo atleta al mondo - con Matt Biondi e Alexandr Popov - ad essersi aggiudicato due titoli iridati individuali consecutivi. Il primo approccio di “Pippo” con il nuoto arrivò abbastanza tardi, passando attraverso alcune esperienze che non lo appassionarono più di tanto. Un po’ di basket come Pesaro comanda, tennis, beach volley (la sua più grande passione dopo il nuoto) e naturalmente il calcio, come tanti altri bambini della sua età. Gioca benino Filippo, ma il suo fisico é esile e sua madre lo incoraggia a farsi un po’ di muscoli andando a nuoto. “Filo” era magrolino sì, ma con tanta grinta in

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corpo. Così, divenne ben presto un buon ranista, tanto che i primi titoli giovanili di categoria non si fecero attendere. Il vero salto, però, lo compie a 18 anni. Magnini prende il Diploma da Geometra e si trasferisce a Torino, dove viene allenato da Claudio Rossetto. Dalla rana allo stile libero: la metamorfosi è compiuta e Magnini – maturato anche fisicamente (187 cm. per 80 kg.) - letteralmente esplode. A vent’anni sale per la prima volta sul podio agli Assoluti e nel 2003 entra in Nazionale ai Mondiali di Barcellona. Dopo il primato italiano sui 100 stile ed i trionfi agli Europei di Madrid è pronto per l’esordio alle Olimpiadi. Ad Atene, nella gara individuale (100 stile) conquista la finale e chiude al 5° posto con 48”99 e lo stesso piazzamento lo ottiene nella 4x100, gareggiando in finale con i compagni di qualificazione Alessandro Calvi, Christian Galenda, Michele Scarica e Lorenzo Vismara. “Superpippo” si rifà nella staffetta 4x200 dove l’Italia centra il bronzo con Emiliano Brembilla, Massimiliano Rosolino, Simone Cercato e Magnini (7’11”83), dietro alle irraggiungibili Stati Uniti e Australia.

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La rivincita personale arriva l’anno dopo ai mondiali di Montreal, dove “Magno” è semplicemente straordinario e trionfa con 48”12, nuovo record dei Campionati iridati. Due anni e il campione pesarese si ripete a Melbourne 2007, anche se deve condividere il gradino più alto del podio con il sorprendente canadese, Brent Hayden (48”43 per entrambi). Filippo é nella storia di una delle discipline più praticate al mondo! Nel suo palmares ci sono anche: 15 ori, 4 argenti e 7 bronzi europei; un oro e due argenti ai Giochi del Mediterraneo e 32 titoli italiani con il primato dei 100 stile con 48”04, stabilito ai Mondiali di Roma 2009. Iscritto alla Facoltà di Scienze Motorie di Urbino, oltre a realizzare spot pubblicitari sempre in tema di acqua e di piscine, “Filo” è stato inviato (2008) del reality televisivo RAI, “L’Isola dei famosi” e recentemente è stato al centro del gossip per un suo flirt con la campionessa mondiale e olimpica, Federica Pellegrini. E se il nuoto é divenuto ormai tanto popolare, lo si deve anche alle sue straordinarie doti agonistiche e comunicative.

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Rodolfo Rombaldoni Sant’Elpidio a Mare (Ap), 15/12/1976

Pallacanestro - Playmaker Atene 2004 - Argento

E’ nato a Sant’Elpidio a Mare (Ap) il 15 dicembre 1976. Play – guardia, ha conquistato la medaglia d’argento ai Giochi di Atene 2004, quando in pochi avrebbero pronosticato questo risultato per l’Italia di coach, Carlo Recalcati. Di quel team, capace di riportare l’Italia sul podio a 24 anni dai Giochi di Mosca, con Rodolfo fanno parte: Gianluca Basile, Massimo Bulleri, Roberto Chiacig, Giacomo Galanda, Luca Garri, Dennis Marconato, Michele Mian, Gianmarco Pozzecco, Nikola Radulovic, Alex Righetti e Matteo Soragna. Dopo un esordio tribolato con la Nuova Zelanda e le sconfitte contro Serbia/ Montenegro e Spagna, l’Italia schianta la temutissima Cina e piega l’Argentina. Nei quarti batte Porto Rico e in semifinale regola la Lituania. In finale per l’oro, non riesce però a ripetere la partita del girone eliminatorio ed è battuta dall’Argentina. Rodolfo Rombaldoni, “Dodo”, per amici e compagni di squadra (193 cm. per 96 kg.) preferisce il basket al calcio, spinto da sua madre e inizia ben presto ad andare sotto canestro. I primi palleggi con la palla a spicchi sono così a Sant’Elpidio a Mare, ma a 16 anni si trasferisce a Verona, dove inizia la sua fulminante carriera sotto la guida di Alessandro Giuliani. Nella città scaligera il cestista ascolano debutta in serie A, contro Reggio Emilia, a 17 anni e 10 mesi. Dopo Verona, nel 1996 va al Pistoia e poi passa al Pozzuoli. Torna a Verona

Atene 2004, la nazionale di Basket sale sul podio per la medaglia d'argento

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dove resta per altre tre stagioni, esordendo in Eurolega. Dal 2002 al 2004 a Reggio Calabria (A1), gioca per la prima volta nelle Marche, all’Aurora Jesi (A1, 2005), dove resta solo mezzo campionato, perché poi passa alla Fortitudo Bologna (A1), con la quale vince lo Scudetto e disputa Eurolega e Supercoppa Italiana. Nel 2006 a Scafati (A1) e poi al Siena (A1). Nel 2007 è al Venezia in B1 e trascina la Reyer al ritorno in Lega2. Torna a Verona, poi Biella e attualmente a Brescia. In azzurro ha esordito nell’Under 20 (1998) e con la Nazionale maggiore ha giocato dal 2001 al 2004. Diplomato geometra, sposato con la signora Agnese; non ha alcuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo, viste le sue doti peculiari: tecnica di base, esperienza da vendere e grande umiltà.

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Giochi Olimpici Invernali


Giochi Olimpici Invernali Sport invernali su ghiaccio o neve, si disputano ogni quattro anni. La prima edizione si è svolta a Chamonix Mont Blanc, in Francia, nel 1924. Dal 1994 i Giochi Olimpici Invernali non si tengono più nello stesso anno delle Olimpiadi estive, ma si alternano a queste ultime ogni due anni. A differenza dei Giochi Estivi, la numerazione è stata interrotta durante la Seconda Guerra Mondiale (1940 e 1944) ed è ripresa nel 1948. Queste le discipline in programma ai giorni nostri: Biathlon, Bob, Combinata nordica, Curling, Freestyle, Hockey su ghiaccio, Pattinaggio di figura, Pattinaggio di velocità, Salto con gli sci, Sci alpino, Sci di fondo, Short Track, Skeleton, Slittino e Snowboard. Quattro i marchigiani che vi hanno preso parte: a Innsbruck 1976, Francesco BUTTERI (Civitanova Marche, Mc 9/5/1954) - Bob a 4; a Torino 2006, Giorgio MORBIDELLI (Ancona, 16/3/1974) - Bob a 4; a Torino 2006, Lamberto GIANNINI (Ancona, 9/7/1952), medico; a Vancouver 2010, Don Mario LUSEK (Petritoli, Fr 30/11/1951), Assistente religioso. Già assegnate le prossime due edizioni dei Giochi Invernali: Soci 2014 (Russia) e Pyeongchang (2018). Questa è la successione delle varie edizioni dei Giochi Invernali: I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII

Chamonix (Francia) 1924 Sankt Moritz (Svizzera) 1928 Lake Placid (USA) 1932 Garmisch-Parten Kirchen (Germania) 1936 Sankt Moritz (Svizzera) 1948 Oslo (Norvegia) 1952 CORTINA (Italia) 1956 Squaw Valley (USA) 1960 Innsbruck (Austria) 1964 Grenoble (Francia) 1968 Sapporo (Giappone) 1972 Innsbruck (Austria) 1976

25 Gennaio - 05 Febbraio 11 - 19 Febbraio 11 - 19 Febbraio 06 - 16 Febbraio 30 Gennaio - 08 Febbraio 14 - 25 Febbraio 26 Gennaio - 05 Febbraio 18 - 28 Febbraio 29 Gennaio - 09 Febbraio 06 - 18 Febbraio 03 - 13 Febbraio 04 - 15 Febbraio*

*(partecipazione di Francesco Butteri - Bob a quattro)

XIII Lake Placid (USA) XIV Sarajevo (Jugoslavia) XV Calgary (Canada) XVI Albertville (Francia) XVII Lillehammer (Norvegia) XVIII Nagano (Giappone) XIX Salt Lake City (USA) XX TORINO (Italia)

1980 1984 1988 1992 1994 1998 2002 2006

14 - 23 Febbraio 08 - 19 Febbraio 13 - 28 Febbraio 08 - 23 Febbraio 12 - 27 Febbraio 07 - 22 Febbraio 08 – 24 Febbraio 10 – 26 Febbraio**

**(partecipazione di Giorgio Morbidelli - Bob a quattro)

XXI Vancouver

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(Canada)

2010

12 – 28 Febbraio


FRANCESCO BUTTERI Innsbruck 1976 - 12° classificato Bob a 4 E’ nato a Civitanova Marche il 9 maggio 1954, ma risiede a Porto d’Ascoli. Ex decatleta dal fisico possente, 190 cm per 95 kg, ha partecipato ai Giochi Olimpici Invernali 1976 di Innsbruck (Austria) nel Bob a 4, come “break” (l’ultimo atleta a salire, dopo la spinta alla partenza). Con l’equipaggio di Italia 1 (Giorgio Alverà, Marco Vegnuti, Adriano Bee, Francesco Butteri), il 14 febbraio chiuse al 12° posto (3’45”87), a causa di un clamoroso errore di spinta (si stava sperimentando una nuova tecnica, rivelatasi improduttiva) nella prima manche. Nell’occasione, il quartetto italiano rischiò di non riuscire a salire in tempo sul bob e nonostante i tanti allenamenti che avevano preceduto la spedizione olimpica a Cervinia e Cortina, la gara venne compromessa, dato l’altissimo tempo di spinta fatto registrare. Promessa del decathlon, Butteri venne avvicinato dal prof. Carlo Vivio, maestro di sport di L’Aquila, che gli propose di passare dall’atletica (si stava allenando a Tirrenia) al Bob. Accettò, riuscendo ad imporsi anche in altre importanti competizioni internazionali. Sposato, due figli, oggi Francesco Butteri è uno stimato docente di Educazione Fisica e di Atletica leggera, dopo essere stato Responsabile Nazionale delle Prove Multiple. GIORGIO MORBIDELLI Torino 2006 - 11° classificato Bob a 4 E’ nato ad Ancona il 16 marzo 1974, ma risiede a Falconara Marittima (An). Ex velocista, già Campione Italiano Universitari (100 m., Cagliari 2001), cm 179 cm per 82 kg, ha partecipato ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 nel Bob a 4, come “breakman”. Con l’equipaggio di Italia 2 (Fabrizio Tosini, Luca Ottolino, Antonio De Sanctis, Giorgio Morbidelli), il 25 febbraio concluse la gara all’11° posto (3’42”61), mettendosi alle spalle l’equipaggio di Italia 1 (3’42”84), nella gara vinta da Germania 1, davanti a Russia 1 e Svizzera 1. Agente Scelto del Corpo Forestale dello Stato, ha debuttato in Nazionale di Bob nel 2003. Ha partecipato a 29 gare di Coppa del Mondo (2004, 2005 e 2006), a due Campionati mondiali (2004 e 2005) e a 4 Europei. Miglior piazzamento, 4° posto in Coppa del Mondo a Cortina nel Bob a 2, di cui è stato Campione Italiano (con Simone Bertazzo) nel 2004 e nel 2006. Attualmente è impiegato presso il Comando Provinciale di Ancona del Corpo Forestale.

DON MARIO LUSEK Vancouver 2010 - Assistente religioso E’ nato a Petritoli di Fermo il 30 novembre 1951. Dopo aver esordito ai Giochi Olimpici Estivi in Cina, a Pechino 2008, come assistente religioso ha seguito anche la delegazione azzurra agli ultimi Giochi Invernali di Vancouver, in Canada, nel febbraio 2010. Da poco rientrato dai Giochi del Mediterraneo di Pescara e dai Mondiali di Atletica di Berlino (2009), il Cappellano del team azzurro ha officiato messe e confortato atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori durante la disputa delle varie competizioni canadesi.

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Giochi Paralimpici


Giochi Paralimpici Luca Pancalli Presidente Comitato Italiano Paralimpico

Marche culla dello sport. Senza differenze. Marche fucina di campioni. Olimpici e Paralimpici. Una pubblicazione che unisce questi temi, a metà tra cultura e agonismo, non può che ricevere il mio più sincero plauso. Sono certo che questa meritoria iniziativa editoriale saprà dare voce ad un territorio che ha saputo, nel corso degli anni, conquistarsi spazi importanti nella realtà sportiva del nostro paese.

Luca Savoiardi Presidente Comitato Italiano Paralimpico Marche

Se rivolgiamo lo sguardo alle prime Paralimpiadi di Roma, ci accorgiamo che gli atleti marchigiani ci hanno messo un po’ a rispondere “presente”, ma quando lo hanno fatto, sono riusciti a compiere tante belle imprese. Al di là delle 12 medaglie conquistate, conta il messaggio che queste portano ai tanti giovani con disabilità: non solo lo Sport si può praticare, ma attraverso di esso ci si può realizzare.

All’inizio si chiamarono Giochi di Stoke Mandeville (1948), ed erano riservati ai reduci della Seconda Guerra mondiale, che avevano riportato danni alla colonna vertebrale. L’idea fu di Ludwig Guttmann, un medico britannico che quattro anni più tardi riuscì a coinvolgere anche alcuni atleti olandesi, così da dare un tocco di internazionalizzazione alla competizione. A quel tempo le gare si svolgevano ogni anno a Stoke Mandeville, una cittadina nella contea del Buckinghamshire, ma fu nel 1958 che i Giochi subirono la prima, vera trasformazione. Ciò si deve ad Antonio Maglio, un medico italiano Direttore del Centro Paraplegici dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro). Nel 1960 Maglio propose al collega Guttmann di far disputare i Giochi da lui organizzati, a Roma dove erano in programma i Giochi dell XVII Olimpiade. Fu così che i "IX Giochi Internazionali per Paraplegici" di Roma 1960, ovvero la nona edizione internazionale dei Giochi di Stoke Mandeville, vennero successivamente riconosciuti come i Giochi Paralimpici Estivi nel 1984, quando il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) approvò ufficialmente la più ampia denominazione di "Giochi Paralimpici". Da quel momento in poi, i Giochi Paralimpici si sono svolti con regolarità, anche se non sempre ospitati nelle stesse città dei Giochi Olimpici. Ad ogni buon conto, i Paralimpici sono ormai abbinati sistematicamente ai Giochi Olimpici e ciò avviene dall’accordo siglato il 19 giugno 2001. Il punto d’arrivo resta però la disputa in contemporanea dei Giochi, cosa che già avviene in diverse competizioni internazionali.

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Giochi Paralimpici Questa è la successione delle varie edizioni dei Giochi Paralimpici: I II III IV V VI VII

Roma Tokyo Tel Aviv Heidelberg Toronto Arnhem Stoke Mandeville

(Italia) (Giappone) (Israele) (Germania) (Canada) (Olanda) (Inghilterra)

1960 1964 1968 1972 1976 1980 1984

18 - 25 Settembre 03 - 12 Novembre 04 - 13 Novembre 02 - 10 Agosto 03 - 11 Agosto 21 - 30 Giugno 17 - 30 Giugno

(USA)

1984

17 - 30 Giugno

(atleti su sedia a rotelle)

VII

New York

(atleti con paralisi cerebrale, disabili visivi, amputati e altre disabilità)

VIII IX X XI XII XIII XIV

Seoul Barcellona Atlanta Sydney Atene Pechino Londra

(Corea del Sud) (Spagna) (USA) (Australia) (Grecia) (Cina) (Gran Bretagna)

1988 1992 1996 2000 2004 2008 2012

15 - 24 Ottobre 03 - 14 Settembre 15 - 26 Agosto 18 - 29 Ottobre 17 - 28 Settembre 06 - 17 Settembre 29 Agosto - 9 Sette.

Giochi Paralimpici Invernali Le prime Paralimpiadi Invernali si tennero in Svezia, nel 1976. Dall’edizione di Albertville 1992, si svolgono ogni quattro anni e prevedono specialità come sci alpino, sci nordico, l'hockey su slittino, il biathlon e il curling.

Queste le edizioni finora svolte, senza la partecipazione di alcun atleta marchigiano: I Ornskoldsvik II Geilo III Innsbruck IV Innsbruck V Tignes-Albertville VI Lillehammer VII Nagano VIII Salt Lake City IX Torino X Vancouver XI Soci

(Svezia) (Norvegia) (Austria) (Austria) (Francia) (Norvegia) (Giappone) (USA) (Italia) (Canada) (Russia)

1976 12 - 28 Febbraio 1980 01 - 07 Febbraio 1984 (56 gare disputate) 1988 (44 gare disputate) 1992 (48 gare disputate) 1994 (66 gare disputate) 1998 (48 gare disputate) 2002 (53 gare disputate) 2006 10 - 19 Marzo 2010 12 - 21 Marzo 2014 -

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Medagliere marchigiano Nome

Giochi Paralimpici Oro

Argento

Bronzo

Totale

Giovanni LOIACONO (Atletica Leggera)

1

1

2

4

Roberto GALLUCCI (Goalball)

1

-

-

1

Sauro NICOLINI (Nuoto)

-

1

2

3

Andrea CIONNA (Atletica Leggera)

-

-

2

2

Antonio MARTELLA (Tio a Segno)

-

-

1

1

Giorgio FARRONI (Ciclismo)

-

-

1

1

Totale

2

2

8

12

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Giovanni Lo Iacono Lucca, 25/11/1958

Atletica Leggera New York 1984 - Oro, lancio del disco New York 1984 - Argento, getto del peso Seoul 1988 - Bronzo, lancio del disco Seoul 1988 - Bronzo, lancio del giavellotto

E’ nato a Lucca il 25 novembre 1958, ma risiede a Montecosaro (Mc). Cerebroleso spastico dall’età di un anno a causa di una paralisi, atleta lanciatore (cat. CP5) dell’U.S. S. Stefano di Porto Potenza Picena (Mc) e poi dell’ASD Anthropos Civitanova Marche, ha partecipato a due edizioni dei Giochi Paralimpici: New York 1984 e Seoul 1988. All’esordio ai Giochi statunitensi ha conquistato la medaglia d’oro nel lancio del disco con m. 31,20, stabilendo il primato mondiale di categoria. Sempre nella “Grande Mela”, Giovanni si aggiudica l’argento nel getto del peso con m. 9,52. Nell’Olimpiade successiva, in Corea, Lo Iacono completa l’occupazione di tutti i gradini del podio, chiudendo con la conquista di altre due medaglie di bronzo: nel lancio del disco con m. 31,78 e nel lancio del giavellotto (specialità a lui poco gradita) con m. 21,36. Trasferitosi dalla Toscana nelle Marche (la terra di sua madre Anna), calzolaio artigiano, Giovanni si allena prima e dopo il lavoro nel prato della chiesa del suo paese e per le misure si regola con gli alberi del Viale. Inizia la vera attività sportiva (1978) nei lanci e sui 100 metri piani, dopo aver conosciuto la realtà della Polisportiva S. Stefano, fondata da Gianfranco Poggi. Per Lo Iacono l’inizio della pratica sportiva non fu facile: il regolamento lo costringeva a gareggiare sulla carrozzina, anche se lui sarebbe stato in grado di muoversi, pur con una certa difficoltà agli arti inferiori per via della tetraparesi. A trovare le posizioni e curare la tecnica pensò da solo. Da autodidatta si mette in evidenza in alcune gare nazionali, inizialmente nel getto del peso. Finché non arriva la convocazione ai Giochi Paralimpici statunitensi. Nel frattempo il regolamento era cambiato e Giovanni poté gareggiare in piedi, riuscendo ad affinare la tecnica, grazie agli insegnamenti dell’allenatore azzurro, Luigi Rosati. In carriera, Lo Iacono ha vinto anche molto altro. A cavallo delle due Olimpiadi ha conquistato: un doppio argento agli Europei (Bruxelles 1985) nel disco e nel peso e il bronzo nel giavellotto. Nel 1987 è medaglia d’oro nel disco agli Internazionali di Parigi. Dopo Seoul è d’oro ai Robin Hood Games di Nottingham (1989) con il nuovo primato del mondo nel disco (m. 33,94) e argento, nella stessa occasione, nel peso. Nel 1990 ottiene un 4° ed un 5° posto (disco e peso) al Mondiale di Assen, in Olanda. Il lanciatore, che nell’attività sportiva é sempre stato assecondato dal padre Giuseppe e dalle sue due sorelle, ha chiuso la carriera internazionale nel 1997, in Inghilterra, con un triplo argento nel disco, nel peso e nel giavellotto. Giovanni ha proseguito l’attività a livello regionale, conseguendo altri ottimi risultati con la Società di Civitanova Marche. Nominato Referente dei lanci per il CIP regionale, è stato coordinatore al Corso regionale per Tecnici FISD-CIP di Atletica Leggera, nonché Giudice di gara. Attualmente è impiegato presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. 227


Sauro Nicolini Ancona, 20/8/1948

Nuoto New York 1984 - Argento 100 sl. Classe A6 New York 1984 - Bronzo 100 dorso Classe A6 New York 1984 - Bronzo 200 misti Classe A6 New York 1984 - 4° classificato 100 rana Classe A6

Nato ad Ancona, il 20 agosto 1948. Nuotatore paralimpico, categoria Amputati (Classe A6) della Società AVIS Garibaldina Ancona, ha conquistato tre medaglie ai Giochi Paralimpici di New York 1984 (gli Olimpici si tennero invece nello stesso anno, a Los Angeles) ma, come vedremo, avrebbero potuto essere quattro. Frequentava la seconda Elementare quando, a 8 anni, a causa della pioggia, finì sotto un filobus a poche centinaia di metri da casa sua. A causa di quel tremendo incidente, gli amputarono il braccio destro, proprio sotto la spalla. Sauro amava il mare fin da bambino, quando accompagnava il padre Vincenzo (operaio al Cantiere Navale) a pescare, davanti alla “spiaggia della salute”, alla Palombella. Anche dopo l’incidente non resistette all’idea di continuare il suo rapporto con il mare. Nuotava e nuotava, con grinta e determinazione, finché, allenandosi nelle acque del porto, non ha cominciato a prendere parte a delle gare. Anche con i normodotati, fino a batterli. Vincitore per quattro edizioni consecutive della “Traversata del Passetto” (dal 1979 al 1982) nel nuoto pinnato, l’anno dopo attirò l’attenzione dei tecnici federali e venne convocato ai Giochi Paralimpici statunitensi, quando ormai aveva 36 anni. Nella “Grande Mela” disputa i 100 stile (1’19”52) e chiude con l'argento (battuto da un tedesco con la metà dei suoi anni), mentre altre due medaglie arrivano da 100 dorso (1’44”29) e 200 misti (3’30”61), mentre sui 100 rana è quarto (1’48”68). In realtà, Nicolini gareggia anche nei 100 delfino, ma dietro a questa prova c’è una bella storia. Inizialmente in programma, la gara fu annullata qualche giorno prima della disputa, c’è chi dice perché di medaglie non ne erano state coniate abbastanza. Sauro non si perse d’animo. Rintracciò gli altri 7 iscritti alla gara e tutti decisero di scendere in acqua, pur sapendo che non sarebbero stati premiati sul podio. La gara si svolse regolarmente cronometrata dai giudici, Nicolini chiuse al secondo posto (sempre alle spalle del tedesco che lo aveva battuto sui 100 stile) con 1’29”46, ma non venne mai premiato con l’argento. Per questo lui si considera vincitore morale di quattro medaglie e non solo di tre. Rientrato dall’America, Nicolini ritoccò il record mondiale dei 100 stile a Goteborg (1986) e vinse ancora tantissime gare, specie nel nuoto pinnato. Ritirandosi dall’attività agonistica nel 1990, ha poi conseguito i brevetti di Istruttore, allenatore federale, preparatore atletico e divemaster (guida subacquea). Allenatore di se stesso in tutta la carriera, ha svelato il suo segreto: per andare così forte e ottimizzare la spinta del suo unico braccio, si é ispirato ai gondolieri di Venezia, ideando una “remata di polso” che gli ha regalato tante soddisfazioni. Il suo sogno? Continuare ad allenare giovani nuotatori, disabili e normodotati. 228


Roberto Gallucci Fermo, 6/6/1956

Goalball Seoul 1988 - 8° classificato Barcellona 1992 - Oro Atlanta 1996 - 6° classificato

Nato a Fermo il 6 gennaio 1956. Atleta disabile della categoria non vedenti, tesserato dal 1986 con la Società GS Torball Fermo. Muove i primi passi nel Goalball (si gioca con una palla sonorizzata - 3 contro 3 - su di un campo lungo 18 metri e due porte larghe quanto il campo, 9 metri) a metà anni Ottanta con una Società di Città di Castello, dove sta frequentando la scuola di massaggio. Successivamente (1986) fonda con alcuni amici il sodalizio fermano e si mette in evidenzia agli occhi dei tecnici nazionali, vincendo numerose competizioni. Gallucci ha partecipato a tre Giochi Paralimpici: Seoul 1988, Barcellona 1992 e Atlanta 1996. All’esordio in Corea del Sud, l’Italia (Gallucci, Giuseppe Checchi, Vincenzo Antonelli, Nino Giaccone e Dario Merelli) non va al di là dell’ottavo posto. Nell’Olimpiade successiva, il team tricolore sbaraglia il campo; la squadra formata da Roberto Gallucci (considerato il miglior centrale al mondo), Natale Romano Castellini, Hubert Perfler, Dario Merelli e Paolo Martini conquista l’oro, lasciandosi alle spalle Finlandia ed Egitto. Ai Giochi di Atlanta, nonostante la conferma in squadra di Gallucci, Merelli e Perfler, l’Italia non riesce a ripetersi e chiude al sesto posto. A 21 anni, mentre presta il servizio militare a Cecina (Li), durante un’esercitazione, Gallucci resta gravemente ferito con altri due commilitoni, uno dei quali perde la vita. Per un errore umano, i tre, simulando un attacco, finiscono sopra una carica di tritolo e Roberto perde la vista. Nella sua carriera, il giocatore fermano partecipa a Campionati Europei e Mondiali. Nell’89 è argento agli Europei di Zurigo, nel ’90 ancora argento ai Mondiali di Calgary e nel ’91 argento agli Europei di Lahti, in Finlandia. Nel 1993 è medaglia di bronzo agli Europei di Birmingham, con una serie di 12 partite vinte e soltanto una persa, la semifinale, per cui è costretto ad accontentarsi del bronzo. Infine, nel 1994, ai Mondiali di Colorado Springs si aggiudica con l’Italia la medaglia d’argento. Nel ’95 non si svolge alcuna gara internazionale e Gallucci conclude definitivamente la sua attività agonistica (1996), continuando comunque a promuovere l’attività del Goalball e del Torball. Fra i suoi successi a livello nazionale, sempre con la casacca del G.S. Fermo, si ricordano i quattro titoli italiani a squadre vinti, nel 1993 e 1995 nel Torball e nel 1994 e 1996 nel Goalball. Sposato con la signora Mirella, due figli (Marco e Simone), vive a Fermo ed è un massofisioterapista, libero professionista.

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Antonio Martella San Severo (Fg), 26/3/1954

Tiro a segno Barcellona 1992 - 10° classificato Pistola 10 m. Atlanta 1996 - Bronzo Pistola 10 m. Atlanta 1996 - 5° classificato Sport Pistol Pechino 2008 - 7° classificato Sport Pistol

È nato a San Severo (Fg) il 26 marzo 1954, ma risiede a Porto Sant’Elpidio (Ap). Paraplegico (cat. SH1 B), tiratore, istruttore, direttore di Tiro a segno dell’U.S. S. Stefano di Porto Potenza Picena (Mc), ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Paralimpici: Barcellona 1992, Atlanta 1996 e Pechino 2008. Dopo il 10° posto in Spagna nella Pistola 10 metri individuale, ad Atlanta è salito sul podio, conquistando la medaglia di bronzo, sempre nella stessa specialità (659 punti). In Georgia ha anche chiuso al 5° posto la gara di Sport Pistol. Agli ultimi Giochi in Cina, è stato l’unico italiano del Tiro a segno ad entrare in finale, e dopo essere stato quinto in gara con 570 punti ha chiuso al 7° posto. Ha scoperto di avere la poliomelite all’età di 3 anni e mezzo, quando iniziò a zoppicare. All’inizio sembrava la conseguenza di una caduta, poi gli diagnosticarono il virus. Per curarsi, iniziò a sottoporsi ad una serie interminabile di viaggi dalla sua San Severo, all’Ospedale dei Bambini “Salesi” di Ancona e poi a Porto Sant’Elpidio, dove più tardi - sospesi gli studi - si stabilì per lavorare in un calzaturificio. Sposatosi nel 1982, ma senza avere figli, sei anni dopo, con l’incalzare della malattia, è costretto ad abbandonare il lavoro. È in quel momento che, avendo già il tesserino da tiratore (dal 1975), decide di trasformare la passione per il tiro a segno in competizione. Incontra l’in-

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Sopra, Antonio Martella a Pechino A destra, Antonio Martella durante una gara a Pechino

dimenticato tecnico, Claudio Cassata (scomparso nel 1998), fondatore del tiro a segno per disabili e poco tempo dopo è in Nazionale, dove resta praticamente fino ad oggi. Nella sua carriera, Antonio si è distinto in varie discipline: pistola aria compressa, pistola standard, pistola grosso calibro, sport pistol, pistola libera, pistola ad avancarica moderna. Nel suo palmares anche un oro (pistola cal. 22) ed un argento (sport pistol) mondiale a squadre (Santander 1998), un argento individuale e un bronzo a squadre sport pistol (Linz 1994). E ancora: cinque ori (Yarvenpaa, Finlandia 1995 e Woroclaw, Polonia 2005), due argenti e un bronzo europei tra individuali e a squadre in pistola 10 metri e sport pistol. E’ stato anche primatista mondiale a squadre (1995). Primatista italiano pistola standard (550 p.), pistola aria compressa (570 p.), sport pistol (571) e pistola libera (546) ha conquistato 27 titoli italiani, di cui 25 individuali. Modesto e pacato quanto determinato, coltiva il sogno di diventare istruttore e di insegnare ai ragazzi l’arte del tiro a segno con la pistola, quello che lui più tenuamente chiama “attrezzo sportivo”.

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Giorgio Farroni Fabriano (An), 28/9/1976

Ciclismo su strada Sydney 2000 - 9° classificato Corsa su strada Sydney 2000 - 10° classificato Cronometro Pechino 2008 - Bronzo Corsa su strada CP1/CP2 Pechino 2008 - 6° classificato Cronometro CP1/CP2

È nato a Fabriano (An) il 28 settembre 1976, ma risiede nella frazione Attiggio di Cesi. A causa di una crisi di parto della madre che provoca un mancato afflusso di ossigeno al cervello del piccolo, fin dalla nascita Giorgio è affetto da un’emiplegia alla parte destra del corpo, che non riesce a controllare come vorrebbe. Dopo aver tentato con fisioterapie e riabilitazione di recuperare quanto più possibile la parte del corpo lesa, riesce comunque a garantirsi di poter praticare diversi sport: calcio, basket, pallavolo e bici. Ma è a 14 anni che, dopo aver subìto tre interventi chirurgici di denervazione alla mano e al braccio destro, spinto da una forte passione, inizia l’attività agonistica; dapprima in mountain bike e, dal 1999, nel ciclismo su strada. Tutto ciò avviene perché l’attuale CT del Ciclismo Paralimpico, Mario Valentini, vede in lui un corridore in grado di eccellere a livello mondiale. Mai pronostico fu più azzeccato. Dopo le prime gare amatoriali e poi con il Gruppo Sportivo MTB di Fabriano, Giorgio inanella una escalation di vittorie che si concretizza con la partecipazione ai Giochi Olimpici di Sydney 2000 e Pechino 2008, passando attraverso la conquista di una incredibile serie di titoli italiani; alla fine sono 22 (tra corsa in linea su strada ed a cronometro), dal 2001 al 2011. In Australia, Giorgio ha chiuso al 9° posto la gara su strada e al 10° quella a cronometro. Da quel momento in poi il suo rendimento è cresciuto continuamente, fino al bronzo su strada a Pechino 2008, non dimenticando il 6° posto nella gara a cronometro. E dopo le Olimpiadi in Cina, Farroni ha continuato a migliorarsi, fino alla conquista di tre titoli mondiali (Bogogno 2009, strada e cronometro) e Roskilde (Danimarca 2011, corsa su strada). Nel palmares del ciclista fabrianese, anche due argenti ai mondiali 2010 (strada e cronometro) a Baie Comeau (Canada). Tutto ciò senza dimenticare i 20 titoli italiani tra strada, cronometro e pista, nella categoria disabili CP3. In pista vanta il record di 1’24” nel chilometro da fermo. Giorgio Farroni lavora in Indesit Company di Fabriano dal 2001.

Nella pagina a fianco Giorgio Farroni durante la gara Pechino A destra, Giorgio Farroni a Pechino dopo la premiazione

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Andrea Cionna Osimo (An), 5/1/1968

Atletica leggera Atene 2004 - Bronzo Maratona Atene 2004 - Bronzo 10.000 m. Pechino 2008 - 7° classificato Maratona

Nato ad Osimo (An), il 5 gennaio 1968. Atleta paralimpico della Società ASD atletica Amatori Osimo, Andrea è rimasto cieco dall’età di 21 anni e gareggia nella categoria T11 (non vedenti), dove ha collezionato una serie interminabile di successi che lo hanno portato a primeggiare sulle lunghe distanze, in ogni parte del mondo. Cionna ha partecipato alle Paralimpiadi di Atene 2004, conquistando due medaglie di bronzo, nella maratona e sui 10.000 metri. A causa di un cambio di regolamento, si è piazzato “soltanto” settimo ai Giochi Paralimpici di Pechino 2008, ma sarebbe stato primo senza un accorpamento delle categorie (T11 e T12 tra non vedenti e ipovedenti). Ricchissimo il suo palmares: l’atleta osimano, che durante le gare ha come accompagnatori Doriano Bussolotto, Alessandro Carloni e Paolo Sorichetti, ha conquistato due medaglie d’oro ai Campionati Mondiali di Maratona (Lille, Francia 2002 e Atene, Grecia 2003), un argento (Christchurch, Nuova Zelanda 2011) e una medaglia di bronzo (Assen, Olanda 2006). Altri due titoli mondiali sono stati conquistati, sempre a San Paolo (Brasile) nel 2007, sui 5.000 e 10.000 metri. Il fondista è tuttora primatista mondiale della maratona con 2h31’59” (Roma, 18/3/2007) e vanta 4 titoli italiani di Maratona, oltre a 5 titoli tricolori sui 5.000 e altrettanti sui 10.000 metri. E’ primatista italiano di mezza maratona, 10.000 e 5.000 metri.

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Andrea Cionna, dipendente come centralinista della Regione Marche, vive ad Osimo da single inguaribile. Secondo di tre fratelli (Moreno il più grande, Sonia la più piccola), ha avuto problemi con la vista già a 14 anni, a causa di un glaucoma all’occhio sinistro e ad una emorragia alla retina dell’occhio destro. Ipovedente a 14 anni (un ventesimo di vista), dichiarato non vedente a 21, ha preso a correre proprio in quel momento, seguendo alcuni amici e rifiutando l’idea che l’handicap potesse limitarlo. Nel suo futuro c’è la voglia di continuare a correre e anche di proseguire la coltivazione dell’altra sua grande passione sportiva: la vela. Andrea, come prodiere, ha acquistato con il suo amico non vedente, Mario Santoni (timoniere di Agugliano, An), un Meteo di 6 metri, col quale partecipa dal 2003 a regate nazionali CIP per non vedenti, nelle quali i percorsi sono individuati da boe sonore.

Nella pagina a fianco, Atene 2004, Andrea Cionna festeggia con i suoi accompagnatori A destra, un momento della gara a Pechino

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Tecnici Olimpici

OSVALDO “MORO” BERTI Pesaro (Pu), 1912 - Ancona, 1985

Melbourne 1956 - Roma 1960 E’ stato tecnico della Nazionale italiana di Nuoto dal 1953 ai Giochi Olimpici di Roma ‘60, passando per quelli di Melbourne (1956). Allenatore di qualità e di sostanza, si è formato nella Vis Sauro Nuoto Pesaro, nella quale lanciò Angelo Romani, autore del primato europeo sui 400 m. nel 1954, a New Haven (USA). Successivamente ha insegnato Educazione Fisica all’Università di Urbino. AMOS MATTEUCCI Jesi (An), 20/3/1915 - Roma 26/12/2008

Roma 1960 E' nato a Jesi, ma ha vissuto a Pesaro, Milano e Roma. Ex atleta di nuoto, lancio del peso e poi del giavellotto. Proprio in questa disciplina ha preso parte ai Giochi di Helsinki 1952, quando già nel 1940 era divenuto Allenatore Federale di Atletica Leggera. Nel 1946 è stato inviato in Unione Sovietica per gettare le basi di collaborazione tra quel Paese e l’Italia, in tema di Sport. Ai Giochi di Roma è stato responsabile dell’Ufficio Allenamenti. CARLO VITTORI Ascoli Piceno 10/3/1931

Monaco 1972 - Montreal 1976 - Mosca 1980 - Los Angeles 1984 Tecnico di atletica leggera ha partecipato come atleta ai Giochi Olimpici di Helsinki 1952 e, come tecnico delle Velocità e, in particolare, dell’ex primatista del mondo, Pietro Mennea, ai Giochi di Monaco, Montreal, Mosca e Los Angeles. In questo periodo ha ricoperto il ruolo di Responsabile della strategia complessiva del training. Vittori ha anche seguito un altro primatista mondiale, Marcello Fiasconaro (800 m). Da atleta è stato 8 volte nazionale. Tante volte richiesto di collaborare anche con il mondo del calcio ai più alti livelli, ha sempre declinato gli inviti. E’ autore di saggi e pubblicazioni che hanno contribuito alla crescita dell’atletica leggera nel mondo. CARLO PASSIATORE San Benedetto del Tronto (Ap), 13/2/1945

Seoul 1988 Ex atleta fra i più rappresentativi del movimento, ha partecipato come tecnico del Pentathlon Moderno alle Olimpiadi di Seoul 1988. Successivamente ha ricoperto il ruolo di dirigente federale. Ha lasciato le Marche molti anni fa e


vive a Roma dal 1964. Dal 2008 è membro della Commissione Tecnica Internazionale. NICOLA SILVAGGI Pescara 27/1/1956

Atene 2004 - Pechino 2008

Sopra, Pietro Mennea dopo il record del mondo viene festeggiato da Nazareno Rocchetti, Primo Nebiolo e Carlo Vittori

Ex lanciatore, allenatore di Atletica leggera, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Atene e di Pechino. E’ stato Direttore Tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera dal Gennaio 2005 al Dicembre 2008. Dopo l'esperienza da CT è tornato ad Ascoli Piceno dove svolge la propria attività anche con l’obiettivo di realizzare un centro di eccellenza nazionale nel settore lanci e salti in estensione. Docente di Scienze Motorie all’Università di Urbino, fin dalla sua nascita, nel 2003, è Responsabile dell’Area Metodologica di alto livello della Scuola Regionale dello Sport delle Marche.

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LORENZO MICELLI Urbino (PU), 24/10/1970

Atene 2004 - Pechino 2008 Allenatore di pallavolo, nello staff azzurro dal 2002, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Atene e di Pechino, come assistent coach della Nazionale femminile. E’ laureato in Biologia e Docente di Socializzazione e Sport al Master Risorse Umane per lo Sport. In carriera ha allenato Robur Tiboni Urbino (B1), Corplast Corridonia (A2), Santeramo e Foppapedretti Bergamo (A1), con la quale ha vinto una Coppa Italia. Attualmente allena in Turchia l’Eczacibasi Istanbul. MASSIMO COSTANTINI Senigallia (An), 28/3/1958

Atene 2004 Tecnico di valore internazionale, dopo essere stato il miglior tennistavolista italiano (8 titoli individuali) di sempre, con una partecipazione olimpica (Seoul 1988). Successivamente ha guidato come CT la Nazionale italiana ai Giochi di Atene 2004 ed è rimasto alla guida degli azzurri fino all’anno successivo. Da atleta vanta 22 anni e 452 presenze in Nazionale. Da tecnico, ha diretto anche le Nazionali di Kuwait e India. STEFANO CERIONI Madrid, Spagna 24/1/1964

Atene 2004 - Pechino 2008 Già campione olimpico a Los Angeles e Seoul, ritiratosi dall’attività agonistica a 35 anni ha assunto l’eredità del Maestro di Scherma, Ezio Triccoli, come caposcuola del Club Scherma Jesi. Nel 200 ha seguito Valentina Vezzali e successivamente, nel 2004 ad Atene, è stato l’allenatore di Andrea Cassarà, bronzo individuale e oro a squadre nel Fioretto. A Pechino, da CT delle nazionali di Fioretto maschile e femminile ha fatto incetta di medaglie, come pure accaduto in tutte le altre competizioni di maggior prestigio. E' allenatore della vincitrice della Coppa del Mondo 2011, Elisa Di Francisca e della ex campionessa mondiale under 20, Claudia Pigliapoco. UMBERTO MAZZINI Fano (PU), 19/10/1966

Pechino 2008 Ex pentatleta di valore internazionale, più volte campione italiano per le Fiamme Azzurre, già allenatore di nuoto, è stato nominato Commissario Tecnico della Nazionale di Pentathlon Moderno che ha guidato in preparazione delle ultime Olimpiadi in Cina. MARCO MENCARELLI Orvieto (Tr), 23/2/1963

Pechino 2008 E’ stato vice allenatore di Marco Bonitta nella Nazionale femminile di pallavolo dal 2001 ad Atene 2004 e assistent coach di Massimo Barbolini a Pechino 2008. Allenatore della Nazionale Juniores Femminile, Campione d’Europa nel

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2006 in Francia e del Mondo 2011, nonché Direttore tecnico delle Nazionali Giovanili e del Club Italia. MATTEO CARANCINI Macerata, 6/4/1982

Pechino 2008 Ha partecipato come scout man alle Olimpiadi di Pechino. Impegnato nella Lube Banca Marche Macerata ha collaborato con il CT della Nazionale femminile, Massimo Barbolini, nelle competizioni disputate fra il 2005 e il 2010.

Stefano Cerioni

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Indimenticabili BRUNO ZAULI Ancona 12/12/1902 - Grosseto 7/12/1963

Los Angeles 1932, Helsinki 1952, Melbourne 1956, Roma 1960 È nato ad Ancona il 12 dicembre 1902 e si è laureato in Medicina all’Università di Napoli. E’ stato uno dei massimi dirigenti sportivi italiani. Collaboratore dell’Ufficio Stampa del CONI, fondatore della Federazione Italiana dei Medici Sportivi, giudice di gara, presidente della FIDAL (1946 - 1957) e membro della I.A.A.F., da dirigente ideò il “Sei Nazioni” e la “Coppa Europa” di Atletica Leggera, che dal 1964 gli fu intitolata. In precedenza (1950) firmò l’accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per l’introduzione dello Sport nella Scuola. Grazie a questo accordo, fu avviato un programma di costruzione in Italia di numerosi Campi Scuola del CONI, che ancora oggi sono tenuti in attività per la pratica dell’Atletica Leggera. Segretario Generale del CONI, sotto la presidenza di Giulio Onesti, è stato anche nominato Commissario Straordinario della Federcalcio (1958). In questa veste, Zauli diede vita ad un vera e propria riforma del calcio italiano, creando una divisione netta tra Professionismo, Semiprofessionismo e Dilettantismo e imponendo che sui contratti tra Società vi fosse la firma dei giocatori professionisti. Resta famosa la sua definizione secondo cui “è professionista colui che trae dallo Sport i mezzi di sussistenza per se e per la famiglia ed ha nell'esercizio sportivo l'occupazione fondamentale della propria vita”. Da Commissario della FIGC, il 6 novembre 1958 inaugurò il Centro Tecnico di Coverciano (Fi), sede dei ritiri della Nazionale di calcio, concludendo l’opera iniziata dal marchese Luigi Ridolfi. Zauli morì il 7 dicembre 1963 a Grosseto, colpito da infarto mentre si accingeva a presenziare all'inaugurazione di un Campo Scuola del CONI.

CESARE JONNI Macerata 21/1/1917

Roma 1960 E’ nato a Macerata il 21 gennaio 1917, ed ha diretto gli incontri Bulgaria Turchia (3-0) e Yugoslavia - Bulgaria (3-3) ai Giochi Olimpici di Roma. Ancora oggi, dopo il siciliano, Concetto Lo Bello (328), è l’arbitro italiano a poter vantare il maggior numero di partite dirette in Serie A (263). Jonni, dotato di grande carisma e di particolari capacità comunicative nei confronti dei giocatori, debuttò nella massima Serie nel Dopoguerra e negli anni Cinquanta divenne Internazionale per poi dirigere ai Campionati Mondiali del 1962 in Cile, la partita URSS - Uruguay (2-1). Jonni ha rappresentato un modello per tanti arbitri marchigiani (e non) ed é stato anche designatore, nonché dirigente benemerito dell’AIA e della FIGC.

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ROMOLO MARCELLINI - Regista cinematografico Roma 1960 E’ il regista del film “La grande Olimpiade” del 1960. Nato a Montecosaro (Mc) il 6 ottobre 1910, laureato in Scienze Economiche e Commerciali, inizia l’attività di giornalista e scrittore, per poi interessarsi al cinema. Scritto da Nicolò Ferrari e Daniel G. Luisi nel 1961, il film documentario sulla XVII Olimpiade di Roma vale al regista Marcellini il Premio d’Oro al Festival cinematografico di Mosca (1961) e la candidatura all’Oscar come “miglior documentario” (1962). La prima parte della sua attività era iniziata proprio con i reportage. Recatosi in Africa, Marcellini era stato aiuto regista di Carmine Gallone nel film “Scipione l’Africano” e aveva poi realizzato il suo primo film da regista: “Sentinelle di bronzo”. Fra il 1937 e il 1969 ha diretto 22 film. Suo anche “Racconti dei cinque cerchi” (1980). “Considero la tecnica un fattore secondario, anche se un fatto indispensabile, di fronte all’importanza e alla potenza delle idee. Il cinema è una vocazione”. Così, Romolo Marcellini, morto a Civitanova Marche il 3 giugno 1999.

DON MARIO LUSEK - Assistente religioso Pechino 2008, Vancouver 2010

Nella pagina a fianco, in alto Bruno Zauli; sotto, Cesare Jonni in veste di arbitro Sopra, la locandina del film "La grande Olimpiade" di Romolo Marcellini

È nato a Petritoli di Fermo il 30 novembre 1951. Dal 2008 ha sostituito Mons. Carlo Mazza, storico assistente religioso dello Sport italiano e oggi Vescovo di Fidenza. Don Mario é il Cappellano della Squadra Italiana ed ha partecipato ai Giochi Olimpici Estivi di Pechino 2008 ed a quelli Invernali di Vancouver 2010, oltre che ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 ed ai Mondiali di Atletica Leggera di Berlino 2009. Già sacerdote dell’Arcidiocesi di Fermo, dove ha ricoperto diversi incarichi, dall’ottobre 2007 è direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana. Rappresenta la CEI nella Consulta Nazionale delle Antiche vie storiche e di pellegrinaggio, presso il Ministero dei Beni Culturali. Amante dello sport e delle moto, cadendo dalla sua Gilera 125, ha riportato un incidente che gli ha precluso altre attività sportive. Della sua esperienza ai Giochi ha detto: “A tutti coloro che gareggiano sotto i cinque cerchi, non è chiesto solo di competere, ma anche di dimostrare che lo Sport è ancora veicolo di valori, di amicizia e di fraternità. Vi posso testimoniare quello che ho visto. Ho visto tenere alta la testa anche nella sconfitta, non trasformare l’avversario in nemico, saper vincere grazie al talento e alle capacità personali, riuscire a frenare le proprie emozioni nel momento in cui si ricevono provocazioni, lottare contro se stessi o contro gli ostacoli, vivere con quell’umiltà che non viene applaudita, offrire parole di consolazione dopo una sconfitta. Messaggi di vite e di storie olimpiche. Vere. Farne tesoro è un ottimo punto di partenza per giocare la più importante delle gare: la nostra vita”.

Sotto, Don Mario Lusek a Pechino

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Giornalisti MASSIMO CARBONI Mondolfo (PU), 29/7/1943

Giornalista RAI Seoul 1988 - Barcellona 1992 - Atlanta 1996 - Sydney 2000 - Atene 2004 E’ nato a Mondolfo (PU) il 29 luglio 1943, ma risiede ad Ancona. Capo Servizio Sport della RAI, è stato inviato a cinque edizioni dei Giochi Olimpici: Seoul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004. Pallacanestro, calcio, pugilato, baseball e scherma le discipline trattate per Radio RAI, dove per tanti anni ha condotto la popolare trasmissione “Diretta Basket”. Attualmente collabora con emittenti private, sempre raccontando lo sport preferito: la pallacanestro. NICOLETTA GRIFONI Ancona il 13/2/1959

Giornalista RAI Barcellona 1992 - Atlanta 1996 E’ nata ad Ancona il 13 febbraio 1959. Capo Servizio Sport della RAI dal 2002, è stata inviata ai Giochi olimpici di Barcellona 1992 e Atlanta 1996. In Spagna ha seguito pallavolo, ginnastica artistica e ritmica, tennistavolo e pugilato. Negli Stati Uniti si è occupata di pallavolo e beach volley. Nel 1988 rompe un tabù ed entra a far parte del pool radiocronisti di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Nel 1990 crea e conduce la prima trasmissione (“Pallavolando”) in diretta sul campionato di volley. Oggi è Responsabile della Redazione sportiva di RAI 3 Marche. ANDREA ELEFANTE Rimini, 26/2/1964 Giornalista Gazzetta dello Sport Barcellona 1992 - Atene 2004 E’ nato a Rimini il 26 febbraio 1964, ma come giornalista si è formato ad Ancona, al quotidiano Corriere Adriatico. Ha effettuato corrispondenze e servizi dai Giochi Olimpici di Barcellona 1992 (regolarmente accreditato per il Corriere, ma a proprie spese) e ad Atene 2004 e Pechino 2008 per la Gazzetta dello Sport. In Spagna ha seguito scherma, pallavolo, canottaggio, taekwondo (sport dimostrativo). In Grecia, si è occupato della Nazionale Olimpica di calcio che, allenata da Claudio Gentile, conquista il bronzo nel torneo vinto dall’Argentina in finale contro la Nigeria. Infine, a Pechino, segue l’Italia del calcio, che viene prematuramente eliminata.

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Curiosità Il primo italiano a partecipare:

Giuseppe Rivabella

Atene 1896

Il primo marchigiano a partecipare:

Serafino Mazzarocchi

La prima italiana a partecipare:

Rosetta Gagliardi (Tennis)

Le prime marchigiane a partecipare

Susanna Batazzi - Doriana Pigliapoco

La prima medaglia d’oro italiana:

conte Gian Giorgio Trissini

Il primo oro marchigiano:

Serafino Mazzarocchi

La prima medaglia d’oro femminile:

Valla “Ondina” Trebisonda

Il primo oro di una marchigiana:

Giovanna Trillini

La prima medaglia d’argento italiana:

conte Gian Giorgio Trissini

Parigi 1900

Il primo argento marchigiano:

Galliano Rossini – Giovanni Carminucci

Roma 1960

La prima medaglia di bronzo italiana:

Serafino Mazzarocchi

Il primo portabandiera italiano:

Pietro Bragaglia

La prima portabandiera italiana:

Miranda Cicognani

La prima portabandiera marchigiana:

Giovanna Trillini

Atlanta 1996

Il primo atleta a giurare:

Victor Boin (Schermidore belga)

Anversa 1920

Il primo italiano a giurare:

Adolfo Consolini (Atletica Leggera)

L’italiano con più medaglie all’Olimpiade:

Nedo Nadi (5 ori e un argento)

Maggior numero di ori vinti:

Valentina Vezzali

5

Il marchigiano con più medaglie:

Giovanna Trillini

8

Maggior numero di ori consecutivi indiv.:

Valentina Vezzali

3

Stoccolma 1912 Anversa 1920 Montreal 1976 Parigi 1900 Stoccolma 1912 Berlino1936 Barcellona 1992

Stoccolma 1912 Londra 1908 Helsinki 1952

Roma 1960 Anversa 1920

243


Partecipazioni Nome 1. Galliano ROSSINI 2. Giovanna TRILLINI 3. Gastone PIERINI 4. Stefano CERIONI 5. Alessandro CORONA 6. Paolo TOFOLI 7. Valentina VEZZALI 8. Angelo ROMANI 9. Giovanni CARMINUCCI 10. Pasquale CARMINUCCI 11. Roberto GALLUCCI 12. Antonio MARTELLA 13. Samuele PAPI 14. Adriano FACCHINI 15. Gianfranco PAOLUCCI 16. Gianni DEL BUONO 17. Armando DE VINCENTIIS 18. Ivan BISSON 19. Dino COSTANTINI 20. Susanna BATAZZI 21. Marco MARCHEI 22. Carlo MATTIOLI 23. Juri FAZI 24. Giovanni LOIACONO 25. Annamaria SOLAZZI 26. Daniele CAIMMI 27. Francesca FRANCOLINI 28. Marta GAMBELLA 29. Giorgio FARRONI 30. Lucia MORICO 31. Filippo MAGNINI 32. Clarissa CLARETTI 33. Andrea CIONNA

244

5 5 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

1952 1992 1924 1984 1992 1992 1996 1952 1960 1960 1988 1992 1996 1956 1964 1968 1972 1972 1972 1976 1980 1984 1984 1984 1996 1996 2000 2000 2000 2004 2004 2004 2004

- 1956 - 1960 -1964 - 1968 - 1996 - 2000 - 2004 - 2008 - 1928 - 1932 - 1936 - 1988 - 1992 - 1996 - 1996 - 2000 - 2004 - 1996 - 2000 - 2004 - 2000 - 2004 - 2008 - 1956 - 1960 - 1964 - 1968 - 1964- 1968 - 1992 - 1996 - 1996 - 2008 (Paralimpici Estivi) - 2000 - 2004 - 1960 - 1968 – 1972 – 1976 – 1976 – 1988 – 1980 – 1984 – 1988 – 1988 - 1988 - 2000 - 2000 - 2004 - 2004 - 2008 (Paralimpici Estivi) - 2008 - 2008 - 2008 - 2008 (Paralimpici Estivi)


34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71.

Serafino MAZZAROCCHI Gianni PATRIGNANI Emilio BONFIGLI Enrico PUCCI Emilio PIERSANTELLI Romeo SISTI Francesco PACINI Amedeo BRUNI Adolfo MAZZINI Umberto PITTORI Livio ISOTTI Carlo VITTORI Amos MATTEUCCI Antonio DE GAETANO Giuseppe TONUCCI Quarto PIANESI Alessandro RIMINUCCI Giulio GIUNTA Primo ZAMPARINI Gianfranco BERTINI Massimo MINERVINI Carlo PASSIATORE Antonio BRUTTI Gaetano CARBONI Damiano LASSANDRO Francesco BUTTERI Luigi MINCHILLO Doriana PIGLIAPOCO Marco TAMBERI Mauro DI BERNARDO Annarita SPARACIARI Claudio PATRIGNANI Vincenzo CECI Carla LASI Walter MAGNIFICO Sauro NICOLINI Giuseppe IACHINI Giorgio CAMPANELLA

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

1912 1924 1924 1924 1924 1928 1932 1932 1936 1936 1948 1952 1952 1960 1960 1960 1960 1960 1960 1964 1964 1968 1972 1972 1972 1976 (Invernali) 1976 1976 1980 1980 1980 1984 1984 1984 1984 1984 (Paralimpici Estivi) 1988 1988 245


72. Andrea MAGI 73. Massimo COSTANTINI 74. Roberto MASCIARELLI 75. Pierpaolo ILLUMINATI 76. Manuela MANNA BOCCHINI 77. Sara PAPI 78. Cristian GIANTOMASSI 79. Marcello TITTARELLI 80. Alessandro ATTENE 81. Andrea RAFFAELLI 82. Massimo AMBROSINI 83. Fabiana FARES 84. Edith CIGANA 85. Giovanni PANTALEONI 86. Laura ZACCHILLI 87. Rodolfo ROMBALDONI 88. Giorgio MORBIDELLI 89. Salvatore BOCCHETTI 90. Emanuele BIRARELLI 91. Alessandro PAPARONI 92. Luca MASSACCESI 93. Sabrina AGARBATI 94. Michele CANDELARI 95. Mario GALEAZZI 96. Carlo PUTZ 97. Annalisa GAMBELLI 98. Umberto MAZZINI 99. Luca VERDECCHIA 100. Michele MAGGIOLI

246

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

1988 1988 1992 1996 1996 1996 1996 1996 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2006 2008 2008 2008 1992 1992 1924 1924 1960 1988 1996 2000 2008

(Invernali)

(sport dimostrativo) (sport dimostrativo) (ritirato) (ritirato) (non in gara) (non in gara) (non in gara) (non in gara) (non in gara)


Autore

ANDREA CARLONI Sirolo (An), 3/9/1957

Giornalista TV Centro Marche E’ l’autore della ricerca e dei testi di questa pubblicazione. Nato a Sirolo (An) il 3 settembre 1957, è stato Nazionale studentesco di atletica leggera nella velocità (4x100). Pubblicista dal 1981 al Corriere Adriatico, professionista dal 1987 alla Gazzetta di Ancona di cui è stato Capo Servizio Sport e Capo Redattore delle Marche. Inviato ai Mondiali di Calcio 1990 per il Gruppo Edizioni Locali, collaboratore e direttore di emittenti radiofoniche e televisive e del settimanale “Sport Marche News”, ha pubblicato “B come Ancona” (1988) e “100 anni dello Sport marchigiano” (2000). Già consigliere nazionale, attualmente è presidente dell’USSI Marche.

247



ISBN 978-88-95554-15-0

9 788895 554150


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