POSTE ITALIANE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE -70% AUT. DCB/TORINO NR. 7 ANNO 2013
LUGLIO-AGOSTO 2013
MENSILE DI CARMAGNOLA, CARIGNANO, RACCONIGI, VILLASTELLONE E DINTORNI
ANNO XXIII - NUMERO 245
17.700 copie distribuite gratuitamente Autorizzazione Trib. di Torino del 2-10-1991 n. 4377 - DIRETTORE RESPONSABILE Piergiorgio Sola - EDITORE Associazione Culturale “Il Carmagnolese” REDAZIONE e SEGRETERIA Via Gardezzana, 26 - 10022 Carmagnola (TO) Tel. e fax 011.9723607 - PUBBLICITÀ Tel. 339.2121480 - INTERNET redazione@ilcarmagnolese.it - www.ilcarmagnolese.it
CARMAGNOLA NON SI ARRENDE: CONTINUANO LE PROTESTE IN CITTÀ
L’ORA “X” PER IL PUNTO NASCITE DEL SAN LORENZO Domenica 7 luglio: questa, al momento di andare in stampa, la data di chiusura del punto nascite del San Lorenzo, fissata dalla Giunta regionale e dall’Asl TO5. Nel frattempo, il personale medico e paramedico dei reparti coinvolti è già stato trasferito negli altri ospedali e sono state date indicazioni alle future partorienti su come affrontare la gravidanza rivolgendosi alle strutture di Chieri e Moncalieri. In città, però, la protesta continua fino all’ultimo, con un tam-tam fatto di passaparola, email e Facebook. In piazza Sant’Agostino è stata allestita una tenda-presidio attiva 24 ore su 24 per dare informazioni a tutta la cittadinanza oltre a promuovere iniziative, tra cui la distribuzione di magliette con la scritta “Giù le mani dall’ospedale”, la raccolta di disegni dei bambini carmagnolesi e quella delle foto “Facce da San Lorenzo”, in cui tutti i nati in città sono invitati a farsi ritrarre a testimonianza del loro legame con l’ospedale. Sono stati organizzati volantinaggi, incontri (anche con esperti e con i parlamentari eletti in Piemonte) e picchetti in occasione di tutti gli eventi cittadini; lettere di protesta sono state inviate da tanti cittadini al governatore regionale Cota e all’assessore Cavallera. Numerose le manifestazioni e cortei che hanno interessato nelle ultime settimane le vie della città, anche bloccando il traffico in diverse occasioni; una delegazione del Comitato dei cittadini si è anche recata sotto il palazzo della Regione, a Torino, per far valere le ragioni della protesta. Previsto un corteo con fiaccolata in città la sera di sabato 6 luglio, a poche ore dalla chiusura ufficiale del reparto. Sul tema –esprimendo un unanime parere negativo rispetto alla chiusura- sono intervenuti anche i sindaci del territorio, gli esponenti della chiesa cattolica (coinvolgendo anche il vescovo Nosiglia), le associazioni sindacali e il Comitato locale della Croce Rossa. «Al momento non sono stati previsti protocolli che prevedano il trasporto urgente, in tempi consoni, di gestanti o partorienti», ha scritto il presidente della Cri locale, Stefano Scarrone, ai propri vertici e alla Direzione sanitaria dell’Asl. Tanti gli interrogativi che serpeggiano in città: la scelta di chiudere il “punto nascite” è comunque ritenuta unanimemente assurda da un punto di vista logistico, strutturale ed economico, soprattutto rispetto a un ospedale come quello di Moncalieri, difficile da raggiungere (si pensi anche solo ai parcheggi) e più arretrato del San Lorenzo, anche a livello di norme di sicurezza. Diffuso, inoltre, il timore che quella del punto nascita sia solo la prima di ulteriori chiusure di reparti che, sommate alla già annunciata riduzione dei posti letto complessivi, portino a retrocedere l’ospedale carmagnolese a un livello inferiore di servizi rispetto agli altri dell’Asl. Non manca, infine, un pizzico di nostalgia, per quel codice “B791” che rischia di scomparire dai codici fiscali, con la malinconia di chi ha potuto ancora partorire a Carmagnola e la rabbia di chi non potrà più farlo.