Il Carmagnolese Novembre 2020

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Redazione Il Carmagnolese

Autorizzazione Trib. di Torino del 2-10-1991 n. 4377

ANNO XXX - NUMERO 325

MENSILE DI CARMAGNOLA, CARIGNANO, RACCONIGI, VILLASTELLONE, POIRINO, CERESOLE E DINTORNI

NOVEMBRE 2020

Ogni mese in tutte le buche delle lettere della Città di Carmagnola

20.000 COPIE DISTRIBUITE GRATUITAMENTE

DIRETTORE RESPONSABILE Piergiorgio Sola - EDITORE Associazione Culturale “Il Carmagnolese” REDAZIONE e SEGRETERIA Via Gardezzana, 26 - 10022 Carmagnola (TO) Tel. e fax 011.9723607 PUBBLICITÀ Tel. 339.2121480 - INTERNET redazione@ilcarmagnolese.it - www.ilcarmagnolese.it

Chiuso di notte il Pronto Soccorso del San Lorenzo

COVID, TORNA L’ALLERTA PER LA PANDEMIA

Piergiorgio Sola – Francesco Rasero

Torna massima l’allerta per l’emergenza Covid-19 anche nel territorio carmagnolese, che nel corso del mese di ottobre è stato investito dalla cosiddetta “seconda ondata”. L’ospedale cittadino San Lorenzo, come previsto dai piani della Regione Piemonte, ha avviato la trasformazione in Covid Hospital: fino a 100 i posti letto che, a pieno regime, potrebbero essere dedicati ai pazienti infetti dal Coronavirus. Dopo aver bloccato i ricoveri programmati e svuotato la Lungodegenza, al momento di andare in stampa le sale operatorie restavano ancora in attesa di essere riconvertite in rianimazione e ospitare le terapie intensive e sub-intensive. In parallelo, sono rimasti al palo anche i lavori per la creazione a Carmagnola di un reparto “strutturale” di terapia intensiva, previsto dalla programmazione sanitaria regionale. Nell’occhio del ciclone è finito anche il Pronto Soccorso: inizialmente avrebbe dovuto chiudere 24 ore su 24 ma -dopo una mediazione tra Comune, Asl TO5 e Regione- è ora aperto nel solo orario diurno, dalle 8 alle 20. La scelta è stata presa per consentire a parte del personale sanitario di andare a supporto dei reparti Covid. «La situazione risulta critica e in rapido peggioramento; il numero di pazienti da ricoverare è in continuo incremento -ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Massimo Uberti, in occasione dell’annuncio della chiusura, diventata realtà dal 24 ottobre scorso- Si tratta di una decisione dolorosa ma posso garantire, a livello istituzionale e personale, che al termine dell’emergenza il Pronto Soccorso verrà riattivato 24 ore su 24». Criticità sono state registrate anche per quanto riguarda l’organizzazione dei cosiddetti “drive in”, dove i cittadini sospettati di aver contratto il virus sono stati chiamati a recarsi in automobile per essere sottoposti a tampone (su segnalazione

del proprio medico di base o del Sisp oppure che rientrano da Paesi a rischio). La struttura carmagnolese, inizialmente prevista nel foro boario di piazza Italia, è andata in crisi, a fronte anche di un quantitativo non previsto di accessi. Per giorni sono state segnalate lunghe attese, anche di diverse ore. Le auto in coda hanno quindi mandato in tilt anche la viabilità ordinaria, bloccando innanzitutto il traffico via San Francesco di Sales. In parallelo, si sono levate le proteste da parte dei residenti nella zona: “Non riusciamo a uscire dai parcheggi o a tornare a casa; non c’è lo spazio per il passaggio dell’ambulanza, dovesse mai servire -è la denuncia rimbalzata sui social network- Alle 6 di mattina alcuni ‘incivili’ suonano i clacson come fosse mezzogiorno; tutti con i motori accesi e aria irrespirabile”. Per questo, l’Amministrazione è intervenuta a regolamentare la situazione e ha contemporaneamente deciso di spostare l’area tamponi in una zona più residenziale, individuando a questo scopo piazza Olimpiadi, nei pressi del centro sportivo comunale. Altro fronte caldo su tutto il territorio del Carmagnolese sono state le scuole: dall’infanzia alle superiori, tante classi sono finite in quarantena durante le scorse settimane. Si tratta di provvedimenti previsti dai protocolli anti-contagio concordati tra le Asl e gli istituti che, nel caso in cui un docente o uno studente risulti positivo al Covid-19, impongono l’isolamento fiduciario di tutta la classe. A tal proposito, in piazza Manzoni a Carmagnola (nella ex sede della Croce Rossa) è stato allestito uno degli “hotspot” scolastici territoriali, un punto riservato agli studenti e agli operatori scolastici per la realizzazione di tamponi Covid-19. Tanti, infine, gli eventi annullati, così come le attività sociali, culturali e sportive che sono state sospese, anche in virtù dei vari DPCM che sono stati emanati dal Governo.

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NEL RICORDO DEI NOSTRI DEFUNTI Si tratta di una celebrazione sicuramente diversa dal solito quella di quest’anno del 1° e 2 novembre, giornate che la tradizione cristiana dedica al ricordo dei propri cari. Le condizioni sanitarie hanno infatti modificato molte abitudini consolidate e anche l’organizzazione delle giornate di Ognissanti e dei Defunti ha subito dei cambiamenti, al fine di evitare assembramenti e, in generale, la diffusione del contagio. Però, proprio quest’anno, non mancheranno le preghiere, in ricordo di tutti coloro i quali ci hanno lasciati, con un ricordo particolare per chi è stato vittima del virus, in tutta Italia e nel mondo intero.

Tutti gli aggiornamenti e gli approfondimenti sull’evolversi della situazione Covid-19 a Carmagnola e nei Comuni del Carmagnolese sono disponibili ogni giorno, gratuitamente, su internet, leggendo il nostro quotidiano online www.ilcarmagnolese.it


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