la misura in cui i privati contribuiscono al buon mantenimento del territorio pubblico loro affidato. Se il parco urbano attrezzato rappresenta uno spazio nel quale la natura è per definizione addomesticata, confinata in una dimensione del loisir e dell’artificiale dal peso gestionale non più sostenibile, i parchi agricoli e le aree coltivate si inquadrano in una prospettiva di elevate potenzialità ambientali negli ambiti della campagna urbana e dei tratti periurbani che hanno perso la vocazione puramente agricola ma non ne hanno acquisita una nuova. Rem Koolhaas definisce questi ibridi “intermedi-stan”, territori dove città e campagna si incontrano dando luogo a una nuova città ancora da decifrare. La intermedi-stan sembra avere potenzialità di riscatto rispetto al Junkspace della Città Generica, la cui inesorabile potenza commerciale travolge ogni forma identitaria non asservita al consumo e alle sue regole. Nella Città Generica l’uomo esiste solo in quanto subisce il fascino occulto del Junkspace. Nella intermedi-stan compaiono invece polarità umane tipicamente urbane – un tax consultant, un UHFUXLWPHQW RI±FH, un relaxation centre, un souvenirs shop….- che scelgono una vita meno urbana per innestarsi in un territorio agricolo dove il farmer è anche band member, la farm è anche trailer vendor, e l’allevamento avviene in un high tech cow hotel5.
Fig. 1 - Una immagine dello studio di Rem Koolhaas sulla intermedi-stan, in G. Celant, Rem Koolhaas, Oma Amo, Milano 2013, p.104.
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