Tempi di incontro - Volume semplificato

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Tempi di incontro

Corso di religione cattolica

Scuola secondaria di primo grado

• Alta leggibilità

• Lezioni e verifiche semplificate

• Glossario multilingue

anche in versione LIBRO DIGITALE

Tempi di incontro

Corso di religione cattolica

Volume semplificato

Tempi di incontro 1

La dimensione spirituale dentro di noi

Lezione 1

Conoscere, comprendere, rispettare

• La religione lascia un segno profondo nella vita di un popolo, perciò studiare religione a scuola ti permette di comprendere meglio le diverse culture.

• Potrai riflettere sul significato della vita a partire dalle domande che da sempre l’essere umano si pone in merito alla sua esistenza.

• Grazie agli edifici, alle opere artistiche, alle feste e alle tradizioni tuttora presenti potrai osservare più da vicino le religioni del mondo.

• Conoscere, infatti, è fondamentale per creare un clima di dialogo. Questo è molto importante per la società in cui vivi, caratterizzata dalla presenza in uno stesso luogo di culture e religioni diverse.

Le religioni in Italia

Cristianesimo cattolico

Ateismo e agnosticismo

Islamismo

Cristianesimo cattolico

Ateismo e agnosticismo

Cristianesimo ortodosso

Islamismo

Cristianesimo protestante

Cristianesimo ortodosso

Testimoni di Geova e altre religioni cristiane

Cristianesimo protestante

Testimoni di Geova e altre religioni cristiane

Buddhismo

Induismo Altro

orientali

Dal senso religioso alle religioni

• Grazie alla capacità di ragionare, l’essere umano da sempre riflette sul significato della vita e si pone tali domande:

Chi sono? Qual è lo scopo della mia vita? Da dove vengo? Cosa c’è dopo la morte? Dove vado?

• Questa ricerca ci può portare verso una dimensione spirituale e religiosa.

• Le civiltà antiche spesso hanno trovato risposte nella relazione con una potenza superiore: da qui la nascita di preghiere e riti (cerimonie con precise norme).

• Possiamo classificare i diversi tipi di religione secondo più criteri:

RELIGIONI

RELIGIONI

Politeiste Monoteiste Rivelate Naturali I fedeli credono in TANTE divinità.

I fedeli credono in un SOLO Dio. Dio si manifesta all’essere umano. Elementi indispensabili come ACQUA, ARIA, TERRA, FUOCO sono divinità da adorare.

Lezione 2

Lezione 3

Le caratteristiche delle religioni antiche

• Il senso religioso si è manifestato già durante il Paleolitico (l’età della pietra).

• Gli archeologi durante il loro lavoro hanno, infatti, trovato diverse testimonianze:

- graffiti all’interno delle grotte;

- piccole statuette – dette «Veneri» – simbolo della fecondità del corpo femminile;

- oggetti quotidiani nei pressi delle sepolture, probabilmente in linea con l’idea di una vita nell’aldilà.

Rinoceronti e cavalli, 30 000 a.C., pitture rupestri. Grotta di Chauvet, Francia.

• Nel Neolitico (l’età della «nuova pietra») nascono le prime civiltà in Mesopotamia e in Egitto.

• Queste civiltà sono politeiste, cioè credono nell’esistenza di diverse divinità.

• Le divinità possono essere:

- antropomorfe (cioè con sembianze umane);

- zoomorfe (cioè con forma e aspetto animale).

• Gli elementi comuni di queste religioni sono:

- la costruzione di luoghi di culto;

- la creazione di riti per conquistarsi il favore degli dèi;

- la scrittura di miti e testi sacri.

Il faraone Ramses 1° tra le divintà Horus (a sinistra) e Anubi (a destra), 1290 a.C., Luxor, Valle dei Re, Tomba di Ramses 1°.

Lezione 4

Divinità e persone sacre

• Ogni religione si basa sulla fede in una o più divinità, entità superiori dalla potenza straordinaria.

• Le civiltà antiche erano prevalentemente politeiste (credevano in più dèi) e, tra queste, ricordiamo:

- le civiltà mesopotamiche;

- gli Egizi;

- i Greci;

- i Romani.

• Presso queste civiltà ogni divinità aveva un ruolo definito: c’era il dio del sole, dell’arte, della guerra e così via.

Pantheon,

• Con l’affermarsi di divinità forti e potenti nacque la figura del sacerdote, mediatore tra dèi ed esseri umani.

• Dunque, nel tempo, si svilupparono due forme di potere:

- il potere temporale (delle cose terrene), affidato al re;

- il potere spirituale (religioso), affidato al sacerdote.

Sacerdote sumero.

tempio dedicato dai Romani a tutte le loro divinità, 112-120 d.C., Roma.

Miti e testi sacri

• La parola mito deriva dal greco mythos, cioè «racconto».

• Per gli antichi, il mito era una storia sacra con verità di fede per dare risposte ai grandi interrogativi della vita («Perché accade questo?»).

• Per noi il mito invece è una narrazione fantastica che rappresenta temi universali attraverso vicende inventate.

• I miti:

- rafforzano il senso di identità di un popolo (condivisione di valori, tradizioni);

- inizialmente erano tramandati oralmente;

- negli anni vennero raccolti in testi sacri.

• I poemi greci l’Iliade e l’Odissea sono esempi di miti diffusi e importanti, anche se hanno un preciso fondamento storico.

Lezione 5
Piatto decorativo con raffigurata la scena di Ulisse e le sirene tratta dall’Odissea di Omero.

Lezione 6

Comunicare con Dio: il luogo sacro

• Fin dalle origini, per l’essere umano è stato necessario recarsi in luoghi ritenuti sacri per rivolgersi alle divinità:

- nel Neolitico (ultimo periodo della Preistoria)

vennero costruiti i megaliti, «grandi pietre»;

- presso le civiltà mesopotamiche nacquero le ziggurat, strutture grandi e complesse;

- attualmente chiese, moschee e sinagoghe sono i luoghi di culto principali delle religioni più diffuse.

Complesso megalitico, 5°-3° millennio a.C., Carnac (Francia).

• Discorso a parte per i Greci, per i quali tutte le divinità abitavano sul monte Olimpo

• Solo con lo sviluppo delle città nacquero lo spazio sacro del santuario panellenico, che conteneva:

- gli altari, presso i quali venivano compiuti i sacrifici (es. di animali);

- il tempio, con la statua del dio protettore e accessibile solo ai purificati (persone senza impurità).

Lo spazio sacro dell’Acropoli di Atene, la parte alta della città.

Le religioni monoteiste

• Il monoteismo è un fatto storico che si è concretizzato con l’intervento di grandi personalità religiose come Mosè, Gesù e Maometto.

• In alcune civiltà antiche si verificarono delle tendenze monoteistiche, ma spesso si ridussero alla supremazia di una divinità sulle altre.

• L’ebraismo, il cristianesimo e l’islamismo sono le tre grandi religioni monoteiste, accomunate dalla fede in un’unica divinità.

• Le religioni monoteiste sono la forma religiosa prevalente nel mondo moderno e sono considerate le più evolute, in quanto rappresentano maggiormente i princìpi religiosi.

Gesù, Mosè e Maometto.

Lezione 7

Completa la mappa con le parole date. monoteiste – Preistoria – Greci – miti – religione – sacre

L’essere umano

alle domande fondamentali sulla sua esistenza da sempre cerca le risposte

attraverso

come testimoniano gli antichi culti

dei popoli della e della Mesopotamia

degli Egizi dei Romani dei

persone ebraismo

tutti caratterizzati da elementi presenti anche nelle

luoghi di culto islam riti cristianesimo testi sacri divinità

tre grandi religioni

1 Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito.

naturale – politeismo – religione – rivelata – monoteismo

La è il tentativo dell’essere umano di trovare risposte alle domande sul senso della vita.

Una religione si dice quando si fonda sulla rivelazione di Dio agli esseri umani, quando invece è l’essere umano che cerca di trovare le risposte in divinità legate alla natura.

Quando si crede in un solo Dio si parla di ................................................................. , mentre quando si crede in tanti dèi si parla di

2 Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere o false.

a. Il sacerdote nasce come mediatore tra Dio e l’essere umano.

b. Miti e insegnamenti delle civiltà antiche sono stati tramandati a voce.

c. Per gli antichi il mito era una narrazione fantastica.

d. I megaliti sono strutture religiose grandi e complesse.

V F

V F

V F

V F

e. Le grandi religioni monoteiste sono tre. V F

3 Abbina ogni termine alla definizione corretta.

Testo sacro

Sacerdote

Rito

Luogo sacro

Mito

Venere

A. Persona sacra che si occupa del culto.

B. Cerimonia religiosa.

C. Raccolta di miti, verità e regole di una religione.

A. Racconto.

B. Piccola statuetta.

C. Dove si riunisce la comunità e prega.

Unità 2 Il popolo eletto

Lezione 8

Verso il monoteismo

• L’ebraismo è la prima religione monoteista della storia.

• Il popolo ebraico viveva nei territori della Mezzaluna fertile e considerava Adonai la divinità principale.

• Un giorno Egli si manifesta ad Abramo, capo di una tribù di pastori da cui discende il popolo ebraico.

La regione storica della Mezzaluna fertile.

• Adonai si rivela come unico Dio agli Ebrei, considerati il popolo eletto, cioè scelto da Dio.

• Dal 70 d.C. inizia la diaspora, ovvero la dispersione degli Ebrei e quindi anche della loro religione in tutto il mondo.

• Possiamo quindi dire che l’ebraismo si fonda su due concetti fondamentali: - la Rivelazione di Dio;

- l’Alleanza tra Dio e il popolo ebraico.

• Il patto di Alleanza, però, non viene mantenuto nel tempo e così Dio è costretto a rinnovarlo più volte, come raccontato nella Bibbia.

Mar Mediterraneo
Mar Nero
GRECIA
ANATOLIA
Catak
Menfi Gerico

La promessa di una grande discendenza

• Come abbiamo visto, Abramo è il primo uomo con il quale Dio stabilisce il suo patto.

• I momenti principali della vita di Abramo dopo la Rivelazione sono: - il trasferimento nella terra di Canaan (la Palestina), detta anche Terra Promessa;

- la nascita del figlio Isacco, nonostante la moglie ormai anziana;

- la richiesta di sacrificare Isacco per mettere alla prova la sua fede (Abramo si dirige verso il monte per uccidere il figlio ma Dio interviene e lo salva);

- la promessa di una lunga discendenza a cominciare da Isacco grazie alla fede mostrata.

Il viaggio di Abramo verso la Terra Promessa.

• Isacco è padre di due gemelli: Esaù e Giacobbe (poi chiamato anche Israele).

• Abramo, Isacco e Giacobbe sono considerati i patriarchi dell’ebraismo.

• Dei 12 figli di Giacobbe, Giuseppe è il prediletto e così, per gelosia, i fratelli decidono di venderlo come schiavo a una carovana diretta in Egitto.

• Ma, durante una carestia, i fratelli si recano in Egitto per acquistare del grano: Giuseppe, dopo averli messi alla prova, li perdona e li accoglie nella sua terra.

Giuseppe al servizio del faraone.

Lezione 9
Mar Mediterraneo
MESOPOTAMIA
Nilo
Giordano
Tigri
Damasco
Zoan
Harran
Bersabea
Penisola
del Sinai
Babilonia
Ur
REGNO D’EGITTO
CANAAN
Eufrate

Lezione 10

Liberati dalla schiavitù

• Dopo Giuseppe, gli Ebrei si stabiliscono in Egitto.

• Qui inizialmente vivono di pastorizia ma, nel tempo, vengono ridotti in schiavitù.

• In questo periodo nasce Mosè e i punti salienti della sua storia sono:

- l’abbandono della madre lungo il Nilo per salvarlo dall’uccisione dei bambini ebrei (il faraone voleva evitare un numeroso popolo ebraico);

- il ritrovamento del neonato da parte della figlia del faraone, che decide di crescerlo nonostante l’origine ebrea;

Paolo Veronese, Mosè salvato dalle acque, 1580 ca.

- la Rivelazione ricevuta da Dio, che gli chiede di liberare il suo popolo dalla condizione di schiavitù.

• Così, per eseguire la richiesta di Dio, Mosè va dal faraone.

• Il faraone però mostra una dura resistenza e Dio è costretto a permettere dieci piaghe (gravi danni). Con l’ultima piaga muoiono tutti i primogeniti egiziani.

• In quell’evento perde la vita anche il figlio del faraone, che allora si arrende e libera gli Ebrei lasciandoli partire dall’Egitto.

• Quella è per gli Ebrei la notte della liberazione, la notte di Pasqua.

La prima piaga d’Egitto: la tramutazione dell’acqua in sangue.

Verso Canaan

• Inizia quindi l’esodo (partenza, emigrazione) degli Ebrei, che lasciano l’Egitto per tornare verso la terra di Canaan.

• L’esodo è segnato da eventi importanti, espressione della presenza divina, come:

- la divisone delle acque del mar Rosso da parte di Mosè per permettere il passaggio degli Ebrei e la liberazione dagli egiziani;

- la disponibilità di cibo e acqua, anche nel deserto;

- la rinnovata Alleanza sul monte Sinai, in cui Dio pronuncia i dieci comandamenti

• Gli Ebrei considerano queste dieci regole come segno dell’amore di Dio nei loro confronti e così le scolpiscono in una tavola di legno, conservata nella cassa decorata detta «arca dell’Alleanza».

• Raggiunta la Terra Promessa, gli Ebrei costruiscono a Gerusalemme un grande Tempio, con al centro l’arca dell’Alleanza: il Tempio è la dimora di Dio in mezzo al suo popolo.

L’esodo biblico degli Ebrei dall’Egitto.

Lezione 11
Gaza
Mar Mediterraneo
Mar Rosso

Lezione 12

Alla ricerca di una guida

• Dopo varie vicende, gli Ebrei giungono finalmente nella terra di Canaan.

• Mosè muore al termine del viaggio e Giosuè diventa il suo successore.

• Il popolo di Israele si suddivide allora in dodici tribù, che discendono dai dodici figli di Giacobbe.

• In questo periodo svolgono un ruolo importante i giudici (capi civili, militari e religiosi) tra i quali emergono:

- Sansone, noto per la sua forza;

- Samuele, profeta (cioè uomo ispirato che parla in nome di Dio).

• I giudici sono importanti perché guidano il popolo ebraico per 300 anni circa, fino all’elezione di Saul, il primo re.

• Saul difende il regno dalle minacce delle popolazioni locali, ma perde la vita durante una battaglia.

• Il nuovo re Davide riesce a conquistare Gerusalemme, che diventa la capitale del regno.

• Poi il successore è il figlio Salomone, che riesce a espandersi in nuovi territori senza usare violenza e aumenta il commercio.

• Il Tempio di Gerusalemme è il simbolo di questo periodo di splendore.

Sansone è ricordato per la sua forza.

Dalla deportazione alla ricostruzione del Tempio

• Alla morte di Salomone, il regno si divide in due parti:

- il regno d’Israele, con capitale Samaria;

- il regno di Giuda, con capitale Gerusalemme.

• Dopo qualche secolo gli Assiri conquistano il regno di Israele, mentre i Babilonesi il regno di Giuda

• Queste conquiste hanno conseguenze importanti:

- la distruzione totale di Gerusalemme;

- la deportazione (trasferimento forzato) della popolazione a Babilonia.

• Gli Ebrei interpretano questi fatti come una punizione di Dio per i loro peccati.

Riproduzione della porta di Ishtar, l’ottava porta dell’antica città di Babilonia.

• Nel 538 a.C. i Persiani riescono a sconfiggere i Babilonesi e permettono agli Ebrei di tornare nella loro terra: il Tempio di Gerusalemme viene ricostruito e consacrato.

• Successivamente la Palestina è governata prima da Alessandro Magno e poi dai Tolomei d’Egitto, ma gli Ebrei rimangono liberi di professare la loro religione e vivono un lungo periodo di pace.

La ricostruzione del Tempio di Gerusalemme.

Lezione 13

14

Lasciare la propria terra

• I Romani prendono poi il dominio sulla Palestina.

• I rapporti tra Romani ed Ebrei sono sempre molto tesi, ma la svolta si ha quando il generale romano Tito distrugge il Tempio di Gerusalemme

• Inizia quindi un nuovo periodo difficile per il popolo ebraico, caratterizzato da: - dispersione (diaspora) in territori lontani dalla Palestina; - persecuzioni.

• I cristiani perseguitano gli Ebrei per aver crocifisso Gesù.

• Questa avversione li porta in varie occasioni a ritenere gli Ebrei responsabili di eventi negativi come:

- la diffusione del morbo della peste durante il Medioevo; - la decadenza economica della Germania dopo la Prima Guerra mondiale (con conseguente uccisione della razza negli anni successivi).

• Nel 1948 viene fondato lo Stato d’Israele: questo è l’anno di inizio di una nuova vita per gli Ebrei.

Area di insediamento ebraico dopo il 1150 d.C.

Espulsioni

Migrazioni

Lezione

Lezione 15

Uno sguardo all’attualità

• Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme, la sinagoga (il luogo di culto degli Ebrei) diventa il punto di riferimento di tutte le comunità ebraiche.

• Caratteristiche delle sinagoghe tradizionali sono:

- la presenza di un armadio decorato (Arca) con i primi cinque libri della Bibbia e un testo sacro dell’ebraismo;

- la presenza del matroneo (luogo riservato alle donne);

- l’assenza di immagini (secondo il divieto della Bibbia).

• Il giorno di festa settimanale per gli Ebrei è il sabato: è considerato tempo di sosta dal lavoro e al tempo stesso momento di preghiera per ricordare il riposo di Dio nel settimo giorno della creazione.

• Le feste ebraiche permettono ai fedeli di rivivere la storia del popolo. Esse si possono raggruppare in:

- feste di pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme;

- feste solenni;

- feste minori.

Interno della Sinagoga Spagnola di Praga, Repubblica Ceca.

Sinagoga di Firenze.

Sinagoga Tempel, Cracovia, Polonia.

FESTE DI PELLEGRINAGGIO

LA PASQUA Festeggia la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù d’Egitto. Ogni cibo ricorda un evento:

LA PENTECOSTE

FESTA DELLE CAPANNE

IL CAPODANNO

IL GIORNO DELL’ESPIAZIONE

- il pane non lievitato > la fretta alla vigilia della fuga; - l’agnello > l’antico sacrificio pasquale;

- l’uovo sodo > la distruzione del Tempio;

- le erbe amare > l’amarezza della schiavitù;

- la frutta > l’argilla usata dagli schiavi per i mattoni.

Ricorda i dieci comandamenti che Mosè ricevette da Dio.

Con rami e foglie si costruiscono capanne per ricordare gli anni trascorsi nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto.

FESTE SOLENNI

Non coincide con quello cristiano: gli Ebrei contano gli anni a partire dalla prima luna nuova dalla creazione del mondo.

PURIM

LA FESTA DELLE LUCI

Si chiede il perdono a Dio per i peccati commessi.

FESTE MINORI

Festa molto gioiosa che ricorda la miracolosa salvezza del popolo ebraico quando si trovava in Persia.

Con l’accensione di un candelabro si ricorda la riconquista del Tempio di Gerusalemme.

La storia del popolo ebraico

La rivelazione di Dio ad Abramo inizia con oggi rivive attraverso

con il quale stabilisce

che continua con un patto di Alleanza

• Patriarchi (Isacco, Giacobbe, Giuseppe)

• Profeti (Mosè)

• Giudici (Sansone, Samuele)

• Re (Saul, Davide, Salomone)

• Sabato

riti e feste luoghi di culto sinagoga

• Pasqua

• Pentecoste

• Capodanno

• Festa delle capanne

• Yom Kippur

• Purim

• Festa delle luci

Tempio (Muro del Pianto)

Dopo aver letto attentamente l’Unità, riporta sotto ciascuna immagine il nome della festa ebraica corrispondente.

1 Indica con una crocetta la risposta giusta.

a. Tra Dio e gli Ebrei si stabilisce: un’Alleanza. una diaspora.

b. Abramo, Isacco e Giacobbe sono: patriarchi. profeti.

2 Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito.

Isacco – Gerusalemme – re – Mosè – Giuda

a. Dio chiede ad Abramo di sacrificare il figlio .

b. Il popolo ebraico viene salvato dalla schiavitù dell’Egitto da .

c. Saul è il primo .

d. Salomone è ricordato per la sua sapienza e per il Tempio di .

e. I Babilonesi conquistano il regno di .

3 Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere o false.

a. Nel 1948 viene fondato lo Stato di Israele. V F

b. Nella sinagoga si prega e si studia la Parola di Dio. V F

c. Il giorno di festa settimanale per gli Ebrei è la domenica. V F

4 Abbina ogni termine alla definizione corretta.

Matroneo

Arca dell’Alleanza

Esodo

Diaspora

A. Partenza, emigrazione.

B. Tavola di legno con i comandamenti.

C. Dispersione.

D. Posto in sinagoga riservato alle donne.

3 La Bibbia: una storia infinita

Lezione 16

Tanti libri, un solo libro

• Le religioni ebraica, cristiana e musulmana hanno dei punti in comune:

- sono monoteiste;

- sono rivelate;

- sono abramitiche (derivano dal patriarca Abramo);

- si rifanno a un testo sacro.

• La Bibbia è il testo sacro sia degli ebrei sia dei cristiani: rappresenta la Parola di Dio, che si manifesta ai fedeli attraverso i suoi mediatori e avvenimenti particolari.

• La Bibbia, attraverso le vicende del popolo ebraico, racconta la storia di un rapporto speciale tra Dio e l’essere umano.

• In questa narrazione c’è però un avvenimento particolare, segno di una svolta: l’incarnazione di Gesù (cioè la divinità che assume il corpo di uomo).

• L’incarnazione solo per i cristiani rappresenta il compimento delle promesse di Dio. Per gli ebrei non assume questo significato: essi aspettano ancora l’arrivo del Messia (cioè del Salvatore come promesso da Dio).

• La Bibbia presenta quindi delle similitudini e delle differenze per le due religioni:

Bibbia ebraica contiene

l’Antico Testamento Narra avvenimenti prima di Gesù

Antico e Nuovo Testamento Narra anche la vicenda di Gesù Pagina della Bibbia stampata da Johann Gutenberg nel 1455 a Mainz, Germania.

Bibbia cristiana contiene

Lezione 17

Scrivere la memoria

• Anticamente gli anziani tramandavano oralmente ai più giovani gli insegnamenti e le vicende della storia del popolo ebraico.

• A partire dal 1200 a.C. si passa al testo scritto

• I primi testi - incisi su - realizzati su amanuensi

• Nel 1455 viene inventata la stampa e la è il primo libro a essere stampato nei diversi Paesi.

L’inventore della stampa Johann Gutenberg stampa la prima Bibbia.

• Eventuali inesattezze nella Bibbia sono dovute alle conoscenze degli agiografi (scrittori di cose sacre), coloro che tempo prima hanno messo per iscritto la Parola di Dio.

• Queste incongruenze non sono un problema: scopo del Libro è trasmettere l’Amore di Dio per l’essere umano e non informazioni scientifiche.

• Le lingue originali della Bibbia sono: - l’ebraico e l’aramaico (parlato in Palestina) per l’Antico Testamento; - il greco (quello delle persone comuni) per il Nuovo Testamento.

• Verso il 1400 san Girolamo traduce la Bibbia in latino e questa versione è poi scelta come testo biblico ufficiale della Chiesa.

• Oggi la Bibbia è tradotta in più di 2300 lingue per permettere a tutti di avvicinarsi alla sua lettura.

I libri della Bibbia

• Sia gli ebrei che i cristiani hanno scritto un canone, cioè un elenco dei libri della Bibbia per distinguerli dai testi non autentici.

• Secondo il canone ebraico, la Bibbia comprende 39 libri e ha tre sezioni principali:

- la Legge, la parte più antica ufficialmente riconosciuta dal popolo ebraico;

- la raccolta dei Profeti, distinti in profeti anteriori, posteriori e minori;

- la raccolta degli Scritti, con insegnamenti e proverbi ricchi di saggezza.

• Secondo il canone cristiano, la Bibbia comprende 73 libri: di questi 46 sono dell’Antico Testamento e 27 sono libri del Nuovo Testamento.

• L’Antico Testamento cristiano è suddiviso in:

- Pentateuco (come la Legge ebraica);

- libri storici, che narrano la storia del popolo ebraico;

- libri sapienziali, ricchi di insegnamenti;

- libri profetici, riferiti a uomini che parlavano in nome di Dio.

• Il Nuovo Testamento comprende:

- i Vangeli;

- gli Atti degli apostoli;

- Lettere;

Apocalisse

Lezione 19

Un mezzo per comunicare

• La Bibbia contiene vari generi letterari perché i suoi contenuti sono stati scritti in luoghi e periodi diversi.

• Conoscere il genere letterario di ciò che stiamo leggendo è importante perché permette di comprendere il significato e il messaggio del testo.

• I generi letterari dell’Antico Testamento sono:

- poesie popolari;

- prosa ufficiale (leggi, istruzioni, lettere);

- narrazioni;

- letteratura profetica (oracoli, visioni);

- generi sapienziali (proverbi).

• I generi letterari del Nuovo Testamento sono:

- parabole;

- racconti di miracoli;

- storie della passione (sofferenza di Gesù);

- inni, precetti, formule di feste;

- discorsi;

- preghiere;

- lettere;

- racconti di viaggi.

La passione di Gesù.

Lezione 20

Storia, saggezza e verità

• L’Antico Testamento si apre con il racconto della creazione per poi passare alla storia del popolo ebraico: lo scopo è mostrare la presenza di Dio nelle vicende umane.

• Durante il racconto ci sono libri che annunciano la venuta del Messia (il Salvatore promesso al popolo ebraico).

• La parte finale dell’Antico Testamento si ferma al periodo prima della nascita di Gesù.

• I libri del Nuovo Testamento sono stati scritti dopo la risurrezione di Gesù

• Nucleo centrale sono i quattro Vangeli con i racconti della passione, morte, risurrezione, miracoli, parabole. Gli autori sono:

• Gli Atti degli apostoli dell’evangelista Luca raccontano la storia della Chiesa e la sua missione di annuncio del Vangelo.

• Altri libri importanti contenuti in questa parte della Bibbia sono le Lettere, molte delle quali attribuite all’apostolo Paolo, con riflessioni su Gesù.

• In conclusione c’è l’Apocalisse, che annuncia la vittoria di Dio sul male

I cavalieri dell’Apocalisse.

Luca Giovanni Matteo Marco

21

L’interpretazione del testo biblico

• Abbiamo visto che per comprendere la Bibbia e di conseguenza il messaggio che Dio vuole comunicare agli esseri umani bisogna considerare più aspetti:

- il contesto storico e culturale di riferimento;

- il genere letterario;

- l’analisi dettagliata e scientifica del testo nella lingua in cui è stato scritto.

• Nel mondo ebraico i rabbini (capi spirituali) avevano il compito di interpretare in modo esatto il significato della Bibbia; i loro insegnamenti sono poi stati raccolti in un libro detto Talmud.

• Nel mondo cristiano cattolico l’interpretazione spetta al Magistero della Chiesa, costituito dai vescovi (i successori degli apostoli) e dal Papa.

Lezione
Arca, armadio nella sinagoga contenente il libro sacro.
Papa Francesco celebra la messa del Corpus Domini a Ostia, Roma, 2018.

capitolo versetto

Consultare la Bibbia

• Per trovare un passo biblico specifico, bisogna fare attenzione alla citazione.

• Ad esempio, se abbiamo la citazione Gv 7, 1-4, si devono individuare:

1) la sigla (v. p. 24), nel nostro caso è Gv che indica «Vangelo di Giovanni»;

2) il capitolo, contrassegnato qui dal numero 7, posto all’inizio del brano;

3) i versetti, 1-4 cioè dal numero 1 al numero 4 (si può trovare anche 1.4 e significa di leggere l’1 e poi il 4, saltando quindi in questo caso il 2 e il 3).

68Gli rispose Simon Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. 70Gesù riprese: “Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!”. 71Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici.

71Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

2Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. 3I suoi fratelli gli dissero: “Parti di qui e va’ nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu compi. 4Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai queste cose, manifesta te stesso al mondo!”. 5Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. 6Gesù allora disse loro: “Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto. 7Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di esso io attesto che le sue opere sono cattive. 8Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto”. 9Dopo aver detto queste cose, restò nella Galilea. 10Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. 11I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: “Dov’è quel tale?”. 12E la folla, sottovoce, faceva un gran parlare di lui. Alcuni infatti dicevano: “È buono!”. Altri invece dicevano: “No, inganna la gente!”. 13Nessuno però parlava di lui in pubblico, per paura dei Giudei.

• Oggi è possibile consultare la Bibbia anche attraverso il computer, il cellulare e il tablet e c’è anche la possibilità di effettuare ricerche tematiche partendo da parole-chiave.

Lezione
sigla

Completa la mappa con le parole date. Magistero della Chiesa – agiografi – generi – Talmud – Antico

Il testo sacro

per

Testamento

correttamente interpretato dal

per la religione ebraica per la religione cristiana

• Antico Testamento

• Nuovo Testamento ispirata da Dio scritta dagli con letterari diversi

correttamente interpretati dal che contiene

1 Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito. salvezza – generi letterari – esseri umani – testo sacro – Dio – autori

La Bibbia è il della religione cristiana. Pur essendo un’unica opera, è formata da più libri appartenenti a differenti e scritti da diversi, ispirati da Dio.

Nella Bibbia si rivela per farsi conoscere agli e mostrare il suo intervento per condurre l’essere umano alla eterna.

2 Abbina ogni termine alla definizione corretta.

Vangeli

Atti degli apostoli

Apocalisse

A. Annuncio della vittoria di Dio sul male.

B. Racconti sulla vita di Gesù.

C. Libri sulla storia della Chiesa.

3 Scegli l’alternativa corretta.

a. I contenuti della Bibbia, prima di essere scritti, venivano tramandati oralmente / attraverso disegni.

b. Oggi le traduzioni della Bibbia sono 5 / più di 2000.

c. I libri dell’Antico Testamento cattolico sono in tutto 12 / 46.

d. I libri del Nuovo Testamento sono in tutto 27 / 70.

e. Le lingue originali della Bibbia sono l’ebraico e l’aramaico / il greco e l’italiano.

L’umanità di Gesù 4

Lezione 23

Conoscere Gesù

• Per i cristiani Gesù è il Messia atteso, Dio fatto carne e salvatore dell’umanità.

• Le azioni di Gesù che hanno lasciato un segno profondo sono durate circa tre anni.

• Durante questo periodo Gesù ha consegnato il suo messaggio ai discepoli, un comandamento di amore verso il prossimo, che include il rispetto per la libertà dell’altro.

Gesù disse ai suoi apostoli:

«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 34-35).

Gesù e gli apostoli.

Lezione 24

Gesù nei Vangeli

• Nei Vangeli ci sono testimonianze che motivano la fede in Gesù come Cristo, cioè il figlio di Dio.

• I Vangeli, infatti, mostrano un’autorità particolare in Gesù: il suo insegnamento è diverso da quello degli altri.

• I Vangeli raccontano anche molti miracoli e segni straordinari compiuti da Gesù.

Gesù calma le acque.

• Anche i Vangeli apocrifi (non inseriti nella Bibbia per il loro genere fantastico) contengono prove dell’esistenza di Cristo. Ecco un esempio:

«Allora il bambino Gesù, che riposava con viso sereno sul grembo di sua madre, disse alla palma:

“Albero, piega i tuoi rami e ristora mia mamma con il tuo frutto”.

A queste parole, la palma piegò subito la sua chioma fino ai piedi della beata Maria; da essa raccolsero i frutti con i quali tutti si rifocillarono. Dopo che li ebbero raccolti tutti, la palma restava inclinata aspettando, per drizzarsi, il comando di colui al cui volere si era inclinata» (dal Vangelo dello pseudo Matteo).

Elisabetta Sirani, Madonna col bambino e san Giovannino, 1664. Musei Civici, Pesaro.

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Tempi di incontro

Tempi di incontro è un corso di IRC per la scuola secondaria di primo grado che incoraggia studentesse e studenti a entrare in una dimensione di conoscenza di sé, degli altri e del mondo attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione. L’impostazione didattica rigorosa e ricca di spunti soddisfa tutte le esigenze di insegnamento, accompagnando docente e classe in un percorso di crescita e di arricchimento.

I laboratori dell’allegato Officina delle emozioni stimolano lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, fondamentale per acquisire consapevolezza del proprio mondo interiore e costruire relazioni sane.

Nuove metodologie didattiche

• Classe capovolta (flipped classroom)

• Apprendimento cooperativo

• Dibattito (debate)

• Didattica inclusiva

Apprendimento per competenze

• Competenze disciplinari

• Competenze europee

• Compiti di realtà

Officina delle emozioni

Educazione civica

• Agenda 2030

• Cittadinanza attiva

• Cittadinanza digitale

Codici per adozioni e pack vendita (modalità mista di tipo b - libro cartaceo e libro digitale)

ISBN 978-88-472-3979-1

ISBN 9 78-88-472-3980-7

ISBN 978-88-472-3981-4

ISBN 978-88-472-3982-1

ISBN 978-88-472-3978-4

ISBN 978-88-472-3971-5

ISBN 978-88-472-3970-8

Volume 1 + Officina delle emozioni 1 + Vangeli e Atti degli Apostoli

Volume 1 + Officina delle emozioni 1

Volume 2 + Officina delle emozioni 2

Volume 3 + Officina delle emozioni 3

Volume unico + Officina delle emozioni 1-2-3 + Vangeli e Atti degli Apostoli

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Il corso è disponibile anche nella modalità di tipo c (solo digitale) su www.scuolabook.it

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