Romualdo, missione salva api

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R O M U A L D O, Missione Salva API

Serie ROSSA Flavia Franco

Coordinamento redazionale: Emanuele Ramini

Autrice: Flavia Franco

Illustratrice: Chiara Bordoni

Coordinamento grafico: Mauro Aquilanti

Team grafico: Enzo Bocchini, Raffaella De Luca

I Edizione 2024

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Tutti i diritti sono riservati

© 2024

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Flavia Franco

Illustrazioni di Chiara Bordoni
R O M U A L D O, Missione Salva API

Ciao, io sono Romualdo

Ciao, io sono Romualdo.

Piacere di conoscerti.

Ho tre anni. Pelo riccio, colori vari.

Sono bello, molto.

Sono anche parecchio intelligente.

Sono nato all’allevamento Affida Fido e lì

ho abitato fino all’età di due anni.

Sono figlio di Jack del Trivellano, un famoso cercatore di tartufi, e di Peonia, una bassotta ricciolina.

Sono padrone di una famiglia: i Maritozzi.

Mi occupo di loro da circa un anno.

E menomale, direi.

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Era un pomeriggio di inizio aprile

Sono arrivato a casa dei Maritozzi un pomeriggio di inizio aprile. Ero stato spedito dentro a una gabbietta di vimini. Col treno.

Era stato un viaggio allucinante. Sistemato alla bell’e meglio in un vagone merci insieme a sacchi di patate, numerose casse di cipolle rosse, una quantità incredibile di confezioni di concime per orto e dodici scatoloni di broccoli. Un odore insopportabile, credetemi.

Come se non bastasse, nella gabbietta era stata messa una ciotola con dell’acqua a temperatura ambiente. Tenete presente che io bevo solo acqua fresca. Non fredda, fresca.

Oltre a questo, durante il viaggio, a causa degli scossoni del vagone, già a metà strada l’acqua si era rovesciata, trasformando il mio

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splendido pelo in un mucchio di ciuffi raggrumati e puzzolenti.

Non vi dico il disagio…

Se almeno la famiglia in cui sarei andato a vivere avesse acquistato un biglietto di prima classe...

Ma già da lì avrei dovuto capire qualcosa.

Arrivati in stazione, il treno ha fatto una frenata pazzesca e io sono finito a gambe all’aria. Insomma, un viaggio da INCUBO.

Quando qualcuno ha aperto il portellone, ho capito che era sera.

Due manone con un tatuaggio orribile (un gatto!), hanno afferrato la cesta in cui mi trovavo, sollevandola e deponendola su un carrello insieme ai broccoli. Manco facessi parte pure io del carico di ortaggi.

Siamo partiti in direzione “Uscita Ovest”. Il carrello era a motore ma probabilmente andava a bava di lumaca invece che a benzina

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perché per raggiungere l’uscita ci abbiamo messo un sacco di tempo. Io ero piuttosto incavolato: avevo il pelo bagnato e una fame che mi sarei mangiato un osso di dinosauro.

A un tratto ho iniziato a sentire degli urletti.

– Arriva, arrivaaaaaaaaaaaaaa!

– Ma tu lo vedi? Com’è? Com’è?

– Papààààà, prendilo!

E una voce maschile che, con un tono piuttosto alto, commentava:

– Basta bambini, non fate tutto questo chiasso. Ora ce lo consegnano.

Sono un tipo piuttosto scorbutico e non vi nascondo che sentire quegli urletti mi ha messo di cattivo umore. E comunque, vorrei vedere voi, dopo un viaggio simile…

A un tratto mi sono trovato davanti al muso il tatuaggio del gatto, ho fatto una smorfia di fastidio ma è durato poco: la manona stava afferrando il manico della gabbietta che piano piano si sollevava e, come appesa al braccio

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di una gru, finiva dritta dritta ai piedi di quello che avrei scoperto essere il signor Maritozzi. Quattro paia di occhi si sono appiccicati alle pareti della cesta.

– Togliti, non vedo.

– Mammaaa, lui spinge.

– Fai sempre così solo perché sei il più grande

– Anche io voglio guardareeeee.

Mi sentivo piuttosto imbarazzato. Tra l’altro non ero nelle migliori delle condizioni. Con il pelo bagnato appiccicato al corpo avevo perso la mia solita eleganza e sembravo un mocio, appena finito di lavare il pavimento.

– Basta bambini – ha detto una voce femminile, – ora lo liberiamo.

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Come se non avesse parlato, i quattro hanno continuato a strattonarsi e a spingersi come una piccola mandria di pecore. So come si comportano le pecore perché l’Affida Fido si trova di fianco a una fattoria e ho potuto osservarle parecchie volte. Quando una si ferma si ammucchiano tutte. Ho visto dei tamponamenti che manco potete immaginare. Infatti, secondo me, le pecore sono animali molto resistenti.

Facendosi largo tra la mandria, il capo famiglia ha sollevato da terra la gabbietta portandola all’altezza degli occhi. Una posizione poco piacevole, se devo dirvi la verità. Soffro di vertigini e il signore, occhio e croce, mi è sembrato alto quasi due metri.

– Ehi – mi ha detto, – ciao Romualdo.

Sentire che conosceva il mio nome mi ha dato un brivido: significava che era veramente la famiglia che mi era stata affidata. Subito dopo ho pensato:

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“Sì, sì. Ciao ciao. Saltiamo i convenevoli e tirami fuori da qui”.

Intorno a lui saltellavano quattro teste, le vedevo apparire e scomparire oltre il bordo della cesta.

Di un paio comparivano gli occhi, degli altri due solo un ciuffo di capelli.

– Papà fai vedere anche a noi!

– Papàààààààààààààààààààà!

– Tocca a me guardare!

– Uffa, comandi sempre tu!

A un tratto la signora Maritozzi ha sospirato.

– Caro, tiralo fuori dalla gabbietta. Non vedi che i bambini sono impazienti?

Finalmente la prigione è stata aperta e sono scivolato tra le sue mani.

– Che dolce – ha detto. – Poverino, è tutto bagnato.

“Poverino un corno “ho pensato. “Fammi fare un giro dal toelettatore e vedi che pezzo di cane viene fuori!”

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Un minuto dopo ho pensato di essere finito tra le grinfie di una piovra: mani che mi strizzavano le orecchie, che mi tiravano la coda, che mi carezzavano la schiena, che mi strofinavano il naso (una cosa che NON sopporto).

Insomma, un delirio.

– Posso prenderlo in braccio?

– Non sempre tu!

– Non puoi, sei troppo piccolo.

– Non è verooooooooo, non sono piccolooooooo.

Per fortuna è intervenuta la signora La Mamma.

– Lasciatelo in pace – ha detto, – sarà stanco per il viaggio e magari avrà anche fame.

Ecco, appunto. Già questa signora iniziava a piacermi.

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ISBN978-88-472-4318-7

Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d).

copia di SAGGIO-CAMPIONE, GRATUITO, fuori commercio.

Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte è da considerarsi

Romualdo è un cane preparatissimo. All’AffidaFido ha frequentato tutti i corsi: è Agente di controllo cortili, diplomato in Scacciatristezze, esperto in mordicchi per finta. D’altra parte, avere in affido una famiglia è un compito molto impegnativo.

Insomma, Romualdo è un cane che merita tutta la nostra ammirazione. Se poi si trova anche a dover salvare un intero alveare, beh, significa che è davvero un tipo in gamba!

Flavia Franco vive in Piemonte ed è una maestra e giornalista. Scrive racconti per bambini e libri di scuola. Ha un avatar che si chiama “maestra vecchia fa buon brodo”, cui ha dato il compito di raccontare nel web quello che succede nelle sue classi.

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