Re Artù rappresenta la sovranità esercitata con saggezza per conquistare la quale occorre un lungo percorso iniziatico: dalla nascita illegittima al riconoscimento dell’origine regale per mezzo dell’estrazione della spada dalla roccia, dalla difesa del territorio all’istituzione della Tavola Rotonda, dall’amore al tradimento e infine alla morte apparente. Alle gesta di Artù sono intrecciate le vicende dei cavalieri: Lancillotto, Galvano, Galaad e molti altri, accomunati dal giuramento della cavalleria, dal desiderio di purezza e di avventura. Fra gli artefici del suo destino, spicca Merlino, il mago che con ogni probabilità incarna le qualità dei sacerdoti druidi. La donna più importante per Artù, la regina Ginevra, è anche colei che lo fa soffrire e lo perde, un’immagine forse della Grande Dea pagana che tutto crea e tutto distrugge. Questo libro presenta una scelta meditata del mito arturiano, scelta che offre le pagine più appassionanti e significative del racconto, narrate con linguaggio incisivo e nello stesso tempo poetico. I giovani lettori che si avvicinano per la prima volta alle gesta di Artù troveranno, in queste storie intramontabili, nutrimento per la mente e per il cuore.