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STRUMENTI, STORIA DELLA MUSICA E LINGUAGGIO MUSICALE
DIDATTICA INCLUSIVA
Presentazione
Il volume Didattica inclusiva del corso Music factor nasce dal desiderio di promuovere il successo formativo di ogni studente e studentessa. In questo volume troverai tanti strumenti che ti aiuteranno nello studio e favoriranno l’apprendimento della disciplina tramite strumenti e contenuti aggiornati, appositamente pensati per personalizzare lo studio.
Il volume è diviso in tre parti; nella prima vengono approfondite le caratteristiche del suono, della voce e degli strumenti musicali, nella seconda viene affrontata la storia della musica, la terza contiene le regole base della teoria musicale.
In ogni doppia pagina, inquadra il QR code in alto per accedere agli strumenti inclusivi e ai contenuti digitali. Potrai leggere il testo modificando il carattere, le dimensioni e lo sfondo. Potrai inoltre ascoltare il testo, tradurre le parole in altre lingue e scoprire il significato di termini nuovi con un pratico dizionario.
Inquadra il QR code e scopri come utilizzare i contenuti digitali e gli strumenti inclusivi disponibili su Raffaello Player: testo ad alta leggibilità, audiolettura, dizionario di italiano, traduttore multilingue.
Il testo, in font Leggimi ad alta leggibilità, è scandito in paragrafi, con un linguaggio semplice ed essenziale ma preciso, ed è corredato di immagini che favoriscono la comprensione di quanto appena letto.
Le parole-chiave sono evidenziate e ti permetteranno di fissare i concetti principali.
Al termine di ogni Unità, gli Esercizi ti consentiranno di accertare le conoscenze acquisite.
Conoscere il suono
Il suono del silenzio
Il silenzio è la mancanza completa di suoni, rumori e voci. Il silenzio assoluto sulla Terra non esiste: se fai molta attenzione, anche nel luogo più isolato riesci a sentire dei suoni o dei rumori (il soffio del vento, il ronzio del computer ecc.). I suoni dunque ci circondano ovunque.
Ascolto consapevole
Ascoltare e sentire non sono la stessa cosa. Chi ascolta in modo consapevole è in grado di attribuire significato a ciò che ha udito. Ascoltare in modo consapevole è un’arte che si apprende con l’esercizio e la base di tutto è prestare attenzione.
Ci vuole orecchio
L’orecchio è l’organo sensoriale che ci permette di percepire i suoni.
Esso cattura le vibrazioni che arrivano al timpano e le trasforma in impulsi nervosi da inviare al cervello. Infine il cervello decodifica tali impulsi e li trasforma in un suono definito.
Chiocciola
Tromba di Eustachio
Anatomia dell’orecchio. Timpano
Tra suoni e rumori
Generalmente il suono è associato a delle sensazioni gradevoli, mentre il rumore a sensazioni sgradevoli. Quindi, il ticchettio di un orologio può essere per alcune persone piacevole, per altre fastidioso.
Secondo la definizione scientifica:
- il suono è la vibrazione di un oggetto che emette una serie di onde sonore e armoniche;
- il rumore è un fenomeno acustico che ha carattere irregolare e non musicale. La musica è l’arte e la tecnica dell’organizzazione volontaria dei suoni e del silenzio.
La musica esprime l’interiorità dell’individuo che la produce e trasmette diverse sensazioni in chi la ascolta.
Onda su onda
Un corpo che vibra emette una serie di piccole onde che si trasmettono nell’aria, nei liquidi e nei solidi.
Il suono non si propaga nel vuoto perché per diffondersi ha sempre bisogno di un corpo che vibra (ad esempio l’aria).
o s t periodo intensità
Rappresentazione grafica di un’onda sonora.
Le caratteristiche del suono
Ogni suono ha delle caratteristiche che permettono di identificarlo.
Le più importanti sono:
- l’intensità, cioè il volume del suono, che può variare da debole (ad esempio un sussurro) a fortissimo (ad esempio un urlo). È misurata in decibel (dB);
- la durata, che indica quanto dura un suono nel tempo (ad esempio un brano con suoni lunghi risulta lento, un brano con suoni brevi risulta più veloce);
- l’altezza, che indica se un suono è grave (prodotto da un numero basso di vibrazioni) o acuto (prodotto da un numero alto di vibrazioni)
ed è misurata in hertz (Hz);
- il timbro, cioè la qualità del suono, praticamente la voce delle cose (ad esempio suono metallico, nasale, squillante ecc.);
- il ritmo, cioè la velocità di un brano, che viene espressa dalle pulsazioni (BPM, cioè battiti per minuto) e viene misurata con il metronomo
Melodia e armonia
Ogni brano musicale è contraddistinto da:
Il metronomo.
- una melodia, cioè una successione di suoni (di diversa altezza, durata, intensità e timbro), di solito formata da una strofa (parte narrativa) e da un ritornello (parte che si ripete più volte);
- un’armonia, cioè l’accompagnamento musicale Spesso un brano musicale può subire delle variazioni, cambiando la melodia e l’armonia, per sperimentare nuovi stili o generi.
1 Indica che cosa, per te, è un suono o un rumore.
a. Il ronzio di un computer
b. La vibrazione del cellulare
c. Il clacson di un’automobile
d. Il soffio del vento
e. Il miagolio di un gatto
f. Il pianto di un bambino
2 Dove si trasmettono le onde sonore?
A Nei solidi e nel vuoto
B Nell’aria, nei liquidi e nei solidi
C Solo nell’aria
D Nel vuoto
3 Com’è un brano con suoni lunghi?
A Grave
B Veloce
C Lento
D Acuto
Rumore
4 Cerca su internet il testo di un brano che ti piace, stampalo ed evidenzia in verde le strofe e in giallo il ritornello.
5 Cerca su internet un brano che ha subito variazioni stilistiche, ascoltalo e completa la scheda.
- Titolo del brano:
- Cantante originale:
- Cantanti che l’hanno reinterpretato:
- Variazioni più significative che hai riscontrato (ad esempio più chitarre elettriche, più ritmo, versione rock ecc.):
La voce, il primo strumento
Anatomia della voce
La voce viene prodotta attraverso il fenomeno della fonazione al quale concorrono diversi organi e strutture: l’apparato respiratorio, l’apparato laringeo e l’apparato risonatore.
Le caratteristiche della voce sono l’intensità, l’altezza e il timbro
I registri: grave, medio, acuto
I suoni che emettiamo con la voce possono variare in intensità e in altezza.
Una voce può avere un registro grave, medio o acuto, in base al tono con cui viene pronunciata una frase.
Il tono è una variazione della voce in base ai contenuti, ai sentimenti e alle intenzioni che si vogliono trasmettere.
REGISTRO GRAVE
REGISTRO MEDIO
REGISTRO ACUTO
(mano sulla pancia)
(mano sulla gola)
(mano sulla testa)
La prosodìa
Ciascuna delle proprietà del suono contribuisce a fissare il significato del messaggio parlato. Queste proprietà prendono il nome di tratti prosòdici o prosodìa.
Ogni stato d’animo ha la sua prosodìa, un proprio andamento melodico, determinata dal modo in cui vengono pronunciate le parole di una frase.
Buongiorno a tutti!
Il canto prima di tutto
La voce è il primo strumento musicale che abbiamo a disposizione insieme al nostro corpo.
Per imparare a suonare è necessario esercitarsi nel canto. Una volta assimilata la tecnica del canto sarà più facile imparare a suonare uno strumento musicale.
Quante voci!
Esistono tanti tipi di voci, che variano a seconda del sesso, della corporatura e dell’età. Le voci vengono classificate in base all’estensione. Le voci maschili sono:
- il basso, la voce con l’estensione più grave;
- il baritono, la voce intermedia;
- il tenore, la voce più acuta.
Le voci femminili sono:
- il contralto, la voce più grave;
- il mezzosoprano, la voce intermedia (la più diffusa);
- il soprano, la voce più acuta.
La voce dei bambini si chiama voce bianca.
Voci alte, voci basse
In base all’estensione, cioè l’ampiezza delle note che la propria voce riesce a cantare, si distinguono:
- voce di petto, scura e timbrata; - voce mista, squillante e corposa; - voce di testa, leggera e ariosa.
Soprano = voce di petto
Schema dei passaggi e dei registri.
=
mista = voce di testa
in neretto le note di passaggio
Do centrale = Do3
= voce di testa
in neretto le note di passaggio
Do centrale = Do3
Il cartofono, strumento muto
Il cartofono è una rappresentazione bidimensionale della tastiera dello xilofono e può essere utilizzato per esercitarsi a distinguere le altezze dei suoni. Oltre allo strumento cartaceo servono due matite o due penne da usare come battenti. Toccando con una matita il Do sul cartofono canta la nota, poi prova a eseguire la scala musicale con l’aiuto dell’insegnante. Questo esercizio ti aiuterà a visualizzare meglio il movimento della voce.
1 Quali sono le caratteristiche della voce?
A Intensità, durata, tono
B Durata, altezza, timbro
C Intensità, altezza, timbro
D Tono, altezza, durata
2 Scrivi le tre tipologie di registro che può avere una voce.
3 Come si chiama la voce maschile più acuta?
A Basso
B Baritono
C Tenore
4 Come si chiama la voce femminile più grave?
A Contralto
B Mezzosoprano
C Soprano
5 Scrivi il tipo di voce dei bambini.
6 Quali voci si distinguono in base all’estensione?
A Voce di petto, voce mista, voce di testa
B Voce di petto, voce intermedia, voce alta
C Voce intermedia, voce alta, voce grave
D Voce alta, voce grave, voce mista
Le formazioni musicali
Le formazioni musicali
Spesso le composizioni musicali sono pensate per un gruppo di suonatori in cui ciascuno suona il proprio strumento.
Le principali tipologie di formazioni musicali sono:
- il solo, esecuzione musicale con un solo strumento (ad esempio pianoforte o chitarra);
- il duo, esecuzione musicale con due strumenti che suonano insieme, di solito uno strumento melodico come il violino e uno polifonico come il pianoforte;
- il trio, esecuzione musicale con tre strumenti, di solito due strumenti melodici e uno polifonico;
- il quartetto, esecuzione musicale con quattro strumenti, di solito tutti melodici.
Le formazioni da camera
Le formazioni da camera sono esibizioni strumentali, tipiche del 1700, che avevano luogo nei saloni dei nobili con un pubblico ristretto. Spesso la formazione da camera è formata da un duo (ad esempio un violinista e un pianista) o da un trio. Un maggiore numero di strumenti forma un’orchestra da camera.
L’orchestra
L’orchestra è una formazione strumentale composta da un gran numero di strumenti diversi
Ha un’origine molto antica e, nel tempo, ha subito diversi cambiamenti sia nel numero dei componenti sia nel tipo di strumenti.
Il direttore d’orchestra Riccardo Muti.
La jazz-band
I gruppi jazz sono nati all’inizio del 1900 a New Orleans (USA) dall’unione di musicisti afroamericani.
Gli strumenti di base sono il pianoforte verticale, la tromba, il contrabbasso, la batteria, la chitarra, il clarinetto e il trombone.
I compositori e i musicisti jazz si distinguono da sempre per gli accostamenti strumentali creativi che permettono di acquisire nuove sonorità timbriche.
La banda
La banda è la formazione musicale che accompagna le cerimonie pubbliche e popolari
La banda ha un’origine antica ed è la formazione popolare più diffusa; è stata di grande importanza nel 1800 perché ha divulgato la musica classica e teatrale.
Le bande sono formate prevalentemente strumenti a fiato (come la tromba) e percussioni (come il tamburo), che spesso vengono suonati marciando per le strade.
L’orchestra multietnica
L’etno band è una formazione musicale composta da strumenti «classici» per la cultura occidentale e da strumenti etnici, tipici di altre culture: grazie a questa unione riesce a creare sonorità uniche e originali.
L’orchestra Mosaika.
Le orchestre popolari
Le orchestre popolari accompagnano il ballo L’orchestra di liscio è la più famosa: un tempo era costituita principalmente da una fisarmonica, una chitarra e uno strumento solista (come il clarinetto o il violino), ma poi si è ampliata includendo anche batteria, basso e voce.
La musica dagli anni Cinquanta a oggi
Le tipologie di complessi moderni più famosi sono:
- i complessi beat, nati in Inghilterra verso la fine del 1950, formati da batteria, pianoforte elettrico, basso elettrico e chitarra elettrica (come i Beatles);
- i complessi rock, nati nel 1970, con l’aggiunta di tastiere e due chitarre elettriche rendono la musica più aggressiva (come i Deep Purple);
- i complessi pop, nati nel 1980, mescolano generi diversi e introducono strumenti elettronici ed etnici che rendono la musica più leggera;
- le boy band e le girl band, nate nel 1990, composte da ragazzi e ragazze giovani che abbinano alle canzoni coreografie e balli;
- le orchestre multietniche, nate nel 2000, che mescolano sonorità di continenti diversi;
- i produttori discografici, nati negli anni 2000, stanno prendendo sempre più campo e si occupano di tutte le fasi necessarie alla realizzazione di un nuovo disco.
Le Spice Girls, una girl band degli anni Novanta.
1 Cosa sono le formazioni da camera?
A Esibizioni musicali del 1700 che si tenevano nei saloni dei nobili
B Formazioni strumentali tipiche del 1850
C Incisioni nelle sale di registrazione
D Complessi orchestrali per le feste
2 Cosa contraddistingue i musicisti jazz?
A I luoghi in cui suonano
B Gli accostamenti musicali creativi
C L’uso particolare della batteria
D L’origine molto antica
3 Probabilmente nel luogo in cui vivi c’è una banda: cerca informazioni e completa la scheda.
- Nome della banda:
- Anno di fondazione:
- Strumenti principali:
- Ricorrenze in cui si esibisce:
- Altro:
4 Cerca e ascolta su internet un brano di un complesso rock e completa la scheda.
- Nome del brano:
- Nome del complesso:
- Strumenti musicali:
- Ti piace questo genere musicale?
- Perché?
5 Cerca e ascolta su internet un brano di un complesso pop e completa la scheda.
- Nome del brano:
- Nome del complesso:
- Strumenti musicali:
- Ti piace questo genere musicale?
- Perché?
Le famiglie di strumenti musicali
I cordofoni
I cordofoni sono tutti gli strumenti musicali il cui suono è emesso dalla vibrazione di una corda. Ogni cordofono ha sempre:
- una cassa armonica per amplificare il suono;
- un sistema di ponticelli per fissare le corde allo strumento;
- una tastiera dove si premono le corde;
- delle chiavette, o piroli, per accordare lo strumento.
I cordofoni si differenziano tra loro per le modalità usate nel produrre la vibrazione delle corde. Esistono tre tipi di cordofoni:
- a corde strofinate, il cui suono è prodotto sfregando le corde per mezzo di un archetto, come il violino, la viola, la viola da gamba, il violoncello e il contrabbasso;
- a corde pizzicate, il cui suono è prodotto pizzicando le corde, come la chitarra, l’arpa e il clavicembalo;
- a corde percosse, il cui suono è emesso per effetto di un martelletto che colpisce le corde facendole vibrare, come il pianoforte.
STRUMENTI, STORIA DELLA MUSICA E LINGUAGGIO MUSICALE DIDATTICA INCLUSIVA
FORMAZIONI, STRUMENTI E STORIA DELLA MUSICA
Music factor è un corso di musica completo e versatile che aiuta a comprendere in modo coinvolgente e attivo la musica in tutti i suoi aspetti, tenendo conto delle diverse esigenze.
La proposta didattica è finalizzata a stimolare la comprensione del linguaggio musicale e la maturazione di un proprio senso estetico e critico; le abilità e le competenze vengono gradualmente sviluppate per promuovere la musica d’insieme, la creatività e l’improvvisazione.
• Videolezioni per la flipped classroom
• Orientamento e professioni della musica
• Esercizi creativi per sviluppare le competenze e una personale identità musicale
• Percorsi per l’esame con collegamenti interdisciplinari
• Compiti di realtà disciplinari e interdisciplinari
• Basi musicali suonate da musicisti professionisti
• Spartiti originali pensati per la musica d’insieme
• Percorsi graduali per imparare a improvvisare su scale pentatoniche e modali
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