I Miti della Preistoria

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Nadia Vittori

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VOLUME OMAGGIO NON IN VENDITA

Un libro in vacanza!

Nadia Vittori è nata in provincia di Cremona. Autrice di tutti i racconti della serie “Un Tuffo nella Storia”, per la Raffaello Editrice ha scritto anche “Lapo, pellegrino romeo”.

AL TEMPO DEI POPOLI ANTICHI

In questa raccolta troverai i più suggestivi Miti della Preistoria. Percorrerai il lungo cammino che ha portato l’umanità a superare le proprie paure e a tentare di dare spiegazioni ai fenomeni che non era in grado di comprendere. I grandi “perché” dell’uomo antico trovano qui una loro risposta, attraverso racconti fantastici, divertenti e originali.

Un tuffo nella storia

I MITI DELLA PREISTORIA

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Per volare con la fantasia

AL TEMPO DEI P OPOLI ANTIC HI

Collana di narrativa per ragazzi


Direttore di collana: Luigino Quaresima Redazione: Emanuele Ramini

Ufficio stampa: Salvatore Passaretta Team grafico: Letizia Favillo

Ia Edizione 2011 Ristampa 7 6 5 4 3 2 1

2018 2017 2016 2015 2014 2013 2012

Tutti i diritti sono riservati © 2011

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È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di ­questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright.


Nadia Vittori

I Miti della Preistoria

Illustrazioni di

Caba & Chesi



I racconti di nonno Bat첫


Gli uomini primitivi e i loro “perché” Al tempo degli uomini primitivi il mondo era un ambiente ostile e poco ospitale. I nostri antenati si sono trovati a far fronte a mille problemi, a mille necessità, a mille bisogni ai quali dovevano trovare una soluzione. Ogni fenomeno naturale, un fulmine, un terremoto, un’eruzione vulcanica, doveva provocare nel loro animo grande paura e terrore. Proprio per superare questa loro angoscia sono nati i miti, racconti fantastici che avevano lo scopo di spiegare quello che nelle loro menti semplici non trovava alcuna spiegazione. In tutte le culture esiste una mitologia, cioè una raccolta di leggende e di tradizioni che spiega la nascita del mondo e la causa dei principali fenomeni.

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Ciò significa che la ricerca dei grandi perché (perché è nato il mondo, perché si muore, ecc) è insita nella natura stessa dell’uomo, fa parte del suo stesso essere, è nata con lui. Ma quali potevano essere i miti che gli uomini primitivi si raccontavano nelle notti buie e senza fine di quel mondo arcaico? Non possiamo saperlo con precisione, perché gli uomini preistorici non ci hanno lasciato alcuna traccia scritta. Possiamo solo immaginare quello che la loro fantasia fu capace di creare, oppure possiamo studiare le leggende e i miti che vengono raccontati e tramandati ancora oggi presso alcune tribù che vivono allo stato primitivo. Noi, comunque, li abbiamo immaginati così…

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Si parla di...

Mondo e universo fenomeni naturali

uomo e donna

fuoco


Il mondo e l’universo Siamo in un piccolo villaggio sulla riva di un grande fiume. Gli uomini sono tutti lontani per una battuta di caccia; al villaggio sono rimasti solo i vecchi, le donne e i bambini. All’ombra di un’enorme acacia, nonno Batù chiacchiera con il suo nipotino più piccolo, Katul, che ha mille cose da chiedere. Il bambino, sdraiato a terra, con le braccia incrociate sotto la testa, sta riflettendo, sta ponendosi dei dubbi e vorrebbe alcune spiegazioni alle sue curiosità.

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Perché il sole sta in cielo e non sulla terra in mezzo a noi?

Molto e molto tempo fa, il Sole e l’Acqua erano amici e vivevano tutti e due sulla Terra. Il Sole andava a trovare l’Acqua quasi ogni giorno, ma lei non ricambiava mai la visita. Così una volta il Sole le chiese: - Perché non vieni mai a trovarmi, sorella mia? E l’Acqua: - Se mi vuoi come ospite dovrai ingrandire la tua casa, perché ovunque io vada i miei parenti vengono con me: e sono molti, moltissimi! La capanna dove vivi non potrebbe mai contenerci tutti. Il Sole decise subito di costruirsi una casa immensa e si mise al lavoro insieme a sua moglie, la Luna. Appena ebbero finito, il Sole corse dall’Acqua e la invitò per il giorno dopo. E che portasse anche la sua famiglia: c’era posto per tutti. Quando l’Acqua arrivò, prima di varcare la soglia chiamò il padrone di casa: - Eccoci, siamo arrivati!

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Sei sicuro che ci staremo tutti? - Ma certo - disse il Sole. - Hai mai visto una casa più grande di questa? Così l’Acqua cominciò a entrare: acqua di fiume e acqua di lago, acqua di mare e di torrente, di palude e di stagno... Acqua e ancora acqua, piena di pesci, di ranocchie, di squali; di coccodrilli, di tartarughe, di ippopotami e di tutti gli animali che nuotano e sguazzano.


Dopo un po’ il Sole e la Luna si ritrovarono a bagno sino alle ginocchia e l’Acqua disse: - Forse siamo in troppi, sarà meglio andar via. - Ma no - dissero Sole e Luna, che ci tenevano ad essere gentili, - c’è ancora posto, entrate pure. L’Acqua continuò a riversarsi nella casa e in poco tempo fu abbastanza alta da arrivare al soffitto. - I cugini e gli zii sono rimasti fuori della porta disse l’Acqua al Sole e alla Luna, che nel frattempo si erano arrampicati sul tetto per non affogare. - Possono entrare anche loro? Il Sole e la Luna si scambiarono un’occhiata: dire di no sarebbe stato davvero troppo scortese. Così l’Acqua riempì la loro grande casa: era tanta, tanta e poi tanta che alla fine coprì il tetto e inghiottì la terra tutto intorno. Al Sole e alla Luna non restò che rifugiarsi in cielo, dove vivono ancora oggi. Nessuno dei due, infatti, ha voglia di bagnarsi i piedi. Nonno, sei veramente bravo a raccontare le storie del mondo. Continua e non ti fermare mai!

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Perché il sole e la luna non compaiono mai insieme nel cielo?

Molto tempo fa il Sole e la Luna camminavano insieme. Tenendosi per mano comparivano all’orizzonte e il cielo sfolgorava di luce. Un giorno, però, cominciarono a bisticciare. Il Sole disse: - Io voglio essere il capo; io sono come il dio supremo, l’Unico. Sono forte come lui. Voglio essere il signore della lotta. E la Luna disse: - Io voglio solo stare tranquilla. Non faccio male a nessuno. Quando comando io, tutte le cose dormono e riposano, e se uno ruba qualcosa, nessuno lo vede, e non nascono liti. Quando arrivi tu, invece, subito c’è guerra. Lite e cattiveria compaiono fra gli uomini. Voglio comandare io! Andarono insieme dal dio supremo che li ascoltò per bene. Poi L’Unico disse:

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- Voi non andrete più insieme. Il Sole comanderà di giorno e la Luna di notte. Ecco perché da quel giorno non compaiono più insieme nel cielo.

è vero, nonno! Adesso l’ho capito, sai, perché quando c’è il Sole non c’è la Luna e quando c’è la Luna non c’è il Sole.

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Chi è il dio supremo?

È il creatore. Molti molti anni fa il nostro villaggio non si innalzava ancora nella grande pianura. Non esisteva l’erba, non c’erano i fiori, non esisteva il fiume. Non c’erano neppure gli animali: né la pecora, né la capra, né l’uro. Il mondo ancora non esisteva… C’era solo il nulla. E non c’erano neanche il Sole e la Luna. Né la Terra, né il Cielo, né l’Acqua, nulla! Qui… era tutto vuoto!

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Esisteva solo l’Unico, l’antenato di tutti gli dei. Egli ha creato ogni cosa. È nato da solo, non aveva un padre o una madre, non aveva un creatore. Nacque nella notte dei tempi in solitudine, fu il genitore di se stesso. Si scelse come casa una conchiglia dove restò seduto al buio, per milioni di epoche. La conchiglia era come un uovo rotante nello spazio infinito, senza Cielo, senza Terra, senza Luna, senza Sole, senza Stelle.


Finalmente un giorno l’Unico dette alla sua conchiglia un colpetto che produsse una fessura. Un altro colpo e la conchiglia si ruppe in due parti uguali. L’Unico sgusciò fuori e si accorse così di essere completamente solo. Una parte della conchiglia spezzata diventò il Cielo e l’altra parte la Terra. Egli visse in quel cielo in completa oscurità, finché diventò un fanciullo. Allora, stanco di essere solo, cominciò a pensare intensamente a qualcosa. Per merito dei suoi pensieri esistettero tutte le cose. Pensò agli dei, suoi compagni, ed essi nacquero nelle tenebre. Pensò al Sole e alla Luna ed essi arrivarono a illuminare le tenebre. E finalmente apparvero la luce del giorno e lo splendore della notte.

Sei fantastico, nonno! Tu sei il più bravo del mondo a raccontare storie così belle!


Perché il cielo si colora di rosso quando il sole sta tramontando?

Quando il Sole si sveglia ogni giorno nel suo accampamento a est, accende un fuoco e prepara la torcia di corteccia che deve portare attraverso il Cielo. Prima di esporsi alla vista degli uomini, però, il Sole ama decorarsi con ocra rossa e gialla, perché vuole apparire più bello e amabile. Un po’ di quella polvere molto fine e leggera si disperde nell’aria e così ogni mattina le nuvole intorno si colorano di rosso. Ecco perché all’alba il cielo si tinge di rosa. Finito il giorno, il Sole raggiunge l’ovest, sudato e sporco per via del lungo cammino. Allora ogni sera si lava e rinnova il trucco, colorando ancora di giallo e rosso le nuvole nel Cielo. Ed ecco quindi i colori del tramonto.

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Nonno, sono molto felice. Tu mi hai spiegato cosĂŹ bene i colori del Cielo che riesco a vederli anche a occhi chiusi. Sei fantastico!

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