sono alzato, sono sceso in salotto e mi sono nascosto dietro la tenda. Mi sono addormentato quasi subito come un sasso e quando ho aperto gli occhi c’era Luisa seduta sul divano che bisbigliava con il dottor Collalto, mentre all’altro angolo della stanza Virginia strimpellava il piano. – Ci vorrà almeno un anno. Il dottor Baldi comincia a perdere colpi e mi ha promesso di farmi suo assistente. Ti dispiace aspettare, amor mio? – diceva il dottor Collalto. Luisa, tutta dolce, gli ha risposto: – Oh, no. E a te? E si sono messi a ridere entrambi. – Ma non lo dire a nessuno. Prima voglio essere sicuro – concluse Collalto. Appena finito di parlare, Luisa si è alzata proprio mentre entravano le sorelle Mannelli. Chiedevano di me, quando la mamma, bianca come un fantasma, si è precipitata in salotto urlando che in camera non c’ero. Allora, per tranquillizzarli, sono saltato fuori da dietro la tenda urlando. E tutti si sono spaventati. – Giannino, mi farai ammalare – si è lamentata la mamma. Luisa è diventata di tutti i colori e mi ha chiesto se era da tanto che ero lì dietro. – Certo! – ho esclamato. – Dite sempre che io devo essere sincero. Allora perché voi non lo siete? Perché non dici alle tue amiche che tu e il dottor Collalto vi volete sposare?
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