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I verbi impersonali

R ifletto

La maestra interroga Corinne. Ricordi la differenza tra descrizione soggettiva e descrizione oggettiva?

A pprendo

La descrizione soggettiva è personale; è importante il punto di vista di chi scrive, perché l’autore esprime le proprie sensazioni, opinioni e impressioni. Nella descrizione oggettiva non è importante il soggetto che scrive: la descrizione è impersonale e fatta con dei dati condivisibili da tutti.

Sei d’accordo con Corinne? Anche tu avresti risposto allo stesso modo? Sai spiegare con parole tue la differenza tra gli aggettivi “personale” e “impersonale”?

Alcune azioni accadono senza un soggetto, cioè senza un riferimento specifico a chi o che cosa le compia. Questi verbi si dicono impersonali e sono usati sempre alla 3a persona singolare Sono impersonali:

– i verbi che indicano fenomeni atmosferici piove, tuona, nevica...

– alcune espressioni formate da fare + un aggettivo o un nome fa caldo, fa freddo, fa giorno – i verbi che indicano una necessità, un avvenimento, un’opinione sembra, accade, bisogna – alcune espressioni formate da essere + un aggettivo o un avverbio è bene studiare...

– tutti i verbi alla 3ª persona singolare preceduti dalla particella pronominale si si dice, si parte...

F isso

1. Cerchia nelle frasi i verbi impersonali. Attento all’intruso.

• Nevica da giorni su tutto l’arco alpino.

• Matteo finalmente prenderà lezioni di sci.

• Prima fa caldo, poi fa freddo, che confusione con questo tempo!

• A volte accade che la fortuna giri dalla nostra parte.

• È bene studiare seriamente.

2. Riscrivi le frasi rendendo il verbo impersonale, come nell’esempio.

• Un tempo le persone credevano ai maghi. Un tempo si credeva ai maghi .

• I compagni dicono che arriverà un nuovo alunno.

• Io devo dormire bene per essere riposato.

• Temo che arrivi una tempesta di neve.

• In Cina le persone mangiano con le bacchette.

R ifletto

Il piccolo Salvatore è entusiasta.

Il libro che la maestra ci ha leggiuto ieri era bellissimo. L’ho aprito e ho guardato tutte le figure, mi è piaciuto tanto.

Oggi usco con mamma a comprarlo!

A pprendo

Ah, ah, ah... sei proprio tenero fratellino!

Secondo te, perché Salvatore sbaglia i verbi? Sapresti dire da che cosa deriva il suo sbaglio? Tu sapresti correggerlo? Prova a completare: leggiuto aprito usco

Nella lingua italiana ci sono molti verbi irregolari, che non seguono del tutto lo schema della coniugazione a cui appartengono o che addirittura cambiano radice.

I verbi possono essere irregolari:

– nella radice andare al presente è vado e non ando;

– nella desinenza cadere al passato remoto è caddi e non cadei;

– sia nella radice che nella desinenza rompere al passato remoto è ruppi e non rompei.

F isso ho scelto abbia strinto avevamo rompito faccia scegliono usci avete acceso scendei ho scegliuto abbia stretto avevamo rotto facci scelgono esci avete accenduto scesi

1. Colora il riquadro con la forma corretta.

Se sei in dubbio sulla coniugazione dei verbi irregolari, consulta sempre il vocabolario.

2. Scrivi l’infinito dei seguenti verbi irregolari.

• coinvolto

• corse

• cossi

• fecero

• nacqui

• ponemmo

• vollero

• stetti bere - amare - dovere - apparire - partire mangiare - uscire - stare - dormire

3. Cerchia solo i verbi irregolari.

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