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Le parole cambiano con il tempo

R ifletto

Conosci Galileo Galilei? Se la risposta è no, cerca informazioni su di lui con l’aiuto di un compagno; poi leggi il testo.

Voi errate, signor Simplicio; voi dovevi dire che ciaschedun sa ch’ella si chiama gravità. Ma io, non vi domando del nome, ma dell’essenza della cosa: della quale essenza voi non sapete punto più di quello che voi sappiate dell’essenza del movente le stelle in giro, eccetuatone il nome, che a questa è stato posto e fatto familiare e domestico per la frequente esperienza che mille volte il giorno ne veggiamo.

G. Galilei, Dialogo dei Massimi Sistemi, Mondadori

A pprendo

Hai capito quello che c’è scritto nel testo? Secondo te, che lingua è? Ci sono parole che usi ancora oggi? Quali invece non hai mai sentito?

Con il tempo le parole cambiano e si adattano alla vita delle persone. I termini “antichi”, che non si utilizzano più, si chiamano arcaismi; i termini che nascono per indicare nuove invenzioni, nuovi lavori e nuove abitudini, si chiamano neologismi

Il prefisso neo significa nuovo: neonato, neolaureato, neopatentato

1. Collega ogni arcaismo alla parola che si utilizza oggi al suo posto. Se non riesci, aiutati con il dizionario. speme donzella strale crine ragazza capello speranza freccia chattare - googlare - cyberbullismo - cliccare tedio lasso subitamente periglioso stanco pericoloso noia subito

2. Inserisci i neologismi accanto alla definizione corrispondente.

• : premere un tasto del mouse, fare clic.

• : scambiarsi messaggi attraverso una chat.

• : bullismo virtuale, compiuto mediante la rete telematica.

• : fare una ricerca attraverso la rete telematica, servendosi del motore di ricerca Google.

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