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Qualcosa di nero…
R. Dahl, Il GGG, Salani
Il raggio di luna brillava sul cuscino di Sofia, così lei decise di scendere dal letto per accostare meglio le tende.
Quando giunse alle tende, Sofia esitò. Aveva una gran voglia di strisciarci sotto e di sporgersi dalla finestra per vedere come appariva il mondo nell’ora delle ombre.
Stette in ascolto. Silenzio di tomba. Il desiderio di guardare fuori si fece così forte che non poté resistere. In un attimo era scomparsa sotto le tende ed era sulla strada.
Sotto l’argentea luce lunare, la strada del paese, che conosceva così bene, sembrava completamente diversa. Le case apparivano sghembe, contorte, come in un racconto fantastico.
Ogni cosa era pallida e spettrale, d’un biancore latteo.
Sofia guardò più lontano. E improvvisamente si sentì gelare.
Qualcosa risaliva la strada.
Qualcosa di nero…
Qualcosa di grande…
Una cosa enorme, magrissima e oscura. Non era un essere umano. Non poteva esserlo. Era quattro volte più grande del più grande degli uomini.

Camminava rasente le facciate, risalendo la strada e nascondendosi nelle rientranze buie, non raggiunte dalla luce della luna. Si avvicinava sempre di più, sempre di più, muovendosi a scatti.
Ora la sagoma era più vicina e Sofia poté distinguerla meglio.
Osservandola dovette concludere che in qualche modo si trattava di un individuo.
Di un individuo grande, meglio, di un individuo gigantesco.
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Senigallia, 16 marzo 2019
Egregio Signor Sindaco, siamo gli alunni della classe IV A della Scuola Primaria Puccini dell’Istituto comprensivo “Mario Giacomelli” di Senigallia. Ci rivolgiamo a lei per la soluzione di un problema che sta a cuore agli abitanti del quartiere in cui è situato il nostro plesso scolastico. In questo quartiere manca un luogo attrezzato dove i ragazzi possano incontrarsi e giocare durante le ore libere. Attualmente sono costretti a trovarsi in strada incorrendo in seri pericoli.
Vorremmo così sottoporre alla Sua attenzione il recupero dell’area verde a pochi metri dall’edificio scolastico in completo stato di abbandono, per destinarla a un piccolo parco pubblico.
Confidando nella Sua comprensione, auspichiamo che il problema venga preso in considerazione nel prossimo Consiglio Comunale e al più presto risolto.
Distinti saluti
Gli alunni della IV A
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