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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
Giulia Giorgetti
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“Sulla base di una ricerca di pedagogia sperimentale iniziata 17 anni fa e tuttora in corso, ho messo a punto il Metodo Venturelli per la preparazione e l’avvio alla scrittura a mano nella Scuola dell’Infanzia e Primaria, in una logica di continuità didattica. Il mio obiettivo è quello di accompagnare tutti i bambini, soprattutto quelli con minori risorse di base, e sostenerli nell’impadronirsi di corrette abitudini posturali, della presa della matita e di tutte quelle regole complesse e convenzionali della scrittura a mano, e del corsivo in particolare, che a volte si danno per scontate. Perché scrivere non è un’attività semplice né spontanea e richiede un lento e sistematico apprendimento. Ho cercato di rendere questo percorso didattico semplice, graduale e giocoso per i bambini, e spero che sia gradevole e di facile utilizzo anche per le insegnanti. Buon lavoro a tutti”. Alessandra Venturelli
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Giulia Giorgetti
¿al MeTODO VeNTUReLLi Coordinatrice scientifica-didattica e Fondatrice del Metodo Alessandra Venturelli
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Alessandra Venturelli è laureata in Pedagogia e in Lingue e Letterature Straniere Moderne e da anni si occupa di rieducazione della scrittura. È presidente dell’Associazione GraficaMente e dell’Associazione Italiana Disgrafie, entrambe impegnate nella prevenzione e nel recupero delle disgrafie. È autrice di numerosi volumi per l’apprendimento della scrittura.
GUIDA
Coordinatrice scientifica-didattica e Fondatrice del Metodo Alessandra Venturelli
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Criteri metodologici Prerequisiti della scrittura Corretta postura e presa degli strumenti
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Consapevolezza spaziale
Direzioni con punto e freccia Tracciati che preparano al corsivo
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www.raffaelloscuola.it www.grupporaffaello.it
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scrittura
Giulia Giorgetti
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AVViO ALLA SCRiTTURA CON iL MeTODO VeNTUReLLi iL MeTODO VeNTUReLLi PeR LA SCUOLA dell’iNFANZiA
P …resentazione Nata dall’esperienza sul campo in alcune Scuole dell’Infanzia e Primarie italiane nel corso di circa 20 anni di ricerca sperimentale, questa Guida Didattica è stata pensata per accompagnare l’insegnante nella sua attività quotidiana per guidarla nell’applicazione del Metodo Venturelli in modo semplice e coinvolgente, particolarmente con bambini all’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia. Questo metodo innovativo propone un approccio integrato che collega le diverse attività della Scuola dell’Infanzia in modo coerente, graduale e unitario, tenendo conto delle diverse aree di esperienza - motorie e percettive, spaziali e ritmiche, figurative, di pregrafismo e di primo approccio alla letto-scrittura - con particolare attenzione all’uso degli strumenti e agli aspetti grafici. Si parte dalla concretezza del corpo vissuto in relazione con l’ambiente per approdare a concetti astratti su superfici grafiche prima verticali e poi orizzontali, affinché il bambino familiarizzi in modo giocoso e graduale con segni, cifre, forme geometriche e lettere.
In questo modo, si passa in modo continuativo dalla concretezza all’astrazione, dalla scoperta della realtà alla conquista di apprendimenti complessi e convenzionali, così come dall’impulsività a maggiore precisione e maggiore controllo del gesto grafico. Tutto questo avviene alternando attività prima spontanee e poi guidate, per acquisire quelle competenze che permettono, poi, al bambino di esprimersi liberamente. D’altra parte, egli potrà così acquisire un metodo di lavoro che lo renderà sempre più consapevole e autonomo nel suo apprendimento, e che potrà, poi, essere riutilizzato, in una logica di continuità, nella Scuola Primaria. Coordinatrice scientifica-didattica e Fondatrice del Metodo Alessandra Venturelli
© 2017 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it - www.grupporaffaello.it
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Cinzia Cardoni, Ester Ciceroni
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COPERT INA
Mauro Aquilanti, Cinzia Cardoni
COORDINAZIONE SCIENT IF ICO-DIDAT T ICA Alessandra Venturelli
REDAZIONE
Marta Bartolucci
ST AMPA
Gruppo Editoriale Raffaello
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I…ndice I…ndicazioni nazionali¿e ¿e¿prevenzione ¿prevenzione I…ndicazioni Nazionali ¿delle ¿difficoltà scrittura ................................................. 4 ¿delle ¿difficoltà ¿di ¿discrittura ....................................................... 4 I ¿prerequisiti ¿dellascrittura scrittura.................................................. ............................................ 6 I ¿prerequisiti ¿della 6
Metodo V…enturelli: ................................................................. 10 I…l I…l Metodo V…enturelli ............................................................................ 10 1 LA RICERCA ALE ........................................................................ 10 I…l Metodo V… SPERIMENT enturelli 2 IMetodo CRIT ERI MET I…l V… ODOLOGICI entui:............................................................................... 13 3 UN MODO NUOV ANZIA ........................ 18 I…l Metodo V… O DI F ARE LA SCUOLA DELL’INF enturelli: 4 COME GUIDARE A UNA CORRET T A POST URA E PRESA DEGLI ST RUMENT I .......................................................................................... 23
I…l Metodo Vurelli:
5 COME PROMUOV I…l Metodo V… ERE e LA CONSAPEV OLEZZA SPAZIALE nturelli:...................... 33 6 LE DIREZIONI F RECCIA ....................................................... 36 I…l Metodo V… CON PUNT O Eenturelli: 7 LE ST RADINE RACCIAT I ....................................................................... 39 I…l Metodo V… DEI Tenturelli: 8 DALLE ST RADINE DRIT T E E CURV E ALLE LET T ERE IN ST AMPAT O MAIUSCOLO ........................................................................................................ 42
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9 IMetodo T RACCIATV…I CHE PREPARANO ALenturelli: CORSIV O ............................................ 48 I…l 10 DALL’ESPERIENZA DEL CORPO AL DISEGNO DELLA PERSONA I…l Metodo V… entu relli:......... 52 11 TMetodo ECNICHE V… DI COLORAZIONE E DI CAMPIT URA ........................................ 60 I…l enturelli:
B…ibliografia ...................................................................................................... 63
Indicazioni Nazionali e prevenzione delle difficoltà di scrittura
I…ndicazioni Nazionali ¿e ¿prevenzione ¿delle ¿difficoltà ¿di scrittura Per comprendere l’importanza dell’insegnamento della scrittura nell’attuale scuola italiana, basta soffermarsi sulle parti delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 in cui si afferma che “le competenze e i saperi di base sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita”. Leggere, scrivere e far di conto sono dunque ancora oggi obiettivi fondamentali per promuovere l’alfabetizzazione che costituisce la base della nostra cultura. “Si tratta di un’alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale”, tra cui le abilità esecutive di scrittura che consentono al bambino di comunicare per iscritto in modo chiaro anche agli altri i propri pensieri, in maniera sempre più fluida e sicura. L’acquisizione di queste competenze di base è considerata particolarmente importante per i bambini che vivono situazioni di svantaggio, in quanto più saranno acquisite queste capacità, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale, favorendo “la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del
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fallimento formativo precoce”, come poi affermato nella Direttiva ministeriale del 27.12.2012 che costituisce il riferimento normativo per i BES (bisogni educativi speciali). Nelle medesime Indicazioni Nazionali, si insiste inoltre sull’importanza di promuovere un percorso coerente e armonico di continuità didattica tra Scuola dell’Infanzia e Primaria: “Una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante”, poiché “fin dalla Scuola dell’Infanzia l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno.” Date queste premesse, ne consegue che, fin dalla Scuola dell’Infanzia, occorre promuovere la formazione completa del bambino, insieme al raggiungimento delle competenze di base, attraverso un’attenzione individuale ai bisogni specifici di ciascuno, per preparare in modo accurato e graduale ai futuri apprendimenti della Scuola Primaria, tra cui la letto-scrittura riveste un ruolo di particolare rilievo. Ecco perché anche nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, alle-
Indicazioni Nazionali e prevenzione delle difficoltà di scrittura
Fig. 1 - Tracciamo le forme grafiche nell’aria.
gate al decreto del Miur del 12.07.2011, si ribadisce che il ruolo della Scuola dell’Infanzia è molto importante al fine di prevenire difficoltà di apprendimento e di identificare precocemente situazioni problematiche. In particolare, per quanto riguarda le difficoltà grafo-motorie, nelle Linee guida si ricorda agli insegnanti che è opportuno preparare per gradi il bambino ai tracciati di scrittura, partendo dalla concretezza del corpo vissuto in uno spazio tridimensionale, per poi accedere con più facilità allo spazio bidimensionale del foglio. “La forma grafica deve essere ben percepita e ricreata con la fantasia immaginativa del bambino, meglio se sperimentata attraverso il corpo (per es. fatta tracciare sul pavimento camminando o in aria con le mani)”. D’altra parte, nello stesso documento si consiglia agli insegnanti di non fare semplicemente
copiare le forme grafiche, perché prima il bambino deve comprendere ed elaborare mentalmente come realizzare una forma in modo finalizzato. “Attraverso gli esercizi di grafica, si lavora sulla motricità fine, sulla funzionalità della mano e, contemporaneamente, sull’organizzazione mentale, ovvero sul nesso tra l’assunzione immaginativa di un dato ed il suo tradursi in azione. Il bambino non ”copia” le forme, ma le elabora interiormente.” Le attività grafiche di preparazione alla scrittura sono dunque fondamentali per sviluppare, non soltanto l’uso delle mani in modo sempre più differenziato e controllato, promuovendo la motricità fine, ma anche la consapevolezza del bambino su come eseguire tracciati di crescente complessità nella loro corretta sequenza di movimenti, prima di eseguirli.
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I prerequisiti della scrittura
I …prerequisiti ¿della scrittura Contrariamente a quanto talvolta si pensa, scrivere a mano non è un’abilità motoria semplice né spontanea. Non basta lasciare un bambino prendere in mano liberamente un pennarello o una matita perché impari ad usarlo correttamente da solo, come se fosse una scoperta naturale e dipendesse soltanto dall’esercizio precoce. Si dimentica, ad esempio, che l’impugnatura di una matita si imposta tra i 4 e i 6 anni e che andrebbe promossa per gradi, attraverso l’uso di strumenti d’uso comune e grafici, dal più semplice al più complesso. Se un bambino si abitua precocemente ad usare una matita o un pennarello prima di avere sviluppato i muscoli della mano e la dissociazione delle dita, c’è il rischio che si fissi in una presa disfunzionale, che poi diventerà molto difficile modificare.
Fig. 2 - Esempio di presa della matita disfunzionale.
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Del resto, se scarabocchiare o disegnare sono attività grafiche spontanee, scrivere è un’attività di motricità specializzata con precise regole che richiede l’insegnamento di una tecnica, esattamente come suonare uno strumento musicale o come praticare uno sport. Soltanto se qualcuno spiega a un bambino esattamente come si fa, egli potrà imparare la tecnica un po’ alla volta, altrimenti è come strimpellare dei tasti su un pianoforte senza imparare a suonarlo. Analogamente, la strada che porta alla scrittura va preparata con gradualità attraverso tracciati di pregrafismo con regole spaziali, formali e grafo-motorie molto precise di tipo convenzionale, che il bambino potrebbe non riuscire a trovare da solo. Se queste regole sono promosse in modo giocoso e progressivo fin dai primi anni della Scuola dell’Infanzia, il bambino le scopre per gradi ed è portato a utilizzarle senza fatica. In questo modo, esse diventano abitudini sempre più consolidate fino a diventare dei veri e propri automatismi che lo aiuteranno ad affrontare la letto-scrittura all’inizio della Scuola Primaria con relativa facilità. In caso contrario, c’è il rischio fondato che il bambino si fissi già a partire dalla Scuola dell’Infanzia in scorrette abitudini di tipo posturale, di presa della matita, di direzioni sbagliate delle lettere (ad esempio dal basso verso l’alto) e di forme poco leggibili, le quali rendono più difficile l’apprendimento della letto-scrittura nella Scuola Primaria.
I prerequisiti della scrittura
Ciò è confermato da una ricerca statistica realizzata dall’Associazione GraficaMente in Italia negli a.s. 2009/10-2011/12, dall’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia al 2° anno di Scuola Primaria, in cui si evidenzia che ben il 41% degli alunni presenta un inadeguato livello grafo-motorio per affrontare la scrittura al termine della Scuola dell’Infanzia. Fig. 3 - Postura scorretta con piede sopra la seduta.
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Fig. 4 - Abilità grafo-motorie al termine della Scuola dell’Infanzia, in base alla ricerca condotta dall’Associazione GraficaMente nell’a.s. 2009-2010.
Successivamente, questi alunni insufficienti mantengono livelli insufficienti per il 77% anche nella prova in corsivo in classe seconda, di cui il 34% in forma grave, confermando che, mancati apprendimenti di base nella Scuola dell’Infanzia, difficilmente vengono poi recuperati col passaggio alla Scuola Primaria e, particolarmente, per quanto riguarda l’apprendimento del corsivo. Da qui l’importanza di stimolare precocemente i bambini, soprattutto nell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia, allo sviluppo di tutte le abilità di base di tipo: c ognitivo - osservazione, comprensione e memorizzazione di forme grafiche, con adeguata programmazione motoria della sequenza delle azioni da compiere;
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I prerequisiti della scrittura
motorio globale e posturale - le diverse posture durante l’atto grafico, la motricità globale, la distensione e la dissociazione dei vari arti utilizzati quando si eseguono tracciati grafici; motorio specifico della mano - controllo delle dita nella manipolazione e nella motricità fine, uso e presa degli strumenti d’uso comune e grafici; p ercettivo - spaziale, ritmico-temporale, tattile e cinestetico, con particolare riferimento alla coordinazione oculo-manuale e all’integrazione visivo-motoria. Se l’apprendimento grafo-motorio consiste sostanzialmente nel passaggio dall’impulsività al controllo di un gesto grafico sempre più preciso e funzionale, i principali prerequisiti della scrittura a mano1, che un bambino dovrebbe raggiungere al termine della Scuola dell’Infanzia, sono: conoscenza della corretta postura seduta nell’atto di scrivere; adeguata motricità fine nella presa corretta e nell’uso degli strumenti comuni (ad esempio le forbici); adeguata presa degli strumenti grafici con pollice, indice e medio vicini alla punta della matita; colorazione piena e precisa entro i contorni, con direzioni funzionali delle forme; riconoscimento e utilizzo abituale della mano più abile per scrivere; capacità di seguire le direzioni più funzionali per la scrittura, dall’alto verso il basso, da sinistra a destra e dall’alto in senso antiorario negli ovali; copia fedele di tracciati e di forme geometriche per preparare alla scrittura in stampato maiuscolo; 1
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Fig. 5 - Corretta presa della matita.
Per approfondimenti sui prerequisiti della scrittura manuale si rimanda a: A. Venturelli / V. Valenti, “Alla conquista della scrittura e non solo…”, Guida Didattica, Mursia, Milano, 2016, pp. 16-28.
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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
Giulia Giorgetti
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“Sulla base di una ricerca di pedagogia sperimentale iniziata 17 anni fa e tuttora in corso, ho messo a punto il Metodo Venturelli per la preparazione e l’avvio alla scrittura a mano nella Scuola dell’Infanzia e Primaria, in una logica di continuità didattica. Il mio obiettivo è quello di accompagnare tutti i bambini, soprattutto quelli con minori risorse di base, e sostenerli nell’impadronirsi di corrette abitudini posturali, della presa della matita e di tutte quelle regole complesse e convenzionali della scrittura a mano, e del corsivo in particolare, che a volte si danno per scontate. Perché scrivere non è un’attività semplice né spontanea e richiede un lento e sistematico apprendimento. Ho cercato di rendere questo percorso didattico semplice, graduale e giocoso per i bambini, e spero che sia gradevole e di facile utilizzo anche per le insegnanti. Buon lavoro a tutti”. Alessandra Venturelli
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Alessandra Venturelli è laureata in Pedagogia e in Lingue e Letterature Straniere Moderne e da anni si occupa di rieducazione della scrittura. È presidente dell’Associazione GraficaMente e dell’Associazione Italiana Disgrafie, entrambe impegnate nella prevenzione e nel recupero delle disgrafie. È autrice di numerosi volumi per l’apprendimento della scrittura.
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Criteri metodologici Prerequisiti della scrittura Corretta postura e presa degli strumenti
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Consapevolezza spaziale
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