Libretto Radicchio 2016

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Libretto 30ma

30-12-2015

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IL PRESIDENTE “… il cibo ha un forte valore sociale e culturale, e non deve mai essere usato come strumento di pressione politica ed economica …” “… l’attività agricola è fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari ma anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità …” “… il cibo svolge un ruolo importante nella definizione dell’identità di ciascuna persona ed è una delle componenti culturali che connota e dà valore a un territorio e ai suoi abitanti …” Sono solo alcuni punti delle premesse della Carta di Milano, documento di ruolo e rilievo internazionale che è stato sottoscritto durante l'Expo 2015 dedicato ai rapporti tra agricoltura, alimentazione e ambiente ed alla necessità di trovare, all'interno di questi temi e rapporti, una strategia comune per il nostro pianeta. Qualche tempo fa commentavo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE degli attuali regolamenti comunitari sulla tutela delle produzioni agricole tipiche e di qualità con le parole “se il buongiorno si vede dal mattino”, nel senso che forse la politica comunitaria aveva finalmente compreso l'importanza, per una seria ed efficace azione in questo campo, a partire dai territori, dalle popolazioni dalle produzioni e dalle tradizioni e non – come purtroppo spesso ha fatto – dalle dimensioni o dalla conformazione delle zucchine o, peggio, dal divieto di riutilizzo delle sementi locali: poche righe scritte in un regolamento comunitario che spesso hanno l'effetto di cancellare secoli di biodiversità, di patrimoni genetici e del rapporto tra queste e l'alimentazione e l'economia dei nostri territori e delle nostre comunità. Una ulteriore conferma, ora anche con la Carta di Milano, che una reale ed efficace politica di tutela e valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali non può che articolarsi sul concetto di “Prodotto, Tradizioni e Territorio”, lo slogan ed il principio informatore di un progetto di sviluppo locale avviato da questa Amministrazione oltre dieci anni fa e da subito inserito nel Piano Strategico, nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e nel Piano Territoriale Turistico. Agricoltura di qualità, quindi, come presupposto di un patto leale tra produzione e consumo e che si lega ad una ancor più incisiva tutela delle aree agricole e ad una loro valorizzazione all'interno di politiche di promozione turistica. Solo solo due esempi di quanto lavoro è stato fatto e si sta facendo per mettere in rete in termini di “Prodotto, Tradizioni e Territorio” un panorama di produzioni tipiche e di qualità che, con le sue oltre cento eccellenze, mette il territorio della Marca Trevigiana ai massimi livelli in ambito nazionale ed internazionale. Ulteriore attenzione anche ai temi dell'identità e della cultura locale e dell'impegno del volontariato, verso un'agricoltura che sta recuperando anche un ruolo ed una funzione sociale. Il mio plauso e quello di tutta l'Amministrazione Provinciale alla Festa del Radicchio Rosso di Dosson ed all'Associazione Produttori Radicchio Rosso di Dosson, che, da oltre un “quarto di secolo”, concorre attivamente allo sviluppo del sistema di promozione e valorizzazione dei radicchi trevigiani IGP e dei territori di produzione.

Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso


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