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La fresatura punta ancora più in alto
La carenza di personale qualificato continua a creare problemi alle imprese manifatturiere del nostro paese. Questo fenomeno nasce negli anni ‘80 in concomitanza con l’esplosione del settore terziario a cui è seguito, con lo sviluppo delle tecnologie informatiche, il terziario avanzato che qualcuno, oggi, chiama quaternario vista la nascita del settore dei servizi informatici legati al web. La drastica differenza tra un lavoro di fatica a uno di concetto a cui si sovrapponevano le evidenti diversità tra gli ambienti di lavoro – sporche e disordinate le officine meccaniche, puliti e ordinati gli uffici dei “colletti bianchi” –hanno evidentemente spinto le nuove generazioni verso questi nuovi impieghi che, per molti giovani, rappresentavano – e rappresentano – l’opportunità di avanzare nella società con tanto di ammirazione da parte dei genitori. Il mondo della Meccanica, per esempio, soffre moltissimo ancora oggi la mancanza di appeal nei confronti dei giovani, sebbene anche un componente meccanico rappresenti il risultato di un approccio tecnico-scientifico multidisciplinare, mentre gli stabilimenti di produzione, complici anche l’evoluzione della gestione dei processi stessi e l’automazione sempre più spinta, non ricordino nemmeno lontanamente le fabbriche di antica memoria. Nonostante i giovani di oggi siano sempre più interconnessi hanno bisogno di essere guidati nella transizione digitale e alla conoscenza della digitalizzazione dei processi produttivi. Ma questo è possibile solo con una forte partnership tra scuola e industria. Proprio con l’obiettivo di promuovere questa proficua collaborazione, nasce Manifesto SPS Italia Academy. Il documento individua una serie di guide per promuovere e supportare un certo percorso di studi basato su materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e avvicinare docenti e studenti all’evoluzione dei modelli industriali - in particolare ai concetti di Industria 4.0 e 5.0. Se è vero che le parole hanno un peso enorme, sicuramente è giusto che l’evoluzione del mondo del lavoro coinvolga anche la definizione delle figure professionali del futuro. Non sentiremo più parlare di operatore alle macchine utensili, bensì di Operatore 4.0, in qualità di figura impegnata in produzioni ad alto valore aggiunto, perché di questo, in realtà, si tratta.
In conclusione, l’anima digitale delle moderne imprese manifatturiere sta scardinando i preconcetti legati a epoche industriali ormai passate che, non scordiamoci, hanno pur sempre contribuito allo sviluppo e al benessere del nostro paese.
fabio.chiavieri@ammonitore.it
MATERIALI COMPOSITI


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MECCANICA DI PRECISIONE Non più “stand-alone”
LUBRIFICANTI ECOSOSTENIBILI
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