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queste IStItUZIONI 1982/2 ° semestre
LE ISTITUZIONI DELLA COMUNITA' ECONOMICA EUROPEA VENTICINQUE ANNI DOPO Il sistema è bloccato o vale ancora la scommessa federalista? di Riccardo Perissich
La spinta sovranazionale della Comunità europea si è esaurita; l'evoluzione prevalente è verso un sistema di cooperazione intergovernativa »... « Il potere si sposta sempre di più dalla Commissione verso il Consiglio dei Ministri »... Queste affermazioni, ed altre analoghe, che si possono leggere quasi quotidianamente nella stampa, nelle analisi dei politologi, negli stessi discorsi dei responsabili, sono vere. « Gli stati nazionali europei sono sempre più incapaci, isolatamente, di assicurare l'indipendenza, il benessere e la sovranità dei propri popoli »... « L'Europa intergovernativa non è un concerto di Stati, ma una cacofonia di velleità, senz'anima e senza volontà »... Anche queste affermazioni si leggono, quasi quotidianamente, in giornali, riviste, discorsi; spesso portano in calce le stesse firme delle precedenti. Anche esse sono vere. Chi ha in qualche modo vissuto le vicende dell'ultimo ventennio di vita delle istituzioni europee è tuttavia preso, alla lettura, da un sottile senso di malessere, come se la verità, quasi lapalissiana, delle parole celasse una profonda mistificazione. In realtà tutte queste affermazioni sono prive di data, o meglio potrebbero essere datate di un giorno qualsiasi, dal 1965 ad oggi. Se si analizzano i rapporti di forza in seno alle istitu zioni (come ci sforzeremo di fare) ciò che sorprende non è tanto la vittoria dell'elemento intergovernativo, quanto il fatto che, nonostante l'intrinseca debolezza, la spinta sovranazionale abbia potuto sopravvivere, al punto da rendere necessaria, a guisa di esor-